Supermercati e piccoli centri commerciali, serve un salto di qualità nella programmazione

Girando qua e la con la macchina per le strade dei comuni della bergamasca ci accorgiamo che al di fuori dei centri abitati e nelle periferie stanno sorgendo sempre di più strutture commerciali adibite a medie strutture di vendita.
I dati regionali del commercio attestano l’inarrestabile avanzata di questi format che per talune amministrazioni sembrano aver assunto il ruolo di panacea per la soluzione dei problemi della crisi economica e occupazionale dei nostri paesi.
Oltre a questo, assistiamo a dichiarazioni da parte delle amministrazioni come “chiederemo all’operatore di ricavare una nuova sala civica e di costruire una strada”. Come a dire: ti concedo l’autorizzazione a costruire, in cambio, in modo lecito ovviamente, mi paghi e realizzi queste opere pubbliche.
Di per sé non c’è nulla di negativo in questo atteggiamento; a fronte di un investimento immobiliare privato si chiede la realizzazione di opere di interesse per l’intera collettività.
Quello che manca è il senso di responsabilità e di lungimiranza delle amministrazioni nella gestione del territorio in tutte le sue sfaccettature.
Il concetto di programmazione urbanistica commerciale ha il significato di un nuovo sapere che con conoscenza e lungimiranza punti a valorizzare il territorio, e non solo a riempirlo con scatoloni di cemento per la vendita di prodotti.
Non si vuole banalizzare l’importanza della moderna distribuzione fatta di medie e grandi strutture. Il punto è che le amministrazioni comunali dovrebbero rendersi conto che programmare significa anche valorizzare quello che esiste e rendere i nostri paesi sempre più vivi, potenziando la rete commerciale dei centri storici.
Il commercio non ha solo una funzione economica ma riveste anche il ruolo di aggregazione di una comunità perché una migliore e diversificata offerta di beni e sevizi rendono i paesi più vivaci e accoglienti.
La legislazione regionale e la famosa direttiva Bolkestain non aiutano le associazioni di categoria ad accompagnare le amministrazioni verso uno sviluppo armonico del comparto commerciale.
Viviamo in una sorta di deregulation dove le singole amministrazioni gestiscono e dispongono del proprio territorio senza un coinvolgimento diretto di tutti gli attori o, peggio, monetizzando l’insediamento delle medie strutture con opere pubbliche che nulla hanno a che fare con analisi del tessuto commerciale.

Palestre centri civici strade sono si importanti ma occorre essere lungimiranti e valutare l’impatto che queste medie strutture possono avere nei confronti dei negozi di vicinato.
A questo punto che fare ?
Un salto di qualità sarebbe anche riconoscere ai distretti del commercio un ruolo prioritario nella discussione, non solo per organizzare eventi e manifestazioni, ma anche come momento di programmazione e di condivisione di scelte di politica urbanistica e commerciale.
Oggi questo binomio appare imprescindibile, non sempre di facile attuazione ma comunque interessante per le prospettive di un commercio in profonda trasformazione.
Le idee ci sono, ma devono camminare con le gambe degli uomini. Di più: dobbiamo metterci anche cuore e lungimiranza se vogliamo creare uno sviluppo armonico del nostro territorio.




“Rimpiattino”: Ascom Bergamo presenta la “doggy bag” italiana

Ha un nome italiano, è colorato, allegro, ecologico e ha un… “cuore” delizioso: E’ nato il “Rimpiattino”, la versione italiana della Doggy Bag, realizzata da Fipe e Comieco, che hanno unito le loro forze contro lo spreco alimentare. Lunedì 4 febbraio alle 16.00 alla Sala Conferenze-Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo verrà presentata la nuova campagna contro lo spreco alimentare “Rimpiattino, la doggy bag all’italiana”. I boxes in cartoncino, decorati da designer affermati e illustratori, permettono al cliente di portarsi a casa cibo e vino non consumati in ristorante.

Ascom accoglie così l’iniziativa lanciata da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) che promuovono una campagna di sensibilizzazione per coinvolgere i ristoratori bergamaschi sul tema dello spreco alimentare e diffondere nei locali l’uso del “rimpiattino”.

L’incontro del 4 febbraio è aperto a tutti i ristoratori e gestori di pubblici esercizi. Per iscriversi è sufficiente compilare questo modulo: https://goo.gl/forms/spfLs8cDP2oqaHaq2

Ai primi 50 ristoratori che aderiranno all’iniziativa scrivendo a questo link https://goo.gl/forms/Ie4TuIqVmwq9Z7nx2, Ascom regalerà nel corso dell’incontro una dotazione di rimpiattini.




Prevenzione di incidenti stradali e bere responsabile: Parte il progetto “Safe Driver”

Dopo il successo delle precedenti edizioni parte anche quest’anno il progetto “Safe Driver” che mira a prevenire gli incidenti stradali alcol-correlati con l’obiettivo di favorire la diminuzione del numero di guidatori con tasso alcolemico superiore allo zero. La campagna del Progetto Safe Driver rientra nelle iniziative Notti in Sicurezza, coordinato dal SerD di Bergamo e formato da ASST PG23, ATS Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo, Croce Rossa Italiana Delegazione di Bergamo, Rotary Club Dalmine Centenario, Bolgia, Dj’s from World, Associazioni Genitori Atena e con la collaborazione dell’ACI di Bergamo, della Polizia Locale Bergamo, del Comune di Bergamo Assessorato alle Politiche Giovanili, dall’ASCOM di Bergamo.

Il Progetto “Safe Driver” si basa sulla costante presenza di numerosi volontari e operatori del SERD appositamente formati, che nei pub, discoteche e bar del nostro territorio, distribuiscono a tutti i frequentatori, materiale informativo per sensibilizzare all’uso responsabile delle sostanze alcoliche, dei gadget ed etilometri monouso. Per chi si accinge alla guida, poi, i volontari danno la possibilità di misurare il proprio tasso alcolemico: qualora risultasse zero, verrà consegnato un buono valido per un ingresso omaggio nella stessa discoteca o per una consumazione analcolica.

Anche quest’anno, dopo quattro edizioni di grande successo, riparte il progetto “Safe driver”, al quale parteciperanno più di 30 locali e discoteche della città. Cerchiamo locali di alta frequentazione di giovani perché il progetto è legato alla riduzione del consumo di alcol soprattutto per chi si deve mettere in guida. Inoltre, nel ambito dell’iniziativa c’è la possibilità di fidelizzazione al locale per chi ha tasso alcolemico pari a 0 all’uscita e quindi può usufruire di un alcol free o dell’entrata gratuita alle discoteche. Circa 3.000 misurazioni fatte nei locali della città e 400 “safe drivers”: si stima che circa 8.000 persone abbiano usufruito dei guidatori sicuri. Oltre alla misurazione del tasso alcolico, abbiamo a disposizione delle maschere che simulano l’alcolemia per poi spiegare gli effetti del consumo di bevande alcoliche e chiediamo che ci sia almeno un guidatore sobrio. In più, diamo visibilità ai volontari, e diamo un servizio per chi ha perso la patente per l’articolo 186/87 di svolgere le ore socialmente utili in questo progetto, che i consumatori accolgono molto volentieri”, spiega il coordinatore del progetto “Safe Driver”, Andrea Noventa.

Prosegue anche questo il progetto “Safe driver” che negli anni scorsi ha visto la partecipazione di numerosi locali con un obiettivo nobile: prevenzione di incidenti stradali e bere in maniera responsabile. Ascom è della partita e numerosi locali anche quest’anno parteciperanno e quindi ci saranno delle novità che ci terranno compagnia da qui all’autunno”, afferma il responsabile marketing di Ascom Confcommercio Bergamo, Giorgio Lazzari.

Le prossime uscite del Progetto Safe Driver sono le seguenti:
Bergamo Sex – Bolgia 1 febbraio dalle 20 alle 3.00
Edonè Merio – Hip-Hop, dalle 21 alle 2.00
Druso – Ranica Hot Shot 90 in da House (party anno ’90) il 2 febbraio dalle 21.00 alle 2.00
Setai, Mamacita DJs , 8 febbraio dalle 23.00 alle 4.00
Bolgia, Happy Birthday Franchino at Bolgia, Franchino Zorro , dalle 22.30 alle 6.00
Druso, 80’s revival night

 

Foto dall’incontro che si è tenuto lunedì 28 gennaio in Ascom Confcommercio Bergamo l’incontro tra l’Ats e i locali che aderiscono all’iniziativa




Sangalli incontra Conte: pronti a fare la nostra parte insieme al Governo per le Olimpiadi 2026

Questa mattina il presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, Carlo Sangalli, e la Giunta camerale, hanno incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Al centro dei colloqui la riforma camerale, le Olimpiadi invernali 2026 e l’aumento dell’Iva con le clausole di salvaguardia.

“E’ stato un incontro molto positivo – ha dichiarato il presidente Sangalli – e abbiamo trovato il Premier Conte attento ai problemi che riguardano l’economia e lo sviluppo del nostro territorio. E’ stato significativo che sia avvenuto nella sede della Camera di commercio che rappresenta tutto il mondo imprenditoriale con 380mila imprese iscritte.

Al presidente del Consiglio abbiamo ricordato la necessità di accelerare e implementare la riforma delle Camere di commercio e il loro accorpamento. Una semplificazione importante per essere sempre più efficaci nel sostegno alle imprese”.

Un punto molto rilevante è stato quello relativo alle Olimpiadi invernali 2026.

“Come è avvenuto con Expo – ha ricordato Sangalli – la Camera di commercio è pronta a fare la propria parte per sostenere la candidatura e coinvolgere le imprese e il territorio. E nello stesso tempo abbiamo auspicato un impegno diretto del governo a favore di un evento che avrà ricadute positive per tutto il Paese”.

Infine il presidente Sangalli ha sottolineato come per Confcommercio sia prioritario il blocco dell’aumento dell’Iva, non solo per l’anno in corso, come già deciso dal governo, ma anche per il 2020 e 2021. “Una misura fondamentale – ha sottolineato Sangalli – per evitare un drastico calo dei consumi che avrebbe l’effetto di un freno a mano per la già incerta ripresa economica”.




“Libri per sognare”: Torna per il terzo anno l’iniziativa dei librai Ascom

Sono 1200 i ragazzi tra i 10 e gli 11 anni che partecipano quest’anno alla terza edizione di “Libri per sognare”, la manifestazione ideata e promossa dal Gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio Bergamo con l’obiettivo di diffondere il gusto e il piacere della lettura.

“In un momento in cui si legge poco – afferma Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio Bergamo – vogliamo far crescere lettori attenti, curiosi e interessati. Se avvicinati alla lettura in modo corretto e con fantasia i bambini possono diventare grandi lettori. Con grande entusiasmo abbiamo deciso di raccogliere questa sfida e di creare iniziative che facciano crescere il piacere di leggere un buon libro”.

I librai bergamaschi di Ascom sono sulla buona strada, dato che nelle tre edizioni hanno coinvolto circa 2500 ragazzi, oltre 100 classi e 70 istituti scolastici statali e paritari del territorio della provincia.

“Siamo partiti un paio di anni fa in modo ridotto con un solo weekend in Città Alta dove avevamo proposto alcuni laboratori sempre legati alla letteratura e alcuni interventi di importanti scrittori italiani- spiega Botti -. Dopo il successo della prima edizione, abbiamo ampliato la seconda inserendo oltre ad un weekend anche un concorso letterario e creando un nostro sito internet e un meccanismo di votazione online. Abbiamo voluto da un lato cercare di aumentare nei bambini l’interesse della lettura e dall’altro farli partecipi: non solo leggere in classe il libro ma anche renderli protagonisti nella votazione del miglior autore. Il riscontro da parte delle scuole è molto buono; riceviamo complimenti dagli insegnanti , che ci incentivano ad andare avanti”. “La manifestazione continua a crescere – afferma Giorgio Lazzari, segretario del Gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio Bergamo – E quest’anno abbiamo deciso di svolgere la premiazione al Palacreberg in modo da contenere tutti i partecipanti. Siamo soddisfatti di aver colto con questo progetto un interesse nei ragazzi e nei loro insegnanti”.

L’edizione 2019 coinvolge i ragazzi di 60 classi di 5 elementare e 1 media, invitati alla lettura di cinque titoli di autori contemporanei, che devono essere recensiti e votati. La premiazione del titolo vincitore, del suo autore e delle recensioni migliori avverrà lunedì 8 aprile al Palacreberg di Bergamo dalle ore 10 alle ore 12.30. 

I cinque titoli in finale, scelti ad ottobre dalla commissione organizzatrice, sono: “Cento passi per volare” di Giuseppe Festa (Ed Salani), “Pinna morsicata” di Cristiano Cavina (ed. Marcos Y Marcos), “Abbiamo toccato le stelle. Storie di campioni che hanno cambiato il mondo” di Riccardo Cazzaniga (ed. Rizzoli), “Mitico!” di Annalisa Strada ( ed. Il Castoro) e “Io e Mercurio” di Emanuela Nava ( Ed. Piemme).

Ciascuna delle 60 classi partecipanti a dicembre ha ricevuto la cinquina di libri. Ora, i ragazzi hanno tempo fino a marzo per leggerli e commentarli, nei modi che ogni insegnante ritiene più opportuno: lettura individuale, collettiva in classe, discussione tra studenti. Dal 1 al 24 marzo si aprono le votazioni che devono avvenire solo per via telematica sul sito dedicato al premio www.libripersognare.it, dove si devono caricare anche le recensioni. La novità di quest’anno è l’introduzione di una nuova modalità di recensione che dà l’opportunità di presentare anche lavori pratici e creativi che dovranno essere consegnati entro il 25 marzo alla sede di Ascom Bergamo. “Lo scorso anno sono giunte 400 recensioni alcune acute e molto sensibili, altre simpatiche e ironiche – afferma Botti -. Non è stato semplice sceglierle. I bambini ci hanno stupito per il loro entusiasmo e la spigliatezza delle loro analisi. Siamo curiosi di quanto scriveranno su questi cinque titoli ”. 

Vengono premiate le tre recensioni migliori, la recensione più divertente, il giudizio più in solito e la recensione più professionale. La giornata conclusiva vede la partecipazione dei cinque autori che si racconteranno e parleranno della loro opera e ai quali i ragazzi potranno rivolgere domande. Al termine della premiazione ci sarà il classico “firma copie”.

“Vorremmo che i ragazzi si sentissero i veri protagonisti di questa iniziativa, cominciando dalla lettura dei libri, continuando con la possibilità di poter  esprimere, in tutta libertà, il loro giudizio, terminando con l’incontro con gli autori vero momento clou di tutta l’iniziativa, nel quale si dà forma all’immaginario – conclude Botti- Speriamo vivamente che tutti i 1200 ragazzi iscritti possano essere presenti alla giornata conclusiva, per non privare i giovani lettori di questa importante esperienza”.

Per informazioni www.libripersognare.it

 




Risto Boom: corso intensivo di alta formazione dedicato al settore “food”

Dopo il sold out della prima edizione torna Risto Boom: due giorni di alta formazione dedicata a gestori ed imprenditori della ristorazione organizzata da Gp.Studios, la società di consulenza e formazione per il turismo e la ristorazione.

La nuova edizione di Risto Boom prenderà vita il 4 e 5 febbraio 2019 nell’esclusiva cornice dell’Hotel i Portici di Bologna. Quello che rende unico Risto Boom è il livello di autonomia che lascia ai partecipanti, ognuno infatti acquisirà: un preciso metodo di lavoro per tenere sotto controllo la propria azienda, organizzare la strategia e gestire al meglio i numeri per aumentare il ROI; conoscenze e strumenti operativi, un know how acquisito grazie dell’esperienza dei docenti, tutti consulenti attivi e focalizzati nel campo della ristorazione; la metodologia e la visione che ha portato al successo decine di casi pratici, analizzandoli e comparandoli con la propria azienda.

Si divideranno la cattedra tra docenti di prestigio e di lunga esperienza nel campo della ristorazione: Giacomo Pini, Ceo Gp.Studios, Esperto in Marketing e Strategia, con oltre venticinque anni di esperienza internazionale come consulente e formatore, è anche autore di svariati testi sull’argomento. Giacomo Belotti, F&B Manager Gp.Studios, esperto in Restaurant Start Up e Management. Consulente e formatore in area F&B, dopo importanti esperienze all’interno di locali della ristorazione. Gianni Vitale, formatore Gp.Studios, consulente commercialista specializzato in controllo di gestione e gestisce strategicamente e contabilmente diverse realtà ristorative. I tre relatori si confronteranno con i partecipanti sui temi dell’ingegnerizzazione del menù, controllo dei costi, food cost e standardizzazione dei processi.

Ma cosa vuol dire esattamente standardizzare? Significa creare un format operativo che tutto lo staff può seguire per ottimizzare la conduzione di un ristorante. Quindi per ridurre i costi, abbreviare i tempi di lavoro e non ultimo soddisfare più velocemente le esigenze dei clienti. Cosa possiamo standardizzare? Innanzi tutto il food cost, gli approvvigionamenti e il magazzino. Ma anche l’organigramma, il visual merchandising e i processi operativi. Il costo delle materie prime va standardizzato per poter gestire con accuratezza gli ordini di magazzino, prendere decisioni di pricing e tagliare gli sprechi. Standardizzare l’organigramma è importante nella gestione delle risorse umane. La pianificazione del lavoro può essere intesa come programmazione vera e propria delle operazioni da svolgere in cucina. Mentre, in senso più ampio riguarda la divisione delle operazioni da svolgere in un determinato periodo di tempo. Standardizzare i canoni visual, invece, ha a che fare con la simmetria il ritmo, la verticalizzazione nella disposizione degli ingredienti nel piatto, la creazione di vetrine impattanti e che producono profitto. Per quel che riguarda i processi operativi, la standardizzazione delle procedure non coinvolge solo la cucina, ma anche la sala, il personale occasionale e di servizio. E’ fondamentale definire la sequenza delle azioni di routine da compiere ogni giorno: dall’apertura del locale, passando per la preparazione della sala, alla mise en place, fino all’organizzazione dei flussi di lavoro e all’accoglienza del cliente.

Per informazioni e iscrizioni: Gp.Studios
www.ristoboom.com
commerciale@gpstudios.it
Tel: +39 0543 84099

 




“Safe Driver”: notti più sicure con il guidatore designato

Riparte anche per il 2019 il progetto “Safe Driver” che, oltre ad avere una forte valenza preventiva, è un’alternativa alla guida in stato di ebbrezza, mirato a prevenire gli incidenti stradali alcol-correlati e con l’obiettivo specifico di favorire la diminuzione del numero di guidatori con tasso alcolemico superiore allo zero. Per l’occasione lunedì 28 gennaio si terrà in Ascom Confcommercio Bergamo l’incontro tra l’Ats e i locali che aderiscono all’iniziativa.

Nel 2017 in Italia si sono registrati 174.933 incidenti stradali con lesioni a persone, 3.378 morti e 246.750 feriti. Per quanto riguarda lo stato psicofisico alterato dei conducenti, sono in aumento sia le sanzioni per guida in stato di ebrezza (artt.186 e 186 bis), sia quelle per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art.187). Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale dei comuni capoluogo, hanno contestato nel 2017, rispettivamente 41.476 (+2,5%) e 5.289 violazioni (+11,7%)Dai dati della Polizia Stradale che fornisce dettagli per classe d’età, fascia oraria e tipologia di veicolo, emerge che sono multati per guida in stato di ebrezza sopratutto i giovani conducenti di autovetture (tra i 25 e 32 anni), nella fascia oraria notturna, fascia nella quale è stato elevato l’80% delle sanzioni. (ISTAT 2018). 

Da dove nasce il Progetto?

La campagna del Progetto Safe Driver rientra nelle iniziative Notti in Sicurezza, coordinato dal SerD di Bergamo e formato da ASST PG23, ATS Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo, Croce Rossa Italiana Delegazione di Bergamo, Rotary Club Dalmine Centenario, Bolgia, Dj’s from World, Associazioni Genitori Atena e con la collaborazione dell’ACI di Bergamo, della Polizia Locale Bergamo, del Comune di Bergamo Assessorato alle Politiche Giovanili, dall’ASCOM di Bergamo.

La presenza attiva di Safe Driver nella movida dei locali notturni permette una continua evoluzione del progetto ed una sua grande apertura. Safe Driver infatti collabora con diverse realtà, figure, professioni ed enti. Questo mix di energie apporta giovinezza continua al progetto nonostante possa vantarsi di 6 anni di esperienza e collaborazioni.

Il Progetto “Safe Driver” si basa sulla costante presenza di numerosi volontari e operatori del SERD appositamente formati, che nei pub, discoteche e bar del nostro territorio, distribuiscono a tutti i frequentatori, materiale informativo per sensibilizzare all’uso responsabile delle sostanze alcoliche, dei gadget ed etilometri monouso. Per chi si accinge alla guida, poi, i volontari danno la possibilità di misurare il proprio tasso alcolemico: qualora risultasse zero, verrà consegnato un buono valido per un ingresso omaggio nella stessa discoteca o per una consumazione analcolica.

Ma cos’è Safe Driver?

E’ un individuo che in occasioni sociali decide di astenersi dal bere alcolici per condurre a casa in sicurezza i suoi passeggeri.
Il Progetto “Safe Driver” mira a prevenire gli incidenti stradali alcol e droga correlati, promuovendo azioni di prevenzione nei luoghi del divertimento della provincia di Bergamo con l’obiettivo di far aumentare il numero di guidatori con alcolemia ZERO.
Oltre a tornare a casa in una condizione di salvaguardia, se l’alcolemia del guidatore a fine serata risulta ZERO, verrà consegnato un buono valido per l’ingresso gratuito (discoteche) nello stesso locale o per una consumazione analcolica gratuita (pub/bar).
In caso di alcolemia superiore si sconsiglierà di mettersi alla guida informando e presentando strategie alternative (taxi, mezzi pubblici o affidarsi alla guida di un amico sobrio). Inoltre il Progetto vuole incoraggiare campagne di sensibilizzazione indirizzate a tutta la popolazione anche con l’utilizzo di diversi incentivi (bevande analcoliche, entrata gratuita) e con il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei gestori dei locali attraverso la sottoscrizione di un Codice Etico.

Dati 2018

I dati 2018, rilevati dai volontari nei locali aderenti all’iniziativa, attraverso una apposita scheda, confermano il crescente interesse dei giovani per “il guidatore designato” (Safe Driver) che si impegna a portare a casa sobrio gli amici di serata.

Il numero di persone che hanno aderito al progetto è stato di 1754, di cui 1260 maschi e 494 femmine. Il totale delle misurazioni effettuate risulta essere 1600 (1530 nel 2017). Il numero di adesioni come extra progetto è stato di 706 persone.
I SAFE DRIVER sono stati 305 con una popolazione di passeggeri sani valutabile in 890 potenziali (847 nel 2017).
Le misurazioni con tasso 0 sono risultate 788, tra lo 0,01 e 0,5 419, tra lo 0,5 e 0,79 155, superiore allo 0,79 238. Nel extra progetto risultano a tasso 0 129 persone.
Il totale fra progetto ed extra progetto, come partecipazione è di 2460 persone (2315 nel 2017).
Persone a tasso 0 totali risultano essere 917.
Anno dopo anno cresce il numero dei partecipanti al progetto; aumentano anche i passeggeri trasportati a casa “sani”.

Progetto : Lavori di Pubblica Utilità (LPU)
Con la collaborazione della Associazione Genitori Atena si accoglieranno un massimo di 10 persone in regimi di Lavori di Pubblica Utilità (LPU) in seguito a ritiro della patente per art. 186 o 187. Verranno assegnati ad un Tutor e svolgeranno le ore dovute nei servizi del Progetto Safe driver in particolare nelle serate nei locali.

PARTECIPANTI AL PROGETTO SAFE DRIVER – 2019

ENTI E ASSOCIAZIONI : ASST Papa Giovanni XXIII – SerD Bergamo, ATS Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo – Ministero degli Interni, Rotary Club Centenario Dalmine, Bolgia – Djs from the world, Cooperativa AEPER, Croce Rossa Italiana – Delegazione di Bergamo, Associazione Genitori Atena,
COLLABORAZIONI : Allgraf, ASCOM, Capobianco, Contralco, Decathlon, Ford, Floome, Progetto Goodnight.- Compagnia teatrale La Pulce, Progetti di Impresa – Modena , Polar TV
GRUPPO DI LAVORO : Coordinatore: Andrea Noventa – SERD di BERGAMO
Luca Biffi, Silvana Domenghini, Barbara Lamera, Maurizio Lazzari, Roberto Lodovici, Emilio Maino, Roberta Mangiapanello, Lucrezia Martino, Paola Pesenti Bolognini, Mirella Pontiggia, Manuel Ripepi, Mauro Romagnoli, Tonino Vecchi.

Per diventare volontari è possibile contattare i referenti dell’iniziativa scrivendo una mail all’indirizzo safedriver.nottiinsicurezza@gmail.com o telefonando al numero 366 2780232 – 035.2676391 (ASST – PG23).

 




Vetrine in jazz, torna il concorso per i negozi della città



con indirizzo email, cognome e nome, insegna del negozio e un recapito telefonico.
Ai negozi partecipanti al concorso saranno consegnati: locandina, depliant ed eventuali gadget della manifestazione.



La premiazione si svolgerà mercoledì 20 marzo alle ore 16 in una location da definire.
L’iniziativa sarà divulgata attraverso tutti i canali di comunicazione istituzionali di Ascom Confcommercio Bergamo.
giorgio.lazzari@ascombg.it




Distretti del commercio, in dieci anni investiti 12 milioni

Sono passati 10 anni da quando Regione Lombardia ha lanciato il primo bando sui distretti del commercio. Secondo i dati di Ascom Bergamo In Bergamasca sono nati 29 distretti, 4 Duc e 25 Did che risultano essere il 14% del totale della Lombardia. Questi 29 distretti hanno coinvolto 133 Comuni su 244 totali, più del 60% dei negozi di vicinato e oltre mille operatori privati. Dal 2008 i distretti orobici sono riusciti a ottenere 12 milioni di euro di risorse regionali e a mettere in campo, grazie a queste, più di 1.200 iniziative a favore dei negozi. Ai quali si sono aggiunti fondi provenienti da Comuni, Camera di Commercio, associazioni, sponsor e singoli imprenditori.

La maggior parte delle risorse sono state impiegate per la riqualificazione di negozi e arredo urbano, ma sono state finanziate anche feste con musica e animazione in strada, azioni di comunicazione via internet e campagne di marketing.

“I primi distretti nati, già nel 2008, sono stati il Duc Bergamo, il Duc Treviglio e il Did le Cinque terre della Val Gandino. L’ultimo a prendere vita è stato, invece, il Did Castelli e fontanili della Bassa che ha capofila Cologno al Serio” ricorda Roberto Ghidotti, responsabile dei Distretti per l’Ascom. “La scelta di istituire i Distretti è stata presa per sviluppare in modo integrato le nostre comunità; ci siamo confrontati con tutti gli attori in campo e questo ha dato vita a un accordo di responsabilità, partenariato e fiducia nella libera iniziativa che ha fatto crescere i territori. In questi dieci anni si è lavorato sodo, si è cercato di capire come far convivere esigenze pubbliche e private e, soprattutto, di rafforzare l’idea che la condivisione e la voglia di essere protagonisti sul territorio è una sfida da vincere anche per dar slancio alle attivita commerciali”. La sfida è stata ed è impegnativa “ma è l’unica strada da percorrere per creare una nuova generazione di commercianti capaci di essere protagonisti nei propri territori ” sottolinea Ghidotti.

Dialogo e collaborazione rilanciano le attività e il territorio

Il distretto è lo strumento pensato per rendere più competitivi i negozi e gli esercizi pubblici e per trasformarli in motori di sviluppo, di coesione e di qualificazione dei paesi e del territorio. “I Comuni hanno un ruolo di perno nei distretti – spiega Ghidotti – perché coinvolgono le associazione imprenditoriali, le istituzioni e le parti sociali, e permettono di integrare le proposte progettuali, le risorse economiche, sociali, ricreative e imprenditoriali dell’area interessata. L’adozione di un unico progetto di sviluppo, condiviso dai principali soggetti economici di un territorio, che punti al miglioramento dell’efficienza commerciale, a una maggiore soddisfazione dei consumatori, alla valorizzazione della dimensione territoriale del commercio e dell’attrattività dei contesti urbani, è una grande sfida per gli operatori commerciali e per le istituzioni”.

I risultati ottenuti sin qui spingono ad andare avanti sulla strada tracciata e a sostenere gli enti locali anche nei progetti più ambiziosi.

“I distretti del commercio devono diventare autonomi nella gestione delle attività e impegnarsi per valorizzare tutti gli aspetti dell’attrattività bergamasca (cultura, turismo, bellezze ambientali e prodotti tipici), secondo una logica coordinata di marketing territoriale. È la stessa sfida di Ascom, che oggi è impegnata a elaborare un nuovo modello di associazionismo legato al territorio”.

Fare sistema è la ricetta per rispondere alla crisi dei negozi di vicinato facendoli diventare un piccolo volano di sviluppo e di aggregazione sociale per rivitalizzare i centri urbani, a vantaggio dei residenti e turisti.

“La strada è stata tracciata, sta a noi proseguire con correttezza e senza sbandamenti la trasformazione in atto con serietà e volontà – afferma Ghidotti -. Non c’e’ Bergamo e provincia senza commercianti, non c’è futuro del paese senza terziario. Non c’è impresa diffusa senza centralità della persona, delle sue difficoltà e del suo coraggio per superarle”.

L’esperienza dei distretti del commercio di Bergamo




Legge di Bilancio. Commercianti soddisfatti a metà

Soddisfatti a metà i commercianti bergamaschi per la nuova legge di Bilancio, approvata lo scorso 30 dicembre ad un soffio dall’esercizio provvisorio. 
La nuova legge è ampia ed articolata e serviranno settimane e diversi adempimenti e circolari per interpretarla – commenta Giorgio Beltrami, vicepresidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. La stampa si sta focalizzando su quota 100 e reddito di cittadinanza, ma ci sono molte altre norme che incidono profondamente sui nostri settori. Alcuni di questi provvedimenti sono stati ottenuti grazie all’intervento delle nostre organizzazioni, quindi il Governo ha ascoltato diverse nostre istanze. Altri sono fortemente penalizzanti, mentre mancano alcuni interventi ritenuti strategici dalla nostra Associazione”.

Ma andiamo per ordine. Ci sono alcuni emendamenti della nuova legge che riguardano molto da vicino il terziario, come la reintroduzione strutturale degli indennizzi per le attività commerciali in crisi, il credito d’imposta per le edicole, l’esclusione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein, la conferma del Bonus mobili. A questi si aggiungono due provvedimenti che incidono sul settore immobiliare: l’opzione data ai comuni di aumentare la fiscalità locale e l’introduzione della cedolare secca sulle locazioni di immobili commerciali.

Per esempio questi due temi, che sono punti fondanti della leva immobiliare, non sappiamo se e come incideranno sulla riduzione dei canoni immobiliari, fondamentale per la sostenibilità del commercio nei centri urbani – spiega Beltrami-. Almeno per quanto riguarda il peso fiscale sarebbe stato necessario andare nella direzione della riduzione del prelievo per favorire canoni più calmierati”.

Giorgio Beltrami

La nuova legge, secondo Ascom, presenta due pericoli: la reintroduzione delle clausole di salvaguardia dell’Iva che rappresenta una spada di Damocle per gli imprenditori in quanto continuerà a pesare sulla scelta degli investimenti futuri e il possibile aumento della pressione fiscale nei prossimi tre anni, a partire dalle imposte locali: Imu, Tasi, Irap e addizionali.

I vertici di Ascom sono anche perplessi sia sul reddito di cittadinanza che su quota 100. “Sicuramente i nostri imprenditori avrebbero preferito un provvedimento che potesse aiutare le imprese a creare lavoro e a dare una possibilità di futuro stabile alle persone. Mentre quota 100 così come è stata rivista sembra scontentare le attese di molti lavoratori”.

Mentre erano altre le attese del settore: “Gli interventi sulle edicole, sugli ambulanti e sulle attività commerciali in crisi, seppur positive, sono misure tampone ma non strutturali per la ripresa del commercio” spiega il vicepresidente di Ascom. Il Governo, per rilanciare il terziario, deve rivedere in profondità il Decreto Bersani, entrato in vigore ormai da vent’anni sia attraverso una ridefinizione del commercio elettronico sia con misure nuove di programmazione per le medie superfici di vendita e i poli logistici”.

Secondo l’associazione di via Borgo Palazzo, le medie superfici di vendita devono essere sopposte, come avviene per le grandi superfici, alle conferenze di servizi e allo stanziamento di contributi a favore delle imprese più piccole che soffrono, “altrimenti assisteremo al propagarsi di insediamenti commerciali di medie e grandi dimensioni in aree extraurbane e allo spegnimento dei centri urbani” dice Beltrami.

Cosi come, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, i centri logistici devono essere sottoposti agli stessi provvedimenti che interessano i centri commerciali, “in caso contrario – continua il vicepresidente – sulle arterie dei comuni nei quali essi gravitano si creerà un movimento di furgoncini che graverà moltissimo sulla circolazione e sulle nostre strade che già soffrono”.

Infine nella programmazione regionale delle grandi superfici dovrebbero rientrare anche le attività di somministrazione “ per arginare i continui ampliamenti di centri commerciali con nuove aperture di bar e ristoranti a discapito dei centri urbani. Altro capitolo è la fiscalità del commercio elettronico – conclude Beltrami -. E’ stata introdotta l’imposta sui servizi digitali, ma dovremo capire se le misure sono sufficienti a riequilibrare il rapporto di forza con il commercio tradizionale più in difficoltà”.

Alcuni dei principali provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio (box o nella foto)

  • reintroduzione della rottamazione delle attività commerciali in crisi

  • conferma del Bonus Mobili

  • credito d’imposta per le edicole

  • esclusione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein

  • aumento della fiscalità locale

  • introduzione della cedolare secca sulle locazioni di immobili commerciali.

  • credito d’imposta per adeguamento tecnologico per invio corrispettivi