Notti in centro, sette appuntamenti animano il centro la sera

“Notti in centro”: è questo il titolo del calendario di eventi che animeranno il centro cittadino nell’estate 2018. Il Comune di Bergamo lancia un nuovo “cartellone” estivo, caratterizzato da una rafforzata partnership tra pubblico e privato e costruito in collaborazione con i commercianti del centro, con le loro associazioni di categoria e con il concorso di molte realtà del territorio.

Quest’anno saranno ben 7 gli appuntamenti di rilievo nel centro città pedonalizzato per l’occasione. Si comincia sabato 9 giugno con la Notte Bianca dello Sport, appuntamento ormai consolidato, promosso da Pro loco Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo.

Per il secondo anno consecutivo il centro città sarà palcoscenico a cielo aperto in occasione della quarta edizione della Donizetti Night, in programma la sera del 16 giugno a partire dalle 18.30: concerti e spettacoli invadono Bergamo, da piazzetta Santo Spirito a largo Rezzara, insieme a centinaia di artisti, volontari e professionisti coinvolti per una notte realizzata dalla Fondazione Donizetti in collaborazione con i commercianti del Distretto Urbano del Commercio e le associazioni Ascom e Confesercenti.

Il 21 giugno sarà invece la Festa Europea della Musica a invadere il centro città: nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 300 città del Vecchio Continente. Ad animare la città nel segno della musica ci saranno 10 postazioni tra Largo Rezzara e il Sentierone, con il coinvolgimento delle scuole di musica, di artisti e giovani band, di cori gospel e parate di strada che intratterranno i bergamaschi fino a sera tarda. Accanto a queste manifestazioni la giornata europea dedicata all’arte delle sette note sarà arricchita dalle proposte curate dall’Università degli studi di Bergamo, da un concerto dell’orchestra La nota in più in Piazza vecchia organizzato da Pro loco città dei mille e l’omaggio alla musica di The Alan Parsons Project del chitarrista Massimo Numa con 57 musicisti sul palco installato nel complesso monumentale del Lazzaretto e organizzato da Druso e Bergamo racconta.

La pedonalizzazione del centro tornerà poi il 6 luglio, per una serata dal titolo “Shopping in una Notte di Mezza Estate (waitin’ for the midnight sale)”, in cui saranno i commercianti ad animare, tra musica, cibo e intrattenimento, le vie tra Piazza Pontida e via Tasso in attesa dei saldi estivi, previsti a partire dalla mezzanotte.

Il 19 luglio sarà la volta di Artisti in strada, dedicato agli artisti di strada con spettacoli di teatro, di teatro comico e parate che saranno il fulcro del quinto appuntamento dell’estate 2018 nel centro città, sempre con il concorso attivo degli esercenti del centro.

Il 27 luglio, dopo la prima esperienza dello scorso anno, torna la serata Bergamo è Rock, progetto nato su iniziativa di alcuni esercenti del centro e condivisa fortemente dal Comune di Bergamo, dai commercianti di BergamoInCentro e del Distretto Urbano del Commercio. È prevista la presenza di oltre dieci postazioni musicali, con band che proporranno musica rock dal vivo.

Ultimo appuntamento il 7 settembre con BergamoBalla, una delle manifestazioni più popolari di questi ultimi anni. Come per gli appuntamenti degli scorsi anni musiche, balli e danze animeranno il centro cittadino con la partecipazione di scuole di ballo e danza, ancora una volta affiancate dall’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali che organizzeranno attività di animazione e intrattenimento.

“Credo che mai come in questo 2018 – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – l’offerta estiva in città sia stata così variegata e diffusa. Abbiamo lavorato per garantire spazi di aggregazione e di incontro per i nostri concittadini in tutta la città, da Longuelo a Monterosso, passando per la Malpensata, Redona e il Centro cittadino. Accanto a questa Bergamo viva e attrattiva, si sviluppa una solida proposta culturale, dalla mostra sui dinosauri per il centenario del Museo Caffi alle esposizioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea alle proposte dei musei civici e del Museo delle Storie. Per quello che riguarda le iniziative del centro cittadino, vorrei ringraziare le associazioni del commercio, i negozianti e i soggetti privati con cui abbiamo costruito alcune proposte comprese nel calendario: si tratta di un modello di partenariato pubblico-privato che auspico possa confermarsi negli anni a venire.”

“La proposta delle iniziative estive – commenta il direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini – rappresenta l’evoluzione naturale della prima movida che rispondeva ad una fase diversa del risveglio della città. Oggi, in un momento peraltro di risorse ridimensionate, mettono unità nella programmazione dei diversi eventi proposti da pubblico e privato.”

“La collaborazione – dichiara Marco Recalcati, dell’Associazione BergamoInCentro – fra l’associazione dei commercianti del Centro con il Comune di Bergamo e tanti enti della città, dalla Fondazione Donizetti a ProLocoBergamo al Distretto del Commercio, ha creato ben 7 eventi serali e notturni che si terranno in centro. Eventi, di vario genere e per tutti i gusti, che – lo abbiamo visto – piacciono molto per la voglia di  aggregazione in luoghi suggestivi ed unici, con possibilità di fare quattro passi guardando le vetrine e fermarsi a bere qualcosa in buona compagnia. Il 6 luglio inoltre sarà interamente dedicato allo shopping  con  una notte di mezza estate: i negozianti creeranno eventi dentro o fuori le loro attività in attesa della mezzanotte, momento di inizio dei saldi estivi. Vediamoci In Centro!”

Le iniziative che avverranno nel centro città si affiancano alle proposte degli spazi estivi banditi dal Comune di Bergamo, a quelle dei tre Spazi giovanili comunali Edoné, GATE e Spazio Polaresco (senza contare gli spazi estivi condotti da realtà private – prendiamo ad esempio il Monastero di Astino – e alle manifestazioni nei quartieri). Senza contare le centinaia di eventi previsti dal bando di BergamoEstate, un cartellone che sarà presto svelato dall’Assessorato al tempo libero del Comune di Bergamo e che prevede musica, sport, spettacolo, cultura e visite guidate in tutta la città.




Più di 5mila fiori e 30 flower designer per accogliere Papa Giovanni

Una staffetta di 30 fioristi Ascom, ha lavorato -anche di notte- per accogliere nel migliore dei modi il ritorno di Papa Giovanni XXIII nella sua terra, a Sotto il Monte, a sessant’anni dall’elezione al soglio pontificio del Cardinale Angelo Roncalli, allora Patriarca di Venezia. Sono più di 5mila i fiori impiegati per onorare il Santo, allestendo con fiori il palco della tensostruttura a Sotto il Monte, il giardino della pace, la Parrocchiale e la teca di rose nella cripta. I fioristi stanno lavorando dal 15 di maggio per progettare gli allestimenti, attenendosi per la Messa in diretta tv alle esigenze televisive. Solo per allestire i 30 metri del palco della tensostruttura sono stati donati 4 mila fiori tra anthurium, rose, margherite, orchidee, nei colori giallo e bianco del Vaticano. Per la teca sono stati usati 800 tra garofani e rose rosse; per il Giardino della pace e il fontanile la scelta è ricaduta sulle rose bianche.

Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom commenta con orgoglio il lavoro fatto dalla categoria: “Per accogliere al meglio il Santo c’è stata una vera e propria staffetta di fioristi, che ha fatto a gara per dare il suo contributo con generosità, senza badare orari, tanto che si è lavorato anche di notte. E’ stata un’occasione per fare squadra e condividere un momento storico”. 




Fatturazione elettronica, i benzinai chiedono un avvio sperimentale

I gestori carburanti si preparano alla fatturazione elettronica- che diventerà obbligatoria dal 1°luglio- ma confidano nell’adozione di un regime transitorio che possa rendere meno traumatico questo passaggio. “Mantenere schede carburanti oltre ad e-fatture da qui a fine anno, quando l’obbligo scatterà anche per tutti i titolari di partita Iva, permetterebbe di adeguarsi con meno angoscia alla novità” ha sottolineato il presidente del Gruppo Benzinai Ascom Confcommercio Bergamo Renato Mora, nel corso dell’incontro che l’Associazione Commercianti ha dedicato al tema lunedì sera, 4 giugno, nella sede di Via Borgo Palazzo.

L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 70 gestori di impianti, fortemente preoccupati per l’adozione del nuovo provvedimento. Caduto l’emendamento per la proroga, le schede carburanti hanno ormai i giorni contati e saranno rimpiazzate da e-fatture dal 1°Luglio. Non vi è al momento alcuna rassicurazione, come sottolinea la Figisc- Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Confcommercio, sulla possibile coesistenza delle vecchie schede e delle fatture elettroniche, né sulla fase di avvio sperimentale, richiesta a gran voce dalla categoria.

L’area fiscale Ascom ha informato le imprese, illustrando nei dettagli l’iter della fatturazione digitale e le modalità di gestione delle diverse tipologie di e-fattura: immediata, differita, con carte prepagate, con buoni carburanti elettronici e con contratto di netting.

L’Associazione provinciale si è attivata, in accordo con la Federazione nazionale Figisc, per agire sui margini di gestione dei benzinai, schiacciati da imposte e contratti onerosi con le compagnie petrolifere. “Si modernizza il Paese a spese delle piccole imprese, con un ulteriore aggravio dei costi in un settore con margini risicatissimi, tra imposte, accise, Iva e Ricavo Industriale Lordo – commenta Renato Mora-. L’ulteriore innalzamento degli oneri che la fatturazione elettronica porta con sé, sommato alle commissioni più alte per i pagamenti elettronici, risulta insostenibile”.

Per accompagnare le imprese nell’adeguamento alla nuova normativa, Ascom offre un servizio di emissione e invio delle fatture elettroniche, e fornisce programmi per la gestione in autonomia di tutti i processi di fatturazione, firma, invio e ricezione. Oltre all’emissione elettronica, Ascom aiuta le imprese a rispondere all’obbligo di conservazione digitale dei documenti.

Il dato

Nella nostra provincia il provvedimento (Legge di Bilancio 2018 n. 205 del 27 dicembre 2017 ) coinvolgerà 215 imprese di gestione di carburante per circa 300 impianti (Dati Ascom su Elaborazione Dati Cciaa al 31 marzo 2018), di cui 38 in città. Sono 99.300 i lavoratori indipendenti bergamaschi (Dati Annuario Statistico Regionale aggiornato ad aprile 2018, su dato 2017) che dovranno richiedere fatture digitali ed effettuare pagamenti tracciabili (con carta di credito, bancomat, assegno o bonifico) per potere scaricare le spese di gasolio e benzina.

Cosa cambia

Le fatturazioni dovranno essere in formato xml (extensible markup language). Il nuovo tracciato impone l’inserimento di tutti i dati che compongono la fattura in modo standardizzato (scompariranno loghi ed altre personalizzazioni). Il file xml prima dell’invio attraverso il canale dedicato Sdi (sistema d’interscambio) potrà essere firmato digitalmente per garantire autenticità e integrità. Sdi recapiterà le fatture ai singoli destinatari (codice univoco inserito nel file o in sostituzione indirizzo Pec) dopo aver effettuato i controlli di correttezza formale; contestualmente rimanderà a chi ha emesso fattura una ricevuta attestante l’invio. Le fatture elettroniche sono soggette ad obbligo di conservazione, che può essere affidata anche a soggetti terzi in possesso dei requisiti di legge.




Turismo, prorogato al 12 luglio il bando della Camera di Commercio

È stato prorogato fino alle 12 del 13 luglio 2018 il bando della Camera di Commercio di Bergamo che eroga contributi a fondo perduto per investimenti a favore del miglioramento tecnologico e della comunicazione delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) della filiera del settore Turismo. La domanda di contributo può essere presentata sino alle ore 12 della nuova scadenza, esclusivamente tramite il servizio delle Camere di Commercio online Telemaco (https://telemaco.infocamere.it/) accedendo alla sezione “Servizi e-gov” e selezionando la voce “Contributi alle Imprese.

I fondi sono riservati alle micro, piccole e medie imprese iscritte al registro imprese che appartengono alla filiera turistico-ricettiva, i servizi di intermediazione, le agenzie di viaggio e le attività sportive, culturali e di intrattenimento. Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili sostenute dal 1º gennaio al 31 luglio 2018, e va da un minimo di 750 euro a un massimo di 2.500 euro. Per presentare la domanda di adesione al bando con cui la Camera di Commercio di Bergamo ha stanziato un fondo di 200 mila euro per sostenere la qualificazione dell’offerta turistica attraverso investimenti per hardware, accesso o acquisto di software e pacchetti informatici e comunicazione on line. Per assistenza, verifica requisiti, compilazione e presentazione della pratica telematica on line è sempre possibile contattare Giorgio Puppi, responsabile del servizio Innovazione e Digitalizzazione di Ascom, al numero 035 4120123 o via email giorgio.puppi@ascombg.it

L’iniziativa – afferma Paolo Malvestiti, Presidente della Camera di Commercio di Bergamo –  concretizza gli impegni assunti con il progetto triennale “Promozione del turismo e dell’attrattività”, condiviso con Regione Lombardia e approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Sono ben 200.000 gli euro stanziati al fine di sostenere il processo di qualificazione dell’offerta turistica bergamasca attraverso il miglioramento della promozione, della commercializzazione e della gestione della domanda digitale, anche attraverso l’adesione all’Ecosistema Digitale Turistico (EDT) piattaforma digitale che consente un’efficace integrazione degli attori della filiera turistica”.

“L’obiettivo – continua Maria Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di Commercio di Bergamo – è quello di sostenere concretamente le imprese e, attraverso i 5 incontri formativi programmati per questo mese, illustrare le numerose possibilità in atto per rispondere alle esigenze del viaggiatore 2.0”.

Il bando agevola i processi di digitalizzazione delle imprese ricettive e turistiche agevolando gli investimenti in strumentazioni hardware, l’accesso o l’acquisto di software e pacchetti informatici, nonché gli investimenti in comunicazione on line. Maggiori dettagli e informazioni sono disponibili sul sito: www.bg.camcom.gov.it/bandi

Incontri per illustrare le grandi opportunità date dal bando 

“Su richiesta della Camera di Commercio – spiega Luigi Trigona, Presidente di VisitBergamo – abbiamo organizzato una serie di incontri formativi sul territorio per illustrare nei dettagli e rispondere ad eventuali quesiti da parte degli operatori turistici interessati all’importante bando del nostro ente camerale. Gli incontri vedranno gli interventi della Camera di Commercio di Bergamo, che esporrà nei dettagli le modalità di accesso al bando; di VisitBergamo, che evidenzierà le opportunità di promozione delle attività turistiche; e di Explora, realtà al servizio di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo che spiegherà la nuova piattaforma digitale Ecosistema Digitale Turistico (EDT)”. 

“L’Ecosistema Digitale Turistico (EDT) – aggiunge Renato Borghi, Presidente di Explora – rappresenta un’enorme opportunità per gli operatori lombardi poiché in un unico sistema vengono raccolte le offerte dell’ospitalità, i servizi logistici e dell’intrattenimento (culturali, ricreativi, sportivi, benessere ecc). I contenuti dell’EDT provengono da Explora, Enti e Istituzioni, Info Point e operatori turistici. La piattaforma restituisce quindi contenuti condivisi dal territorio.” 

Sono programmati ben 5 incontri nel territorio provinciale per raggiungere capillarmente gli operatori turistici, culturali e dell’intrattenimento.

Le date previste:

Venerdì 15 giugno h.15.00 a BERGAMO presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Bergamo.

Lunedì 18 giugno h.15.00 a SAN PELLEGRINO TERME, presso la Sala dell’Ospite dell’ex azienda autonoma di San Pellegrino in Viale Cesare Mazzoni.

È gradita la conferma della partecipazione agli incontri tramite mail eventi@visitbergamo.net oppure via telefono: 035 230640.

 

 

 

 




In aeroporto decolla il primo Infopoint Gate regionale

L’Aeroporto Internazionale di Milano-Bergamo (BGY), terzo in Italia per numero di passeggeri con oltre 12milioni nell’ultimo anno, ha inaugurato il primo degli Infopoint Gate previsti dalla Regione con l’obiettivo di valorizzare, innovare e adeguare le strutture che intercettano i principali flussi turistici della regione, ovvero, quelle localizzate negli snodi principali della rete di mobilità come aeroporti e stazioni ferroviarie. Si tratta di un’apertura in grande stile per il nuovo ufficio al servizio dei turisti, che, situato nell’area arrivi dell’aeroporto, ha un ruolo fondamentale nell’accoglienza alle persone che, per vari motivi arrivano nel nostro territorio. Un ruolo che da tempo VisitBergamo ha ricoperto con una struttura che vanta dei numeri interessanti, come l’ingresso di circa 200 persone in media al giorno, distribuite nelle 12 ore di apertura quotidiane per 364 giorni l’anno. Il point aeroportuale però necessitava di adeguarsi alle esigenze di un aeroporto in continuo movimento e trasformazione, un aeroporto che collega Bergamo con ben 130 destinazioni in 35 Paesi stranieri (Europa, Mediterraneo e Nord Africa) e milioni di persone 2.0.
Per questo è stato realizzato un importante restyling che ha unito eleganza, funzionalità, visibilità e innovazione tecnologica, a tutto vantaggio degli utenti, delle realtà direttamente interessate e del territorio in generale.
Il progetto è stato promosso da Regione Lombardia ed Explora, in collaborazione con VisitBergamo. I costi totali dei lavori (circa 100mila euro) sono stati ripartiti tra Regione Lombardia, Camera di Commercio I.A.A. di Bergamo e la stessa VisitBergamo. Il progetto è stato realizzato anche con il supporto di SACBO, società che gestisce l’aeroporto di Milano-Bergamo, del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo. Tutti i lavori sono stati coordinati con la direzione tecnica di SACBO.
La cerimonia d’inaugurazione, tenutasi ieri giovedì 31 maggio, ha vissuto due distinti momenti: il primo dedicato alla conferenza stampa per la presentazione dell’innovativo infopoint dello scalo orobico. Hanno partecipato: VisitBergamo, con il Presidente Luigi Trigona; Regione Lombardia, rappresentata dal neo Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni; Explora; Camera di Commercio I.A.A di Bergamo, con il Presidente Paolo Malvestiti; SACBO, con l’intervento del Direttore Generale Emilio Bellingardi; il Comune di Bergamo, con il primo cittadino, Giorgio Gori.

 “Siamo onorati e nel contempo felici che Bergamo sia stata scelta per costituire il primo Infopoint della tipologia Gate della rete lombarda – sottolinea Luigi Trigona, Presidente di VisitBergamo -. VisitBergamo svolge da tanti anni all’interno dell’aeroporto di Bergamo quell’importante e indispensabile ruolo di promozione e accoglienza turistica. Era infatti il 2003 quando, grazie alla positiva collaborazione con Sacbo, società che gestisce con ottimi risultati l’aeroporto, aprimmo il point turistico in aerostazione, dapprima nell’area partenze e in seguito, più strategicamente, in quella degli arrivi. Il nostro ufficio turistico si è rivelato da subito davvero importante per il territorio bergamasco, ma il nostro compito è diventato ancora più importante e prezioso davanti alla crescita dell’aeroporto “Il Caravaggio”, e dell’attenzione da parte di un numero sempre maggiore di turisti e Media di tutto il mondo verso Bergamo e il suo territorio. Per tali motivi – osserva Trigona –, il debutto in questa sede del primo Infopoint Gate regionale è una bellissima notizia per tutti, viaggiatori in primis. Ringrazio Regione Lombardia e tutte le realtà che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questa nuova e preziosa struttura, fatta sì di tanta tecnologia, ma anche di persone molto capaci, che sono sempre il vero valore aggiunto quando si accoglie un ospite”.

“L’inaugurazione del primo Infopoint Gate in Lombardia – dice l’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda, Lara Magoni – è il chiaro segnale dell’importanza che riveste il turismo per la Regione. La scelta del ‘Caravaggio’ di Bergamo è strategica: oltre ad essere uno dei maggiori aeroporti italiani, è sicuramente tra i grandi hub europei e rappresenta un punto di accesso fondamentale non solo per il territorio orobico, bensì per tutta la Regione, considerando il transito annuo che supera i 12 milioni di passeggeri. Ecco perché l’Infopoint Gate dovrà essere il biglietto da visita ideale per il turista che arriva in Lombardia, la porta di ingresso principale in una regione che dai laghi alle montagne, dalle città d’arte sino alle sue prelibatezze enogastronomiche, rappresenta un patrimonio culturale e paesaggistico di inestimabile valore”. 

Il progetto, firmato dallo Studio CN10 Architetti di Sotto il Monte (BG), ha dato all’Infopoint sia una nuova funzionalità (per operatori e utenti) sia una attrattività in grado di incuriosire e promuovere al meglio le attività e le bellezze del territorio. Il progetto utilizza loghi e colori in linea con quell’immagine coordinata pensata dalla Regione per gli uffici di informazione e accoglienza turistica.

Il nuovo ufficio, completamente accessibile anche alle persone con ridotta mobilità, ha una più corretta e definita divisione tra front office (la parte dedicata alle relazioni con il pubblico o all’assistenza dei clienti) e back office (area dedicata agli operatori di VisitBergamo, chiusa al pubblico).
La zona dedicata ai viaggiatori è articolata in tre aree ben definite: l’ingresso, la zona del desk per l’accoglienza e la zona dedicata all’approfondimento per l’utenza, che prevede oltre ad esposizione di materiale informativo, anche postazioni pc e consultazione di libri e materiale di tutta la Lombardia 

Il nuovo Ingresso, dotato anche di ampia seduta, accoglie il visitatore permettendo di attendere il proprio turno o semplicemente utilizzare il proprio device per cercare informazioni. Una grande immagine retroilluminata del territorio identifica lo spazio con il contesto esterno. La postazione touch screen permette i visitatori di reperire informazioni sul territorio senza dover necessariamente chiedere al personale dell’ufficio. La zona del Desk per l’accoglienza è centrale rispetto allo spazio complessivo, e permette al personale di gestire e aiutare al meglio i visitatori oltre ad essere più visibile da chi proviene dalla galleria degli arrivi dell’aeroporto. La parte finale dell’Infopoint è dedicata agli Approfondimenti, qui l’utente può entrare nei dettagli in merito ai temi trattati nel materiale divulgativo.

Le innovazioni tecnologiche, sommate a diversi nuovi servizi e alla fondamentale attività del personale consentono di dare all’utenza la migliore accoglienza e assistenza possibili.  Ecco alcune delle carte vincenti del nuovo ufficio:

  • Il bancone del front-office dispone di un innovativo sistema di schermi touch screen integrati che permettono all’utente di inserire i propri dati sensibili necessari alla prenotazione in completa autonomia e privacy.
  • La disponibilità h24 di totem multimediali esterni all’ufficio consente ai viaggiatori di reperire a qualsiasi ora le informazioni per il proprio soggiorno e di poter effettuare le prenotazioni.
  • Grazie all’accordo con Booking.com, top player mondiale tra le Online Travel Agencies (Ota), sarà possibile prenotare l’alloggio in tempo reale e alla miglior tariffa disponibile.
  • E’ possibile prenotare le esperienze attive sul territorio. Anche per queste sarà presto disponibile l’acquisto on line che includerà anche un servizio di biglietteria per gli eventi.

A breve, inoltre, è prevista un’altra importante novità: VisitBergamo sta mettendo a punto un accordo di cogestione dell’ufficio che permetterà di ampliare la gamma di servizi turistici offerti ai passeggeri in transito e al contempo di allungare l’orario di apertura garantendo così un’apertura giornaliera che andrà dalle 7.00 alle 23.00.

L’apertura del primo Infopoint Gate prevede infine anche l’utilizzo di una nuova tecnologia estremamente innovativa, che viene sperimentata da Explora per la prima volta proprio all’aeroporto di Bergamo. Si tratta di un sistema di telecamere posizionate all’interno dell’ufficio che consente di tracciare (all’interno delle norme sulla privacy) gli ingressi in maniera automatica, conteggiando il reale flusso delle persone in entrata e fornendo una serie di dati utili alle valutazioni statistiche.

Con il nuovo Infopoint Gate i viaggiatori nazionali e internazionali appena atterrati a Bergamo potranno immediatamente “conoscere e vivere” il nostro territorio.  




Bergamo, via libera alla movida ma chiusura anticipata per 5 locali

In previsione dell’estate il Comune di Bergamo è intervenuto per regolare la ‘movida’ notturna in città. La nuova ordinanza conferma quasi tutti gli accordi presi con il Comune di Bergamo dagli esercizi sottoposti a ordinanza, a partire dalla chiusura per i locali al’1.30,  un riconoscimento da parte del Comune dell’impegno degli esercenti di Borgo Santa Caterina. Ma ci sono due novità: che vengono annullati due accordi che erano stati sottoscritti tra locali e Amministrazione (visto il permanere di situazioni di disturbo del vicinato e di mancata attuazione di quanto promesso) e la chiusura anticipata alle 0.30 per cinque nuovi locali perché sanzionati più volte in questi mesi, nelle vie Ghislanzoni, via Baschenis, Foro Boario, via Oprandi e Sant’Orsola (locali che potranno comunque chiedere una deroga per l’1.30).
“Abbiamo valutato con attenzione, confrontandoci con le associazioni di categoria di Ascom e Confesercenti, le situazioni di molti locali in città che negli ultimi due anni erano stati sanzionati per comportamenti difformi dalle regole di civile convivenza e dalle previsioni del Regolamento di Polizia Urbana – spiega l’Amministrazione – Le decisioni a cui siamo giunti sono figlie di un’istruttoria attenta, nella quale gli esercizi coinvolti hanno inviato al Comune integrazioni e precisazioni sulla loro situazioni: in molti casi la documentazione ha consentito di escludere da provvedimenti restrittivi.”

 “Pensiamo di aver dato attuazione equilibrata al regolamento – conclude l’Amministrazione – con l’obiettivo di tutelare le aree residenziali della città. Nell’estate 2018 saranno molti i luoghi di aggregazione e divertimento in città, dagli estivi assegnati dal bando del Comune di Bergamo a quelli degli spazi giovanili a quelli in spazi privati: pensiamo che sia possibile così alleggerire la pressione in aree particolarmente popolate della città, garantendo il diritto dei nostri concittadini a godersi le serate estive con musica ed eventi di qualità.”

Per Ascom lo strumento risulta punitivo. “L’impatto economico di questa ordinanza è importante – dice il direttore Oscar Fusini -. C’è in gioco la sopravvivenza dei locali e l’offerta del divertimento per i giovani, con il rischio di impoverire la città. Lo strumento deve essere impiegato in modo preventivo, avvisando i gestori dei locali dove ci sono criticità in modo che possano adottare misure correttive per tempo evitando di incorrere in sanzioni e di finire nella lista nera. Tanto più che molto spesso i locali rispondono di comportamenti di altri e non propri”.

Anche per Francesco Pappi, vicepresidente del Gruppo Caffè Bar Ascom “Bisogna cercare di creare un tavolo di concertazione fisso da riunire ogni volta che vengono presi provvedimenti. In questo modo i gestori dei locali ‘attenzionati’ vengono informati con anticipo delle situazioni di criticità e possono mettere in atto misure  correttive come insonorizzazioni e adozione di buttafuori”.

Per Luca Rebuzzi, vicepresidente Associazione Commercianti Borgo Santa Caterina e consigliere del Gruppo Bar, Caffetterie, Pasticcerie Ascom la nuova ordinanza è per molti versi una presa d’atto che il problema persiste, si trascina da anni ed è diffuso. “Ci aspettiamo che il Comune agisca non solo sulla repressione, buttando addosso ai locali il problema e i relativi oneri che la sua gestione richiede. Bisogna investire sulla prevenzione utilizzando strumenti a servizio della clientela. Penso, in questo senso, ai bus notturni, ai bagni pubblici”. “La città non può spegnersi dopo le 21, una città più viva la sera rappresenta un’attrattiva turistica per i tanti stranieri che visitano Bergamo e risponde anche alle richieste di chi vi vive e degli universitari che si trasferiscono qui. Non vuol dire trasformare ovviamente la città in Far west: le regole servono e vanno rispettate, ma non spetta a noi gestori fare ordine pubblico. Il nostro impegno prosegue nel rispetto delle regole e nell’educazione della nostra clientela. Ma serve di più: i turisti lamentano che non ci siano mezzi pubblici in tarda serata e che i locali aperti siano insufficienti e tanti giovani bergamaschi scelgono Milano per la vivacità della vita serale, con i rischi che gli spostamenti comportano”.

 




Bergamo in Fiore, si chiude con successo un mese di shopping e eventi

Da sinistra Oscar Fusini, Marco Recalcati e Giovanni Zambonelli

Una pioggia di quattrocento fiori ha decorato le vie dello shopping cittadino e 168 vetrine sono state allestite a tema floreale, con vasi, cesti e vere e proprie installazioni. Si chiude con successo un mese caratterizzato da eventi e Flower Lab, laboratori che hanno animato la città specialmente nei week-end. Per i più piccoli sono stati organizzati laboratori di riciclo creativo a tema floreale, lezioni di Kokedama (il giardino sospeso giapponese) e di acquerello botanico. E l’Accademia Carrara ha proposto il laboratorio creativo per bambini “Fioriscono dettagli”. Ma non sono mancati corsi per adulti ed esperti, come la dimostrazione sull’arte antica del Tombolo. Tra le varie iniziative realizzate questo mese, l’esposizione di un giardino verticale in Piazza Matteotti, laboratori creativi (tra cui la realizzazione di fiori in tessuto, in collaborazione con l’istituto professionale regionale ABF di Bergamo,  lezioni di cucina, workshop di decorazione di t-shirt a tema Bergamo in Fiore, realizzazione di accessori floreali, scuola di ikebana) e una “colazione in fiore” in Largo Rezzara. Degustazioni, menù a tema e workshop sono stati organizzati nei negozi del Borgo e del centro città. 
L’iniziativa Bergamo in Fiore, promossa dall’Associazione dei Commercianti del Centro Bergamo, “Bergamo Vive”, con il Patrocinio del Comune e il sostegno del Duc – Distretto Urbano del Commercio, affiancati dall’Associazione dei Commercianti di Borgo Santa Caterina, ha coinvolto gli esercenti, impegnati a far rifiorire lo shopping sottocasa a colpi di colore e creatività. Un party in stile floreale ha chiuso un evento che mai come quest’anno, per la terza edizione dell’iniziativa, ha riscosso consensi e successo: “Complice la coreografia, con l’allestimento di 400 fiori appesi nel cielo  per colorare 31 vie dello shopping del nostro centro commerciale naturale- commenta Marco Recalcati, presidente dell’associazione BergamoVive-.  Chi ha visitato la città ha camminato sotto un tetto fiorito e nei fine settimana grazie alla collaborazione di flower designer i fiori e l’arte floreale sono stati protagonisti di laboratori creativi”. Gli eventi di maggio hanno amplificato l’evento, tra sacro e profano: “Il passaggio dei bolidi della Mille Miglia, il Bergamo Pride e la peregrinatio di Papa Giovanni XXIII hanno portato in città turisti, visitatori e pellegrini” continua Recalcati. L’evento si è chiuso con un grande evento, un secret flower party: “Bergamo in Fiore ha valorizzato e abbellito ulteriormente il nostro centro cittadino- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Non posso che ringraziare i commercianti del centro per l’impegno, la sensibilità e la creatività messa in campo per fare grande questa terza edizione dell’iniziativa”. Il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini,  ha aggiunto: “La nostra città fiorita è stata molto apprezzata dai turisti presenti questo mese a Bergamo, conquistati dagli allestimenti floreali e dai fiori sospesi”. 

 




Aspan, arriva il consorzio di impreseper esportare il pane made in Bergamo

L’Associazione provinciale panificatori si prepara ad affrontare nuovi mercati. Dopo il successo dell’export del pane made in Bergamo, già promosso e portato avanti da Luca Tresoldi de “La boutique del pane” in Viale Papa Giovanni, Aspan intende affrontare i mercati esteri creando un consorzio di imprese (al momento in venti hanno manifestato interesse a formalizzare l’accordo) allargando la proposta oltre che a prodotti da forno e dolciari ad altre specialità tipici. Il progetto Aspan consente di abbattere i costi che affrontare da soli campagne export comporta e beneficiare di vantaggi sul fronte di logistica, trasporti e costi doganali. Manca poco alla formalizzazione del consorzio che mira ad affrontare i mercati del Nord Europa e guarda con interesse a quelli asiatici, in rapida espansione. Il panificatore, ha sottolineato il presidente Aspan Massimo Ferrandi nel corso dell’assemblea annuale, svoltasi ieri, 28 maggio, nella sede dell’Associazione, deve rendersi conto che è l’artefice di un prodotto che, per le caratteristiche di genuinità, originalità e semplicità e per tutto lo sforzo che richiede per essere offerto fresco tutti i giorni, è un bene prezioso. “Le nostre aziende sono garanzia di un prodotto che continua ad essere fatto con criteri artigianali, con materie prime di primissimo livello con una conoscenza che non si può improvvisare perché viene dall’esperienza, dalla tradizione ma anche dal miglioramento continuo. Dobbiamo aiutare anche il consumatore a rendersene conto. Stiamo cercando nuovo valore in iniziative che possano aprirci a nuovi mercati,  anche fuori dai confini italiani. Sfruttare l’apprezzamento di cui godono i nostri prodotti all’estero, mentre il mercato interno sconta un costante trend di riduzione dei consumi, può costituire un’opportunità molto interessante e concreta che la nostra Associazione intende offrire alle imprese associate attraverso la formazione di un network a cui tutti possono potenzialmente aderire. Aspan supporterà in questo senso le imprese associate interessate a costituirsi in uno specifico consorzio che favorisca l’esportazione dei prodotti da forno artigianali”. 

La relazione del presidente Aspan Massimo Ferrandi ha illustrato anche le novità normative per la categoria, dal regolamento sull’acrilammide all’introduzione delle nuove sanzioni per le violazioni delle norme sull’etichettatura degli alimenti. “In assenza di riferimenti da parte del Ministero della Salute, abbiamo organizzato con la dirigenza del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ATS di Bergamo,  un incontro aperto agli associati sull’acrilammide per avere una spiegazione più possibile esaustiva e sulle modalità con cui possiamo ottemperare all’obbligo e se possibile trasformare un’incombenza in opportunità”.  Altro nuovo adempimento posto a carico delle imprese è previsto dal nuovo regolamento sulla normativa privacy (GDPR) che presenta diverse problematiche applicative, “spropositato per le nostra realtà” ha sottolineato Ferrandi.

L’assemblea ha rappresentato l’occasione per fare il punto sull’attività di filiera corta “QuiVicino”, tra le iniziative presenti al Tavolo Sostenibilità di East Lombardy, che si sta rivelando una potente arma per risollevare le sorti della panificazione artigianale. “Avviata da Aspan nel 2011, l’attività di filiera corta si è consolidata con una produzione annua di circa 4mila quintali di grano tenero provenienti da terreni situati in Lombardia (prevalentemente nella provincia di Bergamo). E’ un esempio di economia circolare che presenta valori economici, ambientali e culturali che comportano ricadute positive sul territorio. Grazie alla filiera corta “QuiVicino” abbiamo avviato un’interessante iniziativa: con il comune di Scanzorosciate, Istituto Comprensivo Scolastico, Slow Food e S.I.R., quotidianamente è stato fornito pane fresco prodotto con farina della filiera alle mense scolastiche da parte del nostro panificatore del territorio”. 

Prosegue l’impegno sul fronte formativo per creare nuove leve e guardare con ottimismo al futuro del mestiere: “La formazione “in entrata” è ormai consolidata grazie alla collaborazione di lunga data con gli Enti di formazione locali: ABF -Azienda Bergamasca Formazione, Fondazione ISB e IKAROS, in complessivi sei centri di formazione dislocati sul territorio provinciale, propongono ormai da anni i corsi professionali per allievi panettieri. Questo tipo di formazione è importante perché, oltre ad immettere manodopera nel mercato, consente nel tempo un ricambio alla guida delle imprese del settore. Utile strumento di contatto tra imprese e allievi è, oltre ai tirocini curriculari, l’apprendistato in alternanza scuola lavoro. Abbiamo attivato anche il percorso di educazione alimentare per le scuole “Il pane della nostra terra” centrato sul pane dove l’apporto dei panificatori può giocare un ruolo di altissimo valore umano ed educativo. L’iniziativa è svolta in collaborazione con la nostra Unione Regionale e la Fondazione Italiana Educazione Alimentare”.

Anche la solidarietà rappresenta il pane quotidiano di Aspan, ha ricordato Ferrandi: “Abbiamo costituito nella Fondazione Comunità Bergamasca il “Fondo Aspan” che rappresenta una risorsa annualmente incrementata e i cui rendimenti generano solidarietà. Siamo passati dai 10 mila euro del 2003 agli oltre 60 mila del 2018. E’ un fondo che i panificatori hanno avuto l’onore di costituire per primi come organizzazione imprenditoriale”. Ai panificatori è stato riconosciuto il ruolo sociale di “presidio territoriale” per la capillare presenza sul territorio e per il quotidiano contatto con i cittadini. In questo solco si colloca la recente collaborazione avviata con la cooperativa Namastè che porta avanti un progetto sostenuto dalla Fondazione Comunità Bergamasca nei 19 comuni degli ambiti territoriali di Seriate e Grumello del Monte.

Hanno portato i loro saluti in assemblea il presidente nazionale panificatori, nonchè past president, Roberto Capello, il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini, il presidente di Fogalco Riccardo Martinelli, il presidente Fondazione della Comunità Bergamasca Carlo Vimercati e il fiduciario Slow Food Bassa Bergamasca Barbara Schiavino. Tra i partecipanti anche l’ex presidente Dante Verzeni e l’ex segretario Giancarlo Cortesi. 



Mobili e arredamento, sfide e opportunità per un comparto da 257 milioni di euro a Bergamo

 

Convegno Federmobili

Il tour nazionale Federmobili Confcommercio “Quali sfide e quali opportunità per la distribuzione indipendente di arredamento” ha fatto tappa lunedì 28 maggio, a Bergamo. Al centro dell’incontro, riservato agli operatori del settore, l’impatto della crisi sul mercato, le prospettive di impresa 4.0, i possibili scenari di integrazione tra il negozio fisico e virtuale.

Un accento particolare è stato posto sui servizi che la distribuzione indipendente offre come vantaggio competitivo e sull’importanza di attribuire una valorizzazione economica agli stessi. I negozi di arredamento italiani sono circa 18 mila, impiegano 49 mila addetti e hanno una quota di export mondiale pari all’8%. Nella sola Lombardia, le attività sono oltre 2mila, con 15mila addetti. Il comparto a livello provinciale è in salute ed investe nell’aggiornamento e professionalità: “Il bilancio è positivo, grazie anche al bonus mobili commenta il presidente provinciale Federmobili Lorenzo Cereda-. L’interesse per design e arredo è sempre alto, anche se le scelte d’acquisto sono sempre più ponderate. Le cucine trainano il mercato, meno il comparto notte e i soggiorni. Il web inoltre offre molte opportunità anche per i negozi tradizionali, ma nasconde insidie, dalla concorrenza sleale alla pubblicità ingannevole”.

A Bergamo, dati Ascom marzo 2018, i punti vendita sono 423, di cui 74 in città e 349 in provincia, in crescita, in particolare in città, rispetto al 2017 (a fine anno si contavano 421 negozi di cui 71 in città). Nel 2016 si contavano (dati Ascom al IV trimestre 2016) 417 attività, di cui 70 in città. Il trend è positivo anche negli ultimi 5 anni, soprattutto in città: il 2013 (dati Ascom I trimestre) si era aperto in Bergamasca con 418 negozi, di cui 62 in città. Il dato d’inizio 2018 segna quindi una crescita in città dal 2013 di 12 insegne (+19%). “L’incidenza della grande distribuzione organizzata nella vendita dei mobili nella nostra provincia è inoltre di gran lunga inferiore ad altri territori: in Bergamasca rappresenta il 10 per cento, contro una media che si attesta attorno al 30 per cento” ha aggiunto Oscar Fusini, direttore Ascom.

Il consumo di mobili nella provincia di Bergamo pro-capite è stato di 232 euro (Dati Centro Studi Industria Leggera 2017, riferiti al 2016) per un totale di 257 milioni di euro, un fatturato medio per punto vendita di 736 mila euro e un valore di vendite della distribuzione organizzata pari a 25,7 milioni di euro.

La professione è in costante evoluzione e cambiamento e impone un approccio innovativo per fidelizzare la clientela e conquistare nuove quote di mercato. “La rivoluzione d’ impresa 4.0 porta a

Mauro Mamoli, presidente Federmobili

ripensare negozi e showroom- ha sottolinea Mauro Mamoli, presidente nazionale Federmobili-. La multicanalità è un’opportunità anche per i negozi indipendenti e si attiva ben prima che il cliente visiti fisicamente il punto vendita. Il negozio fisico nonostante tutto resterà una certezza, specialmente per un acquisto ad alto investimento emotivo come l’arredo, ma la tecnologia, dai i-beacon ai pannelli multimediali, offre opportunità d’assoluto interesse per migliorare

Laura Molla, direttore Federmobili

l’esperienza d’acquisto e le vendite”.

L’impegno della Federazione sarà quello di chiedere al nuovo governo di mantenere bonus e incentivi per gli acquisti:“Bonus mobili, bonus giovani coppie e agevolazioni come la riduzione dell’Iva sulla prima casa rappresentano strumenti importanti per sostenere i negozi e tutto ciò che ruota attorno alla casa e all’abitare- ha aggiunto Laura Molla, direttore Federmobili-. Ogni anno lavoriamo per scongiurare un ulteriore aumento dell’Iva e rinnovare il bonus che ha sostenuto il 12% in media delle vendite a livello nazionale fino a incidere per il 26% per molte nostre imprese”.

Il convegno ha rappresentato l’occasione per fotografare il comparto. Le previsioni di qui al 2020 sono di crescita per la distribuzione indipendente, seppur a piccole progressioni. La distribuzione tradizionale vale 7.983 milioni di euro (il 59,8% del mercato, dati Elaborazione Centro Studi Industria Leggera 2016), con una crescita rispetto al 2015 dell’1,2%. E-commerce e vendite on line registrano una crescita a doppia cifra: +48% nel 2016 rispetto al 2015 e 301 milioni di euro realizzati. “Dove serve alta specializzazione, come nella progettazione delle cucine, la distribuzione indipendente non perde il suo appeal- ha commentato il presidente Mauro Mamoli-. Prevediamo una crescita di un punto percentuale in media di qui al 2020”.

 

Il nuovo contratto

Per i negozi di arredamento è arrivato inoltre il nuovo contratto-tipo per la vendita, anche online. Il nuovo schema contrattuale, che aggiorna quello del 2005, è stato redatto in seguito all’entrata in vigore del Codice del Consumo, da Federmobili, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi e dalle Associazioni dei consumatori Codici, Assoutenti, Coniacut e Casa del Consumatore. A questo è dedicata la nuova pubblicazione Confcommercio, tra le Bussole per guidare le imprese. “Quindici clausole, grazie al lavoro di mediazione con le associazioni dei consumatori, tutelano tutte le parti, anche alla luce del nuovo Codice del Consumo- precisa Mamoli-. Ci auguriamo che questo schema contrattuale venga utilizzato dal maggior numero di rivenditori per differenziarsi e mettere in primo piano la professionalità”.

La revisione del contratto aumenta la trasparenza nel rapporto con i consumatori, a vantaggio anche dei rivenditori, soprattutto nei servizi offerti. Montaggio e installazione, per esempio, sono previsti nel contratto e il valore economico della progettazione è indicato con chiarezza. La stesura di un contratto specifico per la vendita on line, che integra prassi consolidate e norme del codice del consumo, offre agli acquirenti del web le stesse garanzie che ha chi compra in un negozio fisico. A questi strumenti si affianca un Codice Etico, a cui le imprese aderiscono contestualmente all’adesione a Federmobili. L’impegno- nero su bianco- è quello di fornire informazioni trasparenti su tutti i prodotti, garanzie e prezzi dei servizi, oltre ad adottare standard di qualità condivisi sulle pratiche di gestione dei negozi, dei dipendenti, sulla sicurezza sul lavoro, sulla gestione dei rapporti con i fornitori.

“La professionalità di chi presidia i negozi della distribuzione indipendente sta nel trasformare “mobili” in “arredamento”- spiega Mauro Mamoli, presidente nazionale di Federmobili-. Ciò è possibile grazie ai servizi che offrono, a cui spesso non viene riconosciuto alcun valore. Sta a noi valorizzare il nostro lavoro e indicare con trasparenza tutte le prestazioni professionali che possono avere una quantificazione economica, dal rilievo misure alla progettazione, dallo smontaggio ai lavori di laboratorio”. Il contratto-tipo è scaricabile dal sito www.ascombg.it.




Le reti d’impresa conquistano il terziario Per le pmi vantaggi ancora più evidenti

Le reti d’impresa sono al centro del convegno dal titolo “Fare rete, bene. Dalla collaborazione tra PMI al successo della rete di imprese”, svoltosi ieri, 24 maggio, in Ascom. Tra aspetti legali, informazioni fiscali e testimonianze dirette il focus fa luce su una realtà in crescita, che si sta consolidando come modello anche nel territorio bergamasco. Il convegno è promosso da Ascom Confcommercio Bergamo, Confcommercio Lombardia, in collaborazione con Assoretipmi. L’incontro nasce per approfondire la realtà delle reti tra imprese, un modello di business che si sta affermando nella nostra provincia anche nei settori del terziario.
Nella provincia di Bergamo sono 166 i contratti di rete (su un totale di 969 in Lombardia). Si contano 353 imprese bergamasche in rete (su un totale di 3167 a livello lombardo). Il 46,47 % delle imprese bergamasche che hanno deciso di sottoscrivere un contatto di rete afferiscono ai settori del commercio, servizi e turismo.    

“Le reti d’impresa hanno un grande potenziale, specialmente per le nostre piccole imprese- sottolinea Giovanni Zambonelli presidente Ascom Confcommercio Bergamo -. I numeri testimoniano la crescita costante di questo modello di business: imprese e contratti di rete sono raddoppiati dal 2013. Come imprenditore non posso che avere la curiosità di approfondire tutti gli aspetti per un’amministrazione e gestione di successo di questa forma aggregativa tra aziende”. Edoardo Ferrari presidente di Assoretipmi sottolinea il valore e il successo di questo modello di business: “Dopo anni di impegno per la costituzione e lo sviluppo delle reti, finalmente vediamo riconosciuti gli sforzi che un percorso di aggregazione e sistema tra imprese comporta. Le difficoltà nel condividere un progetto comune non mancano, ma per le piccole e micro imprese c e la possibilità di avvicinarsi tra loro cogliendo grandi opportunità”. 

“Oggi occorre investire nello studio e nella gestione della rete sin dalla fase di costituzione –spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, introducendo il tema –.  Non serve solo la scelta del contratto più adeguato, ma è fondamentale la verifica di fattibilità e sostenibilità della rete. È cruciale il ruolo del manager di rete, soggetto che può costituire l’elemento di reale sviluppo della collaborazione. Con l’obiettivo che nella rete la risultante sia sempre superiore alla semplice somma delle parti”.

“I vantaggi delle reti d’impresa sono ancora più evidenti nei casi di aggregazione di piccole imprese. Ma le criticità non mancano, dalle risorse finanziarie all’organizzazione e burocrazia, dalle relazioni tra retisti al coinvolgimento di altri soggetti- ha sottolineato Gabriele Cartasegna responsabile relazioni istituzionali Confcommercio Lombardia-. Per fare rete, bene servono visione strategica, fiducia e trasparenza, supporto organizzativo e soprattutto un’equa ripartizione del vantaggio economico”.
Dal 2013 ad oggi le reti sono più che raddoppiate in Bergamasca e in tutta la Lombardia. Nella nostra provincia i contratti di rete sono passati da quota 89 del 2013 (su 432 lombarde) a 159 nel 2017 (su 877 lombarde); raddoppiano anche le imprese in rete da lle170 (1550 lombarde) del 2013 si è passati alle 342 del 2017 (2929 lombarde). Conclusa una prima fase di diffusione e utilizzo dello strumento, non resta che consolidare il modello di business : “Questa nuova fase di sviluppo richiede alle imprese di accrescere la cultura manageriale e di rafforzare la governance della rete- continua Cartasegna-.Questo passaggio evolutivo richiede figure professionali capaci di favorire e accompagnare o gestire il cambiamento: manager, coach o facilitatori di business. Per questo Confcommercio ha lanciato un servizio su misura, un vero e proprio “Help Desk” per ogni esigenza, dall’idea di fare rete al loro sviluppo e crescita ”.

Fabrizio D’Adamo, dell’omonimo studio legale di Bergamo, ha messo in luce gli aspetti delle due tipologie del contratto di rete (reti contratto e reti soggetto), concentrandosi poi sulla vera peculiarità della Rete d’impresa : il programma di rete: “È questo l’elemento che va specializzato e che identifica le attività finalizzate ad accrescere la capacità innovativa e la competitività di ogni soggetto, definendo la tipologia di attività di cooperazione”.

Tamara Gerbino, commercialista e revisore contabile dello Studio Tomasi & Associati Bergamo, ha illustrato le modalità con cui due o più imprenditori possono mettersi in regola: “Si parte con l’individuare le esigenze comuni e fissare gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo. L’individuazione delle attività non può prescindere da una valutazione dei costi e quindi dalla sostenibilità degli stessi”. I vantaggi del fare rete d’impresa, ha sottolineato, non tardano ad arrivare: “E’ una scelta che dà accesso a finanziamenti e contributi a fondo perduto, che consente di condividere i costi, oltre che di fruire di agevolazioni fiscali. Fare rete consente anche di migliorare il rating finanziario, di avere accesso al credito d’imposta del 50% in Ricerca e Sviluppo, oltre che al voucher di digitalizzazione concesso alle micro, piccole e medie imprese”. 

Ivana Moscato, manager di rete accreditata Regione Lombardia, ha ricordato come la figura manageriale sia fondamentale per il successo della rete, anche se non obbligatoria: “La scelta del manager è importante per costruire un’identità di rete senza imporre la propria visione, facilitando e non sostituendosi agli imprenditori in rete, cosa che in molti temono. La guida manageriale deve però essere coerente con il profilo della rete e adeguata a gestirne le fasi evolutive”.

Christian Maurelli, di Cidiemme Servizi Bergamo, ha messo in luce in tutti gli aspetti giuslavoristici normativi il distacco nel contratto di rete, oltre alla co-datorialità in rete e alle modalità di utilizzo.

Alle 18.30 spazio alle testimonianze di reti costituite con Edoardo Ranzini di Imprese & Territorio (I&T Innovation and Technology Hub) e Rudy Zanchi di ALLinOne.