Cucina di selvaggina, opportunità a km zero per i ristoratori bergamaschi

Le carni di selvaggina sono state al centro lunedì di un seminario promosso dall’Associazione commercianti in collaborazione con Una onlus nell’ambito del progetto “Selvatici e buoni: una filiera alimentare da valorizzare”. L’incontro ha rappresentato un’occasione di approfondimento della conoscenza delle carni di grossa selvaggina per i ristoratori del territorio e ha visto la partecipazione dei rappresentanti di tutti i partner del progetto: Petronilla Frosio, Presidente Ristoratori Ascom Bergamo, Nicola Perrotti, Presidente Fondazione UNA Onlus, Antonio Sorice, ATS Bergamo – Presidente Società Italiano Med. Vet. Preventivo, Paolo Lanfranchi, Università degli Studi di Milano, Lorenzo Bertacchi, Presidente Federcaccia Bergamo, Silvio Barbero Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Luca Pellicioli e Roberto Viganò, Studio Associato AlpVet, Eugenio Demartini, Ricercatore Dip. VESPA – Università degli Studi di Milano.
“La giornata – ha detto Petronilla Frosio, presidente del Gruppo ristoratori Ascom – ha offerto una grande opportunità di formazione a 360 gradi perché sono stati illustrati anche gli aspetti nutrizionali e le normative relative alle carni di selvaggina. Sono molti i ristoranti nella nostra provincia che le usano ma nella maggior parte dei casi vengono acquistate dai grossisti e si tratta di prodotti esteri. Oggi abbiamo avuto l’occasione di conoscere prodotti locali che in un momento di grande attenzione per il km zero è un grande vantaggio”.
“Sostenere il progetto Selvatici e Buoni – ha spiegato Nicola Perrotti, Presidente della Fondazione UNA Onlus – vuol dire valorizzare il patrimonio faunistico dei territori rispettando l’ambiente e dando nuovo impulso al turismo enogastronomico. Questo percorso virtuoso a Bergamo è già una realtà grazie alla collaborazione e alla lungimiranza di enti e istituzioni locali che per prime hanno capito le potenzialità della filiera della selvaggina come strumento per produrre nuova economia e nuovo lavoro. Come Fondazione UNA ci auspichiamo che il modello Bergamo possa essere replicato in molti in altri territori italiani”. Per Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Pollenzo “La carne di selvaggina rappresenta una risorsa da valorizzare – ha commentato Silvio  – attraverso la creazione di una filiera certificata che parte dal bosco e arriva fino alla tavola includendo proficuamente diverse figure: cacciatori, macellai, trasformatori, operatori sanitari e ristoratori. Si processo di creazione di valore non solo dal punto di vista alimentare ma anche da quello economico e occupazionale. Sono felice – conclude Barbero – che il territorio bergamasco abbia sposato il progetto con impegno e passione, che intensificheremo di certo nei prossimi mesi”.

Il seminario è l’ultima delle iniziative messe in campo in questi mesi nella provincia di Bergamo nell’ambito del progetto “Selvatici e buoni” curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e sostenuto dalla Fondazione UNA Onlus, che punta a ridare valore ad un’eccellenza alimentare troppo spesso sottovalutata come la carne di selvaggina, che nel territorio bergamasco ha enormi potenzialità considerata la presenza di oltre 13.000 ungulati selvatici tra cui cervo, camoscio, capriolo e cinghiale.
A partire da settembre scorso si sono svolti tre corsi formativi, della durata di 16 ore ciascuno distribuiti in 5 lezioni, di cui 2 pratiche svolte rispettivamente nei Centri di Lavorazione della Selvaggina (CLS) ed una prova dimostrativa attraverso uno show cooking. I corsi hanno riscosso un’enorme adesione tra i rappresentanti del mondo venatorio, coinvolgendo complessivamente 126 cacciatori che hanno acquisito la qualifica di persona formata in armonia al Reg. CE 853/2004. Nel mese di novembre, inoltre, sono state realizzate quattro degustazioni guidate dal titolo ‘Selvatici e buoni…a tavola’ in altrettanti ristoranti di Bergamo città, valle Seriana e valle di Scalve, che hanno complessivamente coinvolto quasi 200 partecipanti ai quali sono stati proposti menù a base di carne di selvaggina locale. Durante la stagione venatoria appena conclusa, infine, è stata avviata la fase scientifica e di ricerca prevista dal progetto, attraverso una serie di campionamenti, eseguiti sugli ungulati selvatici prelevati, al fine di eseguire accertamenti sanitari finalizzati alla miglior definizione delle caratteristiche delle carni di selvaggina. Il programma delle attività del progetto Selvatici e Buoni proseguirà nei prossimi mesi con altre azioni previste tra cui un evento dedicato alla comunicazione dei risultati preliminari raggiunti.

La Fondazione UNA Onlus (Uomo, Natura, Ambiente) nasce dal confronto tra mondo ambientalista, agricolo, venatorio, scientifico e accademico, per far compiere un salto di qualità nella tutela e nella gestione della natura. Tale sinergia si è concretizzata in 5 progetti dedicati alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità. Si tratta di un vero cambiamento culturale che mette in connessione idee e progetti in cui i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le attività ecologiche diventino un nuovo modo di agire dell’uomo, finalmente in equilibrio con l’evoluzione della natura.

 




Per Bergamo Jazz le vetrine si vestono di musica

In occasione del festival internazionale ‘Bergamo jazz’ in programma in città dal 18 al 25 marzo con la regia della Fondazione Teatro Donizetti, Ascom Bergamo propone la seconda edizione del concorso ‘Bergamo Jazz in vetrina’. Per la durata della kermesse, i negozi e i locali cittadini sono invitati ad allestire vetrine a tema. I tre allestimenti più belli saranno premiati con una targa Ascom Confcommercio Bergamo e due biglietti omaggio per la serata inaugurale di Bergamo Jazz, che si svolgerà al Teatro Sociale giovedì 22 marzo alle ore 21 e che vedrà esibirsi il Trio di Rita Marcotulli e il Quintetto di Logan Richardson. L’organizzazione di Bergamo Jazz fornisce direttamente agli esercenti locandine, brochure e oggetti di merchandising, shopper o t-shirt. La premiazione delle vetrine vincitrici si terrà mercoledì 21 marzo nella sala Riccard del Teatro Donizetti. Il voto sarà composto per il 50%  dal parere degli organizzatori del concorso e per il restante 50% dal numero dei like ottenuti dai profili Facebook e Instagram di Bergamo Jazz.
‘Bergamo Jazz in vetrina’ rappresenta anche un’occasione di visibilità nei confronti del pubblico internazionale che si recherà a Bergamo per la manifestazione, che proprio quest’anno raggiunge festeggia la 40esima edizione. 50 attività hanno già aderito con entusiasmo all’iniziativa.




Pubblici esercizi e ristorazione, ecco cosa cambia con il nuovo contratto

IMG_2432Bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, grandi aziende della ristorazione commerciale e collettiva, discoteche e sale giochi hanno un nuovo contratto di lavoro di riferimento, autonomo e dedicato solo al settore del fuoricasa italiano. Il nuovo Ccnl Turismo è stato rinnovato poco più di un mese fa, il 9 febbraio, con validità quadriennale.
Ascom Confcommercio Bergamo, in collaborazione con Fipe- Federazione Italiana Pubblici Esercizi e con l’Ordine dei Consulenti del lavoro, ha organizzato questa mattina, 14 marzo,   nella Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni di Bergamo (Ex Borsa Merci) in via Petrarca 10 un convegno per approfondire le novità del contratto che interessa la categoria.
Aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività sono alcune tra le principali novità. Il contratto per la Bergamasca va ad impattare su circa 4mila imprese. Coinvolti circa 12 mila addetti.
L’ incontro, moderato da Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro Ascom, si è aperto con i saluti del presidente dell’Associazione Paolo Malvestiti, di Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo bar pasticcerie e vicepresidente Ascom, di Marcello Razzino, presidente dell’Ordine Consulenti del Lavoro e di Claudio Suardi, presidente dell’Associazione Consulenti del Lavoro.
Tra i relatori, Silvio Moretti, direttore Area Sindacale Fipe e Andrea Stoccoro dell’Area Sindacale Fipe. “Il rinnovo dopo più di quattro anni di negoziazione, segna una svolta importante nelle relazioni sindacali, con regole certe e adeguate alla normativa recente e che rispondono alle esigenze delle imprese del settore. Sono stati trattati argomenti innovativi quali la flessibilità di orario e il welfare, con sostanziali migliorie rispetto al passato” commenta Enrico Betti, responsabile dell’Area lavoro e sindacale Ascom Confcommercio Bergamo e componente della commissione nazionale Fipe- Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Il nuovo contratto, indipendente e svincolato rispetto ai precedenti, ha un campo di applicazione che interessa in Italia oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300 mila imprese, con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro.




Bergamo Sviluppo, un corso per l’innovazione e internazionalizzazione delle micro e piccole imprese

Sono aperte le iscrizioni per il corso di Alta Formazione “Imprenditorialità e innovazione per l’internazionalizzazione delle Micro e Piccole Imprese – Go.In’ basic”, corso rivolto a imprenditori, manager e dipendenti di micro, piccole e medie imprese locali interessati a innovare la propria impresa.  Obiettivo del corso, organizzato da Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della Camera di Commercio, è fornire ai partecipanti strumenti efficaci per riuscire ad affrontare meglio le future decisioni strategiche e organizzative necessarie ad aprirsi a nuovi mercati, anche internazionali, rafforzando al contempo le competenze imprenditoriali e la capacità innovativa dell’impresa. Il percorso,  giunto alla settima edizione, negli anni ha accompagnato 189 imprenditori, manager e dipendenti appartenenti a micro, piccole e medie imprese locali a cogliere le sfide del mercato. Il corso  si svolgerà a Dalmine nella sede al Polo Tecnologico e della facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo, da marzo a novembre,  con formula week- end (lezioni in programma al venerdì pomeriggio e al sabato mattina) per un totale di 100 ore.
Nel corso delle 25 lezioni previste saranno trattati tutti i temi necessari alle piccole imprese  per competere ed affrontare la sfida dell’internazionalizzazione, dai mercati internazionali e strategie d’ingresso alle tecniche di export, dal web marketing all’ innovazione, alla proprietà intellettuale.
La metodologia didattica del corso prevede l’alternanza tra momenti di docenza frontale, svolgimento di giochi di ruolo, di business game, di laboratori e di project work di gruppo, per stimolare nei partecipanti un atteggiamento aperto all’innovazione e al mettersi in gioco.
Le imprese interessate a partecipare all’edizione 2018 del corso devono presentare domanda di adesione entro mercoledì 7 marzo (la domanda, scaricabile dal sito www.bergamosviluppo.it, è poi da inviare all’indirizzo mail campana@bg.camcom.it). Il corso, finanziato dalla Camera di Commercio, è realizzato in partenariato con il sistema associativo territoriale e con il supporto tecnico dell’Università degli Studi di Bergamo (in particolare del Centro di Ateneo SdM – School of Management). La partecipazione al corso prevede una quota di finanziamento privato, che le imprese ammesse e selezionate dovranno versare prima dell’inizio del corso.
Dopo la presentazione della richiesta i candidati saranno invitati ad un colloquio conoscitivo, che si terrà nella sede di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo.
Per informazioni contattare Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo (referente iniziativa: Silvia Campana, tel. 035/3888011  campana@camcom.it )




Bergamo con vista Lago di Garda? Alleanza con la sponda bresciana

Franco Cerini con Cristophe Sanchez
Da sinistra Franco Cerini con Cristophe Sanchez

Bergamo abbraccia il lago di Garda grazie ad un importante accordo di co-marketing tra VisitBergamo, l’Agenzia per lo sviluppo e la promozione turistica della provincia di Bergamo, e Lago di Garda Lombardia, il Consorzio che vanta oltre 700 strutture ricettive associate, distribuite tra i 20 comuni della riviera e del primo entroterra della sponda lombarda del Garda, nato nel duemila per la promozione turistica della sponda bresciana del più grande lago italiano.
La partnership nasce per dare, da subito, una maggiore visibilità a due mete turistiche italiane che, seppur con caratteristiche diverse, hanno un forte appeal, anche a livello internazionale. Lo sforzo congiunto dei due “brand”, tra i più ricercati nel settore del Turismo, grazie alla “condivisione” dei relativi turisti, consentirà ad entrambi di ottimizzare l’offerta turistica nel suo insieme, incrementando le presenze dei viaggiatori nei relativi bacini d’utenza, con significative ricadute positive per i due territori.
“Si tratta – sottolinea Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e Consigliere delegato al turismo della Provincia di Bergamo – di un nuovo tassello nel nostro piano integrato di promozione del territorio, un progetto innovativo di sinergia con le altre province e destinazioni turistiche lombarde che ha avuto conferme dalla positiva esperienza e dagli ottimi risultati ottenuti nell’ambito del progetto East Lombardy, il progetto di rete che è valso alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova il titolo di Regione Gastronomica Europea 2017. Con East Lombardy abbiamo di fatto avviato un nuovo modo di fare turismo in Lombardia, in grado di superare i particolarismi del passato e di creare un modello che vogliamo – e l’accordo di oggi va in questa direzione – allargare ulteriormente: solo così saremo in grado di migliorare ancora di più i risultati di questi ultimi anni. Da questo accordo possono trarre benefici anche i laghi bergamaschi: far conoscere il lago di Iseo o quello di Endine a turisti che già scelgono di trascorrere giorni di vacanza al lago può essere decisivo per attrarre visitatori nella nostra provincia. Il Garda ha una tradizione turistica consolidata, che sa rispondere a molte esigenze dei visitatori, ma sono convinto che l’autenticità dei borghi e dei paesaggi dei laghi bergamaschi possano esercitare un notevole appeal su coloro che scelgono il lago come destinazione turistica. Per questo vedo nell’azione di co-marketing che stiamo imbastendo assieme al Consorzio del Garda Lombardo un’opportunità da cogliere per far conoscere le montagne, le valli e lo straordinario patrimonio, sia storico culturale che enogastronomico, della nostra città e del nostro territorio”.
L’accordo con il Consorzio darà a tutto il territorio di Bergamo l’opportunità di farsi conoscere e apprezzare, quale autentico capolavoro italiano, a un nuovo importante bacino di utenti che non avrebbe mai potuto intercettare.
Nel 2016, la parte lombarda del lago di Garda ha, infatti, registrato circa 7,4 milioni di turisti (oltre la metà dei quali stranieri, provenienti in particolare da Germania e Austria), con una crescita di oltre il 9% rispetto all’anno precedente. Un incremento maggiore rispetto alla media (+7,6%) osservata sulle presenze totali del Garda (23.703.323, l’83% delle quali straniere). Anche se mancano ancora dati ufficiali, i flussi turistici 2017 dell’area gardesana dovrebbero confermare il trend in crescita, con 25 milioni di presenze. Un turista alla ricerca della qualità e con una buona propensione al consumo, soprattutto da parte degli stranieri, che possono permettersi di spendere (mediamente) più del doppio rispetto ai nostri connazionali (Fonte: Camera di Commercio di Brescia, anno 2012).
Le prime azioni della partnership prevedono, da una parte: la distribuzione su tutta la rete del Consorzio (le oltre 700 strutture ricettive e venti uffici d’informazione posizionati nei quindici principali comuni della sponda lombarda) di materiale informativo creato ad hoc sulle attrazioni di Bergamo e provincia; dall’altra: la distribuzione di materiale informativo su Garda Lombardia nei tre Infopoint di Bergamo (città e aeroporto di Orio al Serio BGY) e l’inserimento di filmati e contenuti dedicati al Garda lombardo nel palinsesto del Ledwall ubicato nell’Area Arrivi dell’aeroporto BGY.
Si sta inoltre valutando la possibilità di organizzare o partecipare a fiere e manifestazioni per promuovere progetti congiunti.
“Per il nostro Consorzio l’attrattività di Bergamo, cresciuta a livello esponenziale negli ultimi anni grazie ai suoi tanti richiami storici, artistici e culturali, è di grandissima importanza – osserva Franco Cerini, Presidente Lago di Garda Lombardia -, così come è di grande valore la capacità dimostrata in questi anni dalle sue strutture di incrementare i flussi turistici e di dare un’alta visibilità alla città in chiave turistica. Le ottime competenze dimostrate da VisitBergamo nel muoversi sul mercato turistico italiano e internazionale è per noi un ulteriore importante elemento, in particolare nell’ottica di una sinergia che è all’inizio ma che, mi auguro, possa avere presto molti altri sbocchi. Sottolineo infine quanto l’aeroporto di Bergamo (oltre 12milioni di passeggeri registrati nel 2017: nuovo massimo storico) ricopra un ruolo fondamentale anche per le nostre realtà, essendo lo scalo di riferimento principale per i turisti del lago di Garda. In tal senso, è un indubbio vantaggio per noi poter promuovere l’attività nell’area arrivi dello scalo presidiata da VisitBergamo, così com’è altrettanto utile poter proporre ai nostri ospiti la destinazione Bergamo quale ulteriore attrattiva di qualità della vacanza sul Lago di Garda”. L’accordo tra VisitBergamo e Consorzio Lago di Garda Lombardia consentirà quindi ai rispettivi turisti di poter completare nel migliore dei modi il soggiorno nel nostro Paese.  Del resto, unire i territori e rendere l’offerta più ampia e senza confini geografici – che sono imposti da logiche che non appartengono ai visitatori – è l’unica strategia che potrà portare buoni risultati in futuro.
Nel nostro caso, inoltre, le tipologie di soggiorno delle due aree sono tra loro complementari e la reciproca opportunità di aggiungere una nuova ed interessante esperienza alla propria vacanza, darà valore aggiunto sia a chi sceglie l’area bergamasca che a chi decide di trascorrere le proprie vacanze sul Garda; questo sicuramente si tradurrà in un allungamento della permanenza del quale beneficeranno entrambi i territori.
Siamo convinti infine che i turisti gardesani e bergamaschi, in prima battuta saranno attratti dall’idea di una piacevole escursione giornaliera, ma non dubitiamo che una volta scoperte le molteplici attrattive del territorio, saranno in molti a voler tornare e spendere più giorni per approfondirne la conoscenza.




Aspan ai candidati: “Che fine ha fatto la legge sul pane fresco italiano? “

Il presidente provinciale dell’Associazione Panificatori- Aspan Massimo Ferrandi ha preso carta e penna e scritto ai candidati che saranno chiamati a governare il Paese. I panificatori della provincia di Bergamo rivolgono un appello ai candidati di ogni schieramento politico, affinché si assumano un chiaro impegno a promuovere nella prossima legislatura l’approvazione urgente di una legge che valorizzi la produzione e commercializzazione del “pane fresco” in Italia, da cui dipende il futuro di tutto il comparto. La legge era già pronta e approvata a Montecitorio il 6 dicembre, ma lo scioglimento delle Camere a fine anno ha bloccato tutto: “Per colmare una lacuna molto penalizzante per le aziende di panificazione, nella precedente legislatura era stata presentata una specifica proposta di legge (A.C. n. 3265 – “disposizioni in materia di produzione e vendita di pane”) che, grazie alla grande sensibilità e impegno della maggioranza dei signori deputati e delle forze politiche di loro riferimento, era stata approvata lo scorso 6 dicembre dall’Aula di Montecitorio – con 331 voti favorevoli su 356 – e successivamente annunciata al Senato della Repubblica in data 12 dicembre 2017. Purtroppo però, con lo scioglimento delle Camere, intervenuto in data 28 dicembre 2017, la legislatura si è chiusa e con essa anche la speranza dei panificatori italiani di vedere definitivamente approvata la legge sul “pane fresco”. A più di dieci anni dalla liberalizzazione, il settore avverte l’esigenza di una regolamentazione, a tutela del “vero pane fresco italiano”: “Mi permetto di segnalare- sottolinea Ferrandi- che sono trascorsi quasi dodici anni dall’emanazione della legge 248/2006 (di conversione del Decreto Bersani) che, nel liberalizzare l’attività di panificazione in Italia, prevedeva la necessità di disciplinare la produzione e commercializzazione del “pane fresco” al fine sia di garantire una più corretta informazione dei consumatori che per valorizzare adeguatamente il vero pane fresco italiano.




Prospettive del commercio 4.0, il futuro dei negozi passa anche dalla formazione

Fra rivoluzione digitale dei servizi e della distribuzione e centri commerciali sempre più on line, la Filcams-Cgil di Bergamo torna a parlare di “Prospettive del commercio 4.0. Tra domanda e offerta” con una tavola rotonda, svoltasi venerdì 23 febbraio, al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni.  L’incontro si è aperto con i saluti di Antonella Protopapa, segretaria generale Filcams- Cgil Lombardia e di Gianni Peracchi, segretario generale Cgil Bergamo. Carlo Massoletti, componente della Giunta nazionale Confcommercio ha sottolineato come innovazione e digitalizzazione rappresentino sfide da affrontare per i commercianti, alle prese con la concorrenza sempre più pressante dell’e-commerce: “I negozi  tradizionali trovano la loro forza più grande nelle relazioni, nei servizi alla clientela e nella personalizzazione. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte della formazione, per rafforzare le competenze nei punti vendita e creare proficue sinergie”. La sharing-economy, ha sottolineato inoltre Massoletti, presenta anche limiti e distorsioni.  “Comprendere le trasformazioni del lavoro significa anche lavorare per contribuire a dare rappresentanza a un mondo che cambia, con nuove strategie e con nuovi modelli”: partendo da questa premessa, Mario Colleoni, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Bergamo ha sottolineato: “Con la crescita dell’innovazione tecnologica che talvolta sostituisce il lavoro, le disuguaglianze di reddito negli ultimi anni sono aumentate. Se non si interverrà in modo efficace muovendo da un’idea di tutela del lavoro e dei lavoratori come elemento prioritario, gli squilibri saranno destinati ad aumentare nei prossimi anni. Oggi l’approccio dedito alla valutazione dei cambiamenti non può meramente partire da una visione interna, nazionale, ma bensì, deve tenere conto dei cambiamenti in essere a livello mondiale. Il commercio rappresenta un settore in forte crescita e espansione in molte economie avanzate e le nuove tecnologie stanno condizionando la modalità di questa crescita. L’occupazione assume varie forme, soprattutto nel terziario, spesso precarie e la redistribuzione dei profitti è troppo spesso iniqua, in contraddizione con le politiche molte volte sostenute anche da numerosi imprenditori del settore  che sollecitano necessarie riforme finalizzate al rilancio della domanda. Non si può quindi dimenticare che i cittadini sono consumatori oltre che lavoratori”.

 




Ascom incontra gli studenti per le giornate di orientamento professionale del Rotary

Ascom Bergamo incontra gli studenti per una giornata di orientamento dal titolo “Lavorare nel Terziario: nuove competenze e nuovi sbocchi occupazionali”. L’incontro si è tenuto il 22 mattina al Polo fieristico di Bergamo e fa parte delle Giornate di orientamento professionale organizzate dal Rotary  Club di Bergamo per fornire agli studenti degli ultimi anni delle scuole medie utili informazioni sulla articolazione dei corsi universitari e sui problemi e sulle prospettive riguardanti ciascuna occupazione. All’incontro è intervenuto il direttore Oscar Fusini, che ha illustrato le nuove tendenze, le professioni emergenti e le opportunità di lavoro future in particolare nel settore turismo a Bergamo. Di seguito Nicola Viscardi, presidente dell’Associazione Botteghe di Borgo Palazzo e titolare e optometrista di terza generazione, ha spiegato come il marketing, l’innovazione e la collaborazione tra imprenditori siano fattori strategici per il commercio e i servizi. La giornata è stata coordinata da Ivan Rodeschini, presidente dell’Ente Fiera Promoberg.




Treviglio, sconto Tari per chi apre negozi e esenzione Tosap per chi ristruttura

L’amministrazione comunale di Treviglio sta dando concretezza alle azioni contenute nel progetto #centro25, premiato nell’ambito del bando Sto@2020 con un contributo complessivo di 130mila euro da parte di Regione Lombardia. Gran parte di questo contributo, per un importo pari a 82mila euro, è stato destinato al progetto di valorizzazione dei negozi sfitti che si trovano nell’area meridionale del DUC (Distretto urbano del commercio) di Treviglio. Nei giorni scorsi sono stati erogati i primi 34mila euro per la riqualificazione esterna di quattro attività e interventi di miglioramento dei servizi alla clientela o al cittadino. Si tratta per ora di un bar, un negozio di abbigliamento, un ristorante e un’insegna specializzata nell’arredamento.
L’Amministrazione comunale ha approvato l’esenzione totale dal pagamento della Tosap per il 2017 e 2018, per tutti gli operatori che effettuano interventi di abbellimento e riqualificazione esterna (“tassa sui ponteggi”), in locali sia sfitti che precedentemente occupati nel perimetro del DUC.
Ma le iniziative di sostegno al commercio previste da tale progetto non si concludono qui: la Giunta ha infatti deliberato una riduzione del 50% della Tari, per l’anno 2018, per le attività coinvolte dal progetto fino a un importo massimo di 500 euro (per un periodo di 12 mesi dalla data di erogazione del contributo previsto). L’importo della riduzione è calcolato direttamente dall’Ufficio Tributi sulla base degli atti d’ufficio e delle segnalazioni pervenute dal SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).
Il bando (con il modulo della domanda) è reperibile sul sito del Comune di Treviglio e nella sezione news del portale www.sportellounicotreviglio.it. Lo Sportello Suap resta a disposizione per le informazioni e i chiarimenti del caso. L’importo massimo erogabile a ciascuna impresa è pari al 70% delle spese ammesse e per un importo massimo di 10mila euro. Il bando resterà aperto fino al 30 settembre 2018 e comunque sino a esaurimento delle risorse.




Con la cultura a Bergamo si mangia e si fa impresa 161 milioni di euro l’indotto nel 2016

Con la cultura si mangia? A Bergamo, la risposta sembrerebbe proprio essere affermativa. È quanto emerge dallo studio commissionato dal Comune di Bergamo a Prometeia, società di consulenza specializzata in indagini di questo genere su tutto il territorio nazionale che nei mesi scorsi ha scandagliato l’offerta e la risposta culturale a Bergamo.
Ad uno sguardo approfondito, quello appunto affidato a Prometeia, emergono dati e comportamenti molto interessanti per quello che riguarda la cultura a Bergamo. In primo luogo il Comune di Bergamo produce servizi culturali per tutto il territorio provinciale, con la città che dimostra un’elevata attrattività culturale soprattutto per quel che riguarda teatro e attività concertistica. Intorno a un milione (991.483) sono stati calcolati i partecipanti degli eventi culturali cittadini nel solo 2016, 467 invece i soggetti che operano a Bergamo nel settore, per un totale di 1.377 addetti.
Interessante anche il dato riguardo la spesa delle famiglie per beni e attività culturali: nel 2016 a Bergamo si registra una media per abitante notevolmente più alta rispetto al resto del Paese, con ben 137,6 euro  spesi in cultura rispetto ai 95,5 euro spesi nel resto d’Italia. Una differenza che pare trovare corrispondenza nella grande passione per il teatro che dimostrano i bergamaschi: l’attività teatrale e concertistica corrisponde a una percentuale altissima della spesa complessiva, pari al 72% del totale, rispetto al 48% della media nazionale.
Notevole il dato che riguarda la spesa del Comune di Bergamo per la cultura, oltre ai 10,6 milioni di euro di investimenti sui contenitori culturali, Palazzo Frizzoni spende oltre 8 milioni di euro per le attività culturali (2,7 milioni per eventi, festival e servizi), il teatro (984mila euro), le biblioteche (2,1 milioni) e i musei (2,.2 milioni di euro).
Con la cultura si fa impresa. Il valore aggiunto nel 2016 è pari a 161 milioni di euro: ogni euro creato nel settore della cultura genera 1,8 euro addizionali di valore. Anche a livello di occupazione i numeri si dimostrano molto interessanti, con 3.359 occupati del settore compreso l’indotto (10 occupati nel settore sostengono altri 15 occupati addizionali nell’economia della città).
I turisti per motivi culturali (in presenze) sono in crescita costante negli ultimi tre anni, con una spesa media giornaliera di 54 euro dei turisti italiani, di 82 per quel che riguarda i visitatori stranieri. Insomma, il PIL culturale per abitante generato all’interno del Comune di Bergamo è il doppio rispetto alla media nazionale, con ben 483 euro per abitante contro i 254 della media italiana (420 della media lombarda).
La cultura è innanzitutto strumento di crescita individuale e di coesione sociale, e fornisce gli strumenti critici per affrontare i temi della contemporaneità” commenta Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo. Ma è anche una crescita economica di rilievo che coinvolge il territorio, sia in termini di professionalità e di occupazione sia in termini di indotto. Per la prima volta Bergamo ha una mappatura dell’economia della cultura, una fotografia della situazione attuale sulla quale costruire strategie di sviluppo futuro”