Sostenibilità, il punto sulla sottoscrizione dell’Agenda 2030

La sostenibilità è un tema di strettissima attualità, non una questione puramente ambientale. A cinque anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 vi è sempre più consapevolezza della necessità di affrontare, con un importante cambio di paradigma socio-economico, le numerose e complesse sfide ambientali e istituzionali, adottando un approccio integrato e misure concrete per ottenerla. Il cibo, nelle sue molteplici declinazioni, è il settore che maggiormente incarna la sfida per lo sviluppo sostenibile.

Se ne parlerà venerdì 23 ottobre 2020 alle ore 16 alla tavola rotonda dal titolo: “Il 2030 è nella nostra agenda? Le sfide della sostenibilità” Il cibo come elemento primo della sostenibilità alimentare, agricola e le sue espressioni nel mondo cinematografico.

L’evento, organizzato dalla Camera di commercio di Bergamo, Coldiretti Bergamo, Comune di Bergamo, Associazione Culturale Art Maiora, Associazione Montagna Italia con Ersaf, Cooperativa Sociale Namastè, si inserisce nel palinsesto delle attività della tre giorni dell’agricoltura e diritto al cibo del Comune di Bergamo. Interverrà l’onorevole Maurizio Martina.

È possibile partecipare registrandosi su Zoom. Maggiori dettagli su www.bg.camcom.it.




Nuovo decreto e ordinanza regionale, ecco tutte le novità

Ecco le novità introdotte dal nuovo DPCM del 18 ottobre 2020,  che vanno ad integrarsi a quelle previste dall’Ordinanza Regionale n. 620 del 16 ottobre 2020. Comunichiamo che il Comune di Bergamo è in fase di ritiro dell’ordinanza n. 51 del 15 ottobre 2020 (anti assembramento). Il DPCM è in vigore da oggi, lunedì 19 ottobre 2020, fino al 13 novembre 2020. L’Ordinanza Regionale è in vigore dal 17 ottobre 2020 al 6 novembre 2020.

Manifestazioni ed eventi (DPCM 13.10.20 art. 1 lettera n e DPCM 18.10.20 art. 1 c. 1 l. d p. 5)
Sospese le attività che hanno luogo nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone.
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità.
Sono sospese le attività convegnistiche e congressuali (aperte al pubblico) .
Nella pubblica amministrazione le riunioni si svolgono a distanza salvo la sussistenza di motivate ragioni.
E’ fortemente raccomandato che le riunioni private (aziendali) siano svolte in modalità a distanza.
 
Centri benessere (DPCM 13.10.20 art.1 lettera z)
Le attività dei centri benessere e centri termali sono consentite nel rispetto della legge e dei protocolli. 
 
Ristorazione (DPCM 18.10.20 art. 1 c. 1 lettera d punto 8)
Le attività sono consentite dalle ore 5,00 alle ore 24,00 con consumo al tavolo e solo fino alle 18,00 senza consumo al tavolo. (l’Ordinanza 620 di Regione Lombardia prevede gli stessi orari).
Obbligo di rilevare la temperatura dei clienti in caso di accesso a qualsiasi tipologia di esercizio di somministrazione, quindi anche al cliente che consuma al banco (Ord. Regione Lombardia 620 del 16.10.2020).
Feste conseguenti alle cerimonie massimo 30 persone.
Massimo 6 persone al tavolo (quindi divieto di tavoli con capienze superiori).
Consegna a domicilio sempre ammessa nel rispetto delle regole.
Vendita per asporto fino alle ore 24,00 con divieto di consumo sul posto o nelle adiacenze (dalle 18 non è però possibile vendere bibite alcoliche- cfr Ordinanza Regionale 620).
E’ fatto obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale sulla base delle linee guida.
Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, secondo le norme vigenti di distanziamento interpersonale.

Gioco (Ordinanza Regione Lombardia 620 del 16.10.20)
Sono sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale Bingo.
E’ sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot machines all’interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commercial e delle rivendite di monopoli.
 
Commercio e consumo (ordinanza Regione Lombardia 620 del 16.10.20)
E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica di qualsiasi esercizio commerciale dalle ore 18,00.
Sono chiusi dalle 18,00 alle ore 6,00 i distributori automatici h24 che distribuiscono alimenti e bevande con affaccio sulla pubblica via (esclusi i distributori di acqua e latte).
E’ vietata dalle 18,00 alle 6,00 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche.
E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche, parchi giardini ville ecc.
 
Sanzioni (DL 19/2020)
Sanzione amministrativa da euro 400 a euro 1.000 così come previsto dal D.L. 19/2020 convertito con modificazioni dalla Legge 35/2020.
Per alcune fattispecie è prevista la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
 
Capienza e organizzazione tavoli
I tavoli devono essere disposti in modo che esista una distanza di un metro tra le sedute.
Eventualmente deve essere ridotto il numero dei tavoli.
I nuovi DPCM non prevedono la distanza inferiore per i congiunti che comunque non è informazione gestibile dal ristoratore.
Gli invitati alle cerimonie che appartengono a nuclei familiari diversi non sono in ogni caso considerabili congiunti. 
Il cartello della capienza, in assenza di chiarimenti, deve prevedere sia i posti all’interno sia all’esterno del locale.   

Il nuovo Dcpm 

Allegato 

La nuova ordinanza regionale 




#Federcarni vicino a te, i Macellai Ascom rilanciano gli acquisti sotto casa

Ettore Coffetti

Il Gruppo Macellai di Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla campagna di comunicazione nazionale promossa da Federcarni – Confcommercio, Federazione Nazionale Macellai che durerà fino alla fine di novembre, con l’obiettivo di sostenere il settore in questi mesi particolarmente difficili.

L’iniziativa #FedercarniVicinoATe vuole trasmettere ai consumatori, alle istituzioni e agli operatori della filiera un messaggio positivo.

La campagna è stata presentata ieri, 14 ottobre, a Roma al Ministero della Salute, alla presenza del vice ministro Pierpaolo Sileri e del presidente Federcarni Maurizio Arosio. L’incontro ha rappresentato l’occasione, a sei mesi dallo scoppio della pandemia, di fare il punto sulla sicurezza alimentare nella stagione del Covid-19 e sui programmi per garantire la sicurezza di tutta la filiera, dagli addetti ai lavori ai consumatori, che hanno sempre assicurato durante il lockdown approvvigionamenti e consegne a domicilio.

Le macellerie che aderiscono all’iniziativa potranno manifestare la propria partecipazione nel modo che riterranno più opportuno, tenendo conto delle proprie peculiarità. Non ci saranno sconti e promozioni imposti dall’alto, ma chi prenderà parte all’iniziativa potrà andare incontro alle esigenze della propria clientela con promozioni ad hoc per la propria bottega.

Le macellerie aderenti, dovranno esporre il materiale grafico (cartoncini e locandina recanti la scritta #FedercarniVicinoATe). Per i clienti saranno a disposizione flyer con l’invito a partecipare al contest fotografico su Instagram Meatlovers, postando immagini delle loro migliori ricette.

“L’emergenza ha portato a una riscoperta della macelleria di quartiere e dei suoi servizi, a partire dalla consegna a domicilio, che durante il lockdown è stata insostituibile per tutti coloro che erano impossibilitati a uscire per fare acquisti, anche di prima necessità” sottolinea Ettore Coffetti, presidente del Gruppo Macellai Ascom Confcommercio Bergamo. “Sono stati mesi difficili e critici, ma nel nostro settore, grazie all’impegno della categoria, l’emergenza ha portato alla fidelizzazione della clientela e ha creato i presupposti per allargarla, anche, in particolare, a molte giovani coppie che hanno riscoperto il piacere della spesa sotto casa e dei consigli dei migliori tagli di carne per ogni ricetta”.

L’iniziativa portata avanti da Federcarni valorizza l’attività delle macellerie e avvicina la clientela al negozio sotto casa, grazie anche al contest via Instagram Meatlovers.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare questo form




Piano Lombardia, a Bergamo 310 milioni di euro

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha partecipato a Bergamo alla quarta tappa di presentazione del ‘Piano Lombardia’ il programma di investimenti da 3,5 miliardi di euro (per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi) con interventi da realizzare tra il 2020 e il 2023. I fondi sono destinati al rilancio dell’economia, delle imprese e dei territori che hanno sofferto a causa dell’emergenza Covid.

Alla provincia di Bergamo vanno complessivamente 310 milioni di euro, dei quali 58, già anticipati a Comuni e Provincia per sviluppo sostenibile, efficientamento energetico e infrastrutturazione digitale; 252 milioni di euro per progetti di sviluppo del territorio, sulla base dei bisogni più urgenti emersi nei Tavoli Territoriali, tra cui 130 milioni per l’interconnessione Pedemontana Brebemi (IPB); 40 milioni per il potenziamento della metrotranvia T2 Val Brembana e 5 milioni per lo svincolo A4 Bergamo. Oltre a 11 milioni per l’ampliamento della Fiera di Treviglio, 9,2 milioni per percorsi ciclopedonali locali e altri 5 milioni per l’Università di Bergamo. Assicurati infine 70,2 milioni per l’acquisto di nuovi treni per potenziare il collegamento con Orio al Serio.

Il tour del presidente, accompagnato dagli assessori Claudia Terzi (Infrastrutture e Mobilità) e Lara Magoni (Turismo e Marketing territoriale) è partito dall’Università di Bergamo, dove ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali e delle parti sociali. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver incontrato i sindaci, all’Università di Bergamo, ha ascoltato le voci delle categorie produttive e ha presentato loro dettagliatamente gli investimenti messi in campo con il Piano Lombardia.

Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La presentazione del piano è quanto mai strategica, specialmente alla luce del nuovo Decreto e del conseguente crollo di fiducia delle imprese su una reale ripresa dell’economia”. L’impatto dell’epidemia sull’economia del territorio è devastante: “Oltre ad aver fronteggiato un’emergenza sanitaria senza precedenti, Bergamo è stata fortemente colpita anche sul fronte economico- ha aggiunto il direttore Ascom-. Ora ci auguriamo che lo sforzo sia all’altezza delle aspettative delle imprese e che la Regione  continui a mantenere il suo ruolo di guida e motore dello sviluppo economico del territorio e nazionale, anche attraverso politiche attive nel lavoro e un piano di ricostruzione economica adeguato”. 

“Crediamo sia ora importante – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – che Regione Lombardia implementi la pianificazione di nuovi strumenti e opportunità per commercializzare e promuovere i nostri prodotti muovendosi in maniera uniforme sui mercati internazionali e che questi strumenti vengano individuati assieme alle associazioni”.

“Auspico un modello Genova – ha puntualizzato Nello Alberti vicepresidente di Confindustria Bergamo – perché la situazione è davvero critica e ogni mese perso è un’azienda che potrebbe chiudere. Questo piano è la strada maestra. Serve proseguire rapidi e senza intoppi”.

“Se non riusciamo a rendere più rapide le risposte da dare ai cittadini e alle imprese – ha assicurato il presidente – credo sia impossibile ogni tipo di sviluppo. L’innovazione e la concretezza saranno perciò i nostri punti di riferimento. A questo proposito – ha ricordato Fontana – abbiamo appena messo in campo, con una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, altri 160 milioni di euro sulle politiche attive per la formazione al lavoro, perché crediamo che la formazione sia una leva fondamentale. Bisogna progettare assieme ai rappresentanti delle categorie produttive e proseguire questo confronto costante. Solo insieme ce la possiamo fare”

“Oggi ci presentiamo qui, nella città di Bergamo, che è quella che ha pagato il maggiore contributo a questa epidemia, a dare le prime risposte alle domande raccolte sul territorio, attraverso le scelte fatte tenendo conto di ciò che è emerso dai tavoli territoriali e in seguito dal Consiglio regionale. Questo Piano Lombardia – ha affermato il presidente – un piano da 3,5 miliardi di euro, così diretto, immediato e concreto che non ha ancora avviato nessun’altra regione in Italia, è una boccata di ossigeno per territori e aziende. Si tratta di risorse certe per ricominciare”.

“I progetti – ha specificato il presidente – sono stati fatti nella direzione di una visione della Lombardia del futuro: essi ne costituiranno i driver. Serve ora collaborare per contrastare eventuali difficoltà o rallentamenti. Come Regione continueremo ad ascoltare il territorio e a recepire eventuali nuove istanze che si paleseranno, senza lasciare indietro nessuno, facendo in modo che tutti i territori della nostra regione abbiano le stesse possibilità, ognuno con le sue peculiarità”.

“Il Piano Lombardia rappresenta un investimento senza precedenti per la Bergamasca – ha spiegato l’assessore Terzi -. L’obiettivo è rilanciare l’economia attraverso un’iniezione potente di liquidità. Abbiamo raccolto le esigenze degli enti locali e dispiegato risorse che saranno determinanti. Andiamo infatti a sbloccare infrastrutture cruciali che i bergamaschi attendono da tempo. Non solo strade, – ha specificato – ma tante opere che attengono alla mobilità dolce, e poi 26 milioni di euro a contrasto del dissesto idrogeologico: tutti interventi che non avremmo mai potuto sostenere senza il Piano Lombardia e senza la caparbietà del presidente di Regione Lombardia”.

“Oltre agli interventi già citati – ha continuato – segnalo i 10 milioni di euro per la Variante della Valcalepio, ulteriori 3 milioni per la Variante di Verdello, 7,5 milioni per la Variante di Cerete, 5 milioni per la Variante di Boltiere, 1,8 milioni per la Variante Sud di Calusco, 1,5 milioni per il completamento della riqualificazione della SP100 a Palosco, 4 milioni per la realizzazione dello svincolo della SP470 a Dalmine. E sulla mobilità ciclistica i 5.850.000 euro per realizzare la Ciclabile dell’Isola, 1.210.000 euro per l’anello ciclabile tra Roncola e Costa Valle Imagna e 1.400.000 per la ciclabile che costeggia la SP149 a Spirano e Comun Nuovo”.”.

“Oggi siamo qui per ripartire. Investire significa pensare al futuro. Il Piano Lombardia – ha aggiunto l’assessore Lara Magoni – genererà un’energia più forte per ricominciare. Obiettivo è implementare le infrastrutture su un territorio che ha una vocazione turistica importante, perché le infrastrutture sono un biglietto da visita fondamentale e in occasione dell’appuntamento di Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023, faranno la differenza”.




Aspan, l’associazione fa il punto su consumi ed evoluzione del mercato

Nell’attuale contesto economico e sociale per molti difficile da affrontare, Aspan ha voluto ripercorrere gli ultimi mesi in cui, durante l’emergenza, i panificatori hanno continuato a fare il proprio lavoro con abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio
“Siamo stati capaci di dare risposte concrete all’emergere di bisogni nuovi e diversi pur restando fedeli alla tradizione di servizio e cortesia che li contraddistingue”, sottolinea Massimo Ferrandi Presidente Aspan.
In questa situazione Aspan ha dimostrato un impegno concreto e sistematico.
“Come Associazione abbiamo fornito informazioni chiare e tempestive permettendo agli associati di svolgere il loro ruolo in sicurezza e nel rispetto delle regole” – afferma Roberto Alvaro, segretario Aspan – Sono stati garantiti, anche nei momenti più impegnativi, tutti i servizi agli associati, grazie al personale di Aspan ed alla struttura attrezzata anche per il lavoro da remoto”.
Se da una parte il contesto economico attuale non lascia tranquilli, con alcune tipologie di panifici che sono maggiormente in difficoltà, dall’altra la categoria ha visto valorizzata la propria immagine: al tempo del coronavirus gli italiani hanno riscoperta la cosiddetta “arte bianca”.
Secondo un’indagine condotta da Aibi-Cerved, l’85% del pane acquistato in Italia è quello fresco artigianale con una produzione media di circa 1,5 milioni di tonnellate l’anno e un consumo pro capite giornaliero di 80 grammi. Durante le settimane di lockdown, le stime di Aibi confermano che il pane acquistato soprattutto nei negozi di prossimità e nei panifici ha aumentato la sua presenza a tavola del 10% tornando ai livelli di consumo di una decina di anni fa.
Il pane significa casa, famiglia, tradizione e dunque non stupisce che, in un momento delicato come quello attuale, si riscopra questo alimento, facendo giustizia anche dei molti pregiudizi e delle fake news che lo hanno colpito negli ultimi anni.
I trend del consumo si confermano: freschezza, gusto e salute, ma rivestono un ruolo sempre più importante anche valori come artigianalità, trasparenza ed etica.
“Accogliamo con favore una recente sentenza della Cassazione con cui si ribadisce che il pane precotto e surgelato deve essere confezionato e correttamente etichettato in modo da poterlo ben distinguere da quello fresco”, ribadisce Ferrandi.
Il cittadino consumatore ha ritrovato il valore del pane e dell’esercizio di prossimità: la grande sfida ora è riuscire a mantenere la centralità del pane.
Per questo Aspan pone l’attenzione su fatto che l’attenzione all’evoluzione del mercato deve essere ancora più alta, bisogna essere agili nel cogliere i cambiamenti delle abitudini della società e quindi dei clienti.
Per affiancare gli associati in un contesto di forte cambiamento Aspan ha di recente messo a punto anche un piano marketing strategico “Non dico fesserie se affermo che essere bravi nel proprio lavoro non conta quanto saperlo raccontare all’esterno”, conferma il presidente.




Pubblici esercizi, per i dehors in città arriva la proroga fino almeno al 31 dicembre

Il Comune ha prorogato le concessioni fino a fine anno dei dehors. 

Nell’estate 2020, il Comune aveva valutato e approvato quasi 200 pratiche di ampliamento e nuova installazione di spazi esterni per bar e ristoranti, con il preciso fine di agevolare le attività e facilitare l’osservanza delle norme di distanziamento anti-covid19. Un’iniziativa che si è dimostrata di successo, con la città a beneficiarne in termini di vivibilità e attrattività e buoni risultati – come le notizie che giungono dalle autorità sanitarie locali paiono dimostrare – per quel che riguarda il contenimento dei contagi di covid19.

L’Amministrazione ha quindi deciso di prorogare i dehors autorizzati a favore delle attività di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio cittadino almeno fino al 31 dicembre (è allo studio un ulteriore misura di proroga per il 2021, che terrà conto di ciò che nel frattempo verrà deciso dal Governo con l’atteso Dpcm). Fanno eccezione i dehors collocati sulle corsie preferenziali dedicate agli autobus di linea (in Borgo Santa Caterina sono già stati smontati, rimarranno solo nei fine settimana di ottobre quelli lungo via Broseta) e quelli collocati in piazza della Libertà, per i quali “si riserva l’adozione di separato provvedimento sulla base della compatibilità degli stessi con la collocazione della tradizionale pista di pattinaggio durante il periodo natalizio”.

Il tutto ancora a titolo gratuito: la Giunta Gori ha infatti approvato qualche mese fa l’esenzione totale del Canone di Occupazione su Spazi e Aree Pubbliche proprio fino alla fine dell’anno 2020. 




Economia circolare, al via i webinar della Camera di Commercio

Al via i webinar di Lombardia Circolare, dedicati alle piccole e medie imprese lombarde, per favorire la transizione da un modello economico lineare a uno circolare che, in tutte le fasi della produzione di beni e servizi – dalla progettazione al fine vita – sia in grado di limitare il più possibile l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, prevenendo le esternalità ambientali negative e contribuendo alla creazione di nuovo valore sociale e territoriale.

Il ciclo di seminari rientra tra le attività di Lombardia Circolare, iniziativa avviata con il bando “Innovazione delle filiere di Economia circolare in Lombardia” promosso dal Sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire la transizione delle piccole e medie imprese del territorio verso un modello di economia circolare, il cui obiettivo è la riqualificazione e il riposizionamento competitivo delle imprese e delle filiere.

I webinar sono organizzati da Unioncamere Lombardia e Camere di Commercio lombarde con la collaborazione tecnico-scientifica di Enea nell’ambito del progetto “Politiche ambientali: azioni per la promozione dell’economia circolare” a valere su Fondo di Perequazione di Unioncamere.

Si tratta di un ciclo di nove appuntamenti, tra ottobre e dicembre, che rappresentano la risposta a un bisogno formativo analizzato e raccolto tramite appositi focus group – nei quali sono state coinvolte le Camere di Commercio della Lombardia – che hanno fatto emergere esigenze specifiche, lo stato dell’arte rispetto alla comprensione dell’economia circolare sul territorio e la percezione di quanto il tema sia strategico per competere in mercati sempre più complessi.

Il tema dell’economia circolare come veicolo di innovazione viene affrontato partendo dall’esigenza di trasformare un sistema che produce rifiuti in un sistema in cui i rifiuti diventano risorse.

I contenuti dei webinar prevedono un focus su:

Ecodesign: la progettazione sostenibile con particolare riferimento al “design circolare” dedicato alla chiusura dei cicli, al recupero materico e alla possibilità di far continuare a vivere risorse e materiali anche quando i prodotti di cui fanno parte sono stati dismessi. Oltre ad allungare il ciclo di vita dei prodotti l’ecodesign consente di creare valore – economico e ambientale – limitando le esternalità negative, attraverso un uso più efficiente delle risorse e rafforzando la relazione con un cliente finale sempre più esigente e attento. Durante i webinar verranno analizzati modelli di business circolare e analizzati i fattori che ne consentano l’implementazione.
Simbiosi industriale: rappresenta una strategia di ottimizzazione dell’uso delle risorse inutilizzate generate dai processi industriali, attraverso il recupero e il riutilizzo da aziende diverse da quelle che le hanno prodotte generando un vantaggio reciproco.
Life Cycle Assessment: la valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) è un metodo che permette di quantificare l’impatto ambientale, di uso delle risorse, di impatto sulla salute umana, considerando l’intero sistema relativo al prodotto. Si tratta di un tema centrale in tutte le politiche europee sulla sostenibilità e sull’economia circolare.
L’impronta di carbonio: la misura dell’ammontare totale delle emissioni di gas a effetto serra causate direttamente o indirettamente da un individuo, un’organizzazione, un evento. Conoscere l’impronta di carbonio permette di attivare percorsi di miglioramento dell’impatto ambientale, riducendo i consumi e le emissioni.
Gestione dei rifiuti: con riferimento alla parte inorganica (riduzione e recupero/riciclo finalizzato alla produzione di materie secondarie) che alla parte organica (servizi per il compostaggio di prossimità)

Alle imprese partecipanti ai webinar verrà messo a disposizione il questionario di autovalutazione 6Circolare? per identificare il percorso più idoneo per una transizione verso l’economia circolare. I risultati verranno elaborati per individuare future misure a sostegno delle imprese lombarde.

Il primo webinar in tema di Economia circolare vettore di innovazione si svolgerà il 15 ottobre 2020, in collaborazione con la Camera di Commercio di Pavia.

Il percorso formativo si concluderà a dicembre, attraverso un tour virtuale delle Camere di Commercio della Lombardia.

Il calendario degli eventi è disponibile sul Unioncamere Lombardia

Le informazioni sulle iniziative ricomprese in Lombardia Circolare, identificate da un apposito logo di progetto, sono disponibili su www.lombardiacircolare.net.




Malpensata, stop a vendita e consumo bevande alcoliche dalle 18

Giro di vite da parte dell’Amministrazione del Comune di Bergamo per quello che riguarda la vendita e la consumazione di bevande alcoliche nel quartiere della Malpensata: il Comune di Bergamo ha infatti emanato un’ordinanza, in vigore dal 12 ottobre, che sancisce il divieto di vendita e consumazione di bevande sul suolo pubblico in un’ampia area del quartiere (a partire dalle ore 18) 

Una decisione importante questa per la zona, spesso oggetto di segnalazioni di abuso di bevande alcoliche: il Comune di Bergamo cerca di contrastare così alcuni dei fenomeni di degrado sollevati dalla cittadinanza e spesso sanzionati dalla Polizia Locale e dalle Forze dell’Ordine (alcuni dei locali dell’area sono stati soggetti a provvedimenti restrittivi nei mesi scorsi).

Dal 12 ottobre al 12 dicembre 2020 viene quindi disposto “il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsivoglia contenitore, a partire dalle ore 18.00 e fino all’orario di chiusura dell’esercizio.

Per la mancata osservanza del divieto di vendita si prevedono multe fino a 500 euro e possibili sospensioni dell’attività fino a una settimana qualora l’infrazione dovesse essere reiterata. Multe fino a mille euro invece per coloro che consumano alcolici nella zona in questione.

“Stiamo cercando di affrontare i problemi della zona – spiega il vicesindaco Sergio Gandi – in ogni modo, con provvedimenti coraggiosi e anche innovativi, visto che non mi risulta si siano mai intraprese soluzioni di questo genere per prevenire eventuali fenomeni di degrado in città. Nei mesi scorsi abbiamo individuato un gruppo di persone che hanno iniziato a stazionare nell’area con comportamenti anche molesti acuiti dall’abuso di sostanze alcoliche: in questo modo cerchiamo di migliorare la situazione, anche prestando attenzione alle esigenze degli abitanti del quartiere.

Tale divieto riguarda gli esercizi di vicinato, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e le attività artigianali che si trovino nel raggio di 100 mt. dall’intersezione della via Zanica con la Via San Giovanni Bosco/Mozart, e più precisamente:

Via Mozart:

“Pizza Kebab” del sig. Multani Davinder Singh, ubicata al civico, 1/B.

Via Zanica:

 “Sole e Luna” della società VY.ME. di Merisio Angela e Viki snc, ubicata al civico nr. 1.

 “Asian Market” del sig. Multani Davinder Singh, ubicata al civico, 2.

 “Ain Allah” senza insegna d’esercizio del sig. Ait Ouba Mimoune, ubicata al civico 2.

 Attività alimentare senza insegna d’esercizio del sig. Chach Muhammad Ijaz, ubicata al civico 2.

Via San Giovanni Bosco:

“Classico Cafè” della signora Vain Ljubov, ubicata  al civico 24/B.

 “ Afr’eat – Cucina Afro Italiana” della signora Lo Aminata Sire, ubicata al civico 25 A.

“ Snack Drinks Cafè” di Wang Aien, ubicata al civico 25 D.

Via Furietti: 

 “ Shi Xiang Ge – Ristorante cinese””  della società L&W SAS di Li Yuying & C. SAS, ubicata al civico 1.

“Despar” della società l’ALCO spa, ubicata al civico 6.

Sempre nel provvedimento di Palazzo Frizzoni viene previsto “il divieto di consumazione di qualsiasi bevanda alcolica di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore, su area pubblica o privata ad uso pubblico nella zona oggetto della presente ordinanza.”

 

 

 




Creattiva, prima trasferta bresciana positiva

Fortemente voluta dagli organizzatori e dalle imprese più caparbie del settore, Brescia Creattiva ha retto bene l’urto del Covid. La manifestazione nazionale di Promoberg dedicata alla filiera delle arti manuali, come ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, ha avuto il coraggio di affrontare il mercato in un periodo a dir poco complicato per il settore fieristico, stretto tra le normative anti virus e la prudenza delle persone. Ciò ha portato a posticipare al prossimo anno una percentuale molto elevata di manifestazioni, mentre per altre è arrivato l’annullamento. Brescia Creattiva, al contrario, è una delle poche fiere “in presenza” allestite nel post lockdown. Letti in tale contesto, i dati registrati dalla prima edizione allestita al Brixia Forum sono senz’altro positivi. Alle circa 150 imprese in rappresentanza di tredici regioni italiane e sette paesi stranieri presenti sui 12mila metri quadrati del polo fieristico di Brescia, si aggiungono infatti le circa 15mila appassionate che hanno visitato nei quattro giorni la manifestazione, molte delle quali giunte da fuori regione. Un dato, quello del pubblico, che non può essere confrontato con quelli delle scorse edizioni di Creattiva perché, come sappiamo bene tutti, la pandemia ha stravolto le vite di tutti e nulla può essere (almeno nel breve periodo) più come prima. Volendo tutelare la salute di espositori e pubblico, nel progettare la manifestazione Promoberg ha ampliato gli spazi delle corsie e degli stand (ciò ha influito sulla riduzione del numero delle imprese), e, nel contempo, ha introdotto l’ingresso contingentato (non oltre le 4.500 persone) per garantire il distanziamento tra le persone e consentire alle stesse una visita in tranquillità. 

“Sappiamo bene che organizzare fiere nelle condizioni attuali è tremendamente complicato – commentano Fabio Sannino e Carlo Conte, rispettivamente presidente di Promoberg e Project manager della manifestazione -. Sapevamo anche che molte imprese della filiera erano agli sgoccioli e che se non avessimo dato loro l’opportunità di poter ricominciare a vendere i frutti delle loro attività, per molte di esse il rischio concreto era chiudere o ridurre il personale. Gli espositori hanno apprezzato lo sforzo messo in atto da Promoberg così come il pubblico quello delle imprese in merito all’area espositiva (il meglio del settore, con molte novità) e al calendario degli eventi collaterali (centinaia, tra laboratori, corsi e dimostrazioni); non ultime, le misure adottate a tutela della salute. Siamo soddisfatti della risposta di entrambi, imprese e pubblico. Ora ripartiamo da questo primo ma fondamentale passo – conclude Sannino -, consapevoli che sarà una ripartenza da gestire con la massima attenzione e responsabilità. Le imprese, pur all’interno dei paletti delle normative, hanno bisogno di tornare in attività. Il nostro ruolo è quello di sostenerle per aiutarle a promuovere al meglio i loro prodotti e servizi, in particolare nei momenti difficili”.




Alberghi, credito d’imposta per affitti fino a fine anno

Alessandro Capozzi

 “Apprezziamo il segnale di attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto al settore. Dopo sette mesi di blocco del mercato, durante i quali il contatore dei costi ha continuato a girare vorticosamente, mentre il cassetto dei ricavi è rimasto vuoto, la gran parte delle imprese ricettive e termali è allo stremo delle forze e, tra queste, particolarmente grave è la situazione delle strutture in affitto”.   Con queste parole il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commenta favorevolmente l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, che prolunga sino a fine anno il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per terme ed alberghi e introduce alcuni correttivi volti a tener meglio conto delle specificità del settore turismo. “La traversata del deserto si preannuncia lunga, prosegue Bocca, e questa misura – seppur non risolutiva di tutte le difficoltà – aiuta a ridurre il rischio che le imprese siano costrette ad arrendersi, schiacciate sotto il peso di canoni non più sostenibili.” Tre sono i capisaldi dell’emendamento: la validità del credito d’imposta è estesa sino al 31 dicembre 2020 (in luogo della previsione attuale che riconosce il credito per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno oppure, per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale, per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio); il credito d’imposta relativo all’affitto d’azienda è determinato nella misura del 50% (in luogo del vigente 30%); qualora in relazione alla medesima struttura siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile ed uno relativo all’affitto dell’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti. “Non possiamo che salutare con favore l’emendamento che tiene conto delle grandi difficoltà che il settore sta attraversando- commenta Alessandro Capozzi, vicepresidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo. L’innalzamento del credito d’imposta dal 30 al 50% rappresenta un importante aiuto per tutte le attività che si trovano in affitto. In questa fase per le nostre imprese far fronte al pagamento di stipendi, tasse e fornitori sta diventando un impegno, perchè i conti troppo spesso non tornano”.