Rischio sismico, la mappa della Lombardia e le nuove regole regionali

Dopo il terremoto in centro Italia, che ha di nuovo fatto troppe vittime e messo in ginocchio intere comunità, l’attenzione torna sul rischio sismico e gli strumenti di prevenzione. Su questo tema in Lombardia, che non è stata esente da scosse e danni anche in tempi recenti, la Regione ha introdotto alcune novità volte a migliorare e rendere più efficiente il sistema.

Il 10 aprile 2016 è entrata in vigore la nuova zonazione sismica dei Comuni della Regione Lombardia con l’obiettivo di determinare un livello di classificazione maggiormente cautelativo, anche in funzione dell’armonizzazione alle norme tecniche nazionali vigenti e del riordino delle disposizioni della normativa regionale in materia di vigilanza e controllo sulle costruzioni in zona sismica.

In base al nuovo ripartimento, nessun comune lombardo è da ritenersi in zona 1, quella in cui il rischio è più alto, 57 Comuni (16 in più rispetto al passato, tra cui la città di Brescia) sono in zona 2 (nelle province di Brescia e di Mantova), 1.028 Comuni in zona 3 (790 in più), mentre i restanti 446 (-821 rispetto alla precedente classificazione) sono inseriti in zona 4, ovvero con sismicità molto bassa. Si tratta dell’area più occidentale, con l’intera provincia di Varese e parte di Lecco, Como, Milano (ma il capoluogo è passato in zona 3) e Pavia. La provincia di Bergamo è tutta in zona 3.

mappa rischio sismico lombardia

«L’aggiornamento della zonazione sismica – ha spiegato l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali – non rappresenta un indice di aumentata pericolosità del territorio, ma costituisce una svolta verso un sistema di prevenzione dei rischi e dei danni conseguenti ai fenomeni sismici da attuare attraverso procedure tecnico amministrative specifiche»

È stata infatti attivata anche una nuova normativa nel campo delle vigilanza sismica, con nuove procedure cautelative nel campo edilizio per le costruzioni pubbliche e private. Le principali novità immediate introdotte sono:

  • il trasferimento ai Comuni delle competenze in materia di opere o costruzioni e vigilanza in zone sismiche, per le opere ricadenti sul loro territorio;
  • l’individuazione di una Struttura Tecnica Regionale a coordinamento e supporto dei Comuni;
  • l’istituzione del parere tecnico regionale in zona 2, obbligatorio per opere pubbliche di proprietà comunale e facoltativo per gli altri interventi;
  • la realizzazione del Sistema Informativo Integrato per la gestione delle pratiche sismiche;
  • per i comuni in zona sismica 2 vige l’obbligo dell’autorizzazione preventiva all’avvio dei lavori;
  • per i comuni in zona 3 e 4 (sismicità bassa e molto bassa): obbligo del deposito della documentazione relativa al progetto prima dell’avvio dei lavori;
  • attività di controllo sistematico degli interventi relativi a opere o edifici pubblici o, in genere, edifici destinati a servizi pubblici essenziali, ovvero progetti relativi ad opere comunque di particolare rilevanza sociale o destinate allo svolgimento di attività che possono risultare, in caso di evento sismico, pericolose per la collettività;
  • attività di controllo su tutti gli altri tipi di edifici in tutte le zone sismiche.

La Regione ha anche assegnato 5,8 milioni di euro a diversi comuni nelle province di Mantova, Brescia e Bergamo per l’adeguamento strutturale degli edifici strategici e rilevanti, definendo i criteri per la realizzazione degli interventi di prevenzione del rischio simico. Sono stati attivati 16 interventi su strutture pubbliche di proprietà comunale, in particolare 11 municipi, 3 scuole, una Caserma dei Vigili del Fuoco e un Centro Operativo Misto.




Ex Riuniti, firmato l’accordo. Cantiere al via in autunno

accordo ex OspedaleÈ stato siglato oggi l’accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Guardia di Finanza, Cassa Depositi e Prestiti Sgr, Agenzia del Demanio e ASST di Bergamo per dare un futuro all’area di Largo Barozzi, gli ex Ospedali Riuniti di Bergamo. Un comparto di oltre 100mila metri quadrati, sul quale sorgerà la nuova sede dell’Accademia Nazionale della Guardia di Finanza e che darà un volto nuovo ai quartieri di Santa Lucia e di Loreto, con la sistemazione del Campo di Marte, la realizzazione di una ciclopedonale lungo via XXIV maggio, l’installazione di due nuove stazioni di bike sharing, la costruzione della nuova sede dell’assessorato ai Servizi Sociali e di una sala polifunzionale per il quartiere, oltre alla rifunzionalizzazione della piazzetta Santa Lucia.

Alle spalle un lavoro di partecipazione e confronto con il territorio molto fitto, con almeno una dozzina di incontri con la rete sociale e il comitato di quartiere e due assemblee pubbliche di confronto alle quali hanno partecipato gli assessori del Comune di Bergamo Valesini, Zenoni, Marchesi e Poli.

Il documento rende vincolanti gli accordi tra le parti e apre quindi, a quasi due mesi di distanza dalla sottoscrizione del contratto di affitto dell’area da parte della Guardia di Finanza, uno scenario certo di recupero e trasformazione della grande struttura dismessa. Dal prossimo autunno scatterà il cantiere vero e proprio, il più grande cantiere in città dopo quello dell’ospedale Giovanni XXIII negli ultimi 30 anni.

“Una grande collaborazione fra istituzioni, a prescindere dal colore politico. Questo è il metodo giusto per realizzare le opere e per farlo in tempi rapidi. Qui si è lavorato in questo modo e sono molto soddisfatto” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. “La sintesi – ha aggiunto – è che quando le istituzioni riescono a lavorare insieme per un obiettivo comune, noi i risultati riusciamo ad ottenerli”.

 




Professione a rischio per oltre 2mila amministratori condominiali

La formazione non più solo come valore aggiunto ma come obbligo di legge: per gli amministratori di condominio si è aperta una nuova era che di fatto mette al bando chi non segue un percorso di formazione annuale come previsto dal. D.M. 140/2014. Professione a rischio, quindi, per gli oltre 2 mila amministratori condominiali operativi in provincia bergamasca, compresi quelli iscritti ad ordini professionali (geometri, architetti, ingegneri, periti industriali, avvocati), chiamati a seguire ogni anno un corso formativo obbligatorio ai fini dell’esercizio della professione. È in quest’ottica che ogni anno ANACI Bergamo organizza oltre al corso di avviamento alla professione quelli di aggiornamento professionale aperti a tutti gli amministratori condominiali anche se non iscritti ad associazioni: un’ottantina gli amministratori promossi al primo corso di ANACI che ora apre le porte della nuova sede in via Bellini 43 a Bergamo per il secondo ciclo di lezioni in programma il 10, 17 e 24 giugno (il terzo e ultimo corso si terrà l’16, 23 e 30 settembre): ogni corso è articolato in cinque moduli con il medesimo programma, per un totale 18 ore comprensive delle lezioni, dei test intermedi e dell’esame finale. Tanti i temi trattati: dalle problematiche inerenti la convocazione dell’assemblea e la redazione del verbale al distacco della fornitura di acqua e gas per morosità e la ripartizione delle spese, dai casi pratici su indicazioni della giurisprudenza a una lezione di psicologia dal titolo «La relazione e la comunicazione con i condomini in assemblea». «Con la riforma del condominio promossa con la legge n. 220 del 2012 – sottolinea Agostino Manzoni, presidente ANACI Bergamo – la professione di amministratore si fregia di un nuovo ruolo manageriale che richiede grande competenza e preparazione tecnica legate alla manutenzione e amministrazione di un edificio, figura chiave nell’affiancare i condomini verso le scelte legate al proprio bene immobiliare. Dovranno poi essere i condomini a verificare sul campo la reale preparazione dei propri amministratori chiedendo di presentare l’idonea documentazione che attesti la frequentazione dei corsi di aggiornamento obbligatori e il superamento delle prove finali con esito positivo: quegli amministratori che non daranno seguito a quanto previsto dal legislatore, di fatto, non potranno continuare a svolgere la professione. Diventa pertanto fondamentale che si sviluppi rapidamente la consapevolezza nella clientela che un amministratore di condominio non vale l’altro e che non tutti, anche se conosciuti e presenti sul mercato da tempo, saranno in possesso di quanto previsto per svolgere la professione».

 




Case, a Bergamo compravendite in aumento per tre agenti su quattro

Anche a Bergamo migliora il clima di fiducia nelle compravendite di immobili. Il sentiment degli agenti immobiliari orobici è in linea, e su alcuni aspetti anche più positivo, del quadro regionale, fotografato nel suo complesso da Fimaa Lombardia, il Coordinamento regionale delle associazioni degli agenti immobiliari Fimaa che aderiscono a Confcommercio, che ha scelto di dotarsi di questo nuovo strumento di valutazione periodica avvalendosi della collaborazione degli agenti associati operanti nei capoluoghi lombardi.

Luciano Patelli
Luciano Patelli

«È tornata la voglia di comprare casa, soprattutto la prima casa – afferma Luciano Patelli, coordinatore regionale Fimaa e presidente di Fimaa Bergamo -. Le compravendite di case nella nostra provincia sono in aumento per oltre il 75% degli intervistati (la media lombarda è dal 65% nrd.). Incremento nelle transazioni, ma non nei prezzi che potrebbero subire ulteriori contrazioni, seppur limitate. I prezzi delle case oggi si adeguano sempre di più al mercato e alla capacità di spesa dell’acquirente e si sono ridimensionati negli ultimi anni anche del 35-40%, attestandosi sul valore equo del nostro mercato. Oggi si compra casa in base alle proprie disponibilità economiche. E per una famiglia di 3/4 persone si va dai 150 ai 200mila euro».

A Bergamo, come in Lombardia, resta significativo il mercato di scambio (tra appartamenti vecchi a vantaggio di quelli più recenti) con 2 compravendite su 10 riferite ad appartamenti nuovi. In aumento soprattutto la domanda per trilocali e quadrilocali, mentre in calo i mono e i bilocali. Ma l’90% delle domande prevede, per l’acquisto, la richiesta di un mutuo. Ancora poco utilizzata la permuta (2%) per motivi fiscali.

«La maggioranza degli operatori immobiliari – prosegue Patelli – stima in ulteriore crescita il mercato delle locazioni, sia urbano sia turistico. Occorre, però, un’urgente riforma legislativa che adegui la durata dei contratti alle attuali esigenze che sono indirizzate verso una maggiore flessibilità».

Minore ottimismo per il mercato non residenziale: «Con una previsione – rileva Patelli– di ulteriori contrazioni sia negli scambi sia nei prezzi. In particolare, registriamo un eccesso di offerta nelle locazioni commerciali a fronte di una domanda che resta ridotta per i capannoni industriali e a livelli appena sufficienti per uffici e negozi. Anche a questo proposito, Fimaa Lombardia sta lavorando con Confcommercio, Regione e principali Comuni proprio per favorire la riqualificazione dei centri urbani con il determinante apporto degli esercizi commerciali di vicinato».

FIMAA Lombardia – Il clima di fiducia del mercato immobiliare nei capoluoghi lombardi




Agenti immobiliari, informazioni e servizi a portata di clic con il geoportale

 

geoportaleIl geoportale, uno strumento utile per il lavoro dei mediatori immobiliari. È un sito web che permette di consultare e conoscere comodamente da casa o dal proprio studio le mappe catastali di tutti i comuni della provincia di Bergamo e di verificare l’esistenza di documenti tecnici e atti edilizi: istanze, denunce, segnalazioni, comunicazioni che riguardano realizzazioni, trasformazioni, ristrutturazioni o riconversioni, ampliamenti o demolizioni.

Grazie al portale, insomma, si può fare una “preistruttoria” delle informazioni su un immobile necessarie per venderlo o acquistarlo. Per fare un esempio, l’agente immobiliare può dire al proprio cliente se un edificio può essere trasformato in ufficio oppure no.

«Il portale è stato attivato circa una decina di anni fa per le procedure telematiche, poi è stato integrato con i servizi che possono essere di interesse per le attività lavorative  – spiega Ettore Freri, responsabile dello Sportello Unico attività produttive, edilizia privata del Comune di Bergamo, che ha illustrato l’operatività in un seminario dedicato agli agenti immobiliari Ascom Fimaa-. È uno strumento utile per chi opera nel commercio, nell’edilizia e per gli operatori immobiliari».

All’interno del sito è raccolta una vastità di informazioni che possono essere consultate e utilizzate liberamente e che mappano tutta la Bergamasca: la carta tecnica, la carta storica, il piano di governo del territorio. Vi si possono trovare le agibilità dal 1954, i titoli edilizi dall’81 e i permessi di costruire dal 2011. E il flusso di dati è in continuo aggiornamento.

Per quanto riguarda il Comune di Bergamo, il geoportale consente la presentazione telematica delle pratiche edilizie e del commercio, la gestione dei pagamenti elettronici, la consultazione e lo scarico delle banche dati cartografiche e del database topografico, la certificazione urbanistica, il supporto alle gestione dello sportello unico e del MUDE. Per l’accesso ad alcuni servizi è richiesta la carta regionale dei servizi o la carta servizi nazionale.

Le aree tematiche sono diverse: si passa dall’edilizia privata alla pianificazione urbanistica e alle attività produttive, dall’ecologia al paesaggio, dalla mobilità ai trasporti, dalla storia architettonica all’arte decorativa dei principali edifici di Città Alta. Una sezione è dedicata all’Atlante Geografico, che contiene la cartografia tecnica aerofotogrammetrica, le ortofoto, le mappe e diversi studi presenti negli archivi comunali, le tavole dei piani urbanistici e numerose altre carte tematiche dedicate all’idrografia, ai parchi, alle piste ciclabili, alle aree di sosta. Infine, c’è una sezione con l’inventario dei beni culturali e ambientali. Il geoportale si trova all’indirizzo http://territorio.comune.bergamo.it/.




Commercio, dalla Regione oltre 3,2 milioni per valorizzare i negozi sfitti

La Regione Lombardia lancia un nuovo progetto anticrisi per sostenere il commercio tradizionale. Si chiama “Stoà 2020”, per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti, ed ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane, attraverso il recupero di spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro. Ad essere interessati sono i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che in Bergamasca sono quattro, quello della città di Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia. Il progetto prevede l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano.«Abbiamo voluto chiamare questa misura Stoà –  spiega  Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia – per evocare quello che nel mondo greco e romano era il portico colonnato che contornava la piazza, l’Agorà, dove si concentravano tutte le attività sociali ed economiche. Quei portici rappresentano ancora oggi, nei centri dei nostri paesi e nelle città, un centro commerciale naturale all’aria aperta, una unicità tradizionale che merita di essere ripensata, rilanciata e valorizzata attraverso azioni moderne ed innovative, che tengano conto dei profondi cambiamenti economici che, negli ultimi anni, hanno portato alla chiusura di molte saracinesche».

L’iniziativa continua idealmente le finalità della precedente iniziativa regionale di rivitalizzazione commerciale attraverso il franchising, che ha coinvolto 25 Comuni, oltre 100 imprese del settore, associazioni, soggetti pubblici e privati impegnati a rioccupare oltre 820 negozi sfitti.

Anche in questo caso la Regione farà leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Regione Lombardia concede  ai Comuni contributi fino a 100.000 euro per sostenere i progetti che nasceranno. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, Micro e PMI del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24.




Agenti immobiliari, «ecco la frase da non pronunciare mai»

La formazione degli agenti immobiliari Fimaa Ascom di Bergamo passa anche attraverso l’incontro con uno dei più apprezzati esperti internazionali di leadership, negoziazione e comunicazione competitiva, Emanuele Maria Sacchi, che ha tenuto il primo dei due incontri programma dall’associazione venerdì 22 aprile nella sede Ascom di via Borgo Palazzo.

Sacchi collabora con aziende di 18 diversi Paesi ed è “best trainer” di importanti multinazionali, molte delle quali sono inserite nella top 500 a livello mondiale. Grazie ai risultati ottenuti dai suoi clienti è stato inoltre l’unico italiano invitato come key speaker al Forum Mondiale della Negoziazione. Il secondo appuntamento con lui all’Ascom di Bergamo sarà il 22 maggio.


Venditori si nasce o si può anche “studiare” da venditori?

«Un po’ di predisposizione fa sempre comodo, ma oggi si può parlare di una scienza della vendita a tutti gli effetti. Conosciamo le best practice dei migliori venditori al mondo, che hanno scritto libri e fondato scuole, conosciamo anche le otto obiezioni principali dei clienti e abbiamo imparato le risposte. Il fatto è che si ascoltano gli esperti, si partecipa ai seminari ma alla fine non si applicano mai i principi che vengono trasmessi. Perché cambiare non è naturale, è uno sforzo ed è difficile da compiere. Occorre capire che cambiano si valorizza sé stessi e dopo, sì, diventa naturale».

Un consiglio sempre valido?

«È il più semplice, valutare tutto ciò che fa la concorrenza – web, vetrine, brochure – e poi fare qualcosa di diverso, altrimenti ciò che vince è solo il prezzo. Sono solo tre i casi in cui si può essere competitivi sul mercato: o si è leader e i clienti fanno la fila per avere i nostri prodotti e servizi, o si hanno i prezzi più bassi, o si adotta una strategia per distinguersi. Quale? C’è un agriturismo sul lago di Garda, ad esempio, con servizi pensati per i cani, quello per i gatti, ma ci sono anche case vacanza per le famiglie numerose, si pensa raramente a quanto sia difficile trovare una sistemazione adatta per chi a dai tre figli in su…».

emanuele maria sacchi - formatore

E l’errore da non commettere?

«Parlare di sé anziché di ciò che può essere utile al potenziale cliente. È comunissimo. Tutti i siti, se ci pensiamo, sono impostati alle stessa maniera. Si rivolgono ad un pubblico ma intanto scrivono “chi siamo”, “dove siamo”, “cosa produciamo”, “noi”, invece di dire come possono essere utili e quali benefici può dare la collaborazione».

Nel settore immobiliare quale frase non bisognerebbe mai pronunciare?

«Mentre si sta mostrando un appartamento chiedere “cosa ne pensa?”. È molto più efficace domandare “cosa le è piaciuto di più?”, in questo modo è il cliente stesso ad evidenziare gli aspetti positivi di un immobile ed ha molto più valore. Se è l’agente ad illustrare i pregi l’effetto è praticamente zero».

Insomma partire dal cliente…

«Ognuno vede le cose in maniera diversa, soggettiva. Un buon agente immobiliare deve voler sapere cosa è “bello” per il suo cliente. Si passa dal concetto di esigenza, ossia superficie, quanti locali, posizione, a quello di aspettativa. Una buona domanda da fare in questo senso è “cosa si aspetta dal suo agente immobiliare di fiducia? “, vale a dire “come possiamo collaborare?”. Purtroppo non è un atteggiamento ancora diffuso».

Che ruolo hanno nella vendita e nella costruzione del rapporto con i clienti le nuove tecnologie di comunicazione?

«Importante. Abbiamo perso tempo mostrando cose poco interessanti, annunci tutti uguali e con pochissima fantasia. Oggi c’è la possibilità di mostrare non solo di qualche fotografia dell’immobile ma di percorrerlo virtualmente, vedere ogni stanza e visitare anche la zona in cui è collocato. Il cliente è in pratica già stato in quella casa prima di decidere di andarla a vedere».

E i social network?

«Sono utili nel momento in cui non li utilizziamo per parlare di noi ma lasciano spazio a chi è rimasto soddisfatto del nostro lavoro, i cosiddetti referral. Pensiamo a che effetto può avere un breve video nel quale un cliente dice che sono bravo…».

GLI AGENTI COSA NE PENSANO?

Non vendita ma negoziazione. È lo scarto che propone il corso e gli agenti immobiliari presenti si dicono interessati al cambio di prospettiva. «È un seminario interessante e coinvolgente – evidenzia Mafalda Fiumana –. Confrontarsi con un esperto dà la volontà di progredire, insegna a tenere sempre più in considerazione le esigenze del cliente, ad entrare in empatia e soprattutto a fare in modo che il rapporto rimanga e che il cliente parli bene di noi. La visione della professione cambia radicalmente, da venditore a consulente ed è così che si possono fare davvero proposte mirate».

Anche Ezio Pizzigalli sottolinea l’importanza del rapporto interpersonale. «Ora che tutto viaggia tramite Internet ed e-mail si è un po’ perso il contatto con le persone ma è un valore che va riscoperto e coltivato – afferma -. Il corso dà spunti importanti per proporsi come consulenti in maniera corretta e spontanea. Un atteggiamento che va oltre il mercato».

Per Laura Feltri l’approccio non è una novità. «Non abbiamo mai puntato esclusivamente alla vendita – rileva -, le negoziazione è sempre stato il nostro orizzonte e fa comunque piacere trovare nel confronto in aula la conferma che ciò che si sta facendo va nella giusta direzione». E non si tratta di una strategia da mettere in atto di fronte ad mercato immobiliare in difficoltà. «Vale sempre se si lavora su un territorio e si vuole andare a testa alta – sottolinea -. Case ce ne sono tantissime, la nostra filosofia è aiutare i clienti a trovare quella giusta».

In sala anche il presidente degli agenti immobiliari Fimaa di Cremona, Paolo Feroldi, arrivato conoscendo già il docente. «È un percorso che mi piace molto – dichiara -, che unisce teoria e pratica ed è molto propositivo. Di certo iniziative come queste fanno bene alla categoria. Nella nostra professione investire nella formazione è fondamentale, il rammarico è che purtroppo sono ancora troppo pochi a farlo».




L’Agenzia delle Entrate cerca una nuova sede. Ecco i requisiti

agenzia entrate bergamoL’Agenzia delle Entrate cerca una nuova sede per la Direzione provinciale di Bergamo. L’avviso di ricerca immobiliare è pubblicato sul sito Internet della Direzione regionale della Lombardia e scade il 20 maggio 2016 (ore 12).

L’Agenzia ricerca un immobile già costruito o da costruire, a patto che in quest’ultima ipotesi lo stabile sia ultimato entro 18 mesi, per la collocazione dell’intera struttura direzionale di Bergamo. Sono diverse le soluzioni verso le quali l’Agenzia delle Entrate intende orientarsi e variano sulla base delle disponibilità del mercato immobiliare. Nei documenti dell’avviso sono previsti allegati tecnici che il partecipante, dopo aver consultato l’avviso integrale, può visionare per valutare le specifiche richieste dall’Agenzia.

L’avviso di indagine completo è consultabile, insieme agli altri documenti di gara, sul sito dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia http://lombardia.agenziaentrate.it. All’avviso possono partecipare gli operatori privati, le Amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici non economici e le amministrazioni locali.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Direzione regionale della Lombardia telefonicamente (tel. 02-65504.697 o 358 o 100) o via e-mail (dr.lombardia@agenziaentrate.it o dr.lombardia.rm@agenziaentrate.it).

 




Agenti immobiliari, per spingere le vendite arriva un guru della comunicazione

Saper vendere non è semplicemente un’attitudine personale, ma una scienza, che si può apprendere. E se ad insegnarla è un vero e proprio “guru” non ci si può certo lasciare sfuggire l’occasione per saperne di più. Nell’ambito dell’ampio programma di iniziative di informazione, formazione e aggiornamento che la Fimaa Ascom Bergamo organizza per gli agenti immobiliari associati, arriva uno dei più apprezzati esperti internazionali di leadership, negoziazione e comunicazione competitiva, Emanuele Maria Sacchi, che sarà a Bergamo per il corso “Negoziazione avanzata”, articolato in due giornate, la prima in programma venerdì 22 aprile dalle 9 alle 18 nelle sede Ascom di via Borgo Palazzo 137, la seconda il 27 maggio.

emanuele maria sacchi - formatoreSacchi collabora con aziende di 18 diversi Paesi ed è “best trainer” di importanti multinazionali, molte delle quali sono inserite nella top 500 a livello mondiale. Grazie ai risultati ottenuti dai suoi clienti è stato inoltre l’unico italiano invitato come key speaker al Forum Mondiale della Negoziazione. È presidente di Evolution Network (consulenza di direzione e formAzione), executive manager di Dale Carnegie, prima società al mondo nel training & education, executive coach di Lee Hecht Harrison – Leadership Consulting di New York nonché autore del bestseller “il Segreto del Carisma”.

Il seminario proposto dalla Fimaa Ascom è mirato per agenti e broker immobiliari ed è fortemente orientato a valorizzare le principali competenze di vendita del settore: come acquisire un immobile, come distinguersi positivamente dalla concorrenza, come valorizzare l’immobile ed aumentare le probabilità di venderlo, come aumentare il tasso di conversione tra sforzi e risultati.

Il percorso prevede l’applicazione pratica del “consequence selling”, l’ultimo innovativo metodo per negoziare con successo, il cui potenziale è ancora poco noto in Italia e che viene sperimentato e applicato dal relatore in molte tra le più performanti aziende del mondo. Il “metodo Sacchi” insegnerà, ad esempio, come creare rapporto ed entrare in empatia nei primi 4 minuti, come presentarsi in modo efficace, originale, persino irresistibile, come distinguere e valorizzare se stessi, ma anche come andare oltre la semplice analisi delle esigenze e comprendere i veri criteri del proprio interlocutore, accelerare il processo decisionale del cliente e aumentare le possibilità di chiusura.

La docenza si caratterizza per la capacità di trasmettere emozioni e contemporaneamente di trasferire tecniche immediatamente applicabili, premiata sempre da un altissimo gradimento – addirittura il punteggio più alto di sempre (4,9) nella storia del MIP-Politecnico di Milano -. All’insegna del motto “imparare dai migliori per essere migliore” si scopriranno anche autentiche chicche, come chi è stato il più grande agente immobiliare della storia (con ben 365 compravendite in un anno) e quale è stato il miglior annuncio immobiliare (appartamento venduto in sole 6 ore con 3 compratori che litigavano per averlo…).

Per partecipare alla prima giornata formativa occorre iscriversi entro il 15 aprile. La scheda di iscrizione




Immobili, per Nomisma «a Bergamo mercato ancora poco dinamico»

«Il mercato immobiliare bergamasco continua ad essere poco dinamico, sebbene si intraveda qualche timido segnale di attenuazione della fase recessiva, che induce a considerare come superato il punto minimo raggiunto negli anni precedenti». È l’analisi del primo Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, società indipendente che realizza attività di ricerca e consulenza economica a livello nazionale e internazionale.

Il mercato residenziale bergamasco ha mostrato nel 2015 timidi segnali di ripresa, dimostrata dal nuovo aumento delle compravendite e dalla riduzione dei tempi medi di vendita (9,5 la media cittadina). Il divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo rimane alto (18% per l’usato e 14% per il nuovo).

I prezzi si sono ulteriormente ridotti, registrando una flessione media del -1,9% per le nuove abitazioni e del -1,7% per le usate. Nel segmento della locazione, il periodo necessario per la definizione di una trattativa è di circa 3,2 mesi. I rendimenti medi lordi si mantengono pressoché inalterati al 5,2%.

La maggior parte degli intenzionati all’acquisto è propensa a ricorrere al mutuo, col quale coprire circa il 77% del valore dell’abitazione. Tra le tipologie dei contratti d’affitto, a Bergamo crescono quelli a canone concordato (37%), raddoppiati rispetto al 2013.

Il mercato dei box e garage è praticamente stabile sul fronte compravendita e locazione. Il calo dei canoni nelle zone periferiche è di -3%.

Nel comparto direzionale i tempi medi di vendita e di locazione rimangono elevati, rispettivamente 13,5 e 9 mesi, così come lo sconto medio tra prezzo richiesto e quello effettivo, fermo al 21,5%. I prezzi calano del -3,4% annuale, la variazione più alta tra le città italiane monitorate da Nomisma.

I canoni degli uffici si contraggono soprattutto nelle zone centrali (-3,5% annuale). Il rendimento potenziale lordo annuo cresce leggermente, portandosi al 4,7% medio.

Nel mercato retail il numero delle compravendite del 2015 è stato inferiore alle 70 unità, un terzo di quelle registrate nel 2005. Lo sconto praticato sul prezzo inizialmente richiesto risulta in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione (17,5%), così come i tempi di vendita, scesi a 11 mesi. I rendimenti potenziali lordi da locazione si mantengono – per il terzo anno consecutivo – al 6,9%.

Nel comparto dei capannoni industriali l’allungamento dei tempi necessari a locare gli immobili industriali non lascia intravedere miglioramenti per il segmento locativo. Per concludere qualche trattativa è necessario applicare sconti sul prezzo richiesto che si mantengono molto elevati, in media 23%. I prezzi e i canoni si contraggono ulteriormente, anche se in maniera meno accentuata rispetto agli anni precedenti.