Agricoltura di nuova generazione, il racconto di cinque imprenditori

ritorno-alla-terra - agricoltura - giovani“Il ritorno alla terra tra riscoperta e innovazione” è il titolo del seminario con tavola rotonda che Bergamo Sviluppo, su proposta del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio, organizza con la collaborazione con Coldiretti e Confagricoltura giovedì 15 dicembre dalle ore 10, nella Sala Consiglio del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni, in via Petrarca 10 a Bergamo.

Grazie agli interventi dei relatori e alle testimonianze di cinque imprenditori di “nuova generazione” si cercherà di far comprendere ai partecipanti i motivi della rinascita che si sta registrando nel settore agricolo, che attira oggi sia giovani sia professionalità che per esigenze o scelte diverse decidono di vivere e lavorare a contatto con la natura, scelta che non può non fare i conti con aspetti quali l’impegno personale, l’incidenza del clima, la necessità di migliorare in modo continuo le proprie competenze, una coscienza ambientale sempre più robusta e un’apertura all’innovazione e alla collaborazione molto più forti che in passato.

Programma

ore 10 – Saluti di apertura

Ida Rocca, Presidente Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile CCIAA Bergamo
Alberto Brivio, Presidente Coldiretti Bergamo
Aldo Marcassoli, Direttore Confagricoltura Bergamo

ore 10.20 – “I produttori e la filiera corta”

Silvia Salvi, ricercatrice osservatorio Cores – Università degli Studi di Bergamo

ore 11 – Tavola rotonda con interventi di alcuni imprenditori

Giulia Serafini e Mirko Roberti – Tropico dei Colli
Marianna Ziliati – BambùBio
Francesco Tassetti – Castel Cerreto società cooperativa agricola
Cornolti Federica – Azienda Agricola Val del Fich
Nicolino Di Giano – Cooperativa Agricola Via del campo

Coordina i lavori il giornalista Maurizio Ferrari.

La partecipazione è gratuita e aperta a imprenditori, aspiranti imprenditori e a tutti gli interessati; iscrizioni online sul sito di Bergamo Sviluppo www.bergamosviluppo.it (sezione news scorrevoli o direttamente dal calendario eventi in homepage).

Info: Bergamo Sviluppo – Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo, tel. 035/3888011 – referente iniziativa: Silvia Campana – campana@bg.camcom.it




Proprietà intellettuale, seminario gratuito al Point di Dalmine

proprie_industr.jpgGiovedì 15 dicembre, alle ore 14.30, al Point – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine (via Pasubio 5/ang. via Einstein) è in programma il seminario “Enforcement e assistenza legale in Proprietà Intellettuale: strumenti disponibili in Italia e in Europa”. L’incontro è promosso nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le organizzazioni di categoria locali, con il supporto tecnico-scientifico sia dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio, sia del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’apertura dei mercati e le dinamiche della concorrenza impongono e suggeriscono alle imprese di proteggere i propri prodotti e servizi attraverso gli strumenti di Proprietà Intellettuale. Tale tutela, quando concessa, deve essere distintiva e non riproducibile, ovvero esclusiva, sottratta cioè all’imitazione di chiunque.

Per favorire la conoscenza delle procedure di tutela che le imprese possono utilizzare, anche al di fuori dei confini nazionali, è stato pensato questo momento di approfondimento, rivolto a tutte le micro, piccole e medie imprese locali, ma aperto anche a tutti gli interessati, che permetterà di ottenere informazioni per tutelare nel modo più efficace il proprio patrimonio di Proprietà Intellettuale. Gli argomenti saranno affrontati con un taglio operativo e accompagnati da esempi e casi concreti.

ARGOMENTI TRATTATI

  • la competenza esclusiva dei Tribunali delle imprese a giudicare in relazione a brevetti, marchi e disegni o modelli;
  • le principali misure di enforcement, in sede cautelare e di merito e le particolarità del giudizio cautelare e del giudizio di merito;
  • la tutela penale e le opposizioni amministrative in materia di marchi, di brevetti e di disegni o modelli;
  • la procedura di sorveglianza doganale;
  • altre misure specifiche (diritto di informazione, descrizione, sequestro, risarcimento dei danni).

La partecipazione al seminario è gratuita; iscrizioni possibili al sito www.bergamosviluppo.it, (calendario eventi o news scorrevoli in homepage)

Info Bergamo Sviluppo, tel. 035/3888011 – referente iniziativa: Giancarlo Merisio – email: merisio@bg.camcom.it




WHP, premiate quattro aziende di RadiciGroup

whp-radicigroup-millegradiniCi sono anche Radici Partecipazioni, Tessiture Pietro Radici, Geoenergie e RadiciFil tra le aziende premiate da ATS, Regione Lombardia e Confindustria Bergamo in occasione dell’evento “Che Cinema la Salute” tenutosi ieri a Bergamo. Le quattro aziende di RadiciGroup sono state premiate per le attività messe in campo nel 2016 nell’ambito del progetto WHP (Workplace Health Promotion), aziende che promuovono la salute nell’ambiente di lavoro. Il team WHP di RadiciGroup ha promosso nel corso dell’anno numerose iniziative, a partire anche dall’ascolto dei suggerimenti degli stessi lavoratori. In linea generale è aumentata la consapevolezza dell’importanza di una alimentazione sana e di una attività fisica regolare, così come sono aumentate le azioni concrete per il benessere personale e sociale dei dipendenti e per la conciliazione vita-lavoro. Sono state coinvolte le 4 Società del Gruppo per un totale di circa 500 dipendenti, principalmente nelle seguenti tematiche:

– Promozione di un’alimentazione corretta – frutta fresca un giorno a settimana per tutti i dipendenti, “snack salutisti” all’interno dei distributori automatici, menu light durante i pranzi e i coffee break aziendali.

– Promozione dell’attività fisica – tornei sportivi, camminate domenicali, escursioni in montagna o nel verde, camminata “speciale” sulle acque del lago d’Iseo in occasione di Floating Piers.

– Promozione del benessere personale e sociale e conciliazione vita-lavoro – orientamento agli studi e al mercato del lavoro per i figli dei dipendenti, convenzioni, campagne anti-influenzali, aumento dei part-time, iniziative di beneficienza a favore di associazioni no-profit (Regalati un Sorriso, Costruire Integrazione onlus).

“Sono ormai due anni che promuoviamo il WHP all’interno della nostre aziende e il bilancio è più che positivo, anche in termini di relazioni personali e di aggregazione – ha sottolineato Enio Gualandris, direttore risorse umane di RadiciGroup. Il programma ha coinvolto man mano sempre più persone e l’ambizione è quella di continuare a crescere. È stato per noi motivo di orgoglio essere stati scelti lo scorso giugno da rete WHP Lombardia come sede della visita della delegazione europea Ja-Chrodis – il programma europeo dedicato alle malattie croniche e alla promozione dell’invecchiamento in salute nel corso della vita – e di alcuni esponenti del Ministero Italiano della Salute e di Regione Lombardia, a cui abbiamo mostrato le nostre best practice nell’ambito di WHP. Per il 2017, oltre a mantenere le attività già avviate, abbiamo in mente nuove idee, lavorando sulle aree tematiche del contrasto al fumo, della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile”. Iniziativa del 2016, di carattere straordinario, ma che rientra tra le attività che promuovono il benessere sociale, è stata il “fondo di solidarietà per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto nell’agosto 2016”, con la quale sono state raccolte 439 ore di lavoro da parte dei dipendenti del Gruppo in Italia, per un valore pari a € 5.912,13, raddoppiato poi dall’azienda per un totale di € 11.824,26.

 

 




Ubi Banca, siglato l’accordo sul piano di esodo anticipato e incentivato

ubi-banca1.jpgUBI banca informa che nella tarda serata di ieri è stato siglato, con tutte le rappresentanze sindacali, il Protocollo di Intesa che disciplina gli strumenti per consentire al Gruppo di conseguire gli obiettivi e le sinergie definiti nell’ambito del Piano Industriale 2019/20. Il Protocollo d’Intesa prevede, da un lato, gli interventi di razionalizzazione degli organici – connessi all’implementazione del progetto Banca Unica – e le misure di flessibilità del lavoro volte anche a favorire maggiore equilibrio tra vita privata e professionale. Dall’altro, il Protocollo avvia la progressiva armonizzazione – in un unico contratto – degli 8 contratti integrativi aziendali attualmente in essere per i dipendenti delle Banche incorporate ed incorporande in UBI oltre che di UBI/UBIS, nonché, in prospettiva, dei contratti di tutte le Società del Gruppo. Gli aspetti salienti dell’intesa riguardano:

– l’attivazione di un Piano di esodo anticipato e incentivato, che consente a oltre 600 Risorse complessive nel Gruppo che maturano i relativi requisiti previdenziali entro il 1.1.2022 l’acceso volontario al trattamento pensionistico ovvero alle prestazioni del Fondo di Solidarietà di settore. L’uscita di tali risorse è prevista entro il 31 gennaio 2017, in anticipo rispetto alle previsioni prudenziali di Piano. L’esodo di ulteriori 700 risorse è previsto, con analoghi strumenti, a partire dal 2018. I costi di tutti gli esodi sono già stati spesati nei risultati al 30 giugno 2016;

– la conferma e l’estensione dell’istituto del part-time, nonché la facoltà per l’anno 2017 di richiedere volontariamente periodi di congedo straordinario, nell’ottica di conseguire sinergie di costo con forme compatibili di politiche sociali;

– l’armonizzazione delle clausole dei contratti integrativi aziendali (ad es. buono pasto, mobilità territoriale, agevolazioni creditizie, ecc..).

Infine, il piano di ricambio generazionale correlato principalmente all’iniziativa di esodo consentirà, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso di 200 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel Gruppo (circa 130 risorse).

 

 




Riconoscimento del lavoro e del progresso economico, la Camera di Commercio assegna 4 benemerenze

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Domenica 18 dicembre, alle 9.30, alla Fiera di Bergamo, la Camera di commercio conferirà le benemerenze a quattro personalità che, nel corso della loro attività, si sono particolarmente distinte, apportando prestigio al territorio bergamasco. Si tratta degli imprenditori Franco Acerbis e Roberto Sancinelli, del cardinale Loris Capovilla, del direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII.

Saranno inoltre consegnati 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici. Tra le imprese con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria, saranno premiate il fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature Luigi Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), il Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e il ristorante Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Si tratta della 56esima edizione di un’iniziativa istituita nel 1952. «L’ente camerale – afferma il presidente Paolo Malvestiti – anche quest’anno premia per la cinquantaseiesima volta tutti coloro che, con orgoglio e perseveranza, hanno contribuito al progresso economico del territorio bergamasco. I premiati hanno dimostrato di voler costruire attivamente un futuro migliore perché il loro successo è il successo dell’intera comunità. Le loro storie rappresentano impegno costante, innovazione, collaborazione, serietà e sacrificio che fondano il nostro agire economico. Se i riconoscimenti valorizzano da un lato l’attaccamento alla tradizione e alla continuità, dall’altro testimoniano capacità di adattamento alla costante mutevolezza delle condizioni del mercato. Bergamo, con le sue piccole e medie imprese e con le sue eccellenze, è patria di laboriosità e intraprendenza».

«Il mondo imprenditoriale – continua Malvestiti – reagisce alla più lunga crisi del dopoguerra riposizionandosi su modelli di produzione a elevato contenuto di tecnologia e di conoscenza. Le strategie dell’innovazione di prodotto, di organizzazione e di mercato, proprie di un’economia avanzata, riescono a creare una forte integrazione tra industria e servizi orientata alla sostenibilità dello sviluppo. Le esportazioni provinciali hanno raggiunto livelli record, sia come valori assoluti delle vendite all’estero, sia come rapporto tra esportazioni e fatturato manifatturiero. Inoltre cresce il valore medio unitario dei prodotti esportati, a conferma di un innalzamento della qualità e del livello tecnologico del made in Bergamo. Il dopo crisi ci consegnerà un territorio economico modificato: il mondo del lavoro e del fare impresa sono già profondamente cambiati. Il riconoscimento della Camera di commercio in questa cerimonia vuole sottolineare il successo dello sforzo di adattamento, dando atto di quanto difficile e doloroso sia spesso stato e ancora sarà. E anche la Camera di commercio è pronta a fare la sua parte, come sempre, al servizio dei valori imprenditoriali bergamaschi».

I benemeriti

Franco Acerbis

Nato ad Albino il 12 settembre del 1946, è presidente di Acerbis Italia spa, che ha fondato nel 1973. La ditta, nata come produttrice di materiali plastici, ha successiva-mente allargato la propria produzione anche ad altri settori industriali quali l’abbigliamento sportivo e gli accessori. È tra i primi operatori al mondo nella lavorazione e nello stampaggio di materie plastiche, utilizzate nell’industria automobilistica, nelle macchine per la movimentazione della terra e per l’agricoltura. Pilota e vero appassionato di enduro, Franco Acerbis nei primi anni Settanta iniziò a interessarsi alla sicurezza delle competizioni moto-ciclistiche. Nel 1995 inizia la produzione di abbigliamento tecnico e di accessori a marchio proprio. Dal 2005 la Acerbis si dedica allo studio e alla produzione di abbigliamento tecnico sportivo mediante la divisione di Acerbis Football che collabora con l’U.C. Albino-Leffe di cui è fornitore tecnico. Nel 2008 viene brevettata la nuova tecnologia x-seat per selle da moto fuori strada. L’anno successivo Acerbis crea la prima linea di accessori per l’arredamento, investendo in una nuova linea specializzata nella realizzazione per conto terzi con ingegnerizzazione e produzione di elementi d’arredo in materiale polimerico, tramite la tecnologia del rotostampaggio. Creatività italiana, dinamismo bergamasco e internazionalizzazione sono le tre leve su cui fa perno Franco Acerbis. Il vivace gruppo di lavoro che guida è in grado di anticipare i tempi, realizzando prodotti di alto livello qualitativo grazie a tecnologie innovative.

Loris Capovilla

Nato a Pontelongo in provincia di Padova, il 14 ottobre 1915, è stato un cardinale e arcivescovo cattolico. La morte del padre, nel 1922, causa alla vedova e ai figli Loris e Lia un lungo periodo di precarietà e di peregrinazioni, sino all’approdo a Mestre nel 1929. Alunno del seminario di Venezia, è ordinato sacerdote nel 1940. Durante il secondo conflitto mondiale presta servizio come cappellano militare all’aeroporto di Parma, dove si attiva per salvare quanti più avieri possibili dall’internamento in Germania. Nel 1949 diventa direttore del settimanale diocesano La Voce di San Marco e redattore della pagina veneziana dell’Avvenire d’Italia. Nel 1950 incontra Angelo Roncalli, all’epoca nunzio apostolico a Parigi. Tre anni dopo Roncalli diventa patriarca di Venezia e lo sceglie come suo segretario. Nel 1958, vie-ne confermato dal neoeletto papa Giovanni XXIII quale suo segreta-rio particolare, incarico che terrà fino alla morte del pontefice nel 1963. Nel 1988 si dimette dagli incarichi pastorali e sceglie di abitare a Sotto il Monte Giovanni XXIII. Il 12 gennaio 2014 Papa Francesco annuncia la sua elevazione a cardinale. Il 14 ottobre 2015, Monsignor Capovilla compie 100 anni e sceglie di festeggiarli insieme ai profughi ospitati a Sotto il Monte. Muore a Bergamo il 26 maggio 2016. Il suo corpo riposa nel cimitero di Fontanella, nel comune di Sotto il Monte, a pochi passi dalla tomba di padre Turoldo.

Carlo Nicora

Nato a Varese il 6 ottobre 1958, si è laureato nel 1984 in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia. La sua brillante carriera inizia nel 1986 presso l’Azienda sanitaria di Varese e prosegue all’ospedale del Circolo della stessa città fino al gennaio 2000. Dal febbraio dello stesso anno è all’ospedale di Busto Arsizio e dal 2003 al Niguarda di Milano, dove nel 2008 diventa di-rettore sanitario aziendale. Dal primo gennaio 2011 è direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII, già Ospedali Riuniti di Ber-gamo, dove esercita tutti i poteri e le funzioni connesse all’attività di pianificazione strategica e di gestione dell’azienda. Ha curato l’apertura e la messa a regime del nuovo complesso ospedaliero di Bergamo, che è il più grande tra gli ospedali lombardi, con 320mila mq complessivi, oltre 900 posti letto di cui 108 di terapie intensive e sub intensive, 36 sale operatorie, 226 ambulatori, 9mila mq dedicati alla diagnostica e 4mila mq all’urgenza, con un eliporto funzionante 24 ore su 24. Presiede il consiglio di amministrazione della Fondazione di Ricerca Ospedale Maggiore (FROM) di Bergamo. È componente del Comitato per l’Ospedale Beato Giovanni XXIII di Bergamo e membro del Comitato di indirizzo del Centro di ricerca in ambito sanitario dell’Università di Bergamo “Human factors and technology in healthcare”. Presiede da ottobre 2012 la Poli-sportiva Robur et Fides di Varese, associazione dilettantisticaa, costituita nel 1902 da un sacerdote dell’Oratorio S. Vittore di Varese.

Roberto Sancinelli

Inizia l’attività nell’azienda familiare operante nel settore del recupero dei metalli. Per primo in Italia installa un impianto di frantumazione di automobili con selezione in automatico delle varie componenti per il riciclo. Nel 1984 acquisisce un’acciaieria a forno fusorio elettrico e integra la sua attività con la produzione di acciaio. Nel 1990 siede nel consiglio di Federacciai con delega all’ambiente. Nel 1995, a fronte dell’emergenza rifiuti in Lombardia, collabora con le Istituzioni, mettendo a disposizione il suo stabilimento siderurgico per il trattamento dei rifiuti. Nel 1996, dopo ripetute crisi del settore, chiude l’attività siderurgica, riconvertendo lo stabilimento ai principi dell’economia verde e investendo in attività di recupero e riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Con tale riconversione produttiva la Montello spa, di cui Roberto Sancinelli è fondatore e presidente, passa da 320 addetti a 600 ed è esempio di eccellenza internazionale. È presidente di FISE-Assoambiente, che rappresenta 38.000 addetti per un fatturato di 8 miliardi di euro, e consigliere di amministrazione del Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica e del Consorzio italiano compostatori. È membro del Board of Trustees del Center for Young and Family Enterprise – Università degli studi di Bergamo e socio fondatore della Fondazione Sviluppo Sostenibile, a cui il Ministero dell’Ambiente ha delegato il coordinamento degli Stati Generali dell’economia verde. Ha promosso numerose iniziative a difesa dell’ambiente e a sostegno dell’integrazione degli immigrati.

>> 56° riconoscimento del lavoro e del progresso economico – Tutti i premiati




“Smart Land”, anche Imprese & Territorio in campo per una Bergamo più attrattiva e sostenibile

smart_landSabato scorso, nell’Aula Magna dell’Ateneo di Bergamo, in Sant’Agostino, la Provincia, l’Università e Imprese &Territorio hanno organizzato il convegno “Bergamo Smart Land”, un luogo dove le comunità locali ripensano il tema dello sviluppo locale e della partecipazione promuovendo policies in grado di costruire un territorio sostenibile, intelligente e inclusivo. Il mutamento sociale in atto è diffuso nella percezione dei cittadini. Enti, aziende e istituzioni del territorio stanno quindi modificando approcci, strategie e strumenti di lavoro per poter cogliere nuovi bisogni e adeguarsi alle necessità che l’evoluzione sta imponendo in modo veloce ed esponenziale.

Diventare Smart, intelligenti e preparati alle sfide

Diventare una Smart Land, ovvero un territorio intelligente e preparato, pronto a cogliere le opportunità offerte dal cambiamento tecnologico e geopolitico in atto, è quindi l’orizzonte strategico su cui la nuova Provincia ha iniziato a innervare un processo di governance locale, fatta dal lavoro sinergico degli attori pubblici/ privati, dal raccordo del sistema di imprese e realtà locali, dalla programmazione di nuovi percorsi welfare e formativi che possano generare profili professionali e culturali all’altezza delle sfide, con un’attenzione paricolare alle dinamiche di coesione sociale e inclusive.

smart-matteo-rossiPer una nuova governance chiave di volta è il lavoro in rete

I contesti territoriali che hanno un’alta densità di abitanti e infrastrutture, come Bergamo e la sua provincia, hanno bisogno di strumenti di governance diversi da quelli dei territori più piccoli. La necessità di gestire queste trasformazioni con strumenti più complessi è quindi prioritaria. Non è più tempo di pensare che ci sia un unico ente capace di monitorare il cambiamento. La chiave di volta su cui fare leva è il lavoro condiviso in rete. La nuova Provincia dei Comuni sta promuovendo azioni a livello sovracomunale e progetti di sviluppo sostenibile; piani che puntano a costruire aggregazioni e reticoli territoriali in grado di far emergere bisogni e progettualità capaci di generare nuove ipotesi da riversare nell’interesse della collettività. Un percorso che porterà anche a modellare il territorio. “Per promuovere l’attrattività serve la comunità – spiega il presidente Matteo Rossi -. E per fare comunità servono istituzioni e leadership politiche che sappiano giocare in squadra e fare rete. Questa è la logica sulla quale come Area Vasta abbiamo scommesso in questi due anni, il centro del nostro progetto politico. Le risorse per le reti di sviluppo locale, i servizi ai Comuni, le zone omogenee sono solo alcuni dei capitoli del lavoro avviato con i Comuni”.

Più smart, più competitivi

Diventare una Smart Land significa rendere il territorio dinamico e flessibile, più competitivo e attrattivo a livello economico, turistico e sociale, con ricadute sul benessere e la qualità della vita dei cittadini. Il processo di costruzione di strategie territoriali passa da momenti di sensibilizzazione come questo convegno, una prima edizione di un lavoro che ha una prospettiva concreta e utile, pensata per un futuro che è già alle porte. Per Aldo Bonomi del Consorzio Aster “prima nel ‘900 si ragionava tra capitale e lavoro con in mezzo lo Stato. Oggi siamo nell’epoca dei flussi, la finanza che impatta e cambia il territorio, le transnazionali e le medie e piccole imprese, il capitalismo diffuso di artigiani e commercianti e l’emigrazione. Tra flussi e luoghi riappare la dimensione del territorio, la Smart Land, da ripensare come un territorio provinciale che sta sull’asse di quello che chiamo “la città infinita”, la piattaforma produttiva lombarda che si estende dall’aeroporto di Malpensa a quello di Montichiari. Il problema è capire come un territorio come quello di Bergamo si riposiziona”. Giorgio Ambrosioni presidente di Imprese&Territorio ha sottolineato “la necessità di un’evoluzione verso un territorio che diventi sempre più attrattivo proprio perché ci sono strumenti e premesse che consentono di declinare tutti gli aspetti di quella che si chiama economia circolare”. “L’Università – ha spiegato Fulvio Adobati, dell’Università degli Studi di Bergamo – ha da tempo intrapreso un ruolo di supporto e di accompagnamento ai processi di trasformazione territoriale, in generale, e nello specifico del nostro territorio. Ci troviamo in un percorso di cambiamento di paradigma, del modello sociale ed economico, e in una fase in cui si aprono percorsi importanti di programmazione”.

 

 




Italia-Russia, scatta domani la “Task Force” in fiera

Scatta domani, al Polo Fieristico di via Lunga, a Bergamo, la 25esima “Task Force Italia-Russia sulla collaborazione per lo sviluppo delle Pmi e dei Distretti”: un appuntamento molto atteso, che si concluderà venerdì con le visite alle imprese e ai Distretti locali, e a cui sono registrati oltre 400 persone e imprenditori, oltre un quarto dei quali provengono da Piccole e Medie Imprese russe. La Task Force è un foro economico-istituzionale, cui sono chiamate a partecipare le principali realtà italiane e russe preposte allo sviluppo ed all’internazionalizzazione delle Pmi, quali le Regioni, le Associazioni di categoria, le Federazioni, le Confederazioni, i Consorzi, le Università, i Poli tecnologici, il sistema camerale, quello fieristico, nonché le imprese. I lavori della sessione di Bergamo saranno incentrati prevalentemente sullo sviluppo della collaborazione nei seguenti settori, che saranno oggetto di appositi “Tavoli tematici” :

–   Meccanica strumentale (attrezzature per l’agricoltura, agri-food, macchine per la lavorazione della plastica e della gomma, elettromeccanica, macchine per la lavorazione del legno, meccano-tessile);

–   Chimica/Farmaceutica (tecnologia, attrezzature per uso medico, prodotti farmaceutici, cosmetica e nutriceutica);

–   Sistema casa (arredamento e complementi di arredo, domotica, illuminotecnica, edilizia, smart cities).

La “Task Force italo-russa sui Distretti e le Pmi” è stata istituita durante il vertice di Mosca e Sochi nell’aprile 2002. Le sessioni si tengono due volte l’anno, alternativamente in Italia e in Russia, con l’obiettivo di sviluppare la collaborazione tra le principali realtà dei due Paesi preposte allo sviluppo ed all’internazionalizzazione delle Pmi, quali Amministrazioni, Regioni, Associazioni di categoria, Federazioni, Confederazioni, Consorzi, Sistema Camerale, Sistema Fieristico, Università ed imprese. Vengono organizzati tavoli e seminari tematici incentrati soprattutto sui settori innovativi e delle alte tecnologie, in modo da conferire un più efficace impatto alla crescita delle relazioni economico-commerciali bilaterali. Fino ad oggi si sono svolte 24 sessioni della Task Force, che sono state realizzate in 10 regioni russe e in 10 diverse Regioni italiane. Durante ogni sessione della Task Force sono firmati, oltre a un Protocollo ufficiale, anche Accordi e intese tra privati e sono presentati progetti di collaborazione.

 

 




Osservatorio sulle imprese, ancora contrastato il mondo del Terziario

cameracom.jpgSaldo ancora positivo per le imprese bergamasche. A ottobre, secondo l’Osservatorio pubblicato dalla Camera di Commercio, sono state 474 le nuove società iscritte al Registro delle imprese e 448 quelle cessate, con un saldo di 26 unità. Nel complesso, lo stock di imprese attive è risultato pari a 85.593 unità, tuttavia in calo (-200) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Conferma il suo periodo contrastato il mondo del terziario. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio segna una battuta d’arresto con un numero d’imprese attive che passa da 20.044 dell’ottobre 2015 a 20.013 del mese scorso (-0,2%), mentre le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (5.834 imprese attive) fanno segnare una crescita dell’1,5% e il comparto noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (2.592 società attive) segna in aumento del 4,9%. In leggera sofferenza, complice la grave crisi che colpito l’edilizia, il settore immobiliare che a ottobre registra una variazione negativa dello 0,5% con uno stock di imprese attive pari a 6.182 unità. In flessione anche il manifatturiero (-1%) con 11.103 imprese attive, e il comparto delle costruzioni (-2,3%) che a ottobre ha visto il totale delle società calare da 18.705 a 18.283. Continua la crescita delle attività finanziarie e assicurative (+1%), sanità e assistenza sociale (+4,7%) e le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+3,9%), mentre fa segnare un – 5,% il comparto delle forniture di energia elettrica e gas.

 




Incubatore d’Impresa, le 27 idee “coltivate” quest’anno

incubatore.jpgDall’efficienza energetica ai droni, dalla soletta sensorizzata per le scarpe dei runner ai prodotti di cartoleria, passando per orologi artigianali di alta gamma, servizi per feste spettacolari, sport per i più giovani, marketing territoriale, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche.

Sono 27 i progetti, tra start up e idee, presenti nell’edizione 2016 dell’Incubatore d’Impresa, l’iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che al Polo per l’innovazione tecnologica di Dalmine mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione e la realizzazione della propria idea imprenditoriale.

Di queste, 18 appartengono alla sezione servizi, 9 a quella sperimentale del manifatturiero. Tra loro ci sono anche quattro start up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.




Aspiranti imprenditori e start up, l’Incubatore riapre le porte. Con più spazi per il manifatturiero

Al Point di Dalmine la presentazione dei dati 2016 dell'Incubatore d'Impresa e dell'edizione 2017
Al Point di Dalmine la presentazione dei dati 2016 dell’Incubatore d’Impresa e dell’edizione 2017

L’Incubatore d’Impresa di Bergamo riapre le porte alle start up e agli aspiranti imprenditori. C’è tempo fino a venerdì 16 dicembre per presentare la candidatura per accedere all’annalità 2017 del progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che al Polo per l’innovazione tecnologica di Dalmine mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione e la realizzazione della propria idea imprenditoriale.

incubatore-dalmine-manifatturieroIl bando prevede due sezioni, una per il terziario e una per il manifatturiero, che offre spazi di metrature diverse da attrezzare per realizzare prototipi o piccole produzioni. Nel 2017 la novità è l’ampliamento dell’area dedicata alle settore produttivo, che potrà contare su tre nuove postazioni.

Destinatari del bando sono aspiranti imprenditori e imprenditrici, start up innovative e imprese (attive da non oltre 12 mesi per la sezione terziario da non oltre 36 mesi per il manifatturiero), che desiderano operare, o che operano, prevalentemente in attività a carattere innovativo.

I progetti selezionati potranno contare su uffici, laboratori e ambienti comuni (sale riunioni, aule per la formazione, salette per incontri e area break) e su servizi ad alto valore aggiunto che vanno dall’orientamento e tutoraggio personalizzato ai percorsi di formazione per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze imprenditoriali, relazionali, gestionali e progettuali, alla consulenza specialistica individuale, fino al supporto promozionale, alla partecipazione a fiere, l’aggiornamento normativo, la segnalazione di agevolazioni e il networking.

Da novembre 2001, quando è partito l’Incubatore, a oggi sono state selezionate 142 idee d’impresa, in prevalenza nei servizi alle imprese tradizionali e innovativi, nel campo digitale, della green economy e della promozione turistica territoriale. Nell’annualità in corso sono insediate 27 tra idee d’impresa e start-up (18 nella sezione servizi e 9 nella sezione sperimentale del manifatturiero), tra queste 4 start up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.

incubatore-dalmine-ufficiAi partecipanti è stato riservato anche un percorso formativo di accelerazione, per un totale di 42 ore. In una logica di integrazione e servizi a 360 gradi, hanno inoltre potuto partecipare alle altre iniziative che Bergamo Sviluppo dedica alla creazione e allo sviluppo d’impresa, come i momenti di approfondimento dedicati al web e al digitate e al mondo start up e i servizi di informazione, consulenza e formazione realizzati nella sede di Bergamo Sviluppo o del Point (Sportello Punto Uni, Sportello per la valorizzazione della Proprietà indistriale, Matech Point – Sportello sui nuovi materiali e soluzioni tecnologiche; seminari sull’internazionalizzazione).

Qui le informazioni e i moduli per partecipare al bando. In sede di selezione verranno privilegiate le domande relative ad attività di servizi presentate da parte di giovani, aventi carattere innovativo, capacità di creare occupazione e sviluppo nel tempo, coerenza con la storia e il curriculum del proponente.