Sangalli: “Post Brexit strategico. Bene la free tax area, ma vanno coinvolte le pmi”

Carlo Sangalli
Carlo Sangalli

Da Confcommercio Milano e Lombardia adesione convinta alle finalità del documento Post Brexit “Dichiarazione del sistema istituzionale, economico e sociale della Lombardia” siglato oggi in Regione a Palazzo Lombardia dal vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Renato Borghi e dal vicepresidente di Confcommercio Milano. Simonpaolo Buongiardino. Nonostante il difficile momento internazionale vi sono, infatti, tutti i presupposti per candidare il nostro territorio a polo attrattore di importanti investimenti con l’istituzione di una free tax area e la collocazione, nel sito di Expo, dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e, a Milano città, dell’Autorità Bancaria Europea (Eba). Confcommercio Milano e Lombardia guardano con fiducia al percorso che è stato avviato e il cui buon esito potrà dare non soltanto ricadute positive per tutto l’indotto – dalle attività commerciali, alla ricettività, al mercato immobiliare – ma un ulteriore rafforzamento del ruolo di Milano, della Lombardia e del Paese, in un contesto globale estremamente competitivo. “La sfida del post Brexit, che oggi ha fatto un importante passo in avanti – dichiara il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – è utile e strategica perché, indipendentemente dai risultati, impegna il sistema Milano, con la Regione e il Governo, a ricercare livelli di eccellenza sempre più alti. L’alleanza pubblico privato e la costituzione di una free tax area, come da noi auspicato, sono già fattori positivi che fanno ben sperare per il futuro”. “Sarà determinante – prosegue Sangalli – il coinvolgimento anche delle piccole e medie imprese, in particolare quelle dei settori dei servizi, per rendere l’area del sito espositivo sempre più attrattiva, ed evitando così il rischio di isolarla dal contesto metropolitano”. Per raggiungere gli obiettivi indicati nel documento Post Brexit occorre la piena collaborazione tra istituzioni – Regione, Comune, Camera di Commercio – e sistema economico: quel gioco di squadra pubblico-privato che ha dato i suoi frutti per Expo. E va compiuto un ulteriore sforzo per accrescere le infrastrutture immateriali come la banda ultralarga.




Giovani e over 50, ecco il bando punto per punto

giovani e over imprenditoriÈ stato pubblicato il nuovo Bando regionale “Intraprendo”, con l’obiettivo di favorire e stimolare l’imprenditorialità lombarda mediante l’avvio e il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e di autoimpiego, con particolare attenzione alle iniziative intraprese da giovani (under 35 anni) o da soggetti maturi (over 50 anni) usciti dal mondo del lavoro o da imprese caratterizzate da elevata innovatività e contenuto tecnologico, riducendo il tasso di mortalità e accrescendo le opportunità per la loro affermazione sul mercato.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La linea ha una dotazione finanziaria complessiva pari ad 30 milioni di euro. Il bando è attuativo della prima finestra con una dotazione di 15 milioni.

PROGETTI AMMISSIBILI

Per la realizzazione della finalità del bando possono essere presentati progetti di: a) avvio e/o sviluppo di MPMI; b) avvio e/o sviluppo di attività di lavoro libero-professionale in forma singola. Da realizzarsi esclusivamente in una Sede operativa/Luogo di esercizio prevalente in Lombardia.

Sono ammissibili all’intervento finanziario progetti che comportino spese totali ammissibili uguali o superiori a 41.700 euro. L’intervento finanziario sarà concesso da un minimo di 25.000 fino ad un massimo di 65.000 euro.

ENDORSEMENT

Per essere ammessi all’intervento finanziario, i progetti presentati devono aver ricevuto uno o più endorsement, ossia una dichiarazione a supporto della qualità dell’idea imprenditoriale/professionale oggetto della domanda di partecipazione al bando.

L’endorsement deve essere rilasciato da:

a) soggetti istituzionali o riconosciuti: associazioni di categoria, camere di commercio, incubatori pubblici o privati certificati, di cui all’articolo 25 del D.L. n. 179/2012 e s.m.i., banche o intermediari finanziari iscritti all’albo unico di cui all’art. 106 TUB, università o centri di ricerca universitari, Distretti del commercio Lombardi (ente locale capofila) riconosciuti da Regione Lombardia, di cui alla D.G.R. n. 10397/2009 e s.m.i, Cluster Tecnologici Lombardi, riconosciuti da Regione Lombardia e conpersonalità giuridica, di cui al Decreto n. 1507/2016 e s.m.i..

b) soggetti privati: clienti o fornitori attuali o potenziali del soggetto richiedente, soggetti operanti nel medesimo settore professionale di quest’ultimo.

I soggetti di cui al comma precedente non devono risultare tra i soggetti che hanno presentato domanda di partecipazione a valere sul presente Bando.

L’endorsement deve essere rilasciato esclusivamente nell’apposito format che sarà reso disponibile sul Sistema informativo SiAge.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono partecipare i soggetti che, al momento della presentazione on line della domanda, posseggano uno dei seguenti requisiti:

a) siano MPMI, come definite all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, iscritte e attive al Registro delle Imprese da non più di 24 mesi, con Sede operativa attiva in Lombardia come risultante da visura camerale;

b) siano Liberi Professionisti in forma singola che abbiano avviato la propria attività professionale da non più di 24 mesi (come risultante dal Modello dell’Agenzia delle Entrate “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA” e s.m.i), e che abbiano eletto a Luogo di esercizio prevalente dell’attività professionale uno dei Comuni di Regione Lombardia e che, per tale attività professionale, risultino iscritti all’albo professionale del territorio di Regione Lombardia (a livello provinciale/regionale/interregionale) del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione di qualità rilasciata ai sensi della medesima legge (elenco Mise);

c) siano “aspiranti imprenditori”, ossia persone fisiche che provvedano, nel termine perentorio di 90 giorni a partire dalla data del decreto di assegnazione, pena la decadenza dall’Intervento Finanziario, ad iscrivere ed attivare nel Registro delle Imprese di una delle CCIAA di Regione Lombardia una MPMI;

d) siano “aspiranti liberi professionisti in forma singola”, ossia persone fisiche, non ancora in possesso di una Partita IVA riferibile all’attività professionale che intendono avviare, iscritte per tale attività all’albo professionale del territorio di Regione Lombardia (a livello provinciale/regionale/interregionale) del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione di qualità rilasciata ai sensi della medesima legge (elenco Mise). Tali soggetti sono tenuti, nel termine perentorio di 90 giorni a partire dalla data del decreto di assegnazione pena la decadenza dall’intervento finanziario, a:

  • aprire la Partita Iva riferibile all’attività professionale oggetto del Progetto presentato e per la quale risultano iscritti all’albo professionale o aderenti all’associazione tenuto dal Mise;
  • avviare tale attività professionale in un luogo di esercizio in Regione Lombardia.

Ciascun soggetto potrà beneficiare di un solo intervento finanziario.

SOGGETTI NON AMMISSIBILI

1. Non sono ammissibili agli interventi finanziari i soggetti:

a) i cui progetti non abbiano almeno un endorsement;

b) che risultino in difficoltà così come da definizione dell’art. 4.3 lett. a) del Regolamento de minimis;

c) che rientrino in uno degli ambiti di esclusione previsti dall’applicazione del Regolamento de minimis, ossia:

  • operanti in tutti i settori corrispondenti ai codici ricompresi nella sezione A (Agricoltura, silvicoltura e pesca) della classificazione Ateco 2007; al fine dell’applicazione del presente articolo si precisa che si farà esclusivo riferimento al codice di attività prevalente d’impresa/libero professionista del soggetto richiedente (Ateco 2007);
  • operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui all’Allegato 1 del Trattato UE (riportate nell’Allegato A del bando) nel caso in cui l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate ovvero nel caso in cui l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
  • le cui attività di progetto, oggetto di domanda di partecipazione al Bando, siano connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri;
  • le cui attività di progetto, oggetto di domanda di partecipazione al Bando, siano subordinate all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione;

d) che operino in uno dei settori esclusi ai sensi dell’articolo 3, comma 3 del Regolamento (UE) n. 1301/2013, ossia:

  • la disattivazione o la costruzione di centrali nucleari;
  • la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività elencate nell’allegato I della direttiva 2003/87/CE;
  • la fabbricazione, la trasformazione e la commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco;
  • investimenti in infrastrutture aeroportuali, se non connessi alla protezione dell’ambiente o accompagnati da investimenti necessari a mitigare o ridurre il loro impatto ambientale negativo;

e) che operino o che intendano operare in un settore di attività (CODICI ISTAT 2007 – ATECO prevalente di impresa/libero professionista) riconducibile alla Sezione R – Divisione 92 – attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco, con riferimento alla L.R. n. 8/2013;

f) che non siano in regola con le vigenti norme edilizie e urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente;

g) che per due volte non abbiano superato la fase dell’istruttoria formale del presente Bando;

h) che siano imprese o Liberi professionisti che non risultino in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva.

2. Non sono, inoltre, ammissibili agli interventi finanziari i soggetti che:

a) siano sottoposti a misure di prevenzione disposte dall’Autorità giudiziaria previste dalla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni, fatti salvi gli effetti della riabilitazione;

b) versino in stato di interdizione legale o interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese ovvero di interdizione dai pubblici uffici perpetua o di durata superiore a tre anni, salvi gli effetti della riabilitazione;

c) siano stati condannati, con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione, ovvero con sentenza irrevocabile di applicazione della pena di cui all’articolo 444, comma 2, del codice di procedura penale;

d) risultino essere legali rappresentanti e/o amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e/o soci, per i quali sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art 67 D.lgs 159/2011 (codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nonché nuove disposizione in materia di documentazioni antimafia); i soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs 159/2011.

3. Un soggetto richiedente che si qualifichi come MPMI o aspirante imprenditore non può candidare progetti riconducibili alla qualifica di Libero professionista o aspirante libero professionista e viceversa.

TERMINE DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI

I progetti ammessi all’intervento finanziario devono essere realizzati nel termine massimo di 18 (diciotto) mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’intervento finanziario.

SPESE AMMISSIBILI

1. Sono ammissibili all’intervento finanziario le spese sostenute esclusivamente per la realizzazione del progetto e le cui fatture, e relative quietanze, decorrano dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e sino al termine di realizzazione del progetto di cui al precedente articolo.

Per gli “aspiranti imprenditori” e “aspiranti liberi professionisti in forma singola” le spese sono ritenute ammissibili, rispettivamente, dalla data di inizio attività della MPMI come dalla visura camerale, e dalla data di avvio dell’attività libero-professionale come da modello dell’Agenzia delle Entrate.

2. Le spese ammissibili devono afferire esclusivamente alla sede operativa/luogo di esercizio prevalente dove si intende realizzare il progetto di avvio e/o sviluppo della MPMI/attività libero-professionale, oggetto dell’intervento finanziario di cui al presente bando, e devono riguardare le seguenti tipologie:

a) nuovo personale contrattualizzato a decorrere dalla data di ammissibilità delle spese di cui al precedente comma, fino ad un massimo del 30% delle spese totali ammissibili (ad esempio personale con contratto di lavoro dipendente o con un contratto di collaborazione, tra quelli consentiti dalla normativa vigente);

b) acquisto di beni strumentali materiali nuovi o usati o noleggio dei medesimi, quali ad es. attrezzature, hardware, macchinari, impianti, arredi, veicoli commerciali leggeri immatricolati nella categoria N1 (autocarri leggeri) con sottoclassificazione KO ed FO (ad eccezione di SUV, fuoristrada e station wagon) solo se strettamente necessari allo svolgimento dell’attività economica d’impresa/libero professionista oggetto dell’Intervento Finanziario. Se usati, i veicoli commerciali con le predette caratteristiche dovranno altresì essere riconducibili almeno alla categoria EURO 4.

c) acquisto di beni immateriali (marchi e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, licenze di produzione di know how e di conoscenze tecniche non brevettate, costi di prototipazione);

d) licenze di software nel limite massimo del 20% delle spese totali ammissibili;

e) servizi di consulenza o servizi equivalenti, non riferiti all’ordinaria amministrazione, fino ad un massimo del 25% delle spese totali ammissibili;

f) affitto dei locali della sede operativa/luogo di esercizio prevalente nel quale viene realizzato il Progetto di avvio e/o sviluppo della MPMI/attività libero-professionale, fino a un massimo di dodici mensilità di canone di locazione all’interno della durata di realizzazione del progetto;

g) acquisto delle scorte fino ad un massimo del 10% delle spese totali ammissibili;

h) spese generali addizionali forfettarie per un massimo del 15% delle spese di personale ammissibili del progetto, di cui alla precedente lett. a); sono incluse le spese relative alle “utenze” (luce, acqua, telefono, gas e collegamento a internet, ecc..) e il costo per le commissioni relative al rilascio di una eventuale garanzia fidejussoria, nel caso sia richiesta in base alle vigenti regole e in base agli esiti dell’istruttoria di merito creditizio (D.G.R. n. 3899/2015 ed eventuali ss.mm.ii e D.G.R n. 5295/2015).

3. Le singole voci di spesa ammissibili per le suddette categorie di spesa sono dettagliate nelle “Linee guida per la rendicontazione” che verranno rese successivamente disponibili sul Sistema Informativo SiAge.

4. Inoltre valgono i seguenti criteri:

a) le singole tipologie di spesa potranno essere oggetto di variazioni. Le variazioni comprese entro il limite di +/- 20% di ciascuna tipologia non devono essere autorizzate. Le variazioni superiori a tale percentuale (+/- 20%), comporteranno una preventiva richiesta formale tramite SiAge da parte del soggetto beneficiario al responsabile del procedimento e al soggetto gestore che attiveranno le opportune valutazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione. Tale richiesta dovrà essere accompagnata da idonea documentazione a supporto;

b) le richieste di variazioni di spesa possono essere presentate fino a 3 (tre) mesi prima del termine di realizzazione del progetto; richieste presentate successivamente non saranno ammissibili;

c) le spese di cui al precedente comma 2 sono ammesse al netto di IVA (ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dai Soggetti beneficiari e non sia in alcun modo recuperabile dagli stessi, tenendo conto della disciplina fiscale cui i Soggetti beneficiari sono assoggettati), di altre imposte e tasse nonchè di altri oneri accessori;

d) non sono ammissibili le spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento, così definito ai sensi dell’articolo 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza ed inoltre le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela). In via d’eccezione tali spese potranno essere ammissibili solo a condizione che il soggetto beneficiario, al momento della presentazione della domanda o in fase di rendicontazione delle spese di cui all’art. 15 del Bando (“Modalità di erogazione e di rendicontazione”), documenti che tale soggetto (fisico o giuridico), sia unico fornitore di tale strumentazione/servizio nel mercato;

e) non sono ammissibili le spese di viaggio (trasferte e alloggio);

f) non sono ammissibili le spese relative al deposito dei brevetti;

g) nel caso di acquisto di beni usati, dovrà essere presentata tutta la documentazione necessaria ad attestare il rispetto dei seguenti requisiti: presenza di un’attestazione del venditore circa l’origine precisa del bene e che comprovi che il bene non è stato acquistato con altri finanziamenti pubblici; che il prezzo del bene usato non ecceda il valore di mercato e sia inferiore al costo d’acquisto di attrezzatura di tipo analogo nuova; che le caratteristiche tecniche dei beni siano adeguate alle necessità del Progetto e conformi alle norme e agli standard applicabili, anche in materia di sicurezza;

CARATTERISTICHE ED ENTITÀ DELL’INTERVENTO FINANZIARIO

1. L’intervento finanziario può variare da un minimo di 25.000 fino ad un massimo di 65.000 euro e si compone di una quota di contributo a fondo perduto e di una quota di finanziamento agevolato a tasso zero.

2. L’entità dell’intervento finanziario, nel rispetto dei limiti di cui al precedente comma, viene determinato sulla base della tipologia di progetto, come indicato nella seguente tabella:

tabella bando intraprendo

3. La componente a titolo di finanziamento agevolato dell’intervento finanziario viene concessa nella forma tecnica del finanziamento a medio termine, la cui durata è compresa tra 3 e 7 anni di cui un periodo di preammortamento pari al massimo a 18 mesi, e secondo le scadenze indicate nel contratto di intervento finanziario di cui all’articolo 14.2 (“Stipula del contratto di intervento finanziario”). Il tasso nominale di interesse annuo applicato è pari allo 0%.

GARANZIE

A garanzia dell’adempimento delle obbligazioni derivanti dalla restituzione degli importi di cui al contratto di intervento finanziario, il quadro cauzionale a supporto della richiesta di Intervento Finanziario, conformemente a quanto previsto dalla D.G.R. n. 3899/2015 ed eventuali ss.mm.ii., è determinato dalla classe di rischio attribuita al soggetto beneficiario.

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

1. La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa SiAge all’indirizzo www. siage.regione.lombardia.it a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 settembre 2016.

2. I soggetti richiedenti devono:

a) possedere un indirizzo di posta elettronica certificata PEC;

b) registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo (login/password);

c) successivamente alla registrazione provvedere all’inserimento delle informazioni relative al soggetto richiedente (fase di profilazione su SiAge) sul predetto sito. Durante questa fase il soggetto richiedente dovrà scegliere il profilo con cui accedere al sistema informativo (cittadino o altra natura giuridica). I soggetti che si profilano come persona fisica potranno presentare domanda esclusivamente come “Aspirante Imprenditore” o “Aspirante Libero Professionista in forma singola”;

d) attendere la validazione della profilazione prima di procedere alla presentazione della domanda; i tempi di validazione potranno richiedere fino a 16 ore lavorative.

La profilazione può essere effettuata in qualsiasi momento, indipendentemente dalla tempistica stabilita per la presentazione delle domande di partecipazione al bando.

La procedura guidata per la presentazione delle domande sarà definita nel Manuale appositamente predisposto che verrà reso disponibile all’interno del sistema informativo alla data di apertura del bando.

Per maggiori informazioni e assistenza è necessario contattare

l’area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo allo 035 4120304.

 




Imprese&Territorio s’interroga sul ruolo delle Associazioni di categoria

Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosionie Angelo Carrara
Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosioni e Angelo Carrara

L’Assemblea dei presidenti delle associazioni di categoria che costituiscono Imprese &Territorio (Ascom, Cia, Coldiretti, Confartigianato Bergamo, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Apindustria, Cna, Fai e Lia), ha confermato all’unanimità i vertici: il presidente Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti e i due vicepresidenti, Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo e Alberto Brivio, di Coldiretti. Confermato anche il coordinatore Edoardo Ranzini, direttore di Confimi-Apindustria. “Ringrazio i colleghi presidenti per la confermata stima nei miei confronti – ha detto Ambrosioni – e in quella dei colleghi Carrara e Brivio, preziosi vicepresidenti e del coordinatore Ranzini, che hanno svolto un importante lavoro lo scorso anno. Sono orgoglioso di presiedere un’esperienza unica nel panorama nazionale che, ragionando in termini collettivi, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole associazioni riesce a produrre progettualità utile a tutte le pmi del nostro territorio. Proseguiremo con rinnovato vigore nelle attività avviate lo scorso anno: dalle azioni insieme alle altre componenti del territorio per una rinnovata governance del sistema Bergamo, secondo le indicazioni dell’Ocse, alle iniziative sulle politiche del lavoro, con particolare attenzione al tema del welfare aziendale che stiamo definendo dopo il protocollo d’intesa siglato con Cgil, Cisl e Uil di Bergamo”. “Nei prossimi mesi inoltre – prosegue Ambrosioni – realizzeremo con il Consorzio Aaster del professor Aldo Bonomi un’importante analisi del ruolo delle Associazioni di categoria delle imprese ai tempi della disintermediazione per celebrare il decennale del nostro Comitato unitario nato nel marzo del 2007”.




Brevetti e marchi, seminario al Point

Si terrà il 19 luglio, alle 14.30, al Point – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine, il seminario su “Brevetti e marchi: profili economici di sfruttamento dopo il Patent Box”. Lo sviluppo e lo sfruttamento dei beni immateriali (marchi, brevetti, ecc.) assumono sempre più rilevanza nella gestione aziendale e nella definizione delle strategie dell’impresa, anche grazie ai vantaggi fiscali connessi. Lo strumento fiscale del Patent Box è una realtà consolidata in numerosi Paesi europei; con la Legge di Stabilità 2015 e alcuni provvedimenti attuativi di recente emanazione, anche in Italia è divenuto uno strumento pienamente operativo. Il seminario, rivolto a tutte le micro, piccole e medie locali ma aperto a tutti gli interessati, ha l’obiettivo di illustrare le ultime novità introdotte e di suggerire come impostare correttamente le politiche di brevettazione e di registrazione dei diritti di proprietà industriale, per meglio sfruttare le agevolazioni fiscali esistenti. Gli argomenti trattati saranno accompagnati da esemplificazioni e casi concreti. Gli argomenti trattati: l’uso del marchio ai fini del Patent Box si è rilevato poco proficuo; il design registrato come strumento di tutela per i casi non inventivi fornisce ottimi risultati; come impostare le politiche di brevettazione di prodotti futuri alla luce della massimizzazione dell’impatto fiscale; il problema del cumulo dei diritti e la sua influenza nel calcolo totale; Esempi numerici e casi concreti. L’incontro è promosso nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le locali organizzazioni di categoria, con il supporto tecnico-scientifico sia dell’ufficio brevetti e marchi della Camera di commercio, sia del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo.




Torna “Intraprendo”, contributi regionali per professionisti e nuove imprese

regione_lombard.jpgÈ stato pubblicato il nuovo Bando regionale “Intraprendo”, destinato a finanziare l’avvio di nuove micro, piccole e medie imprese e attività professionali, con una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro. Possono partecipare al Bando: mpmi costituite da non più di 24 mesi; liberi professionisti in forma singola e aspiranti imprenditori o liberi professionisti.

La Regione – sulla base della valutazione del business plan e del progetto imprenditoriale – finanzierà le start up con un contributo compreso tra 25mila e 65mila euro, per il 10% nella forma di contributi a fondo perduto e per la quota rimanente come finanziamento a tasso zero fino a 7 anni. Il contributo regionale coprirà fino al 60% delle spese ammissibili; fino al 65% nel caso di giovani under 35 o over 50 in stato di disoccupazione.

Tra le spese ammissibili segnaliamo in particolare: personale di nuova assunzione; acquisto o noleggio di attrezzature, hardware, impianti, arredi, veicoli commerciali leggeri, software, consulenze; affitto dei locali per massimo 12 mensilità e spese generali comprese utenze.

Per essere ammessi all’intervento finanziario è indispensabile che i progetti ricevano una o più dichiarazioni a supporto della qualità dell’idea imprenditoriale (“endorsement”) che potranno essere rilasciate anche dalle Associazioni di Categoria. Le domande di contributo potranno essere presentate online a partire dal 15 settembre 2016.




Tour operator e agenzie viaggi, cambia la tutela in caso di fallimento

agenzia viaggiCon la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge europea 2014 (legge n. 115/2015) in vigore dal 18 agosto è stato modificato radicalmente il codice del turismo relativamente alle tutele per viaggiatori coinvolti loro malgrado nel dissesto economico dei tour operator o agenzie di viaggio presso le quali abbiano acquistato un pacchetto vacanze.

In particolare, la diretta conseguenza, a partire dal 01/01/2016, prorogato dalla legge di stabilità al 1/7/2016, della nuova disciplina è la sostituzione del Fondo nazionale di garanzia, per i viaggi organizzati quale che ne sia la destinazione, con polizze assicurative o garanzie bancarie che, in caso di insolvenza o fallimento dell’organizzatore o del venditore, garantiscano al viaggiatore il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto di viaggio e il rientro immediato del turista.

La stessa norma stabilisce la possibilità, per i pacchetti prenotati fino al 31/12/2015, di proporre istanze di rimborso entro tre mesi dalla data in cui si è concluso o si sarebbe dovuto concludere il viaggio. Tali istanze saranno definite fino al limite di capienza del Fondo nazionale di garanzia ex art. 51 del Dlg. 79/2011. Quindi, se da un lato verrà meno l’assistenza da parte dello Stato, dall’altro è sancito l’obbligo da parte di tour operator e agenzie di viaggi di predisporre assicurazioni e garanzie bancarie, sia per i viaggi all’estero che per quelli effettuati all’interno di un singolo Paese, anche se, in questa versione dell’articolo, in caso di rientro immediato del turista, è stata rimossa la menzione a un’assistenza anche di tipo economico.




Sistema duale e dell’apprendistato, in Provincia siglato l’ccordo sperimentale

provincia
Oggi, in via Tasso, è stato sottoscritto dalla Provincia di Bergamo e dalle parti sociali, politiche e sindacali l’accordo territoriale sperimentale per lo sviluppo nel territorio bergamasco del sistema duale e dell’apprendistato art.43 D.Lgs 81/2015 per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. L’ accordo è stato contemporaneamente sottoscritto per adesione e condivisione dalle Istituzioni formative del territorio provinciale che svolgono percorsi di IeFP (istruzione e formazione professionale) e che operano nell’ambito dell’apprendistato e dell’alternanza scuola-lavoro. La finalità è creare un coordinamento che sia funzionale allo scambio di pareri sull’interpretazione della normativa, alla condivisione delle esperienze e all’attuazione di iniziative per lo sviluppo del sistema duale e, in modo particolare, dell’apprendistato articolo 43 nei percorsi di IeFp presenti sul territorio bergamasco.

“La Provincia c’è sul rapporto scuola/lavoro – ha detto il presidente Matteo Rossi -.  Lo abbiamo dimostrato con la Fiera dei Mestieri, lo faremo con gli Stati generali della formazione in autunno, lo facciamo oggi con la sottoscrizione di un accordo che vuole dare concretezza al cuore del sistema duale, ossia l’apprendistato per il raggiungimento della qualifica e del diploma. Gli obiettivi di fondo che condividiamo con i tantissimi soggetti che hanno aderito sono tre: la lotta alla dispersione scolastica, la presa in carico dei giovani neet, uno sviluppo dell’impresa sempre più basato sulla formazione e la conoscenza. Con questo accordo riconosciamo fino in fondo l’impresa come soggetto formativo, un passaggio culturale che trova nella realtà bergamasca un’esperienza che può diventare modello nazionale”. Se in generale l’apprendistato – norma che negli ultimi anni è andata evolvendosi – è ritenuto la modalità privilegiata di accesso qualificato dei giovani al lavoro, il D.Lgs 81/2015 integra organicamente “in un sistema duale” formazione e lavoro. Nella nostra provincia, tra gennaio 2015 e maggio 2016, sono stati attivati 5.036 contratti di apprendistato.
L’apprendistato è strutturato in modo da coniugare la formazione effettuata in azienda con l’istruzione e la formazione professionale svolta dalle istituzioni formative. In particolare, le parti hanno individuato nell’articolo 43 lo strumento adeguato per promuovere la formazione e l’occupabilità dei giovani, riducendo nel contempo la dispersione scolastica. I firmatari riconoscono l’importanza di altri strumenti per l’ avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro quali: i tirocini curriculari ed extra curriculari con periodo di orientamento al lavoro e di formazione in contesto lavorativo; l’alternanza scuola-lavoro, dove la scuola diventa più aperta al territorio e l’azienda esercita un ruolo formativo primario verso i giovani, in un contesto che vede il concorso e la collaborazione di diversi attori alla realizzazione delle iniziative di alternanza scuola-lavoro (associazioni d’impresa, Camere di Commercio, enti pubblici e privati ecc.).

Firmatari per la parte sociale, politica e sindacale:

  • Provincia di Bergamo
  • Ufficio scolastico regionale per la lombardia – ufficio iii ambito territoriale di Bergamo
  • Ance Bergamo
  • Cna Bergamo
  • Confagricoltura Bergamo
  • Confartigianato Bergamo
  • Ascom Confcommercio Bergamo
  • Confcooperative
  • Confesercenti Bergamo
  • Confimi apindustria Bergamo
  • Confindustria Bergamo
  • Federazione Coldiretti Bergamo
  • Lia Bergamo
  • Cgil – Cconfederazione generale italiana del lavoro
  • Cisl – Confederazione italiana sindacati dei lavoratori
  • Uil – Unione italiana del lavoro

Istituzioni formative e Associazioni:

  • FSF LOMBARDIA (Federazione Servizi Formativi Lombardia): IKAROS IMPRESA SOCIALE – Bergamo
  • AFP Patronato San Vincenzo
  • ACOF Olga Fiorini – Cooperativa sociale onlus – Bergamo
  • Azienda Bergamasca Formazione
  • Associazione Centro Studi Teorema
  • Associazione Istituto Scolastico Sistema
  • Associazione CNOS/FAP Regione Lombardia – Treviglio
  • Associazione Scuola SILV
  • Consorzio ENFAPI Treviglio
  • ENGIM Lombardia
  • Ente di Formazione Sacra Famiglia
  • Fondazione ENAIP Lombardia – Bergamo
  • Fondazione I.S.B.
  • Fondazione LEONARDO Education
  • Fondazione Maddalena di Canossa
  • Scuola d’Arte applicata Andrea Fantoni
  • Scuola Edile di Bergamo
  • Scuola Internazionale di Estetica Locatelli impresa sociale snc

 

L’accordo – Sistema duale e dell’apprendistato

 

 




Alberto Ceresoli nuovo direttore dell’ Eco di Bergamo

Alberto Ceresoli
Alberto Ceresoli

Cambio al vertice de L’Eco di Bergamo: dopo cinque anni Giorgio Gandola lascia la direzione del quotidiano, di Bergamo Tv e Radio Alta e al suo posto arriva Alberto Ceresoli, che dal 2014 era vicedirettore del quotidiano bergamasco. Lo ha comunicato oggi la Sesaab, società editrice de L’Eco. Nato a Bergamo nel 1962, sposato con una figlia, il neodirettore Ceresoli ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1980 a L’Eco di Bergamo occupandosi di cronaca sportiva e cittadina, per poi essere assunto nel febbraio 1987. È stato una delle ultime leve selezionate e cresciute con lo storico direttore monsignor Andrea Spada. Capo servizio della cronaca della città nel 1998, Ceresoli aveva assunto nel 2008 l’incarico di capo della redazione web, portandola, in tandem con il direttore Gandola, a traguardi significativi in termini di numeri e di qualità. Al nuovo direttore Alberto Ceresoli, l’assemblea degli azionisti ha espresso i migliori auguri di buon lavoro «nella certezza che saprà continuare ad interpretare l’ispirazione cristiana del nostro quotidiano, implementando le istanze di innovazione, digitalizzazione e qualità che la sfida tecnologica impone». A Ceresoli gli auguri anche di tutta la redazione della Rassegna.it.




Heidelberg, completata l’acquisizione di Italcementi. Ecco cosa accadrà

Roberto Callieri, nuovo ad di Italcementi
Roberto Callieri, nuovo ad di Italcementi

HeidelbergCement ha completato oggi l’acquisizione da Italmobiliare della proprietà del 45% delle azioni di Italcementi. Dall’unione di HeidelbergCement e Italcementi nasce il primo produttore mondiale di aggregati, il secondo nel cemento e il terzo nel calcestruzzo, con oltre 63.000 dipendenti in più di 3.000 siti produttivi in 60 paesi in cinque continenti. La capacità totale delle 156 cementerie è pari a circa 200 milioni di tonnellate di cemento. HeidelbergCement detiene più di 600 siti produttivi di inerti e oltre 1.700 impianti per la produzione di calcestruzzo. Ciò lo rende il principale player mondiale nella fornitura verticalmente integrata di materiali da costruzione. Rinnovato il Consiglio di amministrazione, che risulta composto da: Luca Sabelli presidente, Lorenz Naeger vicepresidente esecutivo, Dominik von Achten, vicepresidente esecutivo, Roberto Callieri amministratore delegato, Paolo Benazzo, Paolo Caliceti, Lorenzo Renato Guerini, Victoire de Margerie, Maria Martellini, Claudia Rossi, Carlo Secchi e Laura Zanetti

Cosa accade in conseguenza del closing?

HeidelbergCement acquisisce da Italmobiliare la proprietà del 45% delle azioni di Italcementi e il controllo della società. Conseguentemente è stata modificata la composizione del Consiglio di Amministrazione con l’ingresso di cinque consiglieri di nomina HeidelbergCement in sostituzione di altrettanti consiglieri della precedente maggioranza. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato Roberto Callieri nuovo amministratore delegato, un manager italiano da sempre in Italcementi e con oltre 20 anni di esperienza internazionale.

Come cambia dal punto di vista societario?

La società – attualmente quotata alla Borsa di Milano – cambia assetto proprietario e sulle restanti azioni sarà effettuata, nei prossimi mesi, una Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria. Al termine dell’OPA, Italcementi farà parte del Gruppo HeidelbergCement come filiale italiana. Dall’unione di HeidelbergCement e Italcementi Group nasce il secondo produttore mondiale di cemento, il primo negli aggregati e il terzo nel calcestruzzo. Italcementi conferma – ora e per il futuro – i valori in cui si è sempre riconosciuta e che ne hanno caratterizzato la storia: sicurezza, integrità e correttezza, dialogo e ascolto delle comunità, salvaguardia dell’ambiente e promozione dell’innovazione.

La società conserverà la sua identità italiana?

Si. Italcementi conserva il suo marchio, la sua identità industriale e culturale e la tradizione dei suoi oltre 150 anni di storia, confermando il suo impegno al mercato italiano dei materiali da costruzione. A partire dal top management, che continua a essere italiano, tutto sarà italiano: la società continuerà a produrre e commercializzare cemento, calcestruzzo e inerti in Italia, utilizzando risorse, servizi e maestranze italiane. Tutto ciò con il chiaro obiettivo di continuare a fornire ai propri clienti prodotti di alta qualità e le migliori soluzioni per il mercato dei materiali da costruzione, confermando e consolidando la propria leadership di mercato in Italia.

È prevista una riorganizzazione dei siti produttivi?

Italcementi ha in corso un piano di riorganizzazione che traguarda al settembre 2017 e che è confermato in tutte le sue parti. Peraltro, HeidelbergCement ha più volte sottolineato l’importanza strategica dell’Italia nel contesto del nuovo Gruppo e intende giocare nel nostro Paese un ruolo da protagonista.

Saranno rivisti i piani di produzione in seguito all’acquisizione?

No, i piani di produzione e di funzionamento degli impianti in Italia dipendono e dipenderanno esclusivamente dalle condizioni di mercato e l’assetto industriale sarà adeguato allo scopo di assicurare la massima competitività dell’azienda sul mercato italiano.

Per quanto riguarda la riorganizzazione della sede di Bergamo, cosa succederà ora?

Con il closing si avvia un periodo di transizione che porterà Italcementi al suo assetto definitivo. A Bergamo è confermata la presenza della Sede Centrale italiana oltre che di quella dell’innovazione di prodotto per l’intero Gruppo HeidelbergCement. Durante il periodo di transizione verranno promosse iniziative tese a favorire la mobilità internazionale nell’ambito del nuovo Gruppo.

Dove sarà ubicata la Sede Centrale di Italcementi in Italia?

La sede centrale di Italcementi sarà in i.Lab, il Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi al Kilometro Rosso di Bergamo.

Qual è la struttura produttiva di Italcementi in Italia?

Italcementi è il principale produttore e leader di mercato del cemento in Italia, con 7 impianti a ciclo completo, 8 centri di macinazione e un terminale. A questi si aggiungono 124 impianti di calcestruzzo e 20 cave di aggregati.

 

 




Comelit, il cuore in Valseriana ma progetti avveniristici da New York a Singapore

La sede Comelit di Rovetta
La sede Comelit di Rovetta

Era il 28 giugno 1956 quando venne costituita ufficialmente a Bergamo la Compagnia Elettronica Italiana Srl. Da allora sono trascorsi 60 anni di storia, nel corso dei quali Comelit si è affermata sui mercati internazionali come uno dei marchi di riferimento nell’ambito della videocitofonia, ampliando gradualmente il proprio raggio di azione ai segmenti della videosorveglianza, dell’antintrusione, dell’automazione domestica, del controllo accessi e dell’antincendio. Se il cuore dell’azienda è nella sede centrale di San Lorenzo di Rovetta, in alta Val Seriana, sono ben 15 i Paesi del mondo nei quali Comelit è presente con una propria filiale e oltre 70 quelli in cui i suoi prodotti sono distribuiti. Un gruppo a vocazione mondiale, con circa 400 dipendenti e un fatturato consolidato di quasi 93 milioni di euro, in costante crescita anche in questi anni di forte crisi globale. “Passion. Technology. Design”: nel claim che accompagna il marchio, si leggono i valori che hanno costruito e alimentato il successo di Comelit. La passione, intesa come ricerca continua ed instancabile della qualità. La tecnologia, focus dell’innovazione che coinvolge prodotti e sistemi e che Comelit porta avanti nei suoi centri di ricerca e sviluppo in Italia, Francia e Tunisia. Il design, elemento che ormai identifica lo stile dei prodotti Comelit e che, negli ultimi anni, si è tradotto in prestigiosi riconoscimenti internazionali. La pulsantiera 3one6 Sense nel 2013 è stata pluripremiata con il Red Dot Award e il Good Design Award. Nel 2015 doppia vittoria per Comelit al Good Design Award con il posto esterno Quadra e il monitor Icona. Riconoscimenti importanti anche per i prodotti della domotica: la placca multipotente brevettata One si è infatti aggiudicata il Red Dot Award nel 2014.

Il motore dell’evoluzione di Comelit è senza dubbio l’innovazione, che – soprattutto nella videocitofonia, da sempre core business dell’azienda – ha contribuito a tracciare la storia del progresso del settore. Tappe fondamentali di questa storia sono, nel 1979, il primo citofono digitale in grado, con soli 3 fili, di collegare fino a 999 citofoni, cui fa seguito, nel 1999, Simplebus, il primo sistema digitale 2 fili + 2 in parallelo, per impianti citofonici e videocitofonici. Nel 2012 nasce il sistema digitale ViP che consente di gestire tutti i dispositivi di videocitofonia sulla base di protocolli IP, eliminando ogni vincolo nel numero di collegamenti e nella distribuzione dei cavi, oltre a garantire una integrazione totale con ogni dispositivo presente nel contesto abitativo, anche di terze parti.

Parallelamente alla consacrazione nel settore della videocitofonia, Comelit ha ampliato il suo campo di azione. A livello internazionale il processo ha inizio con l’apertura, nel 1996, della prima filiale a Lione, in Francia; ad essa fanno seguito quelle in Olanda, Spagna, Belgio, UK, Germania, USA, Irlanda, Grecia, Singapore, Hong Kong, Dubai, Australia, Russia e Colombia. Sul fronte dei segmenti di mercato, Comelit ha acquisito spazi sempre più importanti nella Home Automation, grazie a dispositivi come la placca multipotente brevettata One e il supervisore domotico Icona Manager, sintesi perfetta di tecnologia all’avanguardia e minimalismo formale. Importanti risultati sono stati ottenuti nel tempo nel controllo accessi), nella videosorveglianza e nell’antintrusione, dove spicca la gamma Vedo con le sue molteplici funzioni per la perfetta sicurezza della casa, tra cui il controllo e il comando attraverso le app Vedo, sviluppata per smartphone e tablet. La sfida dei prodotti Comelit per l’antincendio è invece iniziata con successo poco più di un anno fa. I prodotti Comelit sono oggi richiesti in tutto il mondo. Gli interventi, nell’ambito di commesse sempre molto prestigiose, ormai non si contano più: dal grande complesso residenziale Stuy Town di Manhattan al The Caribbean di Singapore, dalla lussuosa Tour Odeon di Montecarlo al Markthal, il famoso mercato coperto di Rotterdam.