Voucher, l’Ascom: “Servono risposte immediate. Ecco le nostre proposte”

Enrico Betti
Enrico Betti

Mentre il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisce che l’utilizzo nel periodo transitorio  dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, i cosiddetti Voucher, dovrà essere effettuato  sino al 31 dicembre 2017 e nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25, e in attesa che il Governo elabori una normativa alternativa o agevoli l’utilizzo dei contratti a chiamata, l’Ascom Confcommercio Bergamo scende in campo con una proposta alternativa, lanciando un appello al sindacato. “A noi – spiega Enrico Betti, responsabile delle Politiche del Lavoro dell’Ascom – sembra utile e opportuno andare oltre le lamentele e provare a trovare delle risposte immediate e da condividere con le parti sociali in modo unitario per il bene di tutto il tessuto sociale ed economico bergamasco. Per questo – aggiunge Betti – la sfida che lanciamo al territorio è quella di intervenire sul contratto di lavoro con l’obiettivo di garantire una valida alternativa ai Voucher, in particolare per quanto riguarda il monte orario settimanale e il costo del lavoro; mentre non possiamo intervenire sui contributi previdenziali, che evidentemente sono indisponibili alla contrattazione collettiva”. Per Betti le leve su cui oggi è possibile agire “sono, in particolare, il part time e, nel contratto del turismo, il lavoro cosiddetto “extra”, tipicamente svolti nei week end o durante i picchi di lavoro come i  banchetti. Si può agire tenendo conto dei vincoli di legge contrattuali; per esempio, non possono esser stipulati contratti part time  inferiori alle 15 ore nel turismo e alle 16 ore nel commercio. Quindi, considerando le tipologie di lavoratori fruitori di Voucher – studenti, pensionati e percettori di indennità dello stato – la nostra proposta dell’Ascom, in via sperimentale, è quella a stabilire tra le parti le regole e le attività per cui si possa applicare un part time (anche solo di 4 ore settimanali frazionabili) ad un lavoratore, derogando anche sulle voci retributive come la 14esima. “In questo modo, per esempio, un cameriere – annota Betti – avrebbe un costo orario aziendale di circa 13 euro e un netto pari a quanto percepiva con i Voucher (circa 7 euro), con contributi e ogni tutela di legge e contratto. La differenza positiva consiste nel fatto che ogni mansione avrebbe un riconoscimento economico diverso, in quanto l’inquadramento contrattuale dipenderà dalla mansione svolta”.

 




Voucher, utilizzo fino a dicembre per quelli richiesti alla data del decreto

voucher lavoroIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che l’utilizzo nel periodo transitorio – sino al 31 dicembre 2017 – dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, i cosiddetti Voucher, dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni abrogate dal Decreto legge 17 marzo 2017, n. 25. Decreto che ha abrogato le disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché modificato le disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Al comma 2, la norma prevede, appunto, che possano essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017 i buoni per prestazioni di lavoro accessorio richiesti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto.




Cooperative, Malvestiti: «Logica di impresa da valorizzare»

CooperativePresentata la doppia ricerca sull’economia cooperativa in provincia di Bergamo al convegno «Imprese cooperative tra presente e futuro. Una risorsa per il territorio, creazione di valore e nuovi servizi per il suo sviluppo» organizzato sabato 18 marzo al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni di Bergamo. Realizzata da Confcooperative Bergamo e CSA Coesi, in collaborazione con Euricse e Università di Bergamo-Cesc, la ricerca conferma il ruolo centrale delle imprese cooperative e dell’economia sociale per lo sviluppo locale.
Il presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini ha detto che «oltre a essere capaci di innovazione e di anticipare mercati e modelli di sviluppo sostenibile, le cooperative sono un valore aggiunto per il territorio, un sistema composto da imprese longeve che assicurano stabilità ai propri lavoratori e che operano in settori ad alta intensità di conoscenza, dove trova spazio un capitale umano pregiato e qualificato. Imprese che arricchiscono il territorio investendo in beni comuni: il welfare, la cultura, l’ambiente, l’accessibilità e la mobilità delle persone per una nuova frontiera dello sviluppo locale che coniugando sostenibilità e innovazione possa generare una crescita intelligente e inclusiva in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie e delle comunità locali». All’incontro è intervenuto anche Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio di Bergamo: «Bisogna capire l’evoluzione futura del sistema cooperativo e il contributo che potrà dare all’economia bergamasca – ha Malvestiti -. Le cooperative rappresentano un modello produttivo virtuoso in questo momento e confermano la capacità di rispondere alle esigenze dei nostri territori. Le cooperative hanno introdotto una logica di impresa da valorizzare e incoraggiare». All’ex Borsa Merci è stato presentato anche il nuovo Centro Servizi CSA Coesi, nato ad agosto 2016 a seguito della fusione tra CSA e Coesi Servizi. Il presidente Lucio Moioli: «I servizi come tassello che consente agli attori dell’economia sociale, cooperative e associazioni in primis, di giocare in maniera autorevole il proprio ruolo e perseguire i propri obiettivi».

La ricerca in sintesi

L’obiettivo della ricerca era quello di misurare nel modo più preciso possibile la diffusione e la rilevanza delle cooperative attive nella provincia di Bergamo verificandone la situazione al 2014 ed approfondendone l’evoluzione negli ultimi anni, anche in analisi comparata con le imprese di capitali. «La ricostruzione – ha spiegato Chiara Carini di EURICSE Trento –  si basa sulla combinazione di diverse fonti dati sia di natura statistica che amministrativa: l’Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) dell’Istat, la banca dati Aida-Bureau Van Dijk, gli archivi dell’Inps e l’Albo delle Cooperative disciplinato dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 giugno 2004 e successive integrazioni». Al 2014 il numero di cooperative attive nei settori extra-agricoli, con sede legale nella provincia di Bergamo, erano 763 – di cui 213 sociali – pari al 9,3% delle cooperative con sede in Lombardia e all’1,3% delle cooperative risultate attive a livello nazionale. La distribuzione a livello comunale evidenzia una concentrazione delle cooperative nei due principali comuni della provincia: Bergamo e Treviglio. Dall’analisi dei bilanci disponibile emerge che, nel 2014, le cooperative bergamasche esaminate hanno generato un valore della produzione di quasi 1,3 miliardi di euro. Si tratta di un presente variegato: a realtà di piccole-medie dimensioni si affiancano alcuni first player di settore attivi a livello nazionale in grado di determinare l’andamento economico-finanziario ed occupazionale dei settori di attività. Fondamentale l’apporto delle cooperative sociali, attive soprattutto nei settori tradizionali della cooperazione sociale di tipo A (assistenza sociale, sanità e istruzione) e di produzione e lavoro (soprattutto nei trasporti, servizi di supporto alle imprese e costruzioni).

Secondo i dati estratti dagli archivi dell’Inps, nel corso del 2014, le cooperative e i consorzi cooperativi con sede nella provincia di Bergamo hanno attivato più di 36 mila posizioni lavorative, pari al 10,6% delle posizioni lavorative attivate dalle cooperative e consorzi con sede in Lombardia. I dati sottolineano l’equità di partecipazione al lavoro delle donne – il 53,9% delle posizioni attivate in corso d’anno, contro il 46,4% a livello regionale ed il 49,3% a livello nazionale – e una maggiore presenza di giovani rispetto alle realtà regionale e nazionale: il 37,2% delle posizioni lavorative è occupata da lavoratori con meno di 35 anni, contro il 36,1% rilevato per la Lombardia e il 30,1% a livello nazionale. “I dati che la ricerca mette in luce sono in linea con il resto d’Europa – ha sottolineato Luca Jahier, presidente del Gruppo Attività diverse del Cese (Comitato economico e sociale europeo) -. Le imprese cooperative oggi aggregano 144 milioni di persone, circa un quarto della popolazione europea, ma devono trovare maggiore visibilità e ascolto rispetto a quello che è loro oggi assegnato perché questo è un settore capace di leggere prima degli altri cambiamenti economici. Il mondo dell’economia sociale, di cui le cooperative sono una componente essenziale, ha prodotto un aumento del Pil, del numero di imprese, con un saldo positivo occupazionale rispetto ad altre forme di impresa, che ha garantito un incremento del 40% in Europa».

 




Imprenditori si diventa, con il percorso di alta formazione di Bergamo Sviluppo

1703 Bergamo Sviluppo - presentazione logica e start me up (1)L’attitudine al fare impresa si può anche imparare e coltivare. Per farlo c’è un’ iniziativa tutta nuova di Bergamo Sviluppo, l’Azienda Speciale della Camera di commercio. Si chiama “Start Me Up – Percorso di alta formazione per lo sviluppo dell’autoimprenditorialità” ed è rivolta a coloro che desiderano sviluppare le competenze necessarie per la progettazione e il lancio di una startup ma anche approfondire modelli e strumenti utili per cogliere le sfide del mercato e sviluppare decisioni strategiche.

C’è tempo fino a venerdì 24 marzo per presentare la propria candidatura al percorso. Chi sarà ammesso (sulla base di un colloquio conoscitivo per la valutazione di competenze individuali, attitudini imprenditoriali, motivazioni, fattibilità, validità nel tempo e carattere innovativo del progetto d’impresa) potrà contare di 150 ore di formazione d’aula e su un pacchetto di ore di consulenza specialistica.

Le lezioni si svolgeranno da inizio aprile a metà luglio 2017, in orario serale, nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2, e affronteranno le seguenti tematiche: business design & concept, strategie di marketing per le startup, organizzazione e pianificazione aziendale, canali di finanziamento, competenze per diventare imprenditori, tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale. Il corso avrà un taglio concreto ed esperienziale attraverso la discussione di casi aziendali, lo svolgimento di esercitazioni, lo sviluppo e l’analisi di business plan.

Gli aspiranti imprenditori che avranno garantito una presenza in aula per almeno il 75% del monte ore potranno poi beneficiare di consulenze individuali per lo sviluppo e l’avvio del progetto imprenditoriale, fino a un massimo di 25 ore. Le consulenze potranno riguardare aspetti legati alla validazione dell’idea d’impresa, all’analisi del mercato di riferimento, all’individuazione della clientela target, alla definizione di una strategia promozionale, alla tutela della Proprietà Industriale, alla stesura di contratti.

Il percorso, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo, è realizzato nell’ambito del progetto LOGIC@ – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare Autoimprenditorialità e si avvale del supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo, in particolare del Centro di Ateneo CYFE-Center for Young and Family Enterprise.

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Il progetto LOGIC@ è la sintesi e l’evoluzione delle diverse attività che l’Azienda Speciale svolge da anni a favore di chi desidera avviare un’attività imprenditoriale o l’ha avviata da poco. Grazie a questa nuova cornice, nel 2017 Bergamo Sviluppo potenzia alcune iniziative già in atto e lancia nuove proposte, supportando tutte le fasi legate allo startup d’impresa, da quella preliminare di approccio e definizione dell’idea imprenditoriale a quella successiva di progettazione, fino all’avvio dell’attività. Il tema, del resto, è sempre più cruciale. L’autoimprenditorialità e lo sviluppo d’impresa sono infatti sbocchi sempre più presi in considerazione sia dai giovani che progettano il proprio futuro professionale sia da chi ha perso il lavoro e vuole crearsi un’alternativa.

LOGIC@ e il percorso di alta formazione Start Me up sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Andrea Vendramin, segretario generale f.f. della Camera di Commercio di Bergamo, Angelo Carrara, presidente di Bergamo Sviluppo, il direttore Cristiano Arrigoni, Emanuel Canini, referente Punto Nuova Impresa e Giorgio Ferrari, referente del nuovo progetto S.TE.P. – Servizio per TEstare Progetti d’impresa.

Le domande di adesione a Start Me Up devono essere presentate entro venerdì 24 marzo all’indirizzo mail raso@bg.camcom.it o via fax allo 035/247169, oppure brevi manu alla segreteria di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo (3° piano).




Alberghi e ristoranti, per migliorare la gestione d’impresa arriva lo Speed Date dell’Ascom

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Aggiornarsi per competere. Con questo slogan parte a Bergamo il primo Speed Date del Turismo, innovativo appuntamento dedicato agli imprenditori dell’ospitalità, alberghi e ristoranti in particolare.

L’iniziativa è promossa da Ascom Confcommercio Bergamo, si svolge nella sede dell’Associazione (via Borgo Palazzo, 137) lunedì 3 e martedì 4 aprile ed è realizzata da GP Studios, azienda emiliana leader nella formazione delle imprese che operano nel turismo.

È una “due giorni” articolata in un seminario sull’ottimizzazione della gestione d’impresa (nella mattinata del 3 aprile, dalle 10 alle 12) e su appuntamenti a tu per tu (nel pomeriggio del 3 e nell’intera giornata del 4 aprile) con ben cinque specialisti in cinque aree aziendali: commerciale, analisi dei costi e dei ricavi, web e social media marketing, strategia di marketing, lavoro e sicurezza.

Il direttore dell'Ascom, Oscar Fusini
Il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini

«Lo Speed Date del Turismo vuole rappresentare una nuova modalità di coinvolgimento degli associati – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio -. È un percorso innovativo che permette di apprendere attraverso workshop e consulenze mirate. Oggi per competere è necessario accrescere le competenze nei diversi ambiti imprenditoriali: dall’analisi dei costi al marketing, dalle strategie commerciali alle politiche del lavoro. È fondamentale quindi attingere a competenze altamente specialistiche per trovare dei meccanismi di applicabilità».

Il seminario avrà come tema la gestione dell’azienda ed i partecipanti saranno guidati nell’analisi di ogni dinamica che governa la loro impresa. Lo scopo è quello di avviare l’imprenditore ad un ragionamento verso una gestione del ristorante e dell’albergo che sia corretta e redditizia, mantenendo un’alta qualità ed imparando a determinare una corretta organizzazione operativa. Relatore, nonché ideatore dello Speed Date del Turismo, è Giacomo Pini, leader e amministratore della GP Studios.

Ispirati al format ideato alla fine degli anni Novanta negli Stati Uniti che permette a uomini e donne single di conoscersi nell’arco di un tempo limitato e con regole prestabilite, gli Speed Date per le imprese permetteranno invece di incontrare a rotazione i cinque consulenti e di ricevere, grazie ad un’analisi preventiva delle aziende, soluzioni personalizzate.

Ciascun partecipante avrà a disposizione ogni consulente per 20 minuti, al suono della campanella passerà ad un altro esperto. Questi i temi affrontati nelle diverse postazioni: ricerca dei clienti e tattiche commerciali per intercettarli; identificare i costi superflui e ottimizzare le risorse; utilizzo dei canali web e social nell’ottica di vendere camere e fidelizzare i clienti; la direzione da intraprendere per raggiungere il successo economico; la gestione dei collaboratori e la sicurezza con le formule contrattuali più convenienti e le ultime normative in materia di sicurezza sia alimentare sia dei luoghi di lavoro. In meno di due ore si potrà quindi avere una nuova visione del proprio business.

L’iniziativa è totalmente finanziata dall’Ascom, con il contributo dell’Ente Bilaterale del Turismo. L’opportunità è riservata agli associati e, poiché si tratta di consulenza personalizzata, i posti a disposizione sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’area formazione di Ascom ai numeri 035 4185706 -707 .

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Granulati Zandobbio, in costruzione la nuova sede logistica di Bolgare

Granulati ZandobbioContinua la collaborazione di Magnetti Building con Granulati Zandobbio: le aziende bergamasche rinnovano la loro intesa per l’avvio del nuovo cantiere di Bolgare che vedrà sorgere un edificio adibito a magazzino con maglia pilastri ottimizzata per la logistica interna. L’azienda di Zandobbio ha infatti commissionato a Magnetti Building la realizzazione ex novo di una struttura che si posizionerà nel sito dell’ormai ex Marmi Mecca con fronte autostrada: l’area, dopo la demolizione dei vecchi edifici, sarà luogo di accurata riqualificazione e sede del nuovo stabile di 6900 mq. Granulati Zandobbio, specializzata nella produzione e distribuzione di ciottoli, pietre naturali e granulati di provenienza mondiale, dal 1929 è punto di riferimento per l’arredo di ambienti outdoor. Il nuovo centro logistico andrà ad ampliare l’area di produzione e stoccaggio che si sviluppa su di una superficie di oltre 200mila mq e che al suo interno incorpora il parco litologico STONE CITY: un’esposizione permanente di marmi, porfidi e pietre naturali inaugurato nel 2012. Magnetti Building, grazie alla propria expertise e flessibilità nel campo della prefabbricazione edilizia ad uso industriale, è stata ancora una volta scelta dall’azienda bergamasca quale partner per la nuova opera, per cui è previsto il montaggio del cantiere a luglio e il termine dei lavori a settembre: un segnale molto forte della fiducia riposta nelle già apprezzate capacità della realtà di Carvico.  Il progetto architettonico prevede il totale connubio tra estetica e funzionalità, comfort di utilizzo e attenzione energetico-ambientale, nonché l’armonizzazione con il contesto esistente. Partendo dalle indicazioni della committenza, Magnetti Building si occuperà direttamente delle fasi progettuali e costruttive degli elementi strutturali sino all’esecuzione delle coperture e delle finiture. Il nuovo centro logistico di Bolgare costituirà la terza struttura costruita per Granulati Zandobbio da Magnetti Building, testimoniando ancora una volta le abilità progettuali, costruttive, di ascolto del cliente e flessibilità realizzativa dell’azienda di Carvico.

 




Industria 4.0, incontro degli Industriali al “Mascheroni”

“La rivoluzione digitale – Industria 4.0” è il tema dell’incontro organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo e rivolto agli studenti degli Istituti scolastici superiori. L’appuntamento è fissato per mercoledì 22 marzo, dalle 9.30 alle 11.30, all’Auditorium del Liceo Scientifico Mascheroni. La mattinata, che vedrà la partecipazione di oltre 200 studenti delle scuole superiori di città e provincia, accompagnati dai loro insegnanti, è stata pensata per offrire un’occasione di riflessione sull’evoluzione del mondo dell’industria legata all’utilizzo e all’integrazione totale delle tecnologie digitali nei processi produttivi che sta dando vita alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale, con impatti diretti anche nel sistema manifatturiero bergamasco, in particolare in settori come la meccatronica, i nuovi materiali, ICT e Internet delle cose, e più in generale nei modelli gestionali. Questa rapida evoluzione richiede nuove competenze ed è un’occasione per  rafforzare la collaborazione con il mondo delle imprese, grazie anche a progetti innovativi di alternanza scuola-lavoro.

Il convegno verrà aperto dall’intervento di Cristina Bombassei, vicepresidente di Confindustria Bergamo con Delega all’Education, su “La quarta rivoluzione industriale” e dal saluto di Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Bergamo. Seguiranno le video interviste agli studenti sul significato di Industria 4.0. Sono previsti poi un approfondimento di Gianluigi Viscardi, vicepresidente di Confindustria Bergamo con delega all’Innovazione e presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, su “Il piano nazionale e le tecnologie abilitanti” e un focus su “Il lavoro del futuro” con Massimo Longhi, responsabile Studi Territorio Competitività Internazionalizzazione di Confindustria Bergamo. Sarà poi dato spazio alle testimonianze aziendali di Silvia Moretti, responsabile marketing di Cascina Italia Gruppo Moretti, e di Matteo Vavassori, Kaizen Promotion Officer Interseals. Chiuderà la mattinata Clelia Valle, vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo, che approfondirà il tema “Quali competenze per i giovani 4.0?”.

 

 




Internazionalizzazione d’impresa, al via il master della Camera di Commercio

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Il Short Master in internazionalizzazione d’impresa è un percorso formativo intensivo interdisciplinare che mira a formare operatori della piccola e media impresa ad approcciare i processi di internazionalizzazione. È realizzato in collaborazione con NIBI – Nuovo Istituto di Business Internazionale di Promos – Camera di commercio di Milano e si svolgerà a Bergamo dal 4 aprile al 20 giugno prossimo con una durata di 60 ore. Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di mettere a fuoco gli aspetti chiave di un processo di internazionalizzazione e dare una prima risposta alle principali problematiche di natura strategica e operativa che un’impresa orientata ai mercati internazionali deve affrontare.

Queste le macro aree affrontate: Orientamento ai mercati internazionali e finanziamenti europei; Strategie per l’internazionalizzazione e strategie doganali; Business planning (pianificazione aziendale);  Tecniche di vendita nei mercati internazionali; Assetti organizzativi per l’internazionalizzazione; Logistica e trasporti;  Tecniche di vendita nei mercati internazionali; Finanza, contrattualistica e fiscalità internazionale. Il corso, cofinanziato dalla Camera di commercio di Bergamo, è riservato a titolari, soci, amministratori e consiglieri delegati, amministratori unici, coadiuvanti o collaboratori familiari, dipendenti, lavoratori somministrati e a chiamata, collaboratori coordinati e continuativi, apprendisti, stagisti o tirocinanti. La quota di iscrizione, per le imprese con sede legale e operativa in provincia di Bergamo e che non abbiano già beneficiato del master nelle precedenti edizioni, è pari a 450 euro (+ Iva al 22%). Per le imprese interessate a iscrivere due o più dipendenti è previsto uno sconto pari al 5% della quota (a partire dal secondo iscritto). È ammessa la partecipazione di altri soggetti a fronte del versamento di una quota di iscrizione pari a  1.380 euro più Iva.

Le iscrizioni, entro il 30 marzo prossimo, compilando la scheda disponibile sul sito di Bergamo Sviluppo, verranno raccolte in ordine cronologico di arrivo fino all’esaurimento dei 24 posti disponibili. Sarà accettato in via prioritaria un partecipante per ogni impresa; richieste di partecipazione aggiuntive saranno accolte solo previa verifica della disponibilità dei posti, sempre garantendo la priorità alle imprese con sede legale od operativa in provincia di Bergamo.

Info: Bergamo Sviluppo, Pamela Mologni, tel. 035.3888.011, mologni@bg.camcom.it

 




Malvestiti: «Le associazioni hanno valore quando fanno crescere gli imprenditori e la società»

convegno imprese e territorio - Malvestiti

È stato il primo esempio, seguito poi a livello nazionale, di mission comuni tra associazioni di categoria delle pmi. Ora, a dieci anni dalla nascita, Imprese & Territorio – il comitato che riunisce Confartigianato Bergamo, Ascom Bergamo Confcommercio, Confimi Apindustria Bergamo, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Fai e Lia – fa il punto sul suo cammino e ricalibra obiettivi e strumenti alla luce dei cambiamenti che hanno investito l’economia, la società e l’impresa.

L’occasione, il convegno “Fare rappresentanza dentro il territorio oltre la crisi, verso la Smart land?” organizzato per il decennale al Palazzo dei contratti e delle manifestazioni di Bergamo, che ha visto la partecipazione di alcuni dei presidenti nazionali delle associazioni che costituiscono il Comitato unitario e la presentazione della ricerca “Fare rappresentanza nella transizione del capitalismo intermedio” realizzata dal Consorzio Aaster, diretto dal sociologo Aldo Bonomi.

«Come associazioni ed ente camerale rappresentiamo quel “popolo del fare impresa”, che da sempre ha costruito crescita ed occupazione nella nostra provincia e nel nostro Paese – ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Bergamo e dell’Ascom Paolo Malvestiti -. A Bergamo questa rappresentanza dieci anni fa si è unita in un unico comitato. Dieci associazioni che nel corso degli anni si sono conosciute, si sono stimate, hanno iniziato a lavorare, hanno intrecciato relazioni con il territorio e dato vita a progetti ed iniziative utili allo sviluppo dell’economia bergamasca».

Nel frattempo il dibattito sulla rappresentanza e sui corpi intermedi è stato vivace. Malvestiti lo ritiene «utile a ridefinirne il ruolo e i compiti, che sono quelli di mediazione, di presidio; ma soprattutto realtà capaci di assicurare agli imprenditori la possibilità di esprimere al meglio la loro partecipazione alla vita sociale ed economica di un Paese. Non dobbiamo mai dimenticare che all’origine delle nostre organizzazioni, Camera di Commercio compresa, ci sta sempre la persona, che è il punto che genera ogni aggregazione. E ciascun corpo intermedio ha valore se riesce a costruire un percorso che aiuta la persona, l’imprenditore, a progredire e a far crescere la società».

La sfida per il futuro di chi fa rappresentanza è quella di «essere agili, saper cogliere i cambiamenti in atto – ha affermato Malvestiti -, e aperti e radicati nei problemi delle comunità e dei territorio, capaci di contribuire a stringere rapporti sociali e a generare prosperità».

convegno imprese e territorio (2)Quanto alle “dritte” emerse dalla ricerca, c’è la necessità di non pensare più solo a livello locale, ma di relazionarsi anche con i territori vicini, e quella di aprire una nuova fase unitaria del tavolo dedicata alla definizione di una nuova visione di sviluppo territoriale.

Per quanto riguarda il rapporto con gli associati, alcuni dei temi emergenti sono la capacità di tenere insieme le punte dell’innovazione e chi, invece, rischia di regredire; l’allungamento delle reti d’impresa al di fuori dal contesto locale; una più stretta connessione tra il mondo della formazione e quello dell’impresa; lo sviluppo del welfare aziendale; il governo del processo di trasformazione delle filiere produttive.

Il cambio di visione e azione è sintetizzato nei concetti di Smart Land e Smart City, che devono diventare il nuovo laboratorio della rappresentanza. «Per Bergamo – dice la ricerca Aaster – è necessario ragionare in una prospettiva di Smart Land che si relaziona con la Smart City. Se prima il problema era discutere e confrontarsi, eleggere democraticamente i soggetti che occupavano lo spazio intermedio da cui discendeva welfare, politiche per le imprese, politiche per lo sviluppo, politiche per il lavoro, assistenza alla comunità, oggi occorre ragionare sulla dimensione del territorio come dimensione sostanziale del cambiamento. Anche per quanto riguarda la trasformazione delle banche, delle fiere, delle reti, delle autonomie funzionali, della stessa composizione sociale del territorio».




Persico Spa, «la continuità si costruisce anche a tavola e sulle piste da sci»

1702 famiglia Persico Val Badia - sci

L’impresa si può rafforzare anche con una vacanza di famiglia in montagna. Succede alla Persico Spa, l’azienda di Nembro conosciuta in tutto il mondo per gli stampi e i prodotti all’avanguardia nei settori automotive, nautico e industriale, dove è diventato un appuntamento fisso il break di qualche giorno in Val Badia che, su iniziativa di Isa Persico, moglie dell’imprenditore Pierino Persico, fondatore dell’azienda, viene ormai attesa da tutta la grande famiglia.

1702 famiglia Persico Val Badia - al completo
La famiglia Persico al completo

Tutti e tre gli eredi – Claudia, Alessandra e Marcello – sono impegnati ai vertici delle divisioni aziendali e la società ha scelto di affrontare per tempo il cruciale tema del passaggio generazionale, con tanto di stipula del patto di famiglia a tutela della continuità d’impresa.

Quanto è scritto va però coltivato nella pratica di tutti i giorni e non sempre è facile. Lo sa bene la signora Isa, al fianco del marito dalla nascita della Persico, nel 1976, e ritiratasi in un secondo momento per far spazio ai figli. «Il passaggio generazionale – dice – richiede un accompagnamento e un’attenzione non indifferenti. Ci sono periodi di tensioni, parole non dette e poi dette troppo di getto, gioie e paure, soddisfazioni e insoddisfazioni, dubbi. Ma forse, a forza di non perderci d’animo, noi siamo riusciti almeno a trasmettere amore. E per amore si cede un poco tutti, per far spazio al bene comune».

1702 famiglia Persico Val Badia - boscoEcco perché il ponte di Carnevale trascorso insieme sulle piste da sci incorniciate dalle Dolomiti diventa un momento prezioso anche per l’azienda, pure per i piccoli della terza generazione. «È un regalo che ci facciamo ogni anno – spiega Isa Persico -. Lo definiamo un regalo di compleanno per tutta la famiglia. Pierino ed io siamo innamorati da sempre della Val Badia, i nostri figli anche e ora se ne sono innamorati tutti, nipotini, nuora e generi. Torniamo davvero arricchiti (non di soldi certo) e ci sentiamo tutti più vicini. Per qualche giorno addirittura ci manchiamo e ci manca quel paradiso, ma in questo tempo ci siamo sicuramente sempre ritrovati!».