Variante di Zogno, arrivano 32 milioni dalla Regione

La variante di Zogno
La variante di Zogno

“Oggi abbiamo fatto un importante passo avanti per la Variante di Zogno, su cui abbiamo messo, come Regione Lombardia, le risorse necessarie, ovvero circa 32 milioni di euro, per completare un’opera fondamentale. Così abbiamo colmato le mancanze di altre istituzioni”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine della riunione di Giunta regionale che si è tenuta al municipio di Zogno. “Con grande concretezza, nonostante il Governo e altre Istituzioni non abbiano mantenuto gli impegni – ha spiegato il presidente -, noi abbiamo voluto dare la risposta che il territorio necessitava”.  La Variante – che ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale in Val Brembana – s’innesta nella statale 470, evitando l’abitato di Zogno. Le due gallerie sono di 654 metri (quella di Inzogno) e 2211 metri (Monte di Zogno). Il soggetto che attuerà l’opera – una volta siglata l’intesa con la Provincia di Bergamo che ne ha curato fino a qui la realizzazione – sarà la società regionale Infrastrutture Lombarde Spa. I lavori per completare l’opera, ultimato il percorso delle autorizzazioni, saranno di due anni circa.




Per cinque notti chiusa per lavori la galleria Montenegrone

La Galleria Montenegrone, sulla ex Statale 671 della Valle Seriana, nel tratto Seriate – Cene, resterà chiusa per cinque giorni nelle ore notturne per lavori di somma urgenza riguardanti la messa in sicurezza dell’impianto antincendio della galleria. La chiusura riguarda l’intero tratto di 5,5 chilometri dallo svincolo Pedrengo/Torre de’ Roveri allo svincolo di Nembro e sarà in vigore dalle 21 di lunedì 9 novembre alle 5 di sabato 14 novembre, sempre nella fascia oraria dalle 21 alle 5. Nelle ore di chiusura il traffico sarà deviato in direzione nord all’altezza dello svincolo di Pedrengo/Torre de’ Roveri sulle strade provinciali 69, 70 e 65, e in direzione sud allo svincolo di Nembro lungo la strada provinciale 35.




Trenord ringiovanisce la flotta ferroviaria. Coinvolte anche le linee per Bergamo

Dal primo novembre, concluso Expo Milano 2015, su diverse direttrici di Trenord è stata attivata una rimodulazione della flotta con l’inserimento di treni di ultima generazione: Coradia Meridian, Tsr e Vivalto.
Tale operazione di riposizionamento e potenziamento porterà a un aumento della capacità dei convogli e al miglioramento della qualità di viaggio dei clienti. Così perlomeno assicura Trenord.
Il numero delle corse effettuate con nuovi convogli coinvolgerà anche Bergamo, In particolare saranno interessate le linee:

Milano-Pioltello-Bergamo

22 corse effettuate da treni Vivalto su 39 corse totali, 12 in più rispetto a quelle effettuate fino al 31 ottobre.

Milano-Carnate-Bergamo

Tutte le corse saranno effettuate da treni Doppio Piano a 6 vetture, salvo 6 corse con treni Doppio Piano a 5 vetture, sostituendo le corse con convogli Piano Ribassato e Media Distanza effettuate fino al 31 ottobre.

Milano-Brescia-Verona

Otto corse effettuate da treni Coradia Meridian in doppia composizione su 24 corse al giorno; fino al 31 ottobre tutte le corse effettuate con convogli Media Distanza.

Entro la fine dell’anno è inoltre prevista l’immissione in servizio di 7 nuovi convogli, 2 TSR e 5 GTW diesel, che miglioreranno ulteriormente la capacità e la qualità del servizio.




Sacbo, l’integrazione con Sea preoccupa le imprese. Radici: «Mantenere l’autonomia è un dovere»

Non sono mancati i “ma” e le preoccupazioni nel confronto che il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti ha promosso tra i vertici della Sacbo e il mondo imprenditoriale bergamasco sui contenuti e le prospettive dell’ipotesi di fusione tra Sacbo e Sea e sul futuro dell’aeroporto di Orio al Serio. Il rischio, del resto, è di perdere uno dei gioielli dell’economia del territorio con tutte le ricadute conseguenti.

Non concedere più del dovuto all’alleata milanese, che ha dalla sua numeri ben più pesanti (700 milioni di fatturato contro 110 milioni ), è però anche un punto fermo della società di gestione dello scalo di Orio, di cui Sea è già azionista per il 30%. «L’ipotesi – ha ricordato il presidente Miro Radici – è dare vita ad una newco nella quale gli azionisti bergamaschi porteranno le proprie quote. Ottenere in questa nuova compagine il 35-40% del peso non è solo un obiettivo ma un dovere, perché permette di influire sulle operazioni straordinarie per le quali occorre una maggioranza qualificata di due terzi». «I due Cda hanno approvato lo schema di newco ora le questioni sul tavolo sono quella della governance e dell’autonomia gestionale, che ci permetta da continuare a lavorare bene come abbiamo fatto sin ora. Se non riusciremo ad avere l’autonomia si ferma tutto», ha affermato con sicurezza.

Dal punto di vista dello sviluppo aziendale, il progetto «non solo ha le gambe per correre – ha evidenziato Radici – ma per andare a mille all’ora. Si creerà un sistema forte di 40 milioni di passeggeri, un po’ meno di Fiumicino, ma con grandi spazi di crescita visto che Malpensa non ha ancora recuperato il vuoto lasciato da Alitalia. Senza contare tutte le sinergie che si potranno sviluppare, in termini di amministrazione, finanza e It. È un’operazione che dal punto di vista aziendale nessuno può contestare. La scelta è se giocare in difesa in un campionato modesto o giocare una partita importante in Europa. Con l’aggregazione si entra in un sistema europeo e ciò non può che fare bene anche alle aziende bergamasche».

«L’aggregazione con Sea non è l’unica strada possibile – ha precisato dal suo ruolo di analista imparziale il professor Stefano Paleari, incaricato dalle due società di realizzare lo studio per valutare i passi e le modalità per l’integrazione -, ciò che però è rischioso è il modello dello stand alone, servirebbe perciò comunque un’alternativa». Perché il contesto in cui oggi operano gli aeroporti è sempre più dinamico e incerto. «Tra forte concentrazione dei vettori, alto tasso di attivazione e disattivazione delle rotte (pari al 15-20%), nuove politiche degli investitori e concorrenza dell’alta velocità, il dato più importante dell’operazione tra Sacbo e Sea sarebbe proprio la possibilità di diminuire il rischio d’impresa», ha affermato Paleari. Ma sono ben otto vantaggi che ha messo nero su bianco e tra questi c’è anche il fatto che si viene a creare quel sistema aeroportuale previsto dal Piano nazionale degli aeroporti «che inserisce Orio al Serio in un bacino definito unico e strategico, e quindi oggetto anche di possibili finanziamenti». «Non si sta parlando dell’integrazione tra due società – da precisato – ma di tre aeroporti a creare un sistema». Da qui la necessità di condividere i piani infrastrutturali con le istituzioni, a cominciare dalla Regione, raccomandando – ed è un’istanza condivisa e ribadita dai vertici Sacbo – l’accesso ferroviario all’aeroporto.

Consapevoli della necessità di volare più alto, i rappresentanti dell’impresa bergamasca hanno anche espresso i propri timori. Tra questi Giovanni Zambonelli, presidente degli albergatori Ascom e componente del Consiglio camerale. «Obiettivo della newco è la quotazione in borsa – ha detto – e cosa possiamo dire di ciò che sarà il controllo in futuro, considerando che tra gli attuali soci ci sono Comune di Bergamo e Provincia, più intenzionati a fare cassa, Ubi Banca che sta diventando una Spa, Credito Bergamasco che è del gruppo Banco Popolare e Italcementi che è diventata tedesca? Credo che sia importante guardare anche un po’ più in là dell’oggi e pensare di garantire il contatto con il territorio anche su un periodo più lungo».

A lui e alla platea perplessa ha risposto il direttore generale di Sacbo Emilio Bellingardi con scenari ben più drastici in caso si rimanga ancorati al concetto di “piccolo è bello”. «Si tratta di fare un piccolo passo indietro per fare un grande passo in avanti. L’obiettivo è che Sacbo continui a contare come merita, diversamente il rischio è consegnare a qualcun altro le chiavi dell’accessibilità del territorio».

«Fiducioso di un’operazione che darà risultati nel tempo» si è infine detto il presidente della Camera di Commercio Malvestiti, sottolineando il metodo dell’Ente che «nel segno della trasparenza ha promosso questo momento di confronto su una questione così importante per il territorio e lo farà anche su altri temi, primo fra tutti quello del riordino del sistema camerale».




Aeroporto, arrivano tre milioni per la mitigazione ambientale

Ryanair_Orio_al_Serio_BergamoIl Consiglio di amministrazione di Sacbo, presieduto da Miro Radici, ha deciso di accogliere la proposta dei consiglieri Renato Redondi e Giampiero Benigni, rispettivamente rappresentanti del Comune e della Provincia di Bergamo, deliberando lo stanziamento di tre milioni di euro per fare ripartire il piano di mitigazione ambientale su molti edifici delle aree limitrofe all’aeroporto.

La decisione del CdA Sacbo è stata presa all’unanimità accogliendo l’istanza, presentata attraverso i rispettivi rappresentanti, del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e del presidente della Provincia, Matteo Rossi, i quali avevano assunto congiuntamente specifico impegno durante il tavolo di confronto con i sindaci dei Comuni interessati, svoltosi a Orio al Serio qualche settimana fa. In quella circostanza i sindaci avevano chiesto la ripresa dei lavori di mitigazione negli edifici più esposti all’inquinamento acustico nell’area nei pressi dello scalo aeroportuale, lavori che erano stati sospesi con la bocciatura del piano di zonizzazione acustica. Il presidente Miro Radici e tutti i componenti del CdA di Sacbo hanno dimostrato grande sensibilità di fronte a questa istanza, a conferma della perfetta sintonia instaurata da subito con il rappresentanti istituzionali del Comune di Bergamo e della Provincia, in particolare su temi così importanti per il nostro territorio.

Il bando, già approvato negli aspetti inerenti la progettazione degli interventi di mitigazione ambientale, sarà rielaborato in tempi brevi e comprenderà anche la realizzazione anche l’impegno alla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale sugli edifici privati più esposti all’inquinamento acustico prodotto aeroportuale, compresi nei Comuni di Orio al Serio, Seriate, Grassobbio e Bagnatica.

Al Consiglio d’Amministrazione Benigni e Redondi hanno sottoposto anche la richiesta, sempre nata al tavolo dei sindaci, di illustrazione dei contenuti della relazione di Stefano Paleari in merito alla fusione Sea-Sacbo: il presidente e il direttore generale di Sacbo hanno espresso massima disponibilità a una presentazione dello studio dell’ex rettore dell’Ateneo orobico ai sindaci.




Ryanair, manutenzioni e scuola piloti a Orio

Posa prima pietra hangar BGY AirportRyanair ha annunciato oggi che aprirà il suo primo hangar italiano per la manutenzione presso l’Aeroporto di Milano Bergamo a maggio 2016, con lo scopo di facilitare la manutenzione di linea degli aeromobili fino al check “di tipo A”, e con l’opzione per una ulteriore estensione futura delle operazioni al check “di tipo C”. La costruzione di questo hangar per la manutenzione partirà questa settimana e una volta completata creerà fino a 50 posti di lavoro nel settore dell’alta tecnologia – tra cui ingegneri, meccanici e staff di supporto – con un investimento di oltre 2,5 milioni di euro da parte di Ryanair presso l’aeroporto di Bergamo.

L’infrastruttura ospiterà le operazioni di manutenzione di linea fino al check “di tipo A” per la flotta Ryanair di aeromobili Boeing 737-800, e consisterà in un hangar progettato per le moderne necessità. Ryanair aprirà anche un centro per la formazione di piloti e assistenti di volo, che creerà altri 30 posti di lavoro con un ulteriore investimento di 30 milioni di euro presso l’Aeroporto di Bergamo.

Sacbo da parte sua ha investito 1,2 milioni di euro per le opere di adeguamento del raccordo Golf di collegamento della pista di volo con il piazzale nord, accessibilità e servizi.

Nella struttura hangar opererà il personale di SEAS Srl, la società Italiana che gestisce l’attività di manutenzione della flotta Ryanair su tutto il territorio Italiano e già presente con il proprio team presso l’Aeroporto di Milano Bergamo.

Mick Hickey, chief Operations Officer di Ryanair, ha dichiarato: “L’investimento di 2,5 milioni di euro nella sua prima infrastruttura hangar italiana a Bergamo, grazie all’aiuto e al sostegno dell’Aeroporto creerà fino a 50 posti di lavoro nel settore dell’alta tecnologia. Ryanair aprirà anche un centro per la formazione con un aeromobile a grandezza reale per l’addestramento, 2 simulatori full motion, un magazzino di ingegneria e attrezzature per la formazione degli assistenti di volo, che creerà 30 posti di lavoro poiché investiamo altri 30 milioni di euro a Orio. Questi due investimenti infrastrutturali molto significativi sottolineano l’impegno continuativo di Ryanair in Italia e a Bergamo”.

Emilio Bellingardi, direttore generale sacbo ha aggiunto che “la volontà espressa da Ryanair di investire risorse proprie sul nostro aeroporto rafforza il rapporto di collaborazione in atto con la società di gestione dal 2002, che rappresenta un caso di successo continuo e dimostra la capacità di rispondere alle esigenze operative e logistiche nell’immediato avendo una visione di lungo periodo. La creazione di una infrastruttura di manutenzione tecnologicamente avanzata risponde al processo di radicamento che la compagnia aerea Ryanair ha messo in atto nel corso degli anni e fa dell’Aeroporto di Bergamo uno dei vertici del proprio network”.




Brebemi, “Serve una profonda riflessione sulle tariffe”

BrebemiSul sito di AISCAT – Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori sono stati pubblicati i volumi di traffico con i dati relativi al mese di giugno 2015, dopo l’apertura al traffico della Tangenziale Esterna A58. Si tratta dei primi dati ufficiali, organici e completi, riguardanti il traffico sulle autostrade A35 Brebemi e A58 Tangenziale Esterna Est di Milano. Nel mese di giugno sulla Brebemi (62,1 km di estensione) sono stati percorsi 24,6 milioni di km che, per i 30 giorni del mese, corrispondono a un flusso di 13.205 transiti al giorno. Nel mese di aprile (quando l’A58 non era ancora interamente aperta) i transiti sono stati 11.057. L’apertura della A58 ha quindi portato a un aumento del 20% del traffico sulla A35 Brescia – Milano. Sempre a giugno, sulla Tangenziale Esterna Est, che ha un’estensione di 33 km, sono stati percorsi 16,5 milioni di km, che per i 30 giorni del mese corrispondono a un flusso di 16.667 transiti al giorno. Si tratta di un valore superiore di circa un quarto rispetto a quello della Brebemi, ma comunque abbondantemente al di sotto delle potenzialità offerte da una infrastruttura a 6 corsie. È significativo paragonare il flusso giornaliero medio di Brebemi e di Tangenziale Esterna Est con quelli di altre autostrade, per esempio la A21 Centropadana Brescia-Cremona-Piacenza: nello stesso mese sono stati percorsi 80,3 milioni di km a fronte di una estensione di 88.6 km, che corrispondono a un flusso di 30.211 transiti al giorno, circa il doppio del traffico sulla Tangenziale esterna. La media nazionale, sempre riferita al mese di giugno, è stata ancora più alta e pari a 41.089 transiti al giorno. “I dati non mentono e penso siano la base su cui fare una prima riflessione – dichiara la consigliera delegata alla Mobilità e viabilità della Città metropolitana di Milano, Arianna Censi -. È del tutto evidente che le ragioni per cui gli automobilisti non sono incentivati a percorrere le autostrade A35 e A58 non sono le difficoltà di connessione con la restante rete autostradale, infatti la tangenziale esterna, in particolare, è perfettamente connessa con due delle maggiori autostrade italiane, l’autostrada del sole e la Torino-Venezia ma dalle tariffe di percorrenza, evidentemente troppo elevate” continua Arianna Censi. “I risultati, rapportati alle speranze e alle aspettative degli scorsi anni, appaiono decisamente inferiori alle attese. Sembra giunto il momento di avviare una riflessione approfondita, assieme agli altri Enti preposti alla pianificazione territoriale e infrastrutturale, sulla effettiva capacità delle cosiddette “grandi opere” di apportare miglioramenti alla mobilità nel caso in cui esse vengano sottoposte a elevata tariffazione. La riflessione è ancor più necessaria e attuale considerando che il Piano Regionale dei Trasporti, in via di formazione, reintroduce l’ipotesi della “tangenziale ovest esterna” di Milano>> conclude la consigliera delegata Censi.




Gli ambientalisti mettono ancora sotto tiro la Brebemi

Brebemi - CopiaLegambiente Lombardia contro Brebemi, concessionario del collegamento autostradale tra Milano, Bergamo e Brescia: “Gravi alterazioni dei parametri” alla base della gara di concessione, distorsione della concorrenza e violazione dei principi comunitari, contributo pubblico “riconosciuto passivamente” al concessionario. Legambiente si riferisce alla delibera del Cipe dello scorso 6 agosto che ha dato il via libera a Brebemi per un contributo pubblico di 320 milioni di euro e ha prorogato la concessione di 6 anni, da 19,5 a 25,5. Oltre a dire sì al reinserimento del valore di subentro a fine concessione per 1,205 miliardi. Legambiente ha scritto un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, alla Corte dei Conti, alla presidenza del Consiglio e alla Commissione europea.

La replica di Brebemi

Un riequilibrio finanziario preventivato in sede di convenzione, dovuto a “forze di causa maggiore ed extra costi”. La Brebemi, società che gestisce i 62,1 chilometri di autostrada tra Milano-Brescia, risponde all’esposto di Legambiente Lombardia, contro il via libera del Cipe a un contributo di 320 milioni di euro (260 dallo Stato e 60 dalla Regione Lombardia) e la proroga della concessione di ulteriori 6 anni, oltre al reinserimento del valore di subentro a fine concessione per 1,205 miliardi. “Il riequilibrio del piano economico finanziario di Brebemi è espressamente previsto dalla convenzione unica siglata tra la concedente CAL (50 % Regione Lombardia e 50% ministero delle Infrastrutture) – fa sapere la società – e la società di progetto Brebemi prima che i lavori iniziassero ed era previsto nel bando di gara europeo che la stessa Brebemi si era aggiudicata su concorrenti di levatura mondiale”. Questo riequilibrio è dovuto a “cause di forza maggiore ed extra costi a cui nel primo periodo regolatorio la concessionaria ha dovuto far fronte durante la costruzione e che la concedente doveva riequilibrare dopo averne verificato (assieme ad altri organi regionali e statali) la conformità”. A sua discolpa Brebemi ricorda che “sui territori attraversati ha realizzato oltre 600 milioni di opere complementari e compensazione che comuni e province interessate non avrebbero mai potuto realizzare a causa del Patto di Stabilità. Inoltre la fiscalità statale ha avuto vantaggi sia per le imposte che la Brebemi ha già versato, oltre a quelle che verserà, per oltre un miliardo di euro”. “L’intera costruzione dell’asse autostradale e delle opere compensative, ossia un miliardo e novecento milioni più gli interessi per l’intera durata della concessione – continua la società – sono stati totalmente coperti dagli azionisti della Brebemi. L’alternativa al mancato riequilibrio sarebbe il recesso dalla convenzione con il rimborso da parte dello Stato di 2 miliardi e 440 milioni”. Tuttavia, è certo che “per quanto concerne i volumi di traffico, quando l’A35 sarà interamente interconnessa con le opere ancora da realizzare, saranno molto vicini a quelli previsti nel piano economico finanziario”.




Brebemi, è attiva la promozione week end

brebemi tessera weekendDalla mezzanotte di venerdì 7 agosto a quella di domenica primo novembre è in vigore la promozione weekend su Brebemi e Teem. Un’iniziativa che punta favorire l’utilizzo delle nuove autostrade nei giorni dedicati al tempo libero intercettando, quindi, turisti e vacanzieri che possono scegliere un percorso alternativo nei periodi di maggiore traffico.

Si tratta di una tessera prepagata del costo di 7 euro, pari ad un risparmio del 45% per la percorrenza dell’intero sistema Brebemi-Teem (sulla tratta da casello a casello Vizzolo Predabissi-Chiari Est la tariffa intera è di 12,70 euro) con un vantaggio che si assottiglia proporzionalmente su tratte di chilometraggio inferiore.

La promozione è attiva dalle 00 del venerdì alle 24 della domenica sul sistema autostradale Milano-Brescia, costituito da Brebemi (62 chilometri da Chiari Est a Liscate e Pozzuolo Martesana raccordati con Teem) e da Teem (32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza interconnessi con A1, A4 e Brebemi). Il pedaggio agevolato non si estende né al tratto d’interconnessione di Teem con l’A1 Milano-Napoli (Vizzolo Predabissi-Cerro al Lambro) né al raccordo di Teem con l’A4 Torino Venezia (Pessano con Bornago-Agrate Brianza). Per godere della tariffa a sette euro, bisogna, insomma, viaggiare esclusivamente all’interno del sistema Brebemi-Teem.

Gli utenti interessati alla promozione possono acquistare la Tessera Weekend sia al Punto Assistenza Clienti al casello di Treviglio sia negli esercizi pubblici coinvolti nella sperimentazione di un’iniziativa che ha pochi precedenti nel settore autostradale. In questa prima fase, le concessionarie Brebemi SpA e Tangenziale Esterna SpA hanno selezionato edicole, tabaccherie e Autogrill ubicati prevalentemente a Milano e aperti in agosto.

Una volta muniti della Tessera Weekend, automobilisti e motociclisti devono entrare in Teem e Brebemi da uno dei caselli gestiti dalle concessionarie (Vizzolo Predabissi, Paullo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Gessate, Pessano con Bornago, Treviglio, Caravaggio, Bariano, Romano di Lombardia, Calcio, Chiari Ovest e Chiari Est) e ritirare il biglietto dalle macchine emettitrici. Nessuna tessera prepagata permette, del resto, di usare il Telepass. Al termine del viaggio, gli utenti sono tenuti a uscire dal sistema autostradale Brebemi-Teem inserendo nelle casse automatiche prima il biglietto di ingresso e poi la Tessera Weekend prepagata. Il ticket non dà diritto al resto nel caso le tratte coperte fossero soggette a un pedaggio inferiore ai sette euro (sui siti Internet delle concessionarie vengono riportate tutte le tariffe).

Per ulteriori informazioni sull’uso della Tessera Weekend e consultare l’elenco degli esercizi pubblici già convenzionati è possibile consultare le sezioni dedicate alla promozione su www.brebemi.it e www.tangenziale.esterna.it.

 




Aeroporto, luglio da record. Superato il milione di passeggeri

Per la prima volta nei 43 anni di attività operativa, l’Aeroporto di Bergamo ha superato la quota di un milione di passeggeri in un solo mese. È accaduto a luglio 2015 e, pur tenendo conto che i dati definitivi dovranno essere oggetto di validazione, la somma dei passeggeri in partenza e arrivo nello scalo bergamasco ha oltrepassato la fatidica soglia.

Decisivo il movimento registrato venerdì 31, con oltre 36mila passeggeri in transito nell’aerostazione di Orio al Serio. Rispetto a luglio 2014, quando i passeggeri furono 924mila, l’incremento mensile è stato del 9,75%, equivalente all’aggiunta di 90mila. Una media di 3mila passeggeri in più al giorno rispetto a un anno fa.

A parità di movimenti aerei, il trend positivo è determinato dal coefficiente di riempimento medio sempre elevato sui voli di linea, che caratterizza da molti mesi e sostiene la crescita dei passeggeri. «Si tratta di un risultato indicativo che premia le scelte operate negli ultimi anni, tese a privilegiare la qualità del servizio attraverso l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali – dichiara Miro Radici, presidente di Sacbo –. Non è una caccia al record, ma avere raggiunto e superato la soglia del milione di passeggeri testimonia il processo di fidelizzazione dell’utenza sempre più allargata e conferma la bontà della strategia di consolidamento della posizione raggiunta dall’Aeroporto di Bergamo».

Il carattere virtuoso della gestione aeroportuale trova riscontro anche nel riconoscimento giunto il 31 luglio 2015 a Sacbo, che si è vista attribuire il secondo livello del Programma “Airport Carbon Accreditation”, rilasciato da ACI Europe (Consiglio Internazionale degli Aeroporti Europei, che rappresenta oltre 450 scali in 45 Paesi d’Europa) e che attesta l’attenzione dell’aeroporto alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (CO2 prodotta) attraverso una corretta gestione dell’uso delle proprie risorse energetiche.

L’accreditamento del primo livello di certificazione “Airport Carbon Accreditation” era stato attribuito nel settembre 2014, in relazione all’impiego delle risorse energetiche e al relativo abbattimento di consumi ed emissioni nell’aria nell’ambito delle attività di funzionamento dello scalo. «Un riconoscimento che premia e qualifica ulteriormente l’attività svolta nella gestione delle risorse energetiche, la cui ottimizzazione in termini di contenimento dei consumi rappresenta un processo legato all’efficienza dell’operatività del gestore aeroportuale», commenta Radici.