Commercio e turismo, i distretti alzano il tiro

convegno E015 - malvestiti
Da sinistra: il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti, Giorgio Puppi responsabile delle applicazioni informatiche dell’associazione, Maria Rosa Marchetti Uo sistemi informatici e Ict di Regione Lombardia, Maurizio Brioschi head of digital Enterprise Division Cefriel Politecnico di Milano e Roberto Ghidotti, coordinatore dei distretti dell’Ascom

Sui distretti – del commercio prima e dell’attrattività poi – Bergamo rappresenta un’eccellenza. È infatti la provincia che in Lombardia nell’ultima tornata dei bandi ha ottenuto i maggiori finanziamenti, a conferma della capacità di fare rete e costruire progettualità. «Ora però è il momento di alzare l’asticella», ha affermato Roberto Ghidotti, coordinatore dei distretti per l’Ascom, nel corso del convegno organizzato dall’associazione per dare conto dell’evoluzione digitale attraverso l’ecosistema E015.

Roberto Ghidotti
Roberto Ghidotti

«La rete dei distretti costruita in Bergamasca a partire dal 2008 – ha ricordato Ghidotti – è molto forte, ma è necessario guardare più in là degli eventi e delle manifestazioni, fino ad oggi elemento principale delle diverse azioni. Occorre diventare motore delle politiche commerciali e turistiche, fare in modo che i distretti siano un fattore di competitività, così da far scattare nelle imprese la creatività e la voglia di essere parti attive».

I distretti devono diventare, secondo Ghidotti, un punto di riferimento per le amministrazioni, un soggetto capace di indirizzare scelte e strategie. «Un esempio di questo salto di qualità – annuncia – avverrà con l’inserimento di una rappresentanza dei distretti all’interno di Turismo Bergamo, l’agenzia per lo sviluppo turistico dell’intera provincia, prossima al rinnovo del Consiglio di amministrazione. Sarà creato un gruppo di lavoro con tutti i distretti e sarà perciò un’occasione per far conoscere e sviluppare tutto ciò che nasce e si realizza a partire dai territori».

Quanto al dialogo tra le diverse aggregazioni, intanto, l’esperienza è già consolidata, grazie ad incontri periodici e con il più recente portale www.goinbergamo.it, che coordina, riunisce e valorizza dieci distretti dell’attrattività della Bergamasca (Valli in Famiglia, Fontium et Mercatorum, La Valle dei Sapori, Lemine Valle Imagna, Isola Bergamasca, Brembo e Colli, Gate – Green Attractivity for Expo, Iseo L@ke, Viaggio alla Scoperta della Pianura bergamasca tra il Serio e l’Oglio e Bassa pianura bergamasca). Realizzato dall’Ascom e premiato da Confcommercio Lombardia, utilizza il sistema digitale E015, uno dei lasciti di Expo, che facilita la gestione e lo scambio delle informazioni, favorendo l’incontro tra la domanda di accoglienza e servizi di cittadini e turisti e l’offerta espressa dalle imprese e dalla pubblica amministrazione.

convegno E015 - plateaLa strada è segnata. «Il ruolo dei distretti dovrà essere sempre più incisivo – ha concluso Ghidotti -. La Regione chiede che i territori si aggreghino e soprattutto che sviluppino progettualità. Ha già messo a disposizione 30 milioni di euro per il prossimo biennio su alcuni temi ritenuti strategici. Gli spazi per crescere ci sono e sono enormi, non resta che farsi avanti».




Pmi, un seminario sull’arte di competere sui mercati globali

 internzz2345234.jpgL’Imprenditore, il mensile di Piccola Industria di Confindustria, in collaborazione con Ups, leader mondiale della logistica, promuove il seminario “L’arte di competere sui mercati globali” che si terrà, oggi, 27 giugno, a Bergamo nella sede di Confindustria Bergamo. L’obiettivo del seminario è stimolare le piccole e medie aziende ad affacciarsi sui mercati esteri offrendo utili indicazioni sulle possibili strategie per vincere le sfide dell’internazionalizzazione. In particolare verranno affrontati i temi della logistica e delle dogane, fattori di particolare importanza per poter esportare ed essere competitivi all’estero. Porteranno la loro testimonianze quattro aziende di Confindustria Bergamo: Plastik, Colombo Filippetti, Co.Mac  e Automac. Nel corso del seminario verranno presentati i risultati della ricerca European SME Exporting Insights, che indaga la propensione all’export delle PMI di sette paesi europei tra cui l’Italia, e il Premio Export2Succeed. Il Premio, lanciato per la prima volta quest’anno, nasce per promuovere l’export, un potente motore di crescita, tra le PMI italiane. Candidando case history e progetti nel campo dell’export, aziende esportatrici o che hanno intenzione di iniziare a esportare avranno la possibilità di vincere consulenze logistiche, missioni commerciali all’estero e pacchetti di spedizioni internazionali gratuite. Informazioni complete sul Premio sono disponibili al link UPSToday.com/it/export2succeed

Le voci del seminario saranno quelle di: Guido Venturini, Direttore Confindustria Bergamo; Giancarlo Losma, presidente Piccola Industria Confindustria Bergamo; Luigi Paparoni, direttore Piccola Industria Confindustria; Aylin Bumin, country marketing manager UPS Italia; Emanuela Vinattieri, customs affairs UPS Italia; Laura Cattaneo, direttore Generale Plastik; Fabrizio Colombo, amministratore Colombo Filippetti; Giorgio Donadoni, amministratore Co.Mac; Franco Perico, presidente Automac; Alberto Baban, presidente Piccola Industria Confindustria. La partecipazione al seminario è gratuita.




IVS, Bergamo torna capitale delle valvole industriali

IVSComincia il conto alla rovescia per la seconda edizione di IVS- Industrial Valve Summit, il più importante evento internazionale organizzato in Italia dedicato alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, promosso da Confindustria Bergamo ed Ente Fiera Promoberg, in programma a Bergamo il 24 e 25 maggio 2017.
Ribadita la formula vincente della prima edizione costituita dalla presenza contestuale di  un’esposizione fieristica di alto livello che si auspica raggiunga i 7000 mq netti di esposizione per equivalenti 7000 visitatori previsti; la presenza di un Congresso Internazionale promosso e organizzato da ISA (The International Society of Automation); una Conferenza Internazionale dal tema “The valve industry: knowledge exchange and visions for a global future” e numerosi workshop inerenti tematiche di stretta attualità per il settore in oggetto.

A complemento dell’offerta di IVS 2017,.è previsto il programma formativo di Valvecampus ( www.valvecampus.com ), spin off creato in occasione della prima edizione con l’obiettivo di fornire aggiornamenti e formazione continua ai tecnici di settore che, anche per l’edizione 2017 vedrà l’organizzazione di 4 giornate di training/visite in azienda e 12 corsi per le aziende del settore nel 2016/2017 con la presenza di docenti altamente specializzati e corsi attestati Fondimpresa con canali di finanziamento a disposizione delle aziende aderenti. “Non vi è dubbio – sostiene Guido Venturini, direttore generale di Confindustria Bergamo – che la seconda edizione di IVS attesti ancora una volta la volontà delle imprese appartenenti alla filiera dell’oil&gas, per buona parte milanesi e bergamasche, di riconfermarsi realtà di eccellenza e punto di riferimento internazionale. Fare sistema è il messaggio -ribadisce Venturini – che emerge dalle aziende che hanno aderito all’iniziativa e che sono state capaci di attrarre operatori commerciali e tecnici specializzati provenienti da tutto il mondo”. Che la squadra sia la forza e il territorio un fattore strutturale importante, lo conferma anche Ivan Rodeschini, presidente di Promoberg, che nel ricordare la vicinanza del quartiere fieristico all’asse autostradale Torino-Milano-Venezia e al terzo aeroporto italiano per numero passeggeri (oltre 10 milioni nel 2015), riconferma la posizione strategica per un evento di caratura internazionale. Arte, cultura ed enogastronomia d’eccellenza, presenti a livello locale, costituiscono un utile e funzionale complemento dell’offerta.




L’assemblea dell’Ascom / Fulvio: «Ecco le mosse per rilanciare le attività nell’era di Internet»

Fabio Fulvio durante il suo intervento all'assemblea dell'Ascom
Fabio Fulvio durante il suo intervento all’assemblea dell’Ascom

Come può sopravvivere il commercio tradizionale nell’era di Internet? Secondo Fabio Fulvio, responsabile del settore Politiche per lo sviluppo di Confcommercio, intervenuto oggi all’Assemblea annuale Ascom, ci sono delle strategie che permettono ai negozi di vicinato di competere e di rimanere sul mercato. Ad esempio, utilizzare le tecnologie digitali per migliorare l’esperienza di acquisto del cliente, integrare le attività online con quelle in negozio, ma anche puntare con decisione sugli aspetti che distinguono un negozio rispetto ai suoi nuovi concorrenti online, ovvero rapporto personale col cliente, competenza, servizio e “presenza” sul territorio.  E ancora, rafforzare l’esperienza nello store, estendere la clientela con web e social e rivolgersi al mercato straniero con piattaforme di e-commerce.

Il tema è di grande attualità e interesse. Secondo l’analisi di Confcommercio Imprese per l’Italia quasi un consumatore su due ha fatto o fa acquisti on line (il 55,6% contro il 44,4% che non l’ha mai fatto). E quasi uno su tre (il 29,9%) acquista via web con frequenza. Il profilo dell’«heavy e-shopper» (che acquista on line di abitudine) è uomo, di età inferiore ai 45 anni, celibe e vive in centri medio-piccoli. Poi ci sono i consumatori che non hanno ceduto alle lusinghe dell’e-commerce e continuano a comprare solo nei negozi (di norma sono donne sposate, sotto i 45 anni che vivono in città). In mezzo, figurano quelli che cercano su Internet e poi comprano in negozio (uno su due) e coloro che, al contrario, vanno in negozio per provarsi un capo e, poi, lo comprano a un prezzo più basso online, i cosiddetti clienti Topo, Try Offline Purchase Online, ovvero prova in negozio, compra su Internet.

Fabio Fulvio
Fabio Fulvio

L’evoluzione di Internet ha cambiato in modo profondo le regole del commercio. In mezzo al moltiplicarsi di portali on line con migliaia di prodotti disponibili, guide, consigli, recensioni, forme di interattività e ai nuovi servizi di mobile commerce che indicano al cliente, in tempo reale, gli esercizi della zona che offrono lo stesso articolo con relativo prezzo, i negozi di vicinato rischiano di rimanere tagliati fuori.

«Oggi ogni negozio compete non soltanto a livello geografico con altri negozi o formati distributivi del suo territorio, ma anche, e sempre di più, con altri venditori (virtuali o misti) a volte localizzati a migliaia di chilometri di distanza – ha spiegato Fulvio -. Anche se, ed è un paradosso solo apparente, sono le grandi superfici a soffrire maggiormente i nuovi concorrenti online di oggi e di domani».

Anche nell’era di Internet i negozi possono ritagliarsi il proprio spazio, in certi casi, di enorme successo. «L’innovazione è alla portata di tutti e l’imprenditore che innova è anche quello che esce prima e più competitivo dalla crisi. È necessario conoscere le trasformazioni che ci attendono per poter rispondere e poterle sfruttare a proprio vantaggio». Secondo Fulvio, un piccolo negozio può fare quattro cose. «Innanzitutto, deve imparare a misurare la propria performance. Raccogliere i dati, fare una analisi della clientela, del magazzino, delle vendite, del personale e della struttura, quindi fissare degli obiettivi e delle azioni».

Una seconda azione è quella di sviluppare una strategia offline, «definire la specificità della propria impresa, distinguersi al limite della unicità è l’elemento fondamentale sui cui si basa tutto il resto – ha detto Fulvio -. È consigliabile scegliere un gruppo di potenziali clienti su cui offerta, competenze, caratteristiche possono fare la differenza e selezionare assortimento dei prodotti e fornitori e conoscere molto bene i prodotti che si vendono. Solo se vi riconoscono come punto di riferimento per i prodotti che vendete sarete credibili per altre attività». Inoltre vanno curati in modo scientifico la vetrina e l’esposizione dei prodotti. Accorgimenti anche molto semplici, come gli shelf talker (piccole descrizioni), catturano l’attenzione e fanno vendere di più, assicura Fulvio. Spazio poi alla personalizzazione al massimo livello dei servizi, dalle modifiche sartoriali al prodotto fatto dal cliente, alla creazione di comunità di clienti.

Assemblea Ascom_2016La terza azione consigliata riguarda lo sviluppo di una strategia on line: «Nessun business può sopravvivere oggi senza un sito web. Il minimo sindacale – ha dichiarato Fulvio – è avere un sito fatto bene, che esponga e dia visibilità al proprio negozio e ai prodotti e servizi. Rispetto ai social non vanno sottovalutati la loro potenzialità e l’impegno che richiedono». Per cui sì a Facebook, Instagram e simili, ma solo se si ha tempo per rispondere alle richieste che si ricevono. Anche l’e-commerce è una opportunità ma è come aprire un altro negozio, da collegare al primo, quindi va valutato e studiato con attenzione.

L’ultima strategia riguarda l’aspetto più importante di ogni attività di servizio: «la selezione, formazione, gestione e motivazione del personale «perché un’impresa si distingue per le persone che ne fanno parte», ha concluso l’esperto.




I Giovani Ascom e i mille modi di fare innovazione

platea seminario giovani - innovazioneL’innovazione non è facile, ma può essere affrontata in modo semplice. È quanto hanno voluto dimostrare i Giovani imprenditori dell’Ascom in un seminario dedicato, in particolare, agli approcci e ai metodi per mettere in moto il cambiamento nel mondo del commercio. La direzione, del resto, è chiara: per resistere in un mercato sempre più dinamico, competitivo e mutevole occorre operare uno scarto rispetto al passato.

Luca Bonicelli
Luca Bonicelli

E il presidente Luca Bonicelli ne è convinto, puntando con decisione, insieme al proprio Gruppo, sui temi della formazione e dell’innovazione, con percorsi e incontri gratuiti per tutti gli associati. «Abbiamo avviato un ciclo di incontri sul web marketing e i social network – ricorda –, ora ci soffermiamo sulle metodologie per far nascere e sviluppare l’innovazione. Si tratta di un aspetto centrale, soprattutto per le nuove generazioni del commercio e del terziario, che noi rappresentiamo, ma ovviamente anche per tutte le imprese. Chi oggi si trova a portare avanti un’attività già avviata, che magari è anche consolidata e funziona bene, non può permettersi di fermarsi, deve per forza guardare oltre. L’idea è di partire da ciò che c’è e costruire un modello giusto per sé ed efficace in prospettiva».

Non vuol dire, quindi, stravolgere il modo di lavorare, o trovare l’idea rivoluzionaria, ma mettere in atto nuove strategie, questo sì, seguire il mondo che cambia. «Già posizionarsi su Facebook può essere un passo – evidenzia Bonicelli -, così come lo sviluppo dell’e-commerce. Ma l’innovazione non deve per forza concentrarsi sulle nuove tecnologie, ci sono alcuni esempi interessanti di integrazione dell’offerta, ad esempio locali che nelle aree turistiche effettuano anche il noleggio di bici elettriche, e poi le reti tra imprese, che possono essere formali oppure no. La collaborazione tra attività che possono essere connesse e complementari è interessantissima».

Non a caso, l’evento annuale dei Giovani Ascom, in programma il prossimo 17 giugno, in questa edizione unirà alla tradizionale serata benefica, al Chiostro alle Grazie di Bergamo, un convegno sulle reti d’impresa.

L’atteggiamento e la visione degli Under 40 sono improntati all’ottimismo. «Certo, bisogna essere sempre in movimento, non si va avanti continuando a fare ciò che si è sempre fatto – precisa Bonicelli -. Ma le soluzioni ci sono e spesso le abbiamo proprio all’interno delle nostre attività, che per quanto piccole non sono inferiori per valore dell’offerta rispetto alle grandi realtà, anzi. Pensiamo ad esempio ai prodotti tipici – dice partendo dal settore alimentare, in cui opera -. Sono sempre stati i piccoli negozi a proprorli e valorizzarli, oggi non c’è insegna della grande distribuzione che non li abbia e ne faccia un punto punto qualificante dell’assortimento. In pratica, i grandi ci copiano. È da questa consapevolezza che dobbiamo partire, la nostra storia, testimioniata anche dai 70 anni di associazione, è la base sulla quale costruire il futuro».

PILLOLE DI CAMBIAMENTO

Dal farmacista su Youtube al bar che si paga a tempo

Giovanni Caruso
Giovanni Caruso

Un metodo (il business model canvas) e una serie di casi di successo per dire che l’innovazione si può fare in ogni settore e in ogni dimensione aziendale. Li ha illustrati la bergamasca Quo.d, società di consulenza specializzata nelle gestione dei processi di innovazione che fa parte della rete d’imprese Net@work, agli imprenditori del terziario in occasione dell’incontro promosso dai Giovani Ascom nella sala corsi dell’Associazione cittadina.

«Innovazione è sinonimo di cambiamento – spiega Giovanni Caruso, amministratore della società, relatore al seminario con Rodolfo Pinto -, per realizzala non serve un centro di ricerche della Nasa, ci sono approcci, metodi e strumenti che permettono di progettarla e implementarla». E porta i casi di alcune attività tradizionali «che hanno cambiato il modo di fare ciò che hanno sempre fatto», come la Farmacia Serra di Genova, a gestione familiare, che accanto al sito per l’e-commerce ha creato un blog e un canale Youtube attraverso i quali illustra i prodotti e il loro utilizzo, valorizzando anche on line l’esperienza e la consulenza del farmacista di fiducia. O il Caffè Carbonelli, in provincia di Napoli, torrefazione artigianale che ha scongiurato la chiusura sviluppando il commercio elettronico e la presenza sul web.

In altri casi sono le modalità del prezzo a venire modificate, persino stravolte. L’Anticafè è un format, presente anche in Italia, dove non si pagano le consumazioni ma il tempo che vi si trascorre, potendo contare su spazi multifunzionali attrezzati. C’è anche il sistema di prenotazione alberghiera dove è l’ospite a fare il prezzo e tocca all’albergo accettare o meno la proposta, mentre in Uruguay, in linea con un’azione governativa contro l’alcolismo, in alcune discoteche l’ingresso è gratuito per chi ha tasso alcolemico pari a zero. «Innovazione non significa per forza digitale – conclude Caruso -, deve essere inteso come leva operativa, non come obiettivo».

 

 




“Costruire il domani”, Bombassei e Gori immaginano il futuro digitale con Quintarelli

Libro QuintarelliIl nostro domani non può che essere influenzato e dominato da una forte presenza del digitale: dobbiamo quindi essere in grado di prevedere quale futuro aspetta la nostra società e la nostra economia. Questo in estrema sintesi può essere il messaggio dell’ultimo libro di Stefano Quintarelli, informatico, professore e politico italiano, deputato dal 2013, uno dei pionieri nell’introduzione commerciale di Internet in Italia. “Costruire il domani. Istruzioni per un futuro immateriale” è non solo il titolo del libro, ma anche il tema del confronto che Comune di Bergamo e Confindustria Bergamo organizzano lunedì 16 maggio, alle 18.30, nella Sala Giunta della sede di via Camozzi 70 di Confindustria. Un confronto che vedrà coinvolti, oltre Quintarelli, il direttore di Confindustria Guido Venturini, il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’imprenditore e parlamentare Alberto Bombassei (ingresso gratuito).

Nel 1989, ancora studente, Quintarelli ha fondato MI.NE.R.S. (Milano Network Researchers and Students), la prima associazione telematica studentesca italiana che ha realizzato la prima rete indipendente di posta elettronica in Italia ed il primo sistema telematico per l’iscrizione ad esami universitari. Dal 2011 è stato direttore dell’Area Digital del Gruppo 24 Ore da cui si è dimesso quando alcuni partiti politici del terzo polo lo hanno candidato a commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nel 2014 è stato nominato presidente del Comitato di Indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale dal Consiglio dei Ministri. “Il futuro insomma – si legge sulla quarta di copertina del suo libro – non va indovinato, va immaginato. Il futuro è fatto di strade che ci vengono incontro. Viste da qui, non sono affatto sentieri già battuti ma varchi che si aprono, forme che si tracciano, dati disseminati su pattern che s’intrecciano col presente ma sono ancora tutti da ritracciare”: il libro vuole essere quindi un modo per immaginarsi un mondo digitale, connesso e veloce, con tutto quel che ne consegue per le aziende del nostro Paese.

 




Innovazione nel commercio, un seminario spiega come si fa

innovazione - investimentiL’innovazione è una strada pressoché obbligata per ritagliarsi uno spazio in un mercato sempre più competitivo. Per offrire esempi e metodi per realizzarla in modo efficace, il Gruppo Giovani imprenditori dell’Ascom di Bergamo organizza mercoledì 18 maggio nella sede di via Borgo Palazzo 137 un incontro di formazione rivolto a tutti gli associati delle diverse categorie

“Processi di innovazione nel mondo del commercio: casi di successo e approcci” è il titolo dell’appuntamento in programma dalle 14.30 alle 17.30, condotto da Giorgio Ferrari, formatore di Quo-d srl.

Il focus sarà sull’innovazione di successo nell’ambito del commercio, del turismo e dei servizi. Saranno illustrate metodologie utili per migliorare la gestione della propria attività individuando i punti di forza e i punti di debolezza per poi creare nuovi meccanismi di innovazione. Verranno proposti casi di aziende nazionali ed internazionali e presentati gli strumenti innovativi che oggi permettono di rispondere rapidamente ai mutamenti del contesto ed aumentare il valore della propria realtà imprenditoriale.

Gli approcci e gli strumenti presentati sono semplici, visuali ed applicabili a diversi contesti organizzativi. Nello specifico verranno condivise tutte le fasi del processo di generazione e messa in campo di nuove idee e soluzioni in modo veloce ed economico, partendo dalla singola situazione aziendale attuale e dal panorama in cui la realtà opera, grazie soprattutto alla continua interazione con i clienti attuali e potenziali.

 

La partecipazione è gratuita e riservata agli associati Ascom. QUI LA SCHEDA DI ACCREDITAMENTO




Nuove tecnologie, ora le pmi possono contare anche su un laboratorio

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech ritValorizzare ed aumentare il contenuto tecnologico del manifatturiero moderno. È l’obiettivo di Bergamo Tecnologica, il progetto finanziato dalla Camera di Commercio per favorire l’introduzione di nuove tecnologie e di modelli di adozione tecnologica, tra cui l’additive manufacturing, ossia la stampa 3D, e le piattaforme di open source manufacturing. L’iniziativa – realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale e il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech – ha visto la sua prima edizione nel 2015, coinvolgendo 27 imprese, e verrà replicata quest’anno.

Parte dall’analisi e dai check up aziendali e si sviluppa attraverso consulenze personalizzate e momenti formativi. Le novità sono la realizzazione di un’area laboratoriale che sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno implementare o semplicemente conoscere alcune opportunità che la tecnologia offre per rendere più efficienti i processi o migliorare i propri prodotti e l’attivazione di uno Sportello Tecnologico rivolto alle Mpmi del territorio, per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nella definizione della tecnologia e delle metodologie più opportune.

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Con un evento al Point di Dalmine, sono stati presentati i risultati della prima edizione di Bergamo Tecnologica, la nuova annualità e il laboratorio, attrezzato dal consorzio Intellimich. «Ci troviamo non solo a testimoniare la continuità dell’impegno della nostra Camera di Commercio in tema di innovazione, ma diamo anche il benvenuto ad un laboratorio di ricerca dove verranno realizzati nuovi progetti e dove potremo vedere in funzione le più alte tecnologie che le nostre aziende sono state in grado di produrre», ha affermato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti. «La nostra azienda speciale ha già maturato una elevata esperienza nella gestione di progetti complessi, tanto da essere riconosciuta anche sul territorio nazionale, e queste ulteriori iniziative non fanno che confermarlo».

«Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Camera di Commercio in rappresentanza di tutto il sistema territoriale, realizzato da Bergamo Sviluppo – ha ricordato il direttore Cristiano Arrigoni – e finalizzato a supportare il nostro sistema imprenditoriale nell’avvicinarsi sempre di più ai temi legati alla Fabbrica Intelligente e a tal fine realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi i Bergamo e il Consorzio Intellimech, che già opera in tali ambiti».

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech 2 (1)Intellimech ha quindi deciso di aprire una propria sede operativa anche presso il Polo Tecnologico di Dalmine, oltre a quella già consolidata presso il Kilometrorosso. «L’iniziativa – ha evidenziato Gianluigi Viscardi, vice presidente di Bergamo Sviluppo con delega all’Innovazione e presidente nazionale di Fabbrica Intelligente – è finalizzata a mettere insieme le diverse competenze per dare il via a progetti di supporto alle nostre imprese e renderle più competitive. Vuole mettere in evidenza le eccellenze e offrire a chi ancora non lo fosse gli strumenti adeguati per aumentare la capacità innovativa, tutto ciò ispirandosi al modello della Fabbrica Intelligente».

«La collaborazione della nostra università con Bergamo Sviluppo e Intellimech si va sempre più consolidando – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini -. L’Università può offrire molto al sistema imprese e iniziative come questa rappresentano il giusto anello di raccordo con il sistema produttivo».

IL LABORATORIO

Si tratta di uno specifico spazio all’interno dell’Incubatore Manifatturiero di Bergamo Sviluppo, attrezzato dal Consorzio Intellimech con strumentazioni e dispositivi specifici finalizzati a dare avvio a nuove attività di ricerca applicata. In quest’area verranno presentati i prodotti di eccellenza e letecnologie di punta delle imprese bergamasche realizzate nell’ambito dei diversi progetti di innovazione, compresi i prodotti di eccellenza realizzati dalle imprese presenti nell’Incubatore Tecnologico. Avrà valenza territoriale e sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno mettere in atto processi di ricerca, applicazione e industrializzazione o semplicemente conoscere meglio strumenti e opportunità.

LO SPORTELLO TECNOLOGICO

È rivolto alle Mpmi bergamasche per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nell’identificazione della tecnologia e delle metodologie più opportune. Compito dello sportello sarà anche essere un “osservatorio” delle tecnologie per la “Fabbrica Intelligente”, la cui conoscenza sarà diffusa sul territorio mediante incontri di divulgazione specifici. Oltre al servizio informativo, potrà offrire un servizio di assistenza tecnica personalizzata, che permetterà la realizzazione di un’analisi di pre-fattibilità tecnica sulle tematiche emerse durante l’incontro. L’obiettivo del servizio sarà fornire un affiancamento pratico e operativo all’impresa che, partendo dalle informazioni di innovazione funzionale e formale identificate nella fase di sportello, possa generare nuove idee e trasformarle in tempi brevi in prodotti da lanciare sul mercato a costi competitivi.

 




Le nuove tecnologie a portata di pmi, evento al Point con Bergamo Sviluppo

1310 point dalmineÈ in programma mercoledì 27 aprile, alle ore 10.30, presso Bergamo Sviluppo al Point – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine (via Pasubio, 5) l’evento di chiusura dell’edizione 2015 del progetto “Bergamo Tecnologica: opportunità e nuovi modelli di business”, iniziativa finanziata dalla Camera di commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo con il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech e con la collaborazione del sistema associativo locale.

Il progetto, attraverso la realizzazione di check-up aziendali, l’erogazione di ore consulenziali mirate, lo svolgimento di un’attività di ricerca, nonché con l’organizzazione di percorsi formativi su temi specifici, aveva l’obiettivo di avvicinare le micro, piccole e medie imprese locali alle nuove tecnologie dell’additive manufacturing, tecnologie che possono impattare positivamente sulle imprese, aumentandone la competitività e rappresentando al contempo un’opportunità di sviluppo, innovazione e cambiamento.

L’incontro sarà, inoltre, l’occasione per presentare la nuova edizione 2016 del progetto e le attività che la caratterizzeranno.

A chiusura dell’evento, in presenza del presidente e del segretario generale della Camera di commercio di Bergamo Paolo Malvestiti ed Emanuele Prati, del rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, del vicepresidente di Confindustria Bergamo Monica Santini, del presidente del Consorzio Intellimech e vicepresidente di Bergamo Sviluppo Gianluigi Viscardi e dei membri del Consiglio di amministrazione di Bergamo Sviluppo, si visiteranno sia gli spazi del Polo Tecnologico e dell’Incubatore Manifatturiero di Bergamo Sviluppo, sia il nuovo Laboratorio del Consorzio Intellimech.

IL PROGRAMMA




Abiti che non si sporcano e superfici autopulenti, i segreti delle nanotecnologie raccontati alle imprese

superfici autopulentiNell’ambito delle attività destinate a promuovere lo sviluppo e l’innovazione, Bergamo Sviluppo, azienda speciale della Camera di commercio, organizza una serie di incontri rivolti alle imprese, che avranno la possibilità di dialogare con esperti del settore su tematiche specifiche.

Il primo appuntamento è giovedì 14 aprile ed ha per argomento le superfici autopulenti. La pulizia di facciate o vetrate di palazzi, di scafi di navi, di carrozzerie d’auto o di treni, di box doccia o addirittura di abiti e tovaglie comporta sempre dei costi ed è spesso complicata. Grazie allo sviluppo delle nanotecnologie, queste superfici possono essere protette contro polveri, sporco, pioggia e sostanze oleose, senza modificarne l’aspetto estetico.

L’incontro ha l’obiettivo di illustrare le caratteristiche di queste innovazioni tecnologiche esplorandone le potenziali applicazioni. Si terrà al Point di Dalmine, via Pasubio 5 (sala MaTech Point) alle ore 17.30.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul www.bergamosviluppo.it.

Il progetto MaTech Point 2016 è finanziato dalla Camera di commercio di Bergamo ed è realizzato da Bergamo Sviluppo in collaborazione tecnica con il Parco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova e con il supporto del sistema associativo locale.