Bergamo Wifi arriva in piazza Sant’Anna. «Botteghe pronte a sviluppare sinergie»

angeloni wifi piazza sant'anna

La rete wifi del Comune di Bergamo prosegue la sua espansione e arriva in piazza Sant’Anna, dove questo pomeriggio è stata inaugurata la nuova oasi che permette di connettersi e navigare gratuitamente in maniera semplice e con tecnologia d’avanguardia. L’iniziativa rientra nel progetto di ampliamento ai quartieri del progetto Bergamo Wifi, che porterà ad un totale di 80 gli hotspot della città, realizzando un sistema diffuso di connettività pubblica.

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L’assessore Giacomo Angeloni e il presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo, Nicola Viscardi

La novità piace ai commercianti che vedono non solo arrivare un servizio in più nell’area, ma anche la possibilità di sviluppare la propria presenza e le proprie strategie attraverso il web. «Con l’ampliamento del Distretto del Commercio ai borghi – ricorda il presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo, Nicola Viscardi – una delle richieste condivise è stata proprio quella di estendere il wifi. Piazza Sant’Anna è il primo punto di una copertura che entro la fine dell’estate ci auguriamo possa raggiungere tutta la via, circa due chilometri di attività commerciali, che potranno potenzialmente condividere il sistema pubblico». Significa che con un’unica registrazione l’utente potrà utilizzare la connessione negli spazi aperti e proseguire, senza perdere il segnale e doversi autenticare nuovamente, all’interno dei negozi e degli esercizi.

speed test wifi piazza sant'anna«Per le attività la connessione diventa inoltre un prezioso strumento di lavoro – fa notare Viscardi -, per notificare eventuali promozioni agli utenti che si trovano in zona o analizzare i flussi, migliorando il contatto con la clientela e la propria gestione».

L’inaugurazione è stata effettuata dall’assessore all’Innovazione tecnologica e semplificazione Giacomo Angeloni, che ha sottolineato come l’arrivo nei borghi «di una nuova tecnologia che funziona e che piace ai bergamaschi» si realizzi ad esattamente un anno di distanza dal varo di Bergamo Wifi nel centro città.

Lavori sono attualmente in corso per garantire la connettività in piazzale San Paolo, in via Promessi Sposi, in piazzale Emanuele Filiberto, al Parco Turani, all’Orto Botanico di Bergamo Alta, nei giardini pubblici di via Isabello. Il BergamoWIfi sarà attivo in altri due quartieri al termine dei lavori in corso al parco della Malpensata e di quelli previsti al parco di via Mascagni. È infine già attivo nella rinnovata piazza Pacati a Monterosso.

In questo primo anno si sono registrati circa 100mila utenti al servizio e il Comune di Bergamo ha iniziato ad espandere il servizio anche all’interno delle biblioteche civiche.

  • La mappa degli interventi di implementazione del sistema Bergamowifi previsti nel 2016.

 




I negozi del centro regalano un sabato di sorprese

“Sabato in Centro… e sarà una sorpresa”. È il titolo dell’evento che – ad oggi – oltre 140 commercianti del centro di Bergamo hanno messo in cantiere per il 21 maggio, dalle 9.30 alle 19.30.

La rete di negozianti, capitanata e trainata dall’Associazione BergamoVive, è al lavoro affinché ogni insegna proponga qualcosa di particolare al proprio interno. Eventi, negozi fioriti, presentazione di nuovi prodotti, servizi ed anche sconti mirati, tutto con la professionalità e cortesia dei negozi del centro. Passeggiando dalle 9.30 alle ore 19.30 ci si potrà lasciare incuriosire ed attrarre dalle sorprese di ogni vetrina. «Siamo riusciti a creare una sinergia tra tantissime realtà diverse dell’area del centro – spiega Marco Recalcati, presidente dell’Associazione BergamoVive – cercando di realizzare una giornata in cui potersi mettere in vetrina tutti insieme, nel tentativo di rendere più attrattiva la passeggiata nel centro città. Sarà un evento globale fatto da tante piccole iniziative, un grande contenitore dentro al quale confluiscono più di 120 mini-iniziative. Per scoprire i dettagli di ogni singolo evento basterà consultare la pagina di Facebook dell’Associazione “Bergamo InCentro” oppure venire direttamente in centro sabato prossimo». Per info è possibile scrivere alla mail info@bergamovive.it.

La giornata ha il patrocinio del Comune di Bergamo e può contare sulla collaborazione dell’Atb, che per l’occasione ha disposto l’estensione della validità del biglietto convalidato a tutta la giornata. Con un solo titolo di viaggio ci si potrà quindi spostare con autobus, funicolari e tram per tutta la giornata di sabato 21 maggio. L’agevolazione si applica ai biglietti ordinari e ai carnet 10 corse, convalidati al primo viaggio e validi per la zona tariffaria della tratta scelta delle 5 zone servite da Atb.

«Il Comune di Bergamo sostiene con convinzione l’iniziativa del commercio del centro città – interviene il sindaco di Bergamo Giorgio Gori –. L’aggregazione intorno a un’unica iniziativa di ben 140 commercianti e più è fattore estremamente positivo: l’auspicio è che da questa prima esperienza possa nascere una collaborazione stabile, in modo che questo tipo di iniziativa possa essere replicata in futuro e magari divenire strutturale».




Alla Biblioteca Mai nasce il laboratorio di restauro e conservazione

È stato inaugurato oggi il nuovo Laboratorio di restauro allestito all’interno della Biblioteca Civica Angelo Mai. Un progetto di grande valenza culturale, ma anche sociale, nato dalla collaborazione tra gli Assessorati alla Cultura e alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo e che vede coinvolte la Biblioteca Mai, il Servizio in favore dei disabili ed il Consorzio Solco Città Aperta che gestisce in co-progettazione i servizi cittadini per la disabilità. L’intento è infatti quello di promuovere una cultura civica che incoraggia le persone diversamente abili ad assumere ruoli attivi e responsabili all’interno della comunità. Dopo i necessari interventi di ristrutturazione e la messa a norma, i locali al terzo piano di Palazzo Nuovo, un tempo adibiti ad abitazione del custode della Biblioteca, sono stati allestiti a laboratorio grazie al generoso contributo del Club Amitiè sans frontieres Bergamo e dell’Associazione Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai, che hanno provveduto all’acquisto dell’arredo tecnico e delle idonee attrezzature da utilizzare nel laboratorio per le diverse attività previste. “Compito prioritario della Biblioteca Civica e degli Archivi storici è di tutelare e conservare il patrimonio, con l’adozione da parte del Direttore, che ne è il custode, di ogni necessario e opportuno provvedimento”: così recita il Regolamento della Biblioteca storica cittadina. La realizzazione di un laboratorio di primo intervento per la conservazione di libri e documenti risponde quindi ad uno dei compiti istituzionali della Biblioteca, custode del patrimonio librario storico del Comune e di numerosi archivi pubblici e privati dei quali deve curare la tutela, la conservazione e la valorizzazione.

laboratorio Mai L’immensa mole di materiale cartaceo necessita di ambienti idonei alla conservazione dal punto di vista climatico e della sicurezza e di specifici interventi che possono giungere sino al restauro, quando necessario. Nel moderno concetto di tutela è oggi considerata fondamentale la conservazione preventiva: l’insieme cioè delle operazioni ordinarie e continuative che consentono di mantenere in condizioni ideali libri e carte attraverso la spolveratura (realizzata con pennelli morbidi e aspiratori idonei), la pulitura con speciali gomme e altre piccole azioni manutentive. Il laboratorio intende rispondere a queste esigenze e, grazie alla pronta adesione del Servizio in favore dei disabili, realizza il progetto di tutela anche in termini di inclusione sociale: il gruppo di lavoro (composto da 6 persone disabili) sotto la guida esperta di un restauratore e con il coordinamento e la supervisione educativa del servizio, potrà offrire una prestazione importante per l’Istituto e quindi per la collettività, svolgendo al contempo un percorso formativo e occupazionale in normali contesti lavorativi per l’apprendimento graduale di competenze manuali e tecniche, l’approfondimento e lo sviluppo di abilità e capacità sociali, di relazione e produttive, il tutto finalizzato all’integrazione e all’autonomia.

“La biblioteca è il cuore culturale di questa città, – commenta Maria Carolina Marchesi, assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo – ma anche il luogo del pensiero colto che poche volte viene accostato alla fragilità, che da oggi abita questo luogo. E lo abita da protagonista, in modo attivo, realizzando uno scambio tangibile di competenze e di impegni, costruendo un miglioramento della coesione sociale e portando a compimento un lavoro di inclusione vera”. “Vorrei sottolineare – spiega l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – il valore della collaborazione tra cittadini, collaborazione indispensabile per raggiungere l’obiettivo della conservazione del patrimonio della biblioteca. Per la prima volta la Biblioteca Mai ha un laboratorio di conservazione e di restauro e lo fa grazie a un progetto civico, dal grande carattere educativo di trasmissione delle competenze. Questi libri raccontano il nostro passato, ma anche il nostro futuro e siamo sicuri che questa iniziativa si potrà rinnovare per molti anni a venire. Ora la biblioteca ha qualcosa in più, quella caratteristica di prendersi cura del patrimonio librario, un elemento in più di quell’amore per la cultura che da sempre contraddistingue questo luogo”. Lo spazio sarà intitolato alla memoria di Angelo Borella che ha collaborato a lungo con la Biblioteca dando un contributo di lavoro importante per l’Istituto e offrendo un esempio virtuoso di integrazione umana e sociale.




“Maggio musicale”, le orchestre studentesche a Palazzo Frizzoni

Palazzo Frizzoni apre alla musica dei più giovani in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo: torna infatti il Maggio musicale a Palazzo, con quattro appuntamenti con le orchestre degli studenti delle scuole bergamasche. Centinaia di giovani s’ impegneranno nelle prossime settimane in una rassegna che negli scorsi anni è stata molto apprezzata dai bergamaschi e ha saputo richiamare centinaia di persone nel cortile del Municipio di Bergamo. Primo appuntamento sabato 14 maggio alle 10.30, con l’Orchestra Stabile dell’Istituto Comprensivo “Fratelli d’Italia” di Costa Volpino: “Siamo molto felici di poter aprire ancora una volta il Palazzo alla città e ai cittadini – sottolinea Marzia Marchesi, Presidente del Consiglio Comunale di Bergamo – in questi ultimi due anni si sono susseguiti numerosi eventi aperti al pubblico, dalle Giornate Fai di Primavera ai concerti alle mostre alle commemorazioni, un modo di sottolineare l’appartenenza di Palazzo Frizzoni alla città e ai suoi cittadini. Non a caso abbiamo deciso di realizzare un baby pit stop all’interno del Comune, cercando di rendere vissuto e vivibile da tutti la sede comunale e mantenendone sempre le porte aperte”. Venerdì 20 maggio, alle 20.30, appuntamento con l’Orchestra della scuola media Donadoni, sabato 28 maggio, alle 17, toccherà all’Orchestra Giovanile SMIM di Bergamo e Provincia e martedì 31 maggio chiuderanno il Maggio musicale le Orchestre dell’Istituto Comprensivo Mazzi alle ore 20.30. In caso di pioggia i concerti del 14, del 20 e del 31 maggio si svolgeranno nella Basilica di S. Alessandro in Colonna, in via S. Alessandro n°35. Il concerto del 28 maggio verrà invece annullato.

 

 




Car sharing a Bergamo, pubblicato il bando per l’affidamento del servizio

car SharingPubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue il bando per l’affidamento del servizio di car sharing nel Comune di Bergamo (previsto con delibera della Giunta comunale di Bergamo) che definisce gli aspetti economici e le caratteristiche del servizio. Lo ha comunicato l’ATB. Già presente in altre città italiane, il car sharing consente di effettuare spostamenti all’interno della città ad un prezzo conveniente, ritirando l’auto in un punto e riconsegnandola in un altro, con minori limitazioni di traffico e parcheggio. Ai partecipanti si richiede l’obbligo di realizzare e gestire il servizio applicando le tariffe indicate nel piano economico e finanziario presentato in sede di gara, assumendosi il rischio operativo di gestione: ATB ha stimato in 10 milioni di euro il valore del contratto per l’intera durata della concessione (5 anni), con attivazione del servizio entro i 90 giorni  dall’affidamento. Il car sharing dovrà essere svolto con le caratteristiche del tipo“free floating” e cioè con distribuzione libera sul territorio e secondo la modalità “one way”, ovvero con la possibilità di lasciare l’auto in un punto diverso da quello del prelievo.

Il servizio dovrà essere assicurato continuativamente, tutto l’anno, 24 ore su 24, e i mezzi utilizzati potranno essere prelevati e rilasciati liberamente all’interno dell’area di copertura indicata nel territorio del Comune di Bergamo, con l’obbligo di comprendere anche il collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio. L’area di utilizzo, ovvero l’area nell’ambito della quale potranno essere utilizzati i mezzi, dovrà coincidere con l’intero territorio nazionale, con l’obbligo per il cliente di riconsegnare il mezzo all’interno dell’area di copertura prevista nel Comune di Bergamo/Aeroporto di Orio al Serio. Il parco auto dovrà essere costituito da un numero minimo di 60 autovetture appartenenti ad una o più tipologie: autovetture elettriche; autovetture ibride (elettriche/altro); autovetture alimentate a metano o GPL; autovetture con omologazione Euro 5 o superiore. La riscossione delle tariffe sarà curata direttamente dal concessionario al quale spettano interamente i ricavi della gestione. Alle autovetture utilizzate per il servizio sarà permesso di sostare gratuitamente nelle aree a pagamento e nelle aree riservate ai residenti del Comune di Bergamo, e di accedere liberamente alle zone a traffico limitato della città, con la sola eccezione di Città Alta e via XX Settembre. Il concessionario dovrà corrispondere ad ATB un canone annuo, per ogni vettura utilizzata per il servizio, a titolo di parziale rimborso dei minori ricavi della gestione della sosta, corrispondente a quanto indicato nell’offerta economica. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per venerdì 24 giugno 2016; successivamente ATB procederà all’aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La documentazione relativa al bando car sharing Bergamo sarà pubblicata lunedì 16 maggio 2016 sul sito www.atb.bergamo.it




“Street Casoncello”, ad ogni tappa una ricetta diversa

Le incertezze del meteo non fermano “Street Casoncello” in Città alta, momento finale della manifestazione “De Casoncello. Storie di Bergamo e di Casoncelli” con il quale Bergamo celebra i 630 anni del documento che attesterebbe la paternità della tradizionale pasta ripiena, raccontando di una grande festa tenuta proprio il 13 maggio, del 1386.

Al convegno di venerdì mattina, a partire dalle 10 all’ex Borsa Merci, il programma fa infatti seguire un evento goloso che imbandirà la Corsarola di postazioni ristoro a partire dalle 19, che l’organizzazione ha deciso di confermare anche se le condizioni del tempo non fossero le migliori. La formula prevede l’allestimento di 6/7 isole food dalla funicolare a piazza Mascheroni, nelle quali i ristoranti e i locali lavoreranno insieme integrando la propria offerta.

Protagonista, ovviamente, sarà il casoncello, che ogni locale però proporrà in una forma diversa, quella messa a punto dalla propria cucina e offerta normalmente in carta oppure una rivisitazione realizzata appositamente per l’occasione, che potrà riguardare il ripieno o il condimento. Le direttive dell’organizzazione, curata dalla Comunità delle Botteghe di Città alta, sono state infatti semplicemente queste, così da favorire la creatività e permettere di assaggiare lo stile gastronomico di ogni insegna e le tante varianti alle quali si presta il piatto. Ciò che sarà uguale per tutti è invece il costo: 4 euro per ogni porzione di casoncelli, che diventano 5 se viene accompagnata da un bicchiere di vino, così da permettere più assaggi lungo il percorso. Nel menù della serata si potranno poi trovare altri prodotti e piatti della  tradizione bergamasca come polenta con mais autoctoni, formaggi Dop e Principi delle Orobie, vino, carni di bruna alpina originale.

Condivisione è la parola d’ordine anche nella gestione degli spazi dove fermarsi a mangiare, si potrà infatti scegliere tra le diverse postazioni e tavoli.

Sotto il porticato della biblioteca toccherà poi alle massaie – su tutte Giusy Guerinoni, sfoglina degli Spiazzi di Gromo famosa per la velocità con cui prepara i casoncelli – preparare le ricette più classiche, quella riportata nel documento storico, quella consolidata dalla tradizione e gli altrettanto tipici scarpinòcc.

La serata sarà accompagnata da rappresentazioni storiche con musici, ballerini e attori che faranno rivivere la festa del 13 maggio 1386 in onore dei soldati di Gian Galeazzo Visconti.

Nell’evento sono coinvolte tutte le attività commerciali di Città alta. Oltre a quelle del settore food direttamente impegnate nel festival anche gli altri negozi saranno infatti aperti e pronti ad animare la serata.

Per l’occasione, alcuni musei storici di Città Alta resteranno aperti anche la sera:

  • Campanone, Torre civica
    apertura prolungata fino alle 23 – ingresso 3 euro
  • “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”
    Palazzo del Podestà – Museo del ‘500
    apertura prolungata fino alle 23 – ingresso 6 euro (gratuito fino a 18 anni)
    biglietto unico valido anche per la mostra “Nel segno del Rinascimento – Pietro Bussolo, scultore a Bergamo”

Durante tutto il week-end sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate gratuite organizzate da AGIAT e Guide Turistiche Città di Bergamo:

  • venerdì 13 maggio || “Pane (… e companatico) quotidiano”
    visita guidata sul tema dell’alimentazione nella storia e nell’arte di Bergamo Alta.
    partenza da largo Colle Aperto ore 18 – info e prenotazioni entro le ore 12 del 13 maggio alla mail info@visitbergamo.info o al 346-8122006.
  • sabato 14 maggio || “Il casoncello bergamasco: Sogni di Abbondanza e Storie di Fame”
    partenza da piazza Mercato delle Scarpe ore 18 (durata 1h 30).
  • domenica 15 maggio || “Casoncello Tour: storie di bergamaschi tra abbuffate e …digiuni”
    partenza da piazza Mercato delle Scarpe ore 18 (durata 1h 30) – partecipazione gratuita sino a 50 partecipanti con iscrizione obbligatoria e risposta email a: info@gruppoarcheologicobergamasco.org.



Debutta “Giacomo”, le Belle Arti in campo per il rilancio di via Quarenghi

via quarenghiGiovedì 19 maggio, alle 18.30, in via Quarenghi 33 a Bergamo, sarà inaugurato “Giacomo”, i nuovi spazi laboratorio di via Quarenghi  dell’Accademia di Belle arti G. Carrara. Interverranno Francesco Valesini, assessore comunale alla Riqualificazione urbana, Loredana Poli, assessore all’Istruzione e Alessandra Pioselli, direttrice dell’Accademia di belle arti G. Carrara. L’obiettivo di “Giacomo” è quello di intervenire in un ambito urbano troppo a lungo degradato attraverso un progetto di riqualificazione che ha nell’arte e l’alta formazione i suoi punti di forza. Il punto d’incontro tra l’Accademia di Belle arti G. Carrara e via Quarenghi avviene al piano terra del civico 33 e i locali dall’altra parte della strada divengono, grazie al Comune di Bergamo e a BergamoInfrastrutture, sede dell’arte e della cultura giovane, un modo per costruire un progetto importante di rivalutazione della via. La speranza è di fare diventare gli spazi di via Quarenghi un motore di attività culturali che coinvolgano il quartiere ma anche la città, attraverso collaborazioni con associazioni e istituzioni pubbliche e private del territorio. Non si tratta dunque di una presenza estemporanea, ma del completamento nella via di una forte presenza pubblica, una presenza che si riassume nel distaccamento di Polizia Locale e negli uffici dei Lavori Pubblici; sono inoltre in fase di assegnazione gli appartamenti dello stesso civico 33, di cui è proprietaria la società BergamoInfrastrutture. Un segnale forte di rinnovamento e di visione strategica da parte dell’Amministrazione comunale.




Piano sosta, l’Ascom: «Bene la salvaguardia della rotazione». Rivoluzione per i residenti, pagano anche loro

A Bergamo aumentano i costi della sosta su strada e si pagherà anche la domenica nell’area più centrale, ma in compenso si potrà lasciare l’auto un’ora in più rispetto al limiti oggi previsti per ogni zona, il che significa che in centro si passa da una a due ore, rendendo possibile fermarsi con tranquillità anche in un locale o prendersi il tempo per guardare le vetrine e fare qualche acquisto oltre alla rapida commissione.

A pagare da ora in poi saranno però anche i residenti che per parcheggiare negli spazi a loro riservati, quelli delimitati dalla strisce gialle, dovranno versare 60, 90 o 120 euro all’anno a seconda della zona per ottenere il permesso.

Queste le principali novità del Piano della Sosta, contenuto nel documento di indirizzo varato ieri dalla Giunta cittadina. L’obiettivo è contrastare l’inquinamento e il congestionamento delle aree centrali e migliorare la mobilità alternativa, aggiornando uno strumento che risale a più di venti anni fa.

«È l’area C di Bergamo – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni -, un tentativo di limitare l’utilizzo del mezzo privato e rendere più convenienti l’utilizzo del mezzo pubblico e incentivare la sosta nei parcheggi in struttura. È un piano coraggioso e di certo non mancheranno le critiche, ma era necessario per adeguare il sistema Bergamo alle attuali esigenze».

L’ultimo intervento significativo sulla sosta a Bergamo è infatti datato 1992 e tra l’altro non è stato nemmeno attuato del tutto. «Da allora la città è notevolmente mutata: Bergamo Alta è diventata uno dei luoghi più attrattivi dell’intera Lombardia, si sono modificate le abitudini dei cittadini, è cresciuta notevolmente la richiesta di spazi da vivere senz’auto ed è cresciuto il numero di autoveicoli, con effetti sulla domanda di spazi di sosta. La revisione della sosta è uno dei punti cardine del programma di questa Amministrazione – ha ricordato l’assessore -, una priorità per migliorare la vivibilità delle aree delicate».

La sosta a pagamento oggi è prevista per circa 2.300 stalli degli oltre 32.600 su strada presenti in città. Nelle tre diverse zone tariffarie, indicate come zona gialla (la più esterna), arancione e rossa (è quella relativa a Città alta e al centro) le tariffe vengono portate rispettivamente alla cifra tonda di 1 euro (da 0,80), 1,50 euro (da 1,40) e 2 euro  (da 1,80). In centro città viene poi introdotto, come detto, il pagamento della sosta su strisce blu anche nei giorni festivi dalle ore 9 alle 19 (cosa che invece in Città Alta avviene da molti anni).

La previsione è anche di ridisegnare leggermente le zone, estendendo la zona rossa, la più cara, fino alla stazione sull’asse sud (oggi arriva a via Mai e Paleocapa), a ovest fino ai varchi della Ztl sulle vie San Bernadino e Moroni e all’incrocio tra via Broseta e Palma il Vecchio, e alla parte alta di via Locatelli in direzione di Città alta.

Nella revisione è stata invece scartata l’ipotesi di abolire le strisce gialle e di prevedere per i residenti la possibilità di parcheggiare nelle strisce blu con tariffe agevolate. «Così facendo, però – ha spiegato Zenoni -, le zone residenziali avrebbero attirato la circolazione di chi è alla ricerca del posto auto, abbiamo inoltre tenuto in considerazione le richieste delle zone a vocazione commerciale di mantenere un certo ricambio nella sosta».

A portare avanti l’istanza c’era anche l’Ascom. «Il tema dei parcheggi e della sosta è senza dubbio uno degli elementi cardine per il rilancio del centro e delle attività commerciali di Bergamo. Esprimiamo soddisfazione per la decisione della Giunta comunale che ha accolto la nostra richiesta di non rendere promiscui gli stalli delimitati dalle strisce blu a pagamento con i parcheggi gialli riservati ai residenti – commenta Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne di Ascom Confcommercio Bergamo -. Il cambiamento avrebbe rappresentato un problema per le attività commerciali della città con una minore rotazione di molti parcheggi a raso. Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale una riflessione sull’opportunità di aumentare il costo dei parcheggi da 1,80 a 2 euro all’ora nelle zone centrali della città, anche se oggettivamente giudichiamo positiva l’estensione della sosta massima da una a due ore. In questo modo si permette una maggiore fruizione dei negozi e dei pubblici esercizi, con un tempo adeguato per lo shopping e per la pausa pranzo».

piano sosta comune bergamo rit

Quanto ai residenti, pagheranno per ciascun permesso 60 euro nella zona gialla, 90 nella zona arancione e 120 nella zona rossa. «Sono comunque in linea con quelle di altre città – ha fatto notare Zenoni – e non ci sono limitazioni nel numero dei permessi». A Milano, ad esempio, i residenti pagano l’ingresso nell’area C (40 ingressi gratis e poi 2 euro a ogni ingresso), a Como la cifra è di 368 euro all’anno per la sosta dei residenti, mentre a Varese i residenti pagano 120 euro all’anno per sostare negli stalli blu.

I permessi di transito rimarranno invece gratuiti: il Comune ne allungherà inoltre la validità, che passa a 10 anni, con un conseguente risparmio di circa 95 euro di spese di bollo allo Stato per la presentazione delle domande all’Ufficio Permessi. Non solo: la gestione sarà digitalizzata nei prossimi mesi nelle aree protette da telecamere, in modo da migliorare e snellire anche le procedure.

Allo stato attuale i permessi per residenti sono 2,5 volte superiori agli stalli su strada disponibili in Città Alta, quasi 3 volte superiori in Città Bassa (il rapporto ideale è di 1 parcheggio per 2 permessi): «Con l’attuazione del piano – ha continuato Zenoni – prevediamo una riduzione del numero di permessi “superflui”, di chi cioè oggi li richiede senza una necessità stringente, pari al 10-15%. Verranno inoltre ridisegnate le aree entro cui ciascun residente può lasciare l’auto, favorendo un riequilibrio tra le zone più congestionate e quelle in cui il rapporto tra stalli e permessi è più favorevole».

Con l’ampliamento della “Zona a particolare rilevanza urbanistica” (Zpru) potranno essere inoltre creati parcheggi gialli in quartieri dove ora non ci sono, ma sono oggetto di richiesta da parte dei cittadini, come Malpensata, Carnovali e la parte di Santa Lucia oggi esclusa (via Legionari di Polonia e limitrofe), che subiscono dinamiche di traffico e di congestione paragonabili a quelle del centro cittadino.

Gli introiti dall’attuazione completa del piano (stimati intorno ai 650mila euro rispetto ad un totale di circa 3 milioni oggi ricavati dalla gestione della sosta) sono destinati ad essere investiti su mobilità sostenibile e trasporto pubblico da parte dell’Atb, cui passa l’attività di riscossione e rilascio dei permessi, garantita in forma “smart”.

Il Piano della Sosta dovrà essere reso attuativo da specifiche delibere e provvedimenti. La stima dell’Amministrazione è che possa realizzarsi entro l’anno. Le novità che arriveranno per prime sono la rimodulazione delle zone, le nuove tariffe per la sosta nelle strisce blu e il pagamento nei festivi.

«È un passo importante – ha affermato il sindaco Giorgio Gori – di cui si è parlato molto in passato ma che non era mai stato affrontato. Bergamo era rimasta indietro ma ora riguadagna tempo e fa anche qualcosa di più, con un piano non solo meno costoso per i cittadini rispetto ad altre realtà, ma anche più curato, frutto di un lavoro più fine grazie anche al confronto, perché preserva l’accessibilità agli esercizi commerciali e agevola la sosta dei residenti». «D’accordo, la sosta diventa onerosa ma – ha fatto notare – il problema era la mancanza di posti. E in più si trovano risorse per interventi sulla mobilità».




Estivi 2016, ecco chi gestirà gli spazi. Resta vuoto piazzale Alpini

Assegnati gli spazi di somministrazione e aggregazione in vista dell’estate 2016 a Bergamo: ne vengono assegnati 4 su 5, con la sola eccezione di piazzale degli Alpini, per il quale è pervenuta una richiesta che però non è stata giudicata idonea dalla commissione di valutazione delle proposte.

A differenza del 2015 viene assegnato anche lo spazio antistante il parco Goisis a Monterosso, per il quale sono pervenute agli uffici due richieste. A gestirlo sarà la società Cocolele Srl, che ha presentato un progetto con una forte caratterizzazione sportiva (con corsi di fitness e diversi tornei, dagli scacchi al calcio balilla al ping pong) e prevendendo numerose attività per le famiglie.

Assegnati tutti e tre gli spazi tradizionali sulle Mura di Bergamo Alta: il bar Flora di piazza Vecchia si aggiudica lo spazio di San Giacomo, uno dei più ambiti a giudicare dalle richieste pervenute (ben 4) cercando di sfruttare lo spazio a partire dalle 8.30 del mattino e di viverlo in tutte le ore del giorno, con una proposta musicale giudicata molto buona e grande attenzione alle attività benefiche.

Al Parco di Sant’Agostino torna l’aggregazione della Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta, ben 14 realtà commerciali del centro storico coinvolte secondo una formula ormai consolidatasi negli ultimi anni. Di livello la proposta enogastronomica, ma spiccano anche alcune attività di animazione , come l’Olimpiade per i bambini e le Notti Donizettiane, pensate per valorizzare il grande compositore bergamasco anche in un ambiente inusuale.

La Birreria di Bergamo Alta si aggiudica lo spazio di San Michele: alcune novità, come lo spostamento delle strutture più al centro dello spalto (creando una “zona di rispetto” a beneficio del Seminario Veronelli), la realizzazione di un palco circolare per il programma musicale e iniziative interessanti, come l’Aperibus, con drink a 3 euro per tutti coloro che scelgono di raggiungere lo spalto con i mezzi pubblici.

Nelle scorse settimane erano stati già assegnati gli spazi del Parco della Trucca (al 30 e Lode Café di via dei Caniana) e il chiosco interno al Parco Goisis alla Cooperativa Alchimia, con una proposta di somministrazione diurna per i bambini e le famiglie.




Le attività produttive se ne vanno e Bergamo va in crisi d’identità

bergamo centro ritC’è un legame tra il caso dell’Italcementi, destinata in un prossimo futuro a spostarsi, con drastico ridimensionamento, ai confini cittadini del Kilometro Rosso, e la necessità di un rilancio del centro (che non si può solo limitare al Sentierone) in crisi di identità sempre più diffusa. Il decentramento delle industrie è un processo ineluttabile legato a questioni organizzative, logistiche e viabilistiche che le porta, non solo a Bergamo, fuori dalla città. Restano dentro i confini, tra le poche significative eccezioni superstiti, l’Abb (che però ha spostato la produzione a Dalmine) e le Trafilerie Mazzoleni, oltre alle Arti Grafiche e la Perofil (che già si erano peraltro spostate dal centro all’estrema periferia). Molto lungo è invece l’elenco, dalla Magrini alla Cesalpinia, dalla Filati Lastex alla Masenghini, dove la produzione ha lasciato lo spazio al residenziale.

Ma anche le sedi direzionali tendono a lasciare il centro in fondo per gli stessi motivi, di necessità di spazi più adeguati e funzionali, migliore accessibilità e possibilità, almeno in passato, di valorizzazione dell’immobile destinandolo a qualcosa d’altro. Alcune sedi bancarie sono completamente scomparse (la Banca Provinciale Lombarda), altre sono dimagrite (il Credito Bergamasco), altre restano a rischio (Ubi, non tanto per il futuro bancone, quanto per il tentativo di golpe sempre pendente – forse adesso meno – per un trasferimento a Brescia). Al Kilometro Rosso oltre all’Italcementi vorrebbe andare anche la stessa Confindustria Bergamo con la prospettiva che tra pochi anni via Camozzi si spopoli dal punto di vista lavorativo. Anche gli Uffici Statali lasceranno l’anno prossimo Largo Belotti, dove già da tempo si cerca un futuro per l’ex teatro Nuovo.

Pure buona parte del commercio però è uscito dal centro, prima quello all’ingrosso, poi anche molte attività al dettaglio, al seguito della grande distribuzione e dello sviluppo dei centri commerciali. In questo caso ai soliti problemi di accessibilità si aggiungono una serie di fattori specifici: un po’ incide l’avanzata di Internet, con il commercio elettronico che vale il 4% degli acquisti degli italiani, un po’ è colpa del calo e della trasformazione dei consumi, molto dipende dai problemi e costi di accessibilità da parte dei potenziali clienti, moltissimo è causa dei costi degli affitti che a fronte anche delle minore entrate per le ragioni precedenti rendono insostenibile per molte attività la permanenza in centro.

Ad aggravare la situazione generale è la “sdentatura” delle strade: i tanti “buchi neri” che si creano quando ad un’attività che lascia (che sia un’industria, un negozio o una caserma) non se ne sostituisce un’altra. Quando questa situazione non è solo temporanea, ma si consolida, la perdita di attrattività è assicurata e trascina al ribasso anche le altre attività. Perché in fondo il problema del centro si riduce a una questione banale. Come confermano le “notti bianche”, che però sono eventi sporadici, che rendono solo più evidente la differenza con la normalità, per rilanciare le occasioni per frequentarlo. Se vanno progressivamente perse le ragioni d’andarci, per lavoro, per shopping o per altre attività, la frequentazione delle persone andrà sempre di più verso altri poli, più attrattivi e accessibili, con buona pace di tutti i dibattiti sul rilancio.