Piazza Mercato del Fieno, dal 1° aprile arrivano i parcometri

Dal 1° aprile, in piazza Mercato del Fieno, in Città Alta, saranno attivi due nuovi parcometri per il pagamento della sosta. La novità, annunciata da Atb Mobilità,  prevede la sosta a pagamento con parcometro, nei giorni feriali, dalle 9 alle 19, al costo di 1,80 euro all’ora, per un massimo di 2 ore. Durante queste fasce orarie il parcheggio non sarà custodito e il pagamento potrà essere effettuato con moneta, carte di credito e bancomat – senza commissione aggiuntiva – , servizio Sosta Sms o tramite l’App Atb Mobile. Durante le prime due settimane un operatore sarà presente al parcheggio per fornire informazioni e assistenza. Il pagamento della sosta con riscossione diretta da parte dell’operatore incaricato rimane attivo da lunedì a giovedì, dalle 19 alle 23; il venerdì e il sabato dalle 190 alle 24; la domenica e i festivi dalle 9 alle 23. La sosta, con parcheggio custodito, dovrà essere corrisposta in contanti, all’operatore, al costo di 2 euro all’ora.




Musica ed eventi, il Comune di Bergamo snellisce le regole. L’Ascom: «Vantaggi per i locali»

Musica fino a mezzanotte e non più fino alle 23.30, con una sostanziale semplificazione delle procedure, ma anche una più immediata possibilità di controllo di eventuali abusi o irregolarità: è questo in sostanza il profilo del nuovo regolamento che disciplina lo svolgimento di manifestazioni temporanee in deroga rispetto alla zonizzazione acustica vigente, documento approvato oggi dalla Giunta del Comune di Bergamo.

«Una città più viva, ma senza arrecare disagi ai residenti dei quartieri – spiega Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo -. L’obiettivo del regolamento è proprio questo, ovvero manifestazioni (vengono in mente soprattutto concerti) che possono arrivare fino a mezzanotte, con un limite massimo di 80 decibel, e con una più semplice e più  puntuale possibilità di richiedere autorizzazioni».

Diversi infatti gli elementi di novità. Oltre all’estensione dell’orario, il Comune di Bergamo ha steso un documento in grado di prevedere diverse categorie di manifestazioni: nascono prescrizioni specifiche per cantieri, manifestazioni all’interno dei locali, attività legate agli spazi di somministrazione estivi, ecc. «Non più un provvedimento calderone – prosegue Ciagà – che prevedeva le stesse procedure e una più frequente richiesta di autorizzazioni, con il carico burocratico che ne consegue, ma un regolamento che disciplina con precisione il numero di deroghe alla zonizzazione nell’arco di qualsiasi manifestazione (migliorando il rapporto con gli abitanti delle aree in cui esse avvengono) e che consente un più efficace controllo di ogni situazione».

Aumentano i casi in cui si prevede una semplice comunicazione dell’attività agli uffici comunali, invece di presentare una complessa richiesta autorizzativa. Alla base del vecchio regolamento vi era una ratio riassumibile nella durata della manifestazione: se l’attività avesse previsto durata di 4 giorni consecutivi o di 10 giorni complessivi, si sarebbe dovuto ricorrere a un’autorizzazione previsionale, anche se si fosse trattato di un torneo di scacchi o di una tombolata parrocchiale.

«Alla luce del documento approvato oggi – sottolinea Ciagà – si focalizza l’attenzione sul reale impatto acustico della manifestazioni». Un esempio concreto: per svolgere al massimo dieci concerti acustici (con un massimo di 60 db dalla domenica al giovedì e di 65 il venerdì e il sabato) in un anno, non è più necessario chiedere autorizzazioni, ma semplicemente inviare comunicazione all’assessorato all’Ambiente del Comune di Bergamo. I decibel vengono nella maggior parte dei casi rilevati in corrispondenza della residenza più vicina e non più alla fonte e i controlli possono essere svolti con maggiore facilità, visto che il Comune dispone di un calendario preciso degli eventi previsti (e non più di un periodo generico nei quali si sarebbero svolti tali eventi).

Il nuovo regolamento trova approvazione anche da parte dell’Ascom, che valuta positivamente la semplificazione nelle domande da predisporre (che devono essere fatte solo per via telematica e solo per un numero di eventi superiore a 10) e la diversa valutazione del limite, rilevato non più alla fonte, ma al recettore più vicino.

«Le novità introdotte dal regolamento vanno nella direzione di una maggior semplificazione e sburocratizzazione e sono a vantaggio dei nostri pubblici esercizi – afferma Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario dei Pubblici esercizi di Ascom Bergamo -. È importante per i nostri operatori poter organizzare in modo semplice e veloce eventi all’interno dei locali o, con l’arrivo della bella stagione, nei dehors, senza attendere troppo le autorizzazioni richieste. La presenza di un maggior numero di eventi rende più attrattiva la nostra città sia per i cittadini stessi che per i turisti, assimilandola alle mete più gettonate di chi vuole passare una serata all’insegna del divertimento»




Ho mangiato nel locale ”stroncato” da Lara Magoni”. Ecco com’è andata

Più che la pruderie di conoscere chi si nascondesse dietro lo scontrino senza l’intestazione del locale, sventagliato  su Facebook come prova “del delitto gastronomico”, ha potuto un frigo vuoto all’una e mezza di una giornata feriale. Chiusa la gastronomia dell’Angelino Mangili, fornitrice di bresaola, che si fa? Vivere in Città Alta ha i suoi (s)vantaggi, non si trova mai posteggio, ma perlomeno non si muore di fame. In zona Piazza Mercato delle Scarpe, si contano dieci tra bar e ristoranti nel brevissimo raggio di cento metri, sempre aperti. Ebbene sì, ho mangiato nel ristorante “incriminato”. Quello dove Lara Magoni, consigliera regionale si era attovagliata lo scorso 9 marzo per un pranzetto riassunto in un cahier de doleances, postato con indignazione su Facebook. “Personale maleducato, qualità del cibo scandalosa. Hamburger crudo…la bambina non l’ha mangiato…(€ 14.00), la mia bresaola era secca…(€ 16.50)» scrive la Magoni. «La mia amica una piadina tipo-autogrill…€ 12.00; un piattino di zucchine surgelate-grigliate per € 12.50… Una torta “industriale” € 6.00; coperto e tre coche… per un totale di € 77.50».

Lo scontrino di Lara Magoni
Lo scontrino di Lara Magoni

Confesso, ho peccato. Pardon, ho mangiato. Non tutto, ovviamente, solo la bresaola che anche la Magoni aveva ordinato. Ed è vero. E’ secca, ma semplicemente perché la Cecina de Leon è così. “Leggermente affumicata e secca”, mi ha spiegato il cameriere porgendomi un piatto composto da un tris di bresaole, in quantità accettabili, oltre a quella spagnola anche quella della Val Brembana e della Valtellina (trattasi di bresaole “morbide” e non secche, in questi due casi, garantiamo). Trilogia perfettamente descritta, anche in inglese, nel menù dove il prezzo, 16.50 euro è scritto nero su bianco.  A dire il vero ero stata tentata anche da “Mac-che-bù” il goloso maxi hamburger della casa (14 euro, anche in questo caso scritto nero su bianco), ma la dicitura sottostante “tempo di preparazione da 10 minuti a tre ore” mi ha fatto desistere. Tre ore? “Maciniamo la carne al momento e, quando il locale è pieno – si è affrettato a spiegare il cameriere – è possibile che i tempi di attesa si allunghino. Tutto qui”. Niente coca (cola, per carità, troppo zuccherina), ma solo acqua minerale gasata. Non posso dire delle torte della casa, ma la carrellata dei dolci in bella vista su fronte strada era abbastanza allettante per giustificare i 6 euro messi in conto alla consigliera. Sulle zucchine ci asteniamo. La verdura non ci piace. Sono grigliate–surgelate quelle che vengono servite? Ai posteri l’ardua sentenza.

Lo scontrino di Donatella Tiraboschi
Lo scontrino di Donatella Tiraboschi

Servizio veloce e nel più perfetto stile bergamasco. Cioè senza grandi sorrisi, né profusioni ma nella norma di una… normale cortesia, appunto, con la piccola sorpresa di uno sconticino nel conto finale. Non che l’avessi chiesto. La mia è stata una puntatina casuale modello “cliente misterioso”(rubrichetta che il direttore della Rassegna.it, ai tempi mi faceva curare per BergamoSette, spedendomi in avanscoperta anonima nei locali di Bergamo; si mangiava, si pagava e si recensiva senza mai rivelare l’identità onde evitare captatio benevolentiae gastronomiche al recensore).  «Per ovvi motivi non mostro il nome del locale sperando che «qualcuno» di loro si riconosca e si vergogni” aveva concluso la Magoni. Il commento, sia il mio che quello di Lara, vale come una recensione su TripAdvisor, né più ne meno. Non ci trovo nulla di scandaloso. Esiste la libertà, vivaddio, di stampa e pure di tavola. Ognuno è libero di esercitarla come crede. “Questi atteggiamenti rovinano tutti: chi per sbaglio ci capiterà, si porterà con sé un pessimo ricordo di Bergamo» aveva concluso laconicamente la Magoni. Ci sono capitata, per sbaglio, ma il mio ricordo e il mio parere della Bergamo della ristorazione, in questo caso, resta quello che è. Per inciso, tutt’altro che pessimo.




Restauro del Donizetti, la Fondazione lancerà una sottoscrizione pubblica

Teatro DonizettiNel 2017 il cantiere per la ristrutturazione del Teatro Donizetti: si tratta di una delle opere più attese dalla città di Bergamo (se ne parla ormai da decenni e l’iter in vista di una sua ristrutturazione vide il suo inizio circa 15 anni fa), un luogo dal notevole valore simbolico e turistico e che può rappresentare una delle chiavi per la rivitalizzazione del centro cittadino. I fondi raccolti dalla Fondazione sono nel frattempo saliti a quota 12 milioni (9 da parti di privati, di cui 4,2 già incassati; 3 da parte del Comune di Bergamo e da Regione Lombardia): nelle prossime settimane potrebbero inoltre arrivare altri 3 milioni dal MIBACT, che ha dato la propria disponibilità in un incontro favorito dall’onorevole Elena Carnevali e avvenuto il mese scorso. I prossimi passaggi sono stati evidenziati dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori durante una lunga conferenza stampa. Entro il prossimo giugno sarà modificato lo statuto della Fondazione Donizetti, costituita dall’Amministrazione Tentorio nella primavera 2014 per raccogliere i fondi necessari alla ristrutturazione del teatro: la fondazione passerà da ente di diritto privato a ente di diritto pubblico, un passaggio necessario per vedersi riconoscere dal Consiglio Comunale di Bergamo l’affidamento del teatro in vista della sua valorizzazione e ristrutturazione. Nei mesi successivi il progetto esecutivo, elaborato dallo studio Berlucchi, sarà validato dai tecnici dei Lavori Pubblici del Comune di Bergamo. Nel frattempo la Fondazione Donizetti istruirà il bando di gara europea per la realizzazione dei lavori: dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta europea ci vorranno tra i 6 e gli 8 mesi per l’aggiudicazione dei lavori. Il Sindaco ha incontrato e incassato nelle scorse ore il parere favorevole nei confronti dell’operazione da parte del Consiglio d’Amministrazione e del Comitato di Indirizzo della Fondazione.

Non solo: la Fondazione potrebbe lanciare una sottoscrizione pubblica aperta a tutti i cittadini, che potrebbero così “adottare” uno dei simboli della città di Bergamo e divenire protagonisti del suo rilancio e della sua riqualificazione. Una procedura che garantisce la più completa trasparenza e snellisce notevolmente le procedure che porteranno all’avviamento dei lavori sul principale teatro cittadino. Confermata quindi al Donizetti la stagione lirica 2016.




Locali aperti fino alle 2.30 per le festività pasquali. L’Ascom: “Ok la deroga in Borgo Santa Caterina”

Ascom apprezza lo sforzo fatto dall’Amministrazione comunale di Bergamo che ha concesso, in deroga all’ordinanza numero 4 del 1° luglio 2015, la chiusura posticipata alle 2.30 dei locali di somministrazione di alimenti e bevande di via Borgo Santa Caterina per il 25, 26 e 27 marzo 2016. «Con questa delibera è stata accolta la richiesta fatta da alcuni esercenti ed è stato riconosciuto il lavoro svolto dalle Associazione di categoria – afferma Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario dei Pubblici Esercizi di Ascom Bergamo -. Nello stesso tempo è stato premiato il corretto comportamento tenuto dai gestori dei locali pubblici dall’entrata in vigore dell’ordinanza lo scorso luglio».




Immobili, per Nomisma «a Bergamo mercato ancora poco dinamico»

«Il mercato immobiliare bergamasco continua ad essere poco dinamico, sebbene si intraveda qualche timido segnale di attenuazione della fase recessiva, che induce a considerare come superato il punto minimo raggiunto negli anni precedenti». È l’analisi del primo Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, società indipendente che realizza attività di ricerca e consulenza economica a livello nazionale e internazionale.

Il mercato residenziale bergamasco ha mostrato nel 2015 timidi segnali di ripresa, dimostrata dal nuovo aumento delle compravendite e dalla riduzione dei tempi medi di vendita (9,5 la media cittadina). Il divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo rimane alto (18% per l’usato e 14% per il nuovo).

I prezzi si sono ulteriormente ridotti, registrando una flessione media del -1,9% per le nuove abitazioni e del -1,7% per le usate. Nel segmento della locazione, il periodo necessario per la definizione di una trattativa è di circa 3,2 mesi. I rendimenti medi lordi si mantengono pressoché inalterati al 5,2%.

La maggior parte degli intenzionati all’acquisto è propensa a ricorrere al mutuo, col quale coprire circa il 77% del valore dell’abitazione. Tra le tipologie dei contratti d’affitto, a Bergamo crescono quelli a canone concordato (37%), raddoppiati rispetto al 2013.

Il mercato dei box e garage è praticamente stabile sul fronte compravendita e locazione. Il calo dei canoni nelle zone periferiche è di -3%.

Nel comparto direzionale i tempi medi di vendita e di locazione rimangono elevati, rispettivamente 13,5 e 9 mesi, così come lo sconto medio tra prezzo richiesto e quello effettivo, fermo al 21,5%. I prezzi calano del -3,4% annuale, la variazione più alta tra le città italiane monitorate da Nomisma.

I canoni degli uffici si contraggono soprattutto nelle zone centrali (-3,5% annuale). Il rendimento potenziale lordo annuo cresce leggermente, portandosi al 4,7% medio.

Nel mercato retail il numero delle compravendite del 2015 è stato inferiore alle 70 unità, un terzo di quelle registrate nel 2005. Lo sconto praticato sul prezzo inizialmente richiesto risulta in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione (17,5%), così come i tempi di vendita, scesi a 11 mesi. I rendimenti potenziali lordi da locazione si mantengono – per il terzo anno consecutivo – al 6,9%.

Nel comparto dei capannoni industriali l’allungamento dei tempi necessari a locare gli immobili industriali non lascia intravedere miglioramenti per il segmento locativo. Per concludere qualche trattativa è necessario applicare sconti sul prezzo richiesto che si mantengono molto elevati, in media 23%. I prezzi e i canoni si contraggono ulteriormente, anche se in maniera meno accentuata rispetto agli anni precedenti.




Gori: “Il Comune di Bergamo è vicino ai lavoratori Italcementi”

“Il Comune di Bergamo è vicino ai lavoratori di Italcementi, impegnato con le altre istituzioni del territorio e con le rappresentanze parlamentari a promuovere un’efficace interlocuzione tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la nuova proprietà tedesca”. Così il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori dichiara a seguito dell’incontro di ieri con la rappresentanza dei lavoratori di Italcementi a Palazzo Frizzoni. “Consideriamo prioritaria – prosegue Gori – la tutela delle competenze presenti all’interno di Italcementi, nonché il patrimonio di ricerca e innovazione volto al costante miglioramento del prodotto. Riteniamo vada fatto ogni sforzo per limitare al massimo il numero dei possibili esuberi  e per accompagnare ogni lavoratore in uscita con misure di tutela e di riqualificazione. Su quest’ultimo fronte, il Comune – unitamente alla Provincia e alla Regione – è disponibile a studiare da subito i percorsi più efficaci, ricercando il coinvolgimento e la responsabilizzazione di Italcementi”.




Indice della felicità, Bergamo nella top ten

Bergamo è la decima provincia più felice d’Italia e la più felice della Lombardia: lo ha stabilito iHappy2015, la graduatoria basata sull’universo del social network Twitter che analizza nel corso dell’anno il cosiddetto “Sentiment”, ovvero il grado di positività o negatività dei post che gli utenti condividono. È realizzata grazie a Voices from the Blogs, spin-off & start-up dell’Università degli Studi di Milano, osservatorio permanente di quello che si dice e si discute in rete, attraverso l’utilizzo di avanzate metodologie statistiche e tecniche informatiche disegnate appositamente, e resa nota in occasione della Giornata mondiale della Felicità indetta dall’Onu da quattro anni a questa parte e fissata per il 20 marzo.

«Ciò che rende unico l’indice iHappy – si legge sul report di quest’anno – è il suo essere basato interamente sulle reazioni istantanee dei singoli individui agli avvenimenti che accadono nella vita di ciascuno e che possono incidere positivamente o meno sul proprio livello di felicità. Questi avvenimenti possono essere i più disparati: la nascita di un figlio, il litigio con la fidanzata, un compleanno da festeggiare, una bella giornata di sole, la vittoria della propria squadra del cuore, un furto subito, una passeggiata nel centro città. Per urlare la propria gioia o rabbia, 140 caratteri sono più che sufficienti!»

Sono stati analizzati quasi 49,5 milioni di tweet, circa 135mila al giorno: Bergamo si piazza al decimo posto complessivo, con un 55,5% di tweet positivi, oltre il 2% sopra la media nazionale. Davanti a Bergamo ci sono Novara (57,2%), Genova, Lucca, Perugia, Firenze, Cagliari, Bari, Trento e Barletta/Andria/Trani. Milano è 27esima, Torino 36esima, Roma al 41° posto. La provincia più triste per il 2015 è quella di Cuneo, poco sotto quelle di Olbia/Tempio, Belluno, Pavia e Aosta.

La nostra città sale di 43 posizioni rispetto all’anno precedente ed è terza provincia più felice se si restringe il campo a quelle più popolose del nostro Paese: tra i territori che contano più di 900mila abitanti, il capoluogo orobico è infatti battuto solo da Firenze e Bari.

Bergamo è anche la città più felice della Lombardia, davanti a Milano e a Cremona. Nella graduatoria regionale sono Pavia e Lecco i fanalini di coda, rispettivamente con il 49,1% e il 48,1% di post positivi su twitter. Il giorno più felice per la Lombardia è stato il 29 giugno scorso, avvenuto proprio a Bergamo: a far schizzare verso l’alto il numero di cinguettii positivi furono l’inizio dei lavori di allestimento della grande mostra dedicata a Kazimir Malevic all’interno degli spazi della GAMeC di via San Tomaso.




Bergamo riapre al pubblico i tesori nascosti

Cannoniera San MicheleDal 26 marzo prossimo, riaprono al pubblico alcuni tesori nascosti più suggestivi di Città Alta. Parliamo delle Cannoniere di San Michele e di San Giovanni, utilizzate in passato come alloggiamento per l’artiglieria e le munizioni, e, della Fontana del Lantro. Dal 28 marzo, riaprirà anche l’accesso alla Torre di Gombito. Le cannoniere sono poste lungo il tracciato delle Mura veneziane, protagoniste dello scenario cittadino essendo capofila del sito seriale transnazionale “Le opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo” candidato alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Esperienza unica è anche la visita alla Fontana del Lantro, gioiello di notevole interesse un tempo adibito a usi domestici e civili, prima della costruzione del nuovo acquedotto. La Cannoniera di San Michele (visitabile la domenica ed i giorni festivi) è situata all’inizio di Viale delle Mura superata Porta S. Agostino, sul lato destro della strada. Percorrendo tutto il viale si può raggiungere la Cannoniera di San Giovanni, posta sotto l’omonimo baluardo prima dell’ultima curva in direzione di Colle Aperto. La Fontana del Lantro si trova in via Boccola accanto alla chiesa di San Lorenzo. A partire da sabato 26 marzo i siti saranno aperti per visite libere e gratuite con gli orari e le modalità sotto indicate:

Cannoniera di San Michele

Da domenica 27 marzo a domenica 25 settembre: 

Esclusivamente domenica e festivi:  10,00-12,00 / 14,00-18,00
Numero massimo di persone per visita: 15  Durata: 30 minuti
E’ obbligatorio indossare calzature con suola in gomma anti-scivolo.
E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili. Non è consentito l’ingresso con animali.

Cannoniera di San Giovanni

 Da sabato 26 marzo a sabato 30 aprile:
Orari: lunedì:  14-18; sabato, domenica e festivi:  10-12 / 14-18
Da domenica 1° maggio a lunedì 26 settembre:
lunedì e venerdì:  14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18

Numero massimo di persone per visita: 50 – durata: 30 minuti
E’ obbligatorio indossare scarpe comode per pericolo di scivolamento dovuto al fondo bagnato. E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili.

Fontana del Lantro

Da sabato 26 marzo a sabato 30 aprile:
Orari: lunedì: 14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18
Da domenica 1° maggio a lunedì 26 settembre:
lunedì e venerdì: 14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18
Numero massimo di persone per visita: 15 – durata 30 minuti
E’ obbligatorio indossare calzature con suola in gomma anti-scivolo.
E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili. Non è consentito l’ingresso con animali.

Torre del Gombito

Ogni lunedì, a partire dal 28 marzo fino al 26 settembre, riapre la terrazza della Torre del Gombito, occasione unica di godere di una panoramica esclusiva a 360° del centro storico e del territorio circostante. Situata all’incrocio tra le vie S. Lorenzo – Mario Lupo e via Gombito e costruita in blocchi di pietra, la torre sovrasta la città e con la sua mole – 52 metri d’altezza – costituisce un riferimento di spicco nel panorama di Bergamo alta. La Torre del Gombito risale al XII secolo, ha mantenuto la propria funzione difensiva fino al ‘500, quando è stata adibita ad usi civili. Attualmente, al pianterreno, è sede dell’ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica I.A.T. comunale. E’ necessario percorrere tutti i 263 scalini per raggiungere la sommità della Torre e vivere un’esperienza indimenticabile.

Prenotazioni all’ufficio turistico IAT 035.242226.




L’illuminazione a Led arriva in centro. E il Comune risparmia 350mila euro all’anno

Bergaqmo LedLa tecnologia a Led dell’illuminazione pubblica approda nel centro di Bergamo: prosegue secondo il cronoprogramma il lavoro di sostituzione della stragrande maggioranza delle lampade nelle strade cittadine. Sono ormai oltre 11mila, quasi il 75% del totale, i punti luce già sostituiti dai Led in città: proprio nella giornata di oggi i tecnici incaricati da A2A e dal Comune di Bergamo hanno provveduto al cambio d’illuminazione nelle zone centrali della città, da Porta Nuova a via Camozzi a piazza Matteotti. Entro il prossimo luglio saranno sostituite tutte e 15mila le luci previste dal piano BergamoLed, approvato dalla Giunta Gori nel settembre dello scorso anno. Ne conseguono tangibili benefici per la città e i suoi abitanti: non solo il risparmio, come evidenziato dallo stesso bilancio di previsione del Comune di Bergamo, di 350mila euro all’anno, ma anche 1600 tonnellate di CO2 in meno vengono riversate ogni anno in atmosfera. “Un contributo importante per il rispetto degli obiettivi di Kyoto 2020” commenta l’Assessore all’ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà. Non solo: ogni anno saranno prodotti 7 quintali in meno di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (per via della maggiore affidabilità e durata delle nuove lampade, con 5000 lampade in meno da sostituire) e l’azzeramento di mercurio e sostanze potenzialmente inquinante che tutt’ora possono essere presenti nelle precedenti lampade usate per l’illuminazione pubblica. “Questa è la dimostrazione di come si possa rendere più efficiente la città, gestendo al meglio il denaro dei contribuenti e migliorando le condizioni ambientali” sottolinea l’Assessore ai Lavori Pubblici e reti Marco Brembilla. “I nuovi sistemi permettono di migliorare anche la sicurezza dei luoghi pubblici, diminuendo le zone buie e concentrando meglio verso il basso il fascio di luce”. In estate sarà inoltre implementata l’illuminazione in dieci luoghi della città da parte del Comune di Bergamo. Si tratta del percorso pedonale via Galilei – da Vinci, della scaletta Santa Lucia, di via Muraschi, del percorso ciclopedonale della tram&bike via David – via Borgo Palazzo, dell’area verde di via Santa Croce, del tratto tra via Loreto – passaggio Filatoio, di via Ramera, del parco dell’Azzanella, di via Finazzi e del parco di via Mascagni.

Ecco la mappa degli interventi previsti entro settembre: https://www.google.it/maps/@45.694895,9.6382297,13z/data=!3m1!4b1!4m2!6m1!1sztWmpyq8Uaxk.ksrRjRT_Oxyo