Custodia sociale, parte la raccolta fondi per sostenere il servizio

Maria Carla Marchesi
Maria Carla Marchesi

Un’iniziativa di fund raising per sostenere e implementare un servizio di straordinaria importanza per i quartieri cittadini, quello di Custodia Sociale: l’obiettivo è quello di implementare ulteriormente il servizio a Loreto e Longuelo, zone della città in cui i Custodi sociali sono molto attivi per via delle loro composizione demografica. “Si tratta di una prima sperimentazione di un modello di fund raising che auspichiamo possa essere condiviso e realizzato anche nei restanti quartieri cittadini” sottolinea l’Assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo, Maria Carla Marchesi. Il personale del Servizio di Custodia Sociale, già attivo in vari quartieri della città, integra la rete delle varie forme di assistenza a domicilio di persone fragili e a rischio di esclusione (come persone sole, anziani, persone con disabilità) aiutandole nella conduzione delle attività quotidiane nella loro abitazione, sostenendone l’autonomia e il benessere psico-fisico. Gli operatori presenti nei quartieri della città accompagnano le persone in molteplici attività: piccole spese, acquisto di farmaci, organizzazione delle visite mediche specialistiche e/o con i medici di base, supporto in occasione di ricoveri/dimissione dalle strutture sanitarie o assistenziali, disbrigo delle pratiche burocratiche (pagamento bollette, contatto con i Sindacati o altro). E parallelamente gli operatori favoriscono le relazioni sociale delle persone, prevenendo la solitudine e supportandole nella gestione di eventuali emergenze. La raccolta fondi intende rafforzare l’opera dei Custodi sociali affiancando loro, con le risorse raccolte, l’opera di persone, adeguatamente selezionate tramite colloqui, a loro volta in temporanea condizione di difficoltà lavorativa.

In specifico l’obiettivo è quello di poter dotare di due figure aggiuntive il servizio di Custodia Sociale nei quartieri di Loreto e Longuelo della città di Bergamo, per un monte ore minimo a testa di 10 ore settimanali a persona per quarantadue settimane. Il quartiere di Loreto, quartiere residenziale, per la natura demografica del territorio, vede una concentrazione di persone seguite dal Servizio di custodia sociale (sono 126 seguiti nella città, di cui 68 in questo quartiere). “Il quartiere di Longuelo, – prosegue Marchesi – anch’esso a carattere prevalentemente residenziale, con pochi negozi di prossimità e piuttosto decentrato rispetto al cuore della città, è caratterizzato dalla presenza di un alto numero di persone anziane che vivono sole, spesso in condomini a più piani, non dotati di ascensore. Queste persone incontrano molte difficoltà nella quotidianità e nel mantenimento di un circuito di relazioni sociali ed affettive. Con il lavoro della persona che viene sostenuta economicamente grazie alla raccolta fondi si intendono potenziare le attività del servizio, consentendo agli operatori professionali della Custodia sociale di ampliare il lavoro relazionale con le persona in carico.”

La prima raccolta fondi a sostegno del Servizio di custodia sociale nei citati quartieri si è attuato con successo in via sperimentale nel periodo natalizio dal Gruppo Alpini della sezione di Ossanesga con due iniziative nel centro cittadino, nei mesi di dicembre e gennaio, ed ha consentito di ottenere una raccolta di 4.250 euro. E nel corso della conferenza stampa gli Alpini consegneranno la raccolta effettuata per consentire l’attuazione del progetto di supporto e potenziamento del servizio. La seconda fase intende raggiungere un obiettivo analogo, e quindi affiancare un analogo monteore in supporto agli operatori professionali, per 4.200,00 euro. Cifra che andrà a finanziare l’operatività di una seconda figura persona. La raccolta fondi si avvarrà questa volta della piattaforma Kendoo, piattaforma telematica di finanziamento sociale in Bergamo. E verrà alimentata dal coinvolgimento delle venti reti sociali di quartiere della città di Bergamo ed in particolare, ovviamente, delle reti sociali di Loreto e Longuelo. Un video girato tra le vie del quartiere di Loreto illustra il lavoro dei Custodi sociali.

 




Il Comune rimodula i parcheggi in via San Bernardino

via san bernardinoIl Comune di Bergamo ha deliberato il riordino dei parcheggi su strada in via San Bernardino: è l’ultimo tassello previsto in vista dell’attivazione della telecamera per il controllo della ztl notturna dalle 23 alle 7 di via San Bernardino e Moroni. La rimodulazione degli spazi di sosta nell’area prevede lo spostamento degli stalli a rotazione blu appena all’esterno della Ztl laddove oggi esistono stalli per residenti e, viceversa, di tali stalli gialli all’interno della Ztl, con un saldo leggermente favorevole a questi ultimi. “Una scelta che serve a favorire l’utilizzo delle aree di sosta esterne alla zona traffico limitato, siano esse su strada o in struttura (per esempio il parcheggio del Triangolo)” sottolinea l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni. “Dopo aver deliberato la Ztl notturna in zona San Bernardino e Moroni – conclude l’Assessore Zenoni – come prima tappa di un auspicabile percorso condiviso verso un’estensione 0-24 delle limitazioni del traffico, gli uffici stanno procedendo all’aggiornamento della segnaletica e alla modifica del messaggio sul display, a cui seguirà un periodo di prova prima dell’accensione della telecamera.”




Consumi e sostenibilità, il 19 febbraio Città alta a lume di candela

millumino di meno bergamo

La sostenibilità ambientale può anche diventare molto suggestiva. Succede a Bergamo alta venerdì 19 febbraio, in occasione di “M’illumino di meno” la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile, ideata dalla trasmissione Caterpillar di Radiodue e giunta alla 12esima edizione. Anche quest’anno il Comune di Bergamo aderisce all’iniziativa e spegnerà le luci di Città alta dalle 21.45 alle 22.45, sostituendole con quelle di cento candele (tante quanti i sono rintocchi che il Campanone dispensa puntuale ogni sera alle 22) distribuite tra piazza Vecchia, piazza Mascheroni, piazza Mercato delle Scarpe e la Corsarola.

I ristoranti del borgo, nel frattempo, proporranno la cena a lume di candela e un piatto tipico della Quaresima approfondendo le tradizioni del territorio legate al “consumare di meno”. Premieranno inoltre con un biglietto dell’autobus per il ritorno coloro che presenteranno quello utilizzato all’andata. Città alta sarà infatti chiusa al traffico dalle 20 alle 24 e il servizio della linea 1 sarà potenziato fino all’una, per rendere ancora più green la serata. Oltre a gustarsi le proposte gastronomiche e la speciale atmosfera, sarà possibile cimentarsi in qualche scatto fotografico e partecipare al concorso “Effetto Notte” che assegna una bicicletta elettrica come primo premio, un orologio automatico Locman e un cesto di prodotti biologici al secondo e al terzo classificato.

«In occasione dell’edizione 2016 – spiega l’assessore alle Politiche energetiche del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà – abbiamo pensato di proporre una sensibilizzazione che si sviluppasse su più fronti: non solo quello energetico, ma anche quello, inusuale, gastronomico e della mobilità sostenibile, raccogliendo un invito specifico degli organizzatori a promuovere l’uso di mezzi a basso impatto energetico e a incentivare all’utilizzo di mezzi pubblici come simbolo di pace e di rispetto per l’ambiente. Invitiamo tutti i cittadini ad aderire, limitando in occasione del 19 febbraio i consumi energetici e utilizzando, per i propri spostamenti, mezzi alternativi dell’auto».

«L’Ascom Confcommercio di Bergamo – commenta il responsabile delle relazioni esterne, Giorgio Lazzari – è fra i promotori dell’iniziativa che per il primo anno coinvolge tutta Città alta con una serie di appuntamenti. Se è vero che da un lato verrà spenta l’illuminazione, dall’altro Città alta godrà di una luce nuova. Grazie all’impegno dei promotori e dei commercianti verrà creata un’atmosfera unica sia per i bergamaschi che per i turisti. Un plauso va anche ad Atb per lo sforzo organizzativo messo in campo in occasione della chiusura straordinaria di Città alta».

Qui il regolamento




Bergamo città senza contanti? I dubbi e le proposte dell’Ascom

Non tutto ciò che è tecnologico è per forza conveniente per un’impresa. Ci ha tenuto a sottolinearlo il direttore dell’Ascom Oscar Fusini nel corso dell’incontro “Senza contanti Bergamo è avanti!” organizzato a Loreto dal circolo 2 di Bergamo del Pd – con la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni e degli onorevoli Antonio Misiani e Sergio Boccadutri – per misurare come sono cambiate le abitudini dei cittadini con il progetto cashless city, volto a diffondere e incrementare l’utilizzo dei pagamenti elettronici tramite ogni tipo di carta e Pos.

Non è aumentando i Pos che crescono le transazioni

Se la propensione a utilizzare la moneta elettronica è più scarsa in Italia che all’estero, intanto, non dipende dalla diffusione dei terminali (Pos). «Il numero dei Pos nel 2014 in Italia era pari a 31 per mille abitanti, la più alta densità in Europa, più di Francia (24) Germania (9) Regno Unito (26) e Spagna (26) con una variazione in aumento dal 2010 al 2014 del + 37%, la più alta nella Ue», ha spiegato Fusini. «La dotazione complessiva di Pos nel nostro Paese risulta in linea rispetto agli altri principali paesi dell’area euro, mentre ci sono evidenti divari relativamente al numero di operazioni effettuate per ogni singolo Pos e per persona (34 operazioni per abitante, solo l’8,8% del Pil)».

Questo è perché il consumatore non possiede carta di credito o debito o perché non la vuole usare per svariati motivi (abitudine alla modalità di spesa, tempo del pagamento, sicurezza del pagamento, plafond carte, monte spesa volontario, scarsa abitudine al controllo bancario, rintracciabilità dell’acquisto). «L’assenza del Pos nel punto vendita è solo una delle motivazioni – ha evidenziato Fusini – mentre è l’unico aspetto sul quale si concentra l’attenzione».

Il nodo dei costi

Tanto è vero che l’obbligo di installare il Pos in Italia è stato esteso in pratica a tutte le attività, comprese quelle in cui la spesa è il più delle volte di piccola entità. «Secondo una ricerca del dicembre 2015 dei nostri colleghi dell’Unione del commercio di Sondrio – ha ricordato il direttore dell’Ascom bergamasca -, l’accettazione del pagamento elettronico per l’acquisto di un giornale quotidiano di € 1,30 (margine lordo € 0,244) con commissione Pagobancomat del 0,686% si riduce a + € 0,005 mentre con commissione carta di credito al 2,20% diventa addirittura negativo a – € 0,015. Allo stesso modo nel caso di un tabaccaio per la vendita di un pacchetto di sigarette di € 5,20 (aggio lordo 10% pari a € 0,52) nel caso di pagamento elettronico con commissione Pagobancomat pari a 0,686 l’aggio lordo scende a € 0,254 e nel caso di carta di credito con commissione al 2,20% scende addirittura a € 0,176».

«Esiste – quindi – un problema evidente di costi per talune merceologie i cui margini commerciali sono troppo bassi (tabaccai, edicolanti, agenzie viaggio, benzinai ecc.) o per i quali la spesa media è troppo bassa (bar panifici ecc.). Infine esistono costi fissi troppo rilevanti per esercizi nei quali l’utilizzo del Pos è limitato da parte della clientela. Nell’attuale contesto, gli oneri ricadono infatti solo ed unicamente sulle imprese, lasciate peraltro sole a cercare di strappare, da una posizione di minorità, condizioni contrattuali dignitose da soggetti che spesso sembrano operare in condizioni di vero e proprio oligopolio». «L’avvio, il mantenimento del servizio e le commissioni sui pagamenti rappresentano – ha evidenziato -, soprattutto per le imprese con margini di redditività e volumi di fatturato molto ridotti, un ulteriore aggravio a carico di settori già pesantemente vessati dalla crisi. I costi di noleggio, le commissioni percentuali le altre spese sono paradossalmente più alte per coloro che incassano poco rispetto a coloro che transano molto con un’incidenza spesso insostenibile».

Le proposte dell’Ascom

Oltre ai costi, anche problemi di affidabilità e inefficienze nel sistema frenano un utilizzo più ampio della moneta elettronica da parte delle piccole aziende commerciali. Se la diffusione in queste realtà è comunque auspicabile, per migliorare la sicurezza e il servizio, ecco allora alcune proposte dell’Associazione per fare in modo che l’aumento delle transazioni con Pos diventi economico anche per loro.

«Promuovere la realizzazione di piattaforme efficienti in grado di superare gli attuali schemi di produzione ed erogazione dei servizi di pagamento, riducendo i livelli di intermediazione finanziaria tra consumatore/cliente ed esercente», ha cominciato Fusini. E poi imporre l’effettivo tetto massimo alle commissioni interbancarie sulla base dei contenuti del Regolamento della Commissione Ue sulle commissioni interbancarie; sviluppare offerte “a pacchetto” particolarmente convenienti, sulla base di quanto è stato già fatto con i conti correnti di base per le fasce più disagiate della popolazione in seguito all’obbligo di dotarsi di un conto corrente; consentire a tutte le imprese di beneficiare delle economie di scala derivanti dall’aumento complessivo dei volumi transati che le nuove normative dovrebbero indurre, creando una relazione diretta, ed inversamente proporzionale, tra l’incremento dei volumi transati e la riduzione delle commissioni bancarie applicate alle imprese su ogni operazione; in ogni caso, in materia di obblighi Pos, introdurre principi di gradualità e sostenibilità, limitando gli obblighi di istallazione a operatori economici con livelli di fatturato al di sopra di predeterminati livelli ed imponendo la non utilizzabilità per talune merceologie».




Bergamo, il 6 marzo la sfilata di mezza Quaresima

Sfilata mezza Quaresima“Bergamo città del folclore” e la sfilata di mezza Quaresima, con la parata dei carri lungo le vie di Bergamo, si terranno quest’anno dal 4 al 6 marzo. L’evento – che nella scorsa edizione ha visto la partecipazione di circa 4mila figuranti e di oltre 30mila spettatori, prenderà il via il venerdì, alle 20,30, in Piazza Vecchia, con lo spettacolo folcloristico con i Gruppi presenti alla manifestazione. Il giorno successivo, sabato 5 marzo, alle 18, sotto i portici dove ha sede il Ducato di Piazza Pontida, si terrà l’inaugurazione della mostra dei bozzetti “Ègia 2016” realizzati dagli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni. Dalle 18 alle 20 gli studenti stessi saranno presenti per illustrare al pubblico i loro bozzetti. Alle 20.30, sempre in Piazza Pontida, avverrà la presentazione dei carri che parteciperanno alla sfilata della domenica e l’elezione de “La Ègia piò bela”. Quindi seguiranno la recita della poesia del “Rasgamènt de la Ègia”, la premiazione degli autori dei bozzetti “Ègia 2016” e il Rasgamènt de la Ègia. Durante lo spettacolo è prevista anche l’esibizione dei Gruppi Folcloristici stranieri presenti alla manifestazione.

Domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12 (sotto i portici di Piazza Pontida) gli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni saranno presenti per illustrare al pubblico i loro bozzetti, mentre al Quadriportico del Sentierone sarà in programma l’ esibizione dei gruppi folcloristici. Dalle 10 alle 14 partirà l’ammassamento dei carri e dei gruppi al piazzale della stazione delle Autolinee e nelle vie Bonomelli e Bono. Alle 15 l’inizio della sfilata con partenza dall’inizio di Viale Papa Giovanni XXIII e termine in Piazza Pontida. Qui, alle 18.30, si terrà la premiazione dei Carri/Gruppi da parte del Duca Smiciatöt del Ducato di Piazza Pontida e della rappresentanza comunale. In caso di pioggia la sola sfilata sarà spostata alla settimana successiva.




La risposta del Comune: «Infrange il regolamento ed espone a rischi»

Palazzo FrizzoniUn referendum sul parcheggio sotto l’ex Parco Faunistico? Non si può fare, per ragioni di regolamento e di opportunità.

È la risposta del Comune di Bergamo alla richiesta di una consultazione popolare portata avanti dall’Associazione per Città alta e i Colli di Bergamo, Legambiente e Italia Nostra.

«Nel merito – precisa una nota dell’Amministrazione -, è di fondamentale importanza rimarcare che la materia su cui verterebbe il quesito referendario (di tipo consultivo: i suoi risultati non avrebbero alcun effetto vincolante nei confronti dell’attività amministrativa) non può essere, secondo l’art. 65 dello statuto del Comune di Bergamo, oggetto di consultazione popolare. L’articolo infatti chiaramente stabilisce che “non è ammesso referendum (…) sul piano regolatore generale e gli strumenti attuativi”: una scelta non casuale, non atta a negare lo strumento partecipativo su questioni urbanistiche, ma semplicemente perché le varianti urbanistiche (prima e dopo la loro adozione) e la redazione dello stesso Piano di Governo di Territorio prevedono al loro interno strumenti di coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini».

«Non solo: il regolamento di partecipazione all’art. 9.1 e 9.2  – continua il Comune – stabilisce che un referendum può essere indetto solo “prima dell’adozione di provvedimenti” al fine di “offrire all’organo comunale, che intende assumere una determinazione su di una specifica materia” un contributo sulla questione. Per questo motivo, pertanto, risulta ovvio che il referendum avrebbe dovuto essere indetto o richiesto dalle associazioni prima dell’avvio dell’iter che ha portato alla stipula dell’atto formale dell’apposita convenzione per la realizzazione del parcheggio dell’ex Parco Faunistico».

Si rimarca inoltre che un’eventuale richiesta di referendum (sia da parte dei cittadini che da parte dell’Amministrazione comunale) necessita di essere vagliata dalla Commissione per i referendum – costituita dal Segretario Generale, dal Vice Segretario Generale del Comune e dall’Avvocato capo – chiamata a decidere sull’ammissibilità del quesito proposto.

Qualora l’Amministrazione optasse per infrangere il regolamento e lo statuto vigenti, qualora inoltre la Commissione per il referendum dichiarasse la consultazione comunque ammissibile, diversi sarebbero i rischi e le criticità a cui potrebbe esporsi: un’eventuale rescissione unilaterale della convenzione e del contratto che regolano da anni la situazione dell’ex Parco Faunistico esporrebbe il Comune a un procedimento nei suoi confronti per presunto danno erariale, considerando non solo il ritardo con cui si configurerebbe questo tipo di scelta, ma anche le penali che il Comune sarebbe chiamato a corrispondere.




Parcheggio all’ex Faunistico, «decidano i cittadini con un referendum»

ReferendumUn referendum per stabilire se il parcheggio sotto l’ex Parco Faunistico, in Città alta, sia da fare oppure no. Lo propone l’Associazione per la Città alta e i Colli di Bergamo insieme a Italia Nostra e Legambiente all’Amministrazione comunale come strumento per favorire la trasparenza e la partecipazione attorno ad un problema definito «tutt’ora pesantissimo per le sue ricadute, qualunque sia la soluzione adottata, aggravato dalle note vicende giudiziarie e dal trascinamento da un’Amministrazione all’altra fino alla attuale, senza essere risolto».

L’associazioni hanno già esposto, in una memoria inviata il 19 gennaio 2016, le proprie motivazioni contrarie all’opera in ordine ai problemi ambientali, di mobilità, urbanistici e sociali che si pongono. Ed ora ritengono «un dovere civico avanzare la proposta emersa dal nostro dibattito per uscire dall’alternativa fra una paralizzante contrapposizione di argomenti, a favore o contro, e una presa di decisione centralistica, che ammette poche discussioni».

La richiesta è di un referendum rivolto a tutta la cittadinanza, non solo ai residenti nel centro storico, così che possa essere informata «sulle alternative fondamentali di questa decisione e possa pronunciarsi». «Crediamo opportuno – dicono – che il referendum, per una materia così delicata, sia consultivo e promosso dalla stessa Amministrazione Comunale, ai sensi degli articoli 9.1 e 9.2 del Regolamento della Partecipazione del Comune di Bergamo. L’Amministrazione Comunale, allo scopo di ottenere “un contributo derivante dalla conoscenza diretta ed immediata del parere dei cittadini” (art. 9.1) si potrà avvalere del referendum precisando il quesito (anche con la collaborazione delle tre Associazioni firmatarie della memoria citata), ricavandone l’orientamento fondamentale su cui costruire i progetti e l’azione successiva».




Via Tre armi, partono i lavori. Strada chiusa fino a maggio

via Tre ArmiDal 15 febbraio prenderanno il via i lavori di rifacimento del muro di cinta in via Tre Armi, la strada che costeggia le Mura veneziane a partire dal viadotto di San Giacomo fino all’intersezione con via Borgo Canale. I lavori comporteranno l’interruzione della viabilità nella via fino al 7 maggio prossimo: a residenti e autorizzati sarà comunque possibile accedere da valle attraverso via S. Alessandro sino all’altezza del civico 9/B, sarà possibile raggiungere il civico 11 provenendo da Largo di Porta S.Alessandro. Si procede quindi alla sistemazione del muro di cinta crollato alcuni mesi fa in seguito a uno smottamento: il progetto di rifacimento è stato approvato nell’estate del 2015. I lavori, assegnati con un ribasso poco superiore al 20% sulla base d’asta, saranno eseguiti dalla ditta Baronchelli Costruzioni Generali Srl di Milano.

Non si tratta dell’unico intervento previsto e assegnato nello stesso appalto: altri interventi su muri di cinta di importanti “vie del verde” della città di Bergamo seguiranno quello di via Tre Armi, come quelli di consolidamento e messa in sicurezza di tratti di cinta muraria e sistemazione della pavimentazione stradale in via San Vigilio e in via Vetta. Tutti e tre gli interventi hanno un valore complessivo di circa 400mila euro e si concluderanno intorno alla fine di giugno 2016.  Tutti i nuovi parapetti saranno realizzati con “Pietra di Credaro”. “Abbiamo attivato diversi cantieri in questi giorni – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla – tra Celadina (dove siamo al lavoro sullo spazio Hobbit e si sta demolendo l’ex macello), via Borgo Palazzo (con la messa in sicurezza dell’attraversamento che unisce i due tratti di tram&bike), la scuola Munari a Redona e il completamento del Centro Diurno Integrato del Villaggio degli Sposi. I lavori, che vengono avviati su alcuni dei percorsi più belli della nostra città, rientrano nel piano strutturale di valorizzazione delle cosiddette “vie del verde”, con un investimento annuo, come previsto dal Piano delle Opere Pubbliche, di mezzo milione di euro su scalette e percorsi sui nostri colli. Ritengo l’intervento su via Tre Armi il più importante tra i tre che andremo a completare entro l’estate 2016: si tratta dell’unica via cittadina che costeggia le Mura veneziane, la strada dalla quale è possibile ammirare al meglio la maestosità della cinta muraria di Bergamo Alta. Credo che ciò sia un passaggio significativo nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del patrimonio murario nell’ottica della candidatura UNESCO.”




Bergamo, il Comune revoca l’ordinanza antinquinamento

Il Comune di Bergamo ha revocato questa mattina l’ordinanza di limitazione dell’uso degli impianti termici in città. Il livello di Pm10 al di sotto della soglia d’allarme da sei giorni consecutivi e le previsioni meteorologiche dei prossimi giorni hanno indotto il Comune a revocare l’ordinanza entrata in vigore il 1° febbraio scorso e che recepiva il protocollo sperimentale siglato dai comuni dell’area critica lo scorso 29 gennaio. Decisiva sono state le condizioni metereologi che dal 4 febbraio hanno determinato il rientro dei valori delle polveri sottili nei limiti di legge per 5 giorni consecutivi.




Bergamo cashless, incontro del Pd

Il Comune di Bergamo ha introdotto molte innovazioni tecnologiche di nuova generazione che si traducono in maggiori semplificazioni per i cittadini: il wi-fi sempre più liberamente diffuso (www.bergamowifi.open-net.it), la possibilità di eseguire pagamenti elettronici per le pratiche SUAP del Comune, l’inaugurazione dello sportello “Sempre più vicino” (un chiosco tecnologico delocalizzato nei quartieri facile da usare, con collegamento video in diretta con un operatore), il prossimo e-payment per multe, sanzioni e servizi del Comune, lo spazio coworking all’ex Lazzaretto, 114 km di fibra ottica che portano la connettività a imprese e famiglie. Bergamo ha raccolto, prima città in Italia, la sfida della modernizzazione, avviando il progetto per diventare (o almeno provarci!) la prima cashless city d’Italia. Sotto la regia dell’amministrazione Gori, è partito proprio nella nostra città il progetto (www.cashlesscity.it) per diffondere tra i cittadini e incrementare l’utilizzo dei pagamenti elettronici tramite ogni tipo di carta e Pos, diminuendo l’utilizzo del contante. Venerdì 12 febbraio, alle 18, alla sala 5 della ex Circoscrizione 2 di largo Roentgen, parleranno del progetto cashless, e di come sta cambiando le abitudini di pagamento dei bergamaschi, l’assessore all’innovazione Giacomo Angeloni, gli onorevoli Antonio Misiani e Sergio Boccadutri, entrambi del Pd, l’avvocato Delia Rielli (circolo PD2) e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e delle imprese, tra questi Oscar Fusini, direttore dell’Ascom.