Caldaie, in città ripartono i controlli. Nel 2015 criticità per un impianto su due

manifesto caldaie comune di bergamoUna campagna di comunicazione massiccia per poter informare i cittadini di Bergamo sui controlli e i rischi legati alle mancate manutenzioni degli impianti termici di riscaldamento: nelle prossime settimane arriveranno nelle case dei cittadini di Bergamo, grazie anche alla collaborazione del personale di Arica, decine di migliaia di brochure informative sulla corretta manutenzione dei propri impianti, sulle possibili sanzioni in caso di mancata manutenzione e sui punti dove ottenere maggiori informazioni sul tema. Un’iniziativa di rilievo, considerando soprattutto che i recenti dati elaborati dall’ARPA individuano gli impianti termici tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico della nostra città.

Le brochure informative preannunciano i controlli disposti in accordo con la Provincia di Bergamo sugli impianti nell’arco del 2016. Dei 13.500 controlli previsti su tutto il territorio bergamasco, saranno 1.400 quelli che si effettueranno nel Comune capoluogo: «Con questa iniziativa – spiega l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà – cerchiamo di sensibilizzare il più possibile i nostri concittadini su ciò che tutti possiamo fare per ridurre le emissioni inquinanti, ma anche per garantire la sicurezza delle nostre case. Da tempo le associazioni come Legambiente chiedono ai cittadini e alle stesse istituzioni una maggiore attenzione riguardo il controllo periodico degli impianti e dei fumi: è di fondamentale importanza fare tutti la nostra parte nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria».

Circa 30mila manifesti e locandine nei luoghi pubblici della città accompagneranno l’invio delle brochure: il Comune di Bergamo cerca in questo modo di ricordare a tutti i cittadini di controllare periodicamente i propri impianti, affinché non rischino di incorrere in sanzioni in occasione dei controlli già programmati in città. Secondo i dati del Catasto Unico Regionale Impianti Termici sono 40mila attualmente gli impianti termici in funzione a Bergamo: «Durante il 2016 i controlli svolti dagli ispettori non rappresenteranno l’unica iniziativa di monitoraggio da parte dell’Amministrazione sul tema – prosegue Ciagà – ma lavoreremo anche per censire i cosiddetti impianti fantasma (quelli che non hanno mai registrato alcuna manutenzione) grazie all’incrocio di diverse banche dati a nostra disposizione e attraverso mirati controlli documentali».

Gli impianti che saranno controllati saranno soprattutto quelli sui quali sono stati segnalati diverse criticità o potenziali rischi da parte dei manutentori nel corso delle verifiche più recenti: nessuna estrazione o scelta casuale degli impianti da sottoporre a verifica, ma controlli mirati. Controlli che saranno effettuati da ispettori professionisti abilitati ed incaricati dal Comune di Bergamo e dal personale del Servizio Ecologia e Ambiente della stessa struttura comunale: ciascun ispettore sarà riconoscibile grazie a un apposito tesserino con fotografia rilasciato dalla Provincia di Bergamo; per prevenire eventuali truffe ai danni dei cittadini, è possibile consultare l’elenco dei nomi degli ispettori abilitati qui.

Il compito dell’ispettore sarà quello di controllare la documentazione relativa all’impianto (installazione e manutenzione periodica) e misurare “sul posto” il rendimento di combustione, il contenuto di monossido di carbonio e la fumosità (solo per i combustibili liquidi). Al termine dell’ispezione viene redatto un verbale che, sottoscritto dall’ispettore e dal responsabile dell’impianto, viene consegnato al responsabile dell’impianto e trasmesso agli uffici di competenza.

In caso di riscontro di irregolarità si rischiano sanzioni che vanno, a seconda del tipo di violazione, da un minimo di 500 a un massimo di 3mila euro. Durante l’anno 2015 furono circa 1.300 gli impianti controllati: ne conseguirono 600 diffide ad altrettanti cittadini, accompagnate dalla richiesta di sanare le criticità degli impianti oggetto di verifica.




Domenica torna la pedonalizzazione del centro cittadino

bergamo-centro-pedonaleSi preannuncia una domenica animata in centro a Bergamo, grazie alla Fiera del Cioccolato e alla ormai tradizionale pedonalizzazione mensile del cosiddetto “Sentierone allungato”: torna infatti anche il 31 gennaio la possibilità di fruire in tutta comodità degli spazi del centro cittadino, secondo uno schema ormai rodato nell’ultimo anno. Confermato l’orario della pedonalizzazione, ovvero dalle 10 del mattino alle ore 19 del pomeriggio, anche in viale Roma, nel quale rimane consentito il transito ai soli mezzi pubblici.

In piazza Matteotti e per negli spazi del Sentierone arriva la Fiera del Cioccolato, alla sua quarta edizione: lo scorso anno in concomitanza del goloso evento la pedonalizzazione consentì a 20mila visitatori di frequentare gli stand della Fiera, un successo di cui beneficiarono anche le altre attività commerciali della zona. “L’iniziativa – spiega l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni – nasce in sinergia e collaborazione con le associazioni di categoria e il Distretto Urbano del commercio. Anche nel 2016 confermiamo l’obiettivo di promuovere una frequentazione “protetta” del centro da parte dei cittadini, favorendo così anche le attività commerciali. Lo scorso anno gli appuntamenti con la pedonalizzazione delle aree centrali hanno dato risultati davvero positivi, con grande affluenza di persone e soprattutto una migliore fruizione degli spazi e delle stesse attività commerciali”.




Aperture in franchising, a Bergamo in lizza 15 negozi sfitti

Sono una quindicina le vetrine sfitte a Bergamo che si potrebbero riaccendere attraverso il franchising. Grazie al progetto pilota “Fare impresa in franchising in Lombardia” con il quale la Regione, il sistema camerale, le associazioni del franchising e i distretti urbani del commercio puntano a rivitalizzare i centri storici delle città.

Il percorso sta proseguendo secondo le tappe previste. Dopo la selezione dei franchisor (le aziende titolari dei format commerciali) interessati ad aprire un’attività in Lombardia (sono 104) ed una ricognizione degli spazi liberi effettuata da ciascuno dei 25 Distretti coinvolti, le due “parti” si sono incontrate in un vero e proprio matching di appuntamenti serrati al Belvedere di Palazzo Lombardia.

1403 Roberto Ghidotti (1)«Abbiamo ricevuto una trentina di aziende – spiega il presidente del Duc di Bergamo Roberto Ghidotti – di diverse merceologie. Ci hanno illustrato le caratteristiche della loro offerta e le loro esigenze, ad esempio metrature, disponibilità di parcheggi, possibilità di dehors, fornendoci un quadro più chiaro delle richieste. Dal canto nostro abbiamo presentato la situazione a Bergamo. Nell’area del Duc, che è stato recentemente allargato e oltre al centro comprende Città Alta, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina, abbiamo rilevato 146 negozi sfitti. Tra questi abbiamo raccolto la disponibilità di una quindicina di proprietari a partecipare al progetto sul franchising».

La mappa dei possibili nuovi insediamenti è diffusa, si va dalle vie Moroni, Baschenis e Don Luigi Palazzolo a via XX Settembre, passando per via Garibaldi, viale Vittorio Emanuele, via Verdi, via Divisione Tridentina, fino a via Borgo Palazzo e via Rovelli. Ugualmente diversificate le merceologie che potrebbero trovarvi sede: servizi postali, movimentazione della merce e consegna ai negozi, droni, farmacia e benessere, naturalmente la ristorazione e la somministrazione, dal sushi alle specialità gastronomiche siciliane all’enoteca che è anche punto di incontri e formazione sul vino, e ancora il negozio di fiori o quello di lavanda, giusto per citarne alcuni.

Gli incontri tra Duc e franchisor al Belvedere di Palazzo Pirelli
Gli incontri tra Duc e franchisor al Belvedere di Palazzo Pirelli

«Si tratta di proposte tradizionali realizzate con modalità diverse rispetto al passato – prosegue Ghidotti – oppure di novità, in ogni caso iniziative capaci di portare vivacità nel tessuto commerciale». «Il percorso è molto concreto – sottolinea – ma anche molto significativo perché rappresenta un salto di qualità nel ruolo assegnato ai distretti, che non si limitano ad organizzare e coordinare manifestazioni ed eventi, ma sono chiamati a fare da regia nello sviluppo commerciale. Un compito che va al di là dei bandi e delle risorse concesse di volta in volta per toccare più da vicino la possibilità di offrire un indirizzo, individuando le polarità e le potenzialità delle diverse zone». «Con questo progetto la Regione – conclude Ghidotti – ha messo sul piatto una soluzione innovativa ed un metodo di lavoro intelligente. Poter incontrare direttamente i franchisor, ma anche i rappresentanti degli altri Duc, è infatti fonte di confronto, crescita e ispirazione reciproca che ci auguriamo possa trovare continuità».

In questi giorni, intanto, partirà la fase finale del progetto, rivolta a chi intende aprire l’attività in franchising. Sul sito di Unioncamere sarà pubblicato il bando per l’erogazione di un contributo a fondo perduto di 10.000 euro, a fronte di un investimento complessivo di almeno 20.000 per la riconversione di un’attività esistente o l’apertura di una nuova attività di commercio, ristorazione o di servizi. A questo contributo regionale si aggiungeranno le agevolazioni rese disponibili dai Comuni, dalle associazioni coinvolte e dai franchisor.




Bergamo, l’Ufficio Europa porta a casa il primo finanziamento

Il Comune di Bergamo si aggiudica 173mila euro nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 ed è il primo finanziamento europeo ottenuto dall’Ufficio Europa istituito dall’Amministrazione poco più di un anno fa nella struttura comunale.

Il progetto, dal titolo BigPicnic, per il quale Bergamo si è guadagnata il riconoscimento delle risorse ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza rispetto al tema della sicurezza alimentare e vede coinvolto l’Orto Botanico Lorenzo Rota. Prevede la creazione di mostre itineranti sul cibo sicuro, attraverso la metafora del cestino da pic-nic, contenente anche informazioni, attività ed inviti ad eventi che stimolino la partecipazione di un pubblico diversificato (adulti, giovani, scuole, …). Non solo, in programma ci sono anche incontri con diverse fasce di pubblico in luoghi particolari, come gli stessi orti botanici, ma anche bar e pub con la finalità di un scambio reciproco tra esperti e pubblico sul tema del cibo e della sua sicurezza; infine la produzione di una pubblicazione a livello europeo sul tema.

Capitanato da Botanic Garden Conservation International UK, il progetto prevedeva 19 partner (tra i quali spiccano l’Università Libera di Berlino, l’Università degli Studi di Vienna, l’University College di Londra, il Royal Botanic Garden di Edimburgo e l’Università di Lisbona) della rete degli orti botanici di 12 diverse nazioni: la candidatura al bando era stata presentata lo scorso 16 settembre e i fondi arriveranno al Comune di Bergamo entro qualche mese.

«Innestare il tema della sicurezza alimentare – sottolinea il direttore dell’Orto Botanico Gabriele Rinaldi – sul tema della biodiversità e della qualità del suolo, attraverso il rapporto privilegiato con le scuole e gli orti scolastici, è di fondamentale importanza per affrontare l’argomento della sicurezza alimentare. L’orto botanico ha la possibilità di potenziare il lavoro che sta già facendo, ma con la opportunità di un confronto di respiro europeo di alto livello».

«Il Progetto dell’Orto botanico ad Astino – dichiara l’Assessore all’Ambiente Leyla Ciagà – è stato concepito proprio perché potesse confrontarsi con esperienze simili in ambito europeo: questo riconoscimento ci dimostra quanto questo obiettivo sia stato centrato. Il tema della sicurezza alimentare, quello del cibo sano, sicuro e pulito sono questioni su cui l’Unione Europea sta investendo molto, chiave di volta dello sviluppo sostenibile. Se diventiamo sempre più consapevoli sul tema del cibo, della biodiversità e del rispetto della terra siamo in grado di invertire la tendenza che va verso una sempre più accentuata omologazione: il Bigpicnic è una grande opportunità per Bergamo».

«Si iniziano a vedere i risultati di un anno e mezzo di formazione – commenta l’Assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni – e a piccoli passi cominciamo a farci strada nel complesso mondo della progettazione europea. Questo progetto è molto interessante, soprattutto per quello che guarda la sinergia tra diverse città, tra le quali spiccano diverse capitali europee».




Militari per la sicurezza, «dal territorio nessuna richiesta». Il Comune smentisce

strade sicure - militari e forze dell'ordineA Bergamo l’operazione Strade sicure – che ha autorizzato, per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, l’impiego di personale militare delle Forze Armate – non è mai partito. Nonostante il via libera del governo, infatti, dal territorio non è stata avanzata nessuna richiesta.

Lo riferisce il deputato bergamasco Gregorio Fontana dopo la lettera con cui il governo ha risposto in merito all’attuazione dell’ordine del giorno da lui stesso presentato. «Il ministero dell’Interno – spiega Fontana – ha assicurato che il governo è disponibile a dar seguito alla mia richiesta di inserire le province di Bergamo e Brescia nell’elenco dei territori in cui inviare il personale delle forze armate a supporto della sicurezza. Però, mentre a Brescia e Monza sono stati mandati complessivamente una cinquantina di uomini, a Bergamo questo non è avvenuto. Nella risposta da parte del Ministero si precisa che l’Esecutivo, pur essendo disponibile, non ha ricevuto alcuna formale richiesta da parte del territorio. Si tratta di una vicenda molto grave, i cui contorni mi auguro possano essere al più presto chiariti». «È inaccettabile – prosegue Fontana – che il governo giochi allo scarica barile rispetto all’esigenza di rinforzare l’organico delle Forze dell’ordine in provincia di Bergamo e soprattutto nel capoluogo, necessità del tutto evidente e impellente. L’impiego di personale dell’esercito consentirebbe, infatti, di liberare preziose risorse di Polizia e Carabinieri a oggi destinati a vigilanza fissa o di routine e utilizzarli per rafforzare la sicurezza dei cittadini bergamaschi».

Rispetto a questa possibilità, per ora sprecata, si aspetta una parola chiara, in particolare dal sindaco di Bergamo, e dalle altre istituzioni politiche bergamasche. «Il Consiglio straordinario previsto per il 27 gennaio – sottolinea -, potrebbe essere la buona occasione per formalizzare in maniera forte quest’istanza e non sprecare la disponibilità che, grazie al mio ordine del giorno, il governo ha finalmente dato».

Ma la rischiesta del Comune arriva a stretto giro di comunicato. «La richiesta a cui fa riferimento l’onorevole Fontana – commenta il vicesindaco Sergio Gandi – è stata già inviata al Ministero dell’Interno. Non solo, siamo al lavoro da diversi mesi sulla questione: lo scorso 17 settembre, insieme agli onorevoli Antonio Misiani ed Elena Carnevali, ho incontrato informalmente a Roma il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, affrontando proprio questo tema. Dopo l’approvazione della legge di Stabilità, che ha sancito la proroga del piano “Strade sicure”, abbiamo inoltrato formalmente la nostra richiesta. Speriamo che possa essere sostenuta in tutte le sedi da parte delle altre istituzioni politiche bergamasche».

 




Attività commerciali, in città più controlli ma meno sanzioni

Più controlli nelle attività commerciali di Bergamo, ma meno violazioni. È il bilancio 2015 della Polizia locale del Comune che ha intensificato in maniera generale i propri interventi, compresi quelli di Polizia commerciale.

Complice anche l’adozione del nuovo regolamento per la convivenza tra pubblici esercizi e residenti, scattato nel luglio scorso, i controlli sono passati dai 3.497 del 2105 ai 3.881 dell’anno appena concluso, per un incremento del 10,9%. Le violazioni accertate a carico dei commercianti sono però scese da 371 a 319 (-15%). Sono calati anche i sequestri di merce, passati da 82 a 59 (-28%) ma è crescita l’entità, con 6.547 pezzi sequestrati e circa 2 tonnellate di merce.

In leggerissima flessione il numero di violazioni accertate per quello che riguarda i regolamenti del Comune di Bergamo e le leggi speciali (da 1.586 e 1.540). Sempre sul versante della Polizia amministrativa sono inoltre aumentati i sopralluoghi edilizi (da 655 a 806) e scesi quelli di Polizia ambientale (da 371 a 308).

Sul piano complessivo, il 2015 è stato un anno di azioni innovative da parte del Comune di Bergamo in tema di sicurezza: oltre all’estensione in orario serale del servizio (1.30 e 2.30 nel week-end) e a 10 agenti in più sulle strade grazie alla riorganizzazione dei turni, è stata portata a termine la revisione degli accordi con le associazioni di polizia e l’estensione del progetto “Terre di Mezzo” fino a Boccaleone, oltre all’accordo con Croce Rossa per migliorare gli interventi nelle aree a rischio e al potenziamento delle funzioni del nucleo di Polizia Giudiziaria e Sicurezza Urbana.

I controlli sono stati intensificati soprattutto nelle aree a rischio e nei giardini pubblici. Di rilievo – considerando che la Polizia Locale, per ordinamento giuridico, non ha compiti di pubblica sicurezza, che competono alle Forze di Polizia dello Stato – l’aumento dei soggetti denunciati a piede libero (da 420 a 467) a cui corrisponde un leggero calo degli arresti (da 18 a 14).

Sul fronte della codice della strada, ci sono un leggera flessione le violazioni accertate (-1,5%), meno punti decurtati rispetto al 2014, meno veicoli sequestrati, ma quasi il doppio (da 238 a 479) di patenti e documenti di circolazione ritirati. I controlli si sono intensificati e sono calati leggermente gli incidenti, con una leggera diminuzione dei feriti sulla strada (da 868 a 825) e la conferma sostanziale riguardante il dato sugli incidenti mortali in città (da 7 a 8). Riguardo alle violazioni delle Ztl, invece, nel 2014 furono 49.065, nel 2015 sono state 39.925. «È la dimostrazione – ha affermato l’assessore alla Sicurezza e vicesindaco Sergio Gandi – che nessuno ha fatto bilancio con le multe o ha deciso di vessare i cittadini per mere questioni di cassa. Sono scese del 25% le sanzioni derivanti da violazioni delle ztl, ma l’estensione dell’orario di servizio nelle ore notturne e le maggiori richieste dei cittadini hanno mantenuto il livello di sanzioni in linea con i dati del recente passato e dello scorso anno, registrando alla fine una flessione dell’1,5%».

Grazie alla riforma dei turni sono cresciuti di quasi il 50% gli interventi attivati dal rapporto con i cittadini. In particolare sono saliti il numero di telefonate alla centrale operativa (2.000 in più) e gli interventi attivati dalla centrale, ben 5mila in più. Sono aumentate anche le manifestazioni presidiate (+12%).

«Il bilancio 2015 è una dimostrazione di quello che da tempo andiamo dicendo – ha evidenziato Gandi – ovvero che il controllo del territorio è costante e l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle aree più sensibili della città rimane alta. Parliamo di zone come il centro, via Quarenghi, l’area della Stazione e di piazzale Marconi, ma anche quartieri come la Malpensata, Boccaleone e così via. Vorrei ringraziare gli agenti della Polizia Locale per il lavoro che svolgono tutti i giorni in città per quello che riguarda la sicurezza: il numero di agenti non è mai stato così esiguo, ma i controlli non sono mai stati così numerosi, a dimostrazione che l’impegno del personale e la scelta di razionalizzare le risorse che è stata fatta nel 2015 hanno consentito di ottenere risultati davvero importanti».

«I dati rappresentano un motivo di soddisfazione per il corpo della Polizia Locale – ha commentato il Comandante Virgilio Appiani – a fronte del fatto che il numero di agenti disponibili è al minimo degli ultimi anni, degli obiettivi ambiziosi posti dall’Amministrazione e delle esigenze del territorio, posso dire che la Polizia Locale nel 2015 ha davvero ottenuto dei risultati di rilievo. Molto si deve all’efficientamento deciso ed attuato nel primo semestre dello scorso anno, un programma di riorganizzazione delle strutture e delle risorse figlio di un monitoraggio attento e minuzioso delle attività interne al corpo».

«Anche nel 2016 prevediamo diverse azioni innovative – ha ricordato Gandi – come l’installazione e la messa in funzione di 21 nuove telecamere di videosorveglianza nei quartieri (più di quelle installate nei 5 anni della precedente amministrazione e che porteranno a oltre 100 gli occhi elettronici in città), ma anche iniziative e campagne di comunicazione sulla sicurezza stradale, l’installazione di telecamere a presidio della Ztl di Città Alta e il pagamento delle multe online sul sito del Comune. Continuiamo a lavorare per migliorare i sistemi di controllo e monitoraggio del territorio: le richieste che pervengono dai cittadini ci dimostrano che si tratta della strada giusta e che c’è ancora molto da fare».




Internet, Bergamo viaggia sempre più veloce

internet - banda ultralargaGrazie ad un investimento di circa 4,5 milioni di euro, Bergamo è tra le prime città d’Italia a poter vantare infrastrutture telefoniche di nuova generazione che sono già pienamente operative al servizio di cittadini e imprese.

Gli interventi sono stati illustrati oggi dal sindaco Giorgio Gori, dall’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni e da Roberto Marcolini, responsabile Access Operation Line Lombardia Centro Est di Tim.

Dall’avvio del progetto, che ha visto Tim impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica Ngan (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G anche nella versione più evoluta (il 4G Plus), a Bergamo le reti in banda ultralarga sono diventate realtà grazie gli importanti investimenti fatti da Tim e alla collaborazione con il Comune di Bergamo, fattori che hanno consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa, minimizzando sia i tempi d’intervento sia l’impatto sulla città.

A Bergamo il programma di copertura della città ha interessato oltre 60mila unità immobiliari, pari a più del 95% della popolazione sull’intero territorio comunale, in virtù della posa di 114 chilometri di cavi in fibra ottica .

Inoltre, grazie ad un accordo tecnologicamente innovativo con Atb, che prevede l’utilizzo del percorso dei binari della funicolare cittadina per la posa dei cavi in fibra ottica, Tim è l’unico operatore ad aver portato la rete in fibra ottica anche nella Città alta, evitando così di effettuare ulteriori scavi.

In questo modo Bergamo è entrata nell’élite delle città italiane dove sono disponibili i servizi “Fibra” di Tim basati sulla tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet), ma è stata anche già inserita nel nuovo piano nazionale di cablaggio Tim in tecnologia Ftth (Fiber To The Home), che prevede entro marzo 2018 di raggiungere 100 città italiane portando i collegamenti superveloci fino agli edifici. Si tratta di un innovativo piano che estende la fibra ottica fino alle abitazioni, consentendo connessioni super-veloci a partire da 100 Megabit al secondo e potenzialmente fino a 1 Giga (1.000 Megabit), con l’obiettivo di garantire una ancora più elevata qualità nella fruizione di contenuti video in HD e una migliore esperienza di navigazione. I primi quartieri della città saranno collegati già entro il 2016.

«Un progetto ambizioso – commenta il sindaco Gori – che l’Amministrazione intende supportare convintamente: anche grazie a Tim e iniziative come questa la città di Bergamo può dirsi sempre più europea. In un’epoca in cui internet si configura sempre più come un diritto, investimenti come quelli di Tim rappresentano un contributo importante nella realizzazione di una smart city: siamo felici che Bergamo sia una delle prime città in Italia a beneficiare di queste infrastrutture ad alto contenuto tecnologico, segno di quanto la città stia lavorando per mettersi in mostra nel panorama nazionale».

«Un grande grazie va obbligatoriamente a Tim – sottolinea l’assessore Angeloni – che ha deciso di portare a Bergamo le infrastrutture più avanzate per telefonia fissa e mobile. Iniziative di questo genere incarnano alla perfezione l’idea di città che l’Amministrazione Comunale ha proposto con le proprie linee di mandato: una città nella quale è possibile avviare progetti innovativi e soprattutto all’avanguardia per quello che riguarda il tema della connettività».

«Siamo lieti che Bergamo sia tra le prime città italiane ad avere infrastrutture di rete di Tlc moderne che consentono ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi, come ad esempio vedere film in HD e 3D, ascoltare musica in streaming di alta qualità e tutta la potenzialità dei servizi Cloud, che contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale – ha dichiarato Roberto Marcolini, responsabile Access Operation Line Lombardia Centro Est di TIM – nell’ambito del programma nazionale per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile, Tim ha deciso di dedicare alla città di Bergamo una quota molto significativa del proprio piano di investimenti, fornendo in questo modo un notevole contributo al conseguimento degli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale europea. A Bergamo la nuova rete in fibra ottica e quella mobile 4G Plus sono già realtà, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale».

Con la fibra è possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche in Hd, di praticare il gaming on line in alta qualità e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart tv. Le imprese possono inoltre accedere al mondo delle soluzioni professionali, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Quest’ultima abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’info mobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, oltre alla copertura della rete Lte a Bergamo è anche disponibile la nuova rete 4G Plus di Tim, che offre connessioni fino a 225 Megabit al secondo in download, circa il doppio di quelle disponibili con il normale 4G. La rete mobile di nuova generazione di Tim offre ai i cittadini prestazioni e livelli di servizio che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione internet e la fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in Hd.

 




Bergamo, le sezioni elettorali calano da 109 a 103

schedeelettorali450Da 109 a 103 sezioni, dalla numero 1 della scuola elementare Locatelli di via Pradello alla 103 di della scuola elementare don Milani di via Feramolino: è questo il risultato del lavoro di revisione delle sezioni elettorali della città di Bergamo condotto nelle scorse settimane dall’Amministrazione comunale. Un riordino deciso per razionalizzare le risorse ed evitare sprechi: con il nuovo assetto ad ogni tornata elettorale saranno risparmiati ben 50mila euro. “Da una verifica che abbiamo effettuato – spiega l’Assessore alla Semplificazione Giacomo Angeloni – abbiamo verificato che in ogni sezione a Bergamo votavano in media circa 700 elettori, laddove la legge prevede un tetto massimo di 1200. Abbiamo pertanto pensato a una razionalizzazione delle sezioni, eliminandone alcune del tutto, accorpandone altre e cercando di evitare buchi nella numerazione progressiva. Al termine della nostra revisione il numero di votanti per sezione si avvicina a quota 1000. Ciò genera un risparmio di circa 50mila euro, in termini di allestimento degli spazi scolastici, di pagamento delle commissioni elettorali, di spese accessorie per il funzionamento delle scuole nella fase delle votazioni.”

La soppressione di sei sezioni causa anche l’eliminazione di tre sedi di seggio, tre scuole che quindi non saranno più interessate dalle tornate elettorali e potranno proseguire con la consueta attività didattica. Non si voterà più nelle scuole elementari Rodari di via Sylla (i seggi sono stati accorpati a quelli già esistenti nella scuola Diaz di via Cadorna), Savoia di via Goldoni (accorpata alle sezioni della Scuri di via dei Galliari) e della scuola Muzio di via San Pietro ai Campi (si voterà alla scuola Calvino di via Azzano). “Avevamo già proposto una revisione delle sezioni – spiega il Consigliere comunale del Patto Civico Simone Paganoni – con un ordine del giorno presentato durante l’Amministrazione Tentorio, ma senza risultati. Negli ultimi mesi abbiamo avviato una riflessione seria sull’argomento, cercando di non generare disagi negli elettori con l’eliminazione di sedi di seggio particolarmente importanti per i quartieri cittadini. Crediamo di aver fatto un buon lavoro e certamente il risparmio che viene generato dall’iniziativa potrà essere usato per progetti a vantaggio della collettività.”

Modifiche che coinvolgono ben 18mila elettori in città, nelle case dei quali nei prossimi giorni arriveranno le buste contenenti le etichette (recanti le nuove informazioni sulle relative sedi di voto) da apporre sulle tessere elettorali: l’ufficio elettorale del Comune di Bergamo ha già provveduto all’invio di oltre 4500 buste.




Sette anni di commercio a Bergamo. Ecco cosa è cambiato

Offerta turistico-ricettiva in crescita e negozi di vicinato stabili. È quanto emerge dall’analisi fatta dall’Ascom su come è cambiata la città di Bergamo e il centro città tra il 2008 e il 2015. L’analisi nasce dall’approfondimento con dati locali di uno studio presentato oggi in conferenza stampa a Roma da Confcommercio Imprese per l’Italia sull’evoluzione dei centri storici di 39 medie città italiane, tra cui è compresa anche Bergamo.

Dai dati analizzati dall’Ascom risulta che Bergamo è una realtà in crescita. Dal 2008 al 2015 il commercio è aumentato del 3,2% (+ 62 unità). Il boom si è registrato nelle attività di somministrazione e nella ricettività con un +9,2% (49 attività in più). Mentre restano stabili il commercio fisso alimentare (+ 1,1%) e il commercio fisso non alimentare (+0,9%).

Il terziario cittadino è composto per il 56,9% da negozi non alimentari, per il 29,4% da pubblici esercizi, ristoranti e alberghi e per il 13,7% da negozi alimentari.

Il rapporto tra densità demografica e attività è di 60 abitanti per esercizio commerciale nel 2015 e 61 nel 2008. I dati relativi al 2015 dicono che c’è un bar o ristorante ogni 204 abitanti, un negozio alimentare ogni 440 abitanti e un negozio non alimentari ogni 106 cittadini.

Oscar Fusini
Oscar Fusini

«Nei sette anni analizzati i numeri sono per lo più invariati – spiega Oscar Fusini, direttore Ascom Bergamo –, questo è dovuto in particolare all’aumento del numero di attività registrato nel 2015, anno in cui si sono colmate quelle perdite avute negli anni precedenti. L’analisi svolta a livello locale conferma i dati nazionali per quanto riguarda la crescita dei pubblici esercizi e la maggiore vocazione turistica di Bergamo, mentre presenta sensibili differenze rispetto ad altre città italiane per quanto riguarda il commercio in sede fissa alimentare e non alimentare».

Secondo lo studio di Confcommercio sui centri storici di 39 medie città italiane emergono sostanzialmente tre elementi: negli ultimi 7 anni, tutti i comuni analizzati, fatta qualche rara eccezione, hanno subito una perdita di esercizi commerciali più o meno significativa; nello stesso periodo, cresce l’offerta turistico-ricettiva; la riduzione dei negozi nei centri storici è quasi doppia rispetto alle periferie. «La differenza con le altre città è dovuta al fatto che a Bergamo l’avvento della grande distribuzione organizzata è iniziato un decennio prima rispetto alle altre realtà provinciali, che si sono trovate ad affrontare l’impatto della gdo solo in questi ultimi anni», spiega Fusini.

I dati

  • Ricettività e somministrazione

Pubblici esercizi e ristoranti sono aumentati in 7 anni del 9,2%, in particolare nel centro città sull’asse piazzale Marconi – porta Nuova e nella zona piazza Pontida – via Sant’Alessandro – Sant’Orsola. La crescita è l’esito delle liberalizzazioni totali che hanno interessato il settore. Fuori dai centri storici sono nati alcuni pubblici esercizi nella periferia cittadina.

  • Commercio fisso alimentare

Nel commercio fisso alimentare c’è stato un piccolissimo incremento di attività, pari all’1,1%. Il settore aveva già pagato pesantemente la perdita di attività nel decennio precedente a tra il          2000 e il 2010. Oggi questa stabilità è dovuta in particolare alla nascita di nuove attività che offrono consumo sul posto.

  • Commercio fisso non alimentare

Anche in questo settore si registra una stabilità. È avvenuta una trasformazione del settore con la riduzione di negozi di abbigliamento e calzature tradizionali, la cui offerta era particolarmente alta negli Anni 80 e si è andata ridimensionando anche per via del cambiamento degli stili di vita e di consumi; il calo dei negozi tradizionali è stato compensato da altre proposte, in particolare negozi etnici.

Le proposte

Confcommercio pone come elemento strategico per la crescita del Paese la rigenerazione dei centri urbani, nei quali confluiscono il maggior numero di abitanti e di imprese attive nel terziario. Nelle maggiori 100 città italiane si concentra il 67% della popolazione, l’80% del Pil e il 75% delle imprese attive. La Confederazione ha sottoscritto nei mesi scorsi un “Patto per le città” insieme al Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Ance e Unioncamere.

Ascom, prendendo spunto da Confcommercio, si propone di stringere un Patto per la città che riunisca i diversi attori presenti in città con l’obiettivo di sostenere e sviluppare il rilancio del territorio urbano. «Serve quindi un piano coordinato di interventi di riqualificazione e di rigenerazione urbana attraverso il quale necessario puntare sull’offerta culturale, turistica e commerciale – spiega Fusini-. Infine è fondamentale integrare le competenze anche di innovazione e di visione digitale della città (smart city e sostenere le reti d’impresa tra cui il nostro Distretto urbano del commercio».




Bergamo, al 31 ottobre multe in calo del 5 per cento

multe allo stadioLe multe ora si potranno pagare online: a partire da metà febbraio sarà infatti possibile saldare direttamente sul sito del Comune di Bergamo le sanzioni per infrazioni del codice della strada comminate dalla Polizia Locale di Bergamo. Un’innovazione di rilievo, che in diversi comuni di tutta Italia ha consentito di ridurre del 30% la percentuale di sanzioni non pagate.

Sul sito del Comune, nella sezione “servizi online”, si potranno pagare le contravvenzioni notificate tramite il verbale (ovvero quelle che arrivano a casa) e prese per non aver rispettato il codice della strada con carta di credito. Non solo, sarà anche possibile controllare la propria situazione pregressa e verificare se si hanno a carico vecchie multe non ancora pagate. Il sistema sarà molto semplice: basterà inserire il numero di protocollo del verbale, la targa del veicolo e la data della sanzione per accedere a una schermata nella quale verificare tutte le informazioni riguardanti la multa, la foto della targa scattata durante l’infrazione nel caso di violazione di una Ztl dotata da occhio elettronico e l’eventuale ricevuta di ricezione del verbale.

“Si tratta di un primo passo verso uno snellimento sostanziale del pagamento delle sanzioni – spiega l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni -. In questa prima fase, a partire da metà febbraio, sarà possibile pagare direttamente sul sito del Comune i verbali notificati a casa via posta, ma lavoreremo nel corso del 2016 anche per poter garantire il pagamento delle sanzioni che vengono lasciate sul parabrezza delle auto che contravvengono alle norme del codice della strada”.

La polizia locale già da tempo ha avviato delle procedure per evitare il più possibile erronee notifiche o invio di verbali ai cittadini, lavorando il più possibile per “pulire” i database: grazie anche al sistema del pagamento online sarà possibile garantire un sistema ancora più accurato e preciso, consentendo di verificare in tempi brevissimi eventuali insoluti, il tutto a vantaggio dei cittadini.

“Per quello che riguarda i dati sulle sanzioni – spiega l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – posso confermare che il numero di multe 2015 è assolutamente in linea con quelli degli anni precedenti nei quali le sanzioni comminate oscillavano tra le 120 e le 150mila l’anno -. Al 31 ottobre il dato parlava di 116mila multe comminate contro le 122.592 del 2014 (il calo è del 4,9%, ndr). Il servizio online si rivolge a una fetta considerevole di sanzioni, soprattutto quelle per violazione delle Zone Traffico Limitato, che vengono infatti notificate esclusivamente a casa, non solo sul territorio italiano, ma anche all’estero.”

A partire da febbraio, sui verbali sarà specificata la possibilità di pagare direttamente sul sito del Comune di Bergamo. Il nuovo servizio non sostituisce quelli esistenti, ma si affianca a quelli tradizionali (sportello bancario e postale, ecc.) per il pagamento delle sanzioni.