Dal 18 gennaio si fermano le due funicolari cittadine

Funicolare San VigilioDal 18 gennaio, le funicolari di Città e di San Vigilio chiuderanno per lavori di manutenzione straordinaria. La riapertura di entrambe le infrastrutture è prevista entro il 31 marzo prossimo. Gli interventi agli impianti della funicolare – affidati all’impresa Cenedese spa di Treviso – prevedono una manutenzione straordinaria dell’armamento dei binari di entrambe le linee, nella tratta della galleria. Alla funicolare di San Vigilio vengono invece effettuati controlli di revisione speciale sulle parti meccaniche, elettriche ed elettroniche dell’impianto, previsti ogni 5 anni dalla normativa nazionale ed effettuati dalle ditte Montimpianti Snc di Barzio, EEI – Equipaggiamenti Elettrici Industriali di Vicenza e Tec.pro Srl di Bergamo.

Durante il periodo di sospensione il collegamento tra Città Bassa e Città Alta (Colle Aperto) è assicurato dalla linea 1, opportunamente intensificata. Il collegamento con San Vigilio è garantito dal servizio sostitutivo della linea 21, in partenza da Colle Aperto con arrivo al belvedere di San Vigilio, con frequenza di 20 minuti, da lunedì a venerdì dalle 7 alle 20, sabato dalle 7 alle 23, domenica e festivi dalle 9 alle 22.30. Infine, in considerazione del limite massimo di altezza di 3,50 metri per il transito dei veicoli da Porta S. Agostino, e del cantiere che occupa il piazzale della Funicolare di Città, ATB consiglia ai conducenti dei bus turistici di far scendere i passeggeri alla fermata di viale Vittorio Emanuele, in prossimità degli uffici Inps e di effettuare l’inversione di marcia alla rotatoria all’altezza della Galleria Conca d’Oro.




Bergamo, da sabato tornano a circolare i diesel euro 3

A partire dalla mattina di sabato 9 gennaio tornano a circolare a Bergamo i diesel euro 3: sarà infatti revocata la prima ordinanza emanata dal Comune di Bergamo per fronteggiare l’emergenza pm 10, provvedimento che sanciva il divieto di circolazione ai diesel euro 3, diverse limitazioni per quello che riguarda il riscaldamento di edifici pubblici e privati e il divieto di tenere aperte le porte dei negozi.

Alla base della decisione della Giunta del Comune di Bergamo stanno il fatto che negli ultimi 4 giorni i pm10 siano rientrati sotto la soglia d’allarme e le previsioni meteorologiche per il fine settimana, nel quale sono in arrivo precipitazioni su gran parte del territorio provinciale. La situazione della qualità dell’aria sul territorio cittadino rimane comunque sotto monitoraggio.




Dalle lezioni di pasticceria alla riparazione dei giochi, in Borgo Palazzo apre la bottega artigiana del futuro

Continuano il recupero e la riapertura dei negozi sfitti in via Borgo Palazzo, a Bergamo. Dopo il rilancio di due spazi nella parte compresa tra il Morla e via Camozzi, diventati temporary shop di arte e artigianato grazie al progetto Open Doors, tocca ai locali in via Borgo Palazzo 93 (ex sede Ubi Banca) che il Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo ha acquisito e ristrutturato nell’ambito del progetto “Artigiani del tempo” e che saranno inaugurati sabato 16 gennaio, alle 15.

Il progetto, partito a novembre, rientra nell’iniziativa ARTILaB che a fine settembre, in occasione della Festa del Borgo promossa dalle Botteghe, ha raccolto un grande consenso da parte dei cittadini ed ha lo scopo di riqualificare le botteghe urbane sfitte, ristrutturandole e dando loro un nuovo significato attraverso iniziative ed eventi di vario genere.

I locali in questione, di circa 200 mq, erano sfitti da tempo e sono stati ceduti in comodato gratuito ai giovani imprenditori che, grazie ad alcuni sponsor, tra i quali la banca “BCC Bergamo e Valli” e lo studio di architettura “SDN+F -Datei Nani architetti associati + Ferrari”, li hanno ristrutturati con  materiali ecosostenibili trasformandoli in un vero e proprio laboratorio artigiano interattivo.

Dal 16 gennaio questi nuovi locali diverranno il punto di riferimento per una serie di iniziative e laboratori dell’artigianato animati dal Gruppo Giovani che coinvolgeranno studenti, imprenditori, professionisti e cittadini. Tra le iniziative la realizzazione di un laboratorio per apprendere l’arte di fare la birra, lezioni di pasticceria, un centro di riparazione dei giocattoli elettronici, un progetto per generare energia elettrica pedalando con le biciclette.

Grande spazio anche alle nuove tecnologie: verrà realizzata un’area in cui verranno proiettati giochi  multimediali per i bambini e una vetrina touch-screen che consentirà ai passanti, digitando sul vetro, di interagire e consultare il programma.

«Il progetto – spiega il presidente dei Giovani di Confartigianato Bergamo Diego Armellini – è nato dal bisogno di condividere un’idea imprenditoriale innovativa, un po’ diversa dal solito, creando una sorta di “bottega artigiana del futuro”, costituita da laboratori aperti a tutti, che promuovono le diverse professioni, dove verrà sperimentato il primo esempio di “share economy artigianale”, ovvero un’attività di scambio reciproco di professionalità: la riqualificazione di spazi inutilizzati porta infatti ad una riqualificazione delle relazioni tra le persone, soprattutto quando vengono rivitalizzati non solo da una nuova attività di business ma anche da una condivisione allargata».

Sono previste infatti anche numerose iniziative collaterali che coinvolgeranno organizzazioni, scuole ed istituti per riqualificare il territorio e far conoscere il valore dell’artigianato.

Per i dettagli e per iscriversi agli eventi www.artilab.eu.




Atalanta-Inter, il mercato allo stadio anticipa al venerdì pomeriggio

MercatoL’Atalanta gioca in anticipo, sabato 16 gennaio alle ore 15, la prima di ritorno contro l’Inter e il mercato del sabato mattina nel piazzale dello stadio si sposta al pomeriggio di venerdì 15. Lo ha stabilito un’ordinanza del Comune di Bergamo. «Al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza – si legge – durante lo svolgimento di Atalanta vs Inter, il Questore chiede la disponibilità piena del piazzale per l’intera giornata. Si ritiene pertanto opportuno anticipare lo svolgimento del mercato al giorno antecedente».

La bancarelle di uno dei più frequentati mercati cittadini apriranno così alla clientela dalle ore 14.30 alle 19.30. Non si tratta di un provvedimento inedito: anche nello scorso aprile, in occasione di Atalanta – Torino, i banchi del mercato furono anticipati al venerdì.




Bergamo, a dicembre prezzi in crescita dello 0,1%

A dicembre, a Bergamo, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +0,2%, in diminuzione rispetto al +0,3% registrato il mese scorso. La variazione più marcata si registra nella spesa delle “Comunicazioni”, nella quale si registrano aumenti dei servizi postali e degli apparecchi per la telefonia mobile; in diminuzione quelli per la telefonia fissa e telefax. Segue la divisione “Ricreazione, spettacolo e cultura” con rialzi di apparecchi e accessori per il trattamento dell’informazione, servizi sportivi, narrativa, giornali, riviste e periodici, articoli di cartoleria e pacchetti vacanza nazionali e internazionali. In calo giochi e hobby, macchine fotografiche e videocamere, supporti con registrazione suoni immagini e video, prodotti per animali domestici e servizi di rilegatura.

Positiva la divisione di spesa dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” con rincari di villaggi vacanze e campeggi. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature” con crescite di indumenti per donna. In leggero calo la divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con diminuzioni di frutta, verdura, cereali, pollame e latticini. In controtendenza pasta, carne suina, oli e grassi e bevande analcoliche. Invariate le divisioni “Bevande alcoliche e tabacchi”, “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili”, “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Trasporti”, ”Istruzione” e “Altri beni e servizi”.Variazioni congiunturali - Dicembre 2015




Supermercati, a Bergamo ha chiuso l’Unes di via Maj

Il nuovo anno si è aperto con un supermercato in meno a Bergamo. Il 31 dicembre ha cessato l’attività l’U2 di via Angelo Maj, all’angolo con via Pinamonte da Brembate, una struttura non da poco conto nel panorama distributivo della città, con i suoi quasi mille metri di superficie, tra alimentare e non, e una presenza consolidata negli anni. Il negozio era gestito direttamente dal marchio Unes (altri punti vendita invece sono in franchising), che fa capo al gruppo Finiper, e nel 2011 aveva assunto l’insegna U2, la formula che ha detto addio alle promozioni e alle carte fedeltà a favore di “prezzi bassi tutto l’anno” e di una spesa veloce.

unes via pinamonteLa nuova veste aveva portato anche una decisa accelerazione sul versante “green” con soluzioni all’avanguardia dal punto di vista del consumo energetico e dell’impatto ambientale, a cominciare dall’illuminazione e dai sistemi di refrigerazione fino all’utilizzo di materiali riciclati, alla proposta di prodotti sfusi e al recupero delle bottiglie di plastica. Sempre nel 2011, di fronte alla crisi economica, il supermercato, come altri della catena, aveva introdotto lo sconto del 10% per gli over 65 sulla spesa effettuata il mercoledì.

La chiusura conferma l’estrema variabilità della geografia commerciale in città come nel resto del territorio, la difficoltà a mantenere posizioni in un panorama sempre più competitivo e con consumi che offrono solo timidi segnali di recupero.




Smog, Gori propone misure automatiche se l’emergenza supera un numero stabilito di giorni

smogIeri pomeriggio allo spazio Viterbi di via Tasso il vicepresidente della provincia Jonathan Lobati ha incontrato i 37 sindaci dell’area critica per un confronto sugli alti livelli di polveri sottili che si sono verificati nelle ultime settimane nel capoluogo e nelle aree limitrofe. La creazione di un tavolo permanente sul tema dell’inquinamento atmosferico, che consenta di mettere in atto misure di prevenzione senza attendere l’emergenza, è uno degli impegni di cui la Provincia si è fatta carico per contribuire a contenere l’inquinamento da PM10. “La nuova Provincia è la Provincia dei Sindaci, ci teniamo a trovare una soluzione condivisa per essere preparati al verificarsi di condizioni come quelle dei giorni scorsi” ha detto Lobati. L’intenzione di via Tasso è infatti quella di convocare i sindaci con cadenza regolare e di creare un gruppo di lavoro tecnico che definisca un protocollo operativo.  “E’ un bene che la Provincia prenda in mano la situazione, perché la città da sola non può fare da coordinamento e alcune misure adatte alla città, come le targhe alterne, risultano difficilmente praticabili in altri Comuni”  – ha detto nel suo intervento il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha portato alcune proposte tra cui la previsione di alcune misure antismog che possano scattare automaticamente ogni qual volta i livelli di PM10 dovessero superare il limite per un numero stabilito di giorni consecutivi. Gli amministratori che sono intervenuti hanno sottolineato l’importanza di misure che siano coordinate, e la necessità di affiancare alle restrizioni un’adeguata campagna di informazione e sensiblizzazione dei cittadini.

Ecco le proposte che la Provincia di Bergamo ha presentato al tavolo con i Sindaci. Nel triennio 2016/2017/2018 si impegna:

  1. a convocare i Sindaci dell’area critica di Bergamo al superamento dei limiti di emissioni previsti dalle norme vigenti per coordinare efficaci misure anti-smog su tutta l’area creando un tavolo permanente sul tema;
  2. ad aumentare i controlli delle emissioni sulle caldaie delle utenze domestiche ben oltre i 13000 controlli previsti sul territorio provinciale nell’ultimo bando europeo affidato;
  3. a efficientare le centrali termiche di tutti gli edifici provinciali partendo dagli istituti superiori con impianti più vecchi e non sezionabili;
  4. a rendere automatico il vincolo di riduzione delle temperature degli edifici provinciali da 20° a 19 ° al sopraggiungere di situazioni di emergenza come quella che stiamo affrontando in questi giorni e comunque consigliare il mantenimento di temperature più basse durante il restante periodo di accensione degli impianti;
  5. a rinnovare gradualmente l’attuale parco auto provinciale con mezzi che rispettino gli standard di omologazione EURO 6 o superiori;
  6. a prevedere che almeno 1 terzo dei nuovi mezzi sia ad alimentazione gas metano, gpl, elettrica o ibrida;
  7. a sollecitare le istituzioni sovra ordinate perché garantiscano idonei finanziamenti per permettere il mantenimento dell’attuale copertura di rete di trasporto pubblico su tutto il territorio provinciale;
  8. a sollecitare le compagnie di distribuzione del gas metano o altro a fornire i dati di tutte le utenze allacciate sul territorio della Provincia e prevedere controlli più mirati e puntuali;
  9. a privilegiare progetti di mobilità sostenibile con particolare riferimento alla creazione di piste ciclabile e linee di trasporto diverse da quelle su gomma;
  10. a invitare il Governo a introdurre idonee politiche di defiscalizzazione degli abbonamenti di trasporto pubblico per fini lavorativi;
  11. a istituire un tavolo ambiente aperto oltre che alle istituzioni anche ai gruppi e alle associazioni per raccogliere e monitorare con le realtà della società civile le iniziative più utili per rispondere in chiave territoriale agli obiettivi fissati dalla conferenza di Parigi.



Borgo Santa Caterina, oggi i locali possono chiudere alle 2 di notte

Come è avvenuto per la vigilia di Natale, anche per la notte del 5 gennaio 2016 il Comune di Bergamo ha autorizzato la chiusura posticipata alle ore 2 del giorno successivo per tutti gli esercizi di
somministrazione di alimenti e bevande di via Borgo Santa Caterina e delle vie limitrofe, accogliendo la richiesta dei gestori.

L’autorizzazione è concessa in deroga all’ordinanza dello scorso luglio che, per contenere il disturbo ai residenti, ha limitato gli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali di alcune vie della città dalle 6 del mattino alle 00,30 del giorno successivo (un’ora dopo per i locali che soddisfano certi requisiti). La deroga vuole «offrire ai cittadini che intendono festeggiare questo particolare momento dell’anno la possibilità di trattenersi presso tali pubblici esercizi anche oltre gli orari stabiliti di chiusura al pubblico».

Resta fermo il rispetto dei limiti di rumore stabiliti dalla specifica normativa in materia.




Bergamo, oggi e domani niente targhe alterne

Il Comune di Bergamo fa un passo indietro sulla circolazione a targhe alterne prevista per lunedì 4 e martedì 5 gennaio per contrastare l’alto livello di inquinanti registrato nell’ultimo periodo. Merito delle precipitazioni, compresa una spruzzata di neve, arrivate nella giornata del 2 gennaio e delle previsioni meteorologiche dell’aeronautica militare per le ore successive che hanno indotto la Giunta di revocare il provvedimento.

La decisione di limitare il traffico era stata adottata dopo Natale in seguito a diversi giorni in cui il livello delle pm10 aveva superato il limite di 50 microgrammi al metro cubo e all’assenza di precipitazioni, utili a far depositare a terra le polveri sottili, ed è stata applicata il 29 e 30 dicembre. Con risultati positivi dal punto di vista ambientale (il livello di polveri sottili nell’aria di Bergamo è sceso in entrambe le giornate, dal valore di 96 del 28 dicembre, ai 56 del 29 dicembre, ai 39 del 30 dicembre (prima volta sotto la soglia d’allarme in quasi un mese), ma forti malumori da parte del commercio cittadino che si è visto penalizzato nei flussi per via del provvedimento.

Una situazione che aveva portato l’Ascom a chiedere all’Amministrazione di revocare le targhe alterne per il 4 e 5 gennaio, momento cruciale per le attività commerciali alle prese con l’avvio dei saldi, fissato appunto il 5 gennaio. Pur condividendo la necessità di affrontare il problema dell’inquinamento l’Associazione rilevava la natura estemporanea dell’intervento e il danno collaterale arrecato ai negozi.

Ci ha pensato il meteo a dare una risposta.




L’INTERVENTO/ Fusini: «Limitazioni inutili, nessun confronto e tanta demagogia»

Fusini
Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

Due indizi costituiscono una prova. Almeno in questo caso e in modo eclatante. In materia ambientale avevamo già intuito con la prima ordinanza del Comune di Bergamo, quella del 9 dicembre che istituì il divieto delle porte aperte per i negozi, che su questo tema dell’aria questa Amministrazione avesse poche idee e anche confuse mentre era decisa nel prendere provvedimenti senza consultare nessuno.

Ora l’ultima ordinanza di ieri, quelle delle targhe alterne in città conferma l’intuizione.

Non è in discussione il problema. Che la qualità dell’aria sia pessima e che esista un serio problema di salvaguardia della salute delle persone siamo tutti d’accordo. La nostra Associazione ritiene che l’ambiente sia fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e che l’inquinamento sia nemico di commercio e turismo in città e provincia.

Quest’anno le condizioni climatiche hanno creato una situazione senza precedenti per presenza di polveri sottili e aria inquinata che permane da quasi un mese.

Che si debba lavorare nell’emergenza più di altre volte è fuori discussione, peccato che si sono sprecati mesi senza fare nulla per contenere questi disagi. Mentre infatti la precedente Amministrazione aveva creato un tavolo di confronto anche con le associazioni che aveva condiviso le chiusure della città (poche) e qualche buona iniziativa come il marchio camerale del “negozio sostenibile” evitando chiusure inutili e costose e tanta demagogia, questo assessore in un anno e mezzo non l’abbiamo nemmeno conosciuto.

Ma il problema non è solo di metodo. Perché è inutile negarlo che questi giorni e i primi dell’anno saranno fondamentali per la tenuta del commercio della città e un’ordinanza come quella delle targhe alterne rischia di fare più danni dei benefici, praticamente nessuno, che può portare.

Se non ci aspettiamo che il Comune possa risolvere un problema che è strutturale e che riguarda un territorio molto ampio, l’intera Pianura Padana, sul quale possono e devono agire il Governo e la Regione in modo coordinato, ci aspettiamo almeno che si evitino ordinanze comunali farlocche, criticate dagli stessi sindaci dei comuni limitrofi.

Il risultato non tarderà ad evidenziarsi.

Oggi Bergamo alle 11,30 era praticamente deserta, mentre abbiamo saputo che i principali centri commerciali erano pieni. C’era da aspettarselo. Perché Bergamo ha queste qualità e difetti a seconda di chi li guarda e cioè che i bergamaschi vanno dove sono comodi mentre l’offerta commerciale nella cintura della città è senza uguali per i consumatori. Basta quindi poco per dirottare i clienti dal centro città ai centri commerciali. Quello che sta facendo e che farà questa ordinanza delle targhe alterne nei prossimi giorni. Noi preferiremmo che la competizione avvenisse ad armi pari e cioè con il libero accesso alla città, magari con il parcheggio gratuito (ma sarebbe forse utopia).

Se il danno resta per oggi e domani (29 e 30 dicembre), la nostra associazione chiede che l’ordinanza sia ritirata almeno per i giorni 4 e 5 gennaio dove scrivendo l’ordinanza ci si è dimenticati clamorosamente che il 5 è la data ufficiale per l’avvio dei saldi.

In quei giorni non sono solo in gioco l’orgoglio delle associazioni e dei commercianti ma la sopravvivenza stessa di molti esercizi di una città che dovrebbe cercare rilanciarsi invece che deprimersi.

Per questo l’ordinanza va revocata. Piuttosto, e lo dico provocatoriamente, sarebbe meglio chiudere in quei giorni alla circolazione l’intero centro città e dare un messaggio di grande isola pedonale disponibile per l’avvio dei saldi.

Speriamo non sia più facile sperare in una bella nevicata di fine anno che ci salvi dall’aria malsana e dalla confusione.

direttore Ascom