Funicolare di San Vigilio, oggi servizio sospeso

Oggi, per tutto il giorno, il servizio della Funicolare di San Vigilio è sospeso per consentire dei lavori di manutenzione all’impianto. Il collegamento tra Città Alta e San Vigilio è garantito dal servizio sostitutivo della Linea 21, con frequenza di circa 20 minuti, in partenza da Colle Aperto con arrivo al belvedere di San Vigilio dalle 7 alle 20.




Bene i nuovi parcheggi in stazione, ma ora pensiamo al resto della città

strisceA nessuno piace fare la figura del pirla: a quelli che scrivono sui giornali e che, anche se pubblicano i propri borborigmi sul bollettino parrocchiale, si credono latori di una verità rivelata, piace ancor meno. Invece, io vi confesso che, una volta tanto, sono contento di avere fatto la figura del fesso: di avere scritto, denunciato, pontificato, e di essere stato clamorosamente smentito dai fatti. Avevo scritto un pezzullo sulla faccenda delle multe ai motorini, fuori dalla stazione ferroviaria: uno dei soliti anatemi cimmineschi, in cui argomentavo, accusavo, giustificavo, concludendo l’epifonema con l’augurio che, anziché i vigili, l’amministrazione mandasse i pittori a dipingere le strisce di nuovi parcheggi (sottintendendo che ciò non sarebbe mai avvenuto). Invece, proprio mentre io, tutto tronfio e soddisfatto del mio capolavoro, lo stavo inviando al mio direttore, gli imbianchini comunali stavano dipingendo dei nuovi posti per le moto, accanto alla stazione. Come dire: l’era mei fa sito!

Che aggiungere? Mi sono sbagliato e faccio pubblica ammenda. Avevo la convinzione che quella dei giorni scorsi fosse stata un’operazione di bassa macelleria, per fare cassa a spese dei pendolari e, invece, si trattava di una manovra orchestrata, per rimettere un po’ le cose a posto: da una parte ti bastono se sgarri e, dall’altra, ti do l’occasione di non sgarrare. Almeno, spero che sia così, e che questa lettura, tardiva e penitenziale, non sia un altro clamoroso errore d’interpretazione: ossia che tutta la faccenda non sia solo fumo negli occhi. Gori uno Cimmino zero, comme d’habitude. Intendiamoci, alcune delle considerazioni che avevo scritto nell’articoletto incriminato le riscriverei seduta stante: un po’ perché sono un rompiballe recidivo e un po’ perché il problema rimane, nonostante la lodevole operazione pittorica.

I tifosi dell’Atalanta, i frettolosi di via Nullo e le sciurette della Montessori continuano a parcheggiare dove, come e quando non dovrebbero, sanzionati poco o nulla. E l’organico dei vigili rimane troppo basso per una città come Bergamo, specie quando c’è la calata dalle valli: troppo basso e male organizzato, certe volte. Insomma, la questione dei parcheggi è una di quelle sistemiche, centrali, enormi, per la nostra ridente cittadina: però, non si può pretendere che la si risolva in un colpo, come per la solerte pingitura dei nuovi spazi per i motorini alla stazione. Ci vuole un impegno costante e faticoso, nel trovare nuovi metodi e nuovi strumenti, nel potenziare ciclabili e navette: le prime, oggi come oggi, hanno un andamento psichiatrico e le seconde sono un tantino sottodimensionate per le reali esigenze. Ma, se, soltanto qualche ora fa, avrei concluso dicendo: ecco, quella delle multe ai pendolari è solo la punta di un iceberg che si chiama disinteresse nei confronti dei bergamaschi alle prese coi parcheggi, oggi mi viene, piuttosto da dire che è un primo, sia pur esile, segnale di attenzione.

In fondo, da qualche parte si deve cominciare. Così, rinuncio serenamente al mio amor proprio di articolista da operetta, vulnerato dall’incalzare degli eventi e dalla smentita del mondo fenomenico nei confronti delle mie proprie e personalissime accidie, per applaudire, serenamente, ad un atto di civiltà e di premura, nei confronti di una delle categorie più bastonate del, pur bastonatissimo, panorama orobico. Adesso, non rimane che proseguire con la stessa solerzia nei confronti dei moltissimi snodi critici del parcheggio cittadino: organizzare meglio e potenziare la polizia locale, multare salatissimamente chi contravviene con dolo e clamorosamente, soprattutto i recidivi, cui non basta una multa per decidere che non conviene contravvenire, ma ce ne vuole una bella batteria. E, poi, un passino alla volta, creare le cerniere tra i vari monconi di ciclabili, acquistare navette elettriche, distribuirle oculatamente sul territorio, stabilire orari ragionevoli.

Insomma, fare quello che si fa nei paesi civili. Siccome una sola scottatura a me, a differenza dei superuomini del parcheggio selvaggio, basta ed avanza, per capire l’antifona, mi asterrò da critiche sataniche e da corsivi avvelenati: darò tempo al tempo e fiducia a questa amministrazione, sul versante dei parcheggi. Aspetterò di vedere se questa rondinella pellegrina avrà fatto o meno primavera. E, mi sento di dire che, insieme a me aspetteranno, con la meravigliosa pazienza che li contraddistingue, anche i Bergamaschi. Ocio, però, che pazienza non vuol dire letargo: adesso che i pittori ci hanno fatto la mano, vediamo di farli trottare a dipingere righe bianche qua e là. Bianche eh, mica azzurre o gialle. Bianche. Perché va bene fare la figura da pirla una volta, e chiedere scusa ai lettori: ma non è che mi sia completamente pecorizzato. Iterum rudit leo…




Cimitero, abolita la tassa di ingressso. Tornano a pagamento le luci votive

Bergamo_cimiteroI bollettini per il pagamento del servizio delle luci votive dei cimiteri comunali sono saranno recapitati in settimana nelle case dei cittadini di Bergamo.

Il Comune ha avviato una collaborazione con Poste Italiane, che si occuperà dell’invio della comunicazione a casa degli utenti e delle forme di pagamento: sono previste infatti modalità diverse che vadano incontro alle esigenze di ognuno. Nessuno degli utenti dovrà infatti presentarsi agli sportelli comunali di Palazzo Uffici in piazza Matteotti: si potrà effettuare il versamento negli uffici postali, nei chioschi predisposti di Poste Italiane, tramite il portale dell’ente o, ancora, tramite le applicazioni smartphone o tablet e tramite postepayit.

«Per coloro che scelgono il servizio del Comune di Bergamo – spiega l’Assessore ai Servizi Cimiteriali Giacomo Angeloni -, sarà possibile effettuare il pagamento di anno in anno versando quei 20,49 euro ogni volta, oppure si possono pagare 81,96 euro ogni cinque anni, risparmiando così un’annualità circa. Quanto alle modalità di versamento, chi dovrà pagare riceverà un bollettino postale con una lettera di spiegazione del Comune circa questa scelta entro fine anno. Una volta ricevuta la notifica ci sarà un mese di tempo per effettuare il pagamento».

Al pagamento del servizio seguirà la ripresa dei lavori di sostituzione delle luci votive con la tecnologia led. «La metà delle luci – continua Angeloni – è già a led, grazie a un intervento avviato tra il 2008 e il 2009 dalla giunta Bruni. L’amministrazione Tentorio aveva sospeso l’operazione e l’aveva cancellata dal piano delle opere pubbliche. Abbiamo deciso di proseguire su questa strada, che consente di risparmiare energia, e contiamo di sostituire il resto delle luci nei prossimi mesi».

La decisione di reintrodurre il pagamento del servizio segue la cancellazione della tassa («semplicemente odiosa» secondo Angeloni) di 120 euro per ogni salma in ingresso nei cimiteri cittadini. «Basti pensare – continua Angeloni – che l’ingresso al cimitero anche solo per avvalersi del servizio di cremazione corrispondeva al pagamento assurdo di 120 euro. Crediamo che debbano essere a pagamento i servizi, soprattutto se di qualità, e non questo tipo di operazioni, che non fanno che gravare inutilmente sui parenti dei defunti».

Altra novità per quello che riguarda gli Uffici di Concessione Cimiterale: dal 15 ottobre il servizio si trasferisce all’interno di Palazzo degli Uffici in piazza Matteotti, unificando tutti i servizi cimiteriali del Comune di Bergamo. «In questo modo – conclude Angeloni – riteniamo di favorire i nostri cittadini che così potranno svolgere le pratiche necessarie presso sportelli molto vicini tra di loro».

Gli orari di apertura al pubblico:

Da lunedì a venerdì al mattino dalle ore 8.30 alle ore 12.45 e al pomeriggio dalle ore 14 alle ore 15.45. Il sabato e nei giorni prefestivi dalle ore 8.30 alle ore 12.15 il servizio è aperto esclusivamente alle onoranze funebri per il disbrigo delle pratiche di servizi funebri.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero 035 399275, fax 035 399379, email servizicimiteriali@comune.bg.it.




Cambiano i CSC del Comune, più partecipazione per i cittadini

Palazzo FrizzoniCSC comunali, si cambia: nel Consiglio Comunale di stasera si vota il nuovo regolamento dei Centri Socio Culturali del Comune di Bergamo, un documento reso necessario dalla cancellazione avvenuta circa un anno fa delle Circoscrizioni, a cui i centri hanno fatto capo negli ultimi anni. “Venendo meno le Circoscrizioni – spiega Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura e Tempo Libero del Comune di Bergamo – si è resa necessaria innanzitutto l’attribuzione della loro gestione, affidata ora alla Direzione Cultura, e la stesura di un regolamento che, nella relazione previsionale e programmatica della giunta, era prevista entro il 2105”.

I CSC sono attualmente 10, in Borgo Palazzo, Celadina, Fontana, Grumello, Lazzaretto, Longuelo, Malpensata, Monterosso, Pignolo e Villaggio Sposi. I CSC sono servizi culturali territoriali di prossimità: “Tutti i cittadini – continua Ghisalberti -hanno diritto di accedervi senza discriminazioni, favoriscono la ‍partecipazione, il coinvolgimento e la coprogettazione con il volontariato presente nel quartiere. Il nuovo regolamento manterrà queste finalità e le caratteristiche che i Centri hanno avuto finora, contribuendo allo sviluppo e alla promozione di attività di crescita culturale o semplicemente di occupazione del tempo libero. Soprattutto nell’ambito della riforma della partecipazione e con l’istituzione degli operatori di quartiere, i CSC hanno un ruolo fondamentale ovvero quello di luogo pubblico dove rafforzare la coesione sociale del quartiere di riferimento, sia attraverso il collegamento con le reti sociali sia attraverso il coinvolgimento delle singole persone”.

Il nuovo regolamento stabilisce che ogni centro abbia un operatore socio culturale individuato tramite un bando di appalto che ne definisce requisiti, compiti, competenze e che dovrà essere in grado di relazionarsi con l’utenza, di gestire un gruppo di lavoro e interpretare al meglio le funzioni a lui attribuite nel regolamento. Gli orari di apertura saranno decisi tenendo presente le esigenze del territorio e le disponibilità di budget dell’Amministrazione. L’organo di gestione stabilito dal regolamento che andrà in votazione domani sarà la Commissione Culturale, composta da 5 membri nominati dalla Giunta tra utenti o residenti del quartiere di riferimento che abbiano compiuto almeno il sedicesimo anno di età e che poi eleggeranno a maggioranza semplice il Presidente.

“L’Amministrazione – prosegue Ghisalberti – vede nei CSC un presidio pubblico di natura culturale e sociale con un’impronta di partecipazione dal basso, un servizio di massima partecipazione, di scambio con le associazioni, di progettualità condivisa con il territorio. Si tratta di un cambio di impostazione importante rispetto al passato, ovvero alla gestione circoscrizionale, quando i partiti e le parti politiche si spartivano i posti delle commissioni. E’ utile ricordare anche la storia delle Circoscrizioni, nate negli anni ’70 su una forte richiesta di partecipazione che veniva dai cittadini, fallite per essere di fatto diventate dei piccoli parlamentini teatro delle contrapposizioni partitiche che hanno svuotato le finalità per cui erano nate: partecipazione e decentramento dei servizi che è quanto chiedono i cittadini.”

Il compito principale dei CSC, secondo il nuovo regolamento, sarà proprio quello di favorire le relazioni e la partecipazione ad una co-progettazione di interventi sul quartiere secondo esigenze espresse dal territorio di riferimento. “In tutto questo – chiosa Ghisalberti – una spartizione su base di appartenenza ad un gruppo consiliare stonerebbe e non rappresenterebbe solo un’ingerenza dei partiti nella vita dei quartieri.”

Nella nomina dei componenti delle Commissioni conterà un curriculum e a vagliare le richieste di disponibilità saranno la Giunta e il Sindaco.

“A nostro parere – conclude Ghisalberti – questo è un cambiamento che va nella direzione di favorire la partecipazione dei singoli cittadini, non solo come soggetti attivi dentro un’associazione, ma anche come persone caratterizzate dal desiderio di un volontariato civico che può esprimersi attraverso appunto la partecipazione attiva nei CSC senza dover passare attraverso un partito rappresentato in consiglio comunale.”

Il regolamento prevede l’attivazione di convenzioni con le realtà del territorio attraverso convenzioni per la gestione degli spazi dei CSC in orari in cui non è presente l’operatore o in co-presenza e anche l’accesso ai servizi di prestito interbibliotecario. Viene reso possibile anche l’utilizzo fuori dagli orari di apertura da parte delle associazioni. Il regolamento sancisce una verifica di efficienza ed efficacia dei CSC sulla relazione finale redatta dalla Commissione ogni fine anno: verranno indicati i dati relativi alle numero utenti, le attività di prestito librario, la fruizione di servizi, la progettualità condivisa con il territorio, i finanziamenti ottenuti e il bilancio sociale.




Vent’anni senza Mia Martini, le suore Sacramentine le dedicano uno spettacolo

A vent’anni dalla scomparsa di Mia Martini, l’Istituto delle suore Sacramentine di Bergamo le dedica un recital che mette in luce oltre alle doti di artista il suo impegno nella promozione dei valori umani e sociali.

Lo spettacolo di beneficenza è in programma sabato 10 ottobre alle ore 20.30 nella sala teatro dell’Istituto, in via Sant’Antonino. È realizzato in collaborazione con l’associazione-laboratorio musicale “I ragazzi di Mimì” di Belforte di Gazzuolo (Mn) e con la scuola di ballo “Mery” di Semonte di Vertova.

Proporrà i brani dell’artista interpretati dai cantanti abbinate alla danza e coreografie sulla voce stessa di Mia Martini, compresi alcuni balli delle suore missionarie che provengono dal Brasile, dall’Ecuador, dall’Africa, dall’isola della Samoa, oltre che dall’Italia.

La serata realizza un sogno di suor Laura Fontana, segreteria generale dell’Istituto, che ha conosciuto personalmente l’artista e voleva trasmettere la grandezza e la sensibilità della persona. «Dotata di grande simpatia, molto diretta e spontanea, profonda e capace di comunicare intensamente con i suoi canti», la descrive. E spiega: «Vogliamo riscoprire il profilo psicologico e umano e la spiritualità che ha animato la vita di questa donna, di questa artista, voce che ancora vive tra noi grazie al suo repertorio, ricco di profondissime intuizioni e di intense interpretazioni. Lo facciamo in casa dell’Istituto, dove si respira il carisma delle Suore Sacramentine, un dono dello Spirito, carisma profondo che abilita a scavare nell’interiorità più profonda dell’essere».

L’evento raccoglierà fondi per sostenere la onlus missionaria “Colori di solidarietà”, in particolare un progetto in Tanzania per dare case a donne e bambine. L’ingresso è libero.

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L’Ascom sul piano parcheggi: “C’è il rischio di penalizzare le attività commerciali”

Si annuncia una rivoluzione per le soste a Bergamo. Dopo vent’anni, Palazzo Frizzoni ha deciso di rivedere il Piano Arcobaleno, lo storico storico strumento urbanistico che divideva la città in diverse zone per parcheggiare, e di studiare un nuovo piano.  L’idea è di concedere ai residenti la possibilità di sostare nelle strisce blu durante il giorno, esponendo il pass e pagando una tariffa calmierata. L’Amministrazione sta lavorando e prevede di presentare e discutere la proposta in Giunta prima di Natale, per renderla operativa l’anno prossimo. Il tema parcheggi è delicato e la decisione di far pagare si rivela sempre impopolare, per cui non sarà semplice. 

Tanto più che il provvedimento ha già sollevato la preoccupazione dei commercianti. Il direttore di Ascom Bergamo ieri ha scritto all’Amministrazione per chiedere un confronto. “Abbiamo raccolto negli ultimi giorni l’istanza di numerosi commercianti, fortemente preoccupati per il progetto di modifica della sosta in città. In particolare ci segnalano il rischio che, seguendo la linea anticipata dagli organi di stampa, la maggior parte dei parcheggi delimitati da strisce blu a pagamento, venga occupata stabilmente dai residenti, senza garantire un’adeguata e necessaria rotazione degli stessi. Fenomeno che penalizzerebbe fortemente i negozi di prossimità, in un periodo non certamente facile per la nostra economia. Proprio nell’ottica di una città accogliente, chiediamo che il progetto di revisione dei parcheggi cittadini venga condiviso con il mondo del commercio, particolarmente sensibile a questo tema, anche nell’ambito del distretto del commercio di Bergamo”.
Il problema è acuito dal fatto che la maggior parte dei negozi di vicinato, soprattutto quelli del dettaglio alimentare che più di altri richiedono il parcheggio vicino, si trova nelle aree residenziali.
L’Amministrazione ha già dato alla richiesta dell’Ascom risposta positiva. L’incontro dovrebbe tenersi nei prossimi giorni.

 

 




La lettera / Un’auto blocca sempre via Maj, ma i vigili dove sono?

bmw via Maj

 

Buongiorno direttore

che quello italiano sia complessivamente un popolo ad alto tasso di inciviltà è cosa risaputa. Quel che amareggia, in più, è doverlo constatare ogni giorno, osservando piccoli e grandi esempi di scarso rispetto verso il prossimo. E’ da po’ di mattine, ed è il motivo per cui le scrivo, che una Bmw lasciata in divieto di sosta e di fermata in via Angelo Maj sta creando non pochi disagi al traffico. Come può immaginare, con il polo scolastico della zona e il traffico della arteria ad alta capacità, occupare abusivamente una corsia di marcia vuol dire creare un imbuto pazzesco. E infatti chi arriva da via Taramelli e deve svoltare verso via Paleocapa è costretto ad aspettare almeno due o tre semafori verdi prima di poter immettersi in via Maj dove la coda è ovviamente più lunga non potendo il traffico defluire normalmente. Il tutto mentre il signore, o la signora, si gusta con calma la colazione al bar con magari lettura di giornali e quattro chiacchiere con qualche cliente. Ma i vigili dove sono???

lettera firmata




Bergamo si candida come prima “Wellness City” d’Italia

Bergamo wellness CityUn nuovo portale web, una applicazione dedicata, una rete di attività e di iniziative per promuovere la cultura del benessere in città: il Comune di Bergamo lancia il progetto BeWell, modello e mezzo di promozione dell’attività sportiva, della corretta alimentazione e di prevenzione per la città. Nasce così il nuovo portale www.bergamowellnesscity.it: un incubatore di attività legate al movimento, all’alimentazione e alla salute che hanno l’obiettivo di diffondere la filosofia dello “star bene” a 360°. Navigando sul sito web, si possono scoprire le attività promosse in città per vivere in modo sano e segnalare iniziative da aggiungere alla rete di BeWell. Nella sezione “movimento” si trovano descrizioni e consigli su passeggiate suggestive differenziate per difficoltà, oltre a iniziative organizzate per muoversi in città (ad esempio corse non competitive, piedibus per le scuole, gruppi di cammino).

Nella sezione “alimentazione” tutti i cittadini potranno scoprire i progetti attivi in collaborazione con mense scolastiche e supermercati per diffondere una sensibilità “anti-spreco” attraverso la promozione di abitudini a una vita sana e attiva. Infine, nella sezione “salute”, saranno presenti le attività e i programmi di ricerca sostenuti da Bergamo Wellness City con l’obiettivo di intensificare i servizi in ambito sanitario in collaborazione con medici di base e le strutture ospedaliere locali. “L’ambizioso progetto di rendere Bergamo il modello wellness di riferimento per gli altri centri urbani, – sottolinea l’Assessore allo Sport del Comune di Bergamo Loredana Poli – deriva in primis dal voler assecondare la conformazione naturale della città, che per sua natura è legata al verde e agli sport all’aria aperta. Circondata infatti da 4.700 ettari di verde, con 240 fontane presenti sul suolo pubblico, decine di scalinate che accompagnano le risalite dal centro moderno al centro storico e tanti percorsi che si snodano tra il parco dei Colli e le vie pedonali, Bergamo è la città ideale da vivere in movimento. Ma il benessere non passa solo dallo sport: per questo nasce BeWell”. La presentazione del progetto Bergamo Wellness City coincide con il lancio di una grande iniziativa promossa dal Comune di Bergamo, grazie all’adesione al progetto Let’s move for a better world e alla collaborazione con la Wellness Foundation e il World Food Programme, fino al 31 ottobre Bergamo sostiene il rush finale di Expo 2015: scaricando la Technogym App, ogni passo in città sarà registrato e convertito in “moves” che si tradurranno a loro volta in pasti donati ai Paesi colpiti da malnutrizione (1000 moves equivalgono a 1 pasto donato).

Per agevolare i cittadini nella comprensione del numero di moves accumulabili camminando in città, BeWell ha mappato e calcolato 4 percorsi suggeriti nella sezione “movimento” del sito. Ad esempio: facendo il percorso della Greenway si accumulano 2074 moves, pari a 2 pasti donati; mentre aggiungendo a questo anche l’anello delle Mura se ne doneranno 3.

“Sostenendo questa iniziativa, – continua Poli – BeWell lancia il messaggio che il singolo impegno a prendersi cura di sé si traduce in un prendersi cura della popolazione. Il movimento fisico diviene un vero e proprio motore che ha l’obiettivo di diffondere l’abitudine a una vita sana e attiva. In particolar modo il sodalizio con la Wellness Foundation e il World Food Programme si collega alla lotta contro lo spreco alimentare condotta dal programma “Mangio locale, penso universale”, già attivo nelle scuole di Bergamo”. Dopo il 31 ottobre l’applicazione rimarrà comunque attiva: Bergamo diventerà modello per avviare nuove iniziative per promuovere la cultura del benessere in città. I “movimenti” cittadini si tradurranno in benefici per il territorio, un esperimento pilota sul territorio nazionale grazie alla partnership con la Wellness Foundation. “L’intero progetto – conclude Poli – si costruisce dal basso, ovvero con la partecipazione e il movimento di tutta la città. Ne deriva un’iniziativa dinamica e che si plasma sulle esigenze e sulle abitudini nell’ambito del benessere dei cittadini, ben lontano dall’imposizione di modelli rigidi e poco efficaci riguardo un tema strategico e cruciale come quello del benessere.”




La lettera / Era necessario quel telone giallo sul Palazzo della Ragione?

palazzo della RagioneSpettabile redazione

sabato sono arrivata in Città alta per seguire un evento inserito nel cartellone di BergamoScienza. Abitando in provincia, era da tanto che mancavo all’appuntamento col Borgo antico. Ebbene, quando sono arrivata in Piazza Vecchia, piena di gente, tanti stranieri, ho visto il Palazzo della Ragione “sfregiato” da un grande telo giallo che pubblicizza “Donizetti Alive” (allego una foto). Ora, sarò antiquata, sarò una purista fuori tempo, ma in una piazza così bella è proprio il caso di “macchiare” un monumento di tale pregio con un telone giallo, che peraltro, mi hanno confermato, è li da parecchio tempo? Io che abito nella Bergamasca posso tornare e godermi lo spettacolo di Piazza Vecchia al naturale quando voglio, ma un turista, un visitatore occasionale perché deve portare a casa il ricordo di una bellissimo palazzo con un telone che nulla a che fare con la sua storia? Proprio non c’era un altro punto in Città Alta per apporre la promozione donizettiana?

lettera firmata




Benemerenze, le segnalazioni entro fine ottobre

Il Comune di Bergamo anche quest’anno organizza una cerimonia per il conferimento delle civiche benemerenze destinate a premiare persone, enti, società, istituzioni che si sono particolarmente distinti nei diversi campi e attività pubbliche e private e che hanno contribuito ad elevare il prestigio della nostra Città con disinteressata dedizione. Le segnalazioni, cui dovranno essere allegati gli elementi informativi della persona segnalata e il recapito del segnalatore, vanno indirizzate al Comune di Bergamo, Segreteria del Sindaco (piazza Matteotti 27, 24122 Bergamo. Per info 035/399416) entro il 31 ottobre 2015. Le benemerenze saranno conferite solennemente dal Sindaco venerdì 18 dicembre 2015 come gesto di gratitudine da parte dell’Amministrazione comunale di Bergamo.