Monterosso, aperto al traffico il nuovo ponte

MonterossoDanneggiato da un camion che trasportava un’escavatrice e chiuso da oltre un anno, stamane alle 10 il nuovo ponte di Monterosso è stato finalmente riaperto al traffico. Per l’occasione, sono intervenuti il sindaco Giorgio Gori e l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla. I lavori per la riapertura sono stati completati con 15 giorni di anticipo sulle previsioni e lo scorso 20 maggio sono stati avviati i collaudi e le prove di carico con l’acquisizione di tutti dati statici necessari per il via libera definitivo all’apertura. Una inaugurazione, quella di oggi, particolarmente attesa sia per ridare ossigeno agli abitanti di Monterosso e Redona – finalmente in grado di riappropriarsi dell’importante collegamento con il centro cittadino -sia per ridurre la mole di traffico che in questi mesi si è riversata sui percorsi alternativi.




Bergamo diventa una città più “leggera”

Maria Carla Marchesi
Maria Carla Marchesi

La città di Bergamo diventa leggera: nasce un sistema territoriale di residenzialità leggera a favore di persone con disabilità. Il progetto, dalla forte impronta sociale e territoriale, coinvolgerà 35 ragazzi maggiorenni in nove appartamenti, di cui otto messi a disposizione del Comune di Bergamo e uno privato, dislocati in sei diversi quartieri della città: sono state avviate da tempo delle collaborazioni con attori significativi del territorio – le Parrocchie dei quartieri coinvolti, le realtà del volontariato, l’Asl – al fine di radicare saldamente i progetti residenziali entro i contesti di appartenenza. L’obiettivo dichiarato è quello della crescita della comunità che, grazie alla presenza e alla condivisione con persone con disabilità, scopre di essere capace di corresponsabilità, di prendersi cura di chi è più fragile.

Il sistema territoriale si basa su una presenza diffusa e capillare di forme abitative a favore di persone con disabilità che prevedano livelli diversi di autonomia. Gli appartamenti sono stati progettati con differenti livelli di protezione – media, medio bassa a bassa, con una presenza educativa ridotta – e, negli appartamenti con protezione media, pensata a scalare man mano che gli ospiti acquisiranno un grado di autonomia maggiore. Fin da subito al momento della realizzazione si è realizzato un forte radicamento territoriale.

La filiera tra i diversi appartamenti consentirà il raggiungimento di livelli sempre più alti di autonomia, con la possibilità di passaggi graduali da situazioni abitative maggiormente protette a situazioni abitative con un livello di protezione basso.

Il Comune di Bergamo svolge un ruolo fondamentale nel progetto, essendone non solo promotore e finanziatore, ma anche regista dell’iniziativa. Il Consorzio Sol.co Città Aperta, già da tempo in co-progettazione con il Comune di Bergamo per la gestione della rete dei servizi per la disabilità, è il capofila del progetto per l’importante finanziamento ottenuto da Fondazione “Cariplo” Milano.

Partners del progetto sono “Fondazione Casa Amica” – immobiliare sociale di Bergamo – e la Cooperativa sociale “L’impronta”, proprietaria del nono appartamento coinvolto nel progetto e che ha il compito della gestione delle residenze sotto il profilo del lavoro educativo, di accompagnamento alle famiglie e di costruzione delle reti territoriali.

Ad oggi gli appartamenti aperti sono: due a Redona, in via Calzecchi Onesti, la cui inaugurazione è prevista per venerdì 5 giugno alle 16 alla presenza dell’assessore alla coesione sociale Maria Carla Marchesi e del Parroco Don Gianangelo Ravizza (il giorno successivo, vi sarà la presentazione pubblica del progetto all’interno della Festa di Primavera, festa del quartiere in cui tutte le associazioni e le agenzie educative si presenteranno alla comunità); e uno al Villaggio degli Sposi, la cui inaugurazione è prevista per sabato 30 maggio alle 18 alla presenza dell’Assessore alla coesione sociale Maria Carla Marchesi e del Parroco Don Patrizio Moioli, inserita all’interno della manifestazione “Fischio d’Inizio” e della Festa di Comunità dell’oratorio.

“Si tratta di un progetto di grande rilevanza e significato per quello che riguarda la disabilità a Bergamo – spiega l’Assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo Maria Carolina Marchesi – non solo perché aiuta concretamente le persone disabili nella vita di tutti i giorni, migliorandone sempre più l’autonomia, ma anche per le ricadute positive che può generare sui territorio, creando una sempre maggiore consapevolezza e comprensione sul tema della fragilità”.

 

 




Donazione degli organi, Palafrizzoni in prima linea

giornata nazionale fioriOltre 150 persone hanno espresso la propria volontà sulla donazione degli organi nella giornata di ieri negli uffici dell’anagrafe del Comune di Bergamo. Il Comune è da oggi in prima linea per informare i cittadini sulle modalità previste dalla legge italiana (Legge n.91 del 1 aprile 1999) per dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti (un impegno costante per sostenere la donazione quale gesto di responsabilità e di altruismo). Grazie ai progressi della medicina, il trapianto è una terapia efficace e sicura che offre una concreta possibilità di cura ai pazienti iscritti in lista d’attesa. Un’iniziativa importante, che garantisce ai cittadini la libertà di scegliere riguardo un tema significativo come la donazione di organi con pochi e semplici passaggi.

L’azione consiste nell’obbligo per chi richiede o rinnova la carta d’identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione. Questa possibilità è stata introdotta dalla legge 26 febbraio 2010 n. 25 che ha modificato l’art.3 del T.U. delle leggi di P.S. n. 773 /1931.

Come e dove dichiarare la propria volontà

I cittadini maggiorenni che intendono esprimere la propria volontà e registrarla nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), possono farlo firmando un modulo che sarà consegnato in occasione del rilascio /rinnovo della carta d’identità all’ufficio anagrafe; compilando e firmando un modulo che si può richiedere alla Asl di appartenenza; firmando l’atto olografo dell’associazione Italiana Donatori di Organi (Aido). Grazie alla convenzione Nazionale Trapianti, tutte le dichiarazioni raccolte confluiscono nel SIT. Sono altrettanto valide, ai sensi di legge, le seguenti modalità per dichiarare il proprio consenso o diniego alla donazione: compilare e firmare la Tessera Regionale del Donatore o le tessere delle Associazioni di Donatori e malati (va sempre portata con sé) e scrivere su un foglio libero la propria volontà, ricordando di inserire i dati.




J&F, ecco i costumi che valorizzano il tessile bergamasco

Elisabetta Giazzi e Francesca Fiorini
Elisabetta Giazzi e Francesca Fiorini

Il momento della prova costume quest’anno potrebbe essere un po’ meno drammatico, grazie ad un nuovo marchio tutto bergamasco.

A crearlo due vulcaniche amiche, Elisabetta Giazzi, 32 anni, e Francesca Fiorini, 33, i cui cognomi, in libera versione inglese, sono diventati il brand Jazz & Flower Beachwear.

La collezione del debutto è presente come temporary shop in Galleria Mazzoleni a Bergamo fino al 28 giugno, forse qualche settimana in più, e poi si farà conoscere tra eventi e negozi. Nel frattempo è già riuscita a regalare uno sprazzo di colore in un sabato grigio (lo scorso 23 maggio) con la sua sfilata all’interno del complesso commerciale.

«Dare vita ad una produzione di costumi era il nostro sogno», racconta Francesca Fiorini. «Lavoriamo in altri settori, io negli investimenti, Elisabetta nel marketing, ma ci piace metterci in gioco e siamo sempre pronte a fare qualcosa di nuovo». J&F Beachwear nasce dopo dieci mesi «di duro lavoro» nei quali le due amiche sono andate alla ricerca di tessuti, stilista, modellista e confezione per dare concretezza al loro progetto. «Abbiamo scelto di affidarci alle aziende e alle professionalità presenti a Bergamo – sottolinea Francesca -, dato che sul versante del tessile non siamo secondi a nessuno. È anche un modo per dare un segnale di fiducia al settore, che vive una crisi ma non certo di qualità».

Per i tessuti il fornitore è la Carvico, di Carvico. Il cosa realizzare deriva da una vera e propria passione di Francesca per il mare, le isole e per i costumi, di cui ha una collezione che spazia dai marchi famosi ai modelli trovati in giro per il mondo. «Ogni volta che si è in costume si sta bene – fa notare -. Fare costumi per noi significa proporre uno stile di vita all’insegna del divertimento, dello stare con gli amici».

E se dentro al costume ci si trova a proprio agio è ancora meglio. «I nostri non sono due pezzi per modelle, tanto che la taglia 38 non c’è nemmeno – evidenzia -, si va dalla 40 alla 46. È moda giovane, sì, ma pensata per rispondere alle esigenze delle diverse corporature. Per le taglie prima e seconda, ad esempio, ci sono modelli che valorizzano il seno; salendo di misura ci sono soluzioni per sostenere, ricorrendo anche a tessuti più tecnici e all’allacciatura dietro al collo. Diciamo che è una concezione consulenziale, da boutique, fino quasi al su misura, se serve qualche aggiustamento, infatti, lo realizziamo». «La personalizzazione è facilitata dalla possibilità di comprare un singolo pezzo – aggiunge – . Si possono abbinare il reggiseno di un modello con lo slip di un altro oppure con tre pezzi realizzare due costumi diversi o ancora comprare una parte da abbinare ad un costume che già si possiede: c’è grandissima libertà». A fare il resto ci pensano fantasie, colori e stile, racchiusi in sette linee tutte ispirate ad un’isola.

«Anche il prezzo è un aspetto che crediamo possa fare la differenza – prosegue Francesca -. Per qualità i nostri costumi sono sullo stesso piano di quelli venduti attorno ai cento euro, da noi il prezzo medio è ottanta, e non è poco».

Su Bergamo si è indirizzata anche la scelta dei partner per tutto ciò che completa il costume da bagno da proporre in negozio: la boutique Le Fate di via Broseta per copricostume, cappelli, orologi e accessori spiaggia; per i teli mare Zenoni e Colombi di Albino.

Intelligente è anche l’idea del debutto itinerante. «Dopo il temporary shop abbiamo in programma alcuni eventi, ad esempio nell’estivo allo spalto di San Giacomo e in collaborazione con un negozio di ottica – anticipa –, e poi corner nei negozi, da Città alta a Brescia, alla Costa azzurra, dove ho contatti. Per quanto fantasiose, entusiaste e convinte del nostro progetto abbiamo i piedi per terra e non abbiamo fretta. Anche nei sogni non bisogna esagerare. Abbiamo investito nostre risorse, vediamo come risponde il mercato e poi faremo i passi successivi, come aprire un vero negozio».




Restauro della Torre dei Caduti / Zanetti: “Ecco perché è importante avere una banca con sede a Bergamo”

Lo scorso 24 maggio, nel giorno del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, la Torre dei Caduti, monumento simbolo del centro di Bergamo Bassa, ha riaperto per la prima volta al pubblico, dopo un restauro conservativo e la realizzazione all’interno di un percorso di storia, cultura e paesaggio che, incrociando immagini, suoni, oggetti, memoria e attualità, trasforma la Torre in un “osservatorio” permanente sulla storia, la socialità, l’evoluzione urbana della città.

Oltre 2mila i bergamaschi che si sono messi in coda per entrare nel monumento, salire i 6 piani e i 188 gradini fino alla terrazza panoramica per godere di un’inedita e affascinante veduta di Bergamo.

Il progetto, promosso e realizzato da Comune di Bergamo e Fondazione Bergamo nella storia onlus, con il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Bergamo onlus e dalla Banca Popolare di Bergamo, ha previsto in primo luogo un intervento conservativo globale del monumento, che ha riguardato gli ambienti interni, il terrazzo panoramico, l’antico meccanismo dell’orologio, la valorizzazione del sacrario dei caduti e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione a Led, che in parte resterà acceso anche di notte, a sottolineare come la Torre sia segno visibile del cuore vivo e pulsante della città.

“Vorrei sottolineare – dichiara Emilio Zanetti, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus – quanto sia importante avere una banca con sede a Bergamo e che da statuto vincoli una quota dell’utile netto per finalità sociali, culturali, artistiche, umanitarie, nonché una Fondazione, istituita nel 1991, che è diventata il braccio operativo della Banca stessa. Le finalità che la Fondazione BPB Onlus persegue sono la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione della cultura, dell’arte e della storia locale nonché per tutti gli interventi con finalità benefiche e sociali e l’iniziativa del restauro della Torre dei Caduti ben si colloca in questo contesto”.

Per Giorgio Frigeri, che della Popolare è presidente, “la restituzione alla cittadinanza della Torre dei Caduti restaurata e valorizzata rientra nelle iniziative coraggiose e di grande respiro che si inseriscono nella volontà ricorrente e costante del nostro Istituto di raccogliere le istanze delle Istituzioni e delle Amministrazioni del territorio. Ne sono esempi concreti e recenti, il determinante sostegno all’opera di ristrutturazione e ammodernamento del Teatro Donizetti e l’evento Expogelato 2015, che rappresenta una ventata di novità ed innovazione a sostegno della filiera produttiva bergamasca del gelato, mettendo a disposizione il Chiostro di Santa Marta, autentico gioiello di architettura rinascimentale”.

Il monumento è stato restaurato su progetto di Studio Architecno, l’allestimento interno è pensato da Trussardi design, mentre il percorso espositivo è curato dallo staff della Fondazione Bergamo nella storia (Adriana Bortolotti con Silvana Agazzi, Lia Corna e Luna Riva), con la consulenza scientifica di Paolo Mazzariol, Lorenzo Pezzica, Monica Resmini. La Torre, da sempre elemento di riconoscimento del centro cittadino, nel progetto originale di Marcello Piacentini aveva solo funzione decorativa, ma durante i lavori di realizzazione del nuovo centro vive una radicale risignificazione: nel 1921, in relazione al conflitto appena concluso – che aveva fortemente segnato la città dal punto di vista delle risorse economiche e industriali, dell’uso di edifici pubblici e privati, della mobilitazione per l’assistenza e dei lutti famigliari – diviene monumento commemorativo ai caduti. Sin dalla inaugurazione, avvenuta il 27 ottobre 1924, nella percezione collettiva la Torre dei caduti è stata luogo di commemorazione, punto di riferimento per cerimonie e manifestazioni, elemento saliente di un’area vitale e moderna, in sostanza un protagonista e un testimone delle vicende politiche e sociali della città nel Novecento.

Oggi la Torre è visitabile e si arricchisce di nuovi significati, diventando “osservatorio” privilegiato per riflettere e interrogarsi sul presente e futuro della città, oltre ad essere un punto esclusivo per ammirare il paesaggio urbano. La Torre dei Caduti non è più dunque monumento silenzioso e inaccessibile, ma accoglie il pubblico per avvolgerlo di suggestioni.

L’itinerario prende il via dalla sala del Sacrario, con lapidi in marmo nero sulle quali sono incisi in oro i nomi di quasi mille caduti della città nella prima guerra mondiale. Il secondo piano rilegge le vicende de “La costruzione della Torre e la città nella Grande guerra”: lo spostamento del centro politico, amministrativo, finanziario e sociale di Bergamo dal colle all’abitato al piano, la vittoria del progetto “Panorama” di Marcello Piacentini e Giuseppe Quaroni al concorso indetto nel 1907 dal Comune per la «sistemazione edilizia dell’edificio della Fiera», le emergenze imposte dal conflitto negli anni 1915-1918, le modifiche di fisionomia e funzioni della Torre con la dedicazione alla memoria dei caduti e l’inaugurazione del 1924. Il terzo piano della Torre racconta “L’uso pubblico degli spazi del nuovo centro cittadino”, da subito proposto e percepito come emblema di modernità e attrattiva turistica, scelto dalle autorità del Fascismo per raduni e cerimonie in cui la Torre dei caduti era luogo sacro della memoria bellica e balcone da cui arringare la folla. Al quarto piano della Torre vengono esplorate, attraverso oggetti, fotografie e video, le “Forme di socialità nel nuovo centro cittadino”, palcoscenico di un’ intensa vita sociale: giovani e adulti, bergamaschi e turisti vi trascorrono le ore del tempo libero, passeggiando tra cinema, teatri, bar, ristoranti e chiacchiere all’aperto.

Si arriva al quinto piano, dove si può ammirare il grande e antico meccanismo dell’Orologio della Torre (192 cm di altezza, 155 cm di larghezza, 40 cm. di profondità), una “macchina del tempo” che – oggi superata dalla regolazione elettronica – torna a funzionare a fini didattici, consentendo ai visitatori di capire come operavano i suoi ingegnosi meccanismi, tra i quali la carica dei pesi automatica e gli alberi del movimento montati su cuscinetti a sfere. Il percorso sfocia infine sulla terrazza panoramica della Torre.

 

 




Carrara, dj-set con “Frodo” e negozi aperti fino a mezzanotte

elijah woodVia San Tomaso si prepara a stendere il tappeto rosso e a salutare con negozi e locali aperti fino a mezzanotte il più famoso tra gli Hobbit, negli ultimi anni sempre più affermato come deejay. Elijah Wood, Frodo de “Il signore degli anelli”, si esibirà giovedì 4 giugno in un dj set in piazza Giacomo Carrara, davanti all’Accademia fresca di inaugurazione.

L’aperitivo musicale durerà dalle 19 alle 23.30 e il biglietto d’ingresso consentirà anche la visita alla pinacoteca. L’attore americano negli ultimi anni ha sviluppato un suo progetto musicale con Zach Cowie, dando vita al duo Wooden Wisdom, che suona, tradotto, come “saggezza di legno”.

I Wooden Wisdom hanno iniziato a suonare musica insieme circa 4 anni fa, quando Elijah si integrò, grazie al suo iPod, al dj set che Zack, ex discografo, stava tenendo in un party di un amico comune. Wood e Cowie andarono avanti per tutta la serata, divertendosi così tanto da decidere di non smetterla più. Il sodalizio che suona un po’ di tutto, spaziando “dallo psych-rock a Bollywood”, dalla musica indie rock a quella soul, dal brit pop al funk e all’elettronica, è impegnato in una tournée estiva in Europa.

Prima dell’evento bergamasco, la formazione sarà ospite al Beaches Brew Festival di Ravenna. I Wooden Wisdom usano – da veri puristi- soltanto vinili che appartengono alla loro inseparabile e invidiabile collezione, che portano con sé in ogni festival. Wood, 34 anni, ha già interpretato una quarantina di film sul grande schermo. Tra questi, “Tempesta di ghiaccio”, “Deep impact”, “Sin city”, “Hooligans” e “Maniac”, oltre alla già citata saga de “Il signore degli anelli” che ne ha fatto una vera e propria star.

Per partecipare all’evento – realizzato in collaborazione con Accademia Carrara di Belle Arti Bergamo, Comune di Bergamo, GAMeC , Bergamo Film Meeting, Qi Clubbing e Borderline – non resta che acquistare il biglietto (al costo di 10 euro, con a breve l’ apertura delle prevendite; 12 euro il prezzo in cassa la sera dell’esibizione).




Pubblici esercizi, l’estate porta nuove regole in città. «Si potrà intervenire anche in via Moroni e Previtali»

Gori e Gandi rit
Giorgio Gori e Sergio Gandi presentano il regolamento

Sarà l’estate delle nuove regole per i locali di Bergamo e, primi fra tutti, quelli di Borgo Santa Caterina. Per la metà di giugno il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il regolamento della giunta Gori che punta a coniugare – compito sempre arduo – l’esigenza di quiete e riposo dei residenti, il lavoro degli esercizi pubblici e il desiderio di svago dei cittadini.

Il provvedimento fissa per tutta la città le norme generali della convivenza delle tre funzioni e, al suo interno, prevede la possibilità di intervenire con ordinanze ad hoc su singoli esercizi, vie, zone o quartieri sulla base di dati che mettono in relazione gli aspetti urbanistici, di ordine pubblico e sicurezza.

Il Comune si sta dotando quindi dello strumento corretto dal punto di vista giuridico per agire in materia, dopo che il Tar aveva smontato la precedente ordinanza del sindaco per Borgo Santa Caterina (non rappresentava la modalità adatta per intervenire, dato che il fenomeno della “movida” è consolidato, non evento eccezionale né imprevisto né imprevedibile).

Il percorso del testo prevede ora l’approvazione da parte del Consiglio e la presentazione, con ogni probabilità contestuale, del provvedimento restrittivo per Borgo Santa Caterina, «il problema più urgente», ha spiegato il sindaco Giorgio Gori illustrando il testo definitivo del regolamento. «Ma alcune misure potrebbero essere presto varate per altre zone della città, dove stanno aumentando le segnalazioni di criticità legate ai locali, su tutte via Moroni e Previtali».

Le linee sono quelle già emerse dalla bozza discussa con i rappresentati delle associazioni di categoria, dei locali e dei residenti e, se da un lato segnano una limitazione degli orari nelle aree a rischio (che possono rimanere aperti dalle 6 a mezzanotte e mezza, mentre la legislazione nazionale ha liberalizzato gli orari), dall’altro introducono il concetto di premialità, ovvero un’ora in più di apertura la sera a quegli esercenti che sottoscriveranno un accordo con il Comune a mettere in atto cinque dei nove impegni virtuosi per minimizzare l’impatto delle loro attività.

Quello imprescindibile è a contenere il disturbo alla quiete pubblica provocato dai clienti, all’interno, all’esterno e nelle adiacenze dei locali, ad esempio attraverso personale dedicato o steward. Le altre azioni premianti sono l’insonorizzazione, l’apposizione di limitatori agli impianti di diffusione sonora, la collocazione di cestini e posaceneri fuori dai locali, l’offerta di wifi gratuito, l’organizzazione di eventi dal profilo artistico e culturale, la convenzione con parcheggi, l’organizzazione di navette per il trasferimento dei clienti in discoteche e l’assenza di slot machine.

Rispetto alla bozza, che fissava due orari diversi per il periodo estivo e invernale, il nuovo testo adotta un orario unico, complice il flop della proposta di “trasloco” della movida nell’area esterna la parco Goisis al Monterosso, suggerita dal bando per l’assegnazione degli estivi. «Sono stati anche alleggeriti i riferimenti alla responsabilità oggettiva del gestore – evidenzia Gori –, che hanno rappresentato una criticità per Parma, il cui regolamento è stato uno di quelli che abbiamo preso in considerazione nel predisporre il nostro piano. Non si parla quindi di obblighi ma gli stessi concetti sono stati tradotti in comportamenti premianti».

«Sappiamo già che nessuna delle parti in causa sarà soddisfatta – ammette Gori –  ma di fronte al naufragio delle iniziative di autoregolamentazione, che non hanno mai trovato la condivisione da parte di tutti i gestori, e soprattutto dopo che l’Arpa ha quantificato l’impatto acustico del vociare fuori da locali in 70 decibel nessuna amministrazione poteva stare a guardare. Ciò che il regolamento introduce è un incentivo per i commercianti alla compartecipazione e al confronto con il Comune». E mentre fa notare «che non sarà difficile per i locali realizzare le azioni che permettono di prolungare l’apertura» e che «non ci sono limiti di orario per le attività che non creano problemi, ad esempio quelle in cui la capienza permette a tutti i clienti di stare all’interno», ribadisce che «la scelta della fascia oraria continua a sembrarci ragionevole» anche se non esclude che, «come è successo a Brescia, in futuro le maglie possano allargarsi».

Ad effettuare i controlli sarà la polizia locale, che con i nuovi turni potrà essere in servizio negli orari critici, e sarà costituito anche un organo di monitoraggio per verificare gli effetti delle norme.

Di «slancio creativo» e di «un provvedimento che ribalta la prospettiva» parla il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi. «Si sollecita la collaborazione, il mettersi a tavolino, istanze che il Comune è ben felice di assecondare – afferma -. La penalizzazione è modesta mentre si punta a sviluppare un’interlocuzione positiva. La questione è complessa e il fatto che manchino paletti di carattere nazionale non aiuta, abbiamo però attinto alle migliori esperienze e il testo si può sempre migliorare. La cosa importante era farsi carico del problema e non lasciare tutto com’era, cercando di ridurre al minimo lo scontento di tutti».

L’auspicio è che le regole facciano sbocciare anche una forma diversa di divertimento. «Lo stimolo a promuovere attività di taglio più culturale, nuovi servizi e sinergie va in questa direzione – conclude Gori -. Pensiamo allo sviluppo del collegamento con la pinacoteca, in fondo anche chi vista l’esposizione la sera può andare a cena o fermarsi a bere qualcosa. Ciò che ha funzionato bene in occasione dell’inaugurazione della Carrara può ripetersi».




A.A.A. Cercansi artisti per i venerdì sera della Movida. Il Comune lancia un bando

danza cittaCercasi artisti per rianimare il centro. Il Comune ha lanciato un bando per accogliere proposte di animazione per i venerdì del distretto Bergamo Centro, in occasione delle serate di chiusura al traffico. La tematica di riferimento per le serate è la danza, elemento che caratterizzerà  quest’anno la programmazione della serate della “Movida” cittadina.
Accanto a spettacoli di danza, intrattenimenti, saggi, dimostrazioni, prove aperte e  flash mob,  sarà possibile includere anche proposte di intrattenimento musicale, teatrale e sportivo. Via libera quindi ad artisti di strada, a spettacoli di burattini e figura,  a manifestazioni per i più piccoli, ma anche a dimostrazioni e tornei sportivi.
Il bando, promulgato dall’ assessorato alla cultura, turismo, tempo libero, marketing territoriale, Expo del Comune di Bergamo – attraverso il Servizio Tempo Libero – invita associazioni, enti e singoli ad avanzare proposte di intrattenimento. Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative coerenti con i temi promossi dall’edizione italiana dell’Esposizione Universale.  Le proposte non devono avere carattere oneroso , anche in materia di diritti d’autore, per la pubblica amministrazione e potranno avvalersi di supporti logistici e organizzativi in funzione delle valutazioni non sindacabili dell’amministrazione comunale. L’ obiettivo dell’avviso è quello di raccogliere proposte che concorrano all’animazione e alla maggior vitalità del centro cittadino, supportandone l’attrattività sia per i cittadini che per i turisti, valorizzando anche le attività commerciali. Le attività saranno promosse dall’amministrazione e possono essere accompagnate anche da totem, striscioni, flyer, volantini previa visione del Servizio Tempo Libero del Comune.
Le proposte dovranno pervenire o tramite mail (btrapletti@comune.bg.it) o presso il protocollo del Comune di Bergamo (piazza Matteotti 3), entrole 12.30 del 27 maggio 2015.
Per ogni ulteriore informazione gli interessati possono rivolgersi al Servizio Giovani, Sport e Tempo Libero (Telefono: 035401290; Mail: bergamoestate@comune.bg.it).
Il bando è pubblicato sul sito del Comune (www.comune.bergamo.it) e del Servizio Giovani e Sport (www.giovani.bg.it).




S’inaugura la Torre dei Caduti restaurata. E si entra gratis

FBS_Torre caduti_6Domenica 24 maggio, alle 12, in piazza Vittorio Veneto si terrà – nell’ambito del Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia – l’ inaugurazione della Torre dei caduti restaurata. Interverranno il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, l’ad della Fondazione Bergamo nella storia Emilio Moreschi, il presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo Emilio Zanetti e il presidente della Popolare Giorgio Frigeri. In occasione dell’apertura al pubblico è stata programmata “La Notte bianca della Torre” con ingresso gratuito fino alle 24. Ingresso gratuito anche il 2 giugno, in occasione della “Festa della Repubblica”, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal 25 maggio al 1° giugno la Torre resterà aperta tutti i giorni, mentre dal 3 giugno sarà aperta in modo permanente nei seguenti giorni e orari: venerdì, sabato e domenica 10/13 – 15/18 (da lunedì a giovedì su prenotazione). Ingresso è fissato a 3 euro, gratuito fino a 18 anni. Inaugurata nel 1924 , la torre è alta 45 metri, ha sei piani e 188 gradini che raggiungono la terrazza panoramica. 12.093 i nomi dei caduti bergamaschi consultabili nel database.




Bergamo Wi-Fi, salgono a 62 i punti d’accesso in città

bergamo wifiBen 62 punti d’accesso in tutta la città, una copertura di quasi 1,3 milioni di metri quadrati, con una tecnologia all’avanguardia e una capacità di download di 3 mb per ogni device: sono i numeri del nuovo Bergamo Wifi, un servizio rinnovato che fa della città di Bergamo una delle più interessanti, dal punto di vista della connettività pubblica gratuita, in Italia e non solo. Collegarsi al servizio è semplicissimo: basta inviare un sms al numero 342.4035035 scrivendo “Ciao” (o “Hello”), il sistema risponderà in pochi istanti inviando le credenziali per accedere alla rete. Una volta effettuato il login non sarà più necessario fornire le proprie credenziali d’accesso: proprio come il wifi di casa, ma più veloce. Il sistema risponde in italiano e in inglese, a seconda del tipo di richiesta ricevuta.

Il servizio è in fase di espansione: al momento sono attivi in città ben 47 punti d’accesso, una copertura che conduce, in continuità di segnale, dal piazzale Marconi fino a Bergamo Alta, coprendo tutto il Sentierone allungato (da piazza Pontida a piazzetta Santo Spirito), l’area dell’Accademia Carrara e della Gamec, la Fara e il complesso di Sant’Agostino. Atb Azienda Trasporti Bergamo ha installato sui 4 Airport Bus un sistema wifi che consenta a tutti coloro che viaggiano sulla linea che collega l’aeroporto di Orio al Serio al centro di Bergamo e a Città Alta di navigare gratuitamente in internet.

“Bergamo diventa oggi una città più europea, ai livelli di alcuni delle principali capitali del nostro continente, con la rivoluzione del proprio sistema wifi – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – grazie al nuovo Bergamo Wifi, tutti i cittadini e i visitatori di Bergamo potranno avere una migliore esperienza della città, rimanendo connessi praticamente in tutte le aree di maggiore interesse e attrattività della città”. “Siamo al lavoro – spiega l’assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni – per installare ulteriori punti d’accesso, nel tentativo di coprire anche quasi tutto l’arco delle Mura Venete fino a Colle Aperto”.

I tecnici del Comune e della ditta Selene, la società di telecomunicazioni del Gruppo A2A che si è aggiudicata l’appalto per l’installazione del Bergamo Wifi, continueranno a lavorare nei prossimi giorni per installare tutti i cartelli e gli ultimi punti d’accesso previsti. “La notizia – continua Angeloni – è che finalmente la fibra è arrivata anche sui Colli di Bergamo, raggiungendo San Vigilio. Nei prossimi giorni saremo quindi in grado di attivare la connessione nei pressi della stazione della Funicolare, e da lì, grazie a un ponte radio, Astino, completando così il progetto che prevede la copertura di due punti che si preannunciano molto frequentati nella prossima estate”.