Expo, più di 400 volontari in città

Ha preso il via oggi VolontariXBg, l’iniziativa promossa da Comune di Bergamo e CSV Bergamo per l’accoglienza delle persone che visiteranno la città nel periodo di Expo. Quattro i punti di accoglienza, dislocati tra Città Alta, il centro di Bergamo Bassa, la stazione e l’Aeroporto, tutti gestiti da volontari: cittadini che hanno scelto di spendere parte del proprio tempo per rendere migliore e più accogliente il luogo in cui vivono in occasione dell’esposizione universale milanese. I punti sono caratterizzati da un bancone e due roll up che presentano il progetto (uno in inglese e uno in italiano) e dalle immagini della campagna “XBg2015 Io ci sono, e tu?”.

Sono già più di 400 i candidati al progetto VolontariXBg: la maggior parte giovani (il 95% ha meno di trent’anni), studenti delle scuole superiori e dell’Università, mossi dalla voglia di sperimentare la propria conoscenza delle lingue e di mettere in pratica le proprie conoscenze sulla città e i luoghi in cui vivono. Ma ci sono anche adulti, che avendo del tempo libero hanno scelto di dedicarlo alla Città. Le candidature sono ancora aperte sul sito www.volontarixbg2015.org.

Dal 30 aprile al 13 maggio inizieranno a prestare servizio i primi 20 volontari, in turni di 5,5 ore ciascuno; i punti accoglienza saranno aperti tutti i giorni dalle 9.30 alle 20. Dal 14 maggio il cambio con i volontari del periodo successivo, e così accadrà ogni due settimane fino al 31 ottobre.

I volontari indossano T-shirt, cappellino e badge identificativo con i colori della campagna. Il badge consentirà loro di viaggiare gratuitamente sui mezzi Atb, Teb, Locatelli e Tbso per tutto il proprio periodo di volontariato. Quanto ai pasti, coloro che presteranno servizio all’interno dell’aeroporto avranno un pasto gratuito garantito, offerto da Sacbo, mentre chi è impegnato nei tre infopoint della città potrà pranzare, grazie alla stipula di un accordo, da Tresoldi Bakery, in via Petrarca 5 a Bergamo. Infine, tutti i VolontariXBG avranno diritto a un biglietto per visitare il sito di Expo 2015 Milano.

«La risposta della città, con le numerose candidature arrivate – spiega l’assessore alla Cultura ed Expo del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti – dimostra una volta di più il valore diffuso del volontariato qui unito ad un forte senso civico e di responsabilità verso la propria città e il territorio. In vista di Expo 2015 l’Amministrazione, insieme a CSV, ha così dato un riscontro concreto alla richiesta di un primo livello informativo per turisti e cittadini». «Un grande in bocca la lupo e un caloroso ringraziamento vanno oggi a tutti i volontari che si sono resi disponibili per il progetto, in particolare ai primi di loro che già oggi inizieranno a operare, ma anche a tutti gli altri che hanno già dato la loro disponibilità per le prossime settimane», ha dichiarato Giorgio Gotti, presidente del CSV di Bergamo. «Ora per il CSV inizia il lavoro di coinvolgimento delle associazioni, perché anch’esse possano prendere parte al progetto e contribuire con la propria esperienza a renderlo più ricco e significativo».




Bergamo, circuito d’arte in 35 tappe. Per ogni visita un timbro d’autore

art passportPer chi, oltre a visitare luoghi d’arte, vuole collezionare un ricordo d’autore è nato Bergamo Art Passport, un viaggio in 35 tappe e altrettanti timbri disegnati e realizzati appositamente da artisti contemporanei, da raccogliere sul proprio carnet.

La nuova iniziativa, realizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con The Blank Contemporary Art, parte ufficialmente oggi, giovedì 30 aprile, ed è gratuita. Si tratta di un vero e proprio passaporto della cultura, da presentare ad ogni visita in uno dei musei o dei punti d’interesse che fanno parte del circuito per farsi apporre il timbro d’autore corrispondente. Nasce così un unico grande network degli operatori dell’arte, della cultura e della storia del capoluogo orobico, una rete di istituzioni, musei pubblici e privati, gallerie d’arte, attivi sul territorio.

Questi i luoghi coinvolti

La Cappella Colleoni, il Museo e Tesoro della Cattedrale, il Museo Bernareggi, l’ex Oratorio di San Lupo, il Monastero di San Benedetto, BACO Arte Contemporanea, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo Matris Domini, il Museo Storico dell’Età Veneta, il Museo Storico, la Rocca, il Museo Donizettiano, la Torre dei Caduti, la Casa Natale di Gaetano Donizetti, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Biblioteca Civica Angelo Mai, l’Orto Botanico “Lorenzo Rota”, il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, il Civico Museo Archeologico, l’Accademia Carrara, Palazzo Frizzoni, il Teatro Donizetti, il Teatro Sociale, la ex Chiesa della Maddalena, la Chiesa di Santo Spirito, la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di Sant’Agata nel Carmine, la Chiesa di San Giovanni XXIII, la Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, la Chiesa di Sant’Alessandro della Croce. Completano il percorso 4 luoghi dal taglio differente: le due Funicolari, quella di San Vigilio e quella che collega Bergamo Alta e Bassa, l’Urban Center, attuale sede di Turismo Bergamo, un assist ai visitatori e ai turisti che frequenteranno la città nei prossimi mesi e l’aeroporto Orio al Serio “il Caravaggio”, la porta d’ingresso per 10 milioni di persone ogni anno e che potrà essere punto di partenza o di arrivo del percorso del Bergamo Art Passport per tantissimi visitatori.

«Con questa iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura, Expo e Turismo del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti – il visitatore, cittadino o turista, diventa parte attiva di un progetto l’arte contemporanea che ha coinvolto artisti internazionali. Visitando i diversi luoghi di interesse in città, il turista potrà infatti collezionare i timbri d’artista creando così una “sua” opera d’arte, ricordo speciale di Bergamo».

Tra gli artisti che hanno interpretato i luoghi più importanti della città compaiono figure di spicco della giovane arte nazionale e internazionale come Alis/Filliol, Salvatore Arancio, Giuseppe Gabellone, Laurent Grasso, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Navid Nuur, Josh Tonsfeldt e Ian Tweedy, oltre a timbri realizzati dagli studenti dell’ Accademia Carrara di Bergamo, della Scuola d’Arte Fantoni e del Liceo Artistico Statale.

«Bergamo Art Passport arricchisce la visita di una città già storicamente ricca di cultura – afferma Stefano Raimondi di The Blank Contemporary Art – sottolineando il concetto virtuoso di network che anima il territorio. È un’esperienza capace di trasformare il ricordo in qualcosa di tangibile e prezioso come solo le opere d’arte sanno essere. Non esistono città al mondo che regalano ai loro visitatori la possibilità non solo di vedere ma di portarsi “in palmo di mano” i luoghi più significativi interpretati da importanti artisti internazionali. Collezionare i timbri d’artista visitando la città diventa così un’esperienza sia ludica che di scoperta culturale»




“Ben venga la cedolare secca, ma gli affitti in centro restano insostenibili”

Sentierone_1Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo, commenta con favore la proposta avanzata da Confcommercio e Anci per estendere la cedolare secca alle locazioni commerciali. I proprietari immobiliari potrebbero beneficiare di contratti agevolati nel caso affittino i negozi ad attività merceologicamente assenti individuate dalle amministrazioni comunali e riducano considerevolmente i canoni di locazione rispetto a quelli di mercato correnti.

«E’ un passaggio importante per fare rivivere le città e ricreare dei punti d’incontro specialmente in quei quartieri trasformati sempre più in dormitori. Purtroppo per rilanciare il commercio servono interventi ben più decisi. Ad ogni modo, nel caso la proposta venisse accolta, i risultati positivi non tarderanno ad arrivare come accade sempre quando vengono tradotte in pratica idee concrete ed efficaci come questa. La cedolare secca dovrebbe essere estesa però a tutte le attività commerciali, non solo a certi negozi e a determinate categorie merceologiche».

I canoni di locazione in questi anni si sono comunque già ridotti, eccezion fatta per il centro, dove gli affitti sono ormai insostenibili con i consumi al palo: “I contratti nelle zone più centrali non sono stati rivisti e per la maggior parte delle attività sono insostenibili, come mostrano chiusure eccellenti, con imprese storiche che si vedono costrette ad abbassare la saracinesca. Più che di agevolazioni sarebbe bene studiare tasse e canoni in base all’effettiva sostenibilità delle imposte. Molte imprese credono di poter far fronte ad un affitto elevato, ma in molti casi tra tasse e canoni alle stelle finiscono col reggere solo qualche anno o anche purtroppo solo alcuni mesi”.




Bergamo Centro dà il via agli “Itinerari di Luce”

Giochi_di_luceAl via il progetto “Itinerari di Luce”. La prima installazione luminosa urbana, creata dall’ architetto Piero Castiglioni e denominata “Giochi di Luce” verrà accesa stasera, alle 20, 45, al Piazzale degli Alpini. L’evento rientra nel piano promosso dal distretto del Commercio “Bergamo Centro” per accompagnare la città all’incontro con l’Expo. Un percorso culturale sostenuto da numerose realtà pubbliche e private, con il coinvolgimento di grandi nomi dell’arte che daranno il loro contributo per promuovere l’immagine e l’internazionalizzazione della città, rafforzandone la coesione sociale. Commercianti, architetti, ingegneri, istituzioni e associazioni no profit, saranno uniti per far brillare la città con un’energia nuova, fatta di creatività e progettualità condivise. Dal 1° maggio una “romantica” mappa luminosa, ricreata attraverso “Itinerari di Luce”, spingerà bergamaschi e turisti a soffermare lo sguardo su installazioni luminose presenti in molti negozi e posizionate in vari luoghi della città, sulle proiezioni luminose su edifici, sull’Atelier della Luce e sul vero simbolo dell’iniziativa, l’Uomo della Luce. Questa splendida creazione, firmata da Catellani&Smith, storico brand dell’illuminazione, per l’occasione è stata realizzata in una Special edition Bergamo per Expo, limitata e numerata. Le riproduzioni, per tutto il periodo dell’iniziativa, verranno esposte all’interno di molte attività sia commerciali che del terziario di tutta la città, borghi e quartieri compresi. Un Uomo di Luce gigante, alto circa 3 metri, sarà invece posizionato alla stazione ferroviaria e un altro alla Gamec.Giochi di luceUomoDellaLuce

«Vogliamo mettere in campo tutta la passione di cui Bergamo è capace – commenta Alessandro Riva, presidente e amministratore delegato del Distretto – coinvolgendo le eccellenze locali, quelle produttive, artistiche, culturali, istituzionali e, ovviamente, commerciali. Gli Itinerari di Luce sono l’espressione di un senso di appartenenza forte alla città che intendiamo consolidare e promuovere. Perché fare rete vuol dire proprio questo: coinvolgere ogni attore del territorio, mettendo a servizio le rispettive unicità in un’ottica di rinnovata solidarietà. Solidarietà che sarà veicolata anche grazie al sostegno attivo e puntuale delle associazioni del Terzo Settore – conclude Riva – che saranno invitate a lavorare con noi, in prima linea, per far splendere il volto nuovo della nostra città».




Residenze per anziani, la francese Domitys sbarca a Bergamo

Le Residenze con Servizi per Anziani frutto della partnership Immobiliare Percassi - Domitys (Aegide)Immobiliare Percassi e Domitys (Aegide), supportati da Nexity per il montaggio dell’operazione, hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo sviluppo di un innovativo progetto, le “Residenze con Servizi per Anziani”, dedicato alla terza età, che sarà realizzato per la prima volta in Italia, a Bergamo, per rispondere ad una nuova esigenza abitativa – radicalmente diversa da quella delle case di riposo o delle RSA – derivante dai cambiamenti sociali e già emersa da tempo oltralpe. L’operazione prevede lo sviluppo e la successiva messa a reddito dell’intero immobile da parte di “Broseta Due”, società partecipata da Immobiliare Percassi e proprietaria delle aree, mediante la concessione in locazione del complesso per una durata di 18 anni a Domitys, che, a sua volta, gestirà le residenze locando le singole unità immobiliari ai clienti senior ed offrendo loro pacchetti di servizi complementari.

Un nuovo concetto di locazione per anziani autosufficienti studiato e inaugurato in Europa dal gruppo Domitys-Aegide di cui Nexity – società quotata leader del comparto dello sviluppo residenziale in Francia con il 12% del mercato delle nuove costruzioni – detiene una partecipazione rilevante. Questo modello – il cui target di mercato è quello della terza età attiva e in salute oramai affermatasi come destinatario di offerte dedicate – coniuga l’autonomia garantita da una locazione residenziale con la comodità fornita da una gamma di servizi opzionali quali benessere, attività di socializzazione, piscina, palestra, ristorante e bar. Un modello, questo, che, grazie ai due operatori transalpini del real-estate, solo in Francia e in Belgio ha generato negli ultimi anni oltre una cinquantina di nuove strutture simili a quella che sorgerà a Bergamo, quarta città della Lombardia. Il progetto prevede la costruzione nell’area ex Cesalpinia – già oggetto della prima fase di un importante progetto di riqualificazione urbana denominato “Quartoverde”, con abitazioni e giardini, in prossimità di servizi e negozi a due passi dal centro della città – di due edifici per una superficie complessiva di circa 6.000 metri quadrati con la creazione di oltre 120 appartamenti di dimensioni contenute concessi in affitto, collegati al piano terra da una piastra di circa 1.000 metri quadrati che ospiterà le attività dedicate ai servizi per i clienti. Con il varo della partnership può avere inizio l’iter per le autorizzazioni comunali necessarie, con l’obiettivo di iniziare i lavori di costruzione nei primi mesi del 2016 e di rendere la residenza operativa a partire dalla primavera 2018.

“Siamo soddisfatti dell’accordo concluso e crediamo che attraverso la collaborazione con partners di standing internazionale come Domitys (Aegide) e Nexity la città di Bergamo potrà beneficiare di una struttura innovativa, la prima in Italia, acquisendo visibilità nel panorama europeo e proponendosi come modello di riferimento nel panorama nazionale” dichiara Francesco Percassi, presidente e amministratore Delegato di Immobiliare Percassi.




Lavori a Porta Sant’Agostino, mercoledì disagi in vista

Porta_Sant'Agostino,_BergamoIn fase conclusiva i lavori di restauro alla Porta Sant’Agostino a Bergamo Alta: lunedì 27 aprile sarà rimosso il ponteggio che tutt’ora ricopre la facciata di uno dei monumenti più rappresentativi della città di Bergamo. Tempi rispettati per il cantiere, che restituisce in tempo per EXPO la principale porta d’accesso al centro storico.

È stato necessario realizzare la parte più delicata sul restauro al termine della parte più fredda dell’inverno: non solo l’arenaria della facciata è stata messa in sicurezza, ma anche restaurata, così come sono stati portati a termine lavori di adeguamento e sistemazione del tetto, per un importo netto del contratto pari a 51.337,22 euro.

“La Porta Sant’Agostino si trovava in condizioni precarie prima dell’intervento da parte del Comune – spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo, Marco Brembilla – per questo motivo si è scelto di ridurre al minimo l’uso degli attrezzi meccanici, lavorando principalmente manualmente. Un intervento delicato, ma che ha dato i suoi frutti, restituendo alla città uno dei suoi gioielli. Un lavoro tanto più importante se lo leggiamo nell’ottica di valorizzazione del patrimonio delle Mura Veneziane, in vista della candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco del prossimo anno.”

Nella giornata di lunedì comincerà la fase di rimozione del ponteggio che ha “impacchettato” la porta negli ultimi mesi. Previsto qualche disagio nella mattinata di mercoledì: dalle 6 alle 7 del mattino la porta sarà chiusa al traffico per permettere lo smantellamento della parte di ponteggio sovrastante la strada.

“Abbiamo cercato di ridurre il più possibile i disagi – conclude Brembilla – scegliendo di smantellare il ponteggio alle 6 del mattino e nel minor tempo possibile: sfortunatamente le previsioni meteorologiche sconsigliano di svolgere la delicata conclusione dell’intervento nella giornata di domenica.”




Non solo movida, in Borgo Santa Caterina rinasce l’associazione dei commercianti

Mentre resta alta la tensione tra locali serali, residenti e Comune sulla regolamentazione della vita notturna in Borgo Santa Caterina, la “movida”, c’è chi ha deciso di portare l’attenzione sulle attività diurne, oscurate dall’acceso botta e risposta tra le diverse posizioni sulle sorti della via. Nel borgo, infatti, non ci sono solo bar, ma anche botteghe, piccole realtà dove l’offerta non è standardizzata e i rapporti umani sono ancora in voga. Quei negozi di cui si lamenta la scomparsa in tutti i centri urbani e che qui, al contrario, hanno scelto di aprire.

Proprio tra i giovani commercianti è nata l’idea far rinascere un’associazione che promuova iniziative per far conoscere la zona e animarla di giorno, valorizzando la storica funzione di via commerciale della città, mai scomparsa.

Eleonora Piccinni - commercianti Borgo Santa CaterinaL’associazione Commercianti di Borgo Santa Caterina è nata qualche mese fa (in passato quella degli Amici di Borgo Santa Caterina aveva realizzato diverse manifestazioni, compresi i venerdì con chiusura della strada, negozi aperti e animazione nelle serate estive). Raccoglie per ora 25 associati ed ha come presidente Eleonora Piccinni, 31 anni, titolare del negozio di pietre, prodotti naturali e per il benessere Spaziomio, aperto da due anni nella piazzetta del Santuario. «Al momento quello che vediamo è una guerra, tra locali e residenti, che rischia solo di impoverire il borgo – commenta -. Noi ci siamo uniti per far vedere che c’è anche dell’altro. Paradossalmente il rilievo mediatico dato alla via ha invogliato ad aprire qui nuove attività, attirate dall’idea di lavorare in una zona vivace e frequentata, vista la definizione di movida. Hanno aperto, ad esempio, un negozio di dolci, una cioccolateria, un’enoteca e un negozio di biciclette elettriche: è un commercio ancora autentico, non appiattito dai marchi internazionali, c’è una vita commerciale ed ora vogliamo promuoverla».

Dato che l’associazione è appena partita, le prime iniziative sono previste per l’autunno. «Vogliamo però già cominciare a partecipare ai “Venerdì del borgo” – evidenzia – che sono delle vetrine importanti per le attività. Non siamo in contrapposizione con bar e locali, anzi. Sappiamo bene che senza di loro gli eventi non avrebbero lo stesso richiamo né gli stessi risultati. Ora, probabilmente, saranno impegnati sulla questione degli orari e della regolamentazione, ma il futuro sarà di certo di collaborazione». Che auspica anche con i residenti: «Hanno le loro ragioni – dice – ma non possono limitarsi a contrastare i locali e basta, altrimenti il borgo si impoverisce. Potrebbero invece dare una mano ai negozi, che contribuiscono a tenere viva la zona».

L’associazione vuole, in qualche modo, restituire un’immagine diversa di Borgo Santa Caterina. «Ormai è etichettata come un luogo critico della città – rimarca Eleonora Piccinni -, ma non è di certo il Bronx e chissà che portando alla luce tutte le attività commerciali non si riequilibrino un po’ le forze in campo e le dinamiche. Per far questo sarebbe utile anche un aiuto del Comune, con qualche agevolazione sull’esempio di quanto avviene in altre zone per valorizzare quanto c’è di buono qui».




Movida, da Parma un “avvertimento” per Bergamo

Movida Borgo S caterinaIl regolamento sulla movida di Parma è stato il modello di riferimento per il Comune di Bergamo,  ma alcuni paletti fissati dall’amministrazione della città emiliana sono presto crollati con il ricorso al Tar da parte di alcuni gestori. Il Tar ha decretato “l’illegittimità, sotto il profilo gestionale, della previsione di un trasferimento di funzioni e poteri di polizia e di controllo a soggetti privati, funzioni e poteri che possono essere esercitati solo dall’amministrazione pubblica”. In particolare, vengono meno l’obbligo per il gestore di escludere la presenza della “propria” clientela sulla sede stradale e il regime di responsabilità estesa nel raggio di metri 10 dagli ingressi dei locali e dalle eventuali aree in concessione. Se il Tar dell’Emilia Romagna ha riaperto la movida parmense, non è detto che una simile pronuncia non possa arrivare anche in Lombardia, in caso di  eventuale ricorso da parte dei gestori, un’opzione che senz’altro si sta valutando. A Parma il regolamento oggi in vigore non è il primo, dato che movida e tensioni con i residenti nella città universitaria si trascinano da almeno il 2002: «I principali problemi si sono sempre concentrati in due zone, in Via Farini, strada pedonale,  e  in Via D’Azeglio una via dove di notte risulta difficile transitare in auto perché sempre affollata- spiega Manuel Fava, segretario della Fipe- Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Parma-. Non si può però parlare di criticità: le sanzioni e le regole, sempre più restrittive,  hanno permesso solo ai locali più rispettosi della quiete pubblica di stare sul mercato. Le regole vengono osservate con grande attenzione, dall’impatto acustico alla pulizia delle strade, tanto che quasi tutti i locali hanno ottenuto l’estensione dell’orario. Non si può dire che i rapporti con i residenti siano idilliaci: la gente si dà sempre appuntamento fuori dai bar e specialmente d’estate c’è un bel movimento. La nostra movida attrae molti visitatori anche da fuori, dalle altre città vicine. Ogni anno però, non appena la stagione decolla, iniziano a piovere multe e si inaspriscono i rapporti con i residenti. Il punto è che le forze dell’ordine non riescono a garantire la loro presenza negli orari clou della movida.  I locali si sono offerti di pagare loro gli straordinari, ma non è possibile che un privato paghi un pubblico ufficiale. Da anni i pubblici esercizi si sono organizzati pagando body guard e vigilanza, ma il potere della divisa non è ovviamente lo stesso». Per diversi mesi la soluzione è spuntata fuori dal cilindro, da dove nessuno se lo aspettava: «Ha funzionato al meglio per rispettare coprifuoco e quiete pubblica,  la pulizia della strada con l’autobotte da parte della nettezza urbana – continua Manuel Fava-. In pochi minuti le vie si svuotavano: nessuno voleva rovinarsi vestito o scarpe e quando il primo gruppo iniziava a ripiegare verso casa gli altri finivano col seguirlo. Questa è stata l’unica azione efficace: cartelli, magliette e body guard non hanno funzionato». Se nei momenti di massima tensione sono arrivati anche secchi d’acqua da parte dei residenti per spegnere il divertimento della movida, non sono mancate soluzioni interessanti, nate in collaborazione con l’Università: «Il progetto prevedeva l’installazione di barriere fonoassorbenti e di teloni per limitare al massimo l’impatto acustico- continua il segretario della Fipe di Parma-. Ma purtroppo il piano caldeggiato da tutte le parti si è dovuto scontrare con il bilancio: gli investimenti erano ingenti e le alterne vicende dell’amministrazione comunale di Parma, tra cui il commissariamento della città, non hanno di certo aiutato».

 

 




Trigona, «pronti per Expo, ma il lavoro non si ferma qui»

Trigona Visit Bergamo«Visit Bergamo è un progetto di comunicazione integrata che si esprime attraverso un marchio che riunisce tutti gli strumenti di promozione, on line e cartacei, prodotti sotto la regia di Turismo Bergamo attraverso la quale operano Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bergamo», spiega il presidente di Turismo Bergamo Luigi Trigona. «Alla nascita di questo nuovo progetto ha dato un importante il contributo la Camera di Commercio, gran parte del lavoro svolto, infatti, è stato reso possibile grazie ai bandi camerali» precisa ricordando che «il ruolo di Turismo Bergamo continua ad essere quello di punto di sintesi e di comunicazione della promozione del territorio bergamasco in tutta la sua interezza, legando le diverse aree del territorio e coordinando le singole azioni di promozione in modo che siano tutte parte di un unico progetto»

Se parte cercando in primo luogo di agganciare i visitatori che arriveranno per l’Expo, l’iniziativa non si lega esclusivamente al periodo dell’esposizione. «È un processo che ristruttura dalle fondamenta la promozione e che è studiato per essere di lunga durata – afferma Trigona -. Per Expo siamo pronti con questa versione e con altre versioni che saranno rilasciate tra un paio di settimane, ma non è un lavoro che si ferma qui, anzi tutto il territorio e i nostri partner territoriali-  quali per esempio Promoserio, Promoisola, Consorzio Città di Bergamo, Eco Turismo Valle Imagna a Altobrembo – sono coinvolti negli sviluppi per le loro aree di competenza».




VisitBergamo, la promozione turistica cambia passo e vola anche con Ryanair

Decolla la promozione del turismo bergamasco. Lo fa con il nuovo marchio VisitBergamo.net che raccoglie i cinque anni di attività di TurismoBergamo.it e rinnova la sfida di Comune di Bergamo, Camera di Commercio e Provincia a far conoscere ed attrarre visitatori sul territorio. VisitBergamo diventa l’immagine coerente con la quale città e provincia si presentano al pubblico nazionale e  internazionale. Il progetto comprende infatti un nuovo portale turistico, una rinnovata attività sui social network, un hub di applicazioni di facile uso, oltre, naturalmente, alla rinnovata volontà a mettere in rete tutta l’offerta turistica del territorio bergamasco.

Per chi vola

bergamo su carte d'imbarco ryanairTra i luoghi e i canali scelti per promuovere Bergamo c’è anche l’aeroporto di Orio al Serio, porta d’accesso per quasi 10 milioni di passeggeri all’anno. Qui, grazie all’intesa con Sacbo, il marchio e la campagna di comunicazione colonizzerano letteralmente pavimento e pareti, così che tutti coloro che percorreranno i corridioi e gli spazi dell’aerostazione non potranno non notare i messaggi e le immagini che raccontano bellezze e attrattive. Un’azione pensata soprattutto per attrarre e trattanere i visitatori diretti verso Milano ed Expo.

Ma VisitBergamo si fa conoscere ben prima del viaggio. “La meraviglia a un passo da Expo” sarà infatti lo slogan che comparirà sugli spazi pubblicitari 120mila carte d’imbarco Ryanair durante il periodo dell’esposizione universale. I viaggiatori che prenoteranno in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania un volo per Orio al Serio-Caravaggio vedrano prciò stampato sul proprio biglietto il box VisitBergamo. I clienti Ryanair stanno inoltre ricevendo proprio in questi giorni le immagini della campagna attraverso la newsletter della compagnia. In Italia, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania saranno più di 4,3 milioni le e-mail che promuoveranno Bergamo nei mesi di maggio e giugno.

Il nuovo sito: www.visitbergamo.net

visitBergamo portaleIl portale è realizzato in cinque lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e italiano), ma ne arriveranno in futuro altre, e permette al visitatore di individuare le diverse offerte turistiche del territorio nel periodo della sua permanenza: sarà sufficiente inserire la data di arrivo e quella di partenza per ottenere le informazioni più importanti, che potranno essere filtrate anche per area tematica: cultura, eventi, enogastronomia, etc. Inoltre, potrà pianificare il proprio viaggio a Bergamo e nel suo territorio grazie allo strumento My Visit, una utility che consente di costruire la propria visita su misura.

Per migliorare i testi e le immagini, su VisitBergamo lavora una redazione composta da un coordinatore editoriale, un social media manager, cinque giornalisti (esperti in materie come arte, food e outdoor), cinque fotografi e videomaker tra cui il coordinatore dell’immagine Fabio Toschi. Il sito si propone anche a ricoprire il ruolo di regia comunicativa, un unico database che si propone come rete privilegiata ai consorzi e agli enti di promozione turistica, per poi esplodere e diffondere notizie e contenuti grazie all’innovativo sistema E015 e alle applicazioni per smartphone che se ne avvalgono.

Social Network #VisitBergamo

L’attività di promozione si apre in modo integrato ai social network con una presenza significativa sulle principali piattaforme come facebook, twitter e instagram. Al portale VisitBergamo si affiancano le attività quotidiane sui social: notizie, curiosità, immagini, che si rimbalzano e si declinano in base ai rispettivi linguaggi specifici. Anche in questo caso sono previste 4 lingue oltre all’italiano.

Il tutto si riunisce intorno all’hashtag #VisitBergamo: sono più di 8.000 i “mi piace” della pagina facebook, poco meno di 1.000 quelli del profilo twitter,  quasi 500 infine i seguaci su instagram. Per tutti i social network il claim è molto semplice: Bergamo, un capolavoro italiano.

In questi giorni tutte le piattaforme stanno eseguendo il conto alla rovescia verso l’appuntamento di Expo: ogni giorno un luogo diverso della città e della provincia accompagna il countdown in vista dell’inaugurazione dell’esposizione universale milanese del 1 maggio.

L’Hub VisitBergamo

Novità del nuovo corso di VisitBergamo è l’Hub di applicazioni per smartphone e tablet, strumento di grande utilità per tutti i visitatori che vogliono avere la città e la provincia di Bergamo sempre a portata di mano. Hub di App, ovvero un agglomerato di tutte le applicazioni (in costante evoluzione ed espansione) che aiutano a conoscere meglio il territorio e a usufruirne: oltre a VisitBergamo (itinerari d’autore per vivere la città e la provincia) e alla funzione My Visit (l’utente prepara il suo percorso sul portale e ritrova i suoi percorsi personalizzati sulla App), disponibili, tra gli altri, ATB Mobile e Bergamo Kids.

L’Hub sarà a disposizione a partire dai primi di maggio, in occasione di Expo Milano 2015: sarà disponibile per sistemi iOS e Android, ma in futuro sarà fruibile anche dai sistemi Microsoft Mobile.

Una nuova immagine del territorio

VisitBergamo è anche una rivisitazione e un aggiornamento dell’immagine della città e della provincia: dai risultati delle ricerche in ambito turistico nascono la decisione e la volontà di rivedere il modo di promuovere la città attraverso una produzione fotografica e visuale in grado di comunicare al meglio le offerte e le attrazioni del territorio bergamasco.

Press Tour

Non solo comunicazione web, ma anche attenzione alla stampa estera, di settore e non, con un lavoro di ufficio stampa e di organizzazione per creare dei press tour dedicati alla città e al territorio. Un esempio? I corrispondenti e i giornalisti delle testate inglesi di The Times, Guardian, Daily Express, The Sun, Daily Mirror, Metro, Travelmail.co.uk e di quelle tedesche di Bild, Der Spiegel, Die Zeit, Fvw, Touristik aktuell sono stati invitati a Bergamo e tra maggio e giugno visiteranno la città per promuoverla al meglio sulle pagine delle rispettive testate.