Era in prima linea contro il degrado di Via Previtali

48 anni appena compiuti, Gigi Parma era una persona molto nota in città. Non solo dalla variegata clientela del suo locale, che lo scorso anno ha festeggiato i 15 anni apertura, ma anche per gli impegni in ambito associativo e politico. Oltre ad aver rappresentato il mondo dei pubblici esercizi in  Ascom per alcuni mandati, è stato presidente dell’associazione di commercianti Tasso Insieme e della Comunità delle botteghe di Città alta, dove ha gestito il pub Papageno, e dato vita all’associazione per il rilancio delle attività commerciali Bergamo al Centro. Attualmente era responsabile per il Commercio dell’Associazione Rete Imprese Bergamo. Tra le sue iniziative più recenti il richiamo dell’attenzione di istituzioni e forze dell’ordine sulla sicurezza alla zona di via Previtali, in particolare sull’escalation delle risse notturne tra i frequentatori di locali etnici.

 




I testimoni: “Si sentiva un forte odore di gas”

I testimoniI tre testimoni dell’esplosione avvenuta questa mattina, alle 4,30, al Maguire’s Pub di via Previtali a Bergamo. Si tratta di due tunisini e un marocchino. Hanno raccontato di aver sentito un forte odore di gas, poi l’esplosione e le fiamme. I tre hanno aggiunto di aver tentato di entrare nel locale per portare eventuali soccorsi ma senza riuscirvi. “C’erano fiamme e molto fumo” hanno precisato. Poi sono arrivati i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

 




Maguire’s pub, Parma indebitato. L’incendio doveva essere la soluzione

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Sulla tragica morte di Gigi Parma, rimasto vittima nell’esplosione avvenuta martedì mattina alle 4,30 all’interno del suo pub, il Maguire’s di via Previtali, gli inquirenti cominciano ad avere le idee un po’ più chiare. Sono state escluse le piste dell’attentato, dell’ incendio doloso ad opera del racket. Resta – ed è l’ipotesi su cui si sta indagando – il reato del semplice incendio, in attesa di ulteriori sviluppi. Gli inquirenti, nel ricostruire gli ultimi istanti di vita di Parma, si sarebbero imbattuti in diversi particolari che starebbero delineano uno scenario angosciante.

Stando alle prime ricostruzioni, infatti, all’interno del locale sarebbero state trovate tre taniche di benzina senza i tappi e dei guanti di lattice indossati dalla vittima. Considerato che la porta del pub non è stata forzata – le chiavi erano ancora inserite nella serratura – e che Parma aveva fatto ritorno nel locale un’ora dopo la chiusura, l’ipotesi al vaglio è che sia stato lo stesso titolare a scatenare l’incendio che ha poi generato l’esplosione.

Ci sono ulteriori elementi che, secondo gli inquirenti avvalorerebbero questa tesi: il fatto che Parma abbia lasciato i tre cellulari a casa (per non essere tracciato?) e la moto parcheggiata, una volta tornato al pub, in un posto insolito rispetto alle abitudini. Non solo: avrebbe fatto ritorno al pub eludendo tutte le telecamere pubbliche in città. Il che fa pensare a un piano studiato a tavolino, forse per incassare i soldi dell’assicurazione e porre un rimedio alla situazione debitoria fuori controllo. In queste ore, del resto, non sono più un mistero le difficoltà che Parma aveva nel pagare i fornitori, i 16 dipendenti, l’affitto del locale. Dar fuoco al pub era diventata quindi l’ultima spiaggia, la soluzione per ripartire, e ciò getta qualche ombra anche sulla veridicità delle minacce che Parma sosteneva di aver ricevuto. Sono state costruite a tavolino per dare più credibilità all’incendio? Questa è l’ipotesi avanzata dagli inquirenti.

Nell’esplosione – lo ricordiamo- sono rimaste intossicate una decina di persone. Tra queste anche un bimbo di 3 anni. Il piccolo, come gli altri che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, vive in uno degli appartamenti sopra il locale di via Previtali. A ripercorrere i drammatici momenti è il padre del bimbo. «Abbiamo sentito un botto e abbiamo cercato di capire dove era successo – racconta l’uomo, che era in casa con la moglie e il figlioletto – . Dalle finestre abbiamo notato che le fiamme e il fumo salivano sui piani, ci siamo spaventati tanto». «Abbiamo tentato di uscire, ma non potevamo – prosegue -: stavano prendendo il sopravvento le fiamme e il fumo nero, non capivamo se potevamo passare dall’altra parte, siamo tornati in casa, poi siamo stati aiutati dai pompieri. Mio figlio ha respirato il fumo, è stato portato subito al Pronto soccorso e poi dimesso dopo gli esami. L’appartamento è agibile, ma per ora non entriamo: non sono sicuro, meglio aspettare». I funerali di Gigi Parma sono stati intanto fissati per venerdì, alle 10, nella chiesa del cimitero di Bergamo.

 




Bergamo, scendono in campo i sette operatori di quartiere

palazzo FrizzoniParte subito dopo Pasqua il nuovo modello di partecipazione promosso dal Comune di Bergamo: arrivano gli “Operatori di Comunità”, le figure individuate dall’amministrazione come facilitatori nel rapporto con il territorio e le reti sociali di quartiere. Una rivoluzione rispetto al modello precedente, quello delle circoscrizioni in cui i rappresentanti provenivano da liste e partiti politici: il nuovo sistema parte invece dalla valorizzazione dell’esistente, ovvero da quelle associazioni, enti e realtà che già lavorano e si impegnano sul territorio e nei quartieri.

A loro si affiancano gli operatori: saranno 7, quattro individuati tra i dipendenti del Comune di Bergamo e tre invece provenienti dai servizi di co-progettazione tra il Comune e il Terzo Settore. Individuati in base ai profili professionali (sono tutti operatori sociali o educatori professionali) e all’esperienza maturata in passato nel lavoro sociale di quartiere, gli Operatori hanno già partecipato ad alcuni dei 29 incontri che l’assessore alla Coesione sociale Maria Carolina Marchesi ha effettuato nei quartieri cittadini per illustrare la riforma e prendere contatto con le realtà territoriali. Ogni Operatore sarà a servizio di 3 quartieri a partire dalle prime settimane di aprile e saranno presentati alle reti sociali esistenti nei quartieri a partire dal 15 aprile.

L’Operatore di quartiere indicherà ai cittadini i servizi a cui potersi rivolgere, le associazioni o i gruppi di quartiere con cui mettersi in contatto, favorendo così la partecipazione attiva alle reti. Inoltre faciliterà i contatti con gli uffici dell’Amministrazione comunale, fornirà informazioni su percorsi o progetti esistenti a cui poter partecipare e interverrà direttamente per favorire il dialogo e l’incontro sul territorio e nei quartieri tra gruppi, associazioni e servizi.

Ogni operatore avrà una sede specifica in ogni quartiere, utilizzando gli spazi ex circoscrizionali e comunali già esistenti: in questo modo potrà divenire riferimento credibile per le reti sociali, delle quali svolgerà mansioni di segretariato, e la cittadinanza. Ogni settimana incontrerà gli altri operatori cittadini, creando un coordinamento costante in grado di omogeneizzare l’attività su tutto il territorio comunale.

A supervisionare l’attività sui territori, vi sarà un Comitato Scientifico, composto dal prof. Ivo Lizzola dell’Università di Bergamo, dal prof. Filippo Pizzolato dell’Università Bicocca e dalla prof.ssa Manuela Tomisich dell’Università Cattolica di Milano.

Nei 29 incontri svolti nei quartieri dall’assessore Marchesi sono emersi molti elementi di interesse: in primis una certa attesa nei confronti del nuovo modello da parte dei cittadini, generando aspettative sul ruolo degli operatori di comunità e sulla futura gestione degli spazi ex circoscrizionali, che potranno da oggi essere affidati anche ai gruppi di quartiere. In alcuni casi, gli incontri hanno generato anche una prima aggregazione di gruppi già esistenti, formando delle reti anche laddove non erano ancora esistenti o effettive.

“Il punto di partenza saranno – spiega l’assessore alla coesione sociale Maria Carolina Marchesi – i 23 quartieri di Bergamo. Le reti (composte da associazioni, istituzioni come scuola e parrocchie, e soggetti che si occupano di servizi di vario titolo) sono diverse tra loro, ma sono tutte una risorsa del tessuto sociale. Il gruppo dei Delegati si riunirà in un coordinamento congiunto con il gruppo di coordinamento interassessorile già operante presso l’amministrazione: in questo modo si favorirà la coesione tra il Comune e i quartieri, mantenendo un filo diretto con coloro che operano sul territorio ed entrano in contatto con le istanze delle reti.”




I locali di Borgo Santa Caterina: «Spostare la movida al parco Goisis? Anche no»

Non solo animare la città durante la bella stagione. Il bando del Comune di Bergamo per l’assegnazione degli spazi estivi, aperto da oggi, vuole anche promuovere il trasferimento di quelle attività di somministrazione e svago, soprattutto giovanile, che più creano problemi per il rispetto del diritto alla quiete e al riposo dei residenti. Il riferimento più immediato è alla cosiddetta movida di Borgo Santa Caterina, dove si riaccende ciclicamente lo scontro tra locali serali e abitanti e tra questi e le regole varate dall’amministrazione.

Mentre il quartiere è in attesa del nuovo regolamento che andrà ad agire sugli orari di apertura dei locali, il bando sugli “estivi” offre un’alternativa ai gestori, prevedendo condizioni più vantaggiose proprio per reti o raggruppamenti di esercenti e commercianti che lavorano «in aree contigue» a quelle messe disposizione dal Comune. Mappa alla mano, le location più vicine a Borgo Santa Caterina sono l’area verde esterna al Parco Goisis, al Monterosso, e gli Spalti di Sant’Agostino.

Proposte che potrebbero interessare ai locali? Luca Rebuzzi, titolare del Reef Cafè, sintetizza i ragionamenti che si stanno facendo avanti tra i colleghi. «Siamo sempre stati disponibili al dialogo e a prendere in considerazione nuove strade – dice -, che devono però essere percorribili e sostenibili dal punto di vista imprenditoriale. Ciò che proprio non vogliamo è che si creino motivi di contrasto con i residenti di altre zone della città… sinceramente ci bastano quelli che abbiamo qui». Su questo aspetto, il parco Goisis non sembra dare troppe garanzie. «È vero – rileva Rebuzzi – che il bando prevede la chiusura alle 2.30 (il venerdì, sabato e i prefestivi e alle 2 da domenica a giovedì ndr.), la sola autorizzazione comunale non ci mette però al riparo da lamentele e richiesta di intervento delle forze dell’ordine da parte dei residenti. Lo scorso anno l’area non è andata a bando, il che forse qualcosa dovrebbe significare, e dalle gestioni negli anni precedenti abbiamo saputo che, in realtà, l’attività di intrattenimento e somministrazione non era così gradita dopo certi orari. Del resto lo spazio è in un centro abitato». I gestori di Borgo Santa Caterina non sono contrari all’idea di “trasferirsi” e sono pronti a presentarsi con un progetto di gruppo, «ma la proposta deve essere allettante sul piano imprenditoriale – rimarca Rebuzzi -. Nonostante gli apprezzabili incentivi messi in campo dal Comune riducendo le tariffe per l’occupazione del suolo pubblico, dovremo sostenere le spese per le strutture, il personale, le utenze, le forniture e gli investimenti si fanno se ci sono le premesse giuste per affrontare il rischio d’impresa. Le incognite sul parco Goisis sono un po’ troppe. Il rischio è che chiudiamo prima i locali in Borgo Santa Caterina per via del regolamento comunale e che poi siamo costretti a chiudere anche l’estivo per le nuove lamentale dei residenti, sarebbe un danno doppio per le nostre attività. In più è una location da lanciare da zero».

Più appetibili appaiono gli Spalti di Sant’Agostino, «anche questi vicini alle nostre attività». «Su ques’area credo saranno interessati anche quest’anno i locali di Città alta – riflette -, ma si può pensare magari a una condivisione degli spazi. Si possono comunque valutare anche altre aree a patto che non siano a rischio disturbo per i residenti e siano facilmente raggiungibili».

Oltre che nell’area esterna del parco Goisis e sugli spalti di Sant’Agostino, il bando prevede spazi estivi sugli spalti di San Giacomo e di San Michele, in piazzale degli Alpini, che torna dopo alcuni anni nella mappa dell’intrattenimento en plein air con un taglio prettamente legato agli eventi sportivi, e, novità, in piazza Dante, uno dei luoghi che l’amministrazione punta con decisione a rivitalizzare. Si è già avviata, invece, la stagione al parco della Trucca, la cui gestione è stata assegnata a 30 e Lode Café. Le attività partiranno tutte il primo giugno e si concluderanno il 6 settembre sui tre spalti, il 13 in piazzale degli Alpini e piazza Dante e il 27 al parco Goisis.

La presentazione delle domande è aperta fino alle 12.30 del 30 aprile – Per partecipare




Imprese, le pratiche Asl si sbrigano sul sito del Comune

Continua lo snellimento delle procedure attraverso lo sportello telematico del Comune. Grazie all’intesa tra l’amministrazione cittadina e l’Asl, le imprese potranno svolgere tutte le pratiche e i pagamenti di competenza dell’azienda sanitaria direttamente sullo sportello telematico del SIGI.

Gli utenti impegnati nelle procedure di avvio di una nuova attività, nella modifica di un’attività esistente, nel cambiamento di ragione sociale, nella cessazione, nella sospensione o ripresa di una attività, o anche solo nella richiesta di un parere discrezionale in materia di edilizia potranno quindi trovare riscontro direttamente sullo sportello telematico comunale anche per gli adempimenti di pertinenza dell’ASL, risparmiando tempo.

Si automatizza completamente anche la fase di incasso e rendicontazione dei diritti di segreteria, previsti per l’istruttoria dei procedimenti, grazie alla disponibilità del sistema di pagamento elettronico già predisposto sul portale web del Comune di Bergamo, anche per l’incasso dei diritti di competenza dell’Asl. Sarà poi il Comune stesso a rendicontarli trimestralmente e a versali all’Asl.

Sono in corso i collaudi della procedura informatica e non appena ne sarà stato dichiarato l’esito favorevole, il servizio sarà attivo. Già nel mese di aprile è prevista la possibilità di avvalersi di questo notevole snellimento burocratico, «ulteriore passo verso quell’unificazione delle procedure che intendiamo raggiungere sullo sportello telematico del Comune di Bergamo» dichiara l’assessore alla Semplificazione Giacomo Angeloni. «La delibera sarà approvata nella Giunta di oggi – continua Angeloni – e rappresenta un servizio di notevole importanza per le aziende e i cittadini. Quando abbiamo presentato il pacchetto di sgravi “Bergamo città semplice e low tax” avevamo chiaramente rimarcato l’intenzione di semplificare la vita e la burocrazia alle imprese del nostro territorio: contiamo di proseguire questo percorso nei prossimi mesi con un ulteriore snellimento e delle procedure».

«Si tratta di un progetto virtuoso. Un esempio di snellimento burocratico che porterà ad un tangibile risparmio economico, ad un miglioramento delle funzionalità del sistema e all’ottimizzazione delle risorse. Asl Bergamo, che crede nella collaborazione tra pubbliche amministrazioni, ha fortemente voluto partecipare ad una nuova alleanza cooperativa che si traduce in un concreto avvicinamento al cittadino», evidenzia Mara Azzi, direttore generale dell’Asl di Bergamo




I commercianti: «Non siamo una via secondaria, meritiamo più attenzione»

 

PARCHEGGIO VIA CONTRADA
I posteggi sono sul lato commerciale della Via, per il carico-scarico bisogna attraversare la strada

I problemi di Via Tasso non sono legati esclusivamente alla ztl, ma iniziano ben prima del varco elettronico. In Contrada Tre Passi i posteggi, riservati esclusivamente ai residenti, sono stati piazzati tutti dall’unico lato commerciale della via, mentre il carico-scarico sta dall’altra parte della strada, dove non c’è l’ombra di un negozio, rendendo non poco agevoli le operazioni di consegna e ritiro merci dai fornitori.

Ma oltre al disagio, c’è anche la beffa di vedere cancellare dalla vista dei passanti le vetrine: «Ho provato a segnalare quest’anomalia al Comune: basterebbe ridisegnare le strisce gialle- spiega Mario Casali, della Casa della Renna-. Bastano piccoli accorgimenti per migliorare l’area, come già fatto in Via Tasso, con l’eliminazione dei paletti e l’inserimento di fioriere sempre curate».

MARIO CASALI
Mario Casali

 

MADAMA
Antonio Madama

Di contro, per abbellire la via ed invogliare la gente ad entrare nel nuovo negozio di fiori Madama, con fioriere e composizioni l’iter di autorizzazioni per occupazione del suolo pubblico è stato massacrante, a detta del titolare: «Ho dovuto aspettare due mesi per l’autorizzazione ed è stato tutto molto complesso: per un tavolo e una fioriera ho dovuto presentare un progetto dettagliatissimo. Nonostante i fiori abbelliscano una via che si sta sempre più desertificando, più di una volta gli agenti sono venuti a controllare gli ingombri col centimetro in mano- spiega Antonio Madama-. La sensazione è che l’iniziativa più semplice si riveli complicata. Così non si agevolano certo l’imprenditoria giovanile e le nuove imprese, già chiamate a far fronte ad affitti elevatissimi e ad altri problemi. Per la sicurezza della via sarebbe bello vedere un restyling dell’illuminazione che è assolutamente insufficiente. E infine, ben vengano le domeniche senz’auto, ma che si pensi anche ai parcheggi, sennò il risultato è che la città si svuota e i centri commerciali si riempiono».

MONIA REMOTTI
Monia Remotti

La via va rivitalizzata: «Via Tasso ha negozi storici ed è assolutamente piacevole passeggiarvi, però sembra che si faccia di tutti per concentrare gli eventi solo in Via XX Settembre e sul Sentierone, già animate di per sè- commenta Monia Remotti, titolare con il fratello Francesco del negozio Mcs- Marlboro Classics, appena fuori dall’area soggetta a ztl-. Solo in questi giorni, dopo la segnalazione all’Ufficio del Verde, il Comune ha provveduto a potare le aiuole che non vedevano da due anni le cesoie. E’ bastata una segnalazione per vedere ripulire le aiuole che erano ormai un ricettacolo di immondizia, però senza il nostro interessamento la sensazione è che la via avrebbe potuto continuare per mesi ad essere dimenticata». Via Tasso non è una via secondaria, tiene a ribadire Monia Remotti a nome dei commercianti della via: «Ci auguriamo di portare eventi nella via con il distretto del commercio. Ora stiamo organizzando alcuni eventi in avvicinamento ad Expo, a partire da un progetto con il Liceo Manzù e il Quarenghi per dare visibilità alle opere realizzate dai ragazzi. Finora le iniziative hanno avuto un ottimo riscontro, dai costumi teatrali nei negozi per l’avvio della stagione lirica l’anno scorso allo show-cooking in omaggio all’arte golosa di Palma il Vecchio poco più di un mese fa».

MIRKO ISNENGHI
Mirko Isnenghi

Mirko Isnenghi, storico ottico della Via, oltre che candidato sindaco alle ultime amministrative ed ex presidente dell’associazione di Via Tasso,  riconosce a Gori il merito di aver migliorato la zona a traffico limitato, ma sottolinea l’urgenza di una politica del commercio prima che nuove attività siano costrette a chiudere:« In due mesi il sindaco ha migliorato l’area, riuscendo ad abbellire l’area pedonale, cosa che da quattro anni chiedevamo con insistenza all’amministrazione Tentorio. Ora ci aspettiamo di veder estesa l’area pedonale perché questa frammentazione non ha senso. La via sente la crisi, ma chi gestisce immobili e canoni d’affitto sembra ignorare l’andamento economico attuale. Le locazioni incidono troppo sulle attività  ed è tempo di intervenire. Vogliamo avere un centro con ristoranti e gioiellerie o una passeggiata commerciale? La città sta morendo, non ha più un’anima: Via Venti Settembre ormai non è più supportata commercialmente dalle vie adiacenti, la Galleria Mazzoleni ha centinaia di metri sfitti e sul Sentierone abbiamo assistito a chiusure eccellenti. Il rischio è quello che anche Via Venti torni alla crisi degli anni Trenta, quando tutti fallirono e andarono in concordato». Serve un vero rilancio della città: «Non è il momento di speculazioni con affitti spropositati. La politica deve prendere per mano la città- continua Isnenghi-. Un centro commerciale storico è più potente di qualsiasi shopping center ed è bene che anche i negozianti ne abbiano la consapevolezza. La città pulsa, vive e si evolve, ma va assecondata nei suoi cambiamenti sennò diventa un dormitorio». Beppe Marchetti di Lago Store, showroom di arredo, vuole far rivivere la Piazza, radunando tutti allo stesso tavolo, come già fatto con il progetto “Community Table” in Piazza Pontida e alla GAMeC: «Piazzetta Santo Spirito potrebbe diventare il luogo di ritrovo per antonomasia. Abbiamo una Chiesa con una Pala del Lotto straordinaria e fresca di restauro, eppure sono molti i bergamaschi ad ignorarne l’esistenza. L’idea è di promuovere, anche in concomitanza ad Expo, la condivisione di idee ed esperienze; l’obiettivo è coinvolgere la città, i negozi, le imprese per rendere la città più viva, moltiplicando le occasioni di confronto e- perchè no- anche di business. L’idea, nata durante il Salone del Mobile, sta riscuotendo un buon successo. Speriamo di portarla anche nella nostra Piazzetta e di riuscire con un’iniziativa semplice a rendere il quartiere più vivo, ma anche più coeso e determinato». Le auto posteggiate in Piazza e la ztl dei furbetti della sosta continua ad essere uno dei problemi principali dell’area: «L’amministrazione si sta impegnando a risolvere la questione, ma purtroppo l’area è soggetta a vincoli della Soprintendenza e al momento sembra difficile intervenire sull’arredo urbano- continua Marchetti-. Dopo le 19 purtroppo la via diventa terra di nessuno, quando il solo passaggio notturno garantirebbe un minimo di presidio. Non c’è poi alcuna tolleranza per chi sfora anche solo di cinque minuti l’orario: durante un allestimento in negozio è bastato sgarrare di qualche minuto per ricevere, andando avanti e indietro, ben tre multe». Il problema dei posteggi è sotto l’occhio costante dell’erborista Gianfranco Baroni, dato che parte delle vetrine del suo negozio Antichi Profumi si affacciano in Piazzetta Santo Spirito: «E’ innegabile che la situazione sia migliorata con l’amministrazione Gori, ma si avverte l’esigenza di un progetto più ampio per liberare definitivamente la Piazzetta dalle auto. Un’idea, dato che il sedime è di proprietà comunale, è quella di destinare ai residenti l’area della sosta in Via Pignolo, al civico 42, magari con un canone agevolato».




Via Tasso, Zenoni: «Stiamo lavorando per valorizzare l’intera area»

ztlSarà una delle zone più vitali e dinamiche della città, è solo una questione di tempo. L’assessore alla Pianificazione Territoriale e alla Mobilità Stefano Zenoni invita ad immaginare l’area tra qualche anno, con la riapertura dell’Accademia Carrara, la ztl completata da Piazza Pontida a Piazzetta Santo Spirito ed inserita nel rinnovato Centro Piacentiniano, la Montelungo frequentata da studenti e professori. Ma, coi piedi ben piantati per terra, è pronto ad esaminare ogni criticità di Via Tasso: «Era nostra intenzione completare con il restyling di Piazzetta Santo Spirito le migliorie dell’area soggetta a ztl, ma ad oggi stiamo aspettando il parere della Soprintendenza. Purtroppo siamo a conoscenza, grazie anche alle continue segnalazioni, del problema della sosta selvaggia in Piazzetta Santo Spirito. Con il placet della Soprintendenza, panchine e aiuole ed altri elementi di arredo urbano- compatibili con le esigenze del mercatino del martedì mattina- dovrebbero disincentivare la sosta in divieto e chiudere definitivamente il problema. Ci auguriamo a breve». Quanto all’idea di mettere a disposizione per la sosta dei residenti l’area, già nel piano delle alienazioni del Comune, al 42 di Via Pignolo, Zenoni mostra apertura, nonostante non sia di stretta competenza del suo assessorato: «Ad oggi  dei 30 posti auto disponibili, ne restano 13 (5 sono stati venduti, 2 sono in affitto e 10 sono di pertinenza delle case del complesso). E’ difficile immaginare una soluzione diversa dalla vendita o dall’affitto dei posteggi: l’idea è, qualora il bando sia concluso, di valutare nuove richieste per i 13 posteggi liberi». Più complessa la questione dei parcheggi a pagamento a servizio dell’area: «Abbiamo incontrato il gestore del parcheggio di Via Camozzi, aperto fino alle 21 da lunedì a sabato, ma, dati gli elevati investimenti richiesti per l’automazione degli accessi, è difficile immaginare ad oggi un’estensione degli orari. Oltre al parcheggio di Via Camozzi, che resterà diurno, l’area può essere servita di sera e la notte dal parcheggio di Via Verdi, aperto 24 ore, che tra l’altro ha tariffe agevolate per la sosta dopo le 20».

ZenoniDifficile immaginare libertà di transito in ztl la notte: «Credo che spegnere le telecamere dopo le 19 rappresenti un vero e proprio disastro per la zona. Il rischio è di avere auto parcheggiate ovunque e di creare ulteriori aree di sosta selvaggia oltre a Piazzetta Santo Spirito. Per di più abbiamo ricevuto diverse richieste dai locali di Via Tasso e Pignolo per mettere tavolini all’aperto ed è impensabile concedere accesso alle auto in un’area che mira ad essere sempre più pedonale». Accolta la richiesta di una maggiore flessibilità nell’accreditamento dei veicoli, avanzata dalla via: «Con la gestione digitale dei parcheggi che contiamo di portare a termine entro l’anno, nonostante si tratti di un’operazione complessa, sarà senz’altro più immediato e agevole procedere con le richieste dei permessi. I fornitori dei negozi e delle attività  dovranno accreditarsi solo una prima volta  per poter accedere alla ztl. Si può pensare una formula altrettanto semplice anche per i residenti che potrebbero segnalare per esigenze particolari, come l’accompagnamento di minori, targhe e veicoli». Sarà invece immediato l’interessamento per sanare l’anomala distribuzione degli spazi di sosta residenti e di carico-scarico di Contrada Tre Passi, con le auto parcheggiate che oscurano le vetrine e l’area deputata a rifornire i negozi dall’altra parte della strada: «Mi interesserò personalmente della cosa. Se non vi sono ragioni particolari per l’attuale posizionamento delle strisce, non vedo ostacoli per invertirle. Ci vuole davvero poco a ridisegnare la sosta». Zenoni rassicura infine l’area sulla sua centralità:«Bisogna inoltre considerare che il progetto della Montelungo porterà senz’altro con sè una riflessione sul tema dei parcheggi. Il progetto prevede inoltre circa 2 milioni di euro per la riqualificazione degli spazi pubblici nelle aree circostanti che interesseranno senz’altro la Carrara e il Parco, ma di cui beneficeranno anche Via Tasso e Via Pignolo. L’idea è quella di creare un percorso ciclo-pedonale che colleghi l’Accademia a Piazzetta Santo Spirito».




Gli albergatori bergamaschi: «Clientela in calo mentre il fisco ci strangola»

«reception“Segnano tempo instabile le previsioni sul movimento turistico degli italiani”. È questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati previsionali sulle vacanze di Pasqua degli italiani. “Infatti – rimarca Bocca – addirittura l’85,1% di italiani, pari a circa 51 milioni di persone, non si muoveranno di casa per il periodo pasquale, evidenziando tra i motivi della non-vacanza fondamentalmente quelli economici (49,4% dei casi), seguiti dai motivi familiari (21,9%) e da motivi di salute (17,1%).

“Quanto poi alla struttura ricettiva prescelta – sottolinea il presidente degli albergatori italiani – quei 9 milioni di connazionali che potranno permettersi un breve periodo di vacanze, per quasi il 50% opteranno tra la casa di parenti o amici e la casa di proprietà, rendendo ancor più esiguo il reale movimento turistico in grado di generare giro d’affari ed animare l’economia. “Per un risultato finale – conclude Bocca – che deve far riflettere attentamente Governo e Parlamento ai quali chiediamo l’adozione di misure straordinarie quali un alleggerimento della pressione fiscale e degli altri costi che gravano sul sistema ricettivo ed una revisione degli incentivi per chi crea lavoro, in quanto il contratto a tutele crescenti può andar bene per le imprese che hanno una domanda ‘piatta’, ma è di fatto inapplicabile per il turismo interessato da notevoli fluttuazioni della domanda che impongono il ricorso principalmente a contratti a tempo determinato”. Dichiarazione Zambonelli su presenze di Pasqua

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

“Abbiamo in effetti passato momenti e periodi pasquali migliori – ribadisce anche Giovanni Zambonelli – presidente di Federalberghi Bergamo -. Per la città la situazione non è certo soddisfacente e quella che manca è innanzitutto la clientela italiana. L’indagine di Federalberghi disegna bene anche la situazione di Bergamo. Inoltre – continua Zambinelli – la diminuzione della clientela e l’alta pressione fiscale stanno creando delle difficoltà al nostro settore. La tassa sui rifiuti e l’Imu sono diventate insopportabili ed è davvero arrivato il momento di far riflettere attentamente Governo e Parlamento come ha dichiarato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca”.




Riaprono le cannoniere. Ghisalberti: “Patrimonio ancora poco conosciuto”

Cannoniera San MicheleDal 3 aprile riapre al pubblico il percorso alla scoperta di alcuni dei più bei gioielli della Bergamo sotterranea: le cannoniere di San Michele e di San Giovanni, poste lungo il tracciato delle mura veneziane, utilizzate un tempo come ricovero per artiglieria e munizioni e la Fontana del Lantro, adibita a usi domestici e civili prima del la costruzione del nuovo acquedotto. “È un percorso di notevole rilevanza questo della Bergamo sotterranea, – dichiara Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – un pezzo di patrimonio importante della Città che, ancora poco conosciuto, sarà di grande interesse per cittadini e turisti, soprattutto in questo periodo in cui siamo impegnati a valorizzare le mura venete con la candidatura Unesco”. La Fontana del Lantro si trova in Via Boccola (Città alta) accanto alla chiesa di San Lorenzo. Da lì, si può facilmente raggiungere la Cannoniera di San Michele, situata sulla destra all’inizio di Viale delle Mura, dopo Porta Sant’Agostino. Percorrendo tutto il viale si può infine raggiungere la Cannoniera di San Giovanni, posta sotto l’omonimo baluardo prima dell’ultima curva del Viale delle Mura in direzione di Colle Aperto.

Questi siti saranno aperti per visite libere e gratuite con gli orari e le modalità sotto indicate:

Cannoniera di San Giovanni

lunedì e venerdì: 14-18

sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18

Numero massimo di persone per visita: 50 – durata: 30 minuti

E’ obbligatorio indossare scarpe comode per pericolo di scivolamento dovuto al fondo bagnato. E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili.

Fontana del Lantro

lunedì e venerdì: 14-18

sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18

Numero massimo di persone per visita: 15 – durata 30 minuti

E’ obbligatorio indossare calzature con suola in gomma anti-scivolo.

E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili. Non è consentito l’ingresso con animali.

Cannoniera di San Michele

Esclusivamente domenica e festivi:  10-12 / 14-18

Numero massimo di persone per visita: 15 – durata 30 minuti

E’ obbligatorio indossare calzature con suola in gomma anti-scivolo.

E’ consentito l’ingresso ai bambini purché accompagnati da adulti che ne saranno responsabili. Non è consentito l’ingresso con animali.

Torre del Gombito

Il 3 aprile riapre anche la terrazza panoramica della Torre del Gombito, dalla quale si può godere una delle più suggestive viste a 360° del centro storico e del territorio circostante.

Lunedì e venerdì: 14,30-16,30 (turni di salita alle ore 14.30 – 15.15 – 16)

sabato, domenica e festivi: 10-12 (turni di salita alle ore 10 – 10.45 – 11.30)

/ 14,30-16,30 (turni di salita alle ore 14.30 – 15.15 – 16.00)

La salita alla sommità della torre è gratuita e possibile in gruppi di 10 persone.

E’ soggetta all’osservanza di precise prescrizioni e deve essere prenotata presso l’ufficio di Informazioni e Accoglienza Turistica I.A.T. che ha sede al pianterreno della torre stessa. Per prenotare la salita alla torre occorre recarsi personalmente o telefonare al numero 035 242.226.

Per informazioni contattare:

IAT Città Alta – Via Gombito, 13 Tel. +39 035 242.226 – turismo@comune.bg.it

IAT Città Bassa c/o Urban Center – Viale Papa Giovanni XXIII, 57 Tel. +39 035 210.204 – turismo1@comune.bg.it