Trescore, percorso per chi ha perso il lavoro

Consultorio Trescore“Non ci resta che …reagire”. Con questa presa d’atto, alla luce della crisi economica e del lavoro che sta ancora provando tante persone e famiglie, il Consultorio Familiare Zelinda di Trescore Balneario, in collaborazione con l’Ambito Territoriale della Val Cavallina, propone una forma di sostegno e di mobilitazione delle risorse. Un ciclo di quattro incontri (3, 8, 15 e 17 luglio, alle 20.30) per dare un supporto a chi ha subito il fallimento di un’attività professionale o ha perso il lavoro. L’obiettivo é creare un’ occasione per incontrare chi vive la stessa esperienza, per poter ripensare a se stessi, rinegoziare gli equilibri familiari, cercare strategie di cambiamento, ripensare alle proprie abilità e ritrovare fiducia. Conduce Daniele Masini, psicologo, educatore e formatore del Consultorio Familiare Zelinda. Il percorso è gratuito ma è necessaria la preiscrizione presso la segreteria del Consultorio: 035.4598380 zelinda@consultoriofamiliarebg.it




Degrado a Ponte San Pietro, il sindaco «la situazione sta migliorando»

sindaco Ponte San Pietro Valerio BaraldiArmati di torce e scarpe comode, si addentrano nei luoghi più critici del paese, sfidando il buio e la criminalità. Sono i volontari della Fevapi che dal 23 febbraio scorso combattono il degrado con ronde notturne per le vie di Ponte San Pietro, capeggiati dal primo cittadino Valerio Achille Baraldi. Il sindaco ha infatti deciso di scendere in campo in prima persona per la tutela e il decoro della aree rurali, fluviali e dei parchi pubblici, spesso teatro di spaccio e delinquenza. «In Paese, sia di giorno che di sera, si verificano da tempo episodi spiacevoli – spiega Baraldi –. Per questo il Comune ha stipulato una Convenzione con la Federazione dei volontari aree pubbliche dell’Isola bergamasca e della Valle San Martino, con l’obiettivo di costruire un sistema di prevenzione partecipato e diffuso per la salvaguardia del territorio comunale».

Molti cittadini e commercianti lamentano una forte criminalità. La situazione sta migliorando grazie a questo intervento?

«Con gli sbarchi a Lampedusa molti extracomunitari sono arrivati in massa nel territorio di Ponte San Pietro trovando, in particolare nella zona dell’Isolotto, un luogo di aggregazione e di spaccio. Tuttavia, ritengo che la situazione stia migliorando. Il merito va sia ai presidi di volontari e forze dell’ordine, sia alle feste che programmiamo in paese proprio per renderlo più vivo e meno abbandonato».

Quali sono le zone più colpite dal degrado?

«L’isolotto, la più estesa area verde presente sul fiume Brembo, e il Famedio dove spesso la gente bivacca e lascia rifiuti sulle scale».

Quanti volontari partecipano alle ronde serali?

«Una decina di volontari, di cui tre di Ponte San Pietro mentre gli altri sono membri della Fevapi. L’iniziativa è partita il 23 febbraio e prevede due ronde alla settimana: una dalle 21 alle 23 e l’altra dalle 22 alle 24. In occasione di eventi particolari è previsto un terzo incontro straordinario, di solito il sabato sera. Alle prime serate ho partecipato anch’io per illustrare i luoghi più critici. Durante le perlustrazioni sono state trovate bottiglie abbandonate, un’auto dismessa, motorini inceneriti… Se possibile interveniamo subito per ripulire la zona, oppure se incontriamo ubriachi per strada o elementi di disturbo, chiamiamo i Carabinieri che sono preposti all’ordine pubblico».

E per il rilancio del commercio di Ponte San Pietro quali iniziative verranno messe in campo nei prossimi mesi?

«Il 4 luglio organizzeremo una Notte bianca dedicata ai giovani, mentre l’11 luglio ce ne sarà una seconda legata allo sport, con il coinvolgimento delle varie associazioni sportive presenti sul territorio. Nell’occasione i negozi rimarranno aperti fino a tarda sera. Il 5 luglio ci sarà la sfilata degli alpini con negozi addobbati per celebrare l’85esimo della sezione di Ponte San Pietro. Poi il 29 luglio c’è la festa patronale di San Pietro e Paolo. Punteremo anche su Cioccolandia, un marchio di fabbrica per Ponte, che accoglierà alcuni dei più famosi mastri cioccolatieri del nord Italia. Per sostenere il commercio, che in questo periodo a Ponte, come del resto in tutti gli altri paesi, sta soffrendo per via della crisi, il Comune ha chiesto la collaborazione di associazioni, Pro loco, gruppo Alpini, Aido, Avis e di tutti coloro che possono dare un valido contributo al sostegno delle attività. Ponte, insieme ad altri quattro Comuni dell’Isola, è capofila del Distretto del commercio che quest’anno ha vinto il bando del Dat, i distretti dell’attrattività. Utilizzeremo questo finanziamento regionale per svilupparci sia a livello turistico che commerciale, in collaborazione con Ascom e Confesercenti. Ogni negoziante, per gli interventi di miglioramento che effettuerà per le proprie vetrine, dalla sistemazione dei serramenti all’installazione di telecamere, otterrà un contributo economico, previa fatturazione».

Alcuni dicono che Ponte è un paese vecchio e che i giovani vanno altrove a divertirsi perché in paese non trovano nulla…

«Avevamo un Centro di aggregazione giovanile ma è stato chiuso perché era poco frequentato. I soldi del Cag, che comunque era destinato a una cerchia ristretta, li stiamo dirottando su iniziative che coinvolgono l’intera comunità. Un progetto importante è, per esempio, “Aria aperta” che invita i giovani a contribuire al benessere del proprio territorio sistemando panchine, togliendo lo sporco dai parchi, organizzando attività ludiche e scolastiche. Il 21 giugno a Briolo riprenderà anche l’attività del centro La Proposta con musica, cabaret, giochi per bambini e cucina tipica. Poi c’è l’oratorio. Insomma, le iniziative per tener vivo il paese non mancano».




L’associazione: «La salvezza del paese passa dal commercio»

Collaborazione, innovazione, impegno. Sono queste le parole d’ordine che “Il Commercio per Ponte” ha in mente per il rilancio del paese. Con la crisi dei consumi in atto, infatti, nessuno può pensare di farcela da solo.

Tiziana Restivo - presidente dell'associazione "Il commercio per Ponte"
Tiziana Restivo – presidente dell’associazione “Il commercio per Ponte”

E così, la promozione di un sistema che crei coesione tra i negozianti è diventata una priorità per l’associazione guidata da Tiziana Restivo, titolare del Negozietto di via Vittorio Emanuele, e che annovera nel suo direttivo Stefano Cattaneo (vicepresidente), Dalila Frosio (tesoriere), Barbara Perico (rappresentante di via) e Giuseppe Mariggiò (segretario). «Il sistema del commercio rappresenta la catena di trasmissione del tessuto urbano – spiegano –. Sostenere il commercio significa mantenere vivo un paese e una comunità altrimenti condannate alla marginalità. Ci vuole anche innovazione perché il modo di comprare è cambiato e i commercianti devono essere capaci di intercettare questo cambiamento. Bisogna fare un salto culturale e noi, come associazione, vogliamo essere al fianco dei commercianti con una nuova missione, un nuovo programma e nuove iniziative. Infine, impegno, perché senza assunzione di responsabilità non ci può essere cambiamento che deve cominciare da ciascuno di noi. La salvezza del paese riguarda tutti. Per questo, mantenere vivo il commercio a Ponte San Pietro significa dotare il paese degli anticorpi per la difesa del nostro territorio, presidiare le nostre strade dalla minaccia dilagante dello spaccio di stupefacenti, mettere un argine al degrado. Ma di fronte agli ultimi attacchi di un’immigrazione fuori controllo, dedita allo spaccio selvaggio e alla microcriminalità, il paese deve trovare la forza di stare insieme e di reagire».

L’azione di monitoraggio del territorio messo in atto dai volontari delle aree pubbliche dell’Isola bergamasca e Val San Martino (Fevapi) su iniziativa del Comune rappresenta al momento un valido tentativo di ostacolo a questo tipo di attività illecite: «Il contesto normativo non consente azioni efficaci di lotta – prosegue il direttivo – ma il vero problema, oltre all’immigrazione fuori controllo, è la domanda di sostanze stupefacenti che in tutta la provincia di Bergamo è in continua crescita. Ecco perché, oltre all’emergenza sicurezza che è l’effetto del fenomeno, c’è un’emergenza culturale e di valori che è la vera causa del degrado che toglie la pace alle famiglie e mina la crescita dei giovani. Possiamo scegliere di girarci dall’altra parte oppure di fare qualcosa. Possiamo scegliere quali prodotti consumare, ma anche come e dove acquistarli. Possiamo rimboccarci le maniche, non solo in senso metaforico, e decidere di tenere pulite le strade e dare un contributo per rendere più bello il paese. Il polmone verde dell’Isolotto rappresenta una grande opportunità e un patrimonio da valorizzare. Ma nello stato attuale è solo un problema. La sfida che abbiamo davanti è di trasformare Ponte San Pietro in un borgo del commercio, dove le vetrine sono le strade, dove la qualità è lo specchio dell’anima delle persone, dove la pubblicità sono la gentilezza, la pulizia e la cura del verde. Da questa sfida dipenderà la salvezza del paese».

 




Ponte San Pietro, «ormai un paese dormitorio e il degrado avanza»

Fabio Spini - Profumeria POnte San Pietro«Ponte San Pietro una volta era caput mundi, adesso è diventato un postaccio frequentato da sbandati». Fabio Spini, titolare della profumeria Al 13, è sconsolato. Braccia conserte e sguardo rivolto verso via Vittorio Emanuele, osserva dalla sua vetrina quel che resta di un paese che, a suo dire, è ormai abbandonato a se stesso: «Ci sono 13mila abitanti ma se ne infischiano tutti di quello che succede qui – dice il negoziante –, i cittadini in centro non passano più, forse per la paura di incontrare brutta gente. Ponte è un paese vecchio, i giovani vanno altrove perché per loro non c’è nessuna offerta. Servirebbero più attrattive per far uscire la gente di casa. E invece i locali pubblici fanno a gara a chi chiude prima la sera».

Qualcuno, in verità, ha provato qualche mese fa a creare più movida, ma ha dovuto ben presto ricredersi: «Non lontano dal mio negozio due ragazze ventenni hanno aperto un pub sperando di creare un punto di aggregazione per i giovani – racconta Spini –. All’inizio hanno provato a tenere aperto fino a mezzanotte, ma la clientela che arrivava non era certo raccomandabile. Così sono state costrette a chiudere prima di cena, come fanno tutti. D’altronde c’è poca illuminazione ed è un continuo bivacco di sbandati. Quando guardo fuori dalla mia vetrina vedo, già di prima mattina, una decina di spacciatori che scagliano bottiglie, ridono, prendono in giro i passanti. Non puoi stare tranquillo quando la gente ti racconta che si è ritrovata tre extracomunitari a dormire nel proprio garage o zingare che ti importunano a ogni ora del giorno. Ci sono le telecamere ma, ogni volta che succede qualcosa, i vigili dicono che i filmati non si possono visionare».

E il commercio, inevitabilmente, ne risente: «Tre negozi hanno abbassato la saracinesca all’inizio dell’anno e un altro è in procinto di chiudere – conclude Spini –. I parcheggi in centro sono tutti a pagamento, è pieno di vigili pronti a dare multe e i posti periferici sono troppo lontani per una signora di mezza età che ha le borse della spesa e deve farsi un chilometro e mezzo a piedi per tornare alla sua auto: anche questo influisce. Purtroppo mancano i soldi per attuare qualsiasi piano di pulizia, di protezione, di ampliamento delle attività».

Anche Claudio Castelli, residente a Ponte San Pietro, disoccupato, con lavori saltuari come Ctu informatico per il tribunale di Bergamo, è ormai disincantato: «Il problema di Ponte è che spesso sia le istituzioni che i cittadini negano l’evidenza. I disagi nel paese, dati statistici alla mano, ci sono. Eppure si fa finta che vada tutto bene. O si hanno le fette di salame sugli occhi oppure ci sono interessi reconditi a mantenere tutto com’è. Gli interventi delle forze dell’ordine, quando ci sono, danno sempre risultati. Ci sono persone che vorrebbero fare qualche cosa, ma sono poche e purtroppo non sono supportate da nessuno, oltre a non essere organizzate in alcun modo. Quando ci si è provato ci si è scontrati con le associazioni di Ponte che litigano tra di loro e non si è arrivati a nulla. Quindi, mio malgrado, andrò a porre le mie energie e le poche risorse che ho altrove. Mi spiace perché Ponte è il mio paese, ma se ai cittadini piace così, se lo tengano così. Non amo lottare contro i mulini a vento».

In via San Clemente, più defilato dal centro, fa capolino il negozio di abbigliamento Linvidia dove lavorano Andrea Regazzoni e Maria Antonella Ghisalberti: «Le forze dell’ordine fanno il possibile per risolvere i problemi e il Comune e le associazioni creano eventi molto belli per attirare la gente di tutte le età – dicono –. Per tre anni siamo stati iscritti all’associazione commercianti di Ponte, ma abbiamo preferito staccarci perché abbiamo notato che venivano organizzati eventi solo in zone centrali dove ci sono attività storiche. Il nostro negozio, invece, si trova fuori dal centro, in zona Briolo, e ci sentivamo un po’ abbandonati, pur avendo varie attività e spazi a disposizione. Non per fare polemica, ma è la realtà. Giustamente ognuno pensa al proprio interesse. Da segnalare anche la mancanza di manutenzione e pulizia di giardini e vialetti del paese».

E poi in via Garibaldi c’è la gioielleria di Carmen Pecis dove all’inizio di marzo una banda di malviventi aveva pianificato di mettere a segno l’ennesimo colpo. La rapina, per fortuna, è stata sventata in tempo, grazie all’arresto del gruppo criminale, ma i proprietari restano in allerta: «Ponte San Pietro è un paese da rifare dall’inizio alla fine. È un inferno dal quale stanno scappando tutti. Restano solo gli extracomunitari».

Luca CastellettiChi ha lavorato sodo in questi anni per ridare vitalità al paese è Luca Castelletti, vicepresidente della proloco (sede via Roma 7) e titolare dell’Enoteca Al Ponte: «La proloco è nata dall’esigenza di coordinare una serie di manifestazioni in programma nel paese con la collaborazione dei negozianti che hanno capito l’importanza di uscire dal guscio per rilanciare il commercio. Il problema è la mancanza di fondi. La crisi ha colpito tutti. Intanto cerchiamo di far bene quel poco che riusciamo. Tra gli eventi che hanno riscosso più successo segnalo le notti bianche, la festa di Natale, una mostra dedicata al centenario della prima guerra mondiale, con esperti e documenti storici dell’epoca. Il primo e il secondo sabato di luglio organizzeremo due notti bianche: nell’occasione apriremo anche le visite a uno dei tre rifugi antiaerei presenti a Ponte. La cultura e la tradizione del nostro paese, infatti, è legata anche alla storia che vogliamo insegnare ai nostri figli per non indurli a compiere gli stessi errori del passato». Le iniziative per tener vivo il commercio, insomma, sono tante. Ma non bastano: «Ponte soffre per la presenza dei centri commerciali, per la microcriminalità e per una viabilità esterna che, se da un lato alleggerisce il traffico nel centro, dall’altro porta via clienti a chi lavora in paese – ammette Castelletti –. Ormai è un paese dormitorio. La gente dopocena si chiude in casa, gli eventi sportivi si guardano a casa e non c’è più l’occasione di ritrovarsi al bar con gli amici. In collaborazione con la Federazione dei volontari aree pubbliche Isola Bergamasca e Valle San Martino, il Comune ha organizzato un gruppo di cammino serale, composto da una decina di volontari che, per un paio di sere alla settimana, passeggiano nei posti critici proprio per creare movimento e disincentivare la criminalità. Servirebbe anche un call center dove poter segnalare episodi sospetti. Il problema è che ognuno pensa al proprio orticello, invece, se vogliamo smuovere qualcosa, bisogna agire in squadra. Collaboriamo con il Distretto dell’Isola e speriamo si possa organizzare un’assemblea periodica che crei interscambi culturali tra i vari paesi della provincia. Anche i social network aiutano ma coinvolgono un numero ristretto di persone. Le informazioni invece dovrebbero circolare più ampiamente. Il futuro è lo scambio di idee e di comunicazione».




Sport, shopping e itinerari Expo: a Seriate torna la Notte Bianca

La concorrenza è di quelle toste: la finale di Champions League che vede affrontarsi a Berlino Juventus e Barcellona. La Notte Bianca di Seriate è infatti in programma sabato 6 giugno e, per convincere ad uscire di casa anche chi non vuole perdersi l’attesa sfida per il titolo europeo, sfodera la proiezione della partita su maxi schermo nel teatro tenda della biblioteca.

Lo sport – insieme ai sapori, ai giochi e allo shopping – è, del resto, uno degli ingredienti principali dell’evento, giunto alla terza edizione e promosso dagli assessorati allo Sport, al Commercio e alle Politiche Sociali del Comune, in collaborazione con le associazioni sportive e artistiche del paese e con commercianti e ristoratori attraverso il Distretto del commercio e l’associazione “Botteghe in Seriate”.

Dalle 18 diventano pedonali via Italia e via Dante Alighieri e si animano anche piazza Bolognini e le aree tematiche del percorso. I negozi sono aperti e si succedono cinque ore di spettacolo tra esibizioni di artisti, ballerini, atleti e sfilate di moda. Non mancano i gonfiabili e l’animazione.

Le attività commerciali sono chiamate ad arricchire il programma con offerte, anteprime e promozioni, mentre ai pubblici esercizi e alle botteghe alimentari è affidato il compito di prendere per la gola i cittadini con pizza, hamburger, pane e salamella, menù speciali, cocktail, birre artigianali e degustazioni d’autore.

La novità si chiama Circuito Expo e propone di diventare ambasciatore di vita sana partecipando ad uno dei quattro itinerari E.X.P.O: “Energia”, “Fattore X”… “Potenza” e “Orientamento”. Ogni itinerario prevede otto tappe con prove sportive, gare di “mangia bignè”, salto alla fune, golf e molto altro all’insegna non della competizione ma del divertimento. Ogni prova assegnerà un bollino da applicare sulla propria Expo Card che, consegnata completa entro le 22.30, concorre all’estrazione di premi nel corso della serata stessa. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti, dai 6 anni in su.

Sotto il titolo “Calcio che passione!!!” oltre alla finale di Champions League sono raccolte gare di tiri in porta, calciobalilla, calcio da tavolo mentre nell’area “A Seriate… come in spiaggia” si allestisce un campo da beach volley in collaborazione con Aurora Seriate Pallavolo.

Seriate – Notte Bianca 2015 – la mappa




Filago e Locatello, nominati i commissari prefettizi

LocatelloCome noto, in occasione delle elezioni amministrative svoltesi domenica 31 maggio, nei Comuni di Filago e Locatello, dove era stata presentata una sola lista di candidati, non è stato raggiunto il quorum di legge, necessario a consentire la proclamazione degli eletti. Ciò in quanto, in entrambi i Comuni, si è recato alle urne meno del 50% degli aventi diritto, con la conseguenza che le elezioni sono state dichiarate nulle, ai sensi dell’art. 71, comma 10, del d. lgs. 267/2000.

Il Prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino, con distinti provvedimenti adottati nella mattinata di oggi, ha nominato i Commissari incaricati dell’amministrazione dei suddetti Comuni fino alle prossime elezioni amministrative. A Filago è stato nominato Commissario il viceprefetto Adriano Coretti, capo di Gabinetto e dirigente dell’Area II (Raccordo con gli enti locali; consultazioni elettorali) della Prefettura di Bergamo. Provvederà invece alla gestione commissariale del Comune di Locatello Francesca Iacontini, viceprefetto vicario e dirigente dell’Area IV (Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo) della medesima sede.




“Tutti insieme per Sara”, dopo l’omicidio Albino dice no alla violenza

tutti insieme per sara

L’assurda e terribile morte di Sara, diciannovenne uccisa con 24 coltellate martedì sera, 2 giugno, nei pressi della pista ciclabile, all’altezza del ponte sul Serio, ha toccato i cuori degli albinesi che hanno scelto di unirsi «per onorare e commemorare questa vittima innocente».

Sull’immancabile scia di commenti allarmati sull’escalation di violenza ha prevalso la volontà di «far sentire la forza della comunità albinese per contrastare queste atrocità» e sul gruppo Facebook “Sei di Albino se…” è nata la proposta di ritrovarsi una sera sul luogo del triste evento.

L’appuntamento è domenica 7 giugno alle 22 nel piazzale ex Asl, vicino alla stazione Teb, per la precisione alla fontanella, dove è stata trovata agonizzante la ragazza. L’invito è a «donare la propria presenza, anche silenziosa. E, chi vorrà, potrà aggiungere un gesto, un fiore, una parola». L’evento si chiama “Tutti insieme per Sara” e si sta diffondendo sui social, segnalato anche alla comunità di Cene dove Sara risiedeva.

Nata ad Alzano da genitori marocchini, Sara El Omri era sposata con A. E. G, 25enne marocchino raggiunto e arrestato per l’omicidio insieme all’amante minorenne.




Sbarazzo, a Lovere i saldi dei saldi

Sbaracco

Ritorna a Lovere lo “Sbaracco (o sbarazzo) in piazza”, il saldo dei saldi per accogliere la nuova stagione sul lago. Sabato 7 giugno, dalle ore 10 alle 19, le boutique e i negozi di Lovere – ben 15 attività  – si trasferiranno in Piazza Tredici Martiri per proporre i propri prodotti in supersconto. A partire dalle ore 15, inoltre, saranno proposti momenti di animazione dedicati ai bambini.sbaracco lovere maggio 2015
L’iniziativa è dell’Associazione artigiani e commercianti Asarco e ha il patrocinio del Comune di Lovere. “Ogni anno la manifestazione attrae molta gente perché si possono trovare delle vere occasioni – dice la presidente di Asarco Sara Raponi -.  Per noi commercianti è un’iniziativa commerciale ma anche di festa per creare vivacità e passaggio sulla piazza, anche per questo motivo abbiamo pensato all’intrattenimento pomeridiano per i più piccoli”.  In caso di maltempo lo Sbaracco si svolgerà all’interno dei negozi.




Treviglio Vintage, vetrine e cortili si riempiono di ricordi

A Treviglio sono ripartiti gli appuntamenti con lo “Shopping al chiaro di luna”. Tutti mercoledì, fino al 5 agosto, i negozi del centro storico saranno aperti fino alle 23 e la passeggiata tra le vetrine e i locali sarà accompagnata dalle rassegne di musica rock e classica proposte dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con Accademia Musicale Treviglio.

La manifestazione è arrivata alla decima edizione ed è promossa dal Comune di Treviglio, dall’Associazione Commercianti Trevigliesi, dal Distretto del commercio e dalla Pro Loco. La prima serata, il 3 giugno, ha proposto il concerto “Diamo voce alla pace”, organizzato dai volontari di Afs Intercultura Treviglio in collaborazione con Amnesty International. Dalle 21 alle 23 sul palco allestito in piazza Garibaldi si sono esibiti il cantautore e polistrumentista bergamasco Ricky Anelli con la sua band The Good Samaritans in compagnia dei Gladioli Revel Club. Il tema del concerto, dare voce alla pace, è stato sviluppato attraverso brani originali e cover.

Nel corso dei mercoledì estivi torneranno anche due rassegne ormai consolidate quali “Treviglio Rock show” e “Musica nelle piazze e nei cortili”.

I commercianti e i trevigliesi sono però già al lavoro per un’altra iniziativa, la seconda edizione di “Treviglio Vintage”, nata da un’idea del gruppo Facebook “Sei di Treviglio se ricordi…” e sviluppata con la collaborazione di svariati soggetti che ne hanno condiviso con entusiasmo l’intuizione iniziale a condividere la storia e la memoria della città.

Il 12, 13 e 14 giugno, Treviglio si trasformerà in un album dei ricordi da sfogliare via per via, cortile per cortile. In diversi spazi del centro storico sarà infatti riportato in vita un angolo di passato, con esposizione di mezzi e oggetti vintage, per un effetto di sicuro fascino.

Venerdì 12 giugno è in programma la serata amarcord con il 3ì quiz del gruppo Treviglio Amarcord, che, con il format del quiz, proporrà aneddoti, modi di dire e tradizioni trevigliesi e balli in piazza Garibaldi.

Sabato 13 giugno alle ore 14 si apriranno le esposizioni tematiche nei cortili e le vetrine vintage lungo le vie del centro, mentre in serata, in piazza Garibaldi, andrà in scena lo spettacolo “American style” con il concerto di “Buzz Boggie and the Kids” e animazione. Domenica 14 le esposizioni riapriranno alle 9 ci sarà il percorso di auto e moto storiche in piazza e per le vie del centro. La sera, in piazza Garibaldi, toccherà alla Disco Vintage, dj set con musiche anni 70, 80, 90.

Negozi, bar e ristoranti hanno inoltre organizzato ulteriori iniziative.




“No al senso unico”, i commercianti di Grumello passano alla raccolta firme

Grumello Felice CommercioDopo gli annunci funebri, la serrata dei negozi e la manifestazione davanti al municipio, la protesta dei commercianti di Grumello del Monte contro la prossima istituzione del senso unico lungo l’arteria centrale del paese – via Roma e via Martiri della Libertà – passa alla raccolta firme.

L’appello si trova sulla pagina Facebook Vivi Grumello, il comitato che si oppone alla scelta dell’Amministrazione di rivedere la viabilità. L’invito a firmare contro il provvedimento è rivolto esclusivamente ai residenti di Grumello e ai proprietari di un’attività. Le firme si raccolgono nei negozi. Si vuole in questo modo quantificare il dissenso e ribadire le criticità dell’iniziativa da parte di chi il paese lo vive ogni giorno.

Il via ai lavori è previsto tra una ventina di giorni. I commercianti lamentano il fatto di non essere stati ascoltati ed evidenziano che deviare il traffico (a scorrere nelle vie laterali saranno i flussi provenienti da Chiuduno) significa sottrarre passaggio e visibilità vitali per le attività ma anche creare disagi nelle zone residenziali interessate dai nuovi transiti.

Il primo cittadino, Nicoletta Noris, dal canto suo, ricorda che l’intervento, già in programma da tempo, è pensato per migliorare la sicurezza e la vivibilità del tratto interessato, in alcuni punti particolarmente pericoloso.

La protesta

La posizione del sindaco