A Gorle fine settimana tra piante, fiori e creatività

floreka foto archivio

Il parco pubblico del Centro culturale di Gorle si riempie di colori. Sabato 23 e domenica 24 maggio ritorna “Floreka”, la mostra mercato di giardinaggio e produzioni creative per il tempo libero organizzata dall’associazione Petali&Parole in collaborazione con il Comune di Gorle e l’Orto botanico di Bergamo. Come ogni anno, ci sarà la possibilità di ammirare e acquistare piante, fiori e manufatti di alta qualità e partecipare a numerosi eventi culturali per grandi e bambini: seminari a tema, laboratori creativi, spazi artistici, musica, cura del corpo. All’interno del parco sarà presente un’area ristoro e un’area bar in cui potersi rilassare tra mille fiori e colori. Tema di questa ottava edizione saranno i semi. 

Il programma




La delegazione Ascom: «Turismo frenato dal problema dei collegamenti»

Rossano FinazziSu dieci persone che si rivolgono agli uffici Ascom di Lovere otto lo fanno per chiedere finanziamenti per risanare  i debiti o per avere liquidità, solo due si informano per aprire un’attività. Il dato segnala un momento che continua a non essere facile per il commercio ma anche la volontà di superare le difficoltà. «Lovere ha grandi possibilità – dice Rossano Finazzi, responsabile della delegazione Ascom della città sebina -. Per portare i turisti in questa bella cittadina e far lavorare di più gli esercizi occorrerebbe andare a prenderli a Orio e quindi dotarsi di una navetta. La viabilità è troppo penalizzante. Non è assolutamente pensabile che un turista spenda 60 euro di volo da Londra e 50 di taxi per raggiungere Lovere da Bergamo».




Lovere, «sventata la crisi della piazza, il commercio è in salute»

Il commercio di Lovere è al di là dall’essere in declino. I negozianti della bella cittadina rivierasca non vogliono sentire parlare – e soprattutto non vogliono leggere – di una crisi della Piazza. La chiusura di Spinnaker è ormai alle spalle, archiviata come un’esperienza imprenditoriale sfortunata a sé.

L’apertura di una nuova e importante attività, la boutique Zanetta, dà loro ragione: se una imprenditrice con alle spalle tre boutique di successo e trent’anni di lavoro investe in paese un motivo c’è. E anche il segnale che il negozio è stato sfitto solo poche settimane la dice lunga di come Lovere sia, e continui ad essere, una piazza commerciale importante e ambita.

«Personalmente non mi lamento, noi lavoriamo bene – dice Giorgio Beltrami del Bar Centrale -. Certo va detto che dietro ai tavolini pieni del weekend c’è un grande sforzo da parte di tutta la mia famiglia e tante rinunce». Anche Sara Raponi, della boutique La Primavera, da poche settimane presidente dell’Asarco, è positiva: «I clienti spendono meno, bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di dare il meglio. Non c’è più la serenità di un tempo ma abbiamo una Amministrazione che sta cercando di portare gente a Lovere, un ricco calendario di iniziative per l’estate, dobbiamo guardare avanti con fiducia. Credo molto nelle potenzialità delle attività loveresi e sono certa che l’unione faccia la forza e che insieme potremo crescere tutti».
La recente Sarnico Lovere Run, la manifestazione podistica del lago d’Iseo con un indotto di 3.500 visitatori, ha mostrato che la leva delle iniziative è strategica per promuovere il turismo. «La corsa è un biglietto da visita bellissimo – dice Sara Raponi -. La gente vede Lovere, vive il paese animato e anche se non compra niente quel giorno torna a casa, parla di Lovere e magari ci torna con la famiglia».

centro-Paese-di-lovere-fontana-comune-bergamasco-provincia-di-bergamoAnche per Marta Gaioni della Libreria Mondadori il bilancio del momento è positivo: «Le vendite vanno bene. In particolare in questo periodo con le comunioni e le cresime. Il libro piace molto come regalo». «In generale vanno tanto i manuali di auto aiuto, un genere in cui noi crediamo molto – evidenzia – ma piacciono anche i gialli, i romanzi e, negli ultimi tempi, la nuova tendenza sono i nuovi saggi storici, come l’ultimo libro di Aldo Cazzullo, costruiti sui ricordi di nonni, fratelli, genitori».

Anche per quanto riguarda il turismo lo scenario è improntato all’ottimismo: per Giuseppe Cambieri dell’Hotel Belvedere di via Marconi «il momento è quello che è: si guadagna di meno e si lavora di più ma si lavora. In hotel nei week end siamo sempre al completo. Abbiamo ospiti da tutta Italia e quest’anno molti dal Piemonte. Gli smartbox da un lato fanno guadagnare di meno, dall’altro permettono di riempire le stanze». «Chi ha dalla sua la qualità e lavora bene continua a farlo – dice Cambieri -. La crisi ha fatto anche una scrematura. Tanti si sono improvvisati in un mestiere che invece richiede preparazione ed esperienza, oltre che impegno, è normale che non siano riusciti a superare le difficoltà».

Anche a Lovere l’effetto Expo non si è ancora manifestato ma si spera nei prossimi mesi: «Prenotano tutti all’ultimo momento quindi aspettiamo. Per ora continuano ad arrivare richieste di preventivi anche se la disponibilità di budget che danno è davvero bassa. Nella nostra provincia abbiamo un rapporto qualità prezzo tra i migliori ma pensare di poter avere una camera, la colazione e, per alcuni anche la cena per 20 euro è assurdo».




Meno tasse alle imprese. Zogno ha preceduto Bergamo e raccoglie risultati

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L’area industriale di Zogno
 foto Galizzi G. – www.valbrembanaweb.com

 

Meno tasse e più agevolazioni per incentivare le attività produttive, industriali, artigianali e i negozi di vicinato. L’idea arriva dal Comune di Zogno che, in controtendenza con le restrizioni economiche e i tagli dettati dalla crisi, ha deliberato per il quinto anno di fila un pacchetto di sgravi fiscali per risollevare l’economia e dare slancio all’occupazione. A beneficiarne saranno soprattutto le piccole botteghe di prossimità, quelle più colpite dalla concorrenza delle grandi catene di distribuzione, ma ancora tanto preziose per le fasce deboli della popolazione, spesso impossibilitate a compiere lunghi spostamenti.

Ma pure le imprese industriali e artigianali, dove Zogno si segnala come precursore, con un piano di rilancio che, fatte le dovute proporzioni, somiglia a quello adottato di recente dal sindaco di Bergamo. «Che dire? Gori ha copiato da noi», scherza il vicesindaco e assessore al Commercio di Zogno Giampaolo Pesenti. Già, perché il progetto “Bergamo città semplice e low tax per attrarre imprese innovative”, promosso da Giorgio Gori per snellire la burocrazia e riportare in città aziende e start up, ha molti punti in comune con quello che a Zogno è diventato ormai un piano consolidato.

E i frutti si possono già raccogliere: «La nostra amministrazione è da sempre impegnata nell’individuazione di strumenti che incrementino il livello occupazionale nel nostro Comune – spiega Pesenti –. Con il presente provvedimento vogliamo confermare lo sgravio degli oneri di urbanizzazione a favore di tutte le imprese industriali e artigianali che intendono realizzare nuovi edifici produttivi, ristrutturare o ampliare quelli esistenti. Il bilancio di questi cinque anni è positivo: abbiamo avuto un potenziamento di insediamento produttivo nuovo con a regime 500 dipendenti ed è in corso un altro recupero di un’area industriale».

In particolare, il provvedimento prevede l’esenzione, almeno parziale, dal pagamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria relativi ai permessi di costruire rilasciati nel corso del 2015, a condizione che le opere di urbanizzazione primaria per rendere agibili gli edifici e le aree interessate dall’intervento siano esistenti o realizzate direttamente e contestualmente dalle imprese beneficiarie.

E da quest’anno c’è una novità in più che riguarda la tariffa sui rifiuti: «Dal 2015 il nostro pacchetto di interventi si arricchisce di un’altra agevolazione – prosegue il vicesindaco di Zogno – l’esenzione totale per due anni dal pagamento della Tari per chi inizia nuove attività produttive e industriali in capannoni realizzati su aree dismesse o in immobili inutilizzati. L’agevolazione Tari, potrà riguardare anche nuove attività produttive svolte in immobili già utilizzati».

È inoltre prevista una riduzione del 30% sulla Tari per i bar senza slot-machine: «Questo è un intervento significativo – precisa Pesenti – per combattere uno dei fenomeni di dipendenza più gravi all’interno della nostra comunità: la ludopatia».

Il piano di interventi del Comune di Zogno si completa con il mantenimento, anche per il 2015, di una aliquota Imu contenuta (pari allo 0,86%) sui capannoni industriali: «Le agevolazioni relative all’esonero della tariffa rifiuti nei due anni successivi all’apertura di una nuova attività nel corso del 2015, e l’aliquota Imu dello 0,86% – conclude il vicesindaco – sono applicate anche a favore delle attività commerciali di vicinato. Queste ultime, nel corso del 2015, saranno interessate anche da un bando comunale all’interno del distretto delle attrattività per ottenere contributi a favore della propria attività commerciale. Le agevolazioni sono cumulabili e non sono in contrasto con altre agevolazioni finanziarie previste da leggi comunitarie e nazionali, ma non verranno concesse a chi non è in regola con i versamenti contributivi assistenziali, previdenziali e con i tributi comunali».




Lovere, si riaccendono le vetrine dell’ex Spinnaker. Apre la boutique Zanetta

Si riaccendono le luci di una delle vetrine più importanti di piazza Tredici Martiri a Lovere. A giorni Zanetta, già presente nella cittadina sebina con una boutique di abbigliamento nella galleria dell’Accademia Tadini (e altri due importanti punti vendita nel Bresciano, a Cevo e Darfo Boario Terme) aprirà un nuovo negozio negli spazi (circa 200 metri quadrati) che fino allo scorso marzo ospitavano Spinnaker Uomo.

È una buona notizia per il commercio locale e per la cittadina del lago che dopo la chiusura di uno dei suoi indirizzi più prestigiosi, paventava di presentarsi ai visitatori dell’estate e all’appuntamento Expo con una piazza poco illuminata e meno vivace.

Lovere ha superato così felicemente la “crisi” della sua Piazza e ribadisce la sua vocazione al commercio di qualità e il suo essere un punto di riferimento per lo shopping dei residenti in Vallecamonica e Valseriana.

Rimangono aperte le sorti degli spazi dell’ex Spinnaker Donna, sempre sulla Piazza. Pare però ci siano stati diversi contatti con la proprietà e molti cittadini si aspettano che presto la serranda possa riaprire anche qui.




Sorte a Delrio: “Ora il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio”

orioUn dossier di 45 pagine con le 37 opere infrastrutturali da realizzare. Lo ha consegnato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a margine della cerimonia di inaugurazione della Tangenziale est esterna di Milano (Teem). “È uno strumento programmatico – ha spiegato Maroni – che sintetizza tutte le opere che vanno completate o realizzate in ambito viario, a cominciare dalla Pedemontana”. Rivolgendosi al ministro, Maroni ha detto: “Voglio che la Regione abbia in te l’interlocutore per quanto riguarda il governo del sistema complessivo delle infrastrutture. Visto che qui le opere le facciamo e le terminiamo nei tempi, ci candidiamo a realizzare altre infrastrutture come la Salerno-Reggio Calabria”.

Tra le opere contenute nel dossier figurano, oltre alla Pedemontana, anche le varianti di Zogno, Cisano e Vercurago, l’Interconnessione tra Pedemontana e Brebemi (IPB) e la tangenziale di Treviglio; la Cassanese bis e il potenziamento della Rivoltana e la variante Trescore-Entratico sulla Statale 42 ‘del Tonale. Sul piano ferroviario, nel dossier sono inseriti anche la realizzazione della linea Seregno-Bergamo e l’innesto sulla linea Bergamo-Treviglio e il potenziamento del nodo ferroviario di Bergamo, con connessioni all’aeroporto di Orio al Serio e all’ospedale. Su quest’ultimo fronte è intervenuto anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Alessandro Sorte, il quale – approfittando della presenza del ministro Delrio – ha voluto ricordare come “la Lombardia sia fortemente impegnata nel potenziamento del trasporto ferroviario sul quale, negli ultimi anni, è cresciuta la domanda dei cittadini. Per questo sollecitiamo Governo a fare un salto di qualità anche nelle connessioni coi grandi aeroporti regionali. Se sono a buon punto gli impegni per portare l’alta velocità ferroviaria a Malpensa, vanno stretti i tempi per il collegamento interno tra i due gate. E’ necessario anche realizzare un intervento specifico su Orio al Serio, potenziando il nodo ferroviario di Bergamo e studiando le opportune connessioni per lo scalo aeroportuale”.




Seriate, l’assessore al commercio spinge sulle vetrine on line

Seriate - assessore Commercio Paola RaimondiPuntare sui nuovi media per rilanciare i consumi in tempi di crisi. È questo il consiglio che Paola Raimondi, assessore al Commercio del Comune di Seriate, vuole dare ai negozianti del paese. Un suggerimento rivolto non solo alle nuove generazioni, notoriamente avvezze alle tecnologie più avanzate, ma anche ai bottegai storici. «L’auspicio – spiega l’assessore – è che anche i negozianti classici sviluppino un vetrina via web per contenere la concorrenza, ampliando così la propria offerta commerciale».

Quali sono le principali difficoltà dei commercianti di Seriate? Si sente ancora il peso della crisi?

«Alcuni commercianti lamentano la diminuzione dei consumi. L’assenza di lavoro ha inciso sugli acquisti, sempre più contenuti da parte dei clienti. Inoltre anche la forma di vendita e-commerce dei prodotti a costi più contenuti influisce sul calo delle vendite».

C’è coesione e collaborazione tra i commercianti e l’amministrazione nell’organizzazione di iniziative?

«Sì. Molte manifestazioni sono nate proprio dalla collaborazione tra Comune, commercianti e associazioni del territorio».

Qualche esempio?

«La “Notte bianca”, “Seriate sotto le stelle” oppure gli appuntamenti estivi che si stanno definendo per rilanciare il centro storico».

Anche il Distretto urbano del commercio rappresenta una risorsa per i negozianti di Seriate…

«Certo. Da diversi anni l’amministrazione comunale promuove una strategia commerciale in sintonia  con gli esercizi di vicinato. Questa logica di sistema pubblico–esercenti è stata stretta maggiormente con la costituzione del Duc, Distretto urbano del commercio, dando vita a iniziative quali Seriate Shopping Card, carta fedeltà che consente di accumulare sconti o crediti spendibili immediatamente nelle attività commerciali aderenti al circuito, e ad altre proposte di natura commerciale, promozionale e d’intrattenimento pensate in collaborazione con i commercianti di Botteghe in Seriate».

Cosa bolle in pentola per questo 2015?

«Per il 2015 è stato programmato un ampio calendario che ripercorre le tradizionali festività religiose o laiche, come la Pasqua, la festa della donna, della mamma e del papà, di Halloween e di Natale, da trasformare in eventi interattivi che coinvolgono le famiglie con animazioni e giochi o vanno incontro alle esigenze familiari con promozioni e sconti speciali. In occasione dell’Expo, inoltre, sono state pensate proposte ad hoc in linea con i temi del cibo ed eco-sostenibilità».




Il presidente delle Botteghe in Seriate: «Per il rilancio i negozi dovrebbero investire di più»

«La congiuntura economica in tutta Italia non è positiva e Seriate non fa eccezione. In generale il commercio non va benissimo, i segnali di ripresa sono minimi». A disegnare questo quadro è il presidente dell’associazione Botteghe in Seriate, Marino Esposito, titolare dell’Ortofrutta in via Roma, che punta il dito soprattutto sull’eccessivo proliferare di centri commerciali: «Le catene della grande distribuzione servono, per carità, ma le aperture dovrebbero essere regolate altrimenti le piccole botteghe continueranno a soffrire».

In un simile contesto, il ruolo dell’associazione Botteghe in Seriate è più che mai strategico per ridare slancio al commercio…

«Certo. L’associazione dà un sostegno in più al commerciante che, anziché trovarsi da solo ad affrontare i problemi quotidiani, può contare su un lavoro di squadra».

C’è sinergia tra i negozianti seriatesi?

«Dipende. Molti hanno punti di vista diversi e mettere d’accordo tutti non è facile anche perché i settori coinvolti sono i più disparati. Cerchiamo, però, per quanto possibile, di trovare soluzioni per il bene di ogni negoziante».

Quanti membri conta l’associazione?

«Una cinquantina».

Quali sono gli eventi che hanno portato più movimento in paese?

«Organizziamo spesso eventi, sia per dare visibilità al commerciante, sia per attirare più gente a Seriate. La Notte bianca, per esempio, è una buona iniziativa perché crea movimento e vivacità. Da un lato porta incassi e riscontri immediati, in particolare a livello gastronomico perché i locali sono frequentati, si mangia pane e salme per strada… Dall’altro la notte bianca rappresenta una vetrina a lungo termine per i negozi di abbigliamento che, in questa occasione, hanno l’opportunità di farsi conoscere. E magari qualche cliente ritorna anche nelle settimane successive».

Per promuovere la vostra attività state sfruttando anche i social network?

«Sì, perché abbiamo capito che Facebook, se ben sfruttato, può essere una risorsa. È un buon canale pubblicitario».

C’è collaborazione tra i commercianti e l’amministrazione?

«Il Comune si è sempre impegnato parecchio per darci una mano e fornirci gli spazi e le persone giuste per portare avanti le nostre idee».

Organizzate delle riunioni periodiche per coordinare la vostra attività?

«Le riunioni di associazione sono necessarie per portare avanti le nostre iniziative, è un momento di confronto tra il presidente e tutti i soci. Se un commerciante non è d’accordo o capisce di non trarre beneficio da una determinata iniziativa, però, può anche non aderire».

Avete una tessera punti?

«Sì, ma ritengo che non sia stata sufficientemente capita, non tanto dal cliente quanto dal commerciante. È un ottimo canale che non è stato sfruttato adeguatamente. Forse perché le tipologie merceologiche di cui si occupano i negozianti sono le più disparate e sono state riscontrate difficoltà diverse nell’utilizzo della stessa carta».

Ma i clienti sfruttano questa opportunità?

«In generale, se la spesa è minima, la tessera funziona, altrimenti no. Il cliente che spende tanto, infatti, preferisce avere uno sconto immediato e non a posteriori, non ha la pazienza di accumulare punti».

Quali sono le principali difficoltà sollevate dai commercianti nell’uso della tessera?

«La tessera ha un costo di gestione e mantenimento del software che grava sul commerciante, ma non sul cliente. Forse per questa ragione molti negozianti preferiscono non aderire. Tutte le iniziative che organizziamo hanno un costo, ma è basso, grazie anche al contributo dell’amministrazione. Più impegno ci si mette nell’organizzazione di un evento più risorse servono. D’altronde, se si vuole promuovere bene il proprio prodotto, bisogna essere pronti a investire un po’ di più».




Seriate, «cresce il degrado ma i controlli dove sono?»

Un ospedale di alto livello, aree verdi ben curate, attenzione ai bambini e alle famiglie. Ma anche tasse elevate che gravano sui commercianti e qualche disservizio. Sono queste, a detta di negozianti e residenti, le principali luci ed ombre di Seriate.

Serena Mascheretti con il marito Christian
Serena Mascheretti con il marito Christian

Da quando ha aperto il suo Caffè del Parco in Corso Roma, per esempio, Serena Mascheretti è costretta a fare i conti con imposte, affitto, ma anche con gli extracomunitari che sostano davanti alla sua vetrina: «Le tasse per i rifiuti sono molto alte e le agevolazioni per i commercianti sono inesistenti – dice – inoltre sono obbligata a pagare la tassa per la pubblicità del mio negozio. Questo però non risolve il problema dell’extracomunitario che, per due mattine alla settimana, sosta davanti alla mia vetrina, impedendo di fatto ai clienti di vedere i miei prodotti. È un anno che chiedo di farlo spostare, ma non cambia niente. Inoltre la via dove ho il bar è sempre tagliata fuori dalle iniziative come Notte Bianca o simili, tutto avviene vicino al Comune, creandoci così una concorrenza spietata. Comunque Seriate ha anche parecchi punti di forza come le agevolazioni per gli asili nido e molte altre iniziative».

Seriate - Gabriele BereraGabriele Berera, titolare di Bg Tech, lavora in paese da quasi 15 anni e ne conosce bene la realtà: «Basandomi sulla mia personale analisi, prima come dipendente e poi come piccolo imprenditore, l’ostacolo più grande che ho dovuto affrontare è stata la diffidenza dei clienti e dei commercianti riguardo nuove proposte e idee volte a creare uno spirito di unione fra le varie attività. Spesso, infatti, i colleghi imprenditori, forse per paura del nuovo e del confronto con attività similari presenti nel territorio di Seriate, si chiudono in se stessi scartando qualsiasi proposta oppure accettandola con spirito superficiale per paura di esporsi. Tale comportamento spesso ha portato al naufragio di varie proposte come il Distretto o la Shopping Plus, nati per contrastare lo strapotere dei centri commerciali. Ma, dopo una promettente nascita, hanno visto un repentino tracollo dovuto all’inerzia o al disinteresse di alcune attività. Il cittadino reagisce di conseguenza e migra altrove. Al parcheggio della ex fiera, tra l’altro, costruiranno un altro centro commerciale. I negozianti dovrebbero diventare gli animatori del commercio di Seriate così da incentivare a loro volta i cittadini. Per far questo dovremmo aiutarci reciprocamente, organizzando corsi formativi, iniziative ed esposizioni. Il tutto senza gravare ulteriormente, se possibile, sul portafoglio dei piccoli imprenditori, eliminando così la paura del confronto e stimolando la creatività di ognuno».

Seriate - Rita GussagoRita Gussago, ex farmacista, ex dipendente comunale e membro della locale circoscrizione si dice sconsolata sia per la mancanza di iniziativa dei giovani d’oggi sia  per le scelte dell’amministrazione comunale: «C’è troppo degrado in giro ultimamente e con la scusa che i soldi mancano per via della crisi si fa poco o niente. Piuttosto che ampliare la piazza interna della Iper di Seriate di fronte al Mc Donald’s bisognava pensare al centro del paese che una vera piazza non ce l’ha. Io chiederei al sindaco di rivedere le piste ciclabili di Seriate: sono troppo frammentate, non c’è continuità e si rischia di venire investiti perché gli sbocchi sono troppo pericolosi. E poi c’è troppo inquinamento. Altro problema è la pulizia delle strade. Qualche tempo fa, è stata trovata una siringa a Seriate. La foto è finita su Facebook e si è generata una discussione tra cittadini e amministrazione. Il presidente del Consiglio comunale Giampaolo Volpi ha detto che sarebbe stato opportuno raccoglierla e metterla nel cestino dei rifiuti anziché fotografarla. È risaputo, però, che queste siringhe sono infette ed è quindi assurdo pensare che ogni persona civile, prima di uscire da casa, debba portarsi, per prevenzione delle pinze, un contenitore rigido e un paio di guanti per la raccolta di siringhe. La pulizia la deve fare la ditta appaltatrice pagata da tutti i cittadini onesti che pagano le tasse».

Seriate - Mauri PomaUn episodio che ha generato l’indignazione anche di Mauri Poma: «Vivo a Seriate da 5 anni e noto molta sporcizia in giro per strada. Tempo fa qualcuno si è lamentato per il ritrovamento di una siringa. Il tutto va visto con i nostri occhi di genitori e non di un sindaco che dice di entrare al lavoro alle 7.30 e di uscire alle 20. Invece di stare in ufficio dovrebbe girare per la città e per capire in che situazione viviamo. Dovrebbe recarsi all’oratorio a vedere i ragazzini che fumano le canne. I tossici e la delinquenza straniera fanno paura. Alla sera ci barrichiamo in casa perché Seriate diventa un deserto senza neanche un minimo di controlli».

Seriate - Veronica GrandiAnche Veronica Grandi, residente di Seriate ma titolare di un negozio a Bergamo, lamenta la mancanza di pulizia: «Uno dei problemi che riscontro in questa cittadina è il disservizio di pulizia delle strade, dalla ciclabile del Tonale ai sottopassi, dal centro del paese ai parcheggi. A questo segue anche l’assenza di cestini della spazzatura e, per una come me che ama camminare e lo fa con due cani, sono alquanto essenziali. Comunque Seriate ha anche tanti punti di forza – ricorda – come un ospedale di ottimo livello, scuole di ogni tipo, aree verdi ben tenute, un grosso centro commerciale, musei, il mercatino dell’antiquariato operativo da tantissimi anni, aree residenziali e tranquille, locali, ristoranti, centri ricreativi, feste patronali estive, una per ogni zona».




Endine, un nuovo lungolago per potenziare il turismo

marco zoppetti sindaco endine
Marco Zoppetti

Il Lago di Endine ci crede: la sfida di rilanciare il turismo, mai realmente partito nonostante la bellezza dei luoghi, può essere a portata di mano. Per vincerla i suoi comuni si affidano a tre strategie: una brochure informativa, un nuovo centro turistico con ristorante, b&b e solarium e l’alleanza con la Valcavallina,
“Il nostro è un turismo di giornata. Nei fine settimana estivi e durante le sagre e le manifestazioni i nostri paesi sono presi d’assalto. Ma è un po’ riduttivo – dice Marco Zoppetti, sindaco di Endine Gaiano -. Le bellezze ci sono: abbiamo i musei, la Buca del Corno e ovviamente il lago. Vogliamo dare un’attrattività più seria ma il singolo Comune non può fare molto. Per questo abbiamo creato un coordinamento con gli altri paesi Spinone, Ranzanico e Monasterolo e accettato l’invito del Comune di Trescore di fare rete insieme con tutta la Valle Cavallina”. “L’obiettivo – dice – è far fermare i turisti qualche giorno sul lago offrendo un’agenda di attrattive”.
La prima iniziativa è la pubblicazione a breve di una brochure ‘a più mani’ con i Comuni di Monasterolo, Ranzanico, Spinone e Bianzano per far conoscere le bellezze locali e le manifestazioni in programma per l’estate, che si rivelano strategiche nel richiamare i turisti. Oltre alle tradizionali sagre l’agenda è ricca di iniziative culturali come la “Biennale d’arte” e sportive come la suggestiva “Gara dei 10mila al Castello”, in programma il 14 giugno intorno al Lago di Endine che richiama un migliaio di partecipanti.endine b&b gerù 2
Lo sforzo è volto anche a potenziare l’accoglienza che oggi conta poche strutture ricettive.
L’Amministrazione di Endine ha deciso di estendere da un anno a 25 anni la concessione per la gestione del Parco e di premiare il progetto imprenditoriale di due giovani imprenditori, che valorizzerà un’area complessiva di circa 6mila metri quadrati. Il litorale, che fino ad oggi ospitava il Bar Gerù, punto di ristoro e ritrovo dei villeggianti e nulla più, accoglierà un ristorante, un b&b e un solarium.
“Il nuovo lungolago sarà pronto per il nuovo anno – spiega il sindaco di Endine -. Per questa stagione verrà utilizzata la struttura esistente anche se saranno apportate delle migliorie, poi a ottobre inizieranno i lavori di ristrutturazione che dovrebbero completarsi nel 2016”.  “Con i tempi che corrono – sottolinea Zoppetti – la presenza di progetti privati che facciano attrattiva è fondamentale. I due nuovi gestori hanno acquistato una palazzina per farne un b&b. Al di là della realizzazione del ristorante che pure è importante, il valore aggiunto è dato proprio da questo progetto perché completerà l’offerta ricettiva che oggi a Endine conta solo un albergo (lo Sporting) e qualche b&b”.