Expo, Albino “vestita” con le bandiere del mondo

Il decumano di Expo? Corso Vittorio Emanuele a Milano? No.

È via Mazzini ad Albino ad essersi colorata con le bandiere di tutto il mondo in occasione dell’Expo.

L’iniziativa è dell’associazione Botteghe di Albino che ha deciso di fare un omaggio al grande evento internazionale appendendo lungo tutto l’asse centrale del centro storico i simboli di tutti gli stati. «È un gesto semplice – spiega la presidente Emanuela Poli – che permette però di abbellire la strada e, perché no, accendere l’attenzione sul mondo. Basta adocchiare una bandiera per giocare ad indovinare a quale Stato appartiene e da lì essere incuriositi a saperne un po’ di più». È un modo per ampliare lo sguardo, ma anche per riflettere su alcuni valori. «L’Expo infatti porta al centro il tema della sostenibilità e della qualità della vita – ricorda – e credo che riscoprire i negozi di vicinato e il paese possa rappresentare un miglioramento della qualità del nostro vivere quotidiano e delle relazioni».

In questo nuovo e svolazzante scenario i commercianti contano anche di organizzare iniziative per rallegrare ulteriormente la passeggiata e lo shopping ad Albino. «Di certo tornerà il 10 e 11 luglio la nostra manifestazione estiva – annuncia Emanuela Poli -, ma cercheremo anche di lanciare qualche altra proposta. Le risorse, come si sa, sono sempre poche, ma ci daremo da fare. Expo è un evento che trasmette fiducia e voglia di guardare avanti ed è ciò che vogliamo comunicare anche noi».




Lago di Endine e Val Cavallina, arriva l’agenzia di sviluppo turistico

ANDREA VANINI
Andrea Vanini

I Comuni della Valle Cavallina e del Lago di Endine hanno deciso di unire le forze per promuovere il turismo locale e per centrare l’obiettivo è in fase di costituzione un’agenzia finalizzata a promuovere unitariamente i paesi dell’area a livello turistico e ricettivo. Negli ultimi mesi gli Amministratori locali si sono riuniti più volte per individuare e definire le linee guide e gli obiettivi del nuovo organismo. I lavori sono a buon punto e mercoledì 6 maggio il progetto dovrebbe concretizzarsi in maniera formale.
Spiega Andrea Vanini, assessore al Turismo del Comune di Trescore e capofila dell’iniziativa: «La Valle Cavallina e il Lago di Endine hanno tante peculiarità naturalistiche e paesaggistiche, a partire dal lago e dal Bioparco, e anche artistiche come il Lotto, il problema è che ognuno finora ha fatto da sé». «La questione turistica – dice Vanini – non può essere affrontata singolarmente. Va messo in sistema quello che c’è in Valle».
Lo Iat, con i tagli di finanziamenti in atto, non è in grado economicamente di svolgere questo compito e nemmeno il Consorzio della Val Cavallina, quindi i Comuni hanno deciso di unire le forze e di creare un organismo ad hoc. L’idea è di realizzare un’agenzia sul modello di PromoSerio. «Con il Consorzio dei 16 Comuni della Valcavallina, Casazza e Bianzano nel mese di gennaio abbiamo invitato i sindaci, le Proloco e le associazioni turistiche della Val Seriana a parlarci della loro esperienza – racconta l’assessore al turismo di Trescore -. Onestamente mi aspettavo da parte degli altri amministratori una reazione fredda e di dover rispondere a qualche dubbio. Invece la reazione è stata molto positiva».
L’agenzia vuole essere una partnership pubblico-privata e raccoglierà 20 Comuni, da Carobbio, Gorlago e San Paolo d’Argon fino a Endine Gaiano, alla fine del lago, un bacino che conta circa 55mila abitanti. Al momento di formalizzata c’è solo l’alleanza dei Comuni ma il prossimo passo sarà coinvolgere anche le strutture ricettive e gli operatori, enti e associazioni turistiche.
«Il nuovo organismo – anticipa Vanini – si presenterà sul mercato turistico con un unico marchio in modo che il territorio risulti competitivo. Gli scopi saranno due: far conoscere e valorizzare il territorio della Val Cavallina e del Lago di Endine in tutte le sue attrattive per attirare turisti ma anche, ed è l’elemento più innovativo, mettere a sistema le offerte del territorio a beneficio degli abitanti, così che si sentano parte di una valle unita, conoscano con facilità gli eventi e le attrattive proposte nei paesi vicini e diventino così i primi visitatori e ambasciatori delle nostre zone».




Castro apre le porte del suo canyon

11156199_10153188801545435_1200026640803440233_nVenerdì 1° maggio a Castro ritorna “La Primavera in festa”. Per l’occasione, la piazza del Porto ospiterà una mostra-mercato floreale e di fronte alla Chiesa il Moto Club di Costa Volpino esporrà moto d’epoca. Alle ore 9.30 dalla piazza Salvador Allende, accanto al Municipio, la banda musicale di Castro, inizierà il suo tour tra le vie del paese con le musiche legate al 1° maggio. Sempre alle 9.30, e sempre con partenza da piazza Allende, prenderà il via una visita guidata alla scoperta del “Parco della gola del Tinazzo”. La visita sarà curata dal Circolo Legambiente Alto Sebino e permetterà di percorrere per la prima volta nella sua interezza la Forra del Tinazzo, il piccolo canyon del Lago d’Iseo, una meraviglia naturale sconosciuta perché resa invisibile e inaccessibili a causa dei rifiuti accumulati. Dopo anni di pulizie curate da Legambiente Alto Sebino finalmente sarà possibile entrare e vedere uno spettacolo naturale incredibile, fatto da una flora e una fauna tipica dei canyon, tra cui il gambero di fiume che si trova solo nelle acque più pulite. La forra è una gola, una valle profonda con pareti ripide. È il risultato di fenomeni erosivi millenari che si verificano quando un fiume o un torrente incidono vigorosamente il proprio letto in rocce coerenti e molto resistenti, generando valli strette.
La Forra di Castro si trova all’interno del Parco della Gola del Tinazzo, un’area naturale protetta che prende il nome dalla presenza della forra fossile del Tinazzo, nome con cui viene chiamato il torrente Borlezza nel suo ultimo tratto prima di sfociare nel Lago d’Iseo. Il parco fa parte di Retenatura, il sistema delle aree protette di Legambiente
Il programma prevede anche il concorso “Balconi fioriti”, promosso dalla Pro Loco e alla terza edizione, e l’apertura straordinaria della fabbrica Lucchini, che rappresenta da anni una consuetudine nella giornata del primo maggio. Infine, i ristoranti del paese proporranno un menù convenzionato a 15 euro, ci saranno gonfiabili per i bambini e aperitivi convenzionati in tutti i bar.

 




Treviglio, fino a domenica la Fiera agricola. L’ultima all’ex foro Boario

fiera agricola treviglioWeekend all’insegna dell’agricoltura a Treviglio, dove dal 30 aprile al 3 maggio torna, per la 34esima edizione, la Fiera Agricola della Bassa bergamasca, appuntamento che, grazie alla lunga tradizione e alla collocazione geografica, è considerato un punto di riferimento per il comparto agricolo e zootecnico di Bergamo e Crema.

La Fiera, che sarà inaugurata giovedì 30 aprile alle ore 18.30, si svolgerà nel quartiere fieristico in viale Merisio, su un’area di 14.000 mq ed ospiterà almeno 120 espositori provenienti oltre che dalla Bergamasca anche dalle province di Brescia, Mantova, Cremona Lodi e Milano. In primo piano tra gli appuntamenti, le Mostre ufficiali zootecniche in collaborazione con l’Associazione Provinciale Allevatori di Bergamo, ovvero la Mostra Provinciale della Razza Frisona, quella dei Suini e quella del Coniglio riproduttore.

Numerose anche le iniziative proposte dall’Associazione Norcini Bergamaschi, tra cui le dimostrazioni della lavorazione dei salumi, in programma tutti i giorni, e, il primo maggio, il quinto concorso provinciale del “salame tradizionale bergamasco”, la gara di “stima del peso di un salame oltre misura” e quella di “bravura e velocità nella legatura del salame bergamasco”, oltre alle degustazioni.

Il carnet si completa con incontri, convegni, dibattiti, degustazioni, presentazione di prodotti tipici del territorio e proposte mirate di turismo enogastronomico in collaborazione con la Pro Loco di Treviglio. Strettamente a tema anche la linea del ristorante-bar allestito per accogliere i visitatori, con 200 posti a sedere e menù rigorosamente tipici bergamaschi.

Nata nel 1981 per rispondere alle esigenze del settore e porsi come punto di incontro e di scambio tra le realtà che gravitano e interagiscono nel panorama agricolo della bergamasca e cremasca, la Fiera troverà presto una nuova collocazione, dopo la cessione da parte del Comune dell’ex Foro Boario. L’amministrazione ha infatti avviato la fase definitiva per la realizzazione del nuovo Polo Fieristico, che sorgerà in via via Murena, a sud della stazione Centrale.

Dal 2005 l’agricoltura è comunque di casa a Treviglio tutti i mercoledì mattina in piazza Cameroni, dove si svolge il mercato degli agricoltori organizzato dalla Fiera Agricola della Bassa Bergamasca, il primo nato in Lombardia.

La fiera è aperta giovedì 30 aprile della 19 alle 23, da venerdì 1 a domenica 3 maggio dalle 9 alle 23.




Dalmine, Tari dimezzata agli esercizi che rinunciano alle slot

furto-slot20141.jpgProseguendo nel percorso di lotta alle ludopatie e al gioco d’azzardo, il Comune di Dalmine ha deciso di dimezzare la tariffa della tassa sui rifiuti agli esercizi pubblici che rinunceranno a videopoker e slot machine.

Il Consiglio comunale nella seduta di ieri, 27 aprile, ha approvato a maggioranza (con i voti contrari delle sole opposizioni) la variazione del Regolamento Tari per ridurre del 50% la tariffa sui rifiuti per i pubblici esercizi che dismettono tutte le apparecchiature elettroniche denominate slot machine, videolottery o similari, un atto politico che vuole incentivare la scelta etica di non avere all’interno di bar e ristoranti slot machine e videopoker.

«Siamo sempre stati sensibili al tema del pericolo del gioco d’azzardo – ha spiegato Giuliana Locatelli, vicesindaco di Dalmine con deleghe al Bilancio e ai Tributi -. Un’Amministrazione ha però il dovere di compiere anche un passo in più, mettendo in atto azioni amministrative che vadano incontro a scelte etiche coraggiose anche a costo, nonostante le difficoltà che stiamo vivendo, di qualche sacrificio finanziario per il nostro ente. È il caso di chi rinuncia o rinuncerà ad avere all’interno del proprio locale quegli apparecchi legali, ma nello stesso tempo potenzialmente dannosi per la salute di chi purtroppo diventa un giocatore patologico, con tutte le drammatiche conseguenze sociali che ne derivano. La riduzione della Tari è un piccolo gesto concreto che si aggiungerà all’impegno continuo dell’Amministrazione comunale con campagne di sensibilizzazione sulle conseguenze sociali, economiche e sanitarie del gioco.

 

 




La scommessa dei fratelli Kola: “L’area ha grandi potenzialità”

“Il Lago di Endine ha grandi potenzialità e piace molto ai turisti”. E’ bastato questo a convincere due imprenditori locali, neofiti del settore, a partecipare alla gara per la gestione del Bar Gerù e del circostante Parco e a scommettere su un progetto ambizioso: trasformare l’area in un vero e proprio centro turistico. In effetti, la posizione è molto strategica, ci si ferma per pescare o per rilassarsi e poi c’è una lunga passeggiata.
“Veniamo dal settore della carpenteria, per noi è una nuova avventura” dice Aldo Kola che con il fratello minore Vladimir condivide la nuova gestione del Parco. “Sono 6mila metri quadrati di area che il Comune ci ha dato in gestione. Abbiamo sistemato il bar che abbiamo chiamato “KBeach” e organizzato un’agenda di iniziative, feste e manifestazioni per i prossimi mesi. Entro l’apertura della stagione estiva, inoltre, apriremo un b&b con dieci camere che verrà ospitato in una struttura che abbiamo acquistato all’interno del Parco. I lavori sono già iniziati”. I programmi non finiscono qui: per l’anno prossimo il bar-punto ristoro verrà ristrutturato e verrà aperto anche il secondo piano dello stabile, in tutto seicento metri quadrati (300 al piano terra e altrettanti al piano rialzato). Al primo piano – spiega Kola – ci sarà il bar e al secondo piano il ristorante-pizzeria con un solarium e una terrazza dove sarà possibile trascorrere momenti di relax”.

 

 

 




Turismo, la Regione investe sui laghi

lovere1“La bellezza dei nostri laghi, la loro ricchezza naturalistica, enogastronomica e culturale sono elementi unici nel panorama turistico mondiale.  Favorire la valorizzazione e sostenere in modo specifico la promozione di questo patrimonio è un’azione strategica che avrà ricadute stabili e durature sul tessuto economico di questi territori”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia, commentando l’approvazione da parte della Giunta, su sua proposta, della delibera avente come oggetto la valorizzazione turistica dei grandi laghi lombardi. Le progettualità riguarderanno azioni promozionali sui mercati internazionali, interventi volti al miglioramento dell’accoglienza dei turisti, dell’informazione e della promozione digitale, la realizzazione di infrastrutture e servizi mirati all’ottimizzazione della fruizione dei laghi, interventi finalizzati alla sostenibilità e alla conservazione del patrimonio naturale. Le risorse saranno così suddivise: Lago di Garda: 300mila euro (soggetto capofila, la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano); Lago di Como: 300mila euro (soggetto capofila Unioncamere Lombardia); Lago di Iseo 300mila euro (soggetto capofila il Comune di Lovere) – Lago Maggiore 300mila euro (soggetto capofila la Camera di Commercio di Varese). “In quest’ottica di promozione integrata e di sviluppo – ha concluso Parolini – è inoltre necessario che i brand locomotiva rappresentati dai laghi lombardi fungano da traino per far conoscere ad un pubblico di viaggiatori sempre più ampio anche la ricchezza di località turistiche meno conosciute, che rappresentano oggi veri e propri diamanti grezzi con potenzialità ancora non pienamente espresse”.




Osio Sotto, “Risorse limitate, ma cerchiamo di dare risposte al commercio”

Osio Sotto Munic - CopiaLe risorse finanziarie sono limitate e vincolate, ma il comune di Osio Sotto cerca lo stesso di promuovere iniziative che facciano da volano per rendere più vivo il paese. “Tentiamo di rendere il centro più attrattivo attraverso manifestazioni gestite da noi oppure in collaborazione con l’Acea (l’Associazione commercianti, esercenti e artigiani) e il Distretto del commercio come “Promotion expo” e “Gusti e buon gusto” dedicato ai sapori del territorio, ma il calendario prosegue tutto l’anno, anche se non è affatto semplice”, spiega il sindaco di Osio Sotto, Edoardo Musitelli.

L’insediamento della sua giunta è avvenuto nel maggio dello scorso anno, è quindi ancora presto per tirare le somme. “Ma un primo segnale di cambiamento l’abbiamo dato, i cittadini lo percepiscono”, dice. Una prova che l’amministrazione abbia stretto la cinghia la si è avuta a Natale con la spesa per le luminarie a carico dei commercianti, a eccezione di quelle in piazza Papa Giovanni, al parco e per i tre alberi addobbati. “Purtroppo ci impongono la politica del risparmio, abbiamo le mani legate e ci tocca fare delle scelte mirate e di opportunità”, lamenta il primo cittadino. La scarsità di parcheggi è un problema da sempre. Piazza Papa Giovanni è affollata di auto proprio perché nelle immediate vicinanze non ci sono strisce bianche, né blu. “Il piano di governo per il territorio prevede interventi per rendere più vivibile il centro, ma anche in questo caso, considerato le scarse disponibilità finanziarie nelle casse comunali, è facile che rimangano progetti solo sulla carta”, chiarisce il primo cittadino.

I commercianti sono gravati da balzelli e chiedono sgravi soprattutto per i giovani che si lanciano nelle nuove attività imprenditoriali. “La manovra fiscale che abbiamo effettuato era necessaria per garantire i servizi base per i cittadini, abbiamo tagliato dove era possibile farlo, adottando per la tassa dei rifiuti meccanismi che stabiliscano il costo effettivo per il rifiuto prodotto – spiega Musitelli -. Non c’era nessuna possibilità per effettuare riduzioni. Cosa faremo per il futuro? Vedremo”. Gli esercenti che gestiscono attività legate agli alimentari sono in difficoltà per il numero elevato di supermercati che sottrae una clientela giovane. Una questione, tuttavia, ereditata dalle passate amministrazioni. “Nuove licenze per i supermercati non ne sono state concesse, né sono in programma”, tiene a precisare il primo cittadino.




Riapertura del Casinò, il sindaco convoca i parlamentari

Casinò San Pellegrino“Valutare quali iniziative possano essere condivise e attuate per ottenere l’inserimento della riapertura del Casinò di San Pellegrino Terme nel decreto sul gioco che darà attuazione all’articolo 14 della legge delega al governo in materia fiscale”. E questo lo scopo dell’incontro che si terrà domani, a partire dalle 10, al Comune di San Pellegrino Terme a cui sono stati inviati parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi, nonché l’assessore regionale Claudia Terzi e la Comunità montana. Come sottolinea il sindaco Vittorio Milesi“vale la pena di ribadire come l’apertura del Casinò costituirebbe un ulteriore decisivo elemento per rafforzare e dare piena e completa attuazione alle previsioni contenute nell’Accordo di Programma promosso dalla Regione Lombardia nel 2007 per il rilancio turistico-occupazionale di San Pellegrino Terme e della Valle Brembana e che hanno trovato nei mesi e nei giorni scorsi un nuovo fondamentale impulso grazie all’apertura del centro termale e al consistente finanziamento assegnato dal Governo per il recupero del complesso monumentale del Grand Hotel”.

Milesi ricorda l’ampio consenso e la condivisione che la richiesta di riapertura del Casinò ha raccolto negli ultimi tempi sul territorio e che è rintracciabile nei seguenti atti: mozione approvata dal Consiglio della Regione Lombardia il 13 gennaio 2015 per chiedere al Governo l’istituzione di una Casa da Gioco nel comune di San Pellegrino Terme; il protocollo 7760 del 29 gennaio 2015 del presidente della Provincia di Bergamo indirizzata al presidente del Consiglio e ai presidenti di Senato e Camera per richiedere l’istituzione di una Casa da Gioco in San Pellegrino Terme; delibera del 14 gennaio 2015 della Giunta Esecutiva della Comunità Montana della Valle Brembana con la quale viene chiesta la riapertura della Casa da Gioco nel Comune di San Pellegrino Terme; deliberazioni delle Giunte e dei Consigli Comunali di numerosi Comuni della Valle Brembana con le quali è stato approvato un ordine del giorno avente ad oggetto la richiesta di riapertura della Casa da Gioco nel Comune di San Pellegrino Terme.

“Il sostegno ampio e convinto registrato in sede locale, provinciale e regionale, su un tema indubbiamente delicato come quello delle Case da Gioco – continua Milesi – evidenzia e testimonia che lo spirito e le ragioni per le quali il Comune di San Pellegrino sollecita la riapertura del Casinò, sono stati riconosciuti e condivisi nella loro valenza e significato più vero e cioè nel tentativo di rafforzare una prospettiva di sviluppo e di futuro per un territorio sempre più emarginato e in difficoltà come quello della Valle Brembana. L’auspicio che mi permetto di formulare è che tali importanti prese di posizione portino ad un riconoscimento anche in ambito nazionale, delle motivazioni poste alla base della richiesta di questo Comune e al conseguente rilascio del provvedimento autorizzativo alla riapertura del Casinò di San Pellegrino Terme”. L’incontro arriva a pochi giorni dall’assegnazione a San Pellegrino Terme di 18 milioni, da parte del Cipe, per il restauro e risanamento del Grand Hotel.




La delegazione Ascom resta un punto di riferimento

A Osio Sotto, i pubblici esercizi tengono testa alla crisi. Bar, ristoranti, pizzerie classiche e d’asporto si difendono, mentre sono un po’ più in difficoltà i negozi di abbigliamento, calzature e pelletteria. Tra le cause anche i centri commerciali presenti nelle vicinanze.

Anche il piccolo dettaglio alimentare è in sofferenza. “Funziona solamente se deve servire il pensionato con il quale si è instaurato un rapporto di fiducia oppure chi non possiede l’automobile per spostarsi – spiega Carla Guerra, responsabile della delegazione locale dell’Ascom -. L’unica eccezione è data dai “frutta e verdura”, con nuove aperture, conseguenza di una mentalità diffusa che crede nella disponibilità del prodotto fresco solo dal negoziante specializzato”.

Si affidano agli esperti e ai funzionari della delegazione molte attività locali, comprese quelle presenti a Dalmine, Filago, Osio Sopra, Madone, Verdello, Verdellino, Ciserano, Boltiere, Canonica d’Adda, Brembate, Capriate, Levate, Bottanuco, Spirano. Gli uffici Ascom offrono assistenza ai propri associati per tutte le pratiche amministrative relative alle iscrizioni per avvio attività o cancellazioni oltre al servizio completo di assistenza fiscale, dichiarazioni redditi e modelli 730. Negli ultimi tre anni, il calo delle attività si è assestato tra il 15 e il 20%. Anche a Osio Sotto sono molti gli improvvisati del commercio, lavoratori che perdono il posto da dipendente e investono in un’attività in proprio senza aver maturato le specifiche competenze. “Aprono con facilità, ma chiudono anche a tempo record, dopo un anno e mezzo”, spiega Guerra. Ad avere il polso della situazione è Vincenza Carissimi, titolare del “Bar commercio” e vicepresidente del Gruppo bar e pubblici esercizi dell’Ascom e consigliere in Acea (Associazione commercianti, esercenti e artigiani) che raggruppa settanta attività. “I locali li vediamo affollati, ma dobbiamo fare i conti con le tasse in continuo aumento e con una spesa procapite sempre più limitata – dice Carissimi -. Un tempo le famiglie si sedevano per gustare una coppa di gelato, oggi prendono un cono e se ne vanno”.

Comincia ad incassare frutti chi apre alle nuove tecnologie. “Molti propongono la loro merce, come elettrodomestici o bomboniere, esponendola sulla propria vetrina on line, offrendo prezzi vantaggiosi – spiega la barista -. Un canale sempre più seguito e che permette di raggiungere una clientela più giovane”.