Fedeltà al lavoro, al via il concorso della Camera di Commercio

cameracom.jpgLa Camera di Commercio di Bergamo ha indetto il 56° concorso per l’assegnazione di riconoscimenti e premi a favore di persone e imprese che si sono particolarmente distinte nel settore del lavoro e del progresso economico. Con questa iniziativa l’Ente camerale intende sottolineare il valore essenziale del lavoro, della professionalità, della fedeltà all’azienda, quali elementi primari nelle strategie di progresso delle imprese e dell’intera comunità economica bergamasca. Le domande di partecipazione al concorso dovranno pervenire all’ufficio segreteria entro il 15 luglio prossimo e saranno esaminate da apposita Commissione nominata dalla Giunta camerale. La Giunta assegnerà i premi a suo insindacabile giudizio, tenendo conto della graduatoria proposta dalla suddetta Commissione. La premiazione avrà luogo in Bergamo nel mese di dicembre. Copia del bando di concorso e i modelli di domanda possono essere scaricati dal sito internet camerale all’indirizzo www.bg.camcom.gov.it/fedeltalavoro oppure ritirati presso l’ufficio segreteria della Camera di commercio (Largo Belotti, 16 – I° piano) o presso le Associazioni di categoria.




La Cisl apre lo “Sportello Lavoro” per aiutare i disoccupati

CislLa Cisl di Bergamo apre uno ‘Sportello orientamento lavoro’ per aiutare chi è in cerca di un’occupazione in un mondo che oggi si presenta complesso, polverizzato, poco stabile e sempre meno accessibile. Il servizio è stato avviato con l’inizio di giugno e ha fornito le prime indicazioni e aiuto alle molte persone che già si sono rivolte agli uffici di via Carnovali. «L’avvio dell’attività di sportello non è in contraddizione con i timidi segnali di ripresa che anche nella nostra provincia si sono manifestati, in particolare nel 2015 e che con minor intensità  sono proseguiti nel primo trimestre 2016 – dice Giacomo Meloni, della segreteria CISL di Bergamo -. Abbiamo deciso di assumere un ruolo da protagonista per accogliere e orientare le persone disoccupate nella ricerca del lavoro. Presso lo Sportello, le persone troveranno sempre la massima attenzione e ascolto, assieme alla professionalità e competenza di chi, giorno dopo giorno con passione e dedizione, farà quello che è utile per non lasciare solo nessuno».

I dati registrano nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una generale riduzione dei flussi di comunicazioni obbligatorie, con una diminuzione del 13,3% su base annua a Bergamo degli avviamenti al lavoro, in linea per altro con i dati della Lombardia( – 11%) e nazionali (- 12,9%). In dettaglio, tutte le tipologie di avviamenti registrano una flessione, tranne la somministrazione, in leggera crescita del 2,5%. La variazione più significativa riguarda i contratti a tempo indeterminato, che sono ridotti di un terzo rispetto allo stesso periodo del 2015 ( – 1.340 ) , ma che restano ampiamente positivi, se si considera il saldo fra gli ultimi quattro trimestri ( + 9.435); ulteriore calo per l’apprendistato ( – 875 ) e per il tempo determinato ( – 5.719 ).

A Bergamo e in provincia il tasso di disoccupazione nel 2015 si è ridotto dal 7,4 al 5,8%,  «ma questo – sottolinea Meloni – non deve farci dimenticare che lo stesso nel 20008 era del 3% e che con molta probabilità le persone ancora disoccupate in larga parte sono nella fascia più debole e che ricollocarsi in un mercato del lavoro sempre più selettivo è diventato difficile, soprattutto se la ricerca è affidata solo a se stessi». Alle sedi CISL si sono rivolte nel biennio 2014/15 oltre 16.000 persone di ogni età e genere per pratiche di disoccupazione o di mobilità. Da oggi sarà lo Sportello Orientamento Lavoro a dirigerne i flussi. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30, il sabato dalle 8 alle 12. È rivolto agli iscritti CISL e a quanti vorranno iscriversi al sindacato e che in questi difficili anni di crisi hanno perso o stanno cercando un posto di lavoro.

“L’iniziativa della Sportello si inserisce in una strategia più ampia che la CISL vuole mettere in campo per avere un maggiore ruolo sul versante del mercato del lavoro e della formazione – dice Ferdinando Piccinini, segretario generale del sindacato di via Carnovali. Essere soggetto protagonista in questo ambito significa cogliere i nuovi bisogni di rappresentanza che emergono dall’universo dei giovani e dalle persone più deboli e in difficoltà nella ricerca del lavoro e  nelle transizioni lavorative». Lo sportello lavoro svolgerà un ruolo di accoglienza, ascolto e informazione, opererà su colloqui orientativi e di supporto alla redazione di curriculum vitae e alla ricerca attiva del lavoro. L’aspetto della formazione poi sarà fondamentale per  costruire un adeguato profilo professionale più “spendibile” sul mercato del lavoro e  che avverrà  in collaborazione con lo IAL. Una formazione che sia finalizzata a formare quei profili professionali maggiormente richiesti dal mercato del lavoro,  che le aziende richiedono, e  non fine a sé stessa. «Lo sportello mette al primo posto la persona – è il pensiero di Isabel Perletti, operatrice del servizio. L’obiettivo è accogliere, orientare e quindi accompagnare nel mercato del lavoro i disoccupati, le persone in cerca di prima occupazione e quelle che vogliono migliorare la propria occupabilità e la propria posizione professionale. Fornirà gli strumenti necessari per la ricerca attiva al lavoro».




Lavoro, l’Isola Bergamasca fa rete per favorire l’incontro tra domanda e offerta

isola accordo lavoroUn accordo di rete per promuovere le politiche attive del lavoro nell’Isola Bergamasca. È stato sottoscritto giovedì 9 giugno al teatro di Crespi d’Adda da una nutrita cordata di enti e istituzioni con capofila la Comunità dell’Isola Bergamasca (C.I.B.).

Il territorio si sta, dunque, muovendo sul problema dell’occupazione, un tema in cima alle preoccupazioni della gente e di chi decide. «Sul lavoro la Provincia c’è – ha spiegato il presidente Matteo Rossi -. Dalle crisi aziendali alla promozione delle politiche attive per i lavoratori colpiti dalla crisi fino ai giovani neet, stiamo facendo fino in fondo la nostra parte. Ora si tratta di rendere gli enti locali sempre più protagonisti delle politiche di sviluppo e di incontro domanda/offerta. I punti di novità saranno la promozione di progetti sovracomunali e di reti pubblico/private. Dopo quello nel Sebino, questo importante accordo è un altro passo nella direzione giusta ed è sostenuto da un’ampia rete di partner disposti a fare sistema e a confrontarsi sul tema del lavoro per individuare strategie utili e strumenti innovativi per promuovere lo sviluppo economico e l’occupazione. Una particolare attenzione verrà riservata alle esigenze dei giovani e delle persone in età più avanzata, categorie particolarmente colpite dal momento di difficoltà lavorativa che stiamo attraversando».

L’obiettivo è costituire una “Rete territoriale per il lavoro” che funga da spazio di concertazione tra i soggetti pubblici e privati e diventi il luogo per individuare le linee di indirizzo e le ipotesi operative in materia di politiche per il lavoro a livello locale, partendo da un’analisi delle specificità del territorio e dalla conoscenza concreta dei bisogni emergenti.

Il secondo passaggio previsto dall’accordo è la costituzione di una cabina di regia che definirà le diverse fasi operative di un progetto sul tema lavoro promosso dalla Provincia di Bergamo nell’ambito della seconda fase dei progetti di sviluppo territoriale che riceverà il finanziamento di Sacbo con un contributo di 15mila euro.

«Con questa intesa si dà il via a un percorso di lavoro di rete che si spera possa portare sul territorio innovazione e risorse per attivare nuovi progetti, anche attraverso il supporto dell’Ufficio
Europa della Provincia di Bergamo per l’accesso a bandi di finanziamento europeo», precisa la funzionaria del servizio Sviluppo della Provincia Gloria Cornolti.

La Provincia di Bergamo, partner della cordata, si ritaglia quindi un importante ruolo di supporto e si impegna a favorire azioni di politica attiva del lavoro attraverso la promozione del costante confronto con le Parti sociali nonché la collaborazione con gli enti pubblici e privati, accreditati ai servizi alla formazione e al lavoro, al fine di poter affrontare l’emergenza occupazionale, con particolare riferimento ai soggetti interessati da maggiori difficoltà di inserimento o di reinserimento lavorativo.

Via Tasso renderà inoltre disponibili i dati relativi ai flussi del mercato del lavoro dell’Isola Bergamasca, elaborati dall’Osservatorio provinciale del Mercato del lavoro e promuoverà la presa in
carico dei lavoratori maggiormente svantaggiati del territorio con la collaborazione della rete territoriale degli operatori accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione, tra cui Centro per l’impiego di Ponte San Pietro.

I firmatari sono

  • il capofila C.I.B. in rappresentanza dei Comuni aderenti (Ambivere, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Calusco d’Adda, Capriate S. Gervasio, Carvico, Chignolo, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo, Solza, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Suisio, Villa d’Adda);
  • la Provincia di Bergamo;
  • il Comune di Ambivere;
  • il Comune di Bonate Sotto;
  • il Comune di Bottanuco;
  • il Comune di Brembate;
  • il Comune di Calusco d’Adda;
  • il Comune di Capriate S. Gervasio;
  • il Comune di Carvico;
  • il Comune di Chignolo;
  • il Comune di Filago;
  • il Comune di Madone;
  • il Comune di Mapello;
  • il Comune di Medolago;
  • il Comune di Presezzo;
  • il Comune di Solza;
  • il Comune di Sotto il Monte Giovanni XXIII;
  • il Comune di Suisio;
  • il Comune di Villa d’Adda;
  • l’Azienda speciale Consortile Isola Bergamasca;
  • Promoisola;
  • l’Università degli Studi di Bergamo;
  • la Fondazione ITS Mobilitá Sostenibile;
  • l’Istituto superiore “Giovanni Maironi da Ponte”;
  •  l’Istituto superiore “Betty Ambiveri”;
  • ENGIM Lombardia;
  • Fondazione ENAIP Lombardia;
  • Associazione di promozione sociale ACLI provinciali di Bergamo;
  • Confindustria Bergamo;
  • Confagricoltura;
  • CGIL, CISL, UIL;
  • Mestieri lombardia – Consorzio di cooperative sociali SCS, UO di Brembate Sopra.

L’accordo




Torna l’Happening della cooperazione e lancia il Biodistretto dell’agricoltura sociale

Happening CooperativeL’onda generatrice della cooperazione sociale è pronta ad avvolgere il Lazzaretto di Bergamo: immigrazione e accoglienza, lotta alle mafie e al gioco d’azzardo, inserimento lavorativo e agricoltura sociale sono infatti i temi al centro dell’Happening delle Cooperative sociali, in programma da lunedì 13 giugno a domenica 19 giugno, organizzato dai consorzi Solco Città Aperta, Cum Sortis, Coesi, Il Solco del Serio, Solco Priula e Ribes. Sette serate a ingresso gratuito caratterizzano la ormai storica kermesse musicale e aggregativa che si ripropone come momento di festa e solidarietà, ma anche incontro e confronto per una manifestazione che ogni anno porta in città grandi nomi del panorama musicale italiano ed è un’occasione per entrare in contatto con la realtà delle cooperative sociali bergamasche. Oltre ai concerti serali e ai punti ristoro non mancheranno infatti le attività parallele per tutte le età che prenderanno il via già nel pomeriggio tra cui un torneo di calcetto, le due mostre dell’associazione Exodus sul gioco d’azzardo e una mostra collettiva «Innumerevoli» di Serigrafia Tantemani, laboratorio narrativo e serigrafico per richiedenti asilo ospitati a Bergamo (in collaborazione con Cooperativa Ruah e Caritas di Bergamo).

«Il nostro è un mondo di api operose, come il simbolo che abbiamo adottato da diversi anni – ha detto Daniele Rota, organizzatore dell’Happening presentando la manifestazione in conferenza stampa questa mattina alla sede di Confcooperative Bergamo in via C. Serassi -. Siamo gente che si rimbocca le maniche e lavora a testa bassa ma una volta all’anno esce all’aperto e si presenta alla cittadinanza accendendo i fari su temi di stretta attualità, a partire da quello dell’immigrazione». Un tema che approderà al Lazzaretto insieme all’«Onda generatrice», la scultura itinerante realizzata con il contributo di alcuni ospiti delle case di accoglienza per richiedenti asilo gestite dalla Caritas Bergamasca e dalla cooperativa Ruah. «La scultura, realizzata con dei giunchi flessibili di foglie di palma e lunga 11 metri e alta 2,35 metri, sarà completata in occasione dell’Happening e inaugurata martedì 14 giugno alle 18.30 insieme ad autorità civili e religiose della città – spiega Francesco Bezzi della cooperative Ruah -. La scultura è il simbolo di un percorso di reciproca conoscenza per un possibile futuro di integrazione e collaborazione».

Tra le novità di quest’anno spicca anche la presentazione, il 15 giugno, del biodistretto dell’agricoltura sociale «la cui finalità – ha detto il coordinatore Claudio Bonfanti – è quella di promuovere l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nell’agricoltura biologica, settore che a Bergamo vede una decina di realtà molto attive tra cui la storica cooperativa Aretè». All’Happening sarà presente anche l’associazione Libera: «Venerdì 17 giugno presenteremo il dossier su “Mafie e criminalità organizzata nella Bergamasca” a cui  seguirà la cena con i prodotti di Liberaterra, frutto dei terreni confiscati alle mafia, che saranno poi esposti fino a domenica – spiega Rocco Artifoni del coordinamento provinciale di Libera -. Ricordiamo che la mafia non è un problema solo del Sud e queste iniziative servono a sensibilizzare soprattutto i giovani su un problema sempre più attuale».

L’Happening come momento di festa per la città, quindi, ma «anche un’occasione di riflessione su temi sociali rilevanti perché ricordiamoci che le cooperative sociali nascono per rispondere ai bisogni delle comunità – ha ricordato Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo -. Di fianco ai temi dalla disabilità e della psichiatria, quest’anno si farà anche il punto su immigrazione e accoglienza: un fenomeno che non deve trasformarsi in occasione di business ma che va affrontato con progetti che coinvolgono i territori per assicurare più sicurezza e inclusione sociale. Valori che sono al centro del protocollo d’intesa firmato poche settimana fa con il Ministero dell’Interno per stabilire criteri certi di qualità ed efficienza per chi si occupa di accoglienza dei migranti, con monitoraggio costante dei risultati in termini di inclusione sociale e inserimento nelle comunità».

 

 




Lavoro, con “Job In 3.0” risorse per i giovani bergamaschi

Happy Friends Studying TogetherJob In 3.0 è il piano di lavoro territoriale per le politiche giovanili finanziato da Regione Lombardia per il periodo 2015-2017; destinatari sono i giovani residenti nei Comuni dei 3 Ambiti territoriali di Bergamo, Dalmine, Valle Imagna-Villa d’Almè, per un totale di 44 Comuni.
Cuore del progetto è l’erogazione di risorse direttamente a favore dei giovani 18-35 anni, volte al sostegno di attività imprenditoriali e  dell’incremento occupazionale.
Promotori sono i tre Ambiti citati che, con capofila il Comune di Bergamo, hanno costituito un’articolata rete di partenariato che comprende la Provincia di Bergamo, la Comunità Montana Valle Imagna, 17 Comuni afferenti ai tre Ambiti, l’Università degli studi di Bergamo, Bergamo Sviluppo, 6 realtà terzo settore, 5 istituti scolastico di II grado, 11 associazioni giovanili e 3 associazioni di categoria.
La dicitura “3.0” si riferisce all’evoluzione del Progetto “Job In”, promosso nel 2013 dal solo Ambito di Bergamo, in occasione della prima annualità dell’avviso regionale per la presentazione di “Piani di Lavoro Territoriali Politiche Giovanili”. In questa seconda edizione del bando, Job In 3.0 si è classificato primo in graduatoria (su 43 progetti presentati a livello regionale), ottenendo il co-finanziamento massimo da parte della Regione, pari a 100.000 euro. Al di là del cospicuo allargamento territoriale, l’edizione 3.0 di Job In vede un notevole ampliamento delle opportunità e delle risorse a favore dei giovani tra i 18 e i 35 anni compresi, in termini di contributi economici, spazi, servizi e competenze. L’innovazione consiste nel modello di rete locale di governance pubblico-privata attraverso cui tutte le iniziative territoriali sono state valorizzate, raccordate e progettate ex novo, in un sofisticato lavoro avviato a novembre 2015.
Il piano di lavoro elaborato si snoda su quattro principali filoni di intervento: innanzitutto la mappatura e la messa in rete di spazi giovanili “produttivi”, azioni trasversali a tutto il Piano, affiancate da un progetto di ricerca condotto dall’Università di Bergamo sui bisogni giovanili. Il secondo filone riguarda l’implementazione di un piano di comunicazione integrato, realizzato da giovani per i giovani, mentre il terzo e il quarto sono connessi al sostegno diretto di attività imprenditoriali e associative, da un lato, e di inserimento e/o di un miglior posizionamento nel mondo del lavoro, dall’altro. In concreto, tutte le azioni messe in campo nelle quattro aree citate si tramuteranno entro il termine del progetto in strumenti e opportunità immediatamente fruibili, a diretta disposizione del target di riferimento:

archivio online degli spazi pubblici e privati a disposizione di giovani e gruppi giovanili nei territori di pertinenza del progetto, per attività legate all’avvio di un’attività lavorativa e/o all’accrescimento di competenze professionalizzanti (in tal senso gli spazi si definiscono come “produttivi”, nel contesto del progetto). Gli spazi in rete saranno disponibili per i giovani gratuitamente o a tariffe agevolate, in base ai casi. Variabili saranno anche, in relazione all’ente gestore dello spazio, le modalità di fruizione (selezione tramite bando, colloquio, etc.). Tempi previsti: entro fine 2016;
strumenti integrati di comunicazione (sito, video, profili social e grafica), la cui realizzazione è stata affidata a due realtà under 35 dell’ambito di Bergamo, e il cui lancio ufficiale avverrà agli inizi di giugno. Il portale www.jobin.bg.it e il profilo Facebook jobinbergamo, in particolare, saranno di riferimento per tutte le iniziative proposte dai  tre Ambiti all’intera popolazione giovanile residente (67.000 persone circa);
servizi ed interventi diretti a sostegno di attività imprenditoriali e associative, ma anche dell’inserimento e/o di un miglior posizionamento nel mondo del lavoro, sintenticamente illustrati nella tabella in allegato.

Attraverso i bandi Job In, non saranno solo le idee di impresa in senso classico ad essere premiate, ma anche i progetti di tipo associativo, legati a iniziative socio-culturali, seppur finalizzate almeno parzialmente allo sviluppo di un’attività economica, e con una ricaduta interessante sul territorio.
Un altro aspetto di apertura si caratterizza nell’ampiezza dei soggetti beneficiari dei bandi, che possono essere infatti sia realtà già costituite in forma giuridica sia realtà che intendono farlo a breve (entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria). Inoltre, si è scelto di accogliere e premiare pressoché tutti i tipi di forme giuridiche,  dando spazio non solo alle associazioni e alle società di persone o società di capitali (anche in forma cooperativa, ma anche ai liberi professionisti (inclusi coloro in procinto di aprire partita iva). Tale impostazione permetterà ai promotori dei bandi di restituire una solida fotografia della reale forma assunta dalla creatività e imprenditività giovanile dei territori di riferimento, senza preclusione alcuna.

Per maggiori informazioni: www.jobin.bg.it

Tabella riassuntiva dei servizi e degli interventi del Progetto Job In 3.0 a sostegno diretto di attività imprenditoriali e di incremento occupazionale
Tabella riassuntiva dei servizi e degli interventi del Progetto Job In 3.0 a sostegno diretto di attività imprenditoriali e di incremento occupazionale

 




Cavalieri del Lavoro, Mattarella nomina Pierino Persico

pierino persicoC’è il bergamasco Pierino Persico tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha firmato quest’oggi il decreto, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Nato ad Albino l’8 ottobre del 1947, è dal 1976 alla guida della Persico Spa, oggi conosciuta in tutto il mondo per gli stampi e i prodotti all’avanguardia nei settori automotive, nautico e industriale. Il riconoscimento arriva nel 40esimo dell’attività, nata come modelleria in legno, in un sottoscala ad Albino – come ama ricordare -, e diventata simbolo di innovazione, capacità imprenditoriale ma anche profondo attaccamento al territorio.

Gli altri Cavalieri del Lavoro

  • BEDESCHI Guglielmo – Industria meccanica – Veneto
  • BOSCAINI Sandro – Industria vitivinicola – Veneto
  • BUCCI Massimo – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • CANDELA Alberto Armando – Industria cancelleria e belle arti – Lombardia
  • CASELLI Ettore – Servizi finanziari/Credito – Emilia Romagna
  • CESARONI Alvaro – Industria meccanotronica – Marche
  • CLEMENTI Gabriele – Industria elettronica – Toscana
  • COLOMBO Roberto – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • COPPO Pierluigi – Industria complementi d’arredo – Lombardia
  • COZZANI Francesca – Industria manufatti in metallo – Liguria
  • DALLARA Giampaolo – Industria automobilistica – Emilia Romanga
  • DI AMATO Fabrizio – Servizi di ingegneria – Lazio
  • FARINA Maria Bianca – Servizi finanziari/assicurazioni – Lazio
  • FAZIOLI Paolo – Artigianato/fabbrica di pianoforti – Friuli Venezia Giulia
  • MARENZI Claudio – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • MOLTENI Carlo – Industria arredamento – Lombardia
  • MONTIPO’ Fulvio – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • MOSCHINI Massimo – Industria metallurgica – Campania
  • NOCENTINI Paolo – Industria spedizioni/logistica – Toscana
  • PATANE’ Luca Pietro Guido – Industria turismo – Lombardia
  • PEYRANI Alberto – Industria elettromeccanica – Piemonte
  • PINO Nicola Giorgio – Attrezzature da trasporto – Campania
  • TABACCHI Ermenegildo Dino – Industria occhialeria e ottica – Veneto
  • VILLA Daniela – Industria chimica/cosmetica – Lombardia

Il discorso di Pierino Persico all’assemblea di Confindustria Bergamo del 2014 ospitata nello stabilimento della Persico 

L’intervista a sua moglie Isa Colombi, l’altra metà dell’impresa




e-Commerce, il 96% degli studenti universitari bergamaschi fa acquisti on line. Ecco cosa comprano

L'intervento del direttore dell'Ascom, Oscar Fusini
L’intervento del direttore dell’Ascom, Oscar Fusini

Chiedendo agli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo se abbiano mai fatto acquisti on line, il 96% ha risposto di sì. Di questi, il 12,5% ha comprato qualcosa in rete anche nelle 72 ore precedenti l’avvio della ricerca. Sono alcuni dei dati forniti dal Professor Marco Lazzari, docente di Tecnologie didattiche, Tecnologie telematiche e Prorettore presso l’Università degli Studi di Bergamo, durante il suo intervento al convegno dal titolo “E-Commerce. Quali prospettive, tra occupazione e consumi?”. L’iniziativa, organizzata dalla Filcams-Cgil di Bergamo insieme alla Camera del Lavoro provinciale nell’ateneo di via dei Caniana 2, ha riunito esperti e sindacalisti: oltre a Lazzari, presenti Mario Mangili, segretario regionale Filcams Cgil, Daniela Andreini, visiting professor presso l’University of Washington Bothell (Usa), Marco Colleoni, segretario generale Filcams Cgil Bergamo, Francesca Pisciotta della Filcams Bergamo e Giorgio Gori , sindaco di Bergamo. Il confronto è stato ampio e ha toccato diversi temi: dal sostegno attuale che la politica mette in atto per i cambiamenti nel terziario, al contributo che la scuola può offrire, alle ricadute sul mondo del lavoro e sull’occupazione, fino alla necessità di creare sinergia e confronto tra sindacati, associazioni imprenditoriali e università per affrontare i cambiamenti in atto e dare l’avvio a un percorso che chiama in gioco le diverse parti. Tutti gli interventi hanno ruotato attorno agli stessi interrogativi: cosa accadrà ai lavoratori dei tradizionali punti vendita quando il commercio on line sarà diventato prevalente rispetto all’acquisto in negozio? Quali figure professionali richiederà (e forse già richiede oggi) una trasformazione del genere? Interessante osservare quali prodotti siano stati acquistati on line: l’85% ha risposto di aver acquistato libri, giornali e riviste, il 71% viaggi (aereo, treno, albergo …), il 63% biglietti per spettacoli eventi sportivi o mostre, mentre il 58% delle risposte ha fatto riferimento a capi d’abbigliamento, il 54% a ricariche telefoniche, il 46% oggettistica, il 44% elettronica ed elettrodomestici, il 23% prodotti per la cura della persona, il 10% alimentari. Solo il 13% acquista musica.

Le risposte degli studenti bergamaschi
Le risposte degli studenti bergamaschi

Mario Colleoni, segretario generale provinciale della Filcams-Cgil ha detto: “A Bergamo siamo più che mai convinti sia necessario ‘fare sistema’, perché l’E-commerce deve essere vissuto come un’opportunità: istituzioni, imprenditori, l’università e il sindacato dovranno collaborare in questa direzione. Alcune stime ci dicono che, a breve, il commercio elettronico giungerà a rappresentare il 5% del PIL: ecco perché Bergamo, se vorrà essere protagonista del cambiamento e non subirlo, dovrà accettare la sfida. Per questo il rapporto fra territorio, sindacato e imprese sarà fondamentale affinché questo business non venga gestito solamente da multinazionali, ma anche da realtà locali che potranno creare differente e nuova occupazione”. “È chiaro che avremo la necessità di rintracciare e tutelare i lavoratori là dove si troveranno ad operare, in un’azienda o a casa loro. Per evitare il rischio di restare inoccupati è sempre più urgente attuare politiche formative adeguate affinché ogni singolo lavoratore si possa spendere al meglio di fronte alle nuove tipologie di lavoro, ricordandoci che il linguaggio digitale ormai dev’essere considerato come una prima lingua”.

«E’ stato messo al centro un tema molto interessante anche per la nostra associazione – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, intervenuto nel corso del convegno -. Lo sviluppo del commercio elettronico e le sue ricadute sull’economia locale e sugli addetti del settore ci sta a cuore anche per lo sviluppo stesso del territorio. Il tema dell’innovazione è stato inoltre  al centro della nostra ultima assemblea annuale, svoltasi il 23 maggio». E precisa: «Ci sono imprenditori che stanno cercando di affrontare, innovando, i cambiamenti in atto e puntano alla crescita delle competenze, a maggior investimento e all’innovazione, che per noi non è solo tecnologica ma soprattutto organizzativa e che prevede anche nuove modalità di selezione e formazione del personale. Da parte nostra, come associazione, siamo pronti a fare sinergia con sindacati e università per lanciare un modello di sviluppo nuovo per il terziario, che tenga conto delle’evoluzione dei consumi e dei nuovi modi di fare la spesa. Secondo noi il modello vincente vedrà l’integrazione tra commercio tradizionale e commercio elettronico, così come sta avvenendo anche in altri Paesi e in alcuni colossi del mercato, aziende importantissime nel settore del commerci elettronico».

 

 

 




Poste in sciopero, Bergamo rischia di avere 130 esuberi

PosteDopo le polemiche per la riorganizzazione del servizio con il recapito a giorni alterni, Poste nuovamente al centro dell’attenzione, per uno sciopero generale regionale indetto per lunedì prossimo. Il 23 maggio, infatti, per l’intera giornata Slp Cisl, Slc Cgil, Confasl, Failp Cisal, Uglcom della Lombardia hanno indetto la mobilitazione di tutto il personale di Poste Italiane di qualsiasi settore e una manifestazione a Milano, con concentramento alle 9 in via S. Giovanni sul Muro 1 e corteo verso Piazza Affari dove alle 10 si terrà il comizio conclusivo, al quale Interverranno i segretari regionali Giuseppe Surace (Ugl), Salvatore Trazzera (Failp), Mimmo Alonge (Sailp), Pierluigi Daccò (Slc Cgil) e Giuseppe Marinaccio (Cisl Poste). Molti uffici postali, in tutta la provincia di Bergamo, potrebbero rimanere chiusi. Le motivazioni della protesta sono tante: innanzitutto, la cessione di un’ulteriore quota del 30% di azioni di Poste, che, dicono i sindacalisti, “ mette a rischio l’unicità aziendale e i livelli occupazionali,  trasformando le attuali eccedenze in esuberi, prefigurando un scenario desolante, soprattutto per il settore postale ed in particolare per il recapito. L’azienda – continua Giuseppe Gotti, di Slp Cisl Bergamo – non ha rispettato gli accordi faticosamente raggiunti e non ha fornito documentazioni e dati richiesti prima della fase di avvio del recapito a giorni alterni in provincia di Bergamo”. La riorganizzazione del servizio postale ha infatti toccato anche gli sportelli bergamaschi. Nella nostra provincia, la riorganizzazione del recapito, con la consegna della posta a giorni alterni, ha interessato già dal 4 aprile numerosi centri, dalla pianura alle valli. “Le criticità rilevate all’inizio  si sono ripetute  puntualmente anche in tutti gli altri uffici – continua Gotti – e quindi emerge che il problema non è da attribuire a normali ritardi dovuti al cambiamento,  ma da una vera e propria mancanza di seria programmazione. Dappertutto, nonostante l’impegno dei lavoratori, si possono riscontrare giacenze  di posta non consegnata con picchi rilevanti in alcuni uffici dell’hinterland cittadino”. Secondo i sindacati, questo progetto di riorganizzazione rischia di cancellare il 30% dei posti di lavoro sul recapito, che nella provincia di Bergamo si concretizzerebbero in 132 esuberi fra i 550 lavoratori impegnati entro il 2017.




Un bistrò nell’ex spaccio del “manicomio”, «luogo di servizi e aggregazione»

onp bistròNon nasconde la sua origine l’Onp Bistrò, il bar-tavola calda realizzato all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di via Borgo Palazzo 130 a Bergamo, che sarà presentato ufficialmente venerdì 20 maggio.

Il locale è il frutto del recupero avviato nel 2014 dalla Cooperativa La Bonne Semence dell’ex spaccio-bar del “manicomio”, in disuso da anni. È pensato come una struttura polifunzionale con tutti i servizi necessari per essere una spazio di aggregazione e di cultura. Ogni giorno,  dalle 7.30 alle 16, Onp Bistrò servirà colazioni, pranzi, caffè e aperitivi ai dipendenti, ai pazienti e agli utenti degli ambulatori e delle strutture del distretto, ma vuole aprirsi anche a tutto il quartiere.

Non è infatti solo un nuovo esercizio, ma un progetto sociale e culturale. Innanzitutto perché rappresenta un’opportunità occupazionale per persone in condizione di fragilità che hanno bisogno di un supporto per l’inserimento nel mondo del lavoro (il 30% dei dipendenti assunti) e poi perché è un luogo della “memoria” e di riflessione sul tema della psichiatria in Bergamasca, attraverso le iniziative culturali previste in questi spazi.

onp bistrò 2Il bistrò è gestito da La Magnolia catering, servizio di Namasté cooperativa sociale. È stato realizzato grazie all’Asst “Papa Giovanni XXIII di Bergamo, all’Associazione di Promozione Sociale “Circolo Ricreativo Day Care”, alla Fondazione Cariplo e alla cooperativa La Bonne Semence.

In occasione del debutto sono stati organizzati due giorni di apertura al pubblico.

Sabato 21 maggio

ore 16

inaugurazione di un’esposizione di cinque opere di Arte Irregolare allestite all’ingresso monumentale dell’ex Ospedale Psichiatrico, in collaborazione con Associazione Tarcisio Merati, e visita guidata all’ex complesso ospedaliero a cura di Fondazione Bergamo nella Storia

ore 18.30

taglio del nastro e momento teatrale con Ivan Criscuolo

a seguire

buffet a cura de “La Magnolia catering” di Namasté cooperativa sociale.

Domenica 22 maggio

dalle ore 11

visita guidata all’ex complesso ospedaliero a cura di Fondazione Bergamo nella Storia

prosegue sino alle ore 13

l’esposizione di Arte Irregolare allestita all’ingresso monumentale dell’ex Ospedale Psichiatrico.




Passerella di Christo, firmato l’accordo per le nuove assunzioni

lavoro - accordo floating piers
Da sinistra: Maurizio Regazzoni, Mario Colleoni, Alberto Citerio, Enrico Betti, Giovanni Zambonelli, Giorgio Beltrami

Ascom, Fipe, Federalberghi Bergamo e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno firmato oggi l’accordo territoriale a favore delle nuove assunzioni legate all’evento “The Floating Piers”, il progetto artistico firmato Christo che unirà con una passerella galleggiante il Comune di Sulzano con quello di Monte Isola e l’Isola di San Giorgio dal 18 giugno al 3 luglio prossimi. Grazie all’accordo, per i lavoratori del comparto turistico e del commercio nel periodo dell’installazione ci sarà un regolare contratto a tempo determinato al posto dei voucher.

L’accordo è nato per regolamentare le modalità di assunzione secondo principi condivisi e inequivocabili e garantire un inserimento lavorativo corretto e permetterà di evitare l’insorgere di contenziosi e di limitare il ricorso ai voucher. Coinvolgerà poco più di 13mila imprese.

Con questo strumento le aziende presenti sul territorio del comune di Bergamo, dell’hinterland e sul territorio del Sebino potranno assumere lavoratori a tempo parziale per una durata complessiva di 200 ore, a partire da oggi, 16 maggio, sino al 31 agosto, quindi per 16 settimane. Con due vincoli: il primo è che la prestazione lavorativa giornaliera non potrà essere inferiore alle 3 ore consecutive, il secondo che i datori di lavoro dovranno assumere a tempo indeterminato il 30% delle persone assunte a tempo parziale. Per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato sono previsti incentivi (fino a 6mila euro) e un percorso di formazione finanziato dall’Ente Bilaterale di settore, mirato a far acquisire competenze specifiche inerenti la mansione svolta.

«Abbiamo voluto dare uno strumento aggiuntivo e di maggiore flessibilità all’imprenditoria locale che necessita di aumentare il personale durante il grande evento del Sebino – ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area Politiche del Lavoro dell’Ascom -. Con l’accordo diamo un pacchetto ore che l’imprenditore potrà gestire in modo flessibile direttamente con il dipendente. L’impresa potrà assumere per un orario minimo di 12 ore, rispetto alle 15 ore previste dal contratto del turismo e alle 18 del commercio».

«Questo accordo ha l’importante obiettivo di prevenire l’abuso dei voucher», ha evidenziato Mario Colleoni segretario Filcams Cgil Bergamo. Per Alberto Citerio, segretario Fisascat Cisl Bergamo «si tratta di un accordo importante perché consente maggior flessibilità nell’utilizzo del lavoro dipendente e permette di garantire ai nuovi assunti in occasione della passerella le tutele previste dal contratto nazionale, come maternità e malattia, che chi viene assunto con i voucher non ha».

«L’auspicio da parte di tutti – ha sottolineato Maurizio Regazzoni, segretario Uitucs Uil Bergamo – è che il contratto porti a una ricaduta occupazionale duratura sul territorio e possa preludere alla ripresa della contrattazione a livello nazionale per il settore del turismo da tempo ferma».

«Sono molto soddisfatto – ha commentato Giorgio Beltrami, presidente di Fipe Bergamo –. Da più di un anno siamo in trattativa per il contratto nazionale, questo accordo potrebbe essere d’aiuto in questo senso. Sul lago già da un mese si respira un’aria nuova – fa notare, essendo della zona -. Ci sono più turisti, molti più stranieri. Auspico che pubblici esercizi e ristorazione svolgano bene il proprio compito e non cadano nella ricerca del guadagno immediato. È importante dare una buona immagine finale perché questa opportunità si trasformi in una ricaduta, anche occupazionale, duratura».

«L’accordo non riguarda solo le imprese della zona direttamente interessata dall’evento ma anche Bergamo e l’hinterland e questo è un aspetto importante – ha rimarcato Giovanni Zambonelli, presidente provinciale della Federalberghi -. Bergamo è sempre più una destinazione turistica. Il richiamo della nostra città sommato a quello della passerella porterà sicuramente un aumento del turismo».

A caratterizzare l’accordo è l’attenzione anche al dopo evento. «Come Enti Bilaterali vogliamo fare la nostra parte – ha specificato il presidente Lorenzo Agazzi -, per questo abbiamo messo in campo un percorso formativo mirato per i dipendenti che vedranno trasformati i loro contratti da temporanei a tempo indeterminato e degli incentivi. La stabilizzazione dei posti di lavoro è un aspetto principale di questo accordo».

L’AREA INTERESSATA

L’accordo entra il vigore il 16 maggio e scade il 31 agosto 2016 e interessa i comuni di Bergamo, Villa d’Almè, Almè, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Treviolo, Dalmine, Lallio, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Seriate, Gorle, Torre Boldone, Ranica, Ponteranica, Sorisole, Pedrengo, Scanzorosciate, Torre dei Roveri, Albano San Alessandro, Cenate Sotto, San Paolo d’Argon, Montello, Trescore Balneario, Entratico, Zandobbio, Berzo San Fermo, Foresto Sparso, Villongo, Gandosso, Castelli Calepio, Credaro, Villongo, Sarnico, Viadanica, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Predore, Vigolo, Fonteno, Tavernola Bergamasca, Parnazica, Riva di Solto, Solto Collina, Castro, Pianico, Sovere, Lovere, Bossico, Costa Volpino e Rogno.

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