Monasterolo, è tempo di bollito misto

bollito_mistoDall’11 al 13 novembre, nella tensostruttura riscaldata del campo sportivo di Monasterolo del Castello, in riva al Lago d’Endine, si terrà la Terza Sagra del Bollito. Tre giorni, con il via alle 19, in cui il famoso piatto della tradizione contadina tornerà protagonista, grazie a tagli di manzo, salame, lingua e gallina accompagnati da stuzzicanti salse. Le proposte culinarie della Sagra continuano con la Trippa e prelibatezze autunnali. Le serate di venerdi e sabato saranno accompagnate da gruppi rock e folk, mentre la domenica mattina la Fiera Agricola e la Mostra del Bestiame organizzeranno attività e spettacoli per bimbi e non. La cucina aprirà per pranzo fino alle 17.
Da 16 anni L’Associazione Porchet Fest, organizzatrice della Sagra del Bollito Misto e della PorchetFest, promuove eventi con l’unico obiettivo di donare il ricavato in beneficenza. Per informazioni e prenotazioni chiamare 340-0701780.




Street food e cene a tema con i piatti dei pastori

agnello-cacio-e-ovo (piatto tipico abruzzese)
Agnello cacio e ovo, un secondo piatto tipico abruzzese

Si apre questo fine settimana la terza edizione del Festival del pastoralismo, manifestazione che porta in città il mondo della montagna e che ha tra i momenti clou la transumanza (sabato 29 ottobre) di un gregge di pecore bergamasche in Città alta fino ad Astino (dove si darà dimostrazione della tosatura e della preparazione estemporanea all’aperto della carne “castradina”, accompagnata da formaggi e adeguata bevanda) e l’esposizione delle “capre biodiverse” alla Fara (domenica 30).

Sino a fine novembre, poi, ci sono poi laboratori, film, incontri e una mostra. Ma non mancano nemmeno eventi gastronomici, che si aprono anche ad altre regioni – Abruzzo, Sicilia e Liguria per la precisione – nella prospettiva di realizzare un evento riferimento sul tema del pastoralismo anche oltre i confini bergamaschi e lombardi.

Domenica 30 ottobre in piazza Mascheroni, sul far del mezzogiorno, inizierà lo Street food con gli amici teramani. Il programma culinario prevede la capra alla neretese (con i peperoni), polenta con sugo di capra e una speciale zuppa di legumi della tradizione della Val Vibrata (all’estremo nord dell’Abruzzo). Alle ore 16.30 la delegazione abruzzese intratterrà al ristorante da Mimmo gli interessati alla storia, cultura, tradizioni enogastronomiche della val Vibrata e del teramano davanti a un calice di Montepulciano superiore e a formaggi pecorini (in collaborazione con Cucine in festa di Zanica; Pro Loco Nereto negli Abruzzi; Associazione Comunità delle botteghe di città alta).

In collaborazione con il Centro studi valle Imagna sono state organizzate anche tre cene a tema alla Bibliosteria Cà Berizzi (via Regorda, Corna Imagna) valorizzando la presenza di ospiti delle regioni. Le cene saranno precedute e inframmezzate da conversari.

Sabato 29 ottobre

Sapori d’Abruzzo.La cucina teramana con capra alla neretese con peperoni, agnello cacio e ovo, zuppa di legumi. La serata vedrà la presenza di Lorenzo Ferretti (chef), Antino Amore (giornalista Rai), Francesco Galiffa (scrittore e storico).

Venerdì 4 novembre

La Vastedda… e gli altri formaggi della pecora del Belice accompagnati dalla cucina di mare del trapanese. Incontro con i coniugi Cangemi di Partanna (allevatori e casari). Con dimostrazione di lavorazione della particolarissima Vastedda (un cacio ovino a pasta filata).

Venerdì 11 novembre

La cultura e la cucina contadina della montagna genovese. Con Massimo Angelini, ruralista, scrittore, editore

Info e prenotazioni 366 546.2000 – info@caberizzi.it

Il programma del Festival




I re della pizza sfornano a Milano

Oggi la pizza è un piatto che può essere paragonato alle delizie dei ristoranti più famosi, non poteva quindi mancare una kermesse tutta dedicata al mondo della pizza d’autore.

denis-lovatel-pizzaioloSi chiama ChePizza!, è organizzata da Italian Gourmet ed è in programma dal 28 al 30 ottobre al Superstudio Più di via Tortona 27 a Milano, nel district design. Su oltre 3.000 mq di superficie la manifestazione chiama a raccolta, per la prima volta, i migliori pizzaioli da Nord e Sud della Penisola, che prepareranno le loro specialità in diretta e le venderanno al pubblico. Dalla pizza fritta di Gino Sorbillo (dell’omonimo storico locale napoletano) alla pizza nel padellino di Gianni Dodaj (del Fantasy di San Donà di Piave) passando attraverso le creazioni del Campione del Mondo Pasquale Moro sino al doppio crunch vegano di Renato Bosco (Saporé di Verona) e poi ancora le proposte di Simone Padoan, Roberto Ghisolfi, Massimo Giovannini, Denis Lovatel, Simone Lombardi, Eduardo Ore, Teodoro Chiancone, Romualdo Rizzuti, Valerio Torre, Massimo Gatti, Antonino Esposito, Ciro Oliva e Antonio Pappalardo.

È un’occasione per degustare le più creative e golose pizze d’Italia, ma anche per imparare a farle, conoscere i segreti degli impasti, i dettagli delle cotture, saperne di più sulle proprietà nutrizionali. La manifestazione è infatti articolata in cinque aree tematiche, che permettono di approfondire diversi aspetti del mitico piatto: “Acqua e farina”, dedicato agli impasti e alle qualità nutrizionali delle diverse miscele; “Bianco & rosso”, gli ingredenti di qualità del made in Italy; “Il Lievito madre”, con le dritte per produre, conservare e alimentare la pasta madre viva; “Rossocult”, l’area culturale dedicata gli incontri sulla storia del piatto, sul ruolo che ha nella cucina contemporanea, sugli sviluppi futuri, ma anche ai dibattiti dedicati alla pizza nel cinema con frame e spezzoni di alcune delle apparizioni più famose sul grande schermo; “Chef”, con le dimostrazioni e gli incontri con i maestri pizzaoli. L’ingresso per un giorno costa 6 euro. Le pizze possono essere acquistate tramite i “pomodorini”, talloncini che vengono distribuiti al costo di 5 euro l’uno.

chepizza.italiangourmet.it




Alla Campionaria arriva il festival della birra artigianale

La Fiera Campionaria di Bergamo apre le porte a uno dei fenomeni del beverage più vivaci degli ultimi tempi, quello delle birre artigianali. In Lombardia le aziende si sono triplicate negli ultimi cinque anni e Bergamo è tra le province più attive, tanto che anche l’happening più popolare del polo espositivo cittadino – in programma dal 28 ottobre al primo novembre per la 38esima edizione – ha scelto di dare spazio al settore.

FIERAmente BIRRA è una nuova area nel padiglione C dedicata a 14 microbirrifici artigianali, bergamaschi e non solo, che oltre a presentare i propri prodotti (per un totale di circa 70 etichette) allestiranno corsi e degustazioni. L’evento è promosso in collaborazione con La Compagnia del Luppolo, associazione con sede a San Giovanni Bianco che promuove il consumo intelligente di birre speciali e birre artigianali di alta qualità.

Il padiglione C, del resto, è da sempre il regno del gusto, con gli stand delle specialità regionali e il grande spazio di “Bergamo, Città dei Mille… Sapori”, il marchio della Camera di Commercio per la promozione e la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari del territorio. Altra protagonista è l’area-laboratorio dell’Aspan, l’associazione dei panificatori bergamaschi, pronti a sfornare in diretta quintali di panini fragranti, pizzette e focaccine per il piacere del pubblico e per informare sulle iniziative della categoria. L’ingresso alla Campionaria è gratuito (3 euro il parcheggio).

www.campionaria-bergamo.it

I birrifici presenti 

  • Birrificio Adda (Brembate – Bg)
  • Birra Collesi (Pesaro)
  • Birra Muttnik (Milano)
  • Birrificio indipendente Elav (Comun Nuovo – Bg)
  • Birrificio Porta Bruciata (Rodengo Saiano – Bs)
  • Birrificio Valcavallina (Endine Gaiano – Bg)
  • Birrificio Via Priula (San Pellegrino Terme – Bg)
  • Brew Farmer (Collebeato – Bs)
  • Double Bear (Stezzano – Bg)
  • Birrificio Lemine (Almenno San Salvatore – Bg)
  • Tri Bagai (Assago – Mi)
  • La Curtense (Passirano – Bs)
  • Monangi brew pub (Dalmine – Bg)
  • Terre d’Acquaviva (Fontanelle di Atri – Te)

>>Le degustazioni, gli esperti e le iniziative




Cusio, due giorni dedicati all’antico mulino e al mais della Val Brembana

antico-mulino-di-cusioUn fine settimana per scoprire l’antico mulino di Cusio, che risale al XVII secolo e ancora oggi è funzionante, e conoscere il Mais della Val Brembana. Sabato 22 e domenica 23 ottobre è in programma “Festa d’autunno al Borgo del Mulino” un appuntamento con la tradizione e la gastronomia fatto di attività, laboratori, dimostrazioni e degustazioni

IL PROGRAMMA

SABATO 22 OTTOBRE
  • dalle 15 – dimostrazione del funzionamento dell’Antico Mulino di Cusio
  • dalle 15,30 – attività e laboratori per bambini presso il Mulino (a cura di Kairòs)
  • ore 16 – La Merenda del Mugnaio, con dolci a base di farina macinata al Mulino
  • ore 16,30 – passeggiata nel borgo e visita a un piccolo campo di Mais locale
  • ore 17,30 – L’Aperitivo del Mugnaio con degustazione di polenta preparata con la farina del Mulino
DOMENICA 23 OTTOBRE

La giornata sarà rallegrata dai Canti Popolari dei “Coscritti di Premana”

  • dalle 10,30 – mercatini di artigianato e prodotti locali
  • dalle 10,30 – dimostrazione del funzionamento dell’Antico Mulino di Cusio
  • ore 11,30 – aperitivo all’Antico Mulino
  • ore 12,30 – Il Pranzo del Mugnaio. Menù: polenta con la farina integrale di mais del Mulino, nosècc e osèi scapà
  • ore 14,30 – danze popolari al Mulino con il gruppo Folkinvalle
  • dalle 15 – Laboratori, caldarroste e pomeriggio in compagnia con canti e divertimento

Info: 348 1842781 – info@altobrembo.it




Formaggi, l’arte di affinare raccontata dagli esperti

formaggi-affinamentoA Romano di Lombardia arriva un fine settimana per gli specialisti del formaggio. Sabato 22 ottobre a partire dalle 10 nella Rocca Viscontea è in programma il convegno-tavola rotonda dal titolo “Arte di affinare”.

Noti affinatori del panorama nazionale racconteranno come si trasforma un formaggio accuratamente selezionato sui luoghi di produzione in qualcosa di unico e sorprendente, introducendo variabili nella stagionatura, nei tempi e nelle tecniche, utilizzando ingredienti naturali che danno diverse aromaticità. Si parlerà dell’importanza dell’estetica, del gusto e del marketing dei formaggi da meditazione, oltre che della qualità del latte.

Obiettivo cercare di definire la categoria professionale degli affinatori, grazie anche alle esperienze dei professionisti del settore. Interverranno: Vittorio Beltrami, Gastronomia Beltrami Cartoceto (Pu); Renato Brancaleoni, Fossa Dell’Abbondanza Roncofreddo (Fc); Antonio e Alessandro Carpenedo, la Casearia Camalò di Povegliano (Tv); Roberto Facchetti, Lavialattea di Gera d’Adda (Bg); Andrea Magi, Azienda De’ Magi L’alchimia de’ formaggi Castiglion Fiorentino (Ar); Carlo Piccoli, Latteria Perenzin San Pietro di Feletto (Tv), insieme a Gianfranco Drigo, direttore della Coldiretti di Bergamo e Daniele Bassi, componente Commissione Tecnica Scientifica Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio). A moderare i lavori sarà Grazia Mercalli, delegato Onaf Bergamo.

Domenica 23, sempre alla Rocca viscontea, dalle ore 10, si terrà invece il primo concorso caseario “Stupore ed emozione”, dedicato esclusivamente ai formaggi affinati: a pasta molle, semidura e dura, di latte vaccino, caprino, ovino, bufalino e misto. La giuria composta da Maestri Assaggiatori ed Assaggiatori Onaf valuterà la “metamorfosi di un buon formaggio” sottoposto ad affinamento in “qualcosa di bello da vedersi e piacevole da mangiare”, esprimendo un punteggio ed un commento tecnico. L’iscrizione dei formaggi a concorso è gratuita.

Per informazioni bergamo@onaf.it




La famiglia Cerea si racconta e cucina da Coin

 

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Ebbene sì, può succedere anche questo. Entrare da Coin, tappa fissa dello shopping in città, e trovare una famiglia di ristoratori stellati che si racconta e cucina. Per promuovere l’ingresso del marchio di arredamento e accessori Cargo Etc. nello store di via Zambonate, venerdì 21 ottobre alle 18.30 è in programma “Storie di Gusto e di Passione”, uno show cooking a cura dei fratelli Cerea, del ristorante Da Vittorio di Brusaporto, tre stelle Michelin.

Introdurrà l’esperienza di gusto una conversazione tra Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e i fratelli Cerea con la mamma Bruna: filo conduttore la storia di una famiglia che in 50 di attività è diventata marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza, con il proprio stile culinario basato sulla massima valorizzazione di materie prime di qualità assoluta in armonica composizione.

Ad accogliere tutti coloro che interverranno saranno gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato “Alfredo Sonzogni” di Nembro che affiancheranno gli chef nella preparazione e si occuperanno del servizio dei piatti. Per il brindisi, sempre servito dai ragazzi della scuola, verrà offerto Prosecco di Treviso Doc Isolaprimo.

Articolato in sette eventi lungo la penisola, il progetto Storie di Gusto e di Passione vuole offrire al pubblico l’istantanea di un’Italia che si rinnova di giorno in giorno sulla via delle esperienze a tavola, con alcuni fra i più interessanti interpreti del panorama gastronomico italiano.




Bergamo e Milano, invito a cena con i grandi chef

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Mezza-Manica al brodo di prosciutto, torta fritta e ristretto di balsamico, uno dei cavalli di battaglia di Terry Giacomello

La vivacità di un ristorante e di una cucina, di questi tempi, non la si mostra solo con la creatività del cuoco di casa, con l’ambiente curato, con un buon servizio ai tavoli e tutta quella serie di condizioni che distinguono l’eccellenza dalla normalità.

A volte capita di volersi confrontare con altri “colleghi” e si ha il piacere di ospitarli nel proprio ristorante per delle serate un po’ speciali, delle cene che la maggior parte delle volte sono dei veri e propri “quattro mani”, dove si alternano nel menù i piatti dell’ospite con quelli del cuoco che ospita. Anzi, è diventato quasi un “must” l’idea di avvicinare la propria clientela affezionata (e non solo) a una cucina con altre caratteristiche, magari perfino di altre culture gastronomiche e Paesi.

In provincia di Bergamo, nel corso dell’ultimo anno, due ristoranti (Florian Maison a San Paolo d’Argon e l’Hostaria del Relais San Lorenzo a Bergamo Alta) si sono attivati in questo senso ed hanno iniziato a organizzare, con una certa continuità, appuntamenti in compagnia di cuochi italiani e, di tanto in tanto, perfino stranieri.

Già a partire dai prossimi giorni, saranno ricchi di serate da tenere d’occhio, da parte dei foodies più sfegatati ma anche da parte di chi, semplicemente, vuole concedersi un momento di esplorazione culinaria al di fuori dalla routine locale. È un trend quello delle “ospitate” di cuochi che nel capoluogo lombardo si replica con maggiore frequenza e che, tra gli appuntamenti di maggior prestigio previsti a breve, vedrà impegnato a partire da novembre anche il Ristorante Armani a Milano e il suo cuoco Filippo Gozzoli. Con nomi internazionali di assoluto prestigio.

Vediamo chi sono i cuochi presenti e quali sono i prossimi incontri gourmand sia nella provincia orobica che nel ristorante stellato di Gozzoli. Intanto, si parte fra pochi giorni, già il 20 ottobre.

Marco Sacco al Florian Maison

giovedì 20 ottobre

Il bistellato del lago di Margozzo, in Piemonte, è uno dei protagonisti della cucina a metà strada tra montagna e lago, tra pesce e carne, con diverse influenze dettate dai prodotti che “fanno” la tradizione piemontese e provenienti de aree vicine come la Val d’Ossola. Con preparazioni che nel tempo (la famiglia Sacco gestisce il ristorante dal 1974) sono diventate dei classici, come nel caso del Flan di Bettelmatt dell’Alpe Morasco, con mostarda di pere e salsa di mirtilli speziati.

Terry Giacomello all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 25 ottobre

terry-giacomelloCuoco d’avanguardia, che ha vissuto esperienze importanti alla corte di Ferran Adrià a El Bulli e da René Redzepi al Noma, il suo stile passa dal post molecolare al tecnoemozionale, con piatti che offrono sempre incroci di gusto sorprendenti. Il suo ristorante Inkiostro, a Parma, ha conseguito lo scorso anno la prima stella Michelin. A Bergamo presenterà un menù con alcuni cavalli di battaglia come la strepitosa Mezza-Manica al brodo di prosciutto, torta fritta e ristretto di balsamico e i Tagliolini al bianco d’uovo con crema di parmigiano e caviale di tartufo.

Philippe Leveillé al Florian Maison

lunedì 7 novembre

Il cuoco bretone protagonista ai fornelli e in televisione (insieme a Davide Oldani) mette sempre in campo lo stile d’oltralpe, tra piatti “burrosi” e iperclassici, con piccioni e lumache in evidenza, ma anche risotti di altissimo livello. È la classica cucina da mangiare con gli occhi e da gustare al palato, di assoluta sostanza e ricchezza; opulenta quanto basta per dare grande soddisfazione a tutti coloro che, magari, sono appena passati attraverso piatti minimal.

Paco Perez al Ristorante Armani

mercoledì 16 novembre

paco-perezUno dei grandi di Spagna, che negli ultimi anni ha saputo reinventare la cucina moderna iberica e mettere nel piatto un’esplosione di creatività. Il suo background abbraccia agli esordi la nouvelle cuisine francese e arriva fino alle tecniche di El Bulli dimostrando così quella versatilità che oggi si ritrova tutta nei suoi piatti. Oggi gestisce diversi ristoranti stellati e ha come braccio destro, da un decennio a questa parte, un cuoco italiano, Antonio Arcieri. La serata avrà tra i vini proposti al tavolo anche la sorpresa di un Moscato di Scanzo dell’azienda La Brugherata.

Gert De Mangeleer al Ristorante Armani

giovedì 26 gennaio

gert-de-mangeleerStella della ristorazione europea e giovane con già tre stelle Michelin sul petto, Gert de Mangeleer ha saputo riscrivere la storia recente della cucina belga, diventando capofila di una nuovissima generazione di cuochi. Con uno stile eclettico e global, molta della materia prima che utilizza arriva dall’orto di fronte al suo ristorante, ma è facile trovare anche prodotti internazionali che portano linfa vitale in ogni piatto rendendolo universale. Un suo must? L’avocado cosparso di polvere di pomodoro.

 

Domenico Iavarone all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 28 febbraio

domenico-iavaroneDalla costiera sorrentina ecco un cuoco che ha il Mediterraneo nel sangue e che propone una cucina da veri gourmet del mare con il pesce che è sempre l’assoluto protagonista. Domenico Iavarone arriva da Vico Equense, patria di grandi cuochi, e promette di dare una versione molto personale della cucina campana, mediata da tecniche ed estetica più attuali. La freschezza della materia prima e i sapori del sud accompagnano l’intero percorso a tavola.

José Avillez al Ristorante Armani

giovedì 9 marzo

jose-avillez-belcanto_mJosé Avillez è stato il primo cuoco portoghese ad aggiudicarsi due stelle Michelin ed è il vero punto di rottura nella cucina lusitana tra i classico e il moderno. I suoi piatti al ristorante Belcanto, in centro a Lisbona, raccontano dell’infanzia trascorsa nella vicina Cascais, a stretto contatto con il mare, ma anche della tradizione rivisitata in chiave moderna. Delizie esteticamente perfette e sapori alleggeriti senza perdita di gusto e consistenze. Tra i suoi piatti imperdibili c’è Tangerina, un dessert al mandarino.

 

Oliver Piras all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 28 marzo

Cresciuto alla corte dei Cerea, ma passato anche dalle cucine di Joel Robuchon e del Noma a Copenhagen, il talentuoso cuoco di origini sarde è un eclettico che ama la cucina di contrasti, con un taglio un po’ nordico. Il suo piccolo ristorante, aperto a San Vito di Cadore insieme alla compagna Alessandra Del Favero, anch’essa cuoca, è stellato Michelin ed è diventato mecca di appassionati foodies. E’ una delle nuove cucine italiane più interessanti in circolazione.

Sergio Herman al Ristorante Armani

giovedì 11 maggio

sergio-herman-foto-di-eric-kleinbergStar della cucina mondiale, prima nel tristellato Oud Sluis in Olanda e ora al bistellato The Jane di Anversa, in Belgio, Sergio Herman è il perfetto cuoco moderno. Creatività e curiosità sono in grande evidenza in ogni piatto, il gusto estetico e il piacere intellettuale non mancano mai, pur con un approccio rilassato alla gastronomia. Protagonista mediatico e autori di diversi libri di cucina, Sergio Herman ha anche inaugurato da pochi mesi una serie di “frituur” (i classici punti di ristoro di fritti) in Olanda.




Mele brembane, alla sagra debutta il succo

Le mele sono diventate un prodotto tipico della Valle Brembana grazie all’Afavb, l’Associazione frutticoltori agricoltori della Valle Brembana che riunisce centinaia di appassionati che dimostrano di credere nel loro territorio coltivando alberi da frutto. Negli ultimi decenni in Valle sono state messe a dimora almeno 150.000 piante, sono stati recuperati terreni altrimenti abbandonati e la consulenza di esperti ha consentito di ottimizzare qualità, resa dei frutteti e proprietà del terreno, addirittura superiori a quelle di zone più rinomate.

Per valorizzare questa produzione a Piazza Brembana sabato 15 e domenica 16 ottobre torna la “Sagra della Mela e dei prodotti tipici della Valle Brembana”.

La manifestazione vede l’associazione collaborare con gli enti territoriali e di promozione locale per unire all’enogastronomia la valorizzazione della Valle. In primo piano ci sono le varietà coltivate – Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz, le principali, identificate da un apposito marchio – e la vendita diretta, ma anche laboratori, mostre, concorsi, ricette, un mercato di prodotti gastronomici e d’artigianato locale.

Debutterà anche un nuovo prodotto, il succo di mele al 100% brembane, un’occasione per i produttori di differenziare e sviluppare l’offerta, per i consumatori di gustare in un’altra veste i frutti del territorio.

C’è pure il Tour Gastronomico, un percorso di dieci tappe nel giardino della piazza centrale che fa incontrare i produttori agricoli locali e le loro specialità: formaggi, dolci, salumi, birre, miele e castagne, mentre in 16 ristoranti sarà possibile gustare speciali menù interamente dedicati alle mele, con originali accostamenti dall’antipasto al dolce.

La qualità delle mele brembane è stata riconosciuta anche dalla prestigiosa testata “La Cucina Italiana”, che ha citato l’appuntamento di Piazza Brembana tra “Le sagre delle mele più belle d’Italia“.

www.sagramela.it

I RISTORANTI CHE PROPONGONO I MENÙ A TEMA

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Mostra del Bitto, a Morbegno pronta l’edizione 109

bitto-dopIl 15 e il 16 ottobre, a Morbegno, si terrà la 109esima edizione della Mostra del Bitto, evento che valorizza la tradizione ma riesce a stare al passo coi tempi, rinnovandosi anno dopo anno da oltre un secolo.

La Mostra coinvolgerà tutta Morbegno, da Piazza Sant’Antonio fino alle attività collaterali in stile “country” presso il Polo Fieristico sulle rive del fiume Adda. In centro città in evidenza i classici “calecc” – le antiche costruzioni in pietra dislocate sui pascoli che garantivano un riparo alla “culdera” di rame dentro cui si lavorava il Bitto -, le casette dello street food valtellinese (sciatt e pizzoccheri da passeggio), i mercatini dei produttori, l’area eventi per spettacoli e attività d’intrattenimento, in spazi semi-open che si affacciano su Piazza Sant’Antonio.

Cuore della Mostra quest’anno sarà “Casa Mainardi”, dove lo chef “atomico” si esibirà in showcooking a sua immagine e somiglianza per valorizzare il formaggio di fondovalle per eccellenza, il Valtellina Casera Dop. Nel Chiostro di Sant’Antonio si terrà invece la tradizionale Casèra che ospiterà l’esposizione delle forme di Bitto Dop, Valtellina Casera Dop e Scimudin partecipanti allo storico concorso. Nelle salette adiacenti troveranno posto le aule didattiche e i corsi per degustatori di formaggio.

Per tutti gli amanti del vino è stato pensato anche un suggestivo enotour nelle cantine del centro storico con “Morbegno in Cantina” che quest’anno abbinerà i vini Doc e Docg di Valtellina con i formaggi Dop, per un “cheese&wine” da non perdere. Tra gusto e cultura, nella cornice dello splendido Palazzo Malacrida sarà la volta di “taste&sound”, degustazioni in musica alla scoperta delle note aromatiche dei formaggi valtellinesi nelle diverse forme e stagionature.

La regina dei salumi, la Bresaola della Valtellina Igp, sposerà sua maestà il Bitto Dop in abbinamenti insoliti quali, ad esempio, il “sandwich Valtellina”da portarsi in un giro in bici lungo l’Adda o sul sentiero Valtellina, alla scoperta dei tanti angoli e panorami nei dintorni di Morbegno.

Tra le novità di quest’anno anche gli assaggi inediti a bordo di un vero “London bus” a due piani e un’area “country” presso il Polo Fieristico sulle rive del fiume Adda, riservata alle fattorie didattiche, alla mostra dei trattori, alle dimostrazioni di mungitura, agli spettacoli equestri.