Libri sul lago, festival in edizione speciale tra le sponde delle capitali della cultura

Dieci autorevoli voci della narrativa presentano i loro libri,  eventi dal 15 maggio al 19 luglio  in luoghi pieni di bellezza

Ritorna il festival di storie e luoghi “Libri sul lago”. Il festival, giunto alla seconda edizione, farà tappa in 8 comuni e porterà sul Lago d’Iseo 10 voci della narrativa italiana contemporanea con i loro ultimi libri. Sarà un viaggio letterario tra le due sponde del lago, bergamasca e bresciana, in pieno spirito Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023.
Si parte lunedì 15 maggio a Gandosso con un laboratorio per bambini tenuto dallo scrittore e naturalista Giuseppe Festa, Premio Bancarellino 2022. Il 25 maggio a Paratico sarà ospite la scrittrice milanese Lorenza Gentile. L’8 giugno, ancora a Paratico, ci sarà la scrittrice e sceneggiatrice di fumetti Paola Barbato, il 10 giugno a Predore sarà la volta di Ilaria Tuti, scrittrice di best seller (dal suo libro Fiori sopra l’inferno è stata tratta l’omonima miniserie tv).
E ancora, il 16 giugno a Sarnico toccherà allo scrittore e storico bergamasco Livio Gambarini, il 25 giugno a Credaro ci sarà l’autore sardo di gialli Piergiorgio Pulixi.
Il 5 luglio il festival Libri sul lago tornerà a Paratico, questa volta con l’autore bolognese Massimo Vitali, docente alla Scuola Internazionale di Comics. L’11 luglio a Villongo ci sarà lo scrittore, disegnatore e conduttore radiofonico veneto Matteo Bussola e il 16 luglio a Iseo sarà la volta dell’autrice e giornalista Adele Marini, originaria del Lago d’Iseo. Libri sul lago si chiuderà il 19 luglio a Lovere con il professore, scrittore e divulgatore di filosofia torinese Matteo Saudino.
Tutti gli incontri sono gratuiti con prenotazione sulla piattaforma Eventbrite.
Gli autori saranno ospiti di piazze, parchi e luoghi storici ricchi di atmosfera e bellezza. Fra tutti, una Pieve dell’anno 1000, un’antica stazione dei treni e una chiesa medievale. Racconteranno i loro ultimi romanzi, dialogheranno con librai, risponderanno alle domande del pubblico e faranno dediche ai lettori.

I libri presentati spaziano dal giallo all’avventura, dalla narrativa romantica al thriller, dalla storia alla filosofia, con un focus dedicato alla letteratura per bambini e ragazzi.
Al termine degli incontri sarà possibile acquistare i libri e fare il firmacopie. Alle serate di Paratico si potrà anche accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
Il festival è ideato e diretto da Roberta Martinelli ed è promosso dall’Associazione culturale Scenari e dalla Libreria del Lago di Sarnico con il sostegno dei Comuni di Credaro, Lovere,
Predore, Villongo e della Libreria Mondadori di Lovere. È organizzato con la collaborazione dei Comuni di Gandosso, Iseo, Sarnico e delle biblioteche di Credaro, Gandosso, Iseo, Lovere,
Paratico, Predore, Sarnico, Villongo. Ha il patrocinio di Provincia di Bergamo, Visit Lake Iseo, Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo e il contributo grafico di Grafiche
Martinelli Rogno.
Per informazioni: tel. 3492447559, mail librisullago@gmail.com, pagine facebook e Instagram Associazione Scenari.

LE DATE DI LIBRI SUL LAGO

Lunedì 15 maggio alle ore 18 alla Chiesa degli Alpini nel Parco del Pitone di Gandosso Giuseppe Festa propone “Strambosco”, laboratorio per bambini dai 7 agli 11 anni ispirato ai suoi libri Gli
animali di Strambosco, pubblicati da Piemme.
Attraverso giochi sensoriali e aneddoti, l’autore conduce i partecipanti alla scoperta della natura seguendo l’esempio dei simpatici animali di Strambosco, la civetta Ray che ha paura del buio, lo
scoiattolo Vertigo con le vertigini, il cinghiale Setolo maniaco della pulizia, l’orsetto non lavatore Ursus, il ghiro Nocetto, il falco miope.
L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La Libreria del Lago in collaborazione con Comune e Biblioteca di Gandosso, nell’ambito del festival Libri sul lago.
Partecipazione libera con prenotazione su Eventbrite.

Giovedì 25 maggio, alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico, Lorenza Gentile presenta Le cose che ci salvano, Feltrinelli 2023. Un inno all’imperfezione e all’amicizia come cura, l’invito a reinventarsi a tutte le età.
Dialoga con l’autrice, Daniela Scotti.
Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promosso dall’Associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Giovedì 8 giugno, alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico, Paola Barbato, in dialogocon Daniela Scotti, presenta Il dono, Piemme, maggio 2023.
Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promosso dall’Associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Sabato 10 giugno alle ore 20.30 Ilaria Tuti sarà all’Auditorium civico di Predore per presentare Madre d’ossa, in uscita per Longanesi il 6 giugno. Dialoga con l’autrice, Daniela Scotti.
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico con il sostegno del Comune di Predore e la collaborazione della Biblioteca di Predore ed è promosso dall’associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Venerdì 16 giugno alle ore 19 al Parco Stella Maris di Sarnico Livio Gambarini presenta il suo nuovo romanzo La Papessa di Milano, Piemme maggio 2023. Conversa con l’autore, Daniela Scotti. L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con il Comune e la Biblioteca di Sarnico nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Domenica 25 giugno alle ore 20.30, alla Chiesa di San Giorgio a Credaro, Piergiorgio Pulixi racconta il suo ultimo romanzo, La libreria dei gatti neri, Marsilio 2023. Modera Daniela Scotti.
L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La libreria del lago di Sarnico, con il sostegno del Comune di Credaro e la collaborazione della Biblioteca di Credaro, nell’ambito del festival Libri
sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Mercoledì 5 luglio alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico Massimo Vitali presenta il suo nuovo romanzo, Zeno in condotta, pubblicato da DeAgostini lo scorso 9 maggio.
Dialoga con l’autore, Daniela Scotti. L’incontro è rivolto anche a bambini e ragazzi. Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
La serata è organizzata da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promossa dall’associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Martedì 11 luglio a Villongo, in Piazza del Municipio alle ore 20.30, Matteo Bussola presenta il suo nuovo romanzo, in uscita con Einaudi. Modera Daniela Scotti
L’incontro è organizzato da La Libreria del lago di Sarnico con il sostegno del Comune di Villongo e la collaborazione della Biblioteca di Villongo ed è promosso da Associazione Scenari nell’ambito
del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Domenica 16 luglio alle ore 20.30 Adele Marini sarà al Castello Oldofredi di Iseo per raccontare Italia da Morire.  I delitti eccellenti e misteriosi che hanno fatto la storia, Chiarelettere, 2021.
Conversa con l’autrice, Luca Patelli. L’incontro è organizzato da Associazione Scenari, Comune di Iseo e Biblioteca di Iseo, con la partecipazione de La Libreria di Iseo, nell’ambito del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Mercoledì 19 luglio alle ore 20.30 in Piazza Tredici Martiri a Lovere, Matteo Saudino presenta “La filosofia è un gioco da bambini” e parla dei suoi ultimi libri: Scuolitudine, Storie di passioni
resistenti (Enrico Damiani Editore, 2022) e il recente Sofia Express (Salani, marzo 2023). L’incontro è rivolto anche a bambini e ragazzi. È organizzato da Associazione Scenari con il
sostegno di Comune di Lovere e Libreria Mondadori Lovere e la collaborazione della Biblioteca di Lovere. Dialoga con l’autore, Luca Patelli.  Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.
Informazioni e aggiornamenti sulla pagina facebook e sul profilo Instagram Associazione Scenari.

L’Associazione Scenari è un’associazione culturale no profit di Iseo composta da volontari. Promuove occasioni di cultura e di incontro nell’ottica anche di valorizzare il territorio.




Mobilità tra ideologia e realtà, il focus di Federmotorizzazione

Auto elettrica, il 60% reputa i costi troppo alti, il 46,2% la rete poco capillare

Il costo d’acquisto troppo elevato, un’infrastruttura di ricarica giudicata ancora poco capillare sul territorio e la bassa autonomia sono i principali ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico da parte degli italiani; un cittadino su due si dice inoltre preoccupato degli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà” presentata nel corso dell’evento “Mobilita” organizzato da Federmotorizzazione – Confcommercio Mobilità al Belvedere di Palazzo Lombardia a Milano. All’appuntamento, aperto dal Presidente di Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino, è intervenuto in collegamento il vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ed hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi,  il segretario della X Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, on. Luca Squeri, il responsabile dei rapporti internazionali ambientali e tecnici di UNEM Franco Del Manso, il direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, il fondatore e direttore del Centro Studi Fleet&Mobility Pierluigi Del Viscovo. Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, ha illustrato i risultati dell’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà”; lo studio, svolto su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni, aveva l’obiettivo di rilevare, descrivere e analizzare le opinioni degli italiani in elazione alle auto elettriche, in termini di accessibilità ed effettiva fruibilità, e quanto la transizione ecologica della mobilità stia ponendo vincoli ai cittadini e quanto stia mettendo a disposizione alternative accessibili. Secondo l’indagine, sei cittadini su dieci non hanno intenzione di cambiare l’autovettura nei prossimi due anni, in genere perché la propria è ritenuta “ancora in buone condizioni”. Il 56,4% dei cittadini si dice preoccupato degli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche. Nel caso in cui i consumatori dovessero cambiare auto, il 25,8% acquisterebbe un’auto a benzina, il 13,8% si doterebbe di un’auto totalmente elettrica. Tra questi ultimi però, il 35% afferma che non avrebbe la possibilità di permettersela. 26 mila euro è in media la cifra che i consumatori italiani pensano che si dovrebbe spendere per l’acquisto di un’auto elettrica. I costi (59,9%), l’infrastruttura di ricarica poco capillare sul territorio (46,2%) e la bassa autonomia della ricarica (43,9%) rappresentano i principali ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico. Più di otto cittadini su dieci (86%) sono al corrente del fatto che le batterie delle auto elettriche possono rappresentare un rischio ambientale e debbano essere smaltite in sicurezza. Il 77% si preoccuperebbe dello smaltimento delle batterie dell’auto. Il 41,5% dei cittadini ritiene che le auto elettriche siano più ecologiche delle auto a motore endotermico ma se si considera il tema della produzione e dello smaltimento delle batterie la percentuale di coloro che ritengono che le auto elettriche siano comunque più ecologiche rispetto alle auto a motore endotermico scende al 36,6%. “Tutte le affermazioni dei sostenitori dell’elettrico per tutti e subito, non tengono conto della velocità di sviluppo di nuove tecnologie e nuove fonti, come l’idrogeno che già oggi viene utilizzato nella produzione di carburanti sintetici ed in parte immesso nei bio-carburanti – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione – Siamo convinti che non sia possibile, con le tecnologie oggi disponibili, immaginare una risposta univoca di fonti energetiche per ogni tipo di impiego, ma il buon senso ci induce a immaginare diverse e complementari soluzioni in funzione delle diverse necessità di impiego e di servizio”. “La politica, d’altra parte – conclude Buongiardino – ha certamente il diritto ed il dovere di indicare gli obiettivi, in questo caso ‘l’abbattimento delle emissioni nocive per l’ambiente’, ma non si potrà né dovrà mai sostituire alla tecnologia ed all’industria nell’indicare il mezzo e il modo con il quale raggiungerli”.
Loreno Epis, presidente del gruppo Autosalonisti Ascom Confcommercio Bergamo ha aggiunto: “Gli incentivi per l’elettrico non bastano da soli per spingere con decisione un mercato ancora decisamente al di sotto della media europea. In Italia l’elettrico cresce del 3-4%, contrariamente a quanto accade nel resto d’Europa, dove la crescita è a doppia cifra. La minor disponibilità economica e una rete infrastrutturale ancora per molti versi inefficiente penalizzano il mercato. Infine, come per ogni altro acquisto, anche le motivazioni e la componente emotiva giocano un ruolo importante: perchè la svolta green necessità di un cambio di prospettiva e mentalità, oltre che di sensibilità verso l’ambiente. Di contro, le nuove motorizzazioni “tradizionali”sempre più efficienti hanno un impatto sempre più basso e continuano ad essere più accessibili economicamente. Si guarda inoltre con particolare interesse a biocarburanti e relative potenzialità”.




Premio Ferramenta Ascom, riconoscimento a tre insegne a IHF in Fiera

Storia, innovazione e imprenditorialità femminile: tre premi a tre ferramenta bergamasche per la prima edizione del concorso 

A International Hardware Fair, la nuova manifestazione rivolta al mercato ferramenta, edilizia, fai da te (DIY), sicurezza, outdoor, colore ed elettrico, in Fiera a Bergamo, Ascom Confcommercio Bergamo ha assegnato il Premio Negozio Ferramenta. La prima edizione del premio, nato in concomitanza con il grande evento internazionale per il settore, ospitato per la prima volta in Italia,  in alternanza con International Hardware Fair Cologne (Eisenwarenmesse),  leader indiscussa nel comparto a livello mondiale, ha voluto valorizzare l’eccellenza del retail tecnico. Sono tre le categorie premiate: “storicità e presenza nel territorio”,   ”innovazione, evoluzione e rinnovamento” e “ Opzione Donna” per la valorizzazione femminile nell’impresa.  La cerimonia di premiazione si è svolta  questa mattina, 6 maggio, alle 12.30 dopo la tavola rotonda “Next generation retail. Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo”.
Ha ricevuto il premio “Miglior Storia di famiglia a Bergamo” l’insegna “Gualini Andrea &C.snc” di Trescore Balneario per l’attività più antica e certificata nel Registro delle attività storiche di Regione Lombardia, con una tradizione che dura dal 1806.
Il premio “Innovazione e rinnovamento” è stato assegnato a “La Fercolor Snc” di Torre dè Roveri come “esempio di bottega di famiglia che si evolve in industrializzazione della ferramenta, attraverso  ricerca dei materiali e un servizio al cliente totalmente customizzato, oltre a Progetto Giardino con arredi di design per l’esterno”.
Il premio “Opzione Donna” per la valorizzazione della presenza femminile, va a Cristina Mora della “Ferramenta Mora Venanzio” di Pedrengo. L’impresa “ vince per la resilienza. Nel 2020 la pandemia non ha risparmiato la famiglia Mora colpendo il titolare Venanzio Mora. Ma la moglie (insieme ai figli) ha raccolto il suo testimone proseguendo l’attività molto nota nel territorio”.




Assemblea generale Fiva Confcommercio: “I mercati? La risposta all’inflazione”

Svolta sul rinnovo delle concessioni: in 13 anni di Bolkestein perse 30mila imprese

Diego Pesenti

Agli ambulanti assegnazione delle concessioni di posteggio – della durata di 10 anni – con procedure ad evidenza  pubblica trasparenti salvaguardando gli interessi degli operatori  che hanno una concessione tutelando così il lavoro di dipendenti e collaboratori; un numero massimo di concessioni delle quali  ciascun ambulante può essere titolare, possessore o detentore; i procedimenti di rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, andranno chiusi entro i 6 mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo la normativa in vigore alla scadenza: quindi per una durata di 12 anni. Sono, in sintesi, i termini contenuti nel disegno di legge per il mercato e la concorrenza  2022 approvato dal Governo e che vanno all’esame di Camera e Senato. Per gli ambulanti il provvedimento del Governo sui rinnovi delle concessioni nei mercati costituisce quel punto fermo che  consente finalmente di chiudere l’emergenza “infinita” creatasi dopo il recepimento 13 anni fa della cosiddetta Direttiva Bolkestein.
Sui rinnovi delle concessioni, con il presidente Giacomo Errico, Fiva Confcommercio ha incentrato i lavori dell’Assemblea nazionale dei quadri dirigenti della Federazione  svoltasi in Confcommercio Milano, a Palazzo Castiglioni, ieri, domenica 7 maggio, con la partecipazione di oltre 600 ambulanti provenienti dal territorio e ogni parte d’Italia.
Un momento di confronto con i rappresentanti del Governo – sono  intervenuti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al  Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci (che, sottolinea Errico, ha seguito con grande attenzione l’iter del  provvedimento poi emanato dall’Esecutivo) – con Guido Guidesi,  assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia; con  Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche  del Lavoro del Comune di Milano.
Oggi in Italia le imprese che operano nell’ambulantato sono  166mila; 15mila in Lombardia; 9 mila a Milano e Città Metropolitana. “Gli ultimi 13 anni – dichiara Errico – hanno messo gli ambulanti in una situazione di forte disagio: eravamo 200mila, siamo  166mila. Nel nostro comparto non si investiva più perché mancava la certezza del futuro”. “Con il rinnovo, e sottolineo rinnovo, non proroga – prosegue Errico – vogliamo ripartire e quest’assemblea di Milano è il punto di partenza per il rilancio globale della categoria…con buona pace dei cosiddetti ‘apprendisti stregoni’, cioè chi ha cavalcato gli umori della categoria senza creare soluzioni concrete, così come invece abbiamo fatto noi”. Nell’ultimo biennio (Osservatorio FIVA 2023 con Format Research)  soltanto il 10,1% delle imprese del comparto ha effettuato  investimenti; quest’anno solo il 7,2% ha intenzione di farne.  Eppure vi sono capitoli fondamentali aperti come il rinnovo del  parco tecnologico degli autoveicoli utilizzati dagli ambulanti per  una piena sostenibilità ecologico-ambientale. Ma investire è davvero difficile nell’incertezza.
“I mercati all’aperto sono l’anti-inflazione: sono soddisfatto nel sapere che mentre la  grande distribuzione aumenta i prezzi ci sono donne e uomini che si svegliano alle 4 di mattina per offrire beni alla portata di tutti”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e  dei Trasporti Matteo Salvini a margine dell’assemblea dei  commercianti ambulanti di Fiva-Confcommercio.  “Per la Lega e il governo le lavoratrici e i lavoratori sono al centro della nostra opera e non solo il primo maggio”. Bene  “aver dato stabilità ai commercianti”, dice Salvini riferendosi al rinnovo delle concessioni degli ambulanti contenuto nel Ddl  concorrenza che, con l’ok del governo, va ora all’esame del Parlamento.  “Dobbiamo rilanciare il commercio ambulante – dice Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio – le nostre richieste sono  state accolte ed abbiamo sentito quasi tutte le forze politiche. Speriamo in una veloce approvazione delle Camere perchè servono i criteri regionali per i rinnovi delle concessioni, non le  proroghe che abbiamo subito per 13 anni perdendo 30.000 imprese perche’ di fatto eravamo dei precari”. Diego Pesenti, presidente Fiva Ascom Confcommercio Bergamo ha sottolineato l’importanza di valorizzare i mercati e la professionalità di chi sta dietro al bancone: “Valorizzare i mercati nella loro funzione sociale, oltre che di calmieratore dei costi, è un passo importante per puntare i riflettori sulla nostra realtà di lavoro quotidiano. I mercati sono i luoghi più antichi del commercio e rappresentano uno dei presidi insostituibili per i nostri comuni e centri storici. Accogliamo inoltre con favore la novità sul fronte delle concessioni e i relativi rinnovi, anche in una provincia virtuosa come la nostra che ha già provveduto a oltre il 75% dei rinnovi. Ci auguriamo di dare una collocazione a tutti coloro che ne faranno richiesta”.




Ferramenta, il comparto tiene ma deve affrontare la sfida e le opportunità del digitale

Nel convegno Ascom Confcommercio Bergamo a International Hardware Fair il focus sul settore 

Nella giornata conclusiva della prima edizione della fiera internazionale International Hardware Fair, la nuova manifestazione dedicata al mondo delle ferramenta e del fai da te, ospitata a Bergamo in collaborazione con l’ente fieristico di Colonia, la tavola rotonda organizzata da Ascom Confcommercio Bergamo “Next generation retail. Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo” ha fatto il punto sul settore e sulle prospettive future. “Il commercio all’ingrosso si scontra ogni giorno con tempi non certi di consegna e costi lievitati, dal trasporto alla logistica. In questo frangente le relazioni e il rapporto con la clientela assumono un ruolo centrale per rimodulare eventualmente le scelte e consegnare nei tempi più brevi quanto ordinato, cercando di ridurre al minimo l’attesa. Il comparto, specialmente nel post Covid, si è trovato di fronte alla necessaria scelta di investimento nel digitale, che continua a rivoluzionare il sistema di vendita. Superata la prima fase di avvio e le relative criticità, stanno emergendo in modo sempre più importante le potenzialità della tecnologia per ridurre la distanza con la clientela. E devo riconoscere che anche i clienti di lungo corso, per loro natura con poca dimestichezza con la tecnologia, stanno scoprendo con piacere le potenzialità offerte dai

Marina Rodeschini

Fabio Poma

nuovi mezzi” ha sottolineato  Marina Rodeschini, presidente del Gruppo Commercio all’Ingrosso Non alimentare Ascom Confcommercio Bergamo. Il punto di vista del commercio tecnico al dettaglio è stato fornito da  Fabio Poma presidente Gruppo Ferramenta, che nel suo intervento ha messo in evidenza come “Il Covid ha ribadito la centralità del nostro comparto, per cui è sempre stata garantita l’apertura come servizio strategico ed essenziale. Le ferramenta al dettaglio rappresentano una componente essenziale a supporto di piccoli e grandi problemi quotidiani, con consigli professionali e una proposta di articoli specializzata, oltre a sostenere con la loro diffusione capillare sul territorio, la sopravvivenza dei centri storici. La fiera è un’occasione per fare il punto sul nostro comparto, tra tradizione e innovazione, trend di mercato e nuove proposte di assortimento o servizi per interpretare al meglio le esigenze della clientela, oltre che per prepararsi al meglio e concentrare forze ed energie per le nuove sfide che il comparto è chiamato ad affrontare, a partire dalle nuove tecnologie” . Fabrizio Valente, Founder e Ceo di Kiki Lab, RetailObserva  ha incentrato il suo contributo sui fattori determinanti per il successo futuro del retail  tecnico: “L’importanza della cross-canalità , in un equilibrio che ogni azienda deve trovare tra canale fisico e digitale è fondamentale. Si possono stimolare le visite in negozio sfruttando web e social e viceversa portare on-line i clienti che amano venire in negozio, magari con la proposta di contenuti aggiuntivi, tutorial o video. E’ ormai dimostrato che i clienti che comprano sia online che in negozio sono anche quelli che fanno in assoluto più acquisti di tutti. Allo stesso modo in negozio va data importanza alla componente sia razionale che emozionale, vere molle per guidare ogni spesa. Ben venga quindi l’uso di QrCode per illustrare prodotti e far risparmiare tempo negli acquisti, così come un allestimento ad hoc per i prodotti, dalla scelta cromatica al packaging al design” . Non mancano buoni esempi stranieri, provenienti anche da altri ambiti non strettamente legati al fai da te, ma che ben si prestano anche al settore: “Kiabi, insegna di abbigliamento low-cost per tutta la famiglia, è un ottimo esempio di combinazione tra canale fisico e digitale: si prenotano online i capi da provare in negozio, accorciando notevolmente i tempi (oltre a far diminuire i resi e i cambi di quanto acquistato online)- continua Valente-. Ci sono poi insegne di successo che non vendono null’altro che corsi e laboratori, come Bricoteca che da Barcellona sta spopolando in tutta la Spagna.Il fai da te offre grandissime potenzialità di sviluppo, dalla formazione ai tutorial per chi ambisce a realizzare da sè prodotti a una serie di servizi specifici”. Andrea Colzani Presidente Giovani imprenditori Confcommercio ha introdotto il tema, suggerendo agli imprenditori presenti strategie per rafforzare la propria presenza sul mercato: “Cinque punti che si prestano ad ogni settore e ad ogni piccola impresa: il primo  punto cruciale è quello di comunicare con la clientela, investendo il più possibile su questo, oltre al valorizzare le persone, sia chi lavora all’interno che la clientela. Perchè le relazioni e le persone vanno messe sempre al centro, per la loro insostituibile importanza. Bisogna inoltre aprirsi agli altri, specialmente ad altre imprese e insegne, creando partnership e alleanze per crescere insieme. Ultima ma non certo per importanza la formazione: senza conoscenze e un costante aggiornamento delle competenze farsi strada in un mercato sempre più competitivo diventa un’impresa davvero ardua”. Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha presentato la ricerca realizzata ad hoc sul settore: con 123 imprese all’ingrosso e 121 al dettaglio, più una stima di altre 150 insegne che vendono articoli tecnici a fianco di altre attività prevalenti e che quindi non rientrano tout court nel codice Ateco del comparto, il settore delle ferramenta appare in salute, evidenziando la tenuta del comparto, con particolare e capillare diffusione nella Pianura bergamasca. “Si tratta di imprese particolarmente longeve: solo il 22,8% ha meno di dieci anni di storia alle spalle e quasi il 20% in più ha oltre 20 anni di storia” .Le ferramenta al dettaglio sono una componente dell’ecosistema del commercio di vicinato che sostengono la sopravvivenza dei centri storici. “In 74 paesi della bergamasca, alcuni anche piccoli, è aperto un negozio di ferramenta specializzato- continua Fusini-. Questi negozi stanno facendo fatica a sopravvivere. La capacità di resistenza sarà legata soprattutto alle politiche di sostegno che il Governo o gli enti locali dovranno riservare ai piccoli negozi nei centri urbani di minori dimensioni e delle montagne e che oggi stanno chiudendo per i problemi collegati allo spopolamento e alla crisi dei consumi”. Occorre però una nuova intraprendenza dei commercianti, con maggiori investimenti nel digitale e nell’innovazione. “La capacità di proporre articoli nuovi soprattutto sul versante leisure, fai da te, giardinaggio ecc., di saper utilizzare le leve della promozione di prezzo, la capacità di comunicare con i canali nuovi ingaggiando di continuo la propria comunità di clienti, l’abbinare la vendita tradizionale a quella sulle piattaforme di commercio elettronico possono consentire di affrontare con maggiore possibilità un mercato che sarà certamente
sempre più difficile- conclude Fusini-. Digitale e on line rappresentano anche per il dettaglio la sfida decisiva per la salvaguardia del commercio tradizionale nel punto vendita”.

Il focus sul settore

La ricerca sulle ferramenta bergamasche è stata realizzata nel mese di aprile 2023 dall’Ufficio Studi di Ascom Confcommercio Bergamo su dati Camera di Commercio di Bergamo. Lo studio ha esaminato le imprese con codice ATECO prevalente 46.74.10 (Commercio all’ingrosso di articoli in ferro e in altri metalli – ferramenta all’ingrosso) e le imprese con codice ATECO prevalente 47.52.10 (Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico – ferramenta al dettaglio). Le imprese attive in città e provincia individuate sono 123 dell’ingrosso e 121 del dettaglio. La stima è che ci siano almeno ulteriori 150 imprese circa in provincia che pur vendendo prodotti del settore ferramenta svolgano questa attività congiuntamente ad un’altra prevalente.

La ferramenta all’ingrosso

Il settore dell’ingrosso vede nella nostra provincia una prevalenza di società di capitale, con il 65,9% delle imprese, seguono ditte individuali (22%) e infine società di persone (12,2%). Si tratta di un comparto quasi totalmente al maschile, con oltre il 96% di titolari uomini; la presenza delle donne titolari d’impresa, a differenza di altri comparti del commercio in cui rivestono importanza primaria, è residuale, relegata in uno striminzito 3,7%. Quanto all’ubicazione, a livello territoriale la Pianura bergamasca la fa da padrona, concentrando il 26% delle imprese grossiste; segue a stretto giro l’hinterland alle porte della città (25,2%) e, a distanza, la città con il 13%. In provincia la Val Calepio rappresenta il 10,6% di ferramenta all’ingrosso bergamasche, l’Isola bergamasca il 7,3%, mentre le valli valgono entrambe il 6,5% (Val Brembana 6,5% e Val Seriana 6,5%) e la Val Cavallina il 4,9%. Quanto alla longevità delle imprese all’ingrosso, solo il 2,4% delle imprese bergamasche è stata fondata prima del 1963. Solo lo 0,8% è nata a cavallo tra anni Sessanta e Settanta.  Più della metà delle imprese (il 53,7%) è nata dagli anni Settanta alla fine degli anni Novanta, in particolare, il 40,3%, tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel dettaglio, l’11,4% è stata fondata dal 1973 al 1982, il 20,3% dal 1983 al 1992, il 22% dal 1993 al 2002. Il 13% dei grossisti bergamaschi ha aperto tra il 2003 e il 2012, mentre un nuovo picco di aperture si è avuto dal 2013, anno in cui hanno inaugurato il 22,8% delle imprese all’ingrosso. Il saldo tra aperture e chiusure è comunque positivo, in netta ripresa dal 2020, anno del Covid, spartiacque anche per il settore, che ha saputo resistere meglio di altri comparti, mostrando tutta la sua resilienza.

La ferramenta al dettaglio

Anche nella ferramenta al dettaglio la forma aziendale più gettonata è quella della società di capitale, che domina con il 42,1% delle imprese; segue la società di persone (30,6%) e la ditta individuale (27,3%). Nel dettaglio i rapporti di genere si riequilibrano rispetto all’ingrosso, con il 27,3% di titolari donne e un dominante 72,7% di uomini. Quanto all’ubicazione, è ancora la Pianura Bergamasca a concentrare il maggior numero di imprese, il 24,8% per l’esattezza. Seguono Hinterland con il 19%, Val Seriana (13,2%) e Val Cavallina (13,2%), la città con il 10,7%. In coda, Val Brembana (5,8%) e Val Calepio (5%).
Quanto a storia e longevità aziendale il 29,8% delle imprese è nata tra il 1983 e il 1992. Solo lo 0,8% vanta una storia che affonda le proprie radici nel boom economico o ancora prima. Il 2,5% è nata dal 1963 al 1972, il 9,9% dal 1973 al 1982. Anche gli anni Novanta e il nuovo millennio hanno portato all’apertura di nuove imprese: il 14% dei negozi attuali è nato dal 1993 al 2002, il 16,5% dal 2003 al 2012, il 19% a partire dal 2013. Il saldo delle imprese nel caso del dettaglio anche se evidenzia la tenuta del comparto è tuttavia leggermente negativo, con la perdita dal 2021 di 4 insegne.




Ascom, due “Open Day” per informare gli imprenditori sui bandi attivi

Martedì 9 e venerdì 12 maggio due giornate per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Ascom Confcommercio Bergamo affianca e supporta gli imprenditori per cogliere le opportunità offerte dai bandi dei distretti del commercio bergamaschi, che mettono a disposizione risorse complessive nella nostra provincia per oltre 8milioni e 609mila euro, coinvolgendo quasi 150 comuni bergamaschi e 25 distretti.

Il 9 e il 12 maggio l’associazione organizza gli “Open Day” dei distretti per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Nel corso delle due giornate, in programma nella sede Ascom Confcommercio Bergamo di via Borgo Palazzo 137, gli imprenditori potranno contare su una consulenza dedicata, previa prenotazione di un appuntamento (Area Accoglienza: 035.4120133/134) dalle 9 alle 19.

Durante l’incontro personalizzato saranno presi in esame con ogni imprenditore i singoli bandi emanati dai comuni dei distretti che hanno aderito al bando regionale “Sviluppo 2022-2024” per promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio.

Oltre a informare le imprese sulle risorse disponibili e sulla modalità di partecipare ai bandi, Ascom è a disposizione per l’assistenza tecnica e per la redazione e invio delle domande attraverso il servizio dedicato.




Lavoro stagionale nel terziario, intesa Ascom e sindacati per gestire i picchi di lavoro

L’accordo ha validità per tutto il 2023 e 2024. Incentivi dall’Ente Bilaterale per chi trasformi in indeterminato i contratti stagionali

Ascom Confcommercio Bergamo e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs della provincia di Bergamo hanno sottoscritto un Accordo Territoriale per il lavoro stagionale nel terziario. L’intesa permette alle circa 24mila aziende che applicano il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi della provincia di Bergamo di gestire i picchi di lavoro riconducibili a ragioni di stagionalità e alla fase di avvio di nuove attività con assunzioni a tempo determinato (art 75 e 76 del CCNL per i dipendenti da aziende del Terziario della Distribuzione e dei Servizi – Testo Unico del 30 luglio 2019). L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2024. L’intesa territoriale va in deroga ad alcuni aspetti della disciplina ordinaria del contratto per gestire i
maggiori flussi di lavoro, dalla durata del contratto a tempo determinato, al numero complessivo dei contratti a termine rispetto ai contratti a tempo indeterminato, agli intervalli temporali previsti per le riassunzioni cosiddette stop & go, alle causali delle proroghe e dei rinnovi.
“Diamo così risposta a un’esigenza sentita dalle imprese locali del Terziario per gestire i picchi di lavoro stagionali nonché in fase di avvio di nuove attività- commenta Enrico
Betti, responsabile Area Lavoro, Relazioni sindacali e Welfare Ascom Confcommercio Bergamo-. Era fondamentale dare uno strumento di flessibilità ai nostri associati, che si trovano oggi a dover affrontare un maggiore flusso di lavoro determinato da Bergamo Capitale della cultura e in prospettiva l’auspicabile effetto trascinamento nell’anno 2024.”
“Nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono capitale della cultura, le attività commerciali delle zone turistiche interessate hanno manifestato la necessità di implementare il loro
organico per far fronte alle richieste del mercato. Definire la regolamentazione nel dettaglio delle assunzioni per il lavoro stagionale ha rappresentato un punto di
discussione importante in questi mesi – dichiarano i segretari generali Nicholas Pezzé di Filcams CGIL, Claudia Belotti di Fisascat CISL e Anila Cenolli di Uiltucs di Bergamo- “Auspichiamo che questo accordo possa fornire un impulso positivo a un’occupazione di qualità per tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici che saranno coinvolti. Ci auguriamo soprattutto che si apra un percorso di formazione e qualifica che permetta al maggior numero di loro di venire stabilizzati. Per noi sarà centrale confrontarci come parti sociali per monitorare l’andamento dell’accordo” .
I datori di lavoro che intendano beneficiare dell’Accordo Territoriale devono presentare all’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Bergamo specifica richiesta di adesione pubblicata sul sito internet di Ascom e su www.entebilcombg.it,  da compilare telematicamente e trasmettere esclusivamente tramite PEC aziendale all’indirizzo:
posta@pec.entebilcombg.it.
Le aziende che dovessero trasformare i contratti di lavoro a tempo determinato stagionale attivati secondo l’accordo territoriale con assunzioni a tempo indeterminato o che dovessero attivare i contratti a tempo determinato della durata superiore alle 13 settimane fruiranno sino a dicembre 2024 per ogni contratto (e per ogni successivo fino al quarto compreso) un contributo di 500 euro (riproporzionato in caso di part-time) quale incentivo grazie al fondo apposito messo a disposizione dall’Ente Bilaterale del Terziario di Bergamo (fino ad esaurimento fondi).
Le aziende hanno l’obbligo di stabilizzare con un contratto di lavoro della durata di almeno 12 mesi il 20% dei contratti attivati secondo il presente accordo.
Tutte le parti interessate, Ascom e le tre sigle sindacali, hanno sottoscritto l’impegno di valutare gli esiti dell’intesa, con eventuali proroghe e aggiornamenti, entro il 30 settembre 2023.




La fiera della ferramenta sbarca a Bergamo il 5 e 6 maggio

La nuova manifestazione rivolta al mercato ferramenta, edilizia, DIY, sicurezza, outdoor, colore ed elettrico, International Hardware Fair Italy, sbarca a Bergamo. Il grande evento internazionale per il settore hardware si terrà alla Fiera di via Lunga venerdì 5 e sabato 6 maggio.

Saranno molte le novità in questa prima edizione di International Hardware Fair Italy, che si presenta come una grande manifestazione per il mercato italiano ed europeo; un appuntamento riconosciuto dalla Regione Lombardia come fiera internazionale che richiamerà i professionisti del settore per due giorni di incontro e confronto.

Più di 300 espositori da 20 Paesi hanno già confermato la loro partecipazione alla nuova manifestazione, oltre al supporto dalle principali associazioni italiane ed europee.

Nell’ambito della fiera abbiamo il piacere di invitarti agli eventi di Next generation Retail in programma il giorno 6 maggio 2023.

Il programma

In particolare alle ore 10,30 si svolgerà la tavola rotonda: “Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo” a cui parteciperanno in qualità di relatori Andrea Colzani Presidente Giovani imprenditori Confcommercio, Fabio Poma presidente Gruppo Ferramenta, Marina Rodeschini presidente Gruppo Ingrossi non alimentari e Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo.

Alle 11,15 Fabrizio Valente, Founder e Ceo di Kiki Lab, RetailObserva presenterà “Ii concetti chiave e i casi stimolo per il retail tecnico” in cui verranno approfonditi i fattori che determineranno il successo del retail in futuro e saranno presentati vari casi del retail mondiale che possono stimolare e ispirare le aziende del retail tecnico.

Alle 12,30 ci saranno le premiazioni con l’assegnazione dei premi nazionali Oscar del Negozio ferramenta 2023 con i riconoscimenti per la miglior presenza Web/Social media/E-commerce, per la miglior esposizione/Layout/Vetrina, per la miglior specializzazione (sicurezza, colori, utensileria, giardinaggio) e per la miglior Storia di Famiglia (Family business nel negozio ferramenta) oltre al Premio Negozio Ferramenta Ascom 2023 per la storicità e presenza nel territorio, innovazione/evoluzione e rinnovamento e Opzione Donna per la valorizzazione femminile nell’impresa.

La partecipazione alla fiera e ai convegni è gratuita previa registrazione e scarico del biglietto elettronico a questo link.




Clima di fiducia in miglioramento ma pesa l’ombra dell’inflazione

Nonostante la corsa dei prezzi, il terziario ha ritoccato in misura ridotta i listini. Ma il timore è che i prossimi mesi siano ancora difficili 

Dopo il panico dello scorso anno, causato dall’esplosione dei costi dell’energia, il clima di fiducia delle imprese del terziario bergamasco mette a segno un deciso miglioramento, in linea con il dato nazionale. La fiducia nell’economia italiana sale a quota 43 recuperando ben 17 punti rispetto all’autunno 2022. La previsione per il prossimo autunno è di un suo assestamento a 42, un punto in meno dell’attuale. L’indice bergamasco è migliore di 4 punti rispetto a quello nazionale. È questa una delle principali evidenze emerse dall’Osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo commissionato a Format Research con focus sull’andamento delle imprese del terziario. Non mancano zone d’ombra e preoccupazioni per le imprese con l’inflazione che galoppa e rappresenta ormai una sorta di “tassa occulta” per gli imprenditori , con previsioni di ulteriori aumenti per il prossimo semestre.

Giovanni Zambonelli

“Le imprese vengono da tre anni estremamente difficili dal Covid all’emergenza energetica – commenta Giovanni Zambonelli presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. La ripartenza è stata gravata dall’inflazione che non arresta la sua corsa e dall’aumento esponenziale del prezzo dell’energia. Se il clima è in generale miglioramento, anche per effetto di Bergamo Brescia capitale della cultura nel turismo, l’inflazione grava su consumatori e imprese. Gli imprenditori stanno assorbendo in buona parte i maggiori costi ma si rileva in generale una diminuzione della clientela e un timore per la tenuta per i prossimi mesi, visti gli aumenti previsti per il prossimo semestre”. Le imprese bergamasche del terziario stanno facendo ogni sforzo possibile per assorbire gli aumenti senza affossare i consumi: “Il 29,5% non ha nemmeno ritoccato i prezzi- commenta, presentando la ricerca, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research-. Del 70% di chi si è visto costretto a rivedere i prezzi di vendita, quasi il 30% ha ritoccato i listini il minimo possibile, in misura inferiore o di gran lunga inferiore all’aumento dei costi. Si può dire che in questo il terziario abbia svolto quasi una funzione sociale. I dati Istat di fine 2022 evidenziano un aumento per le imprese dell’industria di 28 punti, mentre il settore dei servizi di mercato ha aumentato di soli 3 punti i prezzi”. Inflazione e liquidità, con un peggioramento rilevato nei tempi di pagamento, rappresentano le principali preoccupazioni del comparto: “Da un lato la riduzione del costo delle bollette e il momento felice che sta vivendo il turismo costituiscono i fattori che stanno riportando un po’ più di ottimismo negli imprenditori del terziario- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Di contro, le imprese del terziario sono ancora fortemente indebitate e l’aumento dei tempi di pagamento è lo scricchiolio che segnala le difficoltà di molte imprese. L’inflazione  impatta sotto diversi punti di vista, in particolare su ricavi e marginalità. Nonostante gli sforzi fatti dal comparto di assorbire parte degli aumenti, l’incremento dei prezzi  rappresenta la sciagura del momento. Mette infatti un tetto inesorabile alla possibilità di spesa delle famiglie e dei consumatori e  il timore è che questo aspetto si farà presto sentire in maniera strutturale”.

I dati della ricerca

Sentiment

Il sentiment resta positivo sopra la media per il solo settore dei servizi e sopra i 10 addetti, in media per il commercio e per le imprese sopra i 2 addetti e nettamente sotto per il settore turismo e fino ad 1 addetto. Cresce anche la fiducia nell’andamento della propria impresa: l’indicatore sale a 48 (8 punti in più rispetto a ottobre 2022). Tuttavia la previsione in vista dei prossimi mesi è che l’indice si stabilizzerà a 47, un punto in meno dell’attuale. I bergamaschi sono più ottimisti della media degli imprenditori italiani che si attesta a 45. Di molto sopra la media è l’indice del settore dei servizi e quello delle imprese sopra i 10 addetti. Un po’ sopra la media anche l’indice del commercio. Sotto la media resta l’indice del settore turismo e quello delle imprese fino a 9 addetti.

Ricavi

L’indice dell’andamento dei ricavi è salito a 48 (+5 punti rispetto a quello dell’autunno). Le previsioni  da qui a sei mesi è che l’indicatore si assesterà a 47. Pur cresciuto, l’indice delle imprese del terziario orobico è più basso di quello nazionale, arrivato dallo stesso punto di partenza fino a 51. L’indice è sopra la media per i servizi e il commercio e quello delle imprese dai 10 addetti a salire. E’ sotto la media per il turismo e per imprese fino a 9 addetti.

Occupazione

L’indice dell’andamento occupazionale delle imprese del terziario orobico è migliorato rispetto a ottobre 2022 ed è passato da 47 a 51. L’assestamento per il prossimo autunno è peggiorativo con la perdita attesa di 4 punti. Il dato è più alto di quello nazionale che è 46 sebbene le previsioni a sei mesi dovrebbero portare l’indice nazionale a 49 e superare quello bergamasco. L’indice è sopra la media per il settore dei servizi e per il commercio e per le imprese dai 6 addetti. E’ nettamente sotto la media per il settore del turismo e per le imprese micro e fino a 5 addetti.

I tempi di pagamento

Le imprese del terziario bergamasco segnalano l’allungamento dei tempi di pagamento che è ulteriormente peggiorato per il 35% delle imprese. L’indice si è posizionato a 33 perdendo un punto rispetto all’autunno 2022, anche se la previsione dovrebbe riportarlo a 35 nel prossimo semestre.

La corsa dei prezzi e l’impatto dell’inflazione

I prezzi praticati dai fornitori dopo la corsa degli ultimi mesi registrano una leggera frenata. L’aumento è dichiarato dal 68,9% delle imprese contro l’82% rilevato nello scorso autunno. Negli ultimi sei mesi i prezzi rilevati all’acquisto dai propri fornitori sono aumentati  per il 68,9%; invariati per il 30,9%. Solo lo 0,1% li trova “diminuiti”. Le previsioni per il secondo semestre dell’anno è che i prezzi saranno ancora in crescita per il 72% degli imprenditori.

Impatto dell’inflazione sui prezzi

Nel corso del 2022, a seguito dell’aumento del costo dei fornitori la maggior parte delle imprese ha aumentato i prezzi di vendita, anche se i rialzi di listino riguardano quasi la metà meno degli aumenti subiti. Gli imprenditori hanno deciso in larga misura di assorbire questi costi per non affossare i consumi.  Nel dettaglio durante il 2022  il 29,5% delle imprese non ha aumentato i prezzi di vendita , contrariamente al 70,5% che si è vista costretta ad aumentare i prezzi di vendita.

Di queste il 39,8% ha rivisto i listini in proporzione all’aumento dei costi, mentre quasi il 30% ha ritoccato il minimo possibile i prezzi ( il 18,7% In misura inferiore all’aumento dei costi, il 12% in misura molto inferiore all’aumento dei costi).

Impatto dell’inflazione sui ricavi

Negli ultimi sei mesi un’ impresa su quattro ha registrato un contraccolpo dell’inflazione sui suoi ricavi, con una riduzione degli stessi. Nel dettaglio negli ultimi sei mesi se per il 53,1% delle imprese il livello dei ricavi è rimasto invariato, per il 46,9% l’impatto si è fatto sentire (sia in negativo che in positivo). Il 9,6% ha registrato una riduzione sia dei ricavi sia della clientela e il 16,6% ha registrato una riduzione dei ricavi ma non della clientela. Non manca però il risvolto positivo con un 20,7% che ha registrato un aumento dei ricavi.

Impatto dell’inflazione sugli investimenti

Del 21,8% delle imprese che avevano pianificato investimenti ( poco più di una su cinque) ben un terzo rinuncerà o rimanderà agli investimenti e un altro terzo li effettuerà solo in parte. Nel dettaglio: il 34% effettuerà regolarmente gli investimenti, mentre il 36% lo farà solo in parte. Il 21% rimanderà a tempi migliori gli investimenti previsti, mentre il 9% vi rinuncerà. Resta ancora elevata in generale la percentuale di chi non aveva pianificato alcun investimento.

Impatto dell’inflazione sulle imprese

Dalla perdita di margine fino alla riduzione del personale, la corsa dell’inflazione non risparmia le imprese. L’impatto previsto per la propria impresa: va dalla riduzione dei margini (29%) al peggioramento della liquidità (19%), dalla riduzione dei ricavi (19%) a quella di forniture in quantità (8%), da una riduzione della clientela (7%) alla variazione degli investimenti programmati fino a quella del personale (4%).

 




Ente Bilaterale Turismo, Enrico Betti è il nuovo presidente

Affianca Betti con il ruolo di vicepresidente Nicholas Pezzè segretario generale FILCAMS-CGIL

Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro e relazioni sindacali Ascom Confcommercio Bergamo è stato nominato presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo, di cui ricopriva già la carica di vicepresidente.

L’Ente Bilaterale del Turismo, organismo paritetico costituito da Ascom, Filcams-Cgil Bergamo, Fisascat- Cisl Bergamo e Uiltucs Bergamo, rappresenta 2450 imprese tra pubblici esercizi e imprese dell’ ospitalità e circa 10 mila lavoratori iscritti.

Affianca Betti con il ruolo di vicepresidente Nicholas Pezzè segretario generale FILCAMS-CGIL. Componenti del comitato esecutivo sono Giovanni Zambonelli, Massimiliano Amaddeo, Anila Cenolli e Diana Filippa Ferreira Fonseca. Compongono l’assemblea: Lorenzo Agazzi, Luisa Mangiarulo, Aronne Mangili , Claudia Belotti e Stefano Franzoni.

Presiede il collegio sindacale Alessandro Michetti; ne fanno parte con il ruolo di sindaco: Andrea Artina e Sabrina Pannese.

“Non posso che ringraziare tutti per la nomina e la fiducia – commenta Enrico Betti -. Per quanto riguarda le attività durante il mio mandato ho intenzione di proseguire nel solco di ciò che è già stato fatto negli anni precedenti, puntando prevalentemente sulla formazione professionale e nel creare un circolo virtuoso tra scuole e mondo del lavoro, oltre a supportare nel migliore dei modi imprese e lavoratori”.