Pubblici esercizi, avvio positivo per il 2023. A Bergamo 5149 imprese

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Nel Rapporto Ristorazione 2023 Fipe la fotografia del settore. Ascom aderisce alla Giornata della ristorazione il 28 aprile 

Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo-. Se la ristorazione, dopo tre anni da dimenticare, sta vivendo un momento positivo con un ritorno della clientela, le problematiche del settore restano quelle di sempre e sono anzi acuite dalla crisi generale. Il problema del personale e delle competenze emerge in tutta la sua urgenza. Occorre rimettere al centro il lavoro di qualità e ripensare i modelli organizzativi delle imprese in termini di sostenibilità”.

La giornata della ristorazione: appuntamento il 28 aprile

Iniziativa solidale a favore della Caritas. Ricetta nei locali a base di pane, simbolo della convivialità e della condivisione e solidarietà


Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla prima “Giornata nazionale della ristorazione” (www.giornatadellaristorazione.com) promossa dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in programma venerdì 28 aprile. L’iniziativa vede uniti i ristoratori italiani e i ristoranti italiani all’estero (finora hanno aderito oltre 5mila ristoranti in Italia e 500 all’estero e 85 associazioni territoriali) per costruire una grande rete di valori e di solidarietà. L’idea è quella di dar vita a un appuntamento a cadenza annuale che coinvolga in veste di protagonisti ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e taverne, intese come agenzie culturali capaci di ri-educare l’uomo a vivere assieme. Un segnale forte, in tempi difficili, per esprimere come il mondo della ristorazione possa farsi testimone e portavoce del valore dell’ospitalità e del senso di comunità.
Il piatto da realizzare quest’anno avrà come tema il “Pane”, simbolo del convivio, dalla forte valenza simbolica come elemento per eccellenza di condivisione e protagonista assoluto, fin dai tempi antichi, dei momenti conviviali. Ciascun ristorante potrà realizzare una ricetta personale che esalti l’alimento-base per antonomasia. Ascom Confcommercio Bergamo organizzerà uno o più eventi a livello locale per sostenere l’iniziativa e celebrare, grazie alla capitale della Cultura 2023, l’alto livello dell’accoglienza e della ristorazione bergamasca. L’iniziativa prevede la donazione di 1 euro per ogni piatto a base di pane consumato. Intesa Sanpaolo contribuirà a sostenere l’attività di charity in favore di Caritas Italiana e contro la povertà alimentare con una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding “ForFunding”. Inoltre, nei giorni che precedono e seguono la Giornata della Ristorazione sarà possibile donare anche attraverso gli ATM di Intesa Sanpaolo.
Sono 30 i locali bergamaschi che hanno aderito finora all’iniziativa




Un sacchetto di cose da fare per l’ambiente, al via la campagna Confcommercio-CONAI

Poster, cartelli informativi e volantini indicano il corretto uso e smaltimento dei sacchetti

Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla campagna nazionale Confcommercio- CONAI  ( Consorzio Nazionale Imballaggi) “Un sacchetto di cose da fare per l’ambiente” per richiamare il corretto utilizzo dei sacchetti in plastica rispondenti alle caratteristiche di legge, proprio in relazione al loro diversificato impatto ambientale e alla necessità di non disperderli, favorendo un loro regolare riuso, riutilizzo e riciclo. L’iniziativa, al terzo anno dal suo lancio, si inquadra all’interno del percorso di sensibilizzazione intrapreso nei confronti del sistema associativo sui temi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, focalizzando l’attenzione anche sui comportamenti del consumatore e orientandolo verso scelte consapevoli di riduzione dell’impatto ambientale.

L’azione di comunicazione si rivolge sia al settore della distribuzione alimentare, sia alle attività diverse non food (distribuzione elettronica, abbigliamento, ferramenta, etc). Tutte le aziende associate avranno a disposizione un kit di divulgazione per ricordare alla clientela quali sono i sacchetti più idonei da utilizzare e qual è il loro corretto smaltimento.

Poster, cartelli informativi e volantini indicano il corretto uso e smaltimento per ogni tipologia di busta per la spesa. La bioplastica può essere ad esempio riutilizzata per raccogliere gli scarti organici ed essere così conferita nel sacchetto dell’umido: così gli si dà un nuovo utilizzo senza inutile dispersione nell’ambiente. Lo stesso discorso vale per i sacchetti ultraleggeri per alimenti sfusi che, smaltiti nell’umido, possono tornare in natura sotto forma di compost, utile al terreno. I sacchetti di plastica per il trasporto riutilizzabili possono essere usati più volte per spesa o altri scopi. Una volta rotti o terminato il loro uso vanno conferiti nella plastica per essere così riciclati per ottenere nuove materie prime secondarie, utili per realizzare nuovi prodotti.

“L’iniziativa rafforza il tentativo di dare un contributo fattivo alla sensibilizzazione verso l’ambiente, attraverso la promozione di piccoli gesti e attenzioni che coinvolgono ogni giorno potenzialmente tutti noi- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-.  Un corretto utilizzo dei sacchetti può portare un risparmio non solo per gli imprenditori, ma anche per i consumatori, ma soprattutto non può che fare bene all’ambiente”.

Ecco la locandina della campagna

Il volantino informativo distribuito ai clienti




Il passaggio generazionale su misura della micro e piccola impresa

Un convegno di approfondimento con l’Università e un docufilm raccontano la successione nelle pmi

Il tema del passaggio generazionale rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita di un’impresa, tra investimenti sul futuro e apporto emotivo. Secondo la stima di Ascom Confcommercio Bergamo (su dati CCIAA) su 23.652 imprese del settore commercio, turismo e servizi della provincia di Bergamo (14.217 ditte individuali e 9.435 società) il 28,22% delle imprese (pari a 6.675 imprese) ha un titolare o un amministratore che ha 60 o più anni e quindi deve intraprendere probabilmente nei prossimi anni un percorso di ricambio generazionale per dare continuità alla propria impresa, con tutte le difficoltà connesse in quanto ogni società familiare è diversa da un’altra perché ogni famiglia è unica.
Le relazioni tra familiari prevalgono spesso su quelle economiche e le esperienze sono sempre l’una diversa dall’altra.
Temi psicologici, patrimoniali e di dialogo generazionale si intrecciano e rendono la successione una fase molto delicata, al punto che tra le imprese piccole e medio piccole supera la terza
generazione solo il 15-20%, secondo quanto rileva Studio temporary manager (Stm), società specializzata nei servizi di temporary management (dopo aver sondato 300 manager tra C-Level e
quadri direttivi, che hanno vissuto almeno un passaggio generazionale negli ultimi 10 anni). Dalla ricerca è emerso che sono ancora pochi gli imprenditori che decidono di affrontare con il giusto
anticipo il tema: solo il 15%, infatti, ha pianificato il ricambio, indirizzando i familiari verso i percorsi formativi e professionali necessari per la posizione che dovranno ricoprire. E solo il 41% si
affida a manager esterni esperti, mentre in oltre la metà dei casi viene gestito direttamente dall’imprenditore senza l’aiuto di persone esterne (39%) o al massimo con il supporto di una
persona di fiducia ma non esperta (16%). Inoltre, gli imprenditori nella loro scelta hanno cercato di dare precedenza agli equilibri familiari (per il 69% dei manager) piuttosto che puntare alla
competitività dell’impresa.

Il convegno

Per questo Ascom Confcommercio Bergamo ha deciso di dedicare un focus sul tema, a partire dal convegno, realizzato in stretta collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo e il suo centro Cyfe (Center for Young and Family Enterprise) per analizzare in profondità tre temi significativi che sono al centro della questione: la delega con i ruoli e le responsabilità, l’affiancamento e il passaggio delle competenze ed infine le aspettative e le aspirazioni delle persone, perché è vero che si parla di continuità delle imprese ma soprattutto di passato presente e futuro delle persone.

Il convegno ”Il passaggio generazionale nelle Pmi: dinamiche, aspirazioni, aspettative” e il docufilm “L’impresa familiare tra passato, presente e futuro”, promosso dal Gruppo Giovani
Imprenditori, rispondono all’obiettivo di raccontare e far emergere le dinamiche e gli aspetti principali di uno dei momenti più particolari della vita di un’ azienda a conduzione familiare.

“Il passaggio generazionale è un momento di cambiamento e al tempo stesso di crescita personale sia per chi lascia sia per chi raccoglie il testimone di un’impresa- commenta Giovanni
Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Passato, presente e futuro si fondono e legano, con un unico filo invisibile, le storie e le esperienze di persone che hanno dedicato la loro
vita – non solo lavorativa – alla costruzione di una visione e di un bene comune. Un progetto fatto di regole visibili e invisibili, di valori dominanti e caratterizzanti, di sogni e prospettive, di
promesse e sacrifici, che coinvolge e mette inevitabilmente a confronto due distinte generazioni”.

Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di commercio di Bergamo, ha riportato a tratti anche la sua personale esperienza: “Rappresento la quarta generazione ma ho la quinta già in azienda, quindi sto vivendo il ruolo su tutti i fronti. Il tema del passaggio generazionale ha riempito biblioteche di studi. Decisamente meno esplorato il ricambio tra generazioni calato nelle micro e piccole imprese, dove il passaggio rappresenta aspetti particolari diversi da aziende più strutturate dove sono più persone a detenere cariche di manager. Come ricordava in una bellissima lettera Alberto Falck ai suoi figli ogni generazione è chiamata a rifondare e riscrivere il futuro dell’azienda di famiglia”. Armando Santus della Fondazione Banca Popolare di Bergamo ha sottolineato il valore dell’imprenditoria familiare: “La testimonianza degli imprenditori sancisce il successo del passaggio generazionale. Fare impresa arreca beneficio a tutta la comunità con le ricadute positive che ciò comporta. L’iniziativa è lodevole perché ha fondamento scientifico grazie alla validazione dell’Università degli Studi di Bergamo e del suo centro specializzato Cyfe. Il filmato unisce le emozioni delle varie generazione un aspetto fondamentale del passaggio familiare dove il subentro si fa comunità e condivisione. Il passaggio avrà un buon successo se L imprenditore saprà staccarsi dalla sua impresa come accade a un padre con un figlio alle soglie dell’eta adulta e maturità”. Anche Federica Bruletti neosegretario generale della Fondazione Comunità Bergamasca ha ribadito l’importanza del tema: “Il tema del passaggio generazionale è cruciale perché porta alla nascita di nuove prospettive senza dimenticare mai il passato. Gli imprenditori coinvolti con la loro testimonianza raccontano al meglio tutto ciò che questo particolare momento per le imprese portano con sè”.
Tommaso Minola docente ingegneria gestionale e direttore Cyfe Università degli Studi di Bergamo ha messo in luce le peculiarità dell’imprenditoria familiare: “Non è solo questione di orgoglio italiano e passione: i nostri studi evidenziano come l’ azienda familiare sia un valore aggiunto con vero e proprio vantaggio competitivo. L’idea di rifondare l’ azienda ad ogni generazione, la capacità di gestire relazione è la pazienza nell’attesa del risultato economico sono dei veri vantaggi.Oggi non si fa impresa da soli: servono testa, cervello energia ma anche cuore.  L’impresa familiare ci insegna questa condivisione questo apporto emotivo fatto di aspettative e responsabilità. Essere parte di qualcosa che è venuto prima di noi e che verrà dopo di noi è un valore importante. L’ università è consapevole di avere un compito e vuole lavorare su questi asset anche per poter dare il suo supporto al territorio”.

Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, nella presentazione del docufilm, ha messo in evidenza come “Il video fa emergere dal basso aspetti e testimonianze autentiche di ogni tema, mettendo  in evidenza la peculiarità delle micro e piccole imprese, spina dorsale del sistema economico bergamasco che ne conta oltre 9mila. Il tema emerge quindi con tutto il suo interesse, coinvolgendo potenzialmente  il 97 per cento delle imprese”.
Giovanna Campopiano, docente Università degli Studi di Bergamo e Cyfe: “Il docufilm evidenzia la ricchezza delle relazioni, raccontando di un passaggio ricco di sfide ma anche di opportunità. Studi internazionali evidenziano come mettendo a confronto imprese con età Ceo in Italia 94 per cento di over 40 e over 70 ( in altri contesti Ceo hanno meno di 40 anni).  L’età di pensionamento medio è di oltre 70 anni, un primato tutto italiano.  Nella maggior parte dei casi chi si appresta a cedere la realtà fatica a pensare a se stesso con “pensione”. In Italia prevale la tendenza ad essere ancorati a propria realtà di business . Il ricambio generazionale è un processo lungo che inizia con la selezione di chi sarà designato a portare avanti l’azienda e a rifondarla fino al processo in sè, alla fase del passaggio che deve essere il più fluida possibile . Uno studio internazionale identifica studenti universitari con impresa familiare alle spalle, lasciando emergere chiaramente come chi abbia un’impresa di famiglia abbia buone possibilità di intraprendere carriera imprenditoriale o fondando una start up o mandando avanti attività di famiglia”.
Trasmettere il bagaglio di conoscenze non scritte consente di portare azienda e business ad avere successo nel tempo: “La formazione assume un ruolo centrale nel passaggio generazionale, specie se la scelta di successione avviene in famiglia. Talvolta si costruisce un percorso formativo in linea con quelle d’azienda, ma anche trasversali come accade con l’ ingegnere che decide di mandare avanti la macelleria di famiglia (la Macelleria Cazzaniga di Canonica d Adda, ndr.).  La terza fase del passaggio avviene con la vera e propria consegna dell’azienda: come accade con la panetteria rilevata da due ragazzi ( Panificio di via Rocca di Urgnano,ndr).

Il docufilm

Con Indie Studio e l’associazione culturale Art Maiora di Bergamo, grazie alla collaborazione del gruppo Giovani Imprenditori, è stato realizzato il docufilm “Impresa familiare tra passato, presente
e futuro”, in cui, attraverso dieci interviste, vengono raccontate e fatte emergere le dinamiche e gli aspetti principali di questo delicato percorso. Le attività coinvolte sono 10 e appartengono al settore dell’ospitalità, del commercio, dei servizi e dell’ambulantato. L’intento è quello di essere di aiuto agli imprenditori, studiando in profondità casi nei quali si è o si sta consumando il ricambio generazionale per isolarne punti di forza, criticità e buone prassi. Rispetto a un tema che rende ogni esperienza diversa l’una dall’altra, è infatti fondamentale avere metodo anche per la selezione delle buone pratiche e dei consigli giusti per affrontarlo, senza improvvisare, ma pianificando.
Partecipano al docufilm:
 Macelleria Cazzaniga Elio snc di Canonica d’Adda: Nicola Cazzaniga e il papà Elio
 Socaf Spa di Osio Sotto: Sara Carrara e il papà Marino
 Abbigliamento Cadei di Credaro: Silvia Cadei e il papà Giovanni
 Interconsult srl Medical Division di Caravaggio: Giorgio Franzosi e la mamma Anna
Cremaschi
 Albergo Ristorante Sporting di Endine Gaiano: Guido Bolandrina e il papà Luciano
 Albergo Ristorante da Giorgio di Ardesio: Romina e Neomi Fornoni e la mamma
Annunciata Morstabilini
 Polleria Rosticceria Colleoni di Terno d’Isola: Francesca Felini e il papà Giancarlo Colleoni
 Panificio di via Rocca di Urgnano: Giulia Carlessi, il fidanzato Samuele Marinoni e il papà
Erminio Carlessi
 Bar Giass di Verdellino: Consuelo Giassi e il papà Luigi
 Spaccio del Parmigiano di Bergamo: Roberta Grisenti e la mamma Fernanda Mazzoli




Dagli Enti Bilaterali, 1,2 milioni di euro per bollette, formazione e sussidi per i lavoratori

Lo stanziamento straordinario allevia i rincari con contributi su più fronti per lavoratori e imprese 

Enrico Betti

Gli Enti bilaterali territoriali di Terziario e Turismo- organismi paritetici costituiti da Ascom Confcommercio Bergamo, Filcams-Cgil Bergamo, Fisascat- Cisl Bergamo e Uiltucs Bergamo-  hanno presentato questa mattina i nuovi sussidi messi a disposizione degli iscritti. Si tratta di risorse per complessivi 1,2 milioni di euro per contribuire su più fronti a sostenere aziende e dipendenti, dal rimborso per costi energetici alla formazione.

Sono tre le misure previste: una per contribuire, visti i pensanti rincari energetici, al pagamento delle bollette di energia elettrica e gas (400mila euro complessivi); una a sostegno della formazione con contributo per la frequenza di corsi per innalzare le competenze di dipendenti e imprenditori ( per complessivi 300mila euro: 200mila per le imprese del Terziario e 100mila per Ente Alberghiero e Pubblici esercizi); una a supporto dei lavoratori e delle loro famiglie, dai contributi per spese scolastiche e libri di testo, a mense, trasporti e assistenza disabili (per complessivi 500mila euro).

“Con queste misure intendiamo alleggerire in una qualche misura il peso dei rincari che gravano sempre più nei bilanci familiari – commenta il vicepresidente dei due Enti Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro e Welfare Ascom Confcommercio Bergamo-. Sono potenzialmente beneficiari dei sussidi circa 7mila imprese iscritte e dai 21mila ai 24 mila dipendenti. La scelta dell’Ente per lo stanziamento straordinario del 2023 è ricaduta sull’energia, che interessa tutti. Ci aspettiamo che le risorse vadano esaurite in breve tempo, come è accaduto nel 2020 per i contributi straordinari a sostegno del reddito per tutti i dipendenti in cassa integrazione durante l’emergenza Covid”.

SUSSIDIO A SOSTEGNO DEL CARO ENERGIA

Possono beneficiare della misura a sostegno dei rincari energetici  i dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi e del turismo con sede a Bergamo e provincia iscritti all’Ente (indispensabile che l’azienda sia in regola con i contributi e abbia versato quote per 12 mesi consecutivi). L’accesso al contributo è riservato ai lavoratori a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e ai lavoratori a tempo determinato con un contratto non inferiore a 9 mesi continuativi. Il contributo varia da 50 euro (con indicatore Isee del nucleo familiare superiore a 15mila euro) a 100 euro (con Isee fino a 15mila euro).
Le erogazioni (a disposizione di un solo componente del nucleo familiare iscritto all’ente) avverranno fino al raggiungimento della cifra massima deliberata dal Consiglio Direttivo pari a 400mila euro (equamente ripartite tra Turismo, 200mila euro, e Terziario, 200mila). La domanda di ammissione al sostegno economico dovrà essere presentata a partire dal 2 maggio 2023, utilizzando l’apposita sezione disponibile sul sito internet www.eblink.it. La domanda deve essere corredata da questi documenti: copia stato famiglia o autocertificazione; copia dichiarazione sostitutiva; copia ultima busta paga 2023; copia di una bolletta 2023 relativa alla fornitura dell’energia elettrica o gas, intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare; copia carta d’identità del richiedente.

FORMAZIONE

Gli Enti supportano la formazione strategica per l’innalzamento e aggiornamento delle competenze delle risorse umane, stanziando un budget di complessivi 300mila euro (200mila per gli iscritti all’Ente Bilaterale Territoriale del Terziario, 100mila per l’Ente Alberghiero e Pubblici Esercizi). In particolare i percorsi formativi dovranno essere indirizzati a migliorare la qualifica delle risorse umane anche in riferimento alle competenze trasversali, rivolgendosi a titolo esemplificativo e non esaustivo alle seguenti professionalità: sales assistant, marketing consultant, social media specialist, data analyst, programmatori, addetto al banco, personale di sala, chef, desk. Le attività formative verranno affidate ad enti accreditati al sistema regionale lombardo convenzionati con gli enti.

https://www.entebilcombg.it/calendario-dei-corsi-finanziati-dallente/

https://www.entebilturbg.it/calendario-dei-corsi-finanziati-dallente/

SUSSIDI AI LAVORATORI

I sussidi ai lavoratori spaziano dall’assistenza per  disabili al contributo per malattia o infortunio oltre il 180°giorno, al concorso spese per i figli (libri scolastici, mensa, trasporto pubblico, asili nido), al trasporto pubblico ai lavoratori, al concorso spese per assunzione di badanti.

SOSTEGNO ALLE IMPRESE

I contributi per le imprese vanno dalla formazione e apprendistato ai corsi di formazione sulla sicurezza, alla promozione di sistemi di qualità, all’assunzione di giovani disoccupati al concorso spese alle aziende che adottano il welfare aziendale.




Bergamo Brescia capitale della cultura: 2 milioni di italiani vogliono visitare le città

La spesa media pro capite prevista è di 350 euro in base all’indagine Confcommercio

Quasi 4 Italiani su 10 sanno che Bergamo e Brescia quest’anno sono ”capitale della cultura”. Sono 2 milioni gli italiani di età compresa tra 18 e 74 anni che, nel 2023, dichiarano di avere intenzione di visitare le due città, con una spesa media pro capite prevista di 350 euro, e – anche se la metà di questi prevede di fare un’escursione in giornata e un ulteriore 13% non sa se pernotterà o meno a destinazione – il risultato sarebbe un raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche rispetto al 2019.

Nei programmi attuali degli italiani sono maggio e giugno i mesi considerati ideali per visitare le due città e, considerato che tanto la festa dei lavoratori quanto quella della Repubblica cadono a ridosso del fine settimana, faranno un week-end lungo.

Obiettivo principale dei turisti attratti dalla ricorrenza – almeno per 1 su 2 – è la visita a musei e luoghi significativi, ma la degustazione di prodotti tipici segue a ruota, indice di un viaggiatore disposto a distribuire la sua spesa un po’ su tutto il territorio, pur di fare un’esperienza indimenticabile.  Importante anche il ruolo delle performance artistiche, dato che il 36% degli intervistati dichiara che intende assistere agli eventi e spettacoli organizzati per l’occasione. Viaggiatori del Nord-Ovest e Nord–Est saranno quasi 3 su 4, ma significativo è constatare che il 18% verrà invece da Sud e Isole, programmando quindi probabilmente qualche pernottamento in più a destinazione, soprattutto per quel 50% che andrà appositamente a Bergamo e Brescia, senza includere altre tappe nel tour.

Questi i risultati di un’indagine condotta a fine febbraio dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG, che dedica un focus a Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura per il 2023. Le due città lombarde complessivamente prese registravano, nel 2019, poco meno di 660.000 arrivi e oltre 1,3 milioni di presenze turistiche, con un trend di crescita interrottosi però bruscamente nel 2020 a causa della pandemia.

“Si tratta di una buona base di visitatori, confermata anche dai dati che ci arrivano dai nostri ristoratori ed albergatori, che dimostra come i nostri territori siano attrattivi. Siamo certi di fare ancora meglio mediante strategie di marketing che riguardino non solo le nostre attrattività culturali ma anche le nostre peculiarità a livello imprenditoriale, sia nel settore della ristorazione, che ha delle specialità riconosciute ma ancora molto da poter esprimere, sia in quello dello shopping nei nostri centri storici ricchi di eccellenze e bellezze da scoprire”, ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.

“E’ un anno importante soprattutto in termini di presenze, che dovrà rappresentare però al tempo stesso un investimento per il futuro oltre che un banco di prova per tutto il comparto dell’ospitalità- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Il rafforzamento delle destinazioni, attraverso la promozione condivisa con due territori, e lo sviluppo del turismo incoming ci dovrebbero consentire di aumentare la presenza media nelle due città’ e province. L’apprezzamento di Bergamo e Brescia come destinazioni che emerge dalla ricerca Confcommercio tra potenziali visitatori andrà ripagato da un nostro ancora maggiore impegno nell’accoglienza e nell’ospitalità, dai tavoli di bar e ristoranti agli hotel ai negozi”. “Le attese di visitatori confermano come i grandi eventi, culturali e sportivi, siano importanti catalizzatori di presenze turistiche – aggiunge Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia –. Questo vale oggi per Bergamo Brescia Capitale della cultura, e dovrà valere per altri appuntamenti come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Per concretizzare al meglio queste opportunità, sono però necessari interventi per migliorare la mobilità e innovare l’offerta turistica, anche attraverso il sostegno alla formazione del personale”.




Fiera dei territori, turismo slow in vetrina dal 31 marzo

Fino a domenica 2 aprile in Fiera riflettori su attrattive per visite all’insegna di natura e sport 

Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile alla Fiera di Bergamo torna la Fiera dei Territori, evento internazionale tra i più attesi del calendario Promoberg dedicato alla filiera e ai tanti appassionati del turismo slow, outdoor, active e sostenibile. In totale sono 16mila i metri quadrati dedicati alla Fiera, metà al coperto e metà in area esterna, per un’offerta a 360 gradi del settore.

Le tre giornate dedicate al grande pubblico sono precedute e integrate (giovedì 30 solo tramite piattaforma online, venerdì 31 in un’area dedicata) da Agri Travel e Slow Travel Expo, formula B2B riservata a buyer e operatori italiani e stranieri, che da sempre genera proficui confronti e scambi economici e culturali.

Per facilitare i visitatori, famiglie in testa, anche l’ottava edizione della Fiera dei Territori regala l’ingresso gratuito.

La cerimonia di inaugurazione è in programma venerdì 31 marzo alle ore 15. Previsti gli interventi di numerose autorità e realtà protagoniste dei due eventi. Come testimonial d’eccezione interverrà da par suo (sia per l’inaugurazione sia in diversi appuntamenti della giornata inaugurale)Vittorio Brumotti, campione del mondo di Bike Trial e detentore di ben undici Guinness World Records.

Le due fiere sono state presentate martedì 28 marzo presso la sala Giunta della Camera di Commercio di Bergamo. In diretta streaming sono intervenuti il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il vicepresidente della Camera di Commercio Giovanni Zambonelli. In presenza, invece, ha fatto gli onori di casa il Segretario generale della CdC Maria Paola Esposito; seguita dagli interventi di Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia, Luciano Patelli e Davide Lenarduzzi, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato di Promoberg; Stefania Pendezza, Project manager di AT&ST Fiera dei Territori; Pietro Segalini, Presidente Unpli Lombardia. Via web è infine intervenuto il direttore di Rural Tour, Klaus Ehrlich. Tutti gli interventi hanno evidenziato come il settore turistico sia un asse portante dell’economia italiana.

Il turismo vale il 13% del Pil italiano – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè e rappresenta un volano per l’economia del nostro paese. Negli ultimi anni si sono scoperte nuove tipologie di turismo, tra quelli richiamati dalla Fiera dei Territori di Bergamo sono in grande crescita. Come ministero stiamo investendo molto soprattutto sulla destagionalizzazione del turismo, sul turismo sostenibile e accessibile. Il nostro piano strategico farà leva su mare, digitale e fiere; quindi, ben vengano appuntamenti come la Fiera dei Territori. Il ‘made in Italy’ è il terzo brand più noto al mondo, dobbiamo insistere per far conoscere le tante eccellenze dei nostri territori, partendo dai piccoli borghi. Stiamo lavorando insieme al ministero del Lavoro per trovare soluzioni che soddisfino le richieste di chi lavora nel settore turistico, partendo dalle nuove generazioni. Auguro alla Fiera dei Territori i migliori successi””.

“Crediamo molto nei due eventi – spiegano Giovanni Zambonelli e Maria Paola Esposito, rispettivamente Vicepresidente e Segretario generale della Camera di Commercio – perché riusciamo a fare squadra con tutti gli operatori turistici del territorio attorno a tematiche che riguardano lo svago delle persone ma anche una fetta importante della nostra economia. Nella nostra grande area abbiamo riunito la montagna e i laghi, passando dalla città e dalla pianura, con VisitBergamo, Promoserio, PromoIsola, LakeIseo, Valcavallina e Pianura da scoprire. Inoltre, con il nostro marchio Bergamo, Città dei Mille…sapori valorizziamo le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, sempre più conosciute e apprezzate anche a livello internazionale”.

Ho sempre creduto e sono sempre stato al fianco della Fiera dei Territori – evidenzia il neoassessore regionale Paolo Francoperché rappresenta al meglio tante eccellenze della Bergamasca. Il Turismo rappresenta una grande opportunità di creare lavoro e business. Dobbiamo mette in file e investire sulle tre ‘T’: Territorio, Turismo e Travel, quelle che sono messe al centro della Fiera dei Territori, insieme ad altre tematiche di vitale importanza come la sostenibilità e l’accessibilità. La Regione ha promosso numerosi bandi dedicati a questi temi, perché il turismo da solo può tenere in piedi un territorio. Grazie al turismo rurale e slow diamo la possibilità di sviluppare occupazione e nuove imprese anche per le nuove generazioni, con l’obiettivo non solo di evitare lo spopolamento delle nostre montagne e Valli, ma al contrario di rivitalizzarle”.

Siamo stati lungimiranti, credendo già una decina di anni fa in una manifestazione che mette al centro il turismo lento, sostenibile e accessibile, temi che sono diventati prioritari nelle agende politiche e negli stili di vita di un sempre maggior numero di persone – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg –. Agritravel Fiera dei Territori è stata la prima fiera per il pubblico di Promoberg che si è conquistata la qualifica di internazionale. È anche l’unica del nostro portfolio ad avere due ‘anime’: una per buyer e operatori (AT&ST) che consente proficui scambi business; e un’altra dedicata al grande pubblico, che ha l’opportunità di conoscere e toccare con mano il meglio del turismo slow e green. Quest’anno la manifestazione registra il più alto numero di rappresentanze delle regioni italiane, con evidenti ricadute molto positive per l’economia e la promozione del nostro territorio anche in chiave turistica in Italia e all’estero. Abbiamo un grande plus, rappresentato dal nostro polo fieristico, facilmente raggiungibile con ogni mezzo, tra cui l’areo, grazie al confinante aeroporto internazionale che collega Bergamo con tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente”.

“Attorno ad AT&ST e alla Fiera dei Territori sta crescendo  l’attenzione anche oltre i confini nazionali – sottolinea Davide Lenarduzzi, Ad di Promoberg -. L’industria, come molto bene evidenziano le nostre due fiere, è rappresentata anche da un territorio, da un Borgo, da una Comunità (sia montana, di Pianura o di città). Abbiamo un patrimonio unico nel mondo, che non ha caso è sempre più richiesto. Il nostro impegno è di far sì che la Fiera di Bergamo vuole essere una ‘cerniera’ di collegamento tra le realtà del nostro territorio nazionale e il mondo. Come ha sottolineato il ministro Santanchè, le fiere sono uno dei pilastri cui si fonda il nuovo piano strategico del suo ministero, e in tal senso siamo lieti di contribuire con i nostri eventi a rappresentare al meglio i temi del turismo sostenibile e accessibile: dobbiamo impegnarci tutti per rendere accessibili a tutti i luoghi che per loro natura non lo sono”.

Agri Slow Travel Expo segna una decisa ripartenza della Fiera di Bergamo e ne conferma l’importanza strategica nel panorama delle fiere internazionali del turismospiega Stefania Pendezza, Project manager di AT&ST Fiera dei territori -. Convalida, anche grazie alla nomina di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, il posizionamento della Lombardia tra le destinazioni di maggiore sviluppo dei trend turistici, tra cui ci sono sicuramente la sostenibilità, l’ambiente e l’undertourism con i cammini, i borghi, l’enogastronomia e le eccellenze dei Territori. I numeri di Agritravel e Slow Travel Expo Fiera dei territori certificano quindi la ripresa dell’intero comparto economico turistico e fanno pensare a un futuro fieristico in costante crescita. In fiera portiamo un’Italia tutta da scoprire, insieme a diversi Paesi stranieri, per un’offerta che consente un proficuo confronto tra gli operatori e grandi opportunità per gli appassionati. Proponiamo molti focus sui temi più sentiti da operatori e viaggiatori. Il salone ha il grande merito di far scoprire i territori non come semplici mete, ma quali esperienze autentiche e immersive da vivere in tutta la loro interezza, dall’arrivo alla partenza, nel segno della sostenibilità, della natura, dello sport, alla scoperta di un nuovo affascinante modo di viaggiare. Destinazioni promosse attraverso natura, arte, cultura, tradizioni e cammini, trekking, itinerari in bicicletta, vie d’acqua, percorsi spirituali e molto altro ancora”.

“Le nostre Pro loco sono le sentinelle sui nostri territori – Pietro Segalini, Presidente Unpli Lombardia -. In tutta Italia le Pro loco sono 6.300 (700 nella sola Lombardia) e quest’annosulle 800mila tessere date ai soci campeggia la promozione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. E’ un invito a visitare i relativi territori, per conoscere in particolare i luoghi meno conosciuti. E con la nostra iniziativa delle Sagre di qualità, promuoviamo alcuni dei piatti più tipici lungo il nostro Belpaese”.

“Bergamo e la sua Fiera sono collocati magnificamente al centro dell’Europa – osserva Klaus Ehrlich, direttore di Rural Tour – e questo favorisce la partecipazione da parte degli stranieri. Con la Fiera dei Territori vogliamo trasformare dei concetti a volte troppo astratti in azioni concrete, sia da parte delle istituzioni che delle comunità. Abbiamo promosso numerosi incontri di approfondimento

Tantissime le proposte degli operatori, italiani e stranieri, che animano l’evento 2023 di Promoberg. Citiamo i numerosi showcooking, le degustazioni, gli spettacoli di folklore, i laboratori didattici, le presentazioni di prodotti, workshop e diverse attività outdoor in area esterna per grandi e bambini. Tra gli appuntamenti imperdibili di quest’anno si segnala il Villaggio delle Sagre di qualità a cura dell’Unpli (Unione Pro Loco Italiane), un’occasione unica per intraprendere un meraviglioso viaggio enogastronomico nell’Italia dei sapori, da Nord a Sud, dalle Alpi alle Isole, gustando delle autentiche eccellenze ancora poco conosciute e piatti che, tramandati di famiglia in famiglia, sono diventati il simbolo di un luogo. Il salone propone inoltre numerosifocus su tematiche di grande interesse a attualità, come quelli sul comparto della Montagna in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026; sull’accessibilità a 360 gradi per un turismo sempre più inclusivo; sulla valorizzazione dei territori nell’anno (2023) in cui Bergamo è, insieme a Brescia, la Capitale italiana della Cultura; sul folklore, come patrimonio da salvaguardare, valorizzando musiche, danze, canti, abiti e dialetti, parte fondamentale della cultura dei territori; sul turismo dei cammini, dalla Via Francigena al Sentiero degli Dei; sul viaggio tra le regioni italiane con i treni storici della Fondazione Ferrovie dello Stato.

La parte espositiva abbina anche quest’anno un’agenda ancora più ricca di eventi collaterali (oltre 120), allestiti in particolare sui tre palchi della manifestazione: due nel padiglione (uno al centro per gli eventi; un secondo in fondo al padiglione sulla sinistra per gli showcooking), e un terzo in Galleria centrale. Un altro palco è allestito dalla Camera di Commercio all’interno della grande area curata da Largo Belotti.

Numerosi anche gli eventi itineranti, con protagonisti soprattutto i gruppi folkloristici. Tra gli appuntamenti da segnarsi in agenda, il concerto gratuito di Roy Paci organizzato da Regione Sicilia in programma venerdì 31 alle ore 20 nella sala Caravaggio (440 posti a sedere) Centro congressi Fiera. È richiesta la prenotazione (gratuita) al link: http://bit.ly/3FZ4zFI  

Diamo i numeri

La Fiera dei Territori si sviluppa su 16mila metri quadrati complessivi, tra quelli al coperto del padiglione A e della Galleria centrale (totale 8.000 mq) e quelli nell’area esterna del padiglione A (8.000 mq) dedicati a diverse attività outdoor. Il salone coinvolge anche il Centro Congressi fieristico, con diversi convegni e workshop di scena nella sale Caravaggio (440 e 220 posti a sedere) e Colleoni (40 posti), con il coinvolgimento di un centinaio di relatori italiani e stranieri

Fiera dei territori (B2C)

Oltre 130 espositori tra nazionali e internazionali; tra questi, sono più di 70 gli operatori internazionali rappresentati. Gli eventi sono oltre 120, tra show cooking, presentazioni, incontri ed esibizioni, concerti jazz, blues e pop. Oltre dieci le Sagre di Qualità, in rappresentanza di diverse Regioni d’Italia.

Agri e slow travel expo (B2B)

Una sessantina i buyer complessivi. Sono 25 quelli nazionali di diverse provenienze (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto); 36 invece i buyer internazionali, di diverse provenienze (1 Austria, 2 Belgio, 2 Canada, 1 Repubblica Ceca, 1 Danimarca, 2 Francia, 2 Germania, 1 Israele, 1 Paesi Bassi, 3 Norvegia, 1 Polonia, 1 Slovacchia, 1 Svezia, 1 Svizzera, 5 Regno Unito, 5 USA). Oltre 940 gli incontri business to business programmati tra buyer e seller




Economia e qualità vita in peggioramento, cresce il rischio usura

La ricerca Confcommercio -Format Research presentata nella 10a edizione della giornata “Legalità ci piace”

A livello nazionale un’impresa su dieci del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2022, rispetto all’anno precedente. In un momento di grande fragilità finanziaria, l’usura è il fenomeno illegale maggiormente percepito dagli imprenditori, come dichiara più di un’impresa su quattro. Sono queste alcune delle principali evidenze emerse nella giornata “Legalità ci piace” Confcommercio, che da dieci anni vede l’associazione impegnata nel rilevare e descrivere la diffusione dei fenomeni criminali che più di altri condizionano l’andamento e lo sviluppo delle imprese. L’indagine, realizzata in collaborazione con Format Research (con interviste da febbraio al 3 marzo 2023), effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dei settori di riferimento con 3200 imprese, mette a confronto i dati nazionali con quelli di macroaree geografiche, tra cui la Lombardia (che rientra con Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta nel Nord Ovest). Per quanto riguarda Lombardia e resto de Nord Ovest,  il 7,8% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2022, un valore inferiore rispetto alla media nazionale pari al 10,3%. L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior crescita dagli imprenditori (per il 28,9%), un dato superiore a quello nazionale, pari al 25,9%. Il 15,9% degli imprenditori ha avuto notizia di fenomeni di usura o estorsione nella propria zona di attività (la media nazionale è pari al 21,4%). Il 15,3% degli imprenditori è molto preoccupato per il rischio di esposizione a fenomeni di  usura e racket nella zona in cui opera (16,5% è la media nazionale). Il 68,3% delle imprese si ritiene «molto o abbastanza» penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione (dato superiore alla media nazionale pari al 65,1%). Il 79,3% delle imprese ha investito in misure di protezione per la propria sicurezza e quella dei propri clienti: in particolare in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto.
 “Nonostante il nostro territorio sia più impermeabile di altri agli attacchi criminali e alle loro infiltrazioni, ci sono segnali evidenti di indebolimento e di vulnerabilità del nostro sistema economico e finanziario– commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Non è casuale che il peggioramento della qualità della vita e i meccanismi commerciali fuori dalle regole- contraffazione e abusivismo in testa- rappresentino dei rischi per le imprese e possibili fallimenti, oltre che al pericolo di essere vittime di usura. Preoccupa una percentuale molto alta di imprenditori che, non abituati a fronteggiare fenomeni come usura e racket, dichiara di non sapere cosa fare”.
Per quanto riguarda l’assistenza contro la criminalità, le forze dell’ordine (35%) e le associazioni di categoria e le organizzazioni antiusura (23,7%) sono i soggetti sentiti più vicini agli imprenditori minacciati. Di fronte a fenomeni di usura e racket il 47,8% delle imprese ritiene che si dovrebbe denunciare (un valore più basso rispetto alla media nazionale del 59,4%) e il 32,4% dichiara che non saprebbe cosa fare (dato leggermente superiore alla media nazionale pari al 30,1%).
A peggiorare (e a destare maggiori preoccupazioni in questo senso) è comunque il quadro generale: il 15,8% delle imprese del Nord Ovest ha dichiarato che la qualità della vita si è abbassata notevolmente nel corso dell’ultimo biennio (valore inferiore alla media nazionale pari al 17,8%). Le principali cause sono imputate alla diminuzione del reddito della popolazione, all’impoverimento dell’offerta formativa e alla diminuzione della sicurezza personale.

Le principali evidenze a livello nazionale

31mila imprese del commercio e dei pubblici esercizi sono oggi ad elevato rischio usura. L’illegalità costa alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 33,6 miliardi di euro e mette a rischio 268mila posti di lavoro. La perdita annua in termini di fatturato e di valore aggiunto è pari all’8,9%. In dettaglio, l’abusivismo commerciale costa 9,1 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 5,4 miliardi, la contraffazione per 4,4 miliardi, il taccheggio per 4,8 miliardi. Gli altri costi della criminalità (ferimenti, assicurazioni, spese difensive) ammontano a 6,4 miliardi e i costi per la cyber criminalità 3,5 miliardi




Giornata europea del gelato: il 24 marzo si celebra con l’apftelstrudel

L’iniziativa, promossa dai Gelatieri Bergamaschi, coinvolge 15 indirizzi golosi

Come nel resto d’Europa, anche a Bergamo, venerdì 24 marzo, si celebra la Giornata Europea del Gelato Artigianale. 15 gelaterie sparse in tutta la provincia partecipano alla giornata, esponendo in vetrina il gusto dell’anno: Apfelstrudel.  La manifestazione quest’anno, all’undicesima edizione,  è infatti dedicata all’Austria con il suo amatissimo strudel di mele. La ricetta ufficiale che tutti i gelatieri sono invitati a seguire e a interpretare con la propria creatività prevede un gelato a base bianca con polpa di mela, una leggera aromatizzazione di rum e limone, una spolverata di cannella, uva sultanina e pan grattato. L’iniziativa a livello provinciale è promossa dai Gelatieri Bergamaschi di Ascom Bergamo Confcommercio e mira a promuovere uno dei prodotti più amati al mondo.
“La Giornata Europea, istituita nel 2012, è l’unica Giornata che il Parlamento Europeo ha finora dedicato ad un alimento, perché  il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, valorizzando i prodotti agro-alimentari di ogni singolo stato membro- commenta Giorgia Mologni presidente dei Gelatieri Bergamaschi . La giornata è patrimonio di tutti i gelatieri e dell’intera filiera e sono proprio loro ad avere l’onore e l’onere di valorizzarla nel futuro”.

Ecco qui l’elenco delle gelaterie aderenti, riconoscibili dalla locandina dell’iniziativa in vetrina

Il dolce freddo–  Albano Sant’Alessandro
Laboratorio Gelateria Franca Albino/Leffe
Gelateria Petite Fleur –Almenno San Salvatore
Mandorlacchio- Bergamo
Pasticceria e Gelateria Gamba– Dalmine
Gelateria artigianale di Nembro- Nembro
Bar Commercio –– Osio Sotto
Mologni Gelato-Paratico
Sottozero gelato & cioccolato- Rovetta
Gelateria Arlecchina –San Paolo d’Argon
Gelateria Rubis di Fachinetti Snc- Torre Boldone
La Crem– Vertova
Gelateria  L’Oasi –  Villongo
Il Gioppino – Zanica
Artigel Zanica




Buoni pasto, il tetto al 5% delle commissioni in capo agli esercenti vale un risparmio di 1,5 milioni

Fusini: “Maggiore sostenibilità per gli esercenti e miglior servizio per i lavoratori”

Il taglio alle commissioni per i buoni pasto dei dipendenti pubblici fissato al 5% sta per diventare realtà. Con le aggiudicazioni della gara Consip “BP10” (ancora non efficaci, ma rese pubbliche al 27 febbraio, aggiudicate in Lombardia da “Up Day” e “Welfare Pellegrini”) Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi italiani stima un risparmio per gli esercenti per il 2023 di circa 150 milioni di euro a livello nazionale e di 14,1 milioni in Lombardia.  Un primo importante  risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni della ristorazione e del commercio per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto. Basti pensare che le commissioni della precedente gara lombarda erano al 16,17%, con punte in altre regioni dal 19,80% in Sicilia e Campania al 21,07% in Calabria. Ascom Confcommercio Bergamo esprime tutta la sua soddisfazione per questo primo risultato raggiunto. L’associazione ha diffuso un vademecum per informare dell’importante novità tutti gli accettatori di ticket (esercenti, bar, ristoranti,  esercizi di vicinato a supermercati) . I nuovi contratti di convenzione legati a una committenza pubblica sia che si tratti di Consip che di altra amministrazione pubblica potranno richiedere una commissione massima del 5% del valore nominale del buono pasto senza alcun costo accessorio. L’emettitore non potrà infatti richiedere alcun costo aggiuntivo né per la dematerializzazione dei buoni cartacei, né per i Pos di lettura per i ticket elettronici, né per la gestione di fatture ed emissione.
La normativa  secondo le stime Ascom interessa circa 21mila lavoratori pubblici bergamaschi ( il dato, su elaborazione dato Inps non comprende i dipendenti scolastici, universitari e altri comparti che normalmente non percepiscono buoni) e oltre 800 tra trattorie, bar, ristoranti e negozi di alimentari che accettano ticket. Il risparmio complessivo per gli esercenti bergamaschi stimato da Ascom è di circa 1,5 milioni di euro. Una cifra considerevole in un mercato dal valore complessivo (includendo tutti i lavoratori beneficiari, pari a 58.200, di cui 21mila pubblici) di oltre 70,3 milioni di euro (dato 2022, in crescita di oltre 4 milioni di euro rispetto al 2021, secondo stime Ascom).  In tempi di costi e burocrazie crescenti è un primo segnale di tutela degli operatori commerciali e, di pari passo, dei beneficiari e utilizzatori dei ticket. “ Dare sostenibilità all’esercente significa migliorare la qualità del servizio e aumentare il valore reale del buono anche per il lavoratore- sottolinea il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini-.  Resta comunque la necessità di una riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento  e che, tuttavia, valgono quasi  due terzi del mercato. Occorre adottare modelli di regolazione mutuati da altri Paesi europei, mettendo al centro la salvaguardia del valore reale del buono pasto, da quando viene acquistato dal datore di lavoro a quando viene speso dal lavoratore. Ed è bene ricordare che questo strumento prevede già importanti vantaggi sia per il datore di lavoro con la decontribuzione, sia per il lavoratore con la defiscalizzazione”.




Inaugurato il Bosco della memoria in ricordo delle vittime Covid

Ascom iscritta tra le associazioni nel nastro all’interno dell’area verde commemorativa 

Dolore e silenzio nel ricordo dei giorni bui e del 18 marzo, Giornata nazionale per le vittime dell’epidemia da Coronovirus. Il bosco della memoria nel Parco della Trucca in Via Martin Luther King, inaugurato nella giornata scelta per non dimenticare l’ondata che spazzò via generazioni nella nostra città e provincia, al tempo epicentro italiano della pandemia, celebra la morte e il suo insostenibile carico di dolore attraverso la vita, nella forza con cui 8mila narcisi accennano a fiorire e 1200 alberi mettono solide radici. Alla cerimonia inaugurale, sabato 18 marzo, a tre anni dallo scoppio dell’emergenza Covid, il Comune di Bergamo con l’Associazione dei Comuni Virtuosi hanno aperto il “Bosco della Memoria”. Oltre al sindaco Giorgio Gori, l’assessore al Verde
pubblico Marzia Marchesi e il coordinatore nazionale dell’Associazione Comuni Virtuosi Marco Boschini,  erano presenti il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro della Salute Orazio
Schillaci, l’Assessore regionale al welfare Guido Bertolaso e il prefetto Giuseppe Forlenza. Ascom Confcommercio Bergamo è iscritta nella sezione Associazioni del Nastro della memoria all’interno del Bosco. “La nostra Associazione, grazie al contributo dei soci ha contribuito alla realizzazione di questo spazio che ricorda le nostre vittime del Covid- hanno sottolineato il presidente e il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli e Oscar Fusini-. Oltre al dolore ricordiamo l’impegno, il coraggio e la dedizione dei commercianti  e dei loro collaboratori che hanno affrontato la pandemia,, rischiando in prima persona pur di mantenere servizi essenziali per la vita di tutti. Non dimentichiamo anche la frustrazione, la preoccupazione e le difficoltà di coloro che hanno contribuito al contenimento del virus con le serrate forzate. La cifra raccolta è significativa, nonostante il momento di grande difficoltà, e per questo ringraziamo tutti gli associati donatori”.
Durante la cerimonia il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso tutta la sua vicinanza a Bergamo: “Un ministro  deve togliersi la maglietta politica e portare compassione a chi ha vissuto una tragedia”. Il sindaco Gori ha espresso gratitudine alle forze armate e a tutti gli operatori sanitari che hanno lottato contro il Covid. Guido Bertolaso, assessore regionale al welfare ha ribadito il suo impegno: “Conservare la memoria di quello che abbiamo vissuto è un dovere, e lo è ancora di più in questo luogo. Bisogna organizzare la sanità e gli operatori nei nostri ospedali sia sul piano economico che su quello della sicurezza. Nessuno dev’essere lasciato indietro e nessuno da solo. La corona di fiori bianchi della Regione viene deposta nei giorni in cui le terapie intensive degli ospedali lombardi non hanno più letti occupati da pazienti Covid”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ricordato “lo sforzo immane di medici, infermieri e del personale sanitario. Nella sua tragicità l’emergenza ha rafforzato la consapevolezza di quanto sia essenziale tutelare il diritto alla salute”