Benzinai, proclamato stato di agitazione su tutta la rete il 25 e 26 gennaio

Presidio sotto Montecitorio e sciopero su tutta la rete contro “un imbroglio mediatico”

Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati.  I benzinai proclamano lo stato di agitazione per contrastare una campagna mediatica vergognosa avviata contro la categoria. Dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo. Si preannuncia presidio sotto Montecitorio. Per porre fine a questa “ondata di fango” contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, tra cui Figisc Confcommercio, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione su tutta la rete e di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio. L’impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda – sottolineano in un comunicato stampa congiunto- è quella di un esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla Categoria.
E’ un imbroglio mediatico al quale le Organizzazioni di Categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei Gestori.




Benzinai: “Aumenti fuori dal nostro controllo. Non siamo noi a speculare”

La categoria preoccupata dal nuovo decreto che obbliga le stazioni ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti 

Renato Mora

Le stazioni di servizio dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti, che verrà elaborato ogni giorno dal Ministero dell’Ambiente, a fianco di quello proposto dal gestore. Previste sanzioni in caso di violazioni, mentre la recidività potrebbe portare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta  giorni. È la novità principale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri ieri,  10 gennaio. Sulla rete autostradale, inoltre, gli esercenti dovranno applicare prezzi di vendita non superiori a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà determinata da una apposita norma. Mentre impazza la questione caro carburanti e verifica dei prezzi ai distributori, forte è la preoccupazione dei benzinai per l’entrata in vigore del decreto che riverserebbe sui gestori di pompe di benzina una nuova incombenza: pubblicare e aggiornare costantemente il prezzo medio rilevato a livello nazionale di ogni singola tipologia di carburante, inviata giornalmente dallo stesso Ministero.  “Un’informazione che non porta alcun vantaggio al consumatore e che di certo non va a risolvere il grave problema dei rincari con cui si scontrano ogni giorno gli automobilisti italiani- commenta Renato Mora, presidente provinciale del Gruppo Gestori distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo-. Innanzitutto le attuali polemiche attorno al caro carburanti sono dovute alla decisione del governo di togliere la riduzione delle accise decisa a marzo 2022, per un totale di 30,5 centesimi al litro e che gli utenti si sono ritrovati  dal primo gennaio. Il prezzo medio dei carburanti è passato da circa 1.60 euro al litro a circa 1,85 euro al litro”. La categoria risponde inoltre con fermezza alle ingiuste accuse di speculazione. “La caccia agli speculatori sta mettendo la nostra categoria sul banco degli imputati- continua Mora-. I gestori degli impianti di distribuzione carburanti sono obbligati per contratto ad applicare i prezzi indicati dalle compagnie petrolifere e il margine medio per il gestore è di circa 3,5 centesimi al litro qualsiasi sia il prezzo del carburante. Oltretutto abbiamo l’obbligo di comunicare al ministero dello sviluppo economico, tramite il portale “osservatorio prezzi carburanti” ogni variazione dei prezzi praticati. E  questo portale è l’unica fonte ufficiale alla quale l’utente può fare riferimento. La categoria ha operato, opera e opererà sempre con trasparenza e nel rispetto delle regole. Se in questo momento ci sono delle spinte speculative certamente non vengono dalla nostra categoria, che non ha alcun potere nel fissare il prezzo del carburante”.
I prezzi praticati dai gestori crescono infatti in misura minore rispetto alle imposte: “ Il Governo contraddice se stesso ritenendosi, da un lato, preoccupato per gli aumenti del carburante mentre, dall’altro, tramite il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rileva che nella prima settimana dell’anno il prezzo al self-service è cresciuto in misura minore rispetto alle accise- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo –  Ci auguriamo che  si renda giustizia ad una categoria ingiustamente additata quale responsabile di inesistenti speculazioni, come mostrano i dati. È assurdo dare ai gestori nuove incombenze. Aggiungere il prezzo medio praticato a livello nazionale non fa che creare confusione nei consumatori. Si tratta inoltre di un adempimento gravoso per i gestori, chiamati ad aggiornare anche sabato e domenica, un prezzo che viene fornito dal Ministero per essere poi pubblicato di nuovo sul sito ministeriale.  I display luminosi non sono nemmeno predisposti per questa nuova voce e c’è molta apprensione di fronte all’eventualità di nuovi investimenti per il loro adeguamento”.

Quale speculazione? I dati forniti da Figisc Confcommercio

L’aumento dei prezzi alla pompa corrisponde quasi specularmente all’aumento dell’accisa e dell’Iva sull’accisa, senza spunti di natura speculativa alla distribuzione. È quanto mette in evidenza Figisc Confcommercio nella tabella dei prezzi rilevati dalla fine dell’anno al 5 gennaio 2023. Dal 30.12.2022 al 05.01.2023 (in base ai dati dei prezzi praticati dell’Osservatorio ministeriale):

• le accise sono aumentate di 0,150 €/litro, con IVA 0,183 €/litro;

• le quotazioni dei raffinati sono aumentate di 0,015 €/litro per la benzina e diminuite di 0,006 €/litro per il gasolio, in media col mix di consumo dei prodotti sono, pertanto, ferme;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,184 €/litro per la benzina in self e di 0,175 €/litro per la benzina in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,182 €/litro;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,180 €/litro per il gasolio in self e di 0,172 €/litro per il gasolio in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,178 €/litro.

Quanto al panorama comunitario, dai dati della Commissione Europea, Figisc Confcommercio rileva come il prezzo industriale (platt’s raffinati + ricavo industriale, o prezzo alla pompa senza imposte), tanto in sede di ultima rilevazione prezzi comunitaria dell’anno scorso, quanto in sede di prima di quest’anno (quest’ultima quindi ad accise aumentate), risulti in Italia inferiore alle medie comunitarie: benzina, -0,042 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,027 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,021 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,020 sulla media dei Paesi a valuta euro; gasolio, -0,078 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,045 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,059 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,048 sulla media dei Paesi a valuta euro.




Baf e Italian Fine Art in Fiera fino al 15 gennaio

Tornano i due eventi in contemporanea post pandemia: dieci secoli di arte e cultura in un percorso dai tratti museali 

Alla Fiera di Bergamo il 2023 si apre all’insegna dell’arte a tutto tondo con la riproposizione in contemporanea, da venerdì 13 a domenica 15 gennaio, della diciottesima edizione di Bergamo Arte Fiera (Baf) e della sesta edizione di Italian Fine Art (Ifa), le due mostre mercato di Promoberg dedicate rispettivamente all’arte moderna e contemporanea e all’alto antiquariato. I collezionisti e i tanti appassionati di arte antica avranno poi a disposizione un’altra settimana per gustarsi le opere di Ifa (nata nel solco della storica BergamoAntiquaria) che calerà il sipario domenica 22 gennaio.

I due eventi, dopo la temporanea sospensione di Ifa nel 2022 per le note vicende legate alla pandemia, tornano quindi in contemporanea proprio all’inizio dell’anno in cui Bergamo è (insieme a Brescia) la capitale italiana della Cultura e inaugurano come avviene da molti anni la stagione degli appuntamenti fieristici italiani con l’arte.

Alessandro Riva

“Finalmente torniamo in Fiera dopo tre anni, con Italian Fine Art e pezzi rari di alto antiquariato- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di Preziosi Ascom Confcommercio Bergamo-. La nostra presenza in Fiera coincide con un momento in cui si stanno rinnovando l’interesse e la curiosità di riscoprire cose belle. La commistione di antico e moderno e gli eventi collaterali, con una fiera che raddoppia l’arte, unendo Baf e Ifa, assicura al visitatore un’esperienza interessante. Ci auguriamo di iniziare l’anno che ci vede capitale della cultura assieme a Brescia nel migliore dei modi”.

Le Gallerie, tra le più significative del panorama nazionale, sono complessivamente 176 (91 quelle che espongono a Baf e 85 a Ifa), provenienti da dodici regioni italiane e distribuite sui 13mila metri quadrati dei due padiglioni del polo fieristico (Ifa sui 6.500 metri quadrati del padiglione A, Baf sui 6.500 del padiglione B) a cui si sommano la Galleria centrale e i due foyer laterali (circa 2.000 mq) e il Centro congressi, sedi dei numerosi eventi collaterali.

Le migliaia di opere esposte consentono un percorso dai tratti museali che ripercorre oltre dieci secoli di storia e cultura. Grazie alle due mostre mercato, il capoluogo orobico si è consolidato negli anni quale importante polo culturale ed economico dell’arte.
Con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura alle nuove generazioni, richiamare l’attenzione degli appassionati delle diverse ‘correnti’ e coinvolgere anche chi non è solito partecipare a mostre e iniziative dedicate all’arte, è stato confermato l’ingresso gratuito per ragazze/i sino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 13 al 15) le due mostre mercato pagando un solo ticket d’ingresso: in buona sostanza, con il ticket di Baf si entra gratuitamente a Ifa, e viceversa.
La risposta del pubblico, sempre più competente e interessato, ha premiato sin qui lo sforzo degli organizzatori, che possono contare sulle competenze ed esperienze di Sergio Radici (direttore artistico e curatore degli eventi collaterali) e di Gianni e Matteo Zucca e Armando Fusiresponsabili rispettivamente dell’area espositiva di Baf e di Ifa.

“Bergamo Arte Fiera e Italian Fine Art (già BergamoAntiquaria) – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg Srl -, sono da molti anni un atteso appuntamento e un punto di riferimento per il movimento italiano dell’Arte. Quest’anno siamo doppiamente soddisfatti e orgogliosi di riproporle insieme perché, oltre a inaugurare il nostro nuovo calendario fieristico, rappresentano anche il contributo di Promoberg alla città di Bergamo, nell’anno in cui la nostra città (insieme a Brescia) è capitale italiana della Cultura. La Città dei Mille negli ultimi anni ha fatto dei poderosi balzi in avanti tra le mete turistiche più apprezzate del Belpaese; ci piace pensare che anche le nostre due mostre contribuiranno ad arricchire l’offerta e ad incrementare gli arrivi, nel segno dell’arte, della storia e della cultura. Abbiamo sempre creduto in Baf e Ifa, tanto da investirvi significative risorse, per accrescere ulteriormente il già elevato livello qualitativo e incrementare gli eventi collaterali.  Promoberg, (anche con la gestione del Creberg Teatro), da molti anni è impegnata nella promozione dell’arte e la cultura, per estenderle ad una platea sempre più vasta, e con un’attenzione in particolare alle nuove generazioni. Va in tal senso l’ingresso gratuito per chi ha meno di 15 anni e la possibilità di visitare le due mostre pagando un solo ticket. Grazie alla contestualità dei due appuntamenti, i collezionisti e gli appassionati (anche dell’ultima ora) hanno la grande opportunità di calarsi in una “fusion” di storia, cultura e arte, in tutte le loro colorate ed emozionanti versioni”.

“La risposta delle Gallerie è molto significativa e conferma il grande interesse degli operatori verso le nostre mostre – spiega Sergio Radici, una vita dedicata all’arte -. Bergamo si è consolidata tra gli appuntamenti più attesi e dimostra la vivacità del settore, che dopo le difficoltà degli ultimi anni ha una grande voglia di ripartire, soprattutto con le mostre in presenza. Grazie ai galleristi, i collezionisti e gli appassionati d’arte hanno la possibilità di toccare con mano e dialogare con dei veri esperti del settore (molti sono laureati in storia dell’arte e sono periti per i tribunali). Esperti, quindi, che oltre a possedere le competenze necessarie, spiegano tutto dell’opera e dell’artista che l’ha realizzata, con tutta la passione che li contraddistingue. Si pensava che il post lockdown avrebbe accelerato gli acquisti online, ma non è stato così: nove collezionisti su dieci ancora oggi preferiscono di gran lunga acquistare un’opera d’arte dopo averla potuta ammirare dal vivo ed essersi informati e confrontati con i galleristi. Il dato aumenta ulteriormente quando si acquista un’opera d’arte per la prima volta in assoluto: in questo caso l’acquisto avviene quasi esclusivamente tramite un gallerista”.

Le edizioni 2023 di Baf e Ifa abbinano alle migliaia di opere esposte, un calendario di eventi collaterali più corposo del solito e che vale da solo il viaggio a Bergamo.

Segnaliamo, in particolare (sino al 22 gennaio) le mostre/installazioni scultoree:
a) progetto Fiberstorming, curato da Barbara Pavan e declinato lungo un percorso di otto macro-installazioni (collocate in galleria centrale, poco oltre l’ingresso) racchiuse sotto l’unico titolo INFERNOPARADISO. In esposizione le opere di: Elham M. Aghili, Mariantonietta Bagliato, Michela Cavagna, DAMSS, Lucia Bubilda Nanni, Guido Nosari, il duo Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Elena Redaelli. Il progetto dedicato alla fiber art contemporanea è promosso da ArteMorbida nell’ambito del Salone Italia 25WTA World Textile Art.
b) ‘Il viaggiatore parallelo’, mostra (foyer ingresso pad. A e B) del fotografo Roberto Salbitani.  uno dei maestri della fotografia italiana contemporanea: venti opere in bianco e nero accomunate dal tema del viaggio in treno.
c) ‘La freccia della libertà’ scultura di Paolo Conti (piazzale ingresso Fiera). Tecnica: Acciaio corten e acciaio inox. Dimensioni: h 300 x 240 x 270 cm. Anno 2009. Si tratta di un’opera di tre metri di altezza creata nel 2009 in occasione del XX Anniversario della caduta del muro di Berlino.
d) ‘Phoenix after tomorrow’, scultura di Salvo Vella. Tecnica: metallo riciclato, dadi di acciaio
Dimensioni: h 194 x 103 x 70 cm. Anno: 2022. L’opera dello scultore palermitano raffigura un’Araba Fenice, il celebre uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, così come la scultura prende vita dagli scarti per diventare una creazione unica. Simbolo di forza e resilienza, è un omaggio alla comunità bergamasca che per prima ha affrontato la tragedia del Covid-19.

Baf Bergamo Arte Fiera

Gli appuntamenti di Baf
Area Talk
14 gennaio 2023 dalle 9.30 alle 13.00 – “FuturArt: L’Arte Contemporanea tra materia, immateriale e tempo”, incontro promosso da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa) su iniziativa delle imprese associate del settore restauro di arte contemporanea. Il talk, che sarà presentato dal Presidente della CNA di Bergamo Leone Algisi, vedrà come primo contributo l’intervento di Giovanna Brambilla “Dal materiale all’immaginario: un viaggio tra opere iconiche e visitatori scettici” che fornirà gli strumenti essenziali per distinguere, nelle opere d’arte contemporanee, valore materiale e valore artistico attraverso alcune delle opere fondamentali degli ultimi cent’anni. Seguirà un approfondimento sulla conservazione e il restauro del contemporaneo con gli interventi “Serve una teoria della conservazione dedicata per il contemporaneo?” di Salvador Muñoz Viñas, “Alcuni aspetti della complessità della pulitura” di Paolo Cremonesi, volto a presentare i materiali e i metodi specifici del restauro di opere d’arte contemporanee, e “La necessità di materiali specifici per il restauro strutturale” di Giovanna Scicolone. Interverrà infine Giovanni Bonelli con “Valore artistico o valore di mercato?”, una riflessione sul ruolo fondamentale della figura del gallerista per la valorizzazione dell’opera d’arte e per la mediazione tra le aspettative del cliente e la tutela materiale dell’opera.
14 gennaio, dalle 15.00, protagonista la fotografia con “Le sfide della fotografia”. Il fotografo Roberto Salbitani, tra i maestri della fotografia italiana contemporanea (alcune suo opere sono esposte al Moma di New York e alla Tate Gallery di Londra), terrà una conversazione sul suo lavoro intitolata “La vista immaginativa in 10 movimenti”. L’autore dialogherà con Roberta Valtorta, storica della fotografia e curatrice dei lavori di Salbitani, a cui nel 2013 ha dedicato un’ampia retrospettiva al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI).
15 gennaio dalle ore 11 – Le nuove frontiere dell’arte contemporanea aperte da NFT e Criptoarte. Considerati come i maggiori trend del momento e ultima frontiera dell’espressione artistica, gli NFT (Not Fungible Token) sono a tutti gli effetti uno dei più grandi fenomeni a livello globale degli ultimi anni che hanno aperto le porte alla Criptoarte, alla creazione cioè di opere d’arte, per lo più digitali, la cui vendita è vincolata crittograficamente a una blockchain. Tra valore di mercato e valore artistico le questioni aperte sono dunque ancora molte: saranno gli interventi mirati di esperti del settore come Pino Sestito – consulente per investimenti, diversificazione di portafogli finanziari e asset allocation, Ivan Quaroni (critico, giornalista e curatore), e Sergio Curtacci (ambasciatore Google Art & Culture), a chiarire gli aspetti di questo interessante fenomeno.

Gli eventi di Italian Fine Art in sintesi

Italian Fine Art Bergamo Antiquaria

Capolavori ritrovati (parete interna pad. A), con I Grandi Maestri dell’800; Esposizione d’Arte (ingresso), Manifattura Chini, Opere inedite della Collezione Mordini Ciarnese.

15 gennaio 2023 ore 14 (area talk), incontro di studio sulla collezione Mordini Ciarnese, con Daniela Galoppi, Francesco Ciarnese, Marianna Mordini.

21 gennaio, ore 11, a cura dello studio legale Villa di Bergamo, in collaborazione con Cristiano Calori della galleria Elleni l’incontro su un tema di sicuro appeal: “Quanto vale la mia collezione d’arte?”.

Baf e Ifa sono in programma alla Fiera di Bergamo da venerdì 13 a domenica 15 gennaio 2023 (poi solo Ifa sino a domenica 22 gennaio). Orari: feriali 15 – 19; sabato e domenica 10 – 19. Biglietti presso le casse: intero 10 euro; ridotto 8 euro.  Ticket online: intero 9 euro; ridotto 7 euro. Gratuito per i ragazzi fino ai 15 anni. Dal 13 al 15 gennaio, i ticket della singola manifestazione consentono l’ingresso ad entrambi gli eventi. Parking: 4 euro (attivo servizio Telepass); gratuito per disabili.

Baf e Ifa hanno il sostegno dei Main sponsor Banco Bpm Credito Bergamasco e Intesa Sanpaolo.




Bergamo Capitale della cultura, conto alla rovescia per la cerimonia inaugurale

Boom di prenotazioni per flash mob e spettacolo corale I nuovi Mille al Donizetti per la regia di Francesco Micheli

Sono già oltre 5mila le persone che si sono iscritte in poco più di una settimana per assistere o partecipare all’evento clou dell’inaugurazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in calendario il 21 gennaio a partire dalle ore 14.30.

Il 21 gennaio, a poche ore dalla conclusione dell’inaugurazione istituzionale della Capitale, alla presenza delle autorità locali e nazionali, nel Teatro Donizetti, i bergamaschi saranno chiamati ad essere protagonisti dell’apertura del grande appuntamento con Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023: la città, a 160 anni dalla storica mobilitazione risorgimentale, porta in scena i “Nuovi Mille”, coloro che rappresentano i bergamaschi del terzo millennio. Il Comune di Bergamo e gli organizzatori lanciano una vera mobilitazione rivolta a tutti quei cittadini, di Bergamo e provincia, che vogliono essere protagonisti del lancio di BGBS2023.

Il clou dell’inaugurazione è previsto nel pomeriggio. Tutti i cittadini saranno invitati a raccogliersi a partire dalle 14.30 in quattro diversi punti della città. Il campo della Fara, il Parco Ermanno Olmi alla Malpensata, Largo Barozzi e Piazza Sant’Anna: saranno questi i punti di raccolta e di partenza di quattro distinti cortei che punteranno – colorati di azzurro, blu, rosso e giallo, i colori del logo della Capitale – verso Largo Porta Nuova. i quattro cortei coloreranno la città dei colori della Capitale, incontrandosi e mescolandosi, simbolicamente, in piazza Vittorio Veneto.

Alla testa di ogni corteo 50 musicisti provenienti da bande musicali del territorio e 150 ballerini delle scuole di danza della città, animeranno le parate e giunti a destinazione, daranno vita rispettivamente all’esecuzione dell’inno nazionale e a un flashmob.

Una volta raggiunto il grande palco di piazza Vittorio Veneto, intorno alle ore 17.00, vedrà il via dello spettacolo con la regia e la conduzione di Francesco Micheli, direttore artistico della lirica della Fondazione Donizetti. Ne saranno i protagonisti i cittadini stessi, in una poetica rappresentazione dell’evoluzione identitaria culturale della città: i Nuovi Mille saranno lavoratori, visionari, musicisti, esploratori, ballerini, nuovi cittadini, gente della cura, costruttori di pace, amanti della natura, lettori… tutti volti all’accoglienza di chi verrà a visitare Bergamo Capitale della Cultura.

Lo spettacolo durerà circa 50 minuti, ma la festa continuerà poco dopo: rotta, infatti, verso piazzale Marconi, dove gli artisti di Groupe F – gruppo rinomato in tutto il mondo per grandi eventi mondiali o su edifici emblematici e per la grande capacità di costruire un teatro di luce attraverso spettacoli pirotecnici e di acrobazia, info su https://groupef.com -, su una colonna sonora composta dai giovani bergamaschi Federico Laini, Nicola Gualandris e Giorgio Pesenti, – che lavorano insieme in Triangolo.lab, uno studio in centro a Bergamo specializzato nella produzione creativa di materiale audio visivo: a loro spetta lo sviluppo della soundtrack per la performance artistica di Groupe F, attraverso un racconto emotivo di suoni e musica che segua lo sviluppo della storia valorizzandone l’impatto scenografico –  chiuderanno la cerimonia d’apertura con spettacoli di teatro, musica, acrobati, video proiezioni e fuochi d’artificio, con uno spettacolo dal titolo MILLUMINA, incardinato su un grande albero metallico di 30 metri allestito nel centro di piazzale Marconi, 9 schermi che toccano anche i 6 metri d’altezza.

Alla fine della performance, intorno alle ore 20, il palco di piazza Vittorio Veneto farà da postazione ai dj della festa post inaugurazione, con il centro piacentiniano a fare da grande discoteca a cielo aperto fino a tarda sera.

Sul portale bergamobrescia2023.it e sul sito www.visitbergamo.net è possibile prenotare la propria partecipazione alla cerimonia inaugurale ufficiale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Ci sono due modalità di partecipazione: da spettatore o da protagonista.

Protagonista significa far parte di uno dei quattro cortei e sfilare per le vie della città fino al palco di Piazza Vittorio Veneto, assicurandosi un posto in prima fila per far parte dello spettacolo “I Nuovi Mille”. È previsto quindi impegno dalle 14.30 alle 18, ma il divertimento è assicurato.

È possibile prenotare la partecipazione da PROTAGONISTA per un massimo di 4 persone; sarà necessario scegliere di quale corteo far parte; è assolutamente vietato portare vetro, petardi, oggetti contundenti; evitare zaini e borse; al momento della prenotazione, sarà necessario fornire numero di cellulare e indirizzo e-mail. Solo così sarà possibile ricevere un QR code che permetterà di essere riconosciuti/e come protagonisti. Saranno forniti accessori per sfilare (come drappi, trucco del viso, ecc.)

Spettatore significa, invece, che sarà possibile assistere a tutte le iniziative a partire dalle 16,00. La prenotazione è comunque necessaria perché, per questioni di sicurezza, saranno ammessi massimo 20.000 spettatori. Da Piazza Vittorio Veneto sarà possibile assistere allo spettacolo dell’arrivo dei quattro cortei che, proprio lì, si fonderanno in un unico grande festeggiamento, oltre ad assistere allo spettacolo “I Nuovi Mille”.




Ponte dell’Epifania, alberghi verso il tutto esaurito a Bergamo e in provincia

Risposta straordinaria dei turisti per venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 gennaio: pienone un po’ ovunque in città, nel Sebino e nelle valli.

Il primo ponte del 2023, quello dell’Epifania, regala una ventata di ottimismo per le attività del settore terziario. Anche a Bergamo. Dalle valli ai laghi, passando per il centro cittadino, la risposta dei turisti per il weekend lungo del 6-7-8 gennaio sarà straordinaria con alberghi che fanno registrare il tutto esaurito – come confermano gli albergatori consiglieri di Ascom Confcommercio Bergamo intervistati – nonostante un meteo tutt’altro che perfetto, almeno nella prima metà della settimana.

“Quello in arrivo è un weekend che ci darà un risultato sicuramente al di sopra delle attese – spiega Beniamino Tomasoni, direttore dell’Hotel Exclesior San Marco di Bergamo -. Mi aspettavo un periodo un po’ sottotono dopo il Natale, ma sono stato felicemente smentito: sabato, il giorno-clou del ponte dell’Epifania, il San Marco sarà praticamente sold-out. Le festività natalizie hanno regalato numeri superiori anche al 2019. In città si vedono molti turisti stranieri, ma anche tanti italiani”.

A far sperare in un 2023 roseo per il settore alberghiero c’è anche Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023: “Negli ultimi anni, Covid permettendo, questo evento ha richiamato nelle città scelte un numero impressionante di turisti – sottolinea Tomasoni -. Sono sicuro che anche Bergamo e Brescia sapranno fare altrettanto: mi aspetto un anno lavorativo importante”.

Dal centro di Bergamo al lago d’Iseo. Cambiano i fattori ma non il risultato: “Abbiamo lavorato benissimo a Natale e nel weekend di Capodanno – analizza Maurizio Marini del Cocca Hotel di Sarnico -, e abbiamo un bel numero di prenotazioni anche per il ponte dell’Epifania”.

Anche in Val Brembana ci si prepara a un weekend lungo di grande lavoro: “Il turismo ha ripreso a correre in tutto e per tutto – spiega il titolare del Des Alpes di Foppolo, Gianfranco Invernizzi -. Il primo ponte dell’anno per noi significa tante presenze e tantissime prenotazioni, andiamo verso il tutto esaurito. Posso tranquillamente affermare che in queste festività natalizie siamo tornati a lavorare come negli anni precedenti alla pandemia”.

Sensazioni positive anche per Romina Fornoni, titolare dell’Hotel Da Giorgio di Ardesio, in Val Seriana: “È facile notare che nella Bergamasca, valli comprese, stanno arrivando un gran numero di turisti – conferma -. Il weekend di Capodanno è andato molto bene e quello dell’Epifania, salvo disdette, si preannuncia altrettanto positivo. Questo, nonostante la neve non sia affatto caduta copiosa in queste ultime settimane: significa che il turista sceglie le montagne bergamasche nonostante tutto. Non possiamo che essere molto soddisfatti”.

Soddisfazione che traspare anche dalla dichiarazione di Alessandro Capozzi presidente del gruppo Albergatori di Ascom Confcommercio Bergamo: “Questo inizio di anno segue la felice tendenza con cui si è chiuso il 2022 – spiega -. Questo non può che farci guardare con ottimismo ai dodici mesi che abbiamo di fronte, con la speranza che il trend possa continuare così in vista di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.

Numeri più che positivi anche a livello nazionale. Tra coloro che hanno effettuato una vacanza lunga, comprendendo sia il Natale, sia la Befana (3 milioni e 54mila persone), e chi invece si è orientato solo sulle festività di Capodanno ed Epifania (242mila italiani), si distingue quel milione e 868mila che, appunto, si muoverà soltanto nei giorni della Befana.

In sostanza ci si è piacevolmente trovati di fronte ad un fine settimana lungo, che si trascorrerà per la maggior parte in Italia (nel 97,7% dei casi), a caccia di relax e preferibilmente in località facili da raggiungere.




Assegnato a otto aziende bergamasche il marchio “Imprendigreen”

L’iniziativa, ideata da Confcommercio, costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità”.

Qualificare e rafforzare l’impegno sostenibile di imprese e associazioni del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni valorizzando e promuovendo comportamenti ambientalmente virtuosi. È per questo obiettivo che è nato “Imprendigreen”, l’iniziativa di Confcommercio che costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità” con il quale la Confederazione intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il progetto ha fatto tappa anche a Bergamo, con otto aziende bergamasche che sono state premiate per i loro comportamenti ambientalmente virtuosi: Enoteca Wimpy di Albino, ValorePiù di Treviolo, Albergo Centrale di San Pellegrino Terme, Nme Srl di Bergamo, Antica Locanda Roncaglia di Corna Imagna, Power.it di Bergamo, Syrio Srl di Bergamo e Frigogelo di Azzano San Paolo.

Il riconoscimento dei comportamenti ambientalmente virtuosi ha portato all’assegnazione di un marchio che è stato rilasciato a queste otto imprese che hanno raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, sulla base dei più autorevoli standard nazionali ed internazionali di riferimento.

“Questa iniziativa – ha sottolineato Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo – vuole essere non un punto di arrivo ma di partenza affinché le imprese possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: la sostenibilità è di fatto un valore aggiunto per competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di produzione e consumo green”.

“Grazie alla collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sono state definite delle check list per rilevare le buone pratiche e definire i criteri-soglia quali-quantitativi per l’accesso al riconoscimento – ha aggiunto Andrea Comotti, responsabile Area gestionale Ascom Confcommercio Bergamo -. La scuola è stata coinvolta anche nella predisposizione di moduli formativi appositamente studiati e implementati per i diversi settori di attività”.




Saldi al via anche a Bergamo: si stimano spese per 139 euro a persona

Giovedì 5 gennaio iniziano i saldi anche in Bergamasca: le previsioni di spesa sono in media 6 euro a persona più alte rispetto all’inizio del 2022

Saldi al via anche a Bergamo da giovedì 5 gennaio. Le previsioni di spesa fanno ben sperare, con 139 euro a persona che in media verranno spesi sul nostro territorio. Una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi, sempre nella Bergamasca, nel 2022 e dei 124 euro di media spesi nel 2021.

In Italia i dati crescono nettamente un po’ ovunque, anche se la media di spesa nel Paese è di 133 euro a persona, inferiore di 6 euro rispetto a Bergamo. I dati nazionali, però, crescono molto di più rispetto alla nostra città e alla nostra provincia: in Italia, infatti, nel 2021 si sono spesi 111 euro a persona e nel 2022 119 euro a persona.

L’aumento del 3,7% di Bergamo, dunque, è ben inferiore rispetto alla crescita attesa a livello nazionale.

“La spesa media per i saldi sta aumentando dopo il tonfo del 2021, dal quale non ci siamo ancora ripresi – spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. A contenere l’aumento a Bergamo, che avrebbe potuto essere anche del 15%, sarà quel 9,5% di persone in più che si andranno ad aggiungere al gruppone di quelli che non spenderanno un solo euro durante il periodo dei saldi, perlopiù per motivi di natura economica. Le previsioni positive smentiscono alcune dichiarazioni negative sui saldi che, in realtà, possono costituire un’ulteriore spinta ai consumi di cui il nostro territorio ha molto bisogno. La stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori del settore li attende per sostenere le vendite e, al contempo, numerosissimi clienti sono affezionati a questo ‘rito’”.

Sui saldi invernali in arrivo restano però anche delle zone d’ombra. Sono quelle denunciate da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo, che punta il dito contro la pratica dei pre-saldi: “Una consuetudine purtroppo consolidata – sottolinea -, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi, in aggiunta al black friday (che per alcuni esercenti dura non due giorni, ma settimane), contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano. I saldi devono essere visti come un elemento per rilanciare i consumi: tutte le attività commerciali si dovrebbero però attenere agli obblighi delle vendite. Da anni, poi, con Federmoda ci battiamo perché tutte le regioni utilizzino una data unica per dare il via ai saldi: permettere ad alcuni territori di anticipare la data d’inizio degli sconti è una pratica che crea problemi a molti imprenditori”.




“Gratta la fortuna col tuo distretto”: un successone il concorso di Natale

Per partecipare basta fare acquisti di almeno 15 euro nei punti vendita dei Comuni di Trescore Balneario, Cenate Sotto e Gorlago. C’è tempo fino al 6 gennaio

Un Concorso di Natale che premia gli acquisti dei consumatori che riceveranno uno dei 20.000 biglietti ancora a disposizione per avere la possibilità di vincere dei buoni spesa dall’importo variabile, spendibili negli esercizi commerciali aderenti. L’iniziativa, promossa dall’Associazione dei Commercianti di Trescore Balneario in collaborazione con il Distretto Diffuso del Commercio Le Torri, Ascom e Confesercenti, sta avendo un grande successo e i consumatori iniziano a trovare i biglietti vincenti ricevuti al momento degli acquisti. C’è tempo fino al 6 gennaio per poter partecipare: non è ancora troppo tardi per i ritardatari che devono acquistare i regali dell’ultimo minuto, ma anche per gli acquisti in vista di Capodanno e dell’Epifania. I negozi di vicinato, con la loro grande offerta sono il posto giusto dove andare a fare le proprie spese in questo periodo di festa.

I protagonisti di questo concorso sono i negozianti dei 3 Comuni che costituiscono il DID Le Torri e i prodotti di qualità e gli eccellenti servizi che ogni giorno offrono, ma anche i consumatori che, durante questo vivace periodo di shopping natalizio, troveranno nella partecipazione al concorso una grande opportunità.

L’importanza dei commercianti di vicinato, il valore dei loro prodotti e la vivacità del rapporto con la clientela, sono il valore aggiunto che rende gli acquisti di questo mese di festa una bella occasione per tornare ad assaporare l’unicità dei rapporti umani che accompagnano le spese nei negozi di vicinato.

Moltissime le categorie merceologiche e i commercianti coinvolti in questo grande concorso: ristorazione, bar, alimentari, abbigliamento, oggettistica, fioristi, parrucchieri, estetisti, erboristi, orefici, assicurazioni e tanto tanto altro per poter soddisfare ogni esigenza e per venire incontro a gusti e desideri di parenti e cari a cui fare regali, per esaudire desideri e per festeggiare con famiglia, amici e colleghi questo speciale periodo di festa.

Dall’8 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023, tutti coloro che si recano presso uno dei punti vendita dei Comuni di Trescore Balneario, Cenate Sotto e Gorlago aderenti all’iniziativa ed effettueranno un acquisto di almeno 15 euro, con fasce a scaglioni di 15 euro, 70 euro e 200 euro, ricevono un biglietto “GRATTA LA FORTUNA COL TUO DISTRETTO” che consente di partecipare al concorso che prevede l’assegnazione immediata di buoni spesa di importo variabile qualora sul biglietto compaia la scritta “HAI VINTO” e l’importo indicato. I clienti hanno quindi diritto ad un biglietto “GRATTA LA FORTUNA COL TUO DISTRETTO” ogni 15 euro di spesa, oppure 2 biglietti “GRATTA LA FORTUNA COL TUO DISTRETTO” ogni 70 euro, oppure 3 biglietti “GRATTA LA FORTUNA COL TUO DISTRETTO” ogni 200 euro (in un unico scontrino) escluse frazioni. Per ogni scontrino/ricevuta valido vengono consegnati al massimo 3 biglietti “GRATTA LA FORTUNA CON IL TUO DISTRETTO”, fino ad esaurimento dei biglietti stessi.

Ecco il numero e il valore dei premi dei biglietti vincenti, tra i non vincenti:

n. 001 biglietto da 500 euro;
n. 002 biglietti da 200 euro;
n. 005 biglietti da 100 euro;
n. 010 biglietti da 50 euro;
n. 030 biglietti da 20 euro;
n. 352 biglietti da 10 euro.

I buoni spesa possono essere utilizzati indistintamente presso tutti gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa dal momento della vincita fino al 31 GENNAIO 2023 e devono essere spesi ciascuno in un’unica soluzione.

I premi derivanti dai biglietti “Gratta la fortuna col tuo Distretto” vincenti non consegnati al consumatore entro il 31 gennaio 2023, saranno devoluti a Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo Hinterland Odv.

Questo coinvolgente e divertente concorso non porta soltanto a un beneficio economico, ma è anche un modo per avvicinare ancora di più i cittadini ai negozi del territorio che tengono vive le comunità con passione e spirito di servizio e che offrono competenza e professionalità. Per un Natale all’insegna di qualità e originalità, ma anche di relazioni e incontri.




Affitti turistici brevi, svolta dall’Ue sull’obbligo di versare la cedolare secca: “Serve equità nel mercato”

Solo nella Bergamasca 2377 annunci per il turismo breve. Fusini: “Nello stesso mercato devono valere le stesse regole”

Airbnb deve riscuotere e versare allo Stato Italiano la cedolare secca sugli affitti brevi. È questo il succo della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, pronunciata questa mattina in Lussemburgo, in merito alla legittimità della normativa italiana che obbliga i portali di prenotazione a operare una ritenuta del 21% sull’ammontare dei corrispettivi riscossi per conto delle locazioni non imprenditoriali e a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti di locazione conclusi tramite i portali stessi. Una sentenza attesa, partita da una vertenza iniziata nel 2017. Un punto importante, come sottolineato da Federalberghi, in attesa dei prossimi passi che toccano al Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi, recependo la sentenza europea, per consentire poi all’Agenzia delle Entrate di recuperare le imposte non pagate durante “sei anni di sfacciata inadempienza, applicando le relative sanzioni”. Federalberghi chiede così di mettere ordine nella giungla degli appartamenti ad uso turistico, che operano come strutture ricettive a tutti gli effetti senza rispettare le regole imposte ad alberghi, affittacamere e bed and breakfast.

Il centro studi di Federalberghi, con il supporto di due istituti di ricerca indipendenti (l’italiana Incipit consulting e la statunitense Inside Airbnb), ha rilevato e analizzato tutti gli annunci pubblicati su Airbnb, elaborando un sintetico report per ciascun territorio. A Bergamo, tra città e provincia, sono stati estratti 2.377 annunci (il dato è stato rilevato quest’estate, il 4 e 5 agosto). Tra questi 1.839, pari al 77,4% del totale, si riferisce a interi appartamenti. 1.380, pari al 58,1%, sono aperti per più di 6 mesi l’anno. 1.432, pari al 60,2%, sono annunci pubblicati da soggetti che gestiscono più di un appartamento. La città di Bergamo con 809 annunci (34%) fa la parte del leone ma significativo è il numero di offerte sul lago di Iseo con 69 annunci a Lovere, 79 a Riva di Solto, 44 a Parzanica, 44 a Predore e 38 a Solto Collina

“Non abbiamo nulla contro l’accoglienza dei turisti nelle case date in affitto anzi siamo molto favorevoli. Il turismo fa crescere il nostro territorio con un indotto importante e prezioso per commercio e ristorazione – commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo -. I dati proposti da Federalberghi parlano chiaro e dimostrano che nella nostra provincia, in un anno come l’attuale di grande ripartenza del turismo, le presenze negli appartamenti affittati a scopo turistico supererebbero le stesse presenze registrate nel settore alberghiero ed extralberghiero con una stima tra i 2 e i 4 milioni di presenze e fatturato tra i 150 e i 200 milioni di euro”.

Ascom Confcommercio Bergamo sostiene però la necessità di del rigoroso rispetto delle norme: “Nello stesso mercato devono valere le stesse regole – continua Oscar Fusini -. In primo luogo occorre che gli operatori che fanno da intermediari digitali rispettino la legge italiana nella comunicazione dei dati sia di chi affitta, sia di alloggia e versino la ritenuta fiscale stabilita dallo Stato italiano, come per qualsiasi altro operatore economico. Questo per ragioni di equità fiscale e nel rispetto di una sana concorrenza leale. Inoltre, da tempo chiediamo che il fenomeno sia regolamentato da una legge unica europea per contrastare alcuni fenomeni sociali ormai evidenti che colpiscono le nostre comunità come lo spopolamento dei residenti nei centri storici, l’impossibilità di trovare case in affitto e la mala movida legata allo sviluppo selvaggio del turismo”.

Le bugie della sharing economy: i dati del territorio e nazionali

L’analisi dei dati, conferma, ancora una volta, come sottolineato da tempo da Federalberghi, le quattro grandi “bugie” della cosiddetta sharing economy. La prima, sottolinea l’associazione Confcommercio, è che non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare, l’intento con cui nacque Airbnb (AirBed and Breakfast), con i materassi gonfiabili e colazione offerti sul web da due studenti a San Francisco nel 2007 per ovviare alla mancanza di posti letto in città e rendere più sostenibile l’affitto di casa. La maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb (a Bergamo il 77,4%, in Italia l’81%) si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno. Non è inoltre vero che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci (il 58,1% a Bergamo, il 57,8% in Italia) si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno. Non è sempre vero che si tratta di forme integrative del reddito, ma di attività economiche a tutti gli effetti, con moltissimi inserzionisti (il 60,2% a Bergamo, il 64,9% in Italia) che gestiscono più di un alloggio. Esistono, rileva Federalberghi, casi limite di soggetti che ne gestiscono più di 6mila. Non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta poiché gli alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali. Ad agosto 2022, gli annunci relativi ad alloggi italiani pubblicati su Airbnb erano 440.305.




Natale, un bergamasco su tre brinda nei locali: le festività valgono oltre 13 milioni di euro

Prenotazioni fatte in netto anticipo e locali senza più tavoli da riservare: fine anno da incorniciare per i ristoratori bergamaschi

Anche se sul futuro si aggira lo spettro della recessione e dei rincari energetici, sarà un Natale da incorniciare per i ristoranti di città e provincia, a conferma di un’annata che molti non hanno esitato a definire la migliore di sempre.

La voglia di festeggiare Natale ai tavoli dei ristoranti è più forte di crisi e inflazione e molti locali hanno già chiuso da tempo le prenotazioni. Un trend positivo che prosegue per tutte le festività. Trovare un posto a Capodanno non è così facile: quest’anno – confermano i ristoratori – le prenotazioni sono arrivate in anticipo rispetto al passato e c’è già chi ha tutti i tavoli riservati. Bene anche le cene aziendali e i ritrovi tra amici, con prenotazioni da inizio dicembre e brindisi sin dal ponte dell’Immacolata, approfittando della fortunata collocazione da calendario.

Ascom Confcommercio Bergamo stima una spesa di 13 milioni e 690mila euro per le festività nei ristoranti di città e provincia. Il pranzo di Natale e Santo Stefano, da soli, valgono oltre 8,5 milioni di euro (8.519.083 euro). La Vigilia vale oltre 2,5 milioni di euro (2.588.544 euro), la cena del 25 e del 26 portano, sommati tra loro, altri 2,5 milioni. A festeggiare fuori casa per le festività sarà 1 bergamasco su 3: tra Vigilia, Natale e Santo Stefano Ascom Confcommercio Bergamo stima infatti 349.500 clienti ai tavoli dei 1712 ristoranti di città e provincia. I locali saranno aperti nella quasi totalità dei casi (il 97%) a Natale e per il pranzo di Santo Stefano. Il 90% dei ristoranti propone un menù per la Vigilia, mentre per le cene di Natale e del 26 dicembre Ascom stima che terrà aperto il 70% dei locali di città e provincia.

“Le richieste sono altissime – conferma Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo -. Si chiude un anno senza dubbio estremamente positivo per il comparto. Al classico pranzo di Natale e al cenone di Capodanno si sta riscoprendo anche in Bergamasca il piacere di ritrovarsi la sera della Vigilia e anche per Santo Stefano le richieste sono tante. La sensazione è che su tutto prevalga il desiderio di ritrovarsi e trascorrere dei piacevoli momenti, concedendosi anche qualche sgarro alimentare e riscoprendo piatti della tradizione”.

I prezzi hanno subito qualche inevitabile ritocco al rialzo per i pesanti rincari di materie prime ed energia: si va dai 45 euro ai 90 euro in media, con qualche inevitabile punta, dai 150 euro in su per i locali più blasonati. Nei menu trionfano capponi, cappelletti, tacchina con castagne a Natale. Il panettone, rigorosamente artigianale è irrinunciabile nei menù per le festività, così come le bollicine per il brindisi. C’è qualche chef pasticcere che si impegna in lunghissime lievitazioni per produrre da sé il panettone; in generale ci si affida a produzioni artigianali, molte locali, e c’è chi poi interpreta il dolce simbolico del Natale creando dessert, dal tiramisù al panettone ad altre ricette golose. Ai clienti abituali si sommano in città e nelle località montane turisti e visitatori da fuori, con ottime presenze previste negli hotel del territorio. Si preannuncia una grande giornata anche per il tradizionale cenone di San Silvestro, in cui non mancano lenticchie e cotechini nostrani, oltre a crostacei, salmone, caviale e foie gras. Il budget per il cenone è un filo più alto, da una base di 45 euro si sale in media sui 75-90 euro, con cifre più alte per ristoranti più rinomati e cenoni con spettacoli.