Metaverso, due giorni di full immersion sulle opportunità della nuova rivoluzione virtuale

Focus sulla metaverse economy in aula ed esperienza immersiva per i presidenti di categoria Ascom 

Ascom Confcommercio Bergamo entra nel Metaverso per una full immersion nelle nuove modalità di interazione e business negli spazi virtuali. I presidenti di categoria Ascom Confcommercio Bergamo hanno approfondito  il Metaverso e viaggiato negli spazi virtuali con l’utilizzo di oculus di ultima generazione. Gli imprenditori si preparano così a  gestire al meglio le evoluzioni richieste dalla prima epocale rivoluzione virtuale dell’epoca  di internet.  “ I cambiamenti del web, di siti e piattaforme e-commerce e dei social network porteranno una trasformazione a catena nella vita quotidiana di ciascuno e avranno un forte impatto sul modo di interagire e lavorare, influenzando i modelli economici di business- sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Per questo abbiamo organizzato due giornate formative per scoprire il Metaverso, la nuova rivoluzionaria evoluzione in campo digitale”. In due giorni di formazione si sono approfondite le diverse opportunità del Metaverso. Il primo incontro, teorico, si è aperto lunedì 14 novembre, dalle 16.30 alle 18.30, nella Sala conferenze della sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo, con un primo inquadramento sulla “metaverse economy”. Il secondo incontro, martedì 15 novembre,  ha visto invece i presidenti impegnati, con visori virtuali, alla scoperta come avatar della nuova realtà virtuale. L’esperienza immersiva nel Metaverso,  organizzata a piccoli gruppi composti da sei partecipanti,  è stata per molti l’occasione di un primo accesso e una prima presa di confidenza con visori e puntatori.  La formazione sul metaverso ha lanciato alcuni importanti spunti sulle potenzialità offerte dalla prima rivoluzione virtuale dell’epoca di internet, che avrà importante impatto sull’economia e sul comparto del terziario. “Abbiamo voluto invitare tutti  i presidenti delle nostre categorie ad approfondire  questo tema per capire le possibili ricadute  nei prossimi anni. Il tema del metaverso presenta ancora  delle criticità di tipo etico ed economico, ma come per tutte le innovazioni – penso ad esempio alla nascita di internet 30 anni fa – devono essere approfondite e non sottovalutate” spiega Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. I grandi brand sono già pronti a cogliere le opportunità di business, dal look degli avatar agli arredi degli ambienti virtuali. Le potenzialità sono enormi, dalla formazione con lezioni nel Metaverso alla possibilità di fare esperienze altrimenti difficilmente organizzabili. Basti pensare al primo concerto nel Metaverso che l’anno scorso ha fatto registrare 12 milioni di persone: non esiste posto reale che possa accogliere così tante persone. Le applicazioni sono veramente molte e in campi diversi. L’impatto può essere davvero importante in campo economico, ma prima ancora culturale e sociologico. La stima è che le ore finora trascorse sui social, pari ad una media di 1 ora e 58 minuti, possano venire interamente trasferite nel Metaverso. Serviranno architetti e disegnatori del nuovo mondo virtuale. Se ci saranno nuove opportunità lavorative, è però fatto di cronaca la decisione del gruppo Meta-Facebook di procedere con un taglio di migliaia di lavoratrici e lavoratori a livello globale, con l’ufficializzazione dell’avvio di un licenziamento collettivo anche in Italia di 22 dipendenti (pari al 17% della forza-lavoro della sede nazionale del Gruppo).




Emergenza energetica, quando l’efficienza e i Led salvano le luci di Natale

Riducendo orari e investendo in tecnologia si tagliano le bollette dal 30 al 60%

Efficientare e non spegnere per evitare il lockdown della luce. E’ questo il senso dell’intervento nell’”Energy Speech. Teniamo accesa l’emozione!” presentato nei giorni scorsi dal network multilingua dedicato al mondo dell’informazione dello spettacolo professionale ZioGiorgio.it e pubblicato sul canale YouTube. Nell’incontro sono intervenuti  anche il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini e Sara Raponi assessore al commercio, turismo e agli eventi del comune di Lovere per il progetto del borgo di luce, quest’anno dedicato al papà di Snoopy e dei Peanuts Charles Schulz, nel centenario della nascita. Il seminario ha voluto accendere i riflettori sull’importanza della luce anche in tempi di rincari ed emergenza energetica. Sono troppe le amministrazioni  italiane che hanno annunciano la necessità di tagliare le luci del Natale per contrastare le maggiori e pesanti spese per luci e gas. L’incontro ha voluto affrontare il tema in un’ottica diversa, illustrando alcuni esempi virtuosi di amministrazioni comunali, che hanno affrontato il problema concentrandosi su come ridurre gli sprechi, senza rinunciare a illuminazioni scenografiche, sempre più attrattive anche a livello turistico.   Antonio Bressa assessore alle attività produttive del comune di Padova ha presentato il progetto “Architetture luminose e mercatini natali” come momento di incontro e di condivisione sociale: “La spesa per le luminarie di Natale rappresenta lo 0,17% di una città come la nostra, questo per dare la dimensione di quanto, conti alla mano, la spesa sia sostanzialmente irrisoria- ha sottolineato-.  Ma si tratta di un investimento irrinunciabile per l’economia e per la serenità delle persone. Per questo abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla riduzione e il controllo dei consumi, abbattendo fino al 30% i costi, riducendo gli orari di accensione, fino a mezzanotte anziché fino alle 2 di notte”.  Sara Raponi, assessore al commercio, turismo ed eventi di Lovere ha portato l’esperienza del borgo della luce (oltre ad essere nel novero dei borghi più belli d’Italia): “ La proiezione sui nostri palazzi del centro di immagini con giochi di luce rappresenta da anni un elemento distintivo di Lovere e una vera e propria attrazione per turisti e visitatori, con enormi benefici economici per tutto il territorio. Rinunciare alle luci è sempre stato fuori discussione. Grazie all’investimento in nuovi proiettori a Led, abbatteremo i costi energetici del 60%. Abbiamo anche rimodulato le luminarie tradizionali per contenere ulteriormente gli sprechi”. “Con la consapevolezza che i problemi dei Sindaci sono reali e gravi occorre evitare un lockdown della luce e lo spegnimento delle luminarie da parte delle amministrazioni- ha sottolineato il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini-  Le luci non sono spese non essenziali:  Il natale sarà determinante per il commercio. Se la partita a livello nazionale sarà quella di dare finalmente una politica energetica al nostro Paese dopo anni di ritardi a livello più locale occorre correre per efficientare non spegnere le luci”.  L’illuminazione, ha aggiunto, è un investimento ampiamente ripagato da un ritorno in termini di presenze e acquisti: “Dobbiamo evitare la facile demagogia secondo cui la luce costa cara e quindi occorre spegnere le luminarie di Natale perché sono spese non essenziali. Le luci non sono una spesa inutile e improduttiva ma un investimento che produce anche un moltiplicatore di spesa”. Occorre efficientare e non spegnere la luce: “ Ai comuni-ha aggiunto Fusini- chiediamo di investire subito nell’accendere le luci e subito dopo nel ricorrere al Led per tutta l’illuminazione pubblica per ridurre drasticamente i consumi. Come sta facendo il Distretto urbano del commercio di Bergamo con il suo progetto di luminarie ma anche il comune di Lovere con il “borgo della luce”. La luce chiama alla vita sociale le persone, attira il pubblico e favorisce il commercio anche psicologicamente perché produce un atteggiamento positivo delle persone e il commercio sarà fondamentale per la tenuta del nostro sistema”.
Anche dall’altra parte dello stivale, a Reggio Calabria, non si rinuncia a luci e scenografie, con proiezioni innovative per celebrare il mezzo secolo del ritrovamento dei bronzi di Riace, che fanno luce sui palazzi e sulle caratteristiche chiome di magnolie secolari, come illustrato da Irene Calabrò assessore alla cultura. Luigi Martines presidente di Onda+ e Energit ha illustrato il nuovo scenario energetico nazionale su costi e approvvigionamenti. Per rendere più immediato il confronto il consumo mensile per l’illuminazione pubblica a Trento, che ricordiamo che nei giorni scorsi si è piazzata al primo posto nella speciale classifica della qualità della vita, grazie agli investimenti effettuati negli ultimi anni è nell’ordine dei 100.000 euro mese contro i quasi 300.000 euro medi mensili per città delle stesse dimensioni meno efficienti da un punto di vista energetico. In particolare la spesa annua a Trento (117.000 abitanti) è di euro 1,2 milioni contro i 3,4 milioni medi di città con analoga popolazione. Occorre infine proporre una reale alternativa allo spegnimento delle luci natalizie che può essere anche quella di sostituire o aggiungere alle tradizionali luminarie le proiezioni architetturali. Usando Trento come riferimento 15 minuti di illuminazione pubblica assorbono quanto 80 proiettori per 12 ore Un proiettore architetturale consuma 30 euro al mese per illuminare un edificio di 150 mq con l’esempio sempre di Trento dove l’illuminazione architetturale natalizia per 8 ore al giorno con 80 proiettori costa 1.920 euro al mese.




Lavoro, il 56% delle imprese del terziario fatica a trovare profili idonei

Tra i fattori pesano l’inadeguatezza delle competenze ed esperienze e gli orari di lavoro

Negli ultimi due anni, il 45% delle imprese ha ricercato nuovo personale. Non senza difficoltà: tra questi imprenditori, il 56% ha faticato nella ricerca di profili idonei (il 35% dichiara di aver incontrato molte difficoltà). Si parla di circa 6.050 imprese del commercio, turismo e servizi.  La mancanza di personale tra le imprese del terziario è evidente ed è ormai un problema strutturale del nostro sistema economico territoriale, come emerge dalla recente ricerca affidata da Ascom Confcommercio Bergamo. Il problema sembra essersi acuito con la pandemia: il 54% delle imprese dichiara infatti di aver incontrato maggiori difficoltà rispetto al passato. Tra i fattori pesano l’inadeguatezza delle competenze ed esperienze e gli orari di lavoro.
Gli imprenditori sono  alla ricerca di come essere più attrattivi attraverso la disponibilità a innalzare stipendi o a investire in percorsi formativi o a implementare politiche di welfare. Ma per molti candidati non è solo una questione di  ingaggio:  la pandemia ha posto al centro il tema della qualità della vita e delle condizioni lavorative.

I dati della ricerca

Il perché della difficoltà

La principale difficoltà è relativa alla scarsità di competenze ed esperienze che pesa  per il 57,1%; seguono gli orari di lavoro (per il 38,1%), ritenuti pesanti dai candidati e la retribuzione, insufficiente per il 21,4%. Tra le altre motivazioni la concorrenza di altre imprese alla ricerca di personale con caratteristiche analoghe (con un’incidenza pari al 17%), mansioni e tipologia di lavoro ritenute poco attrattive (per il 14,35), eccessiva distanza tra il luogo di lavoro e l’abitazione (9,5%). Non manca chi reputa insufficienti le politiche di welfare e benefit per i lavoratori (5%) e, infine chi rinuncia per un’immagine dell’impresa poco appetibile (4%).

L’impatto sull’estate appena trascorsa

Il 17,8% delle imprese del commercio e della ristorazione non hanno chiuso l’attività nella stagione estiva. Diverse le motivazioni, tra queste il 59,2% riserva la chiusura in altro periodo. Il 31% non ha chiuso per incrementare i ricavi. E per molti è stato anche impossibile lasciare l’attività per una pausa estiva per assenza di risorse in organico (34%) o per malattie o ferie del personale (25,5%) .

Mancanza di personale, quali soluzioni? 

Gli imprenditori, per affrontare il problema dell’emergenza personale e  per trovare personale qualificato e con le competenze adatte, sarebbero disposti a concedere stipendi più alti rispetto ai minimi salariali (25,1%), corsi di formazione professionali (23%), premi di produzione (22%), politiche di welfare (17%), voucher o  sconti sui beni o servizi dell’impresa (16%) . In particolare per coloro che hanno indicato l’eventualità di offrire stipendi più alti rispetto ai minimi salariali (il 25,1% degli imprenditori), il 38% sarebbe disposto ad offrire tra il 10 e il 20% in più. Il 33% è disposto a proporre fino al 10% in più. Il 21% è tuttavia pronto a rialzi significativi, dal 20 al 30% in più. L’8% degli imprenditori alza ulteriormente la retribuzione: il 4% tra un 30% e un 40% per cento in più rispetto al minimo salariale, il 3% tra un 40 e un 50% in più, l’1% oltre al 50% in più. In generale, l’aumento medio concedibile è del 16%. Di fronte a competenze adeguate e maggiore produttività, gli imprenditori sono disposti a ritoccare gli stipendi.




Metaverso, due giornate di full immersion per i presidenti di categoria Ascom

Lunedì 14 e martedì 15 nella sede Ascom due giornate formative dedicate alla metaverse economy e alle sue opportunità 

Ascom Confcommercio Bergamo entra nel Metaverso per una full immersion nelle nuove modalità di interazione e business negli spazi virtuali. I presidenti di categoria Ascom Confcommercio Bergamo approfondiranno e conosceranno con l’utilizzo degli speciali visori (oculus)  il Metaverso per prepararsi a gestire al meglio le evoluzioni richieste dalla prima epocale rivoluzione virtuale dell’epoca  di internet.

“I cambiamenti del web, di siti e piattaforme e-commerce e dei social network porteranno una trasformazione a catena nella vita quotidiana di ciascuno e avranno un forte impatto sul modo di interagire e lavorare, influenzando i modelli economici di business” sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli.

In due giorni di formazione si approfondiranno le diverse opportunità del Metaverso. Il primo incontro, teorico, si apre lunedì 14 novembre dalle 16.30 alle 18.30 nella Sala conferenze della sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo, con un primo inquadramento sulla “metaverse economy”. Il secondo incontro, martedì 15 novembre,  vedrà invece i presidenti impegnati, con visori virtuali, alla scoperta come avatar della nuova realtà virtuale. L’esperienza immersiva nel Metaverso sarà organizzata a piccoli gruppi, composti da sei partecipanti, dalle 9 alle 15, per incontri della durata di un’ora.




Sci, Val Seriana e Val di Scalve pronte per la stagione

Promoserio: “Grande ottimismo per tutti gli operatori dell’area”Manca poco meno di un mese alla riapertura della stagione invernale e la Val Seriana e la Val di Scalve si apprestano a presentarsi alla “prima” della stagione. Aspettative e prospettive sono improntate all’ottimismo: le aperture dei comprensori sciistici sono tutte previste la prima settimana di dicembre. I comprensori sciistici dell’area permetteranno a ciascuno di vivere la montagna invernale secondo la propria indole e le proprie passioni, dalla discesa al fondo, dallo scialpinismo allo snowboard, dal pattinaggio ad attività più slow.

Anche Promoserio si prepara all’inverno e per la stagione sciistica 2022/2023 punta a pacchetti promo hotel e skipass, con l’obiettivo di rilanciare i pernottamenti nelle Valli, e sull’acquisto dello skipass con tariffe agevolate nei giorni infrasettimanali.

Molti anche gli eventi previsti per la stagione invernale, a partire dall’appuntamento con la 20° edizione dei mercatini di Natale a Castione della Presolana, che inaugura il 19 novembre (ogni fine settimana fino al 18 dicembre). E poi laboratori per bambini, visite guidate, l’apertura della casa di Babbo Natale e molto altro: una vera fucina di idee per un inverno all’insegna di sport, paesaggio e attività di ogni genere.

“La prima neve è arrivata nei giorni scorsi e le piste si stanno preparando all’apertura. C’è grande fermento e molto ottimismo tra tutti gli operatori dell’area – dice Maurizio Forchini, presidente di Promoserio. Qui, a differenza di altri comprensori anche grandi che causa caro-energia stanno valutando lo stop per alcuni impianti, le aperture sono confermate e ci apprestiamo a vivere in pieno la stagione invernale. La gente ha voglia di sciare, tutti attendono la neve, le strutture sono pronte: l’augurio è che la stagione 2022/23 sia serena e spensierata.”

Dal Pora, che riaprirà ufficialmente il 3 dicembre, vengono segnalate molte novità e interventi su impianti e servizi. Sul piatto sono stati stanziati 2 milioni e mezzo di euro dedicati alla modernizzazione e implementazione della stazione in chiave invernale. Tra gli interventi, il miglioramento dell’innevamento artificiale, la sostituzione di tutti i tornelli di accesso, il rinnovo parco sci e scarponi e l’acquisto di un nuovo gatto delle nevi e di una trinciaerba, per riassestare il terreno.

Miglioramento dell’impianto di innevamento anche al Passo della Presolana: anche qui l’apertura è prevista a inizio dicembre e l’acquisto dello skipass stagionale e plurigiornaliero sarà in abbinamento al Pora. Fitto il calendario delle gare programmate a livello provinciale così come il calendario degli eventi. Torna anche nel 2023 la seconda edizione di Ski Splash, la competizione amatoriale che consiste nell’attraversare con gli sci o con la tavola da snowboard una piscina lunga 10 metri (in località Donico).

Anche per gli Spiazzi di Gromo, dopo l’attivazione nel 2021 del nuovo sistema di prenotazioni online, l’inverno 2022/2023 è caratterizzato da diversi interventi di miglioramento agli impianti di innevamento che garantiranno, in caso di poca neve, la piena copertura delle piste. Anche a Spiazzi, l’apertura è prevista dai primi di dicembre e proseguirà per tutta la stagione, con aperture della pista da fondo per ciaspolatori e scialpinisti tutti i martedì, giovedì e venerdì. Tutti i sabato sera, su prenotazione, è previsto l’appuntamento con il “Sabato del Vodala”, cena a base di tipicità montane. Per chi vuole godersi la cena senza fare fatica, è prevista la salita in Gattobus.

Selvino conferma l’apertura degli impianti e riconferma l’apertura a dicembre e gennaio della pista da ghiaccio; a Schilpario l’apertura della pista di fondo, al cospetto del Pizzo Camino, è programmata per dicembre e si presterà anche quest’anno ad ogni tipo di format e tecnica. Completata con una struttura adibita a ski room, offre la possibilità di fare la doccia negli spogliatoi e servizi adiacenti, come il noleggio, per garantire massimo supporto a tutti gli sciatori. Qui sono previste, tra fine gennaio e febbraio, diverse gare importanti.




Da Data Polis a Sharing City, il 14 novembre un seminario sul sistema digitale E015

Il convegno è in programma alle 11 a Milano a Palazzo Castiglioni 

In occasione della Milano Digital Week Confcommercio Lombardia e Assintel organizzano un evento per cogliere i vantaggi del passaggio da una città che utilizza i big data (Datapolis), ad una che riesce a condividerli (Sharing City), con il conseguente miglioramento della qualità della vita di imprese, cittadini e turisti.
Per raccontare questo passaggio si partirà dall’ecosistema digitale E015, nato per Expo 2015 e che ora è pronto a fare la sua parte per il grande evento che tutta la Regione aspetta, le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Nel frattempo, però, ci sono stati e ci sono diversi campi applicativi della tecnologia che hanno permesso di migliorare l’offerta di servizi attraverso lo studio e l’analisi dei dati a disposizione di tutti.
Ascom Confcommercio Bergamo è stata tra le prime associazioni ad adottare il protocollo E015 e in occasione di Expo 2015 ha realizzato i glossari e favorito la realizzazione di servizi per la promozione dei Punti d’Interesse, Itinerari turistici, Eventi del territorio e Attività e Promozioni commerciali.
Questa esperienza pioneristica si è tradotta nel tempo nella possibilità da parte degli enti di promozione territoriale di aggregare le loro offerte in un flusso dati che ad oggi VisitBergamo garantisce e diffonde sui principali canali collegati all’ospitalità del territorio lombardo.
In occasione del convegno che si terrà il 14 novembre alle ore 11 a Milano, Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, dal titolo “Da Data Polis a Sharing City – La comunità urbana del Terziario” si racconteranno le esperienze, le buone pratiche e il futuro dell’eco sistema digitale E015.

Per scoprire il programma e partecipare all’incontro 




Agenti di commercio, Alberto Petrenzan confermato presidente Fnaarc

In primo piano l’evoluzione della professione. Tra le richieste al nuovo Governo l’innalzamento del tetto della deducibilità dell’auto 

Alberto Petranzan

Alberto Petranzan è stato rieletto presidente di Fnaarc, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, 100 associazioni territoriali presenti in tutta
Italia. La rielezione di Petranzan – riconfermato per acclamazione – è avvenuta in occasione dell’assemblea di Fnaarc in Confcommercio Milano che ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali
(Consiglio, Revisori dei conti, Probiviri). “Viviamo un momento di grande incertezza economica – afferma il presidente Fnaarc – ma come durante i mesi più difficili della pandemia gli agenti e rappresentanti di commercio non si sono risparmiati per sostenere con il loro impegno l’attività delle tante medie e piccole imprese del nostro Paese, siamo pronti anche in questa fase a dare il nostro contributo. Fnaarc è il punto di riferimento della categoria. Dobbiamo dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato”.
Primo punto di questo dialogo è il rinnovo degli accordi economici collettivi con le associazioni d’impresa. “Per ridisegnare e valorizzare – spiega Petranzan – la figura dell’agente di commercio che, nel tempo, si è costantemente aggiornata”. In Italia gli agenti e rappresentanti di commercio sono oltre 211 mila, in calo rispetto al 2019, l’anno pre-Covid, quando erano 224 mila, ma con un ruolo che si mantiene centrale per l’economia perché attraverso di essi si intermedia il 70% del Pil.
Grande attenzione, quindi, da parte di Fnaarc all’evoluzione della professione: “con la crescita dell’ecommerce – sottolinea Petranzan – dev’essere garantito il diritto delle provvigioni per gli ordini
comunque effettuati dall’agente e chiusi online. Ed occorre anche una migliore regolamentazione per le tante attività accessorie richieste agli agenti e rappresentanti di commercio nello svolgimento del loro lavoro di promozione”.
Altro capitolo importante è il fisco. Fnaarc punta all’innalzamento del tetto del regime forfettario e chiederà al nuovo Governo e al Parlamento un’interlocuzione con l’obiettivo di adeguare finalmente il tetto di deducibilità dell’auto: “Valori fermi ormai da troppi anni. L’automobile è uno strumento fondamentale per gli agenti e rappresentanti di commercio, un vero e proprio secondo ufficio – ricorda Petranzan – ogni anno percorriamo mediamente con l’auto 60.000 chilometri”.




Imprese dell’intrattenimento da ballo, fino al 25 novembre aperto il bando regionale

Contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili fino a 30mila euro

Regione Lombardia ha pubblicato una misura volta a sostenere le imprese lombarde nel settore dell’intrattenimento da ballo con codice ATECO primario o secondario 93.29.10 e con una capienza minima di 200 persone.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili con un contributo massimo pari a 30.000 euro e un investimento minimo di 20.000 euro.  E’ necessario presentare nella domanda già le fatture di investimento a partire dal 19 Aprile 2022 e le relative quietanze di pagamento (estratto conto).
Non sono ammessi preventivi.  Sono ammissibili le seguenti spese divise in conto capitale e in conto corrente:

CONTO CAPITALE
– sistemi di videosorveglianza e altre attrezzature per la sicurezza sia all’interno del locale che nelle aree esterne e di parcheggio;
– dispositivi di illuminazione notturna esterna;
– attrezzature ed impianti per il risparmio energetico ed il monitoraggio dei consumi energetici, anche in sostituzione di quelli esistenti;
– sistemi di isolamento acustico;
–  l’acquisto o il rinnovo di arredi che garantiscano i livelli di sicurezza, l’efficientamento energetico e la riduzione dell’inquinamento acustico;
– abbattimento delle barriere architettoniche;

CONTO CORRENTE
– costi per il personale addetto alla sicurezza del locale e per il personale addetto alla guida di servizi di navetta a disposizione dei clienti;
– manutenzione e la gestione di dispositivi di illuminazione notturna esterna;
– manutenzione e la gestione di sistemi di videosorveglianza e altre attrezzature per la sicurezza sia all’interno del locale che nelle aree esterne e di parcheggio;
– corsi di formazione e aggiornamento in materia di sicurezza per tutto il personale;
– spese finalizzate all’utilizzo di servizi taxi per gli avventori del locale;
– spese per l’organizzazione di servizi di navetta a disposizione dei clienti, tramite mezzi propri o convenzionati;
– spese di promozione di attività formative, anche in collaborazione col sistema scolastico, per diffondere sia la cultura del divertimento sano insieme a quella dell’educazione e comunicazione musicale, sia la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e dell’abuso di alcool.

E’ possibile presentare domanda a partire dal 03 Novembre 2022 e fino al 25 Novembre 2022. L’assegnazione del contributo avverrà in ordine cronologico di presentazione della domanda.

Per maggiori informazioni e per la presentazione delle domande potete contattarci allo 035/4120212 o scrivere all’indirizzo finanza.agevolata@fogalco.it




Credito e liquidità, imprese del terziario in affanno

Cristian Botti, Fogalco: “In questo momento di difficoltà per le mpmi, va valorizzato il ruolo dei Confidi”

La liquidità continua a essere la reale criticità per le imprese del terziario bergamasche. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è peggiorato di 3 punti da 40 a 37 e in prospettiva scenderà ancora a 35 entro marzo 2023.  Il caro energia, la fine delle moratorie e il rialzo dei tassi di interesse bloccano il recupero della pandemia, che durava da due anni. Sono queste le principali evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio Congiunturale Confcommercio, con focus su liquidità e credito, commissionato da Ascom Confcommercio Bergamo all’istituto di ricerca Format Research. L’indice a 37 è ancora troppo basso rispetto al livello pre-Covid del II semestre 2019 (ottobre), quando era a 59 (- 37,3%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore turismo, con indice a 28,  nonostante le ottime presenze negli hotel e nei ristoranti in questi mesi. Tra le imprese del terziario, soffrono meno il commercio (indice a 43) e i servizi (49). La situazione è più critica per le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti.

“L’emergenza energetica è un problema noto al sistema bancario territoriale, che risponde meglio rispetto alla media nazionale- commenta Cristian Botti, presidente Fogalco, società cooperativa di garanzia Ascom Confcommercio Bergamo-. L’esplosione dei tassi di interesse, sommata ai rincari di materie prime e utilities, sta mettendo in grave difficoltà le imprese del commercio, servizi e turismo che stanno assorbendo in larga misura gli aumentati costi. In questo contesto, il ruolo dei Confidi va valorizzato per agevolare l’accesso al credito delle micro e piccole imprese, in maggiori difficoltà, oltre a ridurre i costi dei finanziamenti attraverso la condivisione dei rischi con gli imprenditori”.

Domanda di credito

In leggera diminuzione la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi sei mesi. Sono il 27% contro il 30 % del semestre scorso (- 10,0%). Di queste il 61,2% ha visto accolta la sua domanda, il 20% accolta con ammontare inferiore il 9,0% non accolta e il 9,8% è in attesa (tra queste imprese, il 6% rinuncerà a fare ulteriori richieste nel prossimo trimestre). Rispetto al dato nazionale, sono di più le imprese che hanno chiesto credito, il 27% contro il 20,0%; maggiore anche la percentuale delle istanze raccolte, il  61,2% contro il 61,0% (+ 0,33%). È tuttavia decisamente  più alta la percentuale delle pratiche respinte, il 9% contro il 5% nazionale (+80%). In città e provincia è  però molto più alta l’erogazione parziale, con il 20% contro l’11% nazionale  (+72,3%).  Decisamente più bassa anche la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria (9,8%), contro  il 23 % nazionale (-56,8%). Rispetto al semestre precedente è aumentata dal 60 % a 61,2% la percentuale delle pratiche accolte (+2,0%).  Ma a crescere dal 6% al 9% (+50%) è  il numero delle pratiche respinte. Triplicano le istanze in sospeso: dal 3 % al 9,8% (+ 147,1%).  Di fatto il  15% delle imprese richiedenti non ottiene una risposta positiva dalle banche (il 9% respinta, il 6% in attesa; nella somma non si calcola il 3,8% in attesa che rinuncerà del tutto a fare nuove richieste nei prossimi tre mesi). Si tratta, indicativamente, di oltre 3600 imprese del terziario orobico.

Costo del finanziamento

Gli imprenditori del terziario bergamasco rilevano un peggioramento rispetto al costo del finanziamento. Chiedere credito sta diventando più oneroso: l’indice scende da 49 (rilevato a marzo 2022) a 45 (-8,2%%). Il dato è comunque migliore di ben 19 punti rispetto al dato nazionale, dove è letteralmente crollato, a quota 26 (a marzo 2022 era a 45).

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria viene giudicato in leggero peggioramento rispetto al semestre precedente. L’indice è sceso da 40 a 39 (- 2,5%). L’indice è in linea a quello nazionale, a 37: il dato attuale italiano è tuttavia migliorato rispetto alla primavera scorsa, quando era a 33, in controtendenza rispetto alla nostra provincia.

Durata dei prestiti

Per quanto riguarda la durata temporale del credito il quadro si presenta in lieve peggioramento con un indice a 40, diminuito di 2 punti (- 5,0%, da quota 42) rispetto a marzo 2022.

Garanzie richieste

Sostanzialmente stabile il giudizio delle imprese bergamasche rispetto alle garanzie richieste con indice a 40,  un punto in meno (-2,4%) rispetto al I° semestre 2022. Il valore è  tuttavia migliore di quello nazionale che si attesta a 38.

Costo dei servizi bancari

In leggero peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato tra le imprese di Bergamo, che si porta a 41 con – 2 punti (-4,7%) rispetto al semestre precedente. L’indice è nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 31, con previsione di un ulteriore peggioramento a primavera.




Cyber security, seminario il 9 novembre al Point di Dalmine

L’incontro con relatori di riferimento aiuta le imprese a districarsi nel mondo della sicurezza informatica Con la sempre maggiore diffusione delle moderne tecnologie digitali si è andata sviluppando una forte pressione per la sicurezza nell’ambito dell’Information Technology. Allo scopo di sensibilizzare e fornire nuove e più performanti forme di difesa dagli attacchi informatici il Digital Innovation I&T Hub in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo organizza mercoledì 9 novembre al  Point – Polo Innovazione Tecnologica (in Via Pasubio, 5 a Dalmine) il Seminario in presenza e online “Cyber Security, Privacy & Insurance” . Durante l’incontro si avrà la possibilità di confrontarsi con gli specialisti del settore e analizzare gli scenari presenti e futuri in ambito cyber security dei sistemi informatici e sulle priorità e modalità di approccio necessarie per mitigare le minacce. Completeranno il quadro le prospettive privacy ed assicurative nell’approccio al rischio informatico. Per iscriversi

Il programma

Introduzione: Lucio Moioli e Jacopo Fontana – I&T Hub

Saluti e Presentazione I&T Hub

09:40 – Scenario attuale cyber: Antonio Apruzzese – ex Direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni

Gli scenari attuali, i rischi che corrono le aziende e le politiche di sicurezza

10:00 –  Politiche di coinvolgimento: Matteo Franzosi – AGM Solutions

Sinergie tra azienda e fornitore per contrastare le varie minacce

10:10 – Soluzioni proposte da I&THub : Mauro Zini – AGM Solutions

Illustrazione delle 5 soluzioni cyber security

10:30- | La consulenza Privacy: Andrea Accolla – AGM Solutions

Impatti privacy e le politiche di certificazione

10:45 |- Assicurazione Cyber: Stefano Domenghini – Solaris Coop.

La copertura assicurativa Cyber Risk

11:10 |- Conclusioni da parte di I&T Hub