“Il Collegio”, sarà girato a Bergamo il nuovo reality di Magnolia

Il CollegioIl docu-entertainment sul mondo della scuola sarà messo in onda tra ottobre e novembre prossimi su Rai 2. E’ una novità firmata da Magnolia, la società di produzione fondata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, oggi diluita in un grande gruppo che fa capo a Bollorè. Il programma altro non è che il format inglese “That’ll Teach ‘Em”, prodotto da Twenty Twenty television per Channel 4 e riadattato nella versione italiana col titolo “Il Collegio”. A darne l’annuncio è stata la direttrice di Rai2, Ilaria Dallatana, un passato da dirigente in Magnolia, che ha anche anticipato che il programma sarà girato nella Bergamasca. “Abbiamo trovato un bellissimo collegio vicino a Bergamo come ambientazione”. Nulla di più sulla location, ma trattari del Celana, a Caprino Bergamasco, struttura che sembra offrire tutti i requisiti per ospitare il reality: grandi spazi, libero e di ottima fattura architettonica. Una scelta casuale quella di Bergamo? Forse sì, ma non è da escludere che ci possa essere anche lo zampino di Gori, forte del suo passato in Magnolia e pronto a indirizzare la produzione su una struttura che aspetta solo di essere utilizzata.

Tornando al “Collegio”, si tratta di un reality che metterà a confronto i metodi di insegnamento rigidi del passato, nelle scuole degli anni ’50 e ’60, con quelli moderni. Un gruppo di adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, verrà ripreso in tutte le attività (sportive e culturali) mentre frequenta per alcune settimane un college dove sarà chiamato a sottostare alle ferree regole degli insegnanti e al controllo di supervisori integerrimi. I ragazzi, insomma, proveranno sulla loro pelle i metodi severi di un tempo, quando i docenti erano freddi e distanti e non c’era nessun aiuto (o distrazione) tecnologico. L’obiettivo del docu-entertainment è quello di verificare se il vecchio metodo portava a risultati di apprendimento migliori o peggiori di quelli attuali. Il format è stato adattato in Francia, Spagna, Norvegia, Germania, Belgio, Olanda e Cile.




Itis Paleocapa / Sabato l’inaugurazione di “TIME”, il primo Museo scolastico della Bergamasca

Da sinistra: Alessandro Gigli, presidente dell'Associazione ex Allievi dell'Esperia, e Imerio Chiappa, dirigente scolastico dell'ITIS Paleocapa
Da sinistra: Alessandro Gigli, presidente dell’Associazione ex Allievi dell’Esperia, e Imerio Chiappa, dirigente scolastico dell’ITIS Paleocapa

L’Itis Pietro Paleocapa, la scuola che ha formato la maggior parte degli Imprenditori e dei dirigenti industriali della Bergamasca, si proietta nel futuro ricordando il proprio passato. Sabato 11 giugno, in un’ala completamente rinnovata dello storico Istituto di via Mauro Gavazzeni, sarà inaugurato “TIME – Esperia Industrial Museum”, il primo Museo scolastico della provincia di Bergamo.  Acronimo di Tessile, Informatica, Meccanica, Elettrotecnica ed Elettronica, i principali indirizzi formativi dell’Itis Paleocapa, “TIME” punta a diventare un modello per l’ammodernamento della didattica. “Quello che inaugureremo fra quattro giorni – ha esordito il Dirigente scolastico dell’Itis, Imerio Chiappa, durante la presentazione dell’evento – sarà un Museo diffuso, polivalente e dinamico. Un luogo che, oltre a valorizzare il patrimonio industriale del Territorio, sarà costantemente proteso al futuro. Sabato realizzeremo un sogno che renderà l’Esperia più moderna e più vicina agli studenti e alle imprese”. “In una parte dei 650 metri quadrati attualmente occupati da “TIME” – ha proseguito Chiappa – sono già state alloggiate oltre venti macchine che hanno fatto la storia dell’industria bergamasca. In un’altra zona, attigua alla prima, saranno ospitati conferenze, incontri a tema e riunioni per 250 persone. In una terza area, pari ad ulteriori 200 metri quadrati ancora in fase di allestimento, gli studenti troveranno le condizioni ideali per progettare e sperimentare i macchinari del futuro partendo da ciò che è stato”.

L’area museale accoglie  macchinari, strumenti e vari oggetti da lavoro provenienti dai settori di lavorazione più disparati: da pezzi di fine Ottocento a robot e sistemi produttivi automatizzati fino a sonde e veicoli per le esplorazioni spaziali. <Buona parte dello spazio espositivo – ha aggiunto il Dirigente scolastico – è riservato al settore meccanico, storico punto di forza dell’Istituto. Ma anche i settori elettronico, elettrotecnico informatico e  tessile (sistema moda) sono decisamente ben rappresentati”. Sulle principali tappe che hanno portato alla nascita di TIME-Esperia Industrial Museum si è invece soffermato Alessandro Gigli, presidente dell’Associazione ex Allievi dell’Esperia. “L’idea di realizzare un Museo della tecnica e dell’industria bergamasca – ha esordito – risale ai primi anni Novanta e l’artefice fu l’allora Preside, il prof. Michele Nicastri. Ma solo un paio d’anni fa, quell’idea prese finalmente corpo e forma. Il neo insediato Dirigente – ha ricordato Gigli – mi parlò, in termini entusiastici, di un’esperienza appena fatta in Svezia dove, al tradizionale metodo frontale ‘cattedra-banchi’ ne era stato affiancato uno con ‘isole aperte’ in grandi spazi. E la vasta area degli shed, circa 5000 metri quadrati, fece immediatamente sognare la possibilità di poter riprodurre una situazione simile”.

Insieme, Chiappa e Gigli iniziarono a sensibilizzare alcuni fra i più importanti imprenditori bergamaschi sull’opportunità di dotare il ‘Paleocapa’ di un proprio Museo. Un luogo che, oltre a conservare macchine e documenti riguardanti alcune delle tappe più significative compiute dall’industria nella provincia, potesse ospitare al suo interno anche spazi dedicati alla didattica e all’orientamento. Già il primo contatto con Domenico Bosatelli fu di buon auspicio. “In quell’occasione il presidente di Gewiss Spa ci suggerì di realizzare nel nascituro Museo una ‘bottega’, uno spazio, cioè, in cui gli studenti potessero apprendere i segreti dei macchinari e dei mestieri, lavorandoci sopra> hanno ricordato Imerio Chiappa e Alessandro Gigli. A quell’incontro ne seguirono altri, i più importanti dei quali con Roberto Sestini e, solo un anno fa, con Alberto Bombassei. “Il primo, nella duplice veste di Presidente del Comitato pro ITIS Paleocapa e Natta – espressione di Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo e Ubi banca – oltre che di Presidente di SIAD, approvò l’idea alla cui realizzazione ha partecipato attivamente, con idee e risorse”  ha ricordato Chiappa. “Il presidente di Brembo Spa – ha aggiunto il presidente Gigli – offrì all’Associazione di cui fa parte, in quanto ex allievo dell’Esperia, un’importantissima erogazione liberale, cui ne seguì un’altra  accompagnata dalla donazione di alcune macchine da esporre nel nascituro Museo”.

“Da quel momento, il progetto ha catalizzato attorno a sé un crescente numero di simpatizzanti e di sostenitori: sia nella comunità degli ex allievi dell’Esperia, molti dei quali hanno lavorato gratuitamente a specifiche fasi, sia fra realtà ed imprese esterne, che hanno offerto aiuti, contributi e sostegni manifatturieri oltre che economici per il restauro, il ripristino e la rimessa in funzione di macchinari e macchine; sia tra il personale docente e non docente del Paleocapa, che ha operato su più fronti per arrivare all’inaugurazione del Museo, sia tra gli studenti dell’Esperia cui va attribuito il merito della scelta del nome e della realizzazione del logo” hanno sottolineato dirigente scolastico e presidente degli ex allievi.

E sabato 11 giugno, alla presenza, tra i numerosi invitati, del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, verrà inaugurato “TIME – Esperia Industrial Museum”, il primo Museo scolastico della provincia di Bergamo. Alla cerimonia farà seguito una tavola rotonda sul tema ‘Il Museo interattivo dell’Esperia, esempio di didattica laboratoriale’, cui parteciperanno, fra gli altri, Ercole Galizzi, presidente di Confindustria Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e l’on. Pia Locatelli. Sarà poi la volta della lectio magistralis di Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo, che tratterà di “Evoluzione e dinamica industriale della Bergamasca: il ruolo dell’Esperia”. La mattinata si concluderà con la premiazione dei tre studenti finalisti del concorso indetto per la creazione del logo per il Museo “TIME”,  e con la consegna di tre targhe a rappresentanti del Personale della Scuola e degli Studenti che hanno così intensamente lavorato per arrivare a questo ambizioso traguardo.

 




Graziani agli studenti: “Mettetevi in gioco”

Patrizia Graziani
Patrizia Graziani

Con la campanella di mercoledì 8 giugno terminano le lezioni nelle scuole lombarde. Per molti inizieranno le vacanze, mentre gli esami di Stato interesseranno 19.552 studenti delle scuole bergamasche. A cominciare per primi sono gli 11.454 alunni di terza della scuola secondaria di primo grado che affronteranno le prove appena conclusi gli scrutini finali e il 16 giugno lo scritto nazionale Invalsi, di italiano e matematica, uguale in tutta Italia. Per gli 8.098 candidati di quinta superiore il via agli esami di Stato è fissato al 22 giugno con lo scritto di italiano. Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, rivolge un messaggio di saluto e di augurio agli studenti e al personale della scuola.

“Sta terminando – scrive Graziani – un anno prospero di progettualità per la scuola bergamasca, inclusiva, innovativa, vivace e coraggiosa, con un’offerta di valore e di valori, a garanzia delle migliori opportunità formative per tutti e per ciascuno. Tanti bambini e ragazzi, soprattutto grazie alla scuola, costruiscono un concreto e realistico progetto di vita. Finiti gli scrutini, molti studenti e docenti saranno impegnati negli esami di Stato.  Ragazzi, mettetevi in gioco e vivete senza ansia l’appuntamento con gli esami, da considerare un’occasione favorevole per fare la sintesi del percorso scolastico e un punto di slancio verso nuove scoperte ed esperienze, di studio o di lavoro. L’esame va visto come momento di crescita, per il proprio futuro e non soltanto dal punto di vista dei risultati. Date il massimo e tirate fuori il meglio di voi stessi, con energia e impegno! In questi anni vi siete arricchiti di conoscenze e competenze, avete compreso l’importanza di essere buoni cittadini contribuendo alla costruzione del bene comune. Agli esami, che quest’anno cadono nei settant’anni dalla nascita della Repubblica italiana, date prova di quanto, tanto, valete come persone e cittadini. Ai commissari e ai presidenti di commissione richiedo come sempre di operare con rigore e serietà, uniti ad un atteggiamento di accoglienza e attenzione, per valorizzare le qualità di tutti gli studenti. Sono certa che svolgerete un buon lavoro, con spirito di dedizione ed elevata professionalità. Buon esame e buona vita”.




Turismo, «così prepariamo i nuovi professionisti. Ma a Bergamo manca un interlocutore unico»

vittorio emanuele RIT

Se il turismo è una chance per Bergamo e la sua provincia, la scuola è pronta a fare la sua parte per offrire profili in linea con i bisogni delle aziende e del territorio. Succede al Vittorio Emanuele II, l’Istituto tecnico commerciale e turistico cittadino che, dietro la possente facciata piacentiniana di piazzale Alpini e oltre lo stereotipo che vuole il mondo dell’istruzione lontano ciò che lo circonda, ha intrapreso, secondo i dettami delle ultime riforme, l’ardua strada di riscrivere il paradigma della formazione e lo ha fatto chiamando a raccolta imprese, Università, istituzioni e associazioni.

Lorena Peccolo è la preside – sì, la chiamano ancora così – dell’Istituto, che nell’anno scolastico 2015/16 conta 1.274 studenti e 54 classi, 29 dell’indirizzo turistico, che ne fanno la sede più consistente della nostra provincia, e 25 in quello di Amministrazione, Finanza e Marketing.

Il turismo è una risorsa “giovane” per la Bergamasca e la scuola ha un ruolo fondamentale nel preparare una nuova generazione di addetti che permettano al settore di crescere e svilupparsi. Come si sta muovendo il Vittorio Emanuele?

Lorena Peccolo, dirigente scolastico da 25 anni, è alla guida del "Vittorio Emanuele" da quattro. Ha lavorato prevalentemente nella scuola di base ed è specializzata sui sistemi di valutazione della scuola
Lorena Peccolo, dirigente scolastico da 25 anni, è alla guida del “Vittorio Emanuele” da quattro. Ha lavorato prevalentemente nella scuola di base ed è specializzata sui sistemi di valutazione della scuola

«Nel 2013 la nostra scuola è stata capofila della creazione del Polo tecnico professionale del turismo, un’aggregazione promossa dalla Regione Lombardia tra scuole, enti di formazione, Università e realtà del territorio per costruire profili che siano funzionali ai reali fabbisogni».

Chi fa parte del Polo e quali iniziative sono state realizzate?

«Il nostro Polo, che si chiama “Vaprotur” – Valorizzazione, Promozione Turistica, conta 18 componenti, tra istituti superiori, centri di formazione professionale, aziende, enti di promozione del territorio, associazioni di categoria e Università, con il Cst – Centro studi sul territorio e il Cestit – Centro studi per il turismo e l’interpretazione del territorio. Nel 2014 è stato uno degli 11 Poli, su 52 presenti in Lombardia, finanziati dal bando premialità della Regione con 30mila euro. La presenza di un coordinamento tra tutti i soggetti ha inoltre permesso di realizzare nell’anno scolastico 2013-14 un corso Ifts, post diploma di un anno, costruendo il prototipo del profilo di competenze per questo tipo di corso».

Quali esigenze di formazione ha portato in evidenza il Polo?

«Un confronto illuminante è stato quello con l’Ascom. Il responsabile dei Distretti per l’Associazione, Roberto Ghidotti, ci ha segnalato come criticità la scarsa conoscenza del territorio da parte dei ragazzi, ne è nato un percorso sui Distretti dell’Attrattività e le loro risorse. Un altro versante sul quale abbiamo ritenuto strategico soffermarci è stata la formazione di studenti e insegnanti sull’analisi del sistema economico del turismo, dei suoi indicatori, sviluppato dal Cestit dell’Università».

Insomma, la collaborazione lungo la “filiera” del turismo sta permettendo di fare programmi scolastici più mirati…

«E l’azione che si intensifica con l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, entrata in vigore quest’anno per le terze. Essersi interfacciati già con i partner del Polo si è rivelato preziosissimo per costruire il programma dell’Istituto. Siamo riusciti ad organizzare un percorso organico, non interventi spot, per comporre, dalla terza alla quinta, un profilo di competenze adeguato alle esigenze e consegnare al territorio studenti preparati».

Cosa prevede il vostro programma di alternanza scuola-lavoro?

«Quest’anno le cinque terze coinvolte si sono soffermate sulla conoscenza del territorio. Hanno incontrato tutti i soggetti che compongono il sistema del turismo della provincia ed ognuno ha illustrato loro cosa fa e come lavora. In quarta il focus sarà sugli itinerari e i Distretti dell’Attrattività, vedranno cioè tutti gli aspetti che hanno imparato a conoscere quest’anno integrati all’interno di ogni area. Studieranno inoltre la legge regionale sul turismo e svilupperanno le competenze di comunicazione. In quinta, invece, è previsto lo studio degli indicatori economici del turismo, del sistema museale, del turista dal punto di vista antropologico e l’analisi di altri sistemi turistici».

La novità è che i ragazzi affrontano questi argomenti non solo sui libri e in aula, ma cimentandosi in prima persona su alcuni progetti.

«Ogni classe declina i temi su progetti specifici. Quest’anno, ad esempio, due classi hanno fatto formazione sugli eventi e lavorato con Skay Class con cui già collaboravamo per la manifestazione “I Maestri del Paesaggio”, altre due hanno approfondito la gestione dell’accoglienza in un bed and breakfast, mentre una è stata coinvolta nel progetto della candidatura delle mura di Bergamo nel patrimonio Unesco per realizzare un sito e un sistema di comunicazione rivolto ai propri coetanei. È un lavoro che coinvolge anche una nostra quinta che sulle mura patrimonio Unesco ha realizzato una narrazione multimediale. Al di là dell’alternanza, inoltre, alcuni studenti sono coinvolti in esperienze e progetti, anche internazionali, come quello sul turismo sostenibile portato avanti da due classi nell’ambito del programma Erasmus».

vittorio emanuele (9)Quante ore sono dedicate all’alternanza?

«La legge ne prevede 400 nei tre anni, noi quest’anno ne abbiamo già totalizzate circa 200, tra interventi di esperti a scuola e tirocini in aziende. La priorità è stata infatti quella di costruire le conoscenze e di fare esperienze significative».

Che effetti hanno sull’apprendimento questi nuovi approcci?

«La sfida è proprio legata al fatto che, mobilitandoli con logiche progettuali, i ragazzi siano più capaci di operare, siano più motivati, più preparati, abbiano più senso di responsabilità ed arrivino alla fine della quinta più competenti. Con l’alternanza si passa dal modello “so-ripeto” al misurarsi su quello che si crede di sapere e di saper fare con costante riflessione e autovalutazione».

Del resto, oggi il lavoro occorre inventarselo, meglio quindi cominciare per tempo…

«In effetti sì e non vale solo per il lavoro indipendente, anche quello dipendente ha bisogno di una buona dose di autoimprenditorialità. Il lavoro non è più solo esecutivo e individuale, ma richiede capacità di interpretazione, elaborazione e collaborazione. È un atteggiamento che va incoraggiato anche nell’apprendimento».

Un bello scarto rispetto alle “vecchie” lezioni…

«Il Polo e l’alternanza sono a pieno titolo dentro al processo che vede la scuola passare dalla formazione del capitale umano a quella del capitale sociale, cioè delle competenze per lo sviluppo del territorio. La grande questione è definire quali sono le conoscenze ed i saperi indispensabili e come insegnarli e valutarli, il dato certo è che si tratta di un percorso dal quale non si torna indietro».

Come hanno risposto le imprese alla richiesta di collaborare con la scuola?

«Con grandissima disponibilità, interesse, capacità e, non ultima, generosità, dato che gli interventi sono stati tutti effettuati a titolo gratuito. Tutti si sono messi in gioco, hanno voluto coinvolgere e trasmettere le proprie esperienze ai ragazzi».

E docenti e studenti come stanno vivendo questa trasformazione?

«È chiaro che si tratta di un grande sforzo, che richiede di rivedere orari, programmi, valutazione (naturalmente anche per l’indirizzo in Amministrazione, Finanza e Marketing). È faticoso, ci sono criticità e resistenze, ma abbiamo insegnati motivati e capaci, in grado di trainare questo processo. Credo che la chiave sia la fiducia. L’auspicio è che quella fiducia che ci ha attribuito così apertamente il mondo esterno possa svilupparsi anche nel rapporto tra i docenti e tra docenti e studenti».

Ma a che punto è il turismo a Bergamo?

«Il grosso problema è che non c’è un interlocutore unico. La nostra scuola ha dovuto costruire le collaborazioni una per una e i nostri ragazzi dovrebbero, alla fine della quinta, avere una visione di sistema ma il sistema non è ancora consolidato, non c’è ancora stato un preciso investimento del territorio su questa dimensione dell’economia. La nuova legge regionale sul turismo comprende modelli di governance, visione strategica e definizione della regolamentazione e del controllo, ma non c’è ancora un organismo a Bergamo che su questo si interfacci direttamente con la scuola. Per la verità la legge regionale non fa nemmeno un cenno alle scuole come soggetti coinvolti nello sviluppo turistico e questo la dice lunga su quanto c’è ancora da fare, ma siamo veramente tutti consapevoli che serve incontrarsi e collaborare».




Dote Scuola, prorogata al 30 giugno la presentazione delle domande

È stata prorogata al 30 giugno 2016 alle ore 12 la chiusura del bando Dote Scuola 2016/2017 per le Componenti “Buono Scuola” e “Contributo per l’acquisto dei libri di testo e/o dotazioni tecnologiche”.

Il provvedimento è contenuto in un Decreto della direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, che prende atto della richiesta delle famiglie, delle Scuole e dei Comuni di avere a disposizione un tempo maggiore per la predisposizione delle domande anche in considerazione dei tempi necessari al rilascio della certificazione Isee, da parte dei Caf, che sono contestualmente impegnati nell’assistenza ai cittadini per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Anche i  termini per le sole attività di protocollazione svolte da parte delle scuole paritarie e dei Comuni di residenza dei richiedenti sono stati prorogati, fino alle ore 12 dell’8 luglio 2016.

COMPONENTE “CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DEI LIBRI DI TESTO, DOTAZIONI TECNOLOGICHE E STRUMENTI PER LA DIDATTICA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria di Istruzione presso le scuole secondarie di I grado (classi I,II e III), scuole secondarie di II grado (classi I e II), paritarie e statali con sede in Regione Lombardia o Regioni confinanti, ed a studenti frequentanti istituzioni formative (IeFP classi I e II) in possesso di accreditamento regionale, purché lo studente, terminate e lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 15.494,00. L’età massima dello studente beneficiario del contributo è di 18 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

Novità Anno Scolastico 2016/2017
  • Il carnet cartaceo non esiste più.
  • Il valore del buono sarà caricato unicamente sulla CRS o sulla TS-CNS dei richiedenti e sarà spendibile per l’acquisto dei prodotti presso la rete distributiva convenzionata entro la scadenza inderogabile del 31 dicembre 2016.

COMPONENTE “BUONO SCUOLA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso scuole elementari, medie e superiori, paritarie e statali che applicano una retta d’iscrizione e frequenza, aventi sede in Lombardia o in Regioni confinanti, purché lo studente, terminate le lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 42.000,00. L’età massima dello studente beneficiario del Buono scuola è di 21 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su http://www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è possibile consultare e scaricare una guida completa alla compilazione (dalla sezione AIUTO).

La domanda può essere compilata e presentata anche presso il Comune di residenza o la Scuola paritaria dove lo studente si iscrive, i quali garantiscono supporto informativo ed assistenza. La conferma dell’avvenuto esito di ammissione alla Dote avverrà attraverso un sms oppure attraverso un messaggio di posta elettronica rispettivamente al numero di cellulare o all’indirizzo e-mail dichiarati nella domanda.

La relativa procedura prevede le seguenti fasi: registrazione, compilazione della domanda, sottoscrizione della domanda con firma autografa, sottoscrizione della domanda con firma digitale.

INFORMAZIONI

Per qualsiasi informazione di carattere generale è possibile rivolgersi agli sportelli di Spazio Regione di Regione Lombardia oppure chiamare il numero verde 800318318. Per problematiche specifiche è possibile scrivere a:dotescuola@regione.lombardia.it




Premio allo studio, assegno della BCC a 40 laureati e 4 diplomati

bergamasca orobica lauree 206_4_resizeQuaranta  laureati con votazione minima di 99/110 e 4 diplomati che hanno raggiunto almeno i 90 punti su 100 sono stati i ragazzi premiati dalla BCC Bergamasca e Orobica per aver concluso il ciclo di studi nel 2015. Un traguardo che l’Istituto di Credito ha voluto siglare con il conferimento di un “Premio allo studio”, riconoscimento al lavoro svolto sui libri e porta fortuna simbolico per iniziare una seconda fase della propria carriera. Un assegno è stato infatti consegnato ai neo dottori e ai neo diplomati direttamente dalla presidenza e dalla direzione generale lo scorso 25 maggio nella sede di Zanica durante una cerimonia di premiazione che ha visto anche la presenza di Elena Gotti, Responsabile del Servizio orientamento e Programmi internazionali dell’ Università di Bergamo. A ricevere l’assegno e la pergamena nominale, in ricordo della giornata, sono stati 22 neodottori con laurea Triennale e 18 con laurea Magistrale. Per la compagine dei diplomati, invece, sono stati i liceali (scientifico e linguistico) a potersi fregiare della medaglia allo studio.




Dote Scuola, fino al 30 maggio le domande di contributo

libri - libreriaLe famiglie lombarde hanno tempo fino al 30 maggio per compilare la domanda online di contributo per l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica e per il buono scuola.

È possibile presentare domanda per le seguenti componenti Dote Scuola 2016/17

COMPONENTE “CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DEI LIBRI DI TESTO, DOTAZIONI TECNOLOGICHE E STRUMENTI PER LA DIDATTICA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria di Istruzione presso le scuole secondarie di I grado (classi I,II e III), scuole secondarie di II grado (classi I e II), paritarie e statali con sede in Regione Lombardia o Regioni confinanti, ed a studenti frequentanti istituzioni formative (IeFP classi I e II) in possesso di accreditamento regionale, purché lo studente, terminate e lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 15.494,00. L’età massima dello studente beneficiario del contributo è di 18 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

Novità Anno Scolastico 2016/2017
  • Il carnet cartaceo non esiste più.
  • Il valore del buono sarà caricato unicamente sulla CRS o sulla TS-CNS dei richiedenti e sarà spendibile per l’acquisto dei prodotti presso la rete distributiva convenzionata entro la scadenza inderogabile del 31 dicembre 2016.

COMPONENTE “BUONO SCUOLA”

Destinata a studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso scuole elementari, medie e superiori, paritarie e statali che applicano una retta d’iscrizione e frequenza, aventi sede in Lombardia o in Regioni confinanti, purché lo studente, terminate le lezioni, rientri quotidianamente alla propria residenza e non risulti beneficiario per la stessa finalità ed annualità scolastica di altri contributi pubblici.

Il nucleo familiare richiedente deve avere una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), inferiore o uguale a € 42.000,00. L’età massima dello studente beneficiario del Buono scuola è di 21 anni.

Il valore del buono sarà determinato in base alla situazione economica (ISEE) della famiglia dello studente e all’ordine di scuola frequentata.

Per presentare la domanda occorre essere in possesso della certificazione ISEE in corso di validità. Si consiglia pertanto di verificare la data di scadenza per rinnovare in tempo il documento. La maggioranza delle certificazioni ordinarie sono scadute il 15 gennaio 2016.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su http://www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è possibile consultare e scaricare una guida completa alla compilazione (dalla sezione AIUTO).

La domanda può essere compilata e presentata anche presso il Comune di residenza o la Scuola paritaria dove lo studente si iscrive, i quali garantiscono supporto informativo ed assistenza. La conferma dell’avvenuto esito di ammissione alla Dote avverrà attraverso un sms oppure attraverso un messaggio di posta elettronica rispettivamente al numero di cellulare o all’indirizzo e-mail dichiarati nella domanda.

La relativa procedura prevede le seguenti fasi: registrazione, compilazione della domanda, sottoscrizione della domanda con firma autografa, sottoscrizione della domanda con firma digitale.

TERMINI

Le domande per l’assegnazione della dote scuola, relativamente alle suddette componenti per l’anno scolastico 2016/2017, possono essere presentate dalle ore 12 del 29 marzo 2016 alle ore 17 del 30 maggio 2016.

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica sul portale dedicato. In caso di necessità è possibile ottenere supporto informatico e assistenza alla compilazione presso il proprio comune di residenza, la scuola paritaria dove lo studente è iscritto, gli sportelli di Spazio Regione dislocati nei capoluoghi di provincia.

Per fronteggiare eventuali sovraccarichi in prossimità della scadenza del presente avviso, ai suddetti enti è consentito procedere alla protocollazione delle domande regolarmente pervenute entro il suddetto termine, fino alle ore 12 del 10 giugno 2016.

Non sono ritenute valide le domande pervenute in formato cartaceo (ad esclusione degli specifici casi illustrati di seguito).

La domanda è redatta sotto forma di autocertificazione, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. La Regione effettua controlli sulla veridicità delle dichiarazioni fornite e, in caso di dichiarazioni mendaci, provvede alla revoca della dote, all’applicazione delle sanzioni previste e, qualora ve ne siano gli estremi, alla denuncia per falsa dichiarazione.

L’esito della richiesta di Dote verrà comunicato con un messaggio al numero di cellulare oppure di posta elettronica, a seconda di quanto indicato dal richiedente nella domanda.

È possibile presentare una domanda di Dote Scuola dopo la data di scadenza, in formato cartaceo, solo ed esclusivamente nei seguenti casi:

  • cambio scuola da statale o da istituzione formativa accreditata a scuola paritaria o viceversa, qualora avvenisse dopo la data del 31 maggio 2016: è possibile presentare domanda cartacea (Modulo A) entro il termine inderogabile delle ore 12 del 30 novembre 2016;
  • nuova residenza in Regione Lombardia: è possibile presentare domanda cartacea (Modulo B), entro il termine inderogabile delle ore 12 del 30 settembre 2016.

Le domande possono essere trasmesse via telefax, come allegati di posta elettronica o con altri mezzi.

INFORMAZIONI

Per qualsiasi informazione di carattere generale è possibile rivolgersi agli sportelli di Spazio Regione di Regione Lombardia oppure chiamare il numero verde 800318318. Per problematiche specifiche è possibile scrivere a: dotescuola@regione.lombardia.it




Borgo Palazzo più accessibile, mappe in braille per aiutare i non vedenti

borgo palazzo - progetto orientiamoci (4)
Nicola Viscardi (a sinistra) con gli studenti del progetto “Orientiamoci”

Metti un laboratorio artigiano tecnologico e multidisciplinare, un borgo che vuole rigenerarsi e un gruppo di studenti desiderosi di misurarsi su un progetto concreto. Uniscili all’attenzione per le persone con disabilità e all’entusiasmo dei giovani ed ecco “Orientiamoci”, un progetto per la stampa 3D di cartine in braille da apporre ai semafori di via Borgo Palazzo, per agevolare nel loro percoso le persone cieche e ipovedenti.

A realizzarlo sono i ragazzi di quarta e quinta dei corsi per elettricisti e carrozzieri dell’Abf di Trescore Balneario all’interno dell’ArtiLab, lo spazio attrezzato e gestito dai Giovani di Confartigianato Bergamo che ha recuperato una vetrina sfitta (l’ex sede Ubi Banca al numero 93) e si è aperto alla città e al territorio con seminari, eventi e workshop.

Grazie alla tecnologia 3D i ragazzi hanno messo a punto delle mappe tattili, facilmente realizzabili e con costi bassi, che posizionate agli incroci possono aiutare le chi ha handicap visivi ad orientarsi e a muoversi con maggiore sicurezza.

Le schede hanno già ricevuto l’approvazione della sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e sono state presentate al tavolo per l’abbattimento delle barrire architettoniche, ora attendono l’ok dal Comune per l’installazione. «L’iniziativa ha molteplici valenze – evidenzia Nicola Viscardi, presidente della associazione Botteghe di Borgo Palazzo e componente del Gruppo Giovani Artigiani -. La principale è che mostra ai ragazzi che possono “inventarsi” un lavoro, che possono dare una risposta sociale cimentandosi in un percorso imprenditoriale. È un tema importante la promozione dell’imprenditorialità, stimolare a mettersi in gioco e dare risposte ai bisogni, anche grazie alle nuove tecnologie. Il progetto inoltre è strettamente legato al Borgo, nasce nel suo laboratorio e potrà migliorare l’accoglienza e l’accessibilità complessiva, renderlo alla portata di tutti».

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Anche l’analcolico fa festa. Ecco le proposte dei “Giovani Spiriti”

Gara cocktail Giovani Spiriti - gruppo

Per combattere l’abuso di alcol tra i giovani cosa c’è di meglio che chiedere a loro di mettersi in gioco per creare drink analcolici? È quanto accaduto – tra le varie iniziative – alla festa finale di Giovani Spiriti, progetto di prevenzione globale all’uso di sostanze legali e illegali e di altri comportamenti a rischio (quali la guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive, il gioco d’azzardo, l’utilizzo smodato di smartphone e tablet, l’utilizzo offensivo dei social network), promosso dall’Ats Bergamo e dall’Ufficio Scolastico Territoriale in stretta collaborazione con il Dipartimento Dipendenze dell’Asst Papa Giovanni XXIII e con il Sert dell’Asst Bergamo Est.

Si tratta di un percorso biennale, partito nel 2010, rivolto agli adoloscenti del primo e del secondo anno delle superiori (fase ricca di potenzialità ma anche di rischi, viene evidenziato dai promotori), coinvolgendo diversi attori della vita scolastica. Nella sua ultima edizione (2015-16) ha interessato 11 tra istituti superiori e centri di formazione professionale, 2.507 studenti, 70 insegnanti e 100 genitori, mentre nei suoi sei anni di vita ha raggiunto un totale di 40 scuole, 450 insegnanti, 13.300 studenti e 800 genitori.

Giovani Spiriti - trucco azzardatoL’evento finale, organizzato il 20 maggio allo spazio giovanile Polaresco, a Bergamo, ha rappresentato un’occasione di confronto e condivisione con il territorio, ma, soprattutto, ha valorizzato il protagonismo dei ragazzi. Alle testimonianze degli educatori, delle istituzioni e degli operatori, si sono infatti affiancati la visione e la premiazione di quattro video vincitori del concorso Giovani Spiriti 2016, l’allestimento di un percorso a ostacoli, a cura di Safe Driver, da provare prima senza maschera (sobri) e poi con una maschera che simula una capacità visiva simile a quella con alcolemia pari a 0,8 g (il limite legale per poter guidare è 0,5 g), un laboratorio di trucco tematizzato al gioco d’azzardo e musica legata ai temi del progetto, curati entrambi dalla scuola Sistema.

Tra i momenti più vivaci e appassionati, come anticipato, la gara di cocktail analcolici, che ha avuto anche il sostegno dell’Ascom, rappresentata nella giuria tecnica da Vincenza Carissimi, vicepresidente del Gruppo Caffè bar. In sfida la Fondazione Isb di Torre Boldone e l’Ipssar Sonzogni di Nembro con quattro allievi ciascuno.

concorso cocktail giovani spiriti - un momento della garaIl primo premio, ex aequo, è andato a Francesco Marchini dell’Ipssar di Nembro che ha realizzato il drink Bitter Sweet (preparato con bitter analcolico, succo di cranberry e soda water) e a Nicola Brevi dell’Isb di Torre Boldone con Yellow Drink (a base di sciroppo di fiori di sambuco, succo di limone, pompelmo e ananas con buccia di limone e mirtilli per decorazione).

targa Ascom concorso giovani spiritiLa targa simpatia, messa in palio dall’Ascom e assegnata da una giuria di studenti, è andata invece Dimetro Pankenko (Nembro) con Sunset Lemonade. In gara anche Rassida Djebre con Melagrana, Sofia El Housni con Apple Dream e Diego Manzoni con Red Angel per l’Isb di Torre Boldone e Sofia Marchesi con Orange Berry e Maurizio Giovanetti con Tropical Summer per l’alberghiero di Nembro. I lavori sono stati coordinati da Fiorenzo Colombo (docente Isb) e da un rappresentante dell’Associazione barman professionale Abi. In giuria anche Luca Rebuzzi del Reef Cafè, Marco Bonomi di Edonè e Luca Biffi dell’Ats Bergamo. «Una bellissima iniziativa – commenta entusiasta Vincenza Carissimi -, i cocktail sono stati preparati con cura ed i ragazzi erano molto motivati. È importante partire da loro per sensibilizzare su un tema importante come la prevenzione all’alcol, perché sono giovani ma anche perché saranno i baristi di domani». I partecipanti sono stati premiati con magliette Giovani Spiriti (Atena), buoni consumazione analcolica (Edonè) e premi offerti da Abi Professional. Le due scuole alberghiere hanno anche curato il grande rinfresco analcolico conclusivo.

Per quanto riguarda il concorso video, il primo premio è andatto alla I B dell’Isb di Torre Bordone che ha realizzato il video clip musicale “Il burattino: diamo un taglio alla dipendenza”; al secondo posto si è classificata la II S dell’Istituto Romero di Albino con la parodia della canzone Maria Salvador di J-Ax, sul tema del gioco d’azzardo; terzo posto per la I D, sempre dell’Isb di Torre Boldone, con “Non c’è niente di figo pensa con la tua testa”. Menzione speciale della giuria per il video della II A dell’Ipssar Nembro con il Telegiornale del Gioco d’azzardo, per la complessità e varietà del progetto.




Due borse di studio in memoria del professor Notarstefano

NotarstefanoNella sala consiglio del Rettorato dell’Università di Bergamo sono state consegnate 2 borse di studio alla memoria del professor Cosimo Notarstefano, docente di Legislazione del Turismo e di Aspetti giuridici, culturali e linguistici dell’Unione Europea presso le Facoltà di Lingue e Letterature Straniere delle Università degli Studi di Bergamo. A lui è dedicato il sito web www.cosimonotarstefano.it, che raccoglie tutte le pubblicazioni del docente. “Le borse di studio sono un desiderio di mio figlio, che amava i suoi studenti ed era capace di stare ore a parlare con loro e aveva un’attenzione particolare per le condizioni disagiate” ha commentato la madre del professore Katia Mastropaolo Notarstefano, che ha personalmente consegnato le borse di studio a Elena Barcella e Mauro Conti, iscritti al primo anno del corso di laurea magistrale di Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici. Entrambi utilizzeranno la borsa di studio per il programma Double Degree che li porterà negli Stati Uniti, uno specchio della volontà dell’Ateneo di creare per tutti gli studenti un’opportunità di studiare o fare un tirocinio in un contesto internazionale. Al ricordo del Rettore Remo Morzenti Pellegrini si è unito il professor Maurizio Gotti direttore del Dipartimento di Lingue, letterature straniere e comunicazione, la professoressa Rossana Bonadei collega del prof. Notarstefano e il professor Andrea Macchiavelli. Scomparso improvvisamente tra il 5 e il 6 gennaio 2011, Cosimo Notarstefano ha insegnato anche presso le Università di Bari e del Salento. Jean Monnet Professor dal 1996 (Chair di Diritto dell’Unione Europea) svolgeva attività di consulenza giuridico-economica, studi di fattibilità, programmazione territoriale e project-financing per organismi internazionali (UE, CUM/UNESCO, OMT, CNR) ed enti locali (Regioni, Province, Comuni). Autore e curatore di 70 pubblicazioni scientifiche e divulgative su tematiche attinenti l’Unione Europea (tra cui i Tomi “Thesaurus Multilingue del Turismo”, “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa”, “Guida didattica all’impostazione LEADER”), dal 2003 era Coordinatore del Polo “Euromediterraneo Jean Monnet” promosso dalla DG EAC della Commissione Europea. Responsabile scientifico di diversi progetti afferenti ai P.I.C. Urban, Interreg, Leader, Equal e dei Campus europei del patrimonio, ambiente e turismo. Relatore a numerosi convegni nazionali ed internazionali su cooperazione internazionale, partenariato interuniversitario, turismo, patrimonio culturale, sviluppo sostenibile, programmazione comunitaria e diritto dell’UE.