Mi diplomo e poi? Un ciclo di incontri aiuta nelle scelte

Che fare dopo il diploma, come cercare lavoro, come avviare un’attività professionale in proprio? A tutte queste domande cercherà di rispondere, a partire dal 23 marzo, il ciclo di appuntamenti “Infowed – I mercoledì dell’Informagiovani”.

Si tratta di una serie di incontri pomeridiani di gruppo, pensati per approfondire alcune richieste dell’utenza relativamente alle scelte post diploma e ai primi passi nel mondo del lavoro: come orientarsi nella vasta offerta formativa, come cercare lavoro e di quali strategie e accortezze tener conto, in quali modi analizzare ed individuare le proprie competenze per arrivare ad una scelta professionale mirata, quali le opportunità ed i primi passi per trasformare buone idee in attività imprenditoriali, con un focus sulle opportunità nell’area delle arti.

Spazio Informagiovani è un servizio del Comune di Bergamo che offre una consulenza info-orientativa in diversi ambiti rivolta ai giovani e alle loro famiglie: studio e formazione, lavoro, tempo libero, mobilità, volontariato.

  • Il ciclo si apre mercoledì 23 marzo (ore 14.30-16.30) con l’incontro “Mi diplomo…e poi?”, organizzato per i diplomandi delle scuole secondarie di 2° grado. Diplomarsi è il primo passo, poi si aprono molte strade: il lavoro, la formazione, l’università. Quali sono gli strumenti utili per orientarsi e conoscere i diversi itinerari per esplorare l’offerta formativa e lavorativa del territorio?

Infowed proseguirà nelle prossime settimane toccando le altre tematiche in programma, pensate principalmente per i giovani sino ai 25 anni. Filo conduttore degli incontri sarà il lavoro: l’idea è di fornire un orientamento ampio, che parta da un supporto per rileggere e capitalizzare all’interno del proprio curriculum vitae le molteplici esperienze che i giovani vivono parallelamente ai percorsi formativi, ma di cui spesso faticano a riconoscere il valore in termini di conoscenze e competenze acquisite, per finire con uno sguardo sulle possibilità di crearsi un lavoro autonomo, passando anche attraverso gli addetti ai lavori: suggerimenti su come presentarsi al meglio alle aziende, forniti direttamente da chi si occupa della selezione del personale, e una data interamente dedicata al lavoro nel mondo artistico.

Ecco il calendario dei prossimi incontri
  • Mercoledì 6/04 (h. 14.30-16.30) “Una scelta professionale ben fatta”. Una buona scelta professionale va fatta con “stile”: un workshop dedicato a conoscere meglio il proprio stile personale per orientarsi in maniera efficace nella scelta della professione secondo le proprie caratteristiche e competenze.
  • Mercoledì 27/04 (h. 17-19) “Offerte di lavoro e ricerca del personale: chi, cosa e come?”. Le aziende che assumono giovani, quali canali e strumenti utilizzano per la loro ricerca? Cosa si aspettano dalle persone che incontrano? Chi sono i loro candidati ideali? Parliamone con gli addetti ai lavori.
  • Mercoledì 18/05 (h. 17-19) “Lavorare nell’Arte”. L’arte non è solo una passione, un sogno, un hobby: può essere anche una risorsa per trovare e creare lavoro. Incontriamo chi ha esperienza in questo settore per esplorare le opportunità in campo artistico e culturale offerte dal territorio.
  • Mercoledì tra maggio e giugno (da definire) “Non cerco lavoro: lo voglio creare!” – Infowed incontra il progetto Job in 3.0: Ciclo incontri sull’autoimprenditorialità. Come muovere i primi passi per trasformare una buona idea in un’impresa giovane e innovativa o in un’attività autonoma.

Il calendario degli incontri ancora in fase di definizione verrà pubblicato sul sito www.giovani.bg.it; la partecipazione è prevista previa iscrizione via mail – informagiovani@comune.bg.it, o telefono – 035 399675; l’iscrizione si intende per ogni singolo incontro e non vincola dunque a partecipare all’intera rassegna.

Per informazioni: Spazio Informagiovani del Comune di Bergamo, via del Polaresco 15 (quartire di Longuelo) tel. 035 399675-676 informagiovani@comune.bg.it; orari di apertura: lun-mer-ven dalle 15 alle 17 (è preferibile fissare un appuntamento).




SolarLab, per gli studenti del Natta premiazione in Senato

Young Minds nell’impianto Termodinamico di Massa Martana

 

Il 15 marzo prossimo, a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica con indirizzo di saluto del presidente Pietro Grasso, gli studenti del SolarLab dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo saranno nella ristretta schiera delle tre scuole premiate nell’ambito della cerimonia dei Cetri Educational Awards, per la realizzazione del loro progetto “Future Energy and Young Minds”.

Il SolarLab, in cui operano a tutt’oggi più di una trentina di studenti, è nato nel 2008 per iniziativa di docenti ed imprenditori convinti della necessità di investire nei giovani e nei loro sogni, per dare loro la possibilità di essere protagonisti nella pratica sul campo della ricerca scientifica, con impianti e strumentazioni all’avanguardia nel settore della produzione di energie rinnovabili.

Con il progetto “Future Energy and Young Minds” del SolarLab, la figura dello studente sperimentatore si è evoluta in quella di Young Minds, giovane mente che, oltre a interfacciarsi con il mondo del lavoro, attraverso esperienze tra scuola e imprese, e crearsi un percorso di ricerca personale, vuole contestualizzare le proprie conoscenze e collaborare alla creazione di un percorso di pace, relazionandosi con la Governance e occupandosi di Future Energy.

Tra gli obiettivi del progetto, quello di visitare e approfondire lo studio dei più grandi esempi di Future Energy nel mondo e soprattutto quello di incontrare e confrontarsi con studenti di Scuole e Università di diversi Paesi per poter creare una rete internazionale di Giovani Menti. Tra i Paesi coinvolti, da qui al 2020, figurano Spagna, Germania, Svizzera, Marocco, Islanda, Repubblica del Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti.

I giovani studenti bergamaschi sono infatti convinti dell’assunto Connecting minds, creating the future. «Il futuro è nostro – afferma Valentina Intra, portavoce di SolarLab  – e crediamo che il mondo cambierà solo grazie ai sogni e alle azioni di noi giovani. Incontrando studenti di altri Paesi, vorremmo allora condividere il nostro tempo e le nostre esperienze, parlare di sogni e di progetti per il futuro, lavorare e costruire insieme, discutere con loro dei temi della produzione di energie rinnovabili, di impatto ambientale e della loro divulgazione».

Young Minds in visita al Ministero degli Affari Esteri
Young Minds in visita al Ministero degli Affari Esteri

Obiettivi ambiziosi saranno inoltre quello di produrre un DocuFilm sul progetto, da pubblicare online e rendere disponibile per le scuole di ogni ordine e grado, nonché la formulazione di un Global Index Future Renewable Energy, Gifre, con il Comitato Scientifico del Cetri-Tires sulle teorie del professor Jeremy Rifkin.

Numerosi anche i coinvolgimenti istituzionali e diplomatici che stanno animando il progetto, come l’interessamento della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese e l’Unità Scientifico Tecnologica del Cnr distaccata presso il Ministero degli Affari Esteri, e la piena disponibilità ricevuta dall’Ambasciatore del Marocco in Italia, sancendo di fatto l’internazionalizzazione del SolarLab Natta.

Da segnalare anche il Patrocinio del Comune di Bergamo e l’apprezzamento e il sostegno del Presidente della Repubblica Italiana, che in una lettera ai giovani ha scritto: «… Vi ringrazio per avermi messo a conoscenza delle numerose e interessanti iniziative di SolarLab. L’entusiasmo e la passione con cui vi state dedicando alla ricerca insieme ai vostri docenti e ai compagni più grandi rappresentano un importante esempio di cooperazione e di trasmissione di saperi, affetti fondamentali per il mondo della scuola, così come per quello dell’università e del lavoro. …».

«In questi questi studenti abbiamo visto tanto entusiasmo e voglia di apprendere – racconta Antonio Rancati del comitato scientifico del Cetri (Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale) e coordinatore nazionale delle attività di strategia di formazione – che hanno reso possibile spiegare in modo semplice ai cittadini come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare la nostra splendida Italia. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dalle nuove generazioni per contribuire a creare una generazione di adulti consapevoli dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia».

 




Formazione, Maroni in aiuto all’Abf. «E aspetto un progetto per la colonia di Castione»

maroni formazioneC’è l’impegno del presidente della Lombardia, Roberto Maroni, a risolvere la questione dell’Abf, l’Azienda di formazione della Provincia di Bergamo che si è ritrovata con un un ammanco contabile di oltre 3,6 milioni di euro proprio per via del nuovo sistema di assegnazione delle risorse regionali. «Sentirò l’assessore Garavaglia per individuare la soluzione – ha detto Maroni intervenendo al Tavolo della Formazione professionale, riunito questa mattina, a Bergamo, nella Sede territoriale della Regione (Ster) -. La questione delle risorse è una criticità vera: nel 2016 avremo 150 milioni in meno rispetto al 2015 per le spese correnti. Considerato che questa è una situazione di emergenza, va affrontata con strumenti adeguati». «Più in generale – ha aggiunto – a fronte di minori risorse dobbiamo rendere più efficiente il sistema».

All’incontro erano presenti i consiglieri regionali Lara Magoni e Mario Barboni, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, il direttore generale della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, i responsabili degli enti di formazione del territorio ed è stato annunciato l’ingresso al Tavolo della Formazione professionale dello Ster. Maroni ha infatti sottolineato come il Tavolo, presente solo nella provincia di Bergamo, sia un modello di cooperazione che funziona annunciando di voler estendere questa buona pratica a tutte le province. A Bergamo, il 21% degli studenti che escono dalla Scuola secondaria di primo grado scelgono i Centri di Formazione professionale. Il successo occupazionale è compreso tra il 59 e il 75%.

Il presidente ha poi invitato i componenti del Tavolo a fare proposte per l’utilizzo della Colonia Dalmine di Castione della Presolana: «Una Struttura bellissima – ha detto -, che potrebbe ospitare un campus universitario estivo. La struttura è pubblica, possiamo fare un Accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune ed Enti accreditati alla Formazione. Aspetto proposte».




Sarnico, si amplia l’alberghiero e arriva un polo di alta specializzazione del Natta

Cresce la scuola alberghiera di Sarnico. L’Amministrazione comunale ha destinato un contributo di 120mila euro per ampliare i laboratori dell’Istituto “Serafino Riva”, diventato un centro formativo di riferimento per tutto il Basso Sebino, ma anche per i paesi vicini di Capriolo, Chiuduno, Grumello del Monte e Castelli Calepio.

L’istituto da qualche anno fatica a contenere gli studenti e a dare risposta alle esigenze dell’offerta formativa, soprattutto per quanto riguarda la scuola alberghiera. Di qui la scelta dell’Amministrazione di mettere mano alla cassa e di ampliare gli spazi mettendo a disposizione l’ex Scuola di Arti e mestieri, vicina all’istituto, e un capannone attiguo. Il progetto di ristrutturazione prevede la realizzazione di una cucina, una sala e spogliatoi al pian terreno della palazzina e di nuove aule nei piani superiori. I lavori partiranno tra qualche mese e dovrebbero concludersi in tempo per l’apertura dell’anno scolastico 2017-2018.

La ristrutturazione, oltre ad allargare e qualificare la scuola alberghiera, permetterà l’arrivo a Sarnico di un polo di alta specializzazione post diploma del “Natta” di Bergamo. I corsi ITS (Istituti Tecnici Superiori) saranno annuali o biennali con una didattica innovativa e flessibile, un percorso che offrirà una formazione di alto livello con mille ore annue di cui 300 in azienda per un massimo di due anni. Si partirà dalle figure ricercate nel mondo del lavoro e si creerà un percorso ad hoc finalizzato. «L’istituto Riva – spiega il dirigente scolastico professore Valeriano Varani – riflette le due vocazioni economiche del territorio, quella più storica delle guarnizioni che rappresenta una realtà importante per il presente e il futuro e quella, più recente, turistica». «L’ampliamento andrà a beneficio di tutto l’istituto ma per la scuola alberghiera è fondamentale – dice – . Gli studenti in quattro anni sono saliti da 400 a 800, la struttura non consente più di effettuare il programma didattico. Con la ristrutturazione potranno essere realizzati nuovi laboratori, un auditorium, uno spazio eventi e locali per la formazione».

L’istituto Riva raccoglie studenti da circa 40 paesi. La maggior parte arriva da Foresto Sparso, Gandosso, Sarnico, Paratico, Gorlago, Grumello, ma anche da Montello, Cortefranca, Erbusco e qualcuno da Chiari. Il Comune di Sarnico, capofila e coordinatore del  progetto, ha fatto la sua parte, ora inviterà i Comuni vicini a contribuire alle spese.




La scuola superiore? Si sceglie con il “comparatore” on line

Per i ragazzi di terza media e le loro famiglie è tempo di scegliere la scuola superiore. Si aprono infatti il 22 gennaio e si chiuderanno il 22 febbraio i termini per le iscrizioni all’anno scolastico 2016-17 (fissati anche per elementari e medie e per i corsi di istruzione e formazione professionali, con modalità esclusivamente on line per gli istituti statali).

Accanto agli open day promossi dalle scuole, ai programmi di orientamento, alle valutazioni attitudinali, se si vuole avere qualche indicazione in più sulle prospettive di occupazione c’è il sito lavoro.eduscopio.it, realizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli in collaborazione con il centro di ricerca Crisp dell’Università Bicocca di Milano. Un database nel quale sono contenute informazioni relative a 700 istituti tecnici e professionali di Lombardia e Piemonte e le carriere di 100mila studenti che li hanno frequentati, dalle quali è possibile rilevare la percentuale di ragazzi che lavorano entro due anni dal diploma, il tempo di accesso alla prima occupazione importante e la coerenza del lavoro trovato con gli studi compiuti, oltre a numerosi altri dettagli.

Il funzionamento è semplice. Basta inserire l’indirizzo di studio al quale si è interessati, il comune in cui si vive e la distanza entro la quale si cerca la scuola (il raggio massimo è 30 chilometri) e comparirà la classifica. Inserendo Seriate come località e selezionando un indirizzo tecnico nel settore Tecnologico, ad esempio, la scuola entro i 10 chilometri che presenta la maggiore percentuale di occupati entro i due anni dal diploma è l’istituto Ettore Majorana, con il 60%, superiore al 43% medio per le scuole dello stesso tipo in provincia di Bergamo. Seguono Pesenti e Paleocapa, ma i risultati variano a seconda dei parametri inseriti proprio per favorire una ricerca su misura. Insomma, una specie di sito comparativo, sulla scorta di quelli per le prenotazioni alberghiere, riferito alle performance del mondo scolastico.

Il portale segue un progetto simile riferito alle scuole superiori, il cui fine prevalente è quello di preparare agli studi universitari. Si chiama eduscopio.it e raccoglie e analizza i risultati universitari degli studenti per trarne un’indicazione di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono. Se il medesimo studente seriatese fosse interessato ad un liceo scientifico, quello con il migliore indice di preparazione (tra crediti ottenuti e voti) sarebbe il Mascheroni.




“Nello”, da quarant’anni un punto di riferimento per la didattica scolastica

Giorgio NelloQuando si sono iscritti in Camera di Commercio tanti anni fa, i titolari, Giorgio Nello e la moglie Nicoletta Turani, hanno dovuto chiedere in quale categoria registrarlo. In effetti Nello, in via Ponchielli a Bergamo, una traversa di Borgo Palazzo, non è un negozio, ma un centro didattico dove si possono trovare libri e materiale per lo sviluppo dei bambini, ma soprattutto una consulenza specializzata e competente. Per chi lavora con i bambini e per i genitori di bimbi con disabilità e problemi di apprendimento della provincia, in particolare, Nello è un’istituzione. Da più di quarant’anni è il riferimento per scuole, enti, insegnanti, pedagogisti, specialisti dell’educazione e genitori, con oltre 40mila referenze di marchi prestigiosi, esposti in negozio o a catalogo, selezionati per accompagnare i bambini lungo il loro percorso educativo-scolastico: giochi educativi e didattici, libri illustrati per bambini, cancelleria didattica, libri operativi e manuali per educatori della scuola d’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado; ma anche arredi scolastici per interno e per esterno per parchi e scuole. L’ho scoperto quasi per caso, qualche giorno fa. Me ne aveva parlato un’amica e così ci sono andata. Mi ha accolto Nicoletta, nessuna fretta di vendere, solo il desiderio di aiutarmi a trovare il gioco giusto perché dice “se poi è troppo difficile e non riescono, non si divertono”.  Ne è nata una chiacchierata molto bella. Nello, che ho trovato al banco, elegantissimo, mi ha raccontato la lunga storia della loro attività e l’amore per un mestiere che sono rimasti in pochi a fare. “Un tempo eravamo una quarantina di centri didattici, riuniti in una cooperativa. Ora siamo solo 21 in tutta Italia e ognuno lavora per conto suo. Noi siamo rimasti gli unici in Lombardia ad avere l’esposizione”.Nello

“Altri hanno deciso di avere solo il magazzino  ma per noi l’esposizione è importante – ha spiegato Nicoletta -. I giochi vanno fatti vedere e spiegati. Per questo motivo abbiamo scelto di non fare vendita on line. Come lo spiego io un libro on line? Ci teniamo a che i clienti non comprino a scatola chiusa. Non siamo medici, ma un po’ di esperienza ce l’abbiamo ed è bello metterla al servizio di chi si rivolge a noi”. Dagli anni ’70, Giorgio e Nicoletta cercano di dare il loro contributo per la crescita dei bambini da 0 a 12 anni, con materiali e giochi che ne sviluppano capacità, abilità, immaginazione, e competenze. I produttori sono superselezionati e sono i migliori sul mercato, e giochi e materiali sono tutti sicuri, certificati e conformi alle normative. Una cosa non scontata, nemmeno quando si tratta di prodotti per bambini, purtroppo. Nello è anche un centro formativo per gli insegnanti. ” Un tempo organizzavamo incontri con un professore di Norimberga che veniva e lavorava con i bambini per fare conoscere i materiali che qui non c’erano e per far vedere agli insegnanti come si usavano – ha ricordato Nicoletta -. Ora ci occupiamo di formazione in quanto agenti di Erickson, Fabbri e Oxford che sono autorizzati dal Miur per l’aggiornamento dei docenti, però è un aspetto che organizziamo con le case editrici. L’editoria scolastica ha avuto la capacità di ampliarsi e aggiungere alla stampa del libro tutti gli altri strumenti di didattica”.
Giorgio e Nicoletta, sono affiancati oggi dai figli, Enrica che si occupa della contabilità e della promozione su Bergamo, e Diego a cui è affidata la parte digitale delle case editrici. Ma è a tutt’oggi Giorgio, 78 anni compiuti, a girare nelle scuole della Valcavallina con il catalogo del centro per far conoscere i suoi giochi, i suoi libri e tutti gli altri suoi prodotti. “Nel futuro – ha confidato Nicoletta – speriamo di continuare, anche se vendere è diventato sempre più difficile perché gli strumenti specifici stanno perdendo mercato”. Terminata la chiacchierata, pago i miei acquisti ed esco, soddisfatta: finalmente quest’anno per Natale la mia bambina avrà dei giochi bellissimi, pensati per lei, con cui giocare. E mi propongo di fare il passaparola.




Educazione alimentare, finanziati i progetti di Comune e Università

cibo-bambini-coloriCi sono anche due progetti bergamaschi per l’educazione alimentare, uno del Comune di Bergamo e uno dell’Università, tra i 15 finanziati dal bando Ersaf per conto della direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. In particolare, il progetto del Comune, dal titolo “Educazione agro-alimentare sostenibile: percorsi educativo-formativi per alunni, insegnanti, genitori delle scuole primarie di Bergamo”, si è classificato al primo posto della graduatoria, ottenendo 85 punti. “Peculiarità locali per la definizione dell’identità locale” è invece la proposta dell’Università cittadina, che si è piazzata in undicesima posizione con 67 punti. Progetti sono stati presentati anche dal Comune di Sovere, Slow Food Valli Orobiche e Comunità del Mais Spinato di Gandino. Le azioni sono previste tra novembre 2015 e luglio 2016.

In totale la Commissione di valutazione ha esaminato 65 domande valide, ammettendo le 30 con punteggio pari o superiore a 60. In considerazione del budget complessivo disponibile, pari a 70.000 euro, saranno finanziati i primi 15 in elenco, con eventuale scorrimento della graduatoria in caso di rinuncia di uno o più dei soggetti.

I PROGETTI E IL FINANZIAMENTO AMMESSO

1) “Educazione agro-alimentare sostenibile: percorsi educativo-formativi per alunni, insegnanti, genitori delle scuole primarie di Bergamo”, Comune di Bergamo; finanziamento 5.000 euro

2) “Dalla terra un futuro verde: la nostra agricoltura bella da vedere e buona da mangiare”, Fondazione Minoprio, Vertemate con Minoprio (Co); finanziamento 5.000 euro

3) “AGRO-LAB Laboratorio di conservazione dell’agro- biodiversità del territorio lombardo”, Università di Pavia; finanziamento 5.000 euro

4) “Laboratori aperti sul cibo Open.Food.Lab”, Ambiente Parco impresa sociale Srl, Brescia; finanziamento 5.000 euro

5) “Sui sentieri dei sapori”, Parco regionale di Montevecchia; finanziamento 4.250 euro

6) “Il bello del cibo contadino è di essere buono. Percorsi di educazione agroalimentare e di lotta allo spreco”, Consorzio Agrituristico Mantovano; finanziamento 5.000 euro

7) “Adotta un prodotto. Dal campo al piatto: il cibo racconta la sua storia”, Cauto Coop., Brescia; finanziamento 5.000 euro

8) “Alimentazione in campo: dalla tradizione al consumo consapevole”, Associazione Battito d’ali di Senna Comasco (Co); finanziamento 3.675 euro

9) “Contadino, scuola, comunità: la geografia culturale del cibo”, Ecomuseo Planum Aquae; Borgo San Giacomo (Bs); finanziamento 5.000 euro

10) “Zona Umida Antico Mulino”, Ambiente Acqua Onlus Milano; finanziamento 3.000 euro

11) “Peculiarità locali per la definizione dell’identità locale”, Università degli studi di Bergamo; finanziamento 5.000 euro

12) “Caccia ai tesori: cibo, cultura, territorio”, Agriturist Lombardia Milano; finanziamento 5.000 euro

13) “Dalla terra alla scuola”, Demetra società cooperativa onlus, Besana Brianza (MB); finanziamento 4.400 euro

14) “Borgo Virgilio Aromatico”, Coop. Sociale Virgiliana Onlus, Borgo Virgilio (Mantova); finanziamento 5.000 euro

15) “Trame – Percorsi tra alimentazione, territorio e agricoltura”, Passi e crinali A.s.d.c. Rho e Arluno (Mi); finanziamento 5.000 euro.




Bergamo, centinaia di insegnanti precari senza stipendio

Teacher pointing to raised hands in classroom
Teacher pointing to raised hands in classroom

In provincia di Bergamo, centinaia di insegnanti precari incaricati di supplenze più o meno lunghe  non vengono pagati da settembre per intoppi burocratici e fondi insufficienti. In realtà, i pagamento avvengono a “macchia di leopardo”: a qualcuno è capitato di vedersi pagata una quota relativa a Ottobre, ma non ha ancora visto né Settembre, né Novembre, per non parlare di dicembre e della parte relativa alla tredicesima.

Lena Gissi, segretario generale nazionale CISL Scuola documenta: “Sappiamo di istituti dove i presidi o le segreterie anticipano di tasca propria i soldi perché insegnanti non arrivano a fine mese. C’è gente che si rivolge persino alla Caritas”. Proprio ieri il governo ha assicurato la “certezza della retribuzione”, ma con una circolare dei ministeri di Istruzione e Tesoro si prevede che le scuole mettano in pagamento quanto dovuto non prima della metà di gennaio. Anche alla vigilia delle feste, dunque, il quadro resta incandescente con i sindacati sul piede di guerra e il mondo della scuola in fibrillazione.

“Dopo i tanto declamati buoni propositi – dice Silvana Milione, reggente della CISL Scuola Bergamo – la notizia che per almeno 500 docenti supplenti del personale della scuola della nostra Provincia ci sarebbe stato un Natale “precario” è una dura realtà. Nonostante tutti i migliori auspici, infatti, la storia si ripete: anche quest’anno saranno in molti, non solo in Provincia di Bergamo, a trascorrere un Natale senza stipendio dopo aver lavorato magari anche in più scuole, abbandonato i luoghi di residenza e svolto le attività didattiche tamponando inefficienze e mancata visione di futuro.




Bergamo, mezzo milione per sistemare quattro scuole

La scuola primaria Rosmini di via Uccelli
La scuola primaria Rosmini di via Uccelli

Oltre mezzo milione di euro per intervenire e sistemare quattro scuole dei quartieri di Bergamo. La Giunta dell’Amministrazione del Comune di Bergamo ha approvato un piano di manutenzioni straordinarie a beneficio della scuola elementare Cavezzali di via Bellini a Longuelo, della Calvino di via Azzano a Colognola, della Rosmini in via Uccelli a Valtesse e della Savoia di via Goldoni a San Paolo. Si tratta soprattutto di importanti interventi di risanamento, di adeguamento dei locali e di messa in sicurezza: i lavori più consistenti si riferiscono alla primaria Cavezzali, con la ristrutturazione e la ripavimentazione completa dei servizi igienici e degli spogliatoi della palestra, oltre che la tinteggiatura di tutti gli spazi interni e la sostituzione di alcune porte. Rifacimento completo dei servizi igienici anche per quello che riguarda la scuola primaria Calvino di Colognola e Rosmini di Valtesse: pavimenti, sostituzione di porte, di sanitari, sistemazione dei rivestimenti, insomma, tutti i bagni della scuola verranno completamente rimessi a nuovo. Per quanto riguarda la scuola Rosmini è prevista anche la sostituzione dei serramenti in alluminio dell’ingresso. Infine spogliatoi nuovi alla scuola Savoia di San Paolo: un intervento necessario e molto richiesto, che vedrà la scuola dotarsi di una struttura all’altezza grazie al rifacimento di pavimenti, rivestimenti e tutti gli impianti dei bagni e delle docce.

“Gli interventi che potranno essere avviati nel 2016 – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla – e si concretizzano grazie a una fattiva collaborazione tra l’assessorato ai Lavori Pubblici e quello all’Istruzione, un coordinamento che ci consente di intervenire in questo caso in modo sistematico e più incisivo rispetto alle manutenzioni ordinarie. Sono lavori che dovranno essere realizzati a scuole chiuse, quindi nell’estate 2016, ma che dobbiamo bandire entro fine anno per le nuove regole sugli appalti”. I lavori avranno durata di tre mesi, saranno svolti a partire da giugno e saranno conclusi per la riapertura delle scuole: il valore complessivo dell’intervento è di 550mila euro.

“Abbiamo avviato un piano di risanamento e miglioramento degli edifici scolastici – spiega l’assessore all’Istruzione Loredana Poli – che si affianca ai lavori attualmente in corso per la realizzazione della nuova scuola Codussi e della messa in sicurezza della scuola Munari di Redona. Stiamo cercando di lavorare al meglio in coordinamento con l’Assessorato ai Lavori pubblici nel tentativo di garantire il miglior ambiente possibile per l’apprendimento nelle scuole primarie cittadine. Le visite che ogni mercoledì abbiamo svolto nelle scuole di Bergamo con il Sindaco Gori e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Patrizia Graziani ci hanno permesso di prendere contatto diretto con i problemi dei singoli istituti: continueremo a seguire questo modello di lavoro anche in futuro”.




“Grand’Ufficiale”, lunedì la consegna dell’onorificenza a Paleari

paleari inaugurazione anno accademico 2015Lunedì 14 dicembre, alle 11, nell’aula magna dell’Università di Bergamo, (ex chiesa di Sant’Agostino) si terrà la cerimonia di consegna  all’ex rettore Stefano Paleari dell’ onorificenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Nel corso della manifestazione, il Prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino illustrerà la motivazione ufficiale del conferimento deciso lo scorso 2 giugno su proposta della Presidenza del Consiglio di ministri. L’intervento di Paleari sarà preceduto dagli indirizzi di saluto del rettore remo Morzenti Pellegrini e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Istituito con la legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.” L’Ordine è suddiviso nei seguenti gradi onorifici: Cavaliere di Gran Croce, Grand’ Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere. Il Cavaliere di Gran Croce può essere insignito della dignità di Gran Cordone.