Funghi, Affari di Gola fa scoprire le bontà “snobbate” del bosco

La stagione dei funghi ha portato Affari di Gola a Valtorta per un’escursione guidata in compagnia dei micologi di Fungolandia facendo scoprire che il segreto per assicurarsi un bottino ricco è ampliare la conoscenza delle specie. Ecco allora, sul numero di settembre, alcuni outsider gustosi capaci di competere in tavola con “re porcino” ed i consigli del cuoco-raccoglitore per cucinarli.
La rivista incontra anche la nuova delegata provinciale dell’Associazione Sommelier, Roberta Agnelli, che lancia la sua proposta per Bergamo: «Un luogo dove promuovere tutti i vini del territorio». L’itinerario porta invece i lettori in alta montagna, al Passo San Marco tra gli alpeggiatori (giovani!) che producono il pregiato Bitto Storico. Tra le tendenze della tavola, il focus è sui surgelati, capaci di rinnovarsi grazie a packaging innovativi, ricette gourmet, cotture leggere, monoporzioni e prodotti a prova di intolleranze. Ma anche il mondo dei formaggi si dà da fare per andare incontro ai gusti dei consumatori, come mostrano alcune aziende bergamasche che stanno rilanciando gli “spalmabili”. Il social-chef del mese è Paolo Zambelli, che da Almenno San Bartolomeo ha presto imboccato la via dell’estero ed oggi è in Algeria, ad Oran, mentre la sosta per la pausa pranzo è a Calusco D’Adda, con i sapori napoletani del ristorante La Conchiglia. Tra gli appuntamenti, per i professionisti del food and beverage torna il 6 e 7 ottobre la rassegna Birrogastronomica promossa dalla Quattroerre di Torre de’ Roveri.      




Tiatio Onlus, cena solidale per sostenere la “Paolo Belli”

Sta diventando un'abitudine, per la Parrocchia di Santa Caterina, borgo più vivace della città, la cena solidale organizzata da Tiatiò, Onlus fondata in memoria di Gianluca Scarpellini. L'evento, in programma negli spazi dell’oratorio il prossimo 20 settembre, a partire dalle 19.45 (la cucina chiuderà alle 23) ha nobili finalità, dal momento che il ricavato sarà destinato alla ricerca contro il cancro che la Associazione Paolo Belli conduce da anni nella nostra città.
La differenza tra questa e altre sagre – sottolineano gli organizzatori  – è nella sostanza, perché l'obbiettivo non è proporre piatti poveri per pochi soldi, intento nobilissimo intendiamoci, ma recuperare piatti dispersi della tradizione bergamasca e proporli rinnovati a un prezzo ragionevole.
Il presupposto è quindi la materia prima della massima qualità disponibile sul mercato, offerta ad un prezzo accettabile così da provocare una spesa quale irrinunciabile pretesto per condividere i nobili fini di Tiatiò Onlus, godendo assieme dei piaceri della gola.
Ed allora si potranno gustare, per citare alcune proposte, il rognone che già l'anno scorso ha deliziato i palati andando esaurito in brevissimo tempo, così come le frittelle di cervella, entrambi rivisitati in nuova veste, preparati con materie prime della Macelleria Cazzamali.
Niente trippa quest'anno, ma nervetti proposti con una nuance mai proposta prima, e che non sarà possibile provare successivamente, perché il cuciniere cucina jazz, come suo dire, non ripete i propri piatti.
Ci saranno anche pietanze che sono punto fermo nel ricordo dell'infanzia, ovvero i cannelloni soffici come burro, che non mangiate magari da decenni, ed un rivoluzionario stinco.
E siccome la boca l'è mia straca se la sa mia de aca, l'orologio dei formaggi di capra e vacca vi incanterà la gola, prima che un caffè dell'Art vi avvicini ad una grappa come mai l'avete bevuta.
E mentre berrete un vino fresco e leggero senza troppe pretese, o sceglierete un bicchiere del migliore Piemonte, potrete seguire la lectio magistralis di Franco Cazzamali, il quale vi sedurrà con le tartare di quinto quarto, ventricolo, cuore, fegato, eseguite avanti a voi.
Nel contempo, potrete informarvi sulle nuove specie di caffè raccolte, importate e torrefatte dai ricercatori di Art Caffè.
Un ricordo della serata, se lo vorrete, potrete averlo a giusto prezzo, per quando proverete a rifare i piatti assaggiati, riuscendo certamente a superarli con la vostra abilità, per il plauso della brigata di cucina più volenterosa che ci sia.




Vendite a domicilio, continua il trend di crescita

Nel primo semestre aumentati fatturato (+10%) e occupazione (+5,5%) tra le associate a Univendita

Si è chiuso con un fatturato di 674 milioni, pari al +10% rispetto all’anno precedente, il primo semestre 2014 delle aziende associate Univendita-Confcommercio. Dopo il primo trimestre, che si era chiuso con un +6,2%, la vendita a domicilio continua la propria crescita, nonostante l’Italia sia tornata in recessione. «Da anni – nota il presidente di Univendita Ciro Sinatra – i nostri risultati sono in controtendenza rispetto al commercio tradizionale grazie all’efficacia della nostra formula distributiva in cui il venditore mette in gioco la propria professionalità e va a cercare il cliente finale proponendo prodotti di qualità con un servizio su misura».
La sensazione di chi è quotidianamente a contatto con i clienti è che probabilmente a questo exploit abbia concorso in parte anche il bonus fiscale di 80 euro arrivato in primavera.  
Quello della vendita a domicilio è un andamento anticiclico considerando sia i dati Istat relativi ai primi sei mesi del 2014, in cui il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio è diminuito dell’1% rispetto al 2013, sia i dati del Pil nel secondo trimestre dell’anno, in flessione dello 0,2%.
«Il cliente si può conquistare in due modi, con le campagne di sconti o con il servizio – commenta Sinatra -: la vendita a domicilio ha optato per il secondo filone, che è una scelta vincente a patto di mettere a disposizione dei clienti professionisti della vendita competenti e motivati. Così si ottiene anche il risultato di fidelizzare il cliente».
Nel dettaglio, i comparti più dinamici sono stati beni durevoli casa (+11%) e cosmesi e cura del corpo (+8,3%) seguiti dagli alimentari e beni di consumo casa (+7,4%). Netta crescita del comparto altri beni e servizi (+15,8%) grazie al risultato positivo ottenuto dal settore viaggi e turismo. In crescita anche l’occupazione: il numero degli addetti alla vendita cresce del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi a quota 70mila, con una componente femminile pari all’88,6%.  




L’Ascom: «Le nostre convenzioni una barriera contro la criminalità»

Presentati gli accordi siglati per assicurare, a prezzi agevolati, una maggiore protezione ai negozi

Ascom garantisce ai propri associati una maggiore protezione  a prezzi agevolati. Assume una nuova veste il Progetto Scudo che, grazie all’accordo con Securshop, assicura ad ogni attività la possibilità di collegare il proprio sistema di videosorveglianza alle Forze dell’ordine, con un piccolo investimento di 29 euro al mese. “La videosorveglianza consente di applicare la  flagranza di reato differita e di procedere al fermo del rapinatore usando le immagini registrate come elemento probatorio, tanto da portare all’84% di arresti in una città come Milano – ha sottolineato Alessandro Marchese, responsabile nazionale Securshop -. Il sistema conserva inoltre le immagini per una settimana, consentendo di individuare anche eventuali sopralluoghi effettuati prima di furti e rapine. La segnalazione della telecamera collegata con le forze dell’ordine resta un ottimo deterrente, portando ad una riduzione significativa anche di taccheggi e frodi, con la semplice segnalazione tramite cartelli”.  La seconda convenzione, siglata con Alba Electronic di Pedrengo, garantisce la consulenza gratuita per l’installazione di dissuasori mobili automatici o manuali, proposta  a condizioni particolarmente vantaggiose anche per quanto riguarda l’assistenza 24 ore su 24. I “pilomat” sono a “prova di carroarmato”, ha garantito Battista Azzola di Alba Electronic, ricordando che “per sradicarli da un profondo blocco  di cemento armato occorre un mezzo di 18-25 quintali ad una velocità di  55 kilometri orari”. I pilomat possono essere integrati al sistema di allarme con un dispositivo in grado di segnalare eventuali tentativi di manomissione e possono essere gestiti anche da remoto. Il sistema di videosorveglianza collegato alle forze dell’ordine e i dissuasori anti-spaccate consentono inoltre di rinegoziare e spuntare sconti anche importanti sulle assicurazioni.
Rapine e spaccate preoccupano sempre più i commercianti, prede sempre più frequenti di furti e rapine, soprattutto in Lombardia. “Una recente indagine Confcommercio Censis – ha ricordato il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti – evidenzia la preoccupazione da parte degli imprenditori per la sicurezza della propria attività. Per proteggere le imprese ogni azienda investe almeno 3.000 euro. Anche se a Bergamo la situazione non è allarmante, la percezione di insicurezza è in crescita e le convenzioni garantiscono una maggiore protezione delle imprese”. Gli associati possono inoltre contare sul supporto della Cooperativa di Garanzia Fogalco per eventuali richieste di finanziamento.




Le associazioni imprenditoriali: «Stagione difficile, ma reagire è possibile»

La fine della pausa estiva, con la ripresa a pieno regime dell’attività produttiva, è l’occasione per fare il punto su come affrontare al meglio un autunno e un inverno difficili, con la crisi che non accenna a mollare. I presidenti delle principali associazioni di categoria – Confindustria Bergamo, Associazione Commercianti e Artigiani – invitano le imprese a mettere in campo professionalità, idee e innovazione per resistere al cruciale e famigerato settimo anno di crisi. Formazione e internazionalizzazione sono le parole d’ordine per brindare con brio alla fine del 2014 e guardare con un nuovo sguardo al 2015. Non mancano però le critiche allo stop produttivo agostano che sconcerta investitori e clienti all’estero che guardano con sorpresa a quella che considerano un’anomalia tutta italiana.

ASCOM – Paolo Malvestiti
«Anche rinnovare il look
può servire a dare una marcia in più al negozio»

Il terziario continua a soffrire e alla depressione dei consumi si è sommato il maltempo estivo che ha messo in ginocchio alberghi e attività nelle località di villeggiatura bergamasche, oltre a non incentivare gli acquisti di capi estivi, nonostante i forti sconti.
“C’è un grande rammarico per la stagione estiva – allarga le braccia Paolo Malvestiti, presidente dell’ Ascom e della Camera di Commercio di Bergamo – . Le aspettative per il turismo, soprattutto nelle nostre valli e al lago, erano alte come ogni anno, ma il maltempo ha cancellato prenotazioni e ha lasciato tanta amarezza tra gli operatori del settore alberghiero e nelle attività nelle località turistiche. La stagione dei saldi è durata pochissimo: dopo i dieci giorni di avvio che sono stati buoni, il maltempo agostano non ha agevolato gli acquisti di capi estivi. I magazzini dei nostri negozi sono ancora pieni di merce estiva e sono ormai arrivati i capi della nuova collezione”.
Con quale spirito si riapre bottega?
“Ora dobbiamo alzare le saracinesche con ottimismo e riprendere le nostre attività con determinazione e professionalità, abbandonando i piagnistei che ci hanno accompagnato in questi anni di crisi. Abbiamo già perso troppi colleghi commercianti, costretti a dire addio alle loro attività non solo dalla crisi ma dalla elevata e insostenibile pressione fiscale. E’ chiaro che l’autunno che ci aspetta non sarà facile, anche perché le riforme che il presidente Renzi sta programmando non faranno altro che creare una maggiore pressione, basti pensare a quella del sistema camerale, un vero punto di riferimento e supporto per le imprese. La Camera di Commercio, attraverso l’azienda speciale Bergamo Sviluppo, opera da sempre a fianco degli imprenditori accompagnandoli in un percorso di crescita professionale. La formazione deve continuare ad avere un ruolo di primo piano. La professionalità e le competenze sono gli assi portanti per rispondere al meglio alle esigenze della clientela e porsi sul mercato in modo competitivo.  Ascom Formazione ad Osio continua a rappresentare un punto di riferimento per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi e per tutti coloro che in questi anni sono riusciti a reinventarsi, a suon di corsi, una professione”. 
I prossimi obiettivi?
“Credo che l’obiettivo principale di qui alla fine dell’anno per ogni impresa sia quello di tenere salda la propria posizione, che rappresenta di per sé un buon risultato in un contesto in cui si registra una debole ripresa solo nelle esportazioni, che non rappresentano di per sé la vocazione delle piccole imprese del terziario. Oltre alle difficoltà congiunturali continua  a pesare la componente psicologica. La mentalità bergamasca, da sempre fondata sul risparmio anche per  prevenire le difficoltà future mettendo fieno in cascina, non accelera certo una ripresa dei consumi”.
Quali strategie bisogna mettere in campo per stimolare i consumi?
“E’ importante rinnovare il look dei nostri negozi, il che non significa quasi mai investire ingenti capitali. Il primo passo è quello della selezione degli articoli che va necessariamente razionalizzata e rimodulata in base alle mutate esigenze della clientela. Cambiare ed evolversi non può che giovare a qualsiasi impresa. Da parte nostra non possiamo che aspettare che qualcosa cambi a livello di sistema, a partire da un alleggerimento della zavorra di imposte e oneri che tarpano le ali in partenza anche all’impresa  migliore”.

CONFINDUSTRIA BERGAMO – Giancarlo Losma
«L’internazionalizzazione
continuerà ad essere centrale»

E’ presto per fare bilanci, ma la piccola industria non molla, specialmente i settori più evoluti o meglio strutturati per il mercato estero, specialmente verso il mercato statunitense che con il dollaro in ascesa può portare un po’ di ossigeno all’export.  “Il clima per il settore è ancora di attesa per il recupero della situazione nazionale ed europea dell’economia- sottolinea Giancarlo Losma, vicepresidente di Confindustria Bergamo e numero uno della Piccola Industria bergamasca oltre che presidente nazionale di Federmacchine -. E’ ancora troppo presto per fare considerazioni e previsioni. Di fatto l’andamento per la piccola industria varia molto da settore a settore: l’edilizia fatica a riprendersi dalla crisi mentre il comparto della meccanica e dei macchinari sembra – con i relativi scongiuri – andare bene. Settembre ed ottobre sono sempre mesi cruciali per il settore impegnato in tutto il mondo nelle grandi fiere internazionali che continuano ad essere occasioni privilegiate per contratti e commesse”.
Qual è lo spirito con cui riaprono i cancelli delle aziende?
“Sono sempre cauto nell’esprimere ottimismo, ma per ogni imprenditore pensare positivo è fondamentale per guidare l’attività nel futuro. E’ purtroppo anche vero che ogni anno si lavora il doppio per ottenere gli stessi risultati. Ogni impresa lavora in un clima sempre più incerto e competitivo, in un mercato locale sempre più debole. Di fatto le aziende organizzate  che hanno fatto dell’internazionalizzazione uno sbocco fondamentale per il proprio business ottengono risultati interessanti. Non mancano comunque dei rallentamenti anche nel contesto internazionale: la Germania, ad esempio, dopo esser stata storicamente la locomotiva d’Europa sta frenando la sua corsa. La risalita del dollaro è una delle poche buone notizie per le imprese per cui gli Stati Uniti restano uno dei mercati migliori per l’export. La categoria che presiedo, Federmacchine, è quella con maggiore vocazione ed esposizione ai mercati internazionali. La fiera di Chicago è un evento atteso, unitamente a quella, tornando in Europa, di Stoccarda”.
Sarà un autunno caldo per il lavoro?
“Siamo tutti sulla stessa barca. Sono passati i tempi delle contrapposizioni ed il clima deve essere quello di collaborazione. Come disse a suo tempo Menenio Agrippa ogni parte del corpo deve fare la sua: senato e popolo romano con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. Se le braccia (il popolo) si rifiutassero di lavorare, lo stomaco (il senato) non riceverebbe cibo e dove lo stomaco non ricevesse cibo, non lavorerebbe e  senza lavoro tutto il corpo, braccia comprese, deperirebbe per mancanza di nutrimento”.
Quali sono gli obiettivi da qui a fine anno?
“La piccola industria ha minori risorse ma grande spirito di iniziativa. Senza dubbio l’internazionalizzazione continuerà ad essere centrale. Oggi purtroppo non basta avere dei buoni prodotti ma bisogna saperli vendere adottando opportune strategie, anche perché i mercati più interessanti sono lontani non solo geograficamente ma anche culturalmente. Per questo è necessario mettere in campo azioni mirate”.

CONFARTIGIANATO BERGAMO / Angelo Carrara
«Forse è ora di finirla con un Paese
che in estate si ferma per un mese»

Le imprese legate all’edilizia faticano a vedere l’uscita dal tunnel, ma chi ha colto la sfida della green economy e dell’internazionalizzazione guarda al futuro con ottimismo. I prossimi mesi vedranno le imprese artigiane impegnate a mettere in campo nuove strategie e a mettere in discussione modelli consolidati.
“Le nostre imprese riaprono con il solito spirito battagliero che ci contraddistingue, ma che soprattutto ci ha portato ad andare avanti sinora – commenta Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo -. Metteremo in campo tutte le forze e le idee possibili, ma sempre con i piedi per terra, con la consapevolezza che niente più sarà o potrà essere come prima. Chi ha entusiasmo e passione è pronto a cambiare, soprattutto mentalità. Molte imprese riaprono con gli stessi problemi che avevano prima delle vacanze o forse con qualche grattacapo in più.  E’ il momento di puntare sull’innovazione. Le aziende che hanno rivisto la propria organizzazione e che hanno avuto lungimiranza stanno andando avanti. Le difficoltà sono cresciute fino a diventare insostenibili per chi non ha rivisto le proprie decisioni aziendali”.
Le vacanze hanno portato nuove idee?
“Forse se vogliamo aprirci al mondo dovremmo valutare l’ipotesi di rinunciare alle vacanze in blocco o rivedere la pausa estiva. Questa è un’idea. Purtroppo in Italia dall’ultima settimana di luglio alla fine di agosto (a Bergamo fino all’indomani della festa di Sant’Alessandro) è tutto fermo. All’estero è una cosa che sorprende per non dire che lascia di stucco clienti e committenti. Oltralpe è difficile immaginare che un Paese in crisi come l’Italia incroci le braccia per quasi un mese per sollazzarsi tra mari e monti”.
Quali sono le aspettative delle imprese artigiane?
“Si parla tanto ma si fa poco per snellire un fardello burocratico ormai fuori misura. I problemi devono essere affrontati, dall’accesso al credito, con la speranza che i finanziamenti della Bce vadano a buon fine, al rispetto dei termini di pagamento da parte della pubblica amministrazione, una questione vitale per molte imprese. Ogni impresa avrebbe del resto bisogno di vedere una svolta dall’alto . Non sarebbe male avere per un anno un governo muto, che bada solo a lavorare in religioso silenzio e senza la cassa di risonanza dei mass media”.
Quali sono gli obiettivi per i prossimi mesi?
“Il primo appuntamento importante è il 19 settembre, con la conferenza organizzativa. Il tema, cruciale per le nostre aziende, è quello dell’internazionalizzazione nelle imprese familiari. In collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo vogliamo mostrare alle imprese artigiane che muoversi all’estero non solo è possibile ma è fondamentale per allargare i propri orizzonti. A supporto del processo di internazionalizzazione garantiamo ad ogni impresa un servizio di accompagnamento, anche per quelle aziende che si trovano a muovere i primi passi in questa direzione. Un altro tema fondamentale è rappresentato dalla green economy, al centro della Settimana dell’Energia. Per guardare con fiducia ad un mercato in perenne crisi, bisogna prendere ad esempio la lezione americana che segna una crescita di quattro punti percentuali del Pil”. 




Supporto alle imprese, a Zanica apre lo Sportello di Ascom e Confartigianato

Ascom rafforza la sua presenza sul territorio  inaugurando uno sportello di accompagnamento alle imprese nel Comune di Zanica. La stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale, l’Ascom e Confartigianato Bergamo – formalizzata con un protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi – garantisce alle oltre 300 attività del terziario e dell’artigianato del territorio un’assistenza su misura. “Con questo Sportello – spiega Oscar Fusini, vicedirettore dell’Ascom – la nostra associazione accoglie la richiesta di consulenza e affiancamento da parte del Comune a favore delle imprese del territorio. L’iniziativa, avviata in via sperimentale per un anno, rappresenta un importante banco di prova per eventuali iniziative da intraprendere anche in altri comuni della provincia”. Un segnale forte ed un punto di partenza per pianificare in modo efficace politiche di marketing territoriale ed extraterritoriale: “Grazie allo sforzo delle associazioni che si impegnano a fornire una consulenza mirata  contiamo di poter soddisfare le richieste di informazioni e supporto di cui le imprese del terziario e dell’artigianato hanno bisogno – spiega l’assessore alle Attività produttive Luca D’Angelo -. L’obiettivo è quello di gettare le basi per la creazione di un gruppo di lavoro in grado di valorizzare e dare nuovo slancio al tessuto economico di Zanica. Vogliamo scongiurare lo spopolamento del centro storico, stretto anche dalla concorrenza di due grandi centri commerciali, e garantire alle imprese aiuti concreti”. L’idea nasce dall’esigenza di dare risposte concrete e garantire un supporto alle imprese del territorio in un momento di grande difficoltà in cui gli scenari di mercato e riferimento cambiano di continuo: “Le associazioni, cui va il mio ringraziamento – continua l’assessore -, hanno dato la loro disponibilità e garantito la presenza di funzionari per fornire informazioni alle attività già esistenti e accompagnare nella delicata fase di avvio, seguendo ogni fase di start-up, gli aspiranti imprenditori”.
Innovazione, formazione e accesso al credito sono tra i temi più sentiti dalle piccole e medie imprese ed avranno una particolare attenzione nello “Sportello Spazio Imprese” inaugurato lunedì presso la villa comunale di Zanica. “Una particolare attenzione sarà prestata anche ai bandi regionali e nazionali, cui è dedicata anche una sezione apposita sul nostro sito internet – continua D’Angelo – . Per le attività è difficile affrontare da sole l’iter burocratico per partecipare ed ottenere finanziamenti tramite bandi e grazie ad una consulenza professionale possono intercettare risorse pubbliche”.  Allo sportello si potrà accedere gratuitamente previo appuntamento allo 035.4245821. 




Badanti e baby sitter condivise, così il condomino ritrova la serenità

«Negli anni Cinquanta si andava all’assemblea di condominio con il vestito delle grandi occasioni e si esponeva il tricolore. Oggi invece ci si va controvoglia e in alcuni casi si arriva anche alle mani. Una volta se piangeva un bambino la notte tutti si preoccupavano all’indomani di chiedere ai genitori se tutto andava bene. Ora ci si lamenta e ci si scrive mail infuocate», sottolinea Alberto Zanni, presidente di Confabitare, l’associazione per la proprietà immobiliare, che da due anni sta promuovendo formule innovative per riportare buone relazioni tra vicini di casa, pronte ad essere prese a modello in tutta Italia. Esperienze riportate nel corso della nuova manifestazione organizzata dalla Promoberg in Fiera, Condomino Expo, in un workshop dal titolo che suona quasi come una missione “Vivere e sopravvivere in condominio”.
Se il condominio è per molti il paradigma dell’intolleranza diffusa, la crisi lancia la sfida, se non la necessità, di riscoprire la buona convivenza. Da contenitore di malumori inespressi e agglomerato di solitudini, la “palazzina” sta diventando un laboratorio sociale, un luogo in cui sperimentare piccole comunità modello. «Si può creare coesione in modo semplice tra vicini che non si salutano nemmeno sul pianerottolo – spiega Zanni -. La prima iniziativa che abbiamo promosso è stata quella del Gruppo di Acquisto Solidale condominiale: è bastato condividere la spesa alimentare per creare buone relazioni, oltre al vantaggio di un risparmio fino al 50%. Ogni settimana, a turni, ogni condomino si fa carico di ritirare gli ordini e fare la spesa e il risultato è che sul pianerottolo ci si scambiano ricette e si organizzano anche feste condominiali». Il secondo passo è stata l’introduzione, in via sperimentale a Bologna, della badante e dell’infermiere di condominio: «La badante condivisa non costa più di 400 euro a nucleo familiare e i costi indiretti, come i contributi previdenziali, vengono spalmati sulla base delle ore di attività. Ognuno paga per le ore di servizio necessarie, ma ha al contempo la certezza di avere nello stesso condominio una persona a cui rivolgersi in caso di bisogno. L’infermiere di condominio garantisce tariffe agevolate al bisogno, oltre a servizi importanti come il prelievo del sangue a casa, che risparmia soprattutto agli anziani viaggi per cliniche e ospedali a digiuno». Il successo della figura professionale condivisa riguarda anche la tata: «La baby sitter bada ai bambini del palazzo che, riuniti in gruppo, fanno amicizia e giocano in cortile, coinvolgendo magari anche quelli del palazzo vicino. Se un tempo darsi appuntamento sotto casa era scontato, oggi tra tv e computer anche i bimbi tendono a starsene tra quattro mura». Convivenza e relazioni si costruiscono e “ristrutturano” mattone dopo mattone: «Bastano piccole e grandi idee, dalla spesa alla badante in comune, per rivoluzionare il nostro modo di porsi agli altri. Non manca infine una nuova concezione degli spazi tesa a stimolare la socializzazione: se fino a poco tempo fa le aree comuni erano ridotte all’osso, ora tornano sale condominiali per riunioni e feste e, nelle costruzioni più attente, sale giochi, biblioteche e lavanderie».




Due fratelli lanciano la ristorazione itinerante

nella foto: Andrea e Matteo Gavazzeni

I Progetti Territoriali aiutano anche a fare riaffiorare antiche tradizioni di famiglia. E’ accaduto ad Andrea Angelo Gavazzeni, trentenne perito informatico di Chiuduno che, dopo aver lavorato come dipendente di una società del settore edile fino ad agosto, ha deciso di aprire un’attività nel settore alimentare e della ristorazione. Un progetto condiviso con il fratello Matteo, perito elettronico, che studia ingegneria edile, e maturato durante il corso di otto ore tenutosi a Sant’Omobono Terme.
“Si è trattato di un corso molto completo, sia per quanto concerne le informazioni legate alla tipologia di società sia alla redazione del business plan. Di seguito abbiamo potuto fruire di ore di assistenza da parte di un consulente messoci a disposizione da Bergamo Sviluppo, che ci ha seguiti per mettere a fuoco l’analisi e la fattibilità della nostra idea di impresa. Grazie a queste ore abbiamo scelto di operare nel settore della ristorazione itinerante attraverso una snc. Inseguiamo l’idea dello “Street Food”. La nostra famiglia possedeva una vecchia osteria. Viste le difficoltà nel settore edile e la perdurante congiuntura economica negativa, abbiamo deciso di tornare alle origini”.
I fratelli Gavazzeni puntano sui prodotti tipici, dop e doc, e sullo slow food da portare in giro per l’Italia e l’Europa. Non vendita, ma arte della somministrazione. Non potranno avere a disposizione una dispensa come quella di un ristorante, ma intendono proporre prodotti italiani di alta qualità. La gastronomia viaggiante porterà con sé anche formaggi bergamaschi tipici come Caprino, Agrì, Branzi, e salumi come il Cà del Botto.
“Proporremo prodotti certificati e a marchio slow food. Gli abbinamenti sono innumerevoli e tali da stuzzicare ogni palato. Impegnativo lo studio della ricerca dei prodotti, così come il mezzo di lavoro viaggiante, ovvero l’autonegozio, che verrà studiato in modo particolare. Non il solito camioncino in stile mercato, ma una soluzione originale che abbiamo scoperto all’estero e intendiamo adottare. Questo ci aiuterà a distinguerci. La denominazione? Ci stiamo lavorando”.
L’intenzione è avere una programmazione mensile, puntando a creare una fidelizzazione della clientela. Un posizionamento geografico strategico, che prende in considerazione anche eventi come sagre e manifestazioni di settore. A partire dai primi mesi del 2015, i fratelli Gavazzeni si sposteranno nelle aree del nord Italia per poi salire verso le regioni frontaliere, in Austria, Francia e Baviera.
“Grazie a esperti validi e risposte puntuali ottenute tramite Bergamo Sviluppo, stiamo a poco a poco definendo la nostra idea. Questi servizi, offerti gratuitamente dall’ente camerale, sono davvero fondamentali per chiunque voglia avviare un’impresa”- chiosa Andrea Angelo.  




Tiatiò Onlus, cena solidale per supportare la “Paolo Belli” 

Appuntamento il 20 settembre all'oratorio di Borgo Santa Caterina. In carta piatti d'altri tempi come rognone, cervella fritte, nervetti alla cipolla e stinco al barolo

Sta diventando un'abitudine, per la Parrocchia di Santa Caterina, borgo più vivace della città, la cena solidale organizzata da Tiatiò, Onlus fondata in memoria di Gianluca Scarpellini. L'evento, in programma negli spazi dell’oratorio il prossimo 20 settembre, a partire dalle 19.45 (la cucina chiuderà alle 23) ha nobili finalità, dal momento che il ricavato sarà destinato alla ricerca contro il cancro che la Associazione Paolo Belli conduce da anni nella nostra città.
La differenza tra questa e altre sagre – sottolineano gli organizzatori  – è nella sostanza, perché l'obbiettivo non è proporre piatti poveri per pochi soldi, intento nobilissimo intendiamoci, ma recuperare piatti dispersi della tradizione bergamasca e proporli rinnovati a un prezzo ragionevole.
Il presupposto è quindi la materia prima della massima qualità disponibile sul mercato, offerta ad un prezzo accettabile così da provocare una spesa quale irrinunciabile pretesto per condividere i nobili fini di Tiatiò Onlus, godendo assieme dei piaceri della gola. Ed allora si potranno gustare, per citare alcune proposte, il rognone che già l'anno scorso ha deliziato i palati andando esaurito in brevissimo tempo, così come le frittelle di cervella, entrambi rivisitati in nuova veste, preparati con materie prime della Macelleria Cazzamali.
Niente trippa quest'anno, ma nervetti proposti con una nuance mai proposta prima, e che non sarà possibile provare successivamente, perché il cuciniere cucina jazz, come suo dire, non ripete i propri piatti.
Ci saranno anche pietanze che sono punto fermo nel ricordo dell'infanzia, ovvero i cannelloni soffici come burro, che non mangiate magari da decenni, ed un rivoluzionario stinco.
E siccome la boca l'è mia straca se la sa mia de aca, l'orologio dei formaggi di capra e vacca vi incanterà la gola, prima che un caffè dell'Art vi avvicini ad una grappa come mai l'avete bevuta.
E mentre berrete un vino fresco e leggero senza troppe pretese, o sceglierete un bicchiere del migliore Piemonte, potrete seguire la lectio magistralis di Franco Cazzamali, il quale vi sedurrà con le tartare di quinto quarto, ventricolo, cuore, fegato, eseguite avanti a voi.
Nel contempo, potrete informarvi sulle nuove specie di caffè raccolte, importate e torrefatte dai ricercatori di Art Caffè. Un ricordo della serata, se lo vorrete, potrete averlo a giusto prezzo, per quando proverete a rifare i piatti assaggiati, riuscendo certamente a superarli con la vostra abilità, per il plauso della brigata di cucina più volenterosa che ci sia.




Sicurezza sul lavoro, corsi obbligatori a misura d’impresa

Si riapre la stagione formativa dell’Ascom con i corsi in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, obbligatori per tutti i settori di attività sia privati che pubblici, per tutte le tipologie di rischio e per tutti i lavoratori, con o senza retribuzione, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati (soci lavoratori di cooperativa o di società, anche di fatto, che prestano la loro attività per conto della società e dell’ente stesso; associati in partecipazione; lavoratori a progetto; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori a domicilio; lavoratori a distanza – telelavoro -, e via di seguito).
Sono in calendario, dalla fine di settembre a dicembre, i corsi e relativi aggiornamenti per “Responsabile del servizio prevenzione e protezione (Rspp)” rivolto ai datori di lavoro, per “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls)”. Sul fronte antincendio e primo soccorso, partiranno i corsi dedicati di addetto antincendio basso rischio, addetto antincendio medio rischio, addetto al primo soccorso e aggiornamento addetto al primo soccorso.
L’accordo Stato Regioni (siglato il 21 dicembre 2011) ha imposto l’obbligo di aggiornamento della formazione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione anche per i datori di lavoro esonerati dalla frequenza dei corsi (ai sensi dell’art. 95 del D. Lgs. 626/94). L’obbligo di aggiornamento interessa anche i datori di lavoro che hanno frequentato i corsi conformi al D.M. 16/01/1997, che dovranno adeguarsi entro gennaio 2017. La validità del corso di aggiornamento – articolato in sei ore (basso rischio) – è quinquennale e va pertanto rinnovata secondo questo termine.
Rispondendo alle recenti normative in materia di sicurezza sul lavoro (D. Lgs 81/08 art. 37, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2012) che impongono la formazione sia generica che specifica dei lavoratori – esclusi preposti e dirigenti -, Ascom organizza corsi di Formazione Generale (della durata di 4 ore, con acquisizione di credito formativo permanente) e di Formazione Specifica (la normativa prevede dalle 4 alle 12 ore di aula a seconda del Codice Ateco 2007 di appartenenza e dal rischio legato alla mansione svolta) rivolti ai lavoratori a basso rischio, per cui sono previste 4 ore di lezione. La normativa prevede un aggiornamento quinquennale di 6 ore.
In calendario anche il corso per addetti all’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi (mulettisti) per tutti i lavoratori, compreso il datore di lavoro, che conducono tali mezzi, che prevede 12 ore di formazione, suddivise tra teoria (8 ore) e pratica (4 ore). L’abilitazione deve essere rinnovata entro cinque anni dalla data di rilascio dell’attestato previa verifica della partecipazione a corso di aggiornamento, con durata minima di 4 ore di cui almeno 3 relative agli argomenti dei moduli pratici.
I corsi si terranno principalmente nella sede dell’Ascom a Bergamo, in via Borgo Palazzo 154 (ex Una Hotel).
Per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e Turismo è previsto un contributo fino ad esaurimento fondi ad esclusione dei corsi di formazione generale e specifica e mulettisti. Per usufruire dei sussidi, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento.
Per maggiori informazioni e per iscrizioni contattare la segreteria organizzativa dell’area Sistemi gestionali dell’Ascom (035 4120181- 035 4120129, info@ascomqsa.it). Per l’elenco completo dei corsi si può visitare la sezione dedicata al sito internet www.ascomqsa.it

TITOLO CORSO

Tot. ORE

ORARIO

CALENDARIO

(RSPP) Datore di lavoro Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

(basso rischio)

dalle 14 alle 18

Ascom Bergamo

(RLS) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

dalle 9 alle 13

e dalle 14 alle 18

Ascom Bergamo

25,27 novembre

2,4 dicembre

(RLS) Aggiornamento 8 ore*

8

dalle 9 alle 13

e dalle 14 alle 18

Bergamo

11 novembre

(RLS) Aggiornamento 4 ore*

4

dalle 14 alle 18

Bergamo

10 dicembre

Addetto antincendio basso rischio

4

4

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

Bergamo

5 novembre

12 dicembre

Addetto antincendio medio rischio

8

dalle 14 alle 18

Bergamo

12,13 novembre

Addetto primo soccorso

12

12

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

Bergamo

Bergamo

14,15,16 ottobre

16,17,18 dicembre

Addetto primo soccorso

Aggiornamento

4

4

4

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

Ascom

Bergamo

29 settembre

29 ottobre

19 novembre

Formazione generale

4

4

4

dalle 9 alle 13

dalle 14 alle 18

dalle 9 alle 13

Ascom

Bergamo

Formazione specifica

(basso rischio)

4

4

4

dalle 9 alle 13

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

Bergamo

17 novembre

20 novembre

9 dicembre

8

dalle 14 alle 18

Bergamo

30 settembre

e 1 ottobre

4

4

dalle 14 alle 18

dalle 14 alle 18

Lallio

Lallio

7 ottobre

8 ottobre