Cartolerie, «spiazzati dai tagli alla Dote scuola»

«Un fulmine a ciel sereno» lo definisce il presidente dei Librai e Cartolai dell’Ascom Cristian Botti. Per il nuovo anno scolastico la Regione ha abolito i voucher con i quali le famiglie, aventi diritto in base al reddito, potevano acquistare astucci, quaderni, cancelleria e altro materiale didattico per l’istruzione dei propri figli. Il sostegno al reddito, previsto tra le misure della “Dote scuola”, è infatti diventato un contributo per il solo acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche «privando non solo le famiglie di un aiuto per l’acquisto del materiale necessario per la scuola – rileva Botti -, ma anche le cartolerie di un’opportunità per dare ossigeno ai propri bilanci. Sono infatti ben note le difficoltà dei piccoli negozi a resistere di fronte al calo dei consumi e alla sempre maggiore attenzione alla spesa (che hanno portato ad una costante riduzione di margini e fatturati) e il buono rappresentava senz’altro un’occasione per attrarre clientela e fare apprezzare il valore del servizio di vicinato».
Se da un lato, quindi, la Regione è impegnata con una serie di iniziative e stanziamenti alla rivitalizzazione del piccolo commercio, dall’altro, con questa mossa, cancella uno strumento riconosciuto come valido dagli stessi negozianti. Il contributo andava, a seconda della fascia di reddito della famiglia, da 60 euro a 110 euro per i ragazzi delle elementari, da 90 a 190 euro per le scuole medie e i percorsi professionali, da 140 a 290 per le superiori. Il nuovo finanziamento per libri di testo e apparecchiature tecnologiche investe invece solo gli studenti delle scuole medie e del biennio degli istituti professionali (con un contributo da 90 a 120 euro) e il biennio delle superiori (da 130 a 240 euro).
La Regione ha motivato la modifica, oltre che con la necessità di operare tagli, con il fatto che i voucher venivano utilizzati anche per l’acquisto di beni diversi dal materiale scolastico. «È capitato di certo – replica Botti -, ma era del tutto legittimo dato che non erano previsti paletti specifici alla spesa. Se la ragione per cui i buoni sono stati aboliti è questa non può che farci sorridere, si poteva infatti semplicemente rivedere il regolamento introducendo vincoli più stringenti sui prodotti e servizi ammessi al contributo anziché eliminare del tutto lo strumento, penalizzando prima di tutto le famiglie, lo ribadisco, e poi i rivenditori».
I librai e cartolai bergamaschi non sono disposti ad accettare l’abolizione di punto in bianco dei voucher e affronteranno la questione nel consiglio direttivo del gruppo di giovedì 18 settembre. «Innanzitutto chiederemo alla Regione le reali motivazioni – evidenzia il presidente -, non c’è infatti stato nessun confronto con la categoria prima del provvedimento e la novità ci è piombata addosso solo ora, nel momento cruciale degli acquisti per il nuovo anno scolastico. Cercheremo poi di capire se c’è la possibilità che venga riattivato, con modalità diverse che indirizzino meglio la spesa». Sul fatto che, di fronte all’avanzare delle nuove tecnologie, quaderni, penne, matite, album da disegno e libri continuino ad avere un peso fondamentale negli zaini degli studenti, Botti non ha dubbi, «almeno fino alle medie, il discorso cambia un po’ per le superiori». «L’evoluzione tecnologica – allarga il discorso ad altre spinte in atto sul settore – non mi sembra un buon motivo per tagliare fuori i negozi tradizionali, che se si dà loro la possibilità di organizzarsi possono prendere parte all’innovazione. Lo abbiamo del resto dimostrato con la piattaforma informatica per la distribuzione dei testi delle elementari per il Comune di Bergamo, un sistema messo a punto dalla categoria che ha avuto un buon riscontro al debutto lo scorso anno e quest’anno ancora di più».
Sul versante dei corredi scolastici, invece, Botti preferisce al momento non pensare che l’avvio fiacco delle vendite registrato dalle cartolerie sia in stretta relazione con l’abolizione dei contributi regionali. «Negli scorsi anni, l’inizio di settembre ha sempre visto un boom di richieste – rileva -. Quest’anno non è così, ma teniamo accesa la speranza pensando che, visto il cattivo tempo che ha flagellato l’estate, qualcuno stia recuperando le vacanze in questo periodo e sia ancora fuori città». 




Ascom, attivo lo Sportello Expo

Per rispondere alle esigenze informative delle imprese locali sulle opportunità legate a Expo, nella sede dell’ Ascom è operativo ogni lunedì, dal 15 settembre al 15 dicembre, dalle 14.30 alle 17, lo sportello dedicato con l’esperta Stefania Pendezza pronta ad accompagnare gli imprenditori a cogliere le opportunità offerte dall’esposizione universale. Lo sportello – finanziato dalla Camera di Commercio attraverso Bergamo Sviluppo – garantisce ad ogni impresa fino a quattro ore di consulenza su misura gratuita. Al servizio possono accedere almeno 130 imprese, considerato che le ore di consulenza complessive messe a disposizione sino a fine anno sono 520. Oltre a fornire informazioni sul significato e sulle ricadute di Expo, lo sportello indica come aderire ai vari cataloghi fornitori, ai “club di prodotto”, ad eventuali bandi di gara per la fornitura di beni e servizi. La consulenza consente di individuare le azioni da intraprendere, dalla traduzione dei menù alle informazioni per raggiungere l’area espositiva, oltre che valutare la possibilità di sviluppare progettualità specifiche insieme ad altri imprenditori e operatori del settore, da realizzare in vista della manifestazione. La consulenza è mirata e studiata per massimizzare le risorse destinate alla promozione per l’Esposizione Universale: «Per molte imprese lavorare in rete può rendere più efficace l’intervento e gettare le basi di un’intesa duratura anche per altre manifestazioni – spiega Stefania Pendezza, esperta Expo per l’Ascom -. È fondamentale diversificare le attività e rendere concrete le operazioni, elaborando progetti che coinvolgano sui temi dell’Esposizione le imprese della ricettività, dell’enogastronomia, della distribuzione e della filiera corta». L’obiettivo è quello di rafforzare l’informazione e la sensibilizzazione delle imprese sui temi di Expo 2015: “La ricerca che abbiamo condotto a giugno ha evidenziato che la maggior parte delle imprese ha chiari i temi dell’Esposizione – sottolinea il vicedirettore dell’Ascom, Oscar Fusini -. Lo sportello aiuta a concretizzare e cogliere le potenzialità che l’evento porta con sé”.
Per contattare lo sportello Expo in Ascom è possibile chiamare il numero 035 4120124 o scrivere all’indirizzo e-mail expo2015@ascombg.it. Lo sportello si trova al quarto piano della sede provvisoria dell’Associazione (Via Borgo Palazzo, 154, Ex Una Hotel) nell’ufficio 409.




Edilizia, il rilancio parte dal condominio

Si dice che le difficoltà aguzzano l’ingegno. Ecco allora che alla profonda crisi del settore edile la Promoberg e il sistema delle costruzioni bergamasco – in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo e la testata Condominio Sostenibile e Certificato – rispondono con un evento tutto nuovo, che va ad intercettare e stimolare le potenzialità legate alla riqualificazione. La trentennale fiera edile si è “ristrutturata” ed ha ampliato il proprio respiro proponendosi come appuntamento nazionale con Condominio Expo, primo salone interamente dedicato all’innovazione e alla gestione dei condomini che da giovedì 11 a sabato 13 settembre al polo fieristico di via Lunga metterà in rete imprese, amministratori, istituti di credito, ma anche chi nei condomini ci abita. Le prime due giornate dell’evento saranno infatti dedicate esclusivamente agli operatori professionali, mentre la giornata di sabato sarà aperta anche al pubblico, per un confronto diretto tra tutti gli attori in campo.
In Italia i condomini sono un milione su 11 milioni di edifici, pari a 27 milioni di unità immobiliari e la parte più significativa riguarda gli alloggi residenziali (14 milioni di unità abitative). La Lombardia è la regione con la più alta concentrazione (17% dei condomini, 18,3% delle unità residenziali). In Bergamasca i palazzi sono circa 50mila. Oltre ai numeri conta però anche lo stato degli immobili. A livello nazionale il 60% è stato costruito prima del 1976, vigilia della prima normativa sull’efficienza energetica, e l’82% prima del 1991 quando è stata varata la legge 10, che ha posto le basi delle politiche di risparmio energetico. Significa che nel nostro paese sono ben 800mila i complessi potenzialmente bisognosi di cure.
Certo non è facile promuovere gli investimenti in tempi come questi e l’aumento della morosità dei condòmini è lì a confermare le difficoltà di tante famiglie a far fronte persino alle spese ordinarie. Ci sono però anche situazioni meno “drammatiche” in cui la scelta di ristrutturare ed ammodernare gli stabili, approfittando di agevolazioni e nuove soluzioni, si può rivelare strategica. Programmare degli interventi significa infatti valorizzare e mantenere le qualità immobiliari degli edifici e raggiungere condizioni di efficienza energetica e di miglioramento delle condizioni di benessere e salubrità degli alloggi, dalla gestione della sicurezza all’innovazione nei servizi e al supporto legato alla costruzione di nuove forme di socialità.
È in questa fetta di mercato che credono i 150 espositori che, nonostante la crisi, hanno aderito al nuovo progetto. La maggioranza delle imprese (55%) è targata Bergamo, ma è nutrito anche il gruppo di quelle provenienti da fuori regione. «Condominio Expo – spiega il direttore della Promoberg Stefano Cristini – innova il concetto di fiera, non più intesa come vetrina di un settore e di aziende che sviluppano singolarmente la propria azione, ma come rete, occasione quindi per far dialogare soggetti che normalmente non rientrano nella stessa filiera, ma dalla cui collaborazione possono nascere nuove opportunità di sviluppo».
Su 6.500 metri quadrati, la rassegna spazia dalla presentazione di soluzioni tecniche per la ristrutturazione e il recupero dell’esistente, alle soluzioni per ridurre i consumi energetici, migliorando la compatibilità ambientale e la qualità della vita. Dagli innovativi servizi proposti dalle multiutility (erogazione di energia elettrica, gas, telefonia e banda larga) alle soluzioni finanziarie di ultima generazione per sostenere interventi di ristrutturazione. Inoltre Condominio Expo presenta i più ricercati e sofisticati sistemi domotici per la gestione della casa e la salute dei componenti, nonché soluzioni innovative per la gestione dei condomini, quali, per citarne alcuni, portieri virtuali, piattaforme multiutenza per i pagamenti con carta di credito, reti di imprese.
Oltre 50 eventi formativi, tra convegni, workshop e corsi di formazione, affiancano l’attività di “matching” tra domanda e offerta. Gli interlocutori privilegiati sono gli amministratori condominiali, una schiera di professionisti che ricopre oggi un ruolo chiave non solo nella gestione ordinaria dei servizi e dei rapporti tra condomini. Con l’introduzione della nuova normativa, infatti, agli amministratori viene dato anche l’obbligo e la responsabilità di mantenere efficienti e sicuri gli immobili amministrati.
Ma grazie alla crescente sensibilità sociale sui temi ambientali e alla diffusione delle informazioni tecniche offerte dal web, è sempre maggiore anche l’interesse degli utenti verso le tematiche del risparmio energetico e della qualità della vita in condominio. Per questo motivo nella giornata di apertura al pubblico privato, sabato 13 settembre, sono stati programma corsi e workshop a loro espressamente dedicati.
«Condominio Expo vuole indicare agli operatori del settore e al grande pubblico le strade che portano alle città del futuro – evidenzia il presidente della Promoberg Ivan Rodeschini -, attente ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Temi di primaria importanza anche nell’ottica di una migliore qualità della vita. Perché, citando la famosa locuzione latina, credo che non vi possa essere una “mente sana in un corpo sano”, senza una “città sana”».
Condominio Expo è aperta dalle 9 alle 18. L’ingresso è gratuito ma è obbligatorio registrarsi sul sito www.condominioexpo.it. (Parcheggio 3 euro).




Corsi e seminari, l’Ascom spinge sul pedale della formazione

Semplice come un bicchiere di latte, prezioso come una perla. Sono queste le due visioni del sapere illustrate a suon di corsi nel nuovo calendario formativo dell’Ascom di Bergamo, che invita a riscoprire il lusso della semplicità della conoscenza. Il nuovo anno accademico, al via dal 6 ottobre, offre gli strumenti per affrontare le difficoltà a testa alta, con un calendario pronto ad abbracciare ogni esigenza, dalla rivoluzione interiore necessaria per reagire ad ogni problema, ai corsi pratici, con un’attenzione particolare al marketing e alle tecniche di vendita. I corsi di lingue quest’anno offrono la possibilità di cimentarsi con gli idiomi – alquanto ostici – dei mercati emergenti, dal cinese all’arabo fino al russo.  L’Accademia del Gusto apre come ogni anno la porta ai grandi nomi della ristorazione italiana ed abbraccia tutte le ultime tendenze in cucina, pasticceria e nel settore bar & wine. “La formazione rappresenta un’esigenza in tempo di crisi, deve essere continua e rispondere alle esigenze di aggiornamento professionale che un mercato sempre più competitivo richiede” sottolinea il presidente dell’Ascom  Paolo Malvestiti. 
In calendario 105 corsi: 65 laboratori dell’Accademia del Gusto, 2  Convivium e 38 seminari per la qualificazione professionale e la cultura personale. “In sintonia con gli orientamenti del Governo in tema di formazione scuola/lavoro, dobbiamo tuffarci nelle conoscenze che generano competenze in grado di rendere competitive le aziende – rimarca il direttore dell’Ascom Luigi Trigona -. La nostra associazione continua a dare un grande peso alla formazione, con corsi che sanno guardare al futuro e rendono le aziende creative, innovative e ancora più orientate al cliente”.  Marketing, comunicazione e lingue straniere sono gli asset fondamentali per l’organizzazione aziendale: “Le conoscenze che devono permeare le aziende attengono soprattutto alle attività di marketing e ai processi organizzativi all’insegna del lavoro di squadra, dell’integrazione delle competenze e dei processi di delega” continua Trigona.  “Ogni anno – evidenzia Daniela Nezosi, responsabile dell’area formazione dell’Ascom – abbiamo il compito di cogliere i fabbisogni dei nostri imprenditori e di tradurli in risposte formative concrete ed efficaci,  oltre che facilmente accessibili sia in termini di costi che di tempo. Negli anni abbiamo constatato che le aziende che si dedicano alla formazione hanno una marcia in più che stupisce ed affascina, ingenerando l’ormai codificato “effetto wow” . La conoscenza è oggi il più importante fattore di produzione e le competenze sono  i più efficaci produttori di ricchezza”.

Evoluzione professionale e aziendale

Tra i corsi, la gestione dello sconto
e il recupero telefonico dei crediti

La componente emotiva e quella esperienziale guidano sempre più gli acquisti ed impongono un’evoluzione del punto vendita. Per questo i segreti di marketing  e visual merchandising sono al centro dell’attenzione nell’area business per incentivare i consumi ed innovare negozi e vetrine con piccoli e grandi accorgimenti. I corsi, mirati ad incrementare il proprio business, spaziano dal marketing  del punto vendita e della ristorazione al visual merchandising (con un corso specifico dedicato ai negozi alimentari ed uno alle altre attività), dal corso base pronto a svelare i segreti della vendita a quello avanzato che mostra strategie innovative. “Vendere è semplice, se sai come farlo” è uno dei titoli scaccia-crisi in calendario, unitamente a “Migliorare l’attività per aumentare gli utili”.  In un momento in cui i pagamenti slittano o arrivano a saltare del tutto, l’ Ascom dedica un corso al “Recupero telefonico dei crediti” per condurre una negoziazione innescando le giuste leve di influenza e persuasione. 
Di fronte alle richieste  sempre più frequenti alla cassa di un taglio ai prezzi di cartellini e listini, il corso “La psicologia dello sconto” fornisce una serie di strumenti e tecniche concrete per far sì che la richiesta  diventi un’occasione per  valorizzare l’attività commerciale. Nessuno può fare tutto da solo, ma spesso capita che si voglia arrivare a tutti i costi dappertutto: il corso “La delega efficace” fornisce l’occasione di ottimizzare l’organizzazione del manager in azienda individuando quelle mansioni che possono essere affidate ai propri collaboratori.
A garanzia di correttezza e trasparenza, oltre che per scongiurare azioni legali, il corso “Il commerciante ed il codice del consumo” – che illustra anche le recenti novità in materia di eCommerce – offre l’occasione di dimostrare la propria professionalità al consumatore e di tutelare la propria azienda da eventuali controversie. In avvicinamento a Expo, i corsi di lingua spaziano dal cinese all’arabo, al russo, che affiancano il sempre indispensabile inglese rinfrescato a suon di “conversation” e proposto in forma innovativa attraverso il laboratorio “Cooking in English” che abbina l’esecuzione di ricette da chef a terminologie fondamentali in ogni brigata dal respiro internazionale.  Non manca un’offerta formativa “esperienziale” studiata su misura di ogni esigenza aziendale per costruire gruppi di lavoro efficaci:  all’ormai  più che collaudato “Cooking Team Building” si aggiungono il volo per far decollare – idealmente e, fuor di metafora, in aliante – il proprio team e, passando al rugby, lo scrum (mischia) per avere un team coeso e motivato a raggiungere la meta.  In calendario trovano spazio anche quest’anno percorsi di “ristrutturazione” interiore e crescita personale: il “Superbrain yoga” garantisce in un paio di minuti di esercizio quotidiano un cervello più brillante, mentre il potere del respiro consente di misurarsi con gli abissi della piscina più profonda al mondo, la Y-40 a Montegrotto Terme.  Non vengono trascurati nemmeno stile e creatività, con i corsi di personal branding e per dare spazio al proprio estro.

Le proposte dell’Accademia del Gusto

Per gli chef anche l’opportunità
di far parte delle migliori brigate di cucina

Tra le novità dei percorsi proposti dall’Accademia del Gusto c’è la scelta di dedicare le visite dei Convivium ai “satelliti” della cucina stellata. Sono due gli appuntamenti: alla Locanda 4 cuochi, indirizzo veronese per tutte le tasche creato da Giancarlo Perbellini e da Pisacco, nuovo ristorante easy-chic di Andrea Berton in via Solferino a Milano. I seminari d’autore continuano a contraddistinguere l’offerta formativa dell’Accademia: dalle divagazioni di cucina a sorpresa di Piergiorgio Parini, alle tecniche di lavorazione dei crostacei svelate da Chicco Cerea, al pesce e alle cotture zero con Hirohiko Shoda. Anche quest’anno i corsisti hanno l’occasione di far parte delle migliori brigate di cucina italiane – da Enrico Bartolini del Devero di Cavenago di Brianza a Ilario Vinciguerra del ristorante di Gallarate che porta il suo nome – per scoprire segreti di leadership e strategie organizzative.
Il corso “L’interpretazione della carne di Motta e Alfieri” consente ai professionisti della ristorazione di acquisire nuove competenze  per innovare la loro offerta al cliente. Grazie alla nuova collaborazione dell’Accademia con la Vecchia Scuola Bolognese  gli chef possono  imparare a tirare la sfoglia a mano come solo le sfogline emiliane sanno fare, in una giornata in trasferta a Bologna. Crescono i corsi di pasticceria: dal cake design ai macaron d’autunno, dal carrello dei dolci per la ristorazione alla pasticceria salata.
L’ Accademia del Gusto mette in campo tanti corsi per rispondere alle ultime tendenze di una cucina etica e a prova di intolleranze, dal “Vegan chic” a “La cucina a costo quasi zero”.  Il comparto bar & wine  risponde alle ultime tendenze con percorsi di formazione ad hoc, dal cappuccino d’autore 3D all’American Bartending, dalla caffetteria alternativa  all’arte del mixology. Con i corsi di degustazione  de “Le vie del vino” si viaggia con il bicchiere in Francia dalla Borgogna a Bordeaux passando per lo Champagne, a Montalcino  in compagnia di tre Brunello vintage, per poi spostarsi in Israele, terra unica dalla tradizione enoica millenaria. Gli appassionati hanno solo l’imbarazzo della scelta, dalle polpette gourmet ai cocktails casalinghi, dai corsi sul pesce a quelli sulla carne, dall’aperi-cena alla cucina mediterranea e vegana, al gusto itinerante dello street-food. Per chi vuol fare della propria passione una vera e propria professione sono in calendario i corsi, sempre più seguiti, “Vorrei fare il pizzaiolo” e “Vorrei fare lo chef”. Nell’anno dell’Expo, la Vip card Chef consente ai professionisti della ristorazione di accedere, grazie al contributo della Camera di Commercio e dell’Ente Bilaterale del Turismo, ad un pacchetto formativo di cinque corsi (Parini-Bartolini-Cerea- Street food-Vinciguerra – Convivium) al prezzo competitivo di 100 euro.
L’Accademia del Gusto, infine, si trasferisce dal 29 novembre al 1° dicembre in Fiera a Gourmarte, kermesse che porta a Bergamo il meglio della gastronomia con particolare attenzione ai prodotti del territorio. Alessandro Ferrari, coach esperto in sviluppo aziendale , svela nel corso “Il marketing nella ristorazione” come ottimizzare l’accoglienza, attrarre e fidelizzare clienti in un mondo in cui cucinare bene o avere un bel locale non sono più sufficienti per avere successo. Il corso “Cottura a zero” con Hirohiko Shoda – l’Hiro di Gambero Rosso Channel – mostra come scoprire e valorizzare le materie prime stando lontano dai fornelli. In fiera anche i corsi per gli appassionati: dai primi piatti da chef al bon ton a tavola, all’apericena per stupire gli amici.




Nuova banconota da 10 euro, dall’Ascom un seminario per chi lavora con il contante

In vista dell’entrata in circolazione della nuova banconota da 10 euro, che scatterà il prossimo martedì 23 settembre, l’Ascom propone, in collaborazione con la filiale di Bergamo della Banca d’Italia, un seminario focalizzato sulle caratteristiche della nuova banconota e sui suoi sistemi di sicurezza. L’incontro, gratuito, è rivolto a tutte le attività commerciali ed è, in particolare, funzionale ad aumentare la conoscenza di cassieri, gestori professionali del contante e responsabili amministrativi. L’appuntamento è per martedì 16 settembre, dalle 14.30 alle 16.30, nell’aula corsi al piano terra della nuova sede dell’Ascom, in via Borgo Palazzo 154 (ex Una hotel con entrata da via G. Caboto). All’incontro parteciperà anche il direttore della filiale di Banca d’Italia, Salvatore Gangone.
La nuova banconota da 10 euro è la seconda tappa del graduale passaggio alla nuova serie “Europa” che interesserà tutti i tagli, con l’obiettivo, tra gli altri, di rendere sempre più difficile la contraffazione. In Italia, nel 2013, sono stati ritirati dalla circolazione 133.388 esemplari falsi, con un incremento del 7,9% rispetto all’anno precedente, anche se l’incidenza sul totale de biglietti autentici in circolazione resta contenuta.
Per cercare di ridurre i disagi che si erano verificati con la messa in circolazione dei nuovi 5 euro (nel maggio 2013), l’Ascom ha collaborato con la Banca d’Italia anche nel sensibilizzare all’adeguamento degli accettatori di banconote le categorie in cui è diffuso l’utilizzo di distributori automatici.
La partecipazione al seminario è gratuita, previa registrazione tramite la scheda scaricabile qui sotto.
Il materiale informativo sulle nuove banconote è disponibile anche in rete all’indirizzo http://www.bancaditalia.it/bancomonete/banconote2serie




“Qui pane fresco”, un contrassegno regionale certifica chi vende

Previsto dalla nuova legge regionale sulle attività di panificazione, è stato varato dalla Giunta della Lombardia alla fine di luglio il nuovo contrassegno che attesta la vendita di pane fresco negli esercizi commerciali. “Qui pane fresco” è la semplice frase, scritta nella farina, scelta per il marchio (15 per 21 cm), che potrà essere richiesto dagli esercenti interessati a segnalare la propria offerta. Il contrassegno vuole rendere evidente ai consumatori la differenza tra il pane fresco e i prodotti congelati o conservati e «sostenere – come ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini – le attività commerciali che si impegnano quotidianamente a offrire un prodotto fresco e di qualità». «Il pane – ha aggiunto l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini – è uno degli alimenti che maggiormente identifica nella qualità e nella freschezza il suo valore aggiunto. Il contrassegno regionale fornirà una chiara e utile comunicazione ai consumatori riguardo la qualità del pane e sarà il giusto riconoscimento a chi produce quotidianamente questo alimento».
La delibera della Giunta affida la distribuzione del contrassegno alla Camera di Commercio competente per territorio, con la quale l’Aspan di Bergamo si sta interessando per una collaborazione in modo da agevolare il contatto con le aziende.
Per la richiesta è prevista un’apposita dichiarazione del legale rappresentante dell’esercizio di produzione e/o rivendita di pane fresco, non sono però ancora noti i requisiti, ad esempio la prevalenza del pane fresco su eventuali altri tipi di pane in vendita, per l’assegnazione del contrassegno.




Le “arti” del benessere, hanno il loro Festival. Domenica al parco di Redona prove gratuite per tutti

Lezioni dimostrative di yoga, Tai Ji, pilates, rebirthing, arti marziali, stretching, meditazione. E ancora massaggi shiatsu, ayurvedici, thai, coreani e la possibilità di saperne di più su Fiori di Bach, reiki, naturopatia, osteopatia e tanto altro. Il benessere olistico made in Bergamo ha dallo scorso anno un proprio Festival, che al parco Turani di Redona permette a tutti di avvicinasi gratuitamente e senza prenotazione alle diverse discipline e magari – visto che con la fine dell’estate si comincia a pensare a corsi e attività da portare avanti nel periodo invernale – scoprire nuovi percorsi che coniugano benessere e crescita personale (o professionale). L’appuntamento, a causa del maltempo, è stato spostato da domenica 31 agosto a domenica 7 settembre. Vedrà protagoniste dalle 9.30 alle 19.30 una quarantina di realtà – tra centri, associazioni culturali, sportive e singoli operatori – pronte a dare un assaggio delle proprie tecniche e filosofie.
La manifestazione è promossa dall’Assessorato al Tempo libero del Comune di Bergamo in collaborazione con la scuola di formazione in biodiscipline La Fonte ed è inserita nel cartellone di Bergamo Estate. In programma anche esibizioni di arti marziali orientali, di arti celtiche, di danze, jam session di didgeridoo e di body painting e pure un Villaggio celtico medievale curato dall'associazione La Confraternita Scarlatta di San Giovanni Bianco.
Al dilettevole di lezioni, dimostrazioni e trattamenti, il Festival unisce l’utile delle informazioni sulle opportunità formative offerte dalle discipline bionaturali e dalle "arti per la salute" (dall'operatore shiatsu all'insegnante di yoga, all'operatore ayurvedico), sia per chi opera nel settore sanitario e del benessere (medici, psicologi, educatori, personale sanitario, operatori olistici, estetiste) sia per tutti i cittadini. 
Lo svolgimento del Festival è subordinato alle condizioni meteo.




Commercialisti, Vigani eletta nel consiglio nazionale

Maria Rachele Vigani è stata eletta nel Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con mandato fino al dicembre 2016, sotto la guida del nuovo presidente Gerardo Longobardi.
La sua lista, “Vivere insieme la professione”, nelle elezioni ha ottenuto l’84,2% dei voti, in termini assoluti 624, la lista Etika ne ha avuti 69 (9,3%) mentre sono stati 48 i voti degli astenuti (6,5%).
Bergamasca, già segretario del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bergamo e del Codis-Coordinamento degli Ordini della Lombardia, Maria Rachele Vigani intende “riaffermare il ruolo dei dottori commercialisti ed esperti contabili. “Questo risultato – spiega – giunge al termine di un percorso lungo, e per certi tratti doloroso per tutti noi. L’ampio suffragio ricevuto ci rende consapevoli delle responsabilità assunte nei confronti di tutta la categoria”. Forte anche la soddisfazione di Alberto Carrara, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Bergamo: “Finalmente gli Ordini hanno trovato un punto di accordo. Il clima sereno delle votazioni e l’ampio consenso riscosso sono una base fondamentale per superare le passate divergenze e attuare velocemente gli impegni del programma”.




Il 12 ottobre / “50 & Più”, gita a Genova per la festa dei nonni

Il Gruppo 50 & Più Ascom posticipa la festa dei nonni, ricorrenza fissata il 2 ottobre di ogni anno, con una gita all’Acquario di Genova. L’appuntamento riservato agli associati e ai loro nipotini è per il 12 ottobre, con trasferimento in autobus da Bergamo. La visita ad uno degli acquari più importanti del mondo, reso ancora più spettacolare dalla sua incantevole posizione presso il porto vecchio di Genova dove si respira la storia della Repubblica Marinara, si arricchisce – anche per chi lo ha già visitato – del nuovo padiglione dei cetacei che consente di ammirare da vicino i delfini. La struttura fa inoltre parte di Acquario Village, un luogo in cui apprendere diventa un’esperienza divertente e coinvolgente: dal Giardino Tropicale “Un battito d’ali” a Galata Museo del Mare con il sommergibile S518 Nazario Sauro, da La città dei bambini e dei ragazzi a Biosfera, dal Museo Nazionale dell’Antartide all’ascensore panoramico Bigo. L’acquario è la più grande rappresentazione di biodiversità in Europa: 27mila metri quadri espositivi, 71 vasche e 15 mila animali di oltre 400 specie, tra cui gli animali antartici, unici visibili in Europa, i lamantini, affascinanti sirene del mare, i simpatici pinguini, gli squali, le foche e i pesci colorati della barriera corallina. “La gita consente di valorizzare il nostro ruolo di nonni e di gruppo, attraverso la condivisione di una giornata di tempo libero con i nostri nipotini – sottolinea Giuseppe Capurro, presidente provinciale di 50 & Più -. Ovviamente, l’appuntamento è aperto a tutti gli associati interessati a scoprire la varietà di mari e oceani”. Il programma è ancora in fase di definizione e sarà reso noto con la riapertura degli uffici Ascom il 1° settembre. Le iscrizioni devono pervenire entro il 26 settembre alla Segreteria (Laura Benigni, 035.4120127).




Alberghi e negozi, l’effetto Orio arriva solo in città. «Da migliorare i collegamenti con la provincia»

Non c’è come esserne privi per capire quanto qualcosa vale. L’indagine realizzata dall’Ascom di Bergamo sugli effetti della chiusura dell’aeroporto di Orio Serio – tra il 13 maggio e il primo giugno scorso per i lavori di rifacimento della pista – ha permesso di misurare il sempre citato “effetto Orio” sulle attività turistiche e commerciali, rendendo più evidente il legame tra l’infrastruttura e il territorio e permettendo perciò di individuare con maggiore chiarezza potenzialità e punti deboli.
L’indagine ha interessato gli alberghi di città, hinterland, provincia e i ristoranti e le attività commerciali del centro città e di città Alta. L’impatto più significativo si è verificato non solo sulle attività alberghiere cittadine ma anche di due comuni dell’hinterland: Orio al Serio e Grassobbio. Gli alberghi dei tre comuni hanno registrato un calo di presenze dal 10 al 20% con picchi anche del 30-35% rispetto al 2013. Più contenuto è stato l’effetto sulle strutture del restante hinterland, dove si è registrato una diminuzione del 5% delle prenotazioni, valore sul quale si sono attestati anche gli hotel della provincia – pianura, valli e lago –. Un quadro che denota, quindi, il raggio piuttosto limitato dei flussi veicolati dall’aeroporto.  
Sui ristoranti e sulle attività del centro e di Città alta la chiusura ha portato ad una riduzione del numero di clienti e di scontrini del 10%, con punte che hanno superato anche il 20%.
«I dati raccolti dal questionario permettono di fare due sottolineature – afferma Oscar Fusini, vicedirettore dell’Ascom di Bergamo -. Una ormai nota. L’economia della città è strettamente legata allo scalo aeroportuale, la cui chiusura temporanea ha inciso pesantemente sul fatturato del mese di maggio. Questo dato conferma come lo scalo di Orio sia una ricchezza per il territorio non solo da salvaguardare ma da “sfruttare” al massimo. L’altra osservazione è forse conosciuta soprattutto agli operatori: la presenza dell’aeroporto incide solo marginalmente sui luoghi di villeggiatura e turistici della provincia. Ciò è dovuto in particolare agli scarsi collegamenti tra aeroporto e comuni sia quelli montani che quelli lacustri. E questo ci induce a fare una riflessione su come contribuire a migliorare questo aspetto in particolare in vista  Expo 2015, che farà arrivare nella nostra provincia un buon numero di visitatori. Su questo tema la nostra Associazione si proporrà come interlocutore privilegiato con le istituzioni».