Creattiva, nuovo record di visitatori. E aumentiano le presenze straniere

Bergamo Creattiva incassa un nuovo successo. L’edizione primaverile della manifestazione firmata dalla Promoberg dedicata al pianeta delle arti manuali, dopo il record di espositori (235), ha conquistato infatti anche quello dei visitatori: 41mila le persone giunte alla Fiera di Bergamo, contro le 38mila di un anno fa.
«Creattiva rappresenta una delle risposte più belle ed efficaci alla nostra mission – sottolinea Stefano Cristini, direttore dell’Ente Fiera Promoberg -, perché, oltre a sostenere le imprese, consente di sviluppare e promuovere il nostro territorio. Il fatto che oltre la metà degli espositori proviene da fuori regione, e che sono in costante aumento anche gli arrivi da fuori regione e dall’estero dei visitatori, porta ad avere delle positive ricadute locali. Ora si tratta di continuare ad individuare un numero sempre maggiore di espositori ad alto contenuto specialistico e innovativo, sia a livello nazionale che internazionale, per innalzare ulteriormente il livello qualitativo della manifestazione».
Da parte del pubblico è stato confermato il forte apprezzamento verso il format della kermesse, che abbina alla ricca parte espositiva un altrettanto fitto calendario di corsi, laboratori e dimostrazioni, per un totale di 1.400 appuntamenti in quattro giorni.
Commenti molto positivi hanno ricevuto anche le ultime novità: un nuovo portale per acquistare a prezzi scontati, un concorso artistico dedicato alle donne in occasione dell’8 di marzo, tutorial sul canale Youtube, una nuova area dedicata al ricamo, e una parete di “veline” con le dediche lasciate dal pubblico.
L’apportare sempre qualcosa di nuovo, anticipatore spesso di nuove tendenze, è una caratteristica tipica di Bergamo Creattiva, in grado di “catturare” sempre più appassionati e operatori professionali. Non è quindi un caso che dal debutto avvenuto nell’ottobre del 2008, la manifestazione votata alla massima creatività ha registrato un trend in costante crescita in tutte le voci, in particolare per quanto concerne la superficie espositiva e il numero di presenze d’imprese e pubblico.
«Con un format davvero unico – spiega Carlo Conte, responsabile per Promoberg della manifestazione -, Creattiva si è fatta conoscere rapidamente in tutta Italia, conquistando in poco tempo anche l'attenzione di imprese e visitatori stranieri. Quest’anno gli espositori oltre confine sono stati 22, sette in più rispetto ad un anno fa, in rappresentanza di nove paesi europei. In aumento anche il pubblico estero, che spesso raggiunge Bergamo tramite i voli low cost di base all'aeroporto di Orio».
L’ennesimo successo di Creattiva è il miglior prologo per il prossimo evento fieristico di Promoberg: dal 20 al 24 marzo alla Fiera di Bergamo sarà di scena Lilliput, il villaggio creativo/educativo dedicato all'infanzia. Come da tradizione, le prime due giornate saranno riservate alle scuole, mentre il week end sarà aperto a tutti, famiglie in testa.
Info: http://www.promoberg.it




Val Brembana, riaperto il bando efficienza energetica per commercio, turismo e artigianato

La Val Brembana punta sull’efficienza energetica, dal risparmio alla riduzione dell’impatto ambientale. Sono prorogati al 31 marzo i termini per partecipare al bando della Comunità Montana, che aveva stanziato nei mesi scorsi 400mila euro complessivi, per il sostegno agli investimenti alimentato da Contributo regionale ai sensi del Progetto 10/9 ex PISL Montagna. Sono ancora a disposizione 71.132,77 euro, di cui 25mila euro per il settore commercio e 26.132,77 euro per il settore turismo.

Dotazione finanziaria, intensità e regime di aiuto
La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 71.132,77 euro di cui:
· 25.000 per il settore commercio (codice G – codice N)
· 20.000 per il settore artigianale (iscritti all’Albo Artigiani con i codici C, F, H e S)
· 26.132,77 per il settore turismo (codice I – codice R)
Una quota del 33% degli importi di cui sopra sarà riservata alle imprese ubicate nei comuni superiori ai 1.000 abitanti (classe di comuni B e C). La Comunità Montana si riserva la facoltà di effettuare compensazioni tra le tre graduatorie destinate ai settori commercio, turismo e artigianato in caso di parziale utilizzo delle risorse messe a disposizione per ciascun settore.

Decorrenza degli investimenti
Sono ammessi a contributo gli investimenti da realizzare o realizzati a partire dal primo ottobre 2012 (data fattura).

Costi ammissibili
Sono ammesse a contributo le spese per gli interventi elencati, purché finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale, al risparmio e all’efficienza energetica di strutture, locali ed attrezzature per un importo minimo complessivo di 3.000 euro:
a) innovazione delle strutture con specifico riferimento alla sostituzione di attrezzature in uso ad elevato assorbimento energetico con altre a tecnologie ecocompatibili. Qualora le apparecchiature elettriche siano soggette a classificazione di efficienza energetica, la classe minima di riferimento deve essere la "A" o equivalente;
b) innovazione delle modalità di organizzazione e informatizzazione dell’attività commerciale/artigianale/turistica (software e tecnologie digitali per marketing, max 10% investimento);
c) acquisizione di attrezzature per la sicurezza e la prevenzione dei rischi connessi a fenomeni criminosi;
d) qualificazione e ammodernamento di spazi di vendita e acquisizione di attrezzature destinate alla vendita/servizi;
e) costi relativi ad opere edili, strettamente connesse e dimensionate, anche dal punto di vista funzionale, agli interventi ammissibili di cui alle lettere precedenti (max 30% investimento).
Non sono ammissibili spese per: lavori realizzati in economia, acquisto di attrezzature usate, acquisto di mezzi di trasporto, acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici; acquisto di immobili; acquisto di minuterie; acquisto di computer e stampanti non strettamente correlate al progetto complessivo; opere non strettamente inerenti i locali in cui viene svolta l’attività; opere murarie non strettamente correlate agli interventi ammissibili.
I costi sono da intendersi al netto di Iva.

Tempi e modalità di realizzazione dei progetti
Il programma di investimento deve essere ultimato e rendicontato entro il 31 ottobre 2014. Eventuali varianti al progetto ammesso ad aiuto finanziario devono essere preventivamente approvate dalla Comunità Montana. Il mancato rispetto di tale procedura implica la revoca del contributo concesso. Qualora, a fronte di variazioni in corso d’opera, la spesa complessiva del progetto risulti inferiore a quella inizialmente ammessa, la Comunità Montana procede alla rideterminazione proporzionale del contributo assegnato, fatta salva la verifica della conformità dell’intervento realizzato, del contenuto e dei risultati conseguiti, fermo restando il limite minimo di investimento di 3.000 euro. In nessun caso le varianti daranno luogo ad un incremento dell’importo del contributo approvato.

Presentazione della domanda
La domanda, sottoscritta dal titolare o legale rappresentante dell’azienda, deve essere presentata, su apposito modulo, disponibile presso l’ufficio segreteria della Comunità o scaricabile dal sito istituzionale dell’Ente www.vallebrembana.bg.it. Alla domanda, compilata su apposita modulistica, va allegata la seguente documentazione: fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente; preventivi ovvero eventuali copie fatture, con riportata la classe energetica ovvero una dichiarazione rilasciata dal fornitore da cui emerga che l’investimento comporta un risparmio energetico. La domanda va recapitata esclusivamente a mezzo di consegna manuale all’ufficio protocollo della Comunità Montana a Piazza Brembana in via Don A. Tondini, 16, a partire dal 17.02.2014 e fino al 31.03.2014.

Criteri per la formazione della graduatoria dei beneficiari
La graduatoria dei beneficiari sarà approvata con delibera di Giunta Esecutiva, entro il 30.04.2014, sulla base dei seguenti criteri:
*Classe di Comune sede dell’unità operativa
A – Imprese ubicate in comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti: 25 punti
B – Imprese ubicate in frazioni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti dei comuni superiori a 1.000: 20 punti
C – Imprese ubicate in comuni/frazioni con popolazione superiore a 1.000 abitanti: 10 punti
*Unica attività
Unica impresa nello specifico settore nel territorio del Comune inferiore a 1.000 ab. o in una frazione: 15 punti
Imprese senza dipendenti a tempo indeterminato
Imprese individuali, famigliari e società di persone con massimo 3 soci, tutte senza dipendenti: 3 punti
*Incentivi per l’imprenditorialità femminile e giovanile
Titolare o maggioranza dei soci donne e/o giovani: 3 punti
Nuove imprese
Imprese iscritte al Registro Imprese successivamente al 01.01.13: 3 punti
*Fatturato annuo
Imprese con fatturato annuo (anno precedente al bando o presunto con riserva di verifica per nuove attività) fino a 30.000 euro: 15 punti;
tra 30.000 e 130.000 euro: da 12 a 3 punti (il punteggio va calcolato a scalare di un punto ogni 10.000 euro);
oltre i 130.000 euro: 2 punti.
Le imprese potranno presentare domanda solamente per un unico progetto di investimento. A parità di punteggio, nelle graduatorie generali per categoria, si applicheranno progressivamente i seguenti criteri di priorità:
1. Progetti presentati da imprese ubicate in comuni/frazioni fino a 1.000 ab.;
2. Età del titolare: la precedenza sarà attribuita al più giovane. Per le società, il riferimento sarà la media dell’età dell’intera compagine sociale;
3. Progetti presentati da imprese con volume d’affari fino a 30.000 euro;
4. L’ordine di presentazione al protocollo della CMVB.

Formazione graduatorie
Saranno stilate tre distinte graduatorie, una per ogni settore di cui all’art. 2. All’interno di ogni graduatoria di settore saranno individuate due distinte graduatorie, una per attività ubicate in comuni di classe A e l’altra per attività ubicate in frazioni e comuni di classe B e C. Le graduatorie distingueranno tra istanze finanziate (fino alla disponibilità del budget ex art. 2) e istanze ammissibili a finanziamento che potranno essere finanziate con eventuali economie. In questo caso la Comunità Montana si riserva la facoltà di effettuare compensazioni tra le varie graduatorie.

Erogazione del contributo
La liquidazione del contributo sarà effettuata in un’unica soluzione a conclusione dei lavori, entro 60 giorni dalla presentazione (al protocollo della Comunità Montana) da parte delle imprese beneficiarie della seguente documentazione: attestazione di fine lavori con riepilogo delle spese sostenute; originali delle fatture relative alle spese sostenute, debitamente quietanzate; dichiarazione in merito al rispetto del Reg. “De Minimis”; eventuale altra documentazione ritenuta necessaria dal responsabile del procedimento.
Eventuali varianti al progetto ammesso ad aiuto finanziario devono essere preventivamente approvate dalla Comunità Montana. Il mancato rispetto di tale procedura implica la revoca del contributo concesso.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del Credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)




Benzinai, sospeso lo sciopero dei gestori a marchio Eni 

A poco meno di due ore dall’inizio dello sciopero annunciato dai gestori di carburante a marchio Eni/Agip arriva la notizia dello stop alla mobilitazione generale. Le Organizzazioni di categoria hanno deciso di procedere alla sospensione dello sciopero dei gestori a seguito delle rassicurazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Ministero ha infatti annunciato che «l'azienda petrolifera ha assicurato la propria disponibilità a riprendere il negoziato interrotto, mediante una riunione da concordare direttamente tra le parti e da tenere a breve, entro il prossimo 10 marzo» . Con la riapertura del tavolo di contrattazione teso a rinnovare le intese economico-normative per i gestori a marchio Eni/ Agip, ormai scadute da più di due anni, si ricompongono le condizioni essenziali per tentare di individuare risposte condivise ai fortissimi elementi di criticità che investono le piccole imprese di gestione. «Prendiamo atto della decisione intrapresa a livello nazionale- commenta Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo Distributori Carburanti Ascom -. Siamo in attesa che le nostre istanze vengano accolte e che si ponga fine ad una politica commerciale disastrosa per le piccole imprese di gestione. Vogliamo far sentire la nostra voce per avere un prezzo più giusto e veder garantita la libertà di continuare ad essere impresa, battendoci contro il ricorso selvaggio ai self service, il degrado della rete e l’espulsione dei gestori e dei loro dipendenti dal settore».




“Seilatv”, Bergamo ha un nuovo canale televisivo 

Dall’esperienza maturata negli ultimi due anni, la Web Channel “on demand” Seilatv.tv si amplia e sbarca in chiaro sulle televisioni di tutta Lombardia. E’ visibile da pochi giorni sul canale 216 del digitale terrestre. Il progetto è partito da un’idea di Paolo Cernuschi e Silvio Marini, da molti anni impegnati professionalmente con le loro aziende nel mondo della produzione televisiva e che hanno messo a disposizioni i propri studi di produzione, regie mobili e operatori video, mezzi tecnici all’avanguardia e attrezzatura ad alta definizione qualitativa.
Dagli studi partiranno oltre 20 trasmissioni, prodotte interamente in proprio, con tematiche sportive, istituzionali, culturali, scientifiche, economiche e naturalmente di attualità, che, nonostante la diffusione regionale, parleranno principalmente del territorio bergamasco. Ha inaugurato lo sbarco sul digitale terrestre, “Lo Scomodo Buc”, programma settimanale in diretta sull’Atalanta condotto da Marco Bucarelli.
Un lunedì sportivo che proseguirà poi con “Base Sport”, presentato da Paolo Taddeo, e “Golf Television”, l’appuntamento con tutti gli appassionati di golf a cura di Maurizio e Marco Bucarelli che da settembre sul canale web Seilatv.tv sta ottenendo un grande successo a livello nazionale. Di Atalanta si parlerà anche alla vigilia del weekend quando Maurizio Bucarelli presenterà “Venerdì Nerazzurro”, un’anteprima e molti approfondimenti dedicati alla partita di campionato della squadra bergamasca.
Tra gli altri appuntamenti spiccano “Il ballo della vita” con il monsignor Giulio Della Vite, segretario generale di Curia della Diocesi di Bergamo; “La vita è bella”, storie vere da raccontare proposte da Francesca Grassi; “Un libro da leggere” con i suggerimenti di Giuseppe Berné e “Sentirsi bene” con al centro il tema della medicina con gli ospiti di Francesca Manenti. E poi ancora attualità con “Senti chi parl@” condotto da Riccardo Cattani.




Largo consumo, a febbraio  prezzi invariati in città 

Nel mese di febbraio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, non ha registrato alcuna variazione rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale – la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – si è attestata a +0,3 per cento, in diminuzione rispetto allo + 0,4 per cento registrato il mese scorso.
Le variazioni, in aumento, più marcate si registrano, in questo mese, nelle divisioni di spesa: “Bevande alcoliche e tabacchi”, dove ad incidere sono gli aumenti di grappa e birre nazionali; “Mobili, articoli e servizi per la casa”, con rincari per i servizi domestici controbilanciati dai costi per ferri da stiro, lavastoviglie e lavatrici-asciugatrici e “Altri beni e servizi”, con aumenti per i prodotti di gioielleria.
In forte calo la divisione di spesa “Comunicazioni”, con ribassi per i servizi di telefonia mobile e i relativi apparecchi, controbilanciati dagli aumenti per la telefonia fissa.
Segue la divisione “Trasporti” dove ad incidere sono i ribassi per voli nazionali ed internazionali, trasporto marittimo, biciclette, gasolio e benzina per i mezzi di trasporto. In controtendenza troviamo le riparazioni per i mezzi di trasporto privati.
Invariate nel complesso le divisioni: “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” “Abbigliamento e calzature” e “Istruzione”, “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili”, “Servizi sanitari e spese per la salute” “Ricreazione, spettacoli e cultura”, “Istruzione”, “Servizi ricettivi e di ristorazione”.




Tute blu, a febbraio 146 licenziamenti nella Bergamasca

A febbraio, in Lombardia si sono registrati 822 licenziamenti in ambito metalmeccanico, 120 esuberi in meno rispetto al 2013 (942), appena 12 in meno rispetto al 2012, quando furono 834 i lavoratori che persero la propria occupazione. Sebbene ci sia una certa diminuzione, il dato generale resta comunque allarmante, considerato che nei primi due mesi dell'anno si sono persi già 1.484 posti di lavoro. Anche in questo caso, l'emorragia occupazionale sta lievemente contenendosi rispetto all'anno precedente (300 lavoratori tagliati in meno), quando nel bimestre gennaio-febbraio furono allontanate 1.776 tute blu, 1.663 nei primi due mesi del 2012.
Le cifre – come sottolinea la Fiom Lombardia – si riferiscono alle medie e grandi imprese operanti nel settore metalmeccanico, che possono dunque usufruire di ammortizzatori sociali, mentre dal computo complessivo sono esenti le piccole imprese, gli artigiani, le ditte individuali o a conduzione familiare con pochi addetti.
Il comprensorio più colpito a livello di licenziamenti è stato il milanese con 252 esuberi: nel 2013 furono 174. Il segno più lo ritroviamo anche a Lodi (31 licenziamenti), Cremona (13), Brescia (98) e Varese (47). Negli altri territori a prevalere è il segno meno, magra consolazione, visto che comunque si registrano perdite pesanti nella Bergamasca (146 licenziamenti a fronte dei 272 del 2013 e dei 114 del 2012), nel Pavese (56) e nella Brianza (86, -44 il saldo nel raffronto sul 2012).
“In definitiva i dati certificano l'assenza di ripresa in Lombardia – ribadisce Mirco Rota, segretario generale della Fiom Lombardia -. I contratti di solidarietà rappresentano a questo punto una necessità ineludibile per le imprese che non si rassegnano a chiudere i battenti. Se i contratti di solidarietà rimarranno lettera morta, la situazione non potrà che aggravarsi. Ancora una volta lanciamo un appello affinché si renda operativa la legge approvata il 18 dicembre del 2013 con il contributo di tutte le forze regionali. Attardarsi ancora nell'approvazione della legge a sostegno dei contratti di solidarietà, significherebbe aumentare le sofferenze per le imprese e condannare altri lavoratori all'esodo forzato dal mondo del lavoro – precisa Rota -. E' difficile poi pensare di poter risolvere la crisi senza specifici piani di investimento da parte degli imprenditori, che sono chiamati a fare la loro parte nello sviluppo di nuove produzioni, per dare la scossa alle aziende che non riescono a intravedere la fine del tunnel della recessione e ad oggi non riescono a intravedere un futuro"  conclude il segretario dei metalmeccanici.




Vendite a domicilio, il 2013 chiude in crescita

Univendita – aderente a Confcommercio – chiude il 2013 con un fatturato delle aziende associate pari a 1 miliardo e 220 milioni di euro, con un incremento del 3,5% rispetto al 2012. La vendita a domicilio d’eccellenza continua a crescere, nonostante la crisi nel Paese duri ormai da oltre cinque anni. Dal 2009, infatti, anno di inizio della crisi economica, le aziende associate Univendita hanno incrementato il proprio business di oltre il 30%.
«In anni difficili per il sistema italiano siamo cresciuti in modo costante e significativo, mentre gli altri canali tradizionali del commercio hanno perso quote – sottolinea il presidente di Univendita Ciro Sinatra -. Penso e voglio credere che, con la ripresa nel nostro Paese, questa tendenza sarà rinforzata. Così come abbiamo fatto la nostra parte sostenendo l’economia in anni di crisi, infatti, potremo contribuire alla risalita».
Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato “alimentari e beni di consumo casa” con un incremento del 5%, seguito dai “beni durevoli casa” (+2,8%) che, con una quota di mercato del 65%, si conferma il comparto di maggior rilievo della vendita a domicilio. A seguire la “cosmesi e cura del corpo” con un +2,7%. In netta crescita il comparto “altri beni e servizi” (+22%) trainato dal risultato positivo del settore viaggi e turismo. Sul fronte occupazionale, i venditori a domicilio sono oltre 71.000, in crescita del 4,5% rispetto al 2012, con una componente femminile pari all’88%.
«Le ragioni del successo della vendita a domicilio di eccellenza sono diverse – prosegue Sinatra -. Innanzitutto i fattori interni: la qualità dei prodotti venduti, che non deve mai essere data per scontata; gli investimenti in ricerca e sviluppo, per creare prodotti innovativi che vadano incontro alle richieste del mercato; la professionalità dei venditori, che ricevono una formazione continua dalle proprie aziende. Poi ci sono i fattori esterni: il passaparola, che rimane la forma più efficace di marketing, oggi ulteriormente potenziato dallo sviluppo dei social network; il servizio personalizzato al cliente, fattore sempre più raro da trovare nelle altre forme distributive; il servizio post-vendita, sempre puntuale ed efficace».




Schilpario, lo sfogo degli operatori turistici: «Schiacciati tra maltempo e nuovi oneri» 

L’Ascom risponde all’esigenza – emersa nel corso della giornata di mobilitazione nazionale a Roma – di potenziare la presenza nel territorio e di manifestare la sua vicinanza agli imprenditori in tutti gli aspetti che la gestione di una pmi comporta. La scorsa settimana il vicedirettore dell’Associazione, Oscar Fusini, e il responsabile dell’Area Sicurezza e Sistemi Gestionali, Andrea Comotti, hanno organizzato, di concerto con i vertici dell’Ats-Associazione Turistica Schilpario, un incontro con gli imprenditori del comune scalvino. L’appuntamento ha rappresentato un’importante occasione di confronto con tutti gli operatori commerciali e turistici alle prese con una stagione segnata dal maltempo e dalla chiusura delle strade che ha isolato l’intera Valle. «In pochi giorni, a causa anche dei messaggi fuorvianti apparsi sulla stampa locale, abbiamo ricevuto disdette di prenotazioni di oltre 20 gruppi che da sempre soggiornano una settimana a Schilpario – spiega Claudio Agoni, referente dei commercianti e consigliere dell’Ats, associazione che da due anni rappresenta il 90% delle imprese del comune scalvino -. I danni sono stati davvero ingenti e a rendere tutto ancora più difficile e complicato sono arrivati nuovi oneri burocratici ed altre tasse da versare». L’incontro si è infatti concentrato sul nuovo obbligo di introduzione del Pos, che scatterà alla fine di giugno, e sulla nuova imposta unica comunale – Icu che da quest’anno integra Imu, Tari e Tasi. Sono stati inoltre ribaditi gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro e autocontrollo alimentare alla luce delle più recenti normative cui Ascom risponde da sempre con corsi di formazione e aggiornamento organizzati nella sede di via Borgo Palazzo e nelle delegazioni. 




Fortis: «Altro che declino, siamo il Paese più virtuoso d’Europa»

nella foto: Marco Fortis

Sa di essere una voce fuori dal coro, ma, a maggior ragione, ribadisce le sue ragioni. Marco Fortis, economista, vice-presidente della Fondazione Edison, docente alla Cattolica di Milano, collaboratore de il Sole 24ore, non si stanca di dimostrare le sue tesi, nella speranza che in Italia e soprattutto in Europa si faccia un rapido dietrofront rispetto a quasi tutte le politiche di austerità adottate. Ne ha parlato anche a Bergamo, davanti agli imprenditori di Confindustria, dove ha snocciolato dati su dati per dimostrare che da un lato i conti del paese non sono poi così male, e dall’altro che la nostra manifattura, pur fiaccata da politiche incongruenti, è una forza mondiale di tutto rispetto, competitiva ed evoluta e non mostra i segni del declino, ma anzi di una positiva evoluzione. Le imprese, secondo Fortis, fanno abbondantemente il loro dovere, visto che nonostante la nostra presunta «specializzazione sbagliata», che la Commissione Europea continua a rimproverarci, l’Italia è uno dei soli 5 paesi del G20 (con Cina, Germania, Giappone e Corea) ad avere un surplus commerciale strutturale con l’estero per i manufatti. La manifattura italiana è la seconda d’Europa e la quinta al mondo per valore aggiunto.
Sempre secondo l’indice del commercio mondiale l’Italia è prima al mondo per competitività in tre settori: tessile, abbigliamento, pelli-calzature; ed è seconda dopo la Germania in altri tre settori: meccanica non elettronica, manufatti di base (cioè metalli, ceramiche, ecc.) e altri prodotti manufatti (cioè occhialeria, gioielleria, articoli in materie plastiche). L’Italia è inoltre sesta anche nei prodotti alimentari trasformati.
Il made in Italy dunque, non è più solo cibo, moda e mobili ma anche e soprattutto meccanica. In questo settore, che è sorretto da un’importante filiera metallurgica e dei prodotti in metallo, il nostro surplus con l’estero è il terzo al mondo dopo quelli di Giappone e Germania.
E ancora, secondo l’Indice Fortis-Corradini elaborato dalla Fondazione Edison, su circa 5.000 prodotti, l’Italia è risultata prima, seconda o terza al mondo per attivo commerciale con l’estero in quasi 1.000 prodotti. Tra i più importanti primi attivi con l’estero detenuti dall’Italia nel commercio mondiale vi sono quelli per: calzature in pelle, macchine per imballaggio, attrezzature frigorifere per supermercati, pasta, occhiali, elicotteri, yacht di lusso, pelli conciate, tubi in acciaio, pompe per liquidi, pomodori lavorati, mele. Tra i secondi posti vi sono: vini e spumanti, rubinetti e valvole, mobili, lavori in acciaio e alluminio, bulloneria, navi da crociera, forni e cucine, uva.
Se l’industria italiana va indietro, dice Fortis non è perché non sia competitiva o esporti poco, infatti il fatturato estero italiano corre. Se l’industria italiana è in crisi è perché l’eccessiva austerità ha spento la domanda interna di consumo e di investimento.
“Le imprese fanno ricerca – ha spiegato Marco Fortis durante l’incontro stampa che ha preceduto la Serata per l’imprenditore –  e innovano nonostante tutte le difficoltà del paese e la loro ridotta dimensione. Ma le politiche europee ed italiane fanno disastri”.
Così mentre gli Stati Uniti e il Giappone crescono, pur con alti e bassi, la politica del rigore senza sviluppo sta portando l’Europa, ma soprattutto l’Italia verso una grande depressione ed un autentico disastro occupazionale, che colpisce soprattutto i giovani.
“La UE – ha accusato Fortis – ha confuso la crisi di credibilità politica dell’Italia con una crisi di «fondamentali» economici ed ha  chiesto al nostro paese di applicare una cura fiscale «greca» assolutamente sbagliata nel nostro caso perché il debito pubblico italiano non era, né è oggi, così pericoloso da richiedere una politica fiscale restrittiva ed aggressiva come quella che è stata applicata in questi ultimi due anni e perché non si può chiedere ad un importante paese produttore come l’Italia di mortificare per un lungo tempo la propria domanda interna e di investimento, perché si mortifica così la stessa produzione e si distrugge capacità produttiva, innescando una pericolosa crescita della disoccupazione”.
Secondo Fortis non è vero che il debito pubblico italiano è il secondo più alto d’Europa dopo quello della Grecia. O, meglio, lo è solo in rapporto al PIL, un indicatore che ormai si sta rivelando sempre più inadatto.
“Il nuovo ministro Padoan – ha insistito – dovrebbe spiegare a Bruxelles che l’Italia è da oltre 20 anni in avanzo primario, eslcusi gli interessi, quasi sempre oltre al 2% del Pil, un record assoluto per l’Occidente avanzato, e che dal 2008 il debito pubblico è quello che è aumentato percentualmente di meno, tranne che in Norvegia e Svezia. E ancora: nel quadriennio 2012-2015 il rapporto deficit/PIl è stato sempre sotto il 3% e nel quadriennio 2012-2015 l’Italia sarà il paese UE non aiutato con il più alto avanzo statale primario in rapporto al Pil”.
La stessa Commissione Europea riconosce che nel medio-lungo termine, grazie soprattutto alle riforme pensionistiche l’Italia, presenta il più basso profilo di rischio finanziario del debito pubblico tra tutti i paesi UE.
Ma tutto ciò è vanificato dagli spropositati interessi. Di qui la proposta: “L’Unione Europea dovrebbe introdurre misure compensative, come eurobond, per sterilizzare gli interessi eccessivi di quei Paesi che si dimostrano in grado di mantenere il surplus statale primario sopra il 2% del Pil”. Togliendo questa zavorra il  paese sperimenterebbe un rilancio che lo farebbe uscire definitivamente dalle secche. 
Per Fortis è però essenziale interrompere l’autodenigrazione nazionale, basata anche su ignoranza e il diffuso potere dei burocrati, sia a livello nazionale che europeo.
“Il nuovo presidente del Consiglio Renzi – ha concluso – ha fatto tutte enunciazioni positive. Servono subito alcune mosse concrete, è importante fare subito qualcosa che ci permetta di presentarci all’Europa sotto una nuova veste, per reclamare una revisione di alcune delle misure prese. Il semestre europeo sarà sicuramente un’occasione importante: se riuscissimo a intervenire sul cuneo fiscale per quella cifra di cui si parla, 10 miliardi, se si potessero attivare le garanzie della Cassa depositi e prestiti, se si potessero fare alcuni tagli di spese improduttive di 7-8 miliardi, ci presenteremmo più forti. Con un prossimo governo stabile per 5 anni avremmo tutto il tempo per riprenderci”. 




Disturbi del sonno, la “Pallium” apre una clinica a Dubai

nella foto: La delegazione di Confcooperative Bergamo alla fiera del Medical Congress & Exhibition di Abu Dhabi

Da Castelli Calepio a Dubai per avviare un’attività  ambulatoriale specializzata nella medicina del sonno insieme alla cooperativa sociale Pallium: è questo un importante risultato delle missioni all’estero di Confcooperative Bergamo che dopo un primo viaggio negli Emirati arabi sul finire dello scorso anno, è da poco tornata da Dubai con interessanti prospettive di internazionalizzazione per le cooperative associate. L’obiettivo del viaggio-missione era infatti quello di conoscere le strutture ospedaliere locali e le potenzialità occupazionali in campo sanitario: potenzialità legate alla mancanza di servizi e personale specializzato in certi ambiti, come nel caso della diagnosi delle patologie legate ai disturbi del sonno, attività multidisciplinare su cui la Pallium di Castelli Calepio si sta focalizzando. «Grazie a queste due missioni abbiamo potuto sondare il terreno e capire che a Dubai mancano servizi poliambulatoriali specifici, come per la diagnosi clinica dei disturbi del sonno – spiega Maria Claudia Cobianchi, presidente della cooperativa bergamasca specializzata in servizi socio-sanitari e moduli assistenziali di tipo infermieristico e ausiliario che si integrano con quelli ospedalieri -. Durante l’ultima missione abbiamo incontrato studi legali, assicurazioni e agenzie immobiliari per capire come procedere a livello burocratico. L’iter è già a buon punto e l’idea è riuscire ad aprire la clinica e avviare l’attività entro fine anno. Ora commissioneremo un’indagine di mercato per capire le esigenze della popolazione e il target di riferimento legato ai trattamenti e alle diagnosi che potremo effettuare nel nostro poliambulatorio che sarà specializzato proprio nella diagnosi dei disturbi del sonno, con un laboratorio in cui eseguiremo esami strumentali polisonnografici  e il controllo delle terapie impostate».
Le principali patologie d’interesse della medicina del sonno sono oltre alle insonnie anche i disturbi respiratori del sonno, l’eccessiva sonnolenza diurna e i disturbi della vigilanza. «In Italia si stima che ne soffra il 4% della popolazione adulta – spiega la presidente della cooperativa -. A Dubai però il il dato è destinato ad aumentare perché sono sempre di più le persone in sovrappeso, patologia correlata, e quelle che soffrono di diabete, due pericolosi “alleati” dei disturbi del sonno. L’idea è quindi quella di partire con un’equipe di medici italiani formata da pneumologi, cardiologi, otorinolaringoiatri, dietologi, neurologi, odontoiatri che possano consigliare il corretto iter terapeutico con l’attivazione di percorsi multidisciplinari facilitati».
Le missioni a Dubai hanno inoltre consentito di entrare in contatto con diverse strutture ospedaliere e di valutare le tante possibilità di collaborazione in loco. «Durante la prima missione siamo stati ad Abu Dhabi e alla fiera del Medical Congress & Exhibition – spiega il direttore Pieralberto Cangelli -. Abbiamo visitato ospedali, cliniche, centri di riabilitazione e centri di ricerca delle due città: tutte infrastrutture all’avanguardia e che a seguito del forte sviluppo socio-demografico di questi anni sono alla ricerca  di personale specializzato, dottori, infermieri e tecnici ospedalieri per la gestione di sale operatorie e servizi infermieristici avanzati e di riabilitazione. Gli Emirati Arabi sono ormai diventati un punto di riferimento per tutta l’area del Medio Oriente e sono sempre di più le cliniche e i centri di riabilitazione per la terza età e la disabilità che necessitano di nuovo personale direttivo, organizzativo e infermieristico, senza contare tutti quei servizi legati all’assistenza domestica».