Commercio su aree pubbliche, entro dicembre il rinnovo dell’ “attestazione”

L’attestazione entro la fine dell’anno dovrà essere compilata ed inviata esclusivamente per via telematica.  La Federazione Italiana Venditori su Aree Pubbliche – Fiva, aderente all' Ascom presta il servizio di assistenza per il rinnovo dell’attestazione, in scadenza il 31 dicembre. Il mancato assolvimento degli adempimenti in merito al rinnovo delle Attestazioni e all’aggiornamento della Carta di esercizio ad ogni modifica della stessa comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie da 500 a 3.000 euro e la revoca della licenza. Alle imprese associate il servizio (previo appuntamento, contattando la Segreteria provinciale allo 035. 4120300) è gratuito, eccezion fatta per il costo della Visura Camerale ( 8 euro) necessaria per la pratica dell’Attestazione per chi ne fosse sprovvisto. Le imprese che non usufruiscono dei servizi di contabilità Ascom devono presentarsi con la documentazione necessaria. Per l’aggiornamento della carta di esercizio è altresì necessario presentarsi con tutta la documentazione inerente alla variazione intervenuta. Per i non associati il costo del servizio è di 60 euro, Iva inclusa, cui va aggiunto l’eventuale costo della visura.
Quanto alla documentazione necessaria, ecco il quadro:
* Attestazione (rinnovo annuale) – L’operatore (società-ditta individuale) deve provvedere al rinnovo annuale dell’Attestazione. Per eseguire l’adempimento ci si può rivolgere a Fiva-Ascom, muniti della ricevuta dell’invio telematico dell’ultimo modello Unico, dell’iscrizione all’ Inps (oppure un versamento effettuato nel 2013), del modello di iscrizione Inail per i collaboratori familiari e per i dipendenti, nonché per i soci in caso di necessità. Per altre forme di collaborazione – prestatori occasionali, associazione in partecipazione ed altre tipologie – sono necessari i documenti comprovanti la regolarità contributiva Inps e Inail. E’ necessaria la fototessera dei nuovi collaboratori che operano nell’attività. Per attestare l’iscrizione alla Camera di Commercio è necessario presentare visura camerale, che potrà essere effettuata a richiesta direttamente dall’associazione.
* Carta d’esercizio (Aggiornamento) – Per l’operatore che inizia l’attività, il rilascio della Carta di esercizio va richiesto entro novanta giorni. Nel documento oltre ai dati dell’impresa devono essere indicate le titolarità delle autorizzazioni di tipo A (con concessioni di posteggio nei mercati) e di tipo B (itinerante)  e le concessioni nelle Fiere a carattere decennale.
Vanno inoltre indicate le generalità dei soggetti che operano nell’impresa a vario titolo (titolare, soci, coadiuvanti, dipendenti) per i quali è necessario apporre sul documento la/le foto tessera.
Per la carta d’esercizio già in possesso all’impresa si procede con l’aggiornamento solo ogni qual volta interviene una variazione nella situazione in essa descritta. La modifica dei luoghi di lavoro (posteggi di mercato e/o fiere-variazione nei titoli autorizzatori) e dei soggetti che vi operano (soci, coadiuvanti, dipendenti) comporta l’obbligo di un suo aggiornamento entro novanta (90) da quando la variazione si è verificata.
I documenti possono essere inviati via mail (fiva@ascombg.it). Per il pagamento del servizio è possibile procedere con il bonifico bancario intestato a Bergamo Terziaria Srl. IBAN: IT 35 C 05428 11111 000000002778 Banca Popolare di Bergamo Filiale della Clementina. 




“Amici di Ubi”, riflettori accessi sul rapporto tra banche e imprese

“In tempi in cui l’accesso al credito bancario è oggettivamente più complesso, sia per le famiglie sia per le imprese, rispetto a solo un decennio fa, è importante creare momenti in cui alcuni dei protagonisti di questa delicatissima partita si possano confrontare davanti ad un pubblico variegato. Fatto di addetti ai lavori, ma anche di persone che vogliono semplicemente capire perché, da oltre cinque anni, ci stiamo trovando nella peggiore crisi economica della storia recente (che ha mietuto oltre mezzo milione di vittime, tra le imprese), e, soprattutto, come e quando ne usciremo”.
Graziano Caldiani, presidente di Amici di UBI Banca, ha esordito così, ieri mattina, durante la presentazione del convegno "Il ruolo attuale delle banche a sostegno delle Imprese" organizzato dall’Associazione, il 2 dicembre all’Auditorium di Piazza della Libertà (dalle 18 alle 20), e che vedrà Alberto Bombassei, presidente della Brembo, Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo oltre che, temporaneamente, di Imprese&Territorio, e Victor Massiah, consigliere delegato di UBI Banca, confrontarsi a tutto campo. Guidati, in questo iter, da Paolo Zucca, caporedattore del Sole 24 ore. Per iscriversi sarà sufficiente compilare l’apposito form, al sito www.amicidiubanca.it (sezione Agenda).
Anticipando le linee-guida del convegno, il presidente Caldiani ha chiarito i ruoli dei tre protagonisti. “Se Bombassei e Guerini illustreranno, per lo più, le principali criticità incontrate dai loro colleghi nei rapporti col mondo bancario, Massiah avrà il compito di spiegare ciò che il Gruppo che guida ha fatto durante questo quinquennio di crisi, pur in presenza dei vari paletti imposti da Bankitalia, Bce e da Basilea3”.
Da una parte, dunque, i rappresentanti del mondo industriale (anche se la questione è particolarmente ‘calda’ per le MPMI che non per le multinazionali) ricorderanno i temi più caldi: costo del danaro considerato ancora troppo alto, tempi di risposta ritenuti ancora troppo lunghi per sapere se un affidamento verrà concesso o meno e difficoltà nel farsi comprendere dagli interlocutori; dall’altra, il consigliere delegato riferirà, in particolare, delle azioni messe in campo dalla Popolare di Bergamo. Non tanto per campanilismo, quanto perché, da un’indagine condotta nei mesi scorsi da Imprese&Territorio fra oltre 2mila realtà produttive che ad essa fanno riferimento, l’Istituto di Piazza Vittorio Veneto è risultato essere percepito come “autentica Banca del Territorio” dalla stragrande maggioranza degli intervistati. “Una banca, quindi, chiamata più di ogni altra a dare risposte concrete ai problemi” ha commentato Caldiani.
“L’obiettivo di questo convegno – ha aggiunto il presidente dell’Associazione Amici di UBI Banca – è semplice: parlare dei problemi, trovare possibili punti di contatto e individuare, auspicabilmente, percorsi per arrivare a soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti. E, più in generale, per l’intera comunità”.
Al termine della conferenza stampa – ospitata nella nuova sede dell’Associazione, in viale Papa Giovanni XXIII – alla quale hanno partecipato anche Riccardo Cagnoni e Nunzio Pezzotta, rispettivamente vice presidente e segretario dell’Associazione, il presidente Caldiani ha assicurato che l’ufficio “sarà presto animato da una pattuglia di volontari, iscritti all’Associazione” ed ha espresso l’auspicio “che la nuova, centralissima, sede possa diventare un punto di riferimento sia per gli attuali iscritti sia per tutti i Soci di UBI Banca che, condividendo la nostra mission, vorranno aderirvi”.




Sicurezza, in Confindustria il convegno annuale dell’Aias

Fare concreti passi avanti nella prevenzione grazie all’analisi puntuale degli incidenti già avvenuti. Si pone principalmente questo obiettivo il 10° Convegno annuale provinciale AIAS, che si terrà l’11 dicembre, dalle 14 alle 18,30, nella Sala Giunta di Confindustria Bergamo in via Camozzi, 64, organizzato dal nucleo territoriale AIAS, l’Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, costituita nel 1975, il più importante riferimento tecnico scientifico italiano che si occupa di protezione della salute e dell'ambiente nei luoghi di lavoro. Nel corso dell’incontro, dal titolo “Gli incidenti sono una dolorosa scuola – Scambio di notizie di Sicurezza”, verrà condotta l’analisi di alcuni casi riferiti ai settori industriali maggiormente presenti sul territorio, approfondendo sia aspetti tecnici che di gestione della sicurezza, con l’obiettivo di trarre indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione da adottare.
Il programma comprenderà anche l’esposizione di tesine sulla sicurezza sul lavoro elaborate da studenti di Ingegneria e di Economia e Commercio dell’Università di Bergamo e da allievi dell’ISIS Giulio Natta.
Dopo i saluti di Roberto Fiandri (Confindustria Bergamo) e l’introduzione di Giacomo Rota (Gruppo Siad) coordinatore AIAS Bergamo, gli studenti dell’ISIS Natta presenteranno gli approfondimenti su rischio alimentare e dolcificanti sintetici, incendio e fuoriuscita di idrocarburi da una piattaforma petrolifera, sulle combustioni esplosive, sui pericoli dei tatuaggi, sugli antiparassitari e la moria di api, su un caso di cancerogenesi chimica. Gli approfondimenti degli studenti universitari riguarderanno invece la prevenzione nelle grandi organizzazioni, gli incidenti e le malattie professionali nel legno, la sicurezza dei compressori.
Seguiranno i contributi di Andrea Forzan (Saipem), coordinatore del club AIAS sulla prevenzione nelle grandi organizzazioni, che presenterà un caso studio nei cantieri e parlerà dei processi di cambiamento culturale in azienda, Giusi Vignola (HiRelia), che parlerà della percezione del rischio, Ernesto Donnarumma (Italcementi), che presenterà il “Campionato della sicurezza”, competizione fra tutti i siti produttivi italiani, Matteo Cozzani (Damon), sui messaggi promozionali mirati alla prevenzione.
A conclusione si svolgerà una tavola rotonda alla quale parteciperanno Maria Aurelia Lavore, direttrice INAIL Bergamo, Sergio Piazzolla, dirigente ASL medico del lavoro, Giuseppe Astarita, di Federchimica, e Giancarlo Bianchi, presidente AIAS.   




Più iscritti, meno fatturati. Il tormento dei commercialisti

Alla nota positiva della crescita dei professionisti, fanno da contraltare il calo dei fatturati e le difficoltà ad incassare i corrispettivi 

L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo s'è riunito in assemblea, alla Fiera di Bergamo, e non sono mancante le note positive. Il numero degli iscritti è risultato infatti in continua crescita: il saldo rispetto al 2013 è in positivo di 53 unità, visto che gli iscritti sono passati dai 1.573 del 2012 ai 1.626 di quest’anno. Buono anche il bilancio sul fronte della formazione, con un continuo aumento del numero di convegni gratuiti offerti ai propri iscritti. In totale, quest'anno l’Ordine di Bergamo ha organizzato, o co-organizzato con altri enti, 121 eventi o corsi di formazione obbligatoria per un numero complessive di ore di formazione pari a 465, di cui 151 gratuite, a fronte delle 123 dell’anno precedente.
Dal presidente Alberto Carrara non sono però mancate parole di preoccupazione per lo scenario che il nostro Paese sta attraversando, perché “non si vedono, allo stato attuale, segnali confortanti in merito ad una reale e condivisa volontà di mettere mano al taglio della spesa pubblica. Al contrario si assiste sempre più spesso, anche in questi giorni in cui è in corso la discussione riguardante l’iter parlamentare di approvazione della legge di stabilità, al tentativo di sostituire imposte con altre, o con anticipazioni di cassa, mancando ogni reale intenzione di effettuare tagli seri e selettivi alla spesa pubblica improduttiva”.
Una situazione che pesa non poco sulla categoria dei commercialisti, che sta vivendo un profondo disagio motivato dal calo dei fatturati degli studi e dalle difficoltà connesse all’incasso dei corrispettivi delle prestazioni professionali, visto che molti clienti devono affrontare un calo dei fatturati che arriva a superare il 50%, a cui si aggiungono continui adempimenti come ad esempio lo “spesometro” e continue richieste di adeguamento a nuove normative  fiscali. “Ricordiamo inoltre  – ha sottolineato Carrara – che alcuni settori, come quello dell’edilizia e delle opere pubbliche che, in bergamasca negli anni passati sono stati trainanti, sono stati ridimensionati dalla pesantissima crisi economica”.
Preoccupazione che non impediscono però all’Ordine di Bergamo di guardare avanti e di fare programmi per il futuro. Tante, infatti, le idee in cantiere per l’anno prossimo: dal sostegno al Consiglio Nazionale e alle associazioni sindacali su tutte le iniziative volte alla tutela della categoria, all’avvio dei lavori di un nuovo Consiglio di disciplina esterno rispetto al Consiglio dell’Ordine. In programma anche un elevato numero di eventi gratuiti, anche grazie alla collaborazione che va avanti da anni con altre istituzioni del territorio come la Camera di Commercio, l’Università, Confindustria Bergamo, Agenzia delle Entrate, gli altri Ordini professionali, il Tribunale e in particolare i Giudici della sezione fallimentare, l’Unione giovani Dottori commercialisti ed esperti contabili, le Banche locali tra cui la Banca Popolare di Bergamo e il Credito Bergamasco ed altri Istituti di Credito, il Codis, Coordinamento degli Ordini della Lombardia. Costante anche l’attenzione verso i giovani, che anche per il prossimo anno continueranno a versare una quota ridotta di quasi l’80%, confermando quello di Bergamo come uno degli Ordini del nord Italia con la quota associativa più bassa. In conclusione, Carrara ha ricordato l’importanza del lavoro dei commercialisti, in virtù del loro ruolo di garanzia nell’ambito delle dinamiche economiche. “E’ necessario continuare a riaffermare tanto a livello nazionale, quanto a livello locale il ruolo della nostra categoria professionale che è sovente soggetta ad attacchi da parte di altri centri di interesse e che, spesso vessata da inutili complicazioni in ambiti fiscali, svolge una vera e propria azione di supplenza nei confronti della pubblica amministrazione". 




Vendite a domicilio, salgono fatturati e occupazione

Nel terzo trimestre 2013 il fatturato delle aziende associate Univendita -l’Unione italiana vendita diretta aderente a Confcommercio – registra un + 6,7% sullo stesso periodo del 2012, per un valore di 860 milioni e 471mila euro. Il risultato conferma il trend di crescita che ha caratterizzato la prima parte dell’anno. Nel dettaglio, i comparti più dinamici sono stati beni durevoli casa (+7,3%) e cosmesi e cura del corpo (+5,3%) seguiti da alimentari e beni di consumo casa (+4,3%). Performance a due cifre per il comparto altri beni e servizi (+24,2%), trainato dal risultato positivo del settore viaggi e turismo (+15,3%). “La vendita diretta a domicilio d’eccellenza continua a crescere – commenta il presidente Ciro Sinatra -; un risultato che spicca ormai da anni in uno scenario di crisi perdurante e con i principali indicatori economici in ribasso”. “In uno scenario che rimane critico, le aziende associate Univendita costituiscono quindi un’eccezione che si può interpretare in termini di fiducia conquistata – commenta Sinatra -: da un lato, infatti, i consumatori premiano i prodotti di qualità, proposti a domicilio da venditori professionali, dall’altro sono i consumatori stessi, soddisfatti degli acquisti, a contribuire ad allargare il giro facendo passaparola con amici e parenti».
Saldo positivo per le aziende associate Univendita anche sul fronte occupazionale: il numero degli incaricati alla vendita al 30 settembre cresce, infatti, del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, attestandosi a quota 66.096, con una componente femminile pari all’88,8%.




Trescore, l’iniziativa dei commercianti: si pattina sul ghiaccio fino ai saldi

Sin dalla nascita, nel giugno scorso, l’Act Associazione Commercianti di Trescore non ha nascosto la propria ambizione di “dare una scossa” con iniziative in grado di rilanciare l’attrattività del paese, all’interno del più ampio progetto di Centro commerciale naturale. Per le festività natalizie ha pensato in grande ed ha allestito, grazie alla raccolta di sponsorizzazioni, una pista di pattinaggio coperta, aperta tutti i giorni fino al 12 gennaio. L’iniziativa, partita il 23 novembre, ha già incontrato un buon successo e la struttura sta diventando un punto di ritrovo per i giovani e le famiglie. In più, ogni domenica sono in programma eventi ed attività per animare ulteriormente la passeggiata e lo shopping (i negozi saranno aperti la domenica fino al 12 gennaio, in pieno clima di saldi). L’8 dicembre, ad esempio, i bambini saranno invitati a far volare un biglietto con un pensierino sul futuro su palloncini illuminati da led, mentre in piazza Cavour e piazza Dante si prepareranno una “mega” polenta, vin brulè e cioccolata. Ma ci saranno anche (il 22 dicembre) Babbo Natale in trono, impegnato a distribuire doni ai bambini, un corpo di ballo vestito da Babbo Natale che attraverserà il paese su auto Abarth e tanto altro ancora. L’inaugurazione della pista si è tenuta sabato 30 novembre. Ecco alcuni scatti della giornata https://www.larassegna.it/galleria_fotografica.php?galid=42




Albino, per Natale negozi “vestiti” da casetta

Le vetrine addobbate con strutture in legno danno vita ad un colorato villaggio nel centro storico del paese

I mercatini di Natale ravvivano l’atmosfera e portano visitatori? Perché allora non far diventare i negozi stessi magiche casette dove trovare – al calduccio e in bella esposizione – le idee per i prossimi regali! È l’originale iniziativa realizzata da “Le botteghe di Albino” e dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione “Per Albino” che ha trasformato il centro storico del paese e le frazioni Desenzano e Comunduno in un insolito villaggio di Natale, grazie a strutture in legno simili alla soglia di piccole baite installate davanti alle vetrine. Il progetto che raccoglie tutte le attività programmate nel periodo pre-natalzio si chiama “Albino Christmas Village” ed è stato aperto lo scorso fine settimana dalla manifestazione “Magic Albino”, che ha riempito le strade di persone, tra animazione, musica e le proposte di negozi, bar e ristoranti. Le attività che partecipano sono 120 ed ognuna ha allestito l’ingresso con addobbi e motivi personalizzati. Ogni weekend, fino al 24 dicembre, sono in programma iniziative dedicate sia ai bambini che ai più grandi ed eventi enogastronomici realizzati con la collaborazione dei ristoratori del paese. Tra le “chicche” lo “Show bike trial freestyle” (domenica 8 dicembre), la “Minimarcia di Natale con la Peppa” (sabato 14) e nel weekend di sabato 21 e domenica 22 “Magic globe”, un’attrazione che permette di entrare in una sfera natalizia. Presentando il volantino della manifestazione nelle attività che espongono la locandina sarà riconosciuto uno sconto del 15%.




Aste immobiliari, tutti i vantaggi della collaborazione su “MLS REplat” 

Chi vorrebbe una casa fa fatica ad acquistarla e chi ce l’ha troppo spesso se l’è vista portare via per l’impossibilità di pagare le rate del prestito.  Secondo quanto emerge dall’ultima rilevazione del Ministero della Giustizia, le vendite delle case all’asta disposte dal giudice nei primi sei mesi del 2012 sono state 22.895, contro le 38.814 di tutto il 2011.
Del tema s’è parlato all’incontro “Vendere in tempo di crisi: la collaborazione su MLS REplat e Il mercato delle Aste” svoltosi nella sede di Confindustria. Un momento di riflessione dedicato agli agenti immobiliari e che ha visto in qualità di relatori Mirko Frigerio, Founding Partner di RE/Finance Services for Real Estate & NPLs, Angela Giannicola, amministratore unico di Nexus Family Financial Services, e Raffaele Giamundo, responsabile della formazione di Frimm e MLS REplat. Mirko Frigerio, esperto formatore e tra i responsabili della nascita di un settore aste in MLS REplat, ha voluto dissolvere la diffidenza verso uno strumento poco conosciuto e verso un iter burocratico ritenuto complesso, rilevando come “il Tribunale di Bergamo a oggi abbia pubblicato 1500 esecuzioni immobiliari, che rappresentano circa un terzo delle effettive esecuzioni, su base annua, di tutta la provincia, vale a dire circa 5 mila esecuzioni. Un numero stratosferico, ma ancora incompleto. Oggi le aste pubbliche rappresentano esclusivamente le pratiche già in esecuzione sino al 2011. Mancano all’appello quindi tutte le “nuove” procedure della fase più drammatica della crisi economica del triennio 2011/ 2013. A queste andranno a sommarsi tutti i fallimenti immobiliari dettati esclusivamente dalla crisi di liquidità delle aziende. Si calcola di arrivare a 320 fallimenti dichiarati, sfondando ogni record negativo dal 1942 a oggi”. L’incontro ha stimolato gli operatori immobiliari del territorio lombardo a  gestire i meccanismi che ogni esecuzione porta con sé, affiancando il proprietario di casa in difficoltà ad affrontare e risolvere qualsiasi problematica.  Si calcola che il cosiddetto “mercato delle sofferenze” sarà un mercato attivo per i prossimi 8 anni.  Gli agenti immobiliari devono affrontare la crisi facendo incontrare  domanda e offerta, andando a risolvere due problemi: quello del proprietario con casa all’asta e quello del cliente liquido “a caccia dell’affare”.
Largo dunque a temi quali la condivisione online dei portafogli, l’operatività nel settore aste e stralci, nonché la prequalifica dei clienti come strumento essenziale per la buona riuscita di una transazione immobiliare. “Una nuova filosofia di collaborazione  si sta imponendo nel nostro settore, con uno strumento B2B innovativo e concreto come la piattaforma REplat – spiega Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo – . Il portale rappresenta un modo agevole per rispondere alle richieste dei clienti in tempi brevi: ampliando il mercato, condividendo nella stessa banca dati immobili con altre agenzie, si possono incrementare le vendite, inserendo condizioni contrattuali trasparenti e modulabili a seconda dell’immobile proposto. La forza di REplat sta nel poter contare su un fondo di garanzia chiamato a dirimere ogni eventuale controversia, oltre che nella formazione sulla gestione di immobili in sofferenza, una nuova sfida che gli agenti sono chiamati ad affrontare”. In Italia si tengono circa 40mila aste immobiliari all’anno, al primo tentativo molte vanno deserte e si devono ripetere perché c’è diffidenza verso uno strumento poco conosciuto e verso un iter burocratico ritenuto complesso, appannaggio di operatori specializzati.  “In questo momento è importante dare agli operatori degli strumenti validi con cui affrontare il mercato – afferma Luigi Sciascia, area manager di REplat -. La nostra piattaforma, che conta su 1.200 agenzie in tutta Italia,  è l’unica a trattare immobili in sofferenza e all’asta dai principali istituti di credito e dai Tribunali. Grazie a corsi di formazione e assistenza legale su misura ogni agenzia immobiliare può cogliere l’opportunità di inserirsi in un mercato di forte espansione in grado di portare in media sei transazioni in più all’anno”. 




Pubblici esercizi, «il rilancio passa anche dal contratto di lavoro» 

È stata dedicata ai temi del lavoro e della crisi economica la 68esima assemblea annuale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia. Con la tavola rotonda a cui hanno partecipato il professor Michel Martone, ordinario di relazioni industriali e diritto del lavoro, il professor Enzo Rullani, direttore T-Lab CFMT, e il senatore Maurizio Castro si è affrontato il tema della competitività del settore nell’interesse delle aziende e degli stessi lavoratori anche in un’ottica di salvaguardia dell’occupazione. «Ci sono settori – si legge nel discorso di Lino Stoppani, presidente Fipe – che si sono profondamente ristrutturati, eliminando un numero rilevante di posti di lavoro, recuperando produttività e capacità di creare valore e ce ne sono altri, come il nostro, che non riescono a ristrutturarsi e che non intendono tagliare posti di lavoro, perché penalizzerebbero la qualità del servizio e per questo perdono marginalità e competitività. Su questi elementi, abbiamo provato a proporre alle organizzazioni sindacali qualche ragionamento sul monte ore e straordinari, sui permessi retributivi, sugli scatti di anzianità, sulla gestione delle malattie, sulla 14esima mensilità da riformulare all’interno della retribuzione annuale e altri istituti, trovando rifiuto pregiudiziale, nessuna contro-proposta e la proclamazione di scioperi».
La crisi economica nel settore dei consumi fuori casa è stata aggravata dal calo di presenze turistiche, dei consumi e della produttività e anche dall’aumento di una concorrenza sleale a opera di circoli, sagre e feste di partito. «Nell’anno, tra Iva, Imu, Tares e altre imposte e tasse – continua Stoppani – abbiamo raccolto solo inasprimenti e maltrattamenti. La crisi e la mancanza di una riduzione del cuneo fiscale porgono interrogativi sul futuro del settore e hanno imposto la disdetta/recesso al Ccnl di categoria. Si tratta, dunque, di scegliere fra il subire una trattativa con i soliti rituali, senza nessuna possibilità di incidere sugli elementi di produttività che le aziende reclamano o di accontentarsi di provvedimenti parziali, non strutturali e temporanei oppure provare a dare un segnale che ci è costato sofferenza, ma che riteniamo utile a impostare relazioni sindacali moderne, attente cioè a rilanciare un settore pieno di valori, che ha bisogno anche di contratti di lavoro più rispondenti alle esigenze di un mondo che cambia». Dati alla mano, l’evoluzione della retribuzione è infatti maggiore dell’inflazione e il settore crea buona occupazione, tanto che i livelli retributivi del settore hanno tenuto anche durante la crisi ed in alcuni casi sono anche cresciuti. Ma gli oneri previsti dalla contrattazione collettiva sono diventati particolarmente gravosi e non più sostenibili. Per aumentare la produttività aziendale è necessario, secondo la Fipe, rivedere alcuni elementi contrattuali che fanno scattare incrementi salariali non collegati alle ore lavorate. La Federazione chiede dunque di rompere prassi consolidate e regole non più attuali e indica la necessità di avviare un percorso che ridiscuta gli automatismi salariali, con particolare riferimento agli aumenti periodici di anzianità e maggiorazioni, e che consenta di ampliare gli spazi per politiche di valorizzazione del merito. La rimodulazione del contratto non è la rinuncia alla contrattazione. La Fipe, infatti, intende perseguire un confronto costruttivo con tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori per arrivare ad un nuovo accordo basato sui principi della produttività, flessibilità, qualità, controllo dei costi.
«In altri Paesi, penso agli Stati Uniti, solo il 6% delle trattative avviene con il coinvolgimento dei sindacati, la pressoché totalità dei contratti viene determinata e gestita a livello aziendale – commenta Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Bar e Caffetterie dell’Ascom di Bergamo, a margine dell’assemblea annuale della Federazione -. In Italia sembra impossibile addirittura discutere di certi argomenti, fino ad arrivare all’abbandono dei tavoli della trattativa. Le organizzazioni sindacali sembrano arroccate su posizioni “vetero sessantottine” e paiono ignorare le condizioni economiche attuali. Le imprese stanno affrontando la crisi con senso di responsabilità ma il loro impegno deve confrontarsi con un contesto normativo e contrattuale adeguato alle nuove esigenze del mercato, finalizzato cioè a garantire la redditività delle aziende». L’incontro ha offerto diversi spunti agli imprenditori per affrontare a testa alta le difficoltà del momento: «Le migliori armi contro la crisi arrivano dal web, con particolare attenzione a realtà come Tripadvisor che possono offrire chance importanti per cercare di attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli che già frequentano abitualmente i nostri locali – continua Beltrami -. L’argomento è cruciale e, per ribadirne l’importanza, a Pianeta Gourmarte, la rassegna dedicata alle eccellenze enogastronomiche, si è organizzata una tavola rotonda (in programma in Fiera a Bergamo lunedì, 9 dicembre dalle 10.30 alle 12.30, ndr.)». Si è ancora inoltre lontani dal trovare una soluzione all’ormai storica battaglia sui buoni pasto: «Continuano ad appesantirsi i costi per gli esercenti e i tempi di riscossione si allungano ulteriormente, creando gravi disagi ad un settore già in affanno». La crisi non è finita: «Le difficoltà sembrano non avere fine – ribadisce il presidente provinciale Fipe -. L’invito agli imprenditori è quello di dedicare maggior tempo a conti e strategie aziendali, facendo ricorso allo sportello dedicato presso Ascom dalla Cooperativa di Garanzia Fogalco, che garantisce l’accesso al credito ai soci a condizioni agevolate».




Bergamo Sviluppo, riflettori accesi sulla meccatronica

Cinque giornate dedicate a conoscere il “Sistema Meccatronica”: questo l’obiettivo della nuova iniziativa che vede coinvolte la Camera di Commercio, attraverso l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo, l’Università degli Studi di Bergamo, Confindustria Bergamo, Imprese&Territorio, il Consorzio per la Meccatronica Intellimech, la Pro Universitate Bergomensi e l’Ufficio X-Ambito territoriale di Bergamo. Nella conferenza stampa, svolta 2 giorni fa in Camera di Commercio, sono stati presentati gli obiettivi dell’iniziativa e soprattutto il cospicuo calendario di eventi, 13 in 5 giorni, dal 9 al 13 dicembre (si veda l’elenco riportato a fianco pagina), che sono stati pensati per 3 diversi target: imprese, studenti e genitori e studenti.
Ricordiamo che la meccatronica è la branca dell’ingegneria dell’automazione che studia il modo di far interagire tre diverse discipline: la meccanica, l’elettronica e l’informatica, al fine di automatizzare i sistemi di produzione, per semplificare il lavoro umano. I principali campi di applicazione sono la robotica, l’automazione industriale, la biomeccatronica, l’avionica, i sistemi meccanici automatici degli autoveicoli.
Gianluigi Viscardi, vicepresidente di Bergamo Sviluppo con delega all’innovazione (cariche che ricopre in modo analogo anche in Confindustria Bergamo), sottolinea il valore di questo settore in cui «la realtà di Bergamo ha saputo intravedere, fin dallo scorso decennio, i presupposti per innescare quei processi sempre più basati sulla trasversalità».
«La settimana dedicata alla meccatronica sarà l’occasione per rimarcare l’importanza di un percorso univoco, in grado di trasmettere messaggi positivi sia per quel che riguarda il sistema delle produzioni sia per coinvolgere  il mondo della formazione e del lavoro – dichiara Viscardi –. Mi auguro che le associazioni d’impresa, il binomio scuola-università e gli stessi centri di ricerca sposino la visione di lungo orizzonte sul fronte dell’innovazione. I diplomi di perito meccatronico rispondono alla necessità di nuove figure professionali. Dall’automobile alla lavatrice fino alla domotica, la produzione industriale è sempre più orientata alla meccatronica. Bergamo fa scuola? Ci proviamo, certamente sentiamo il bisogno di incentivare questo settore già proiettato nel futuro».