Agenti di commercio, «La sfida è riportare i giovani in questa professione»

La buona notizia è che la figura dell’agente di commercio continua ad essere ricercata dalle aziende mandanti e che il contatto personale e la possibilità di un servizio su misura non sono stati spazzati via da Internet che, in teoria, offrirebbe ai clienti la possibilità di trovare tutto ciò di cui hanno bisogno. La cattiva sono la crisi delle vendite, le difficoltà nel ricevere i pagamenti ed un generale appesantimento della gestione delle attività rispetto al passato. Se l’obiettivo di questi tempi è resistere, Massimo Bottaro, nuovo presidente del Gruppo degli Agenti e Rappresentanti di Commercio dell’Ascom, crede che rafforzare il confronto tra colleghi, promuovere informazione e formazione e raccordarsi con la Federazione nazionale e con le altre sigle sindacali sia la strada per migliorare le chance della categoria.
Classe 1967, da 23 anni agente plurimandatario nel settore termotecnico, da oltre 10 nel consiglio del Gruppo e dal 30 novembre 2012 nel consiglio nazionale della Fnarc Confcommercio, Bottaro riceve il testimone da Giuseppe Capurro, al vertice negli ultimi 15 anni. «Calano i volumi delle vendite ed i margini – rileva –, una doppia riduzione che erode significativamente le nostre provvigioni. Le eccezioni sono poche, per qualche settore in controtendenza o di nicchia o se si centra qualche bisogno del mercato. Per tutti però aumenta l’impegno perché, con l’introduzione da parte delle aziende di sistemi informatizzati, siamo coinvolti direttamente in parte della gestione e siamo chiamati a seguire tutti i passaggi fino all’incasso o al recupero del credito». Insomma, più lavoro e meno ricavi. E in più ci sono le spese, che non scendono. «Per il nostro settore sono soprattutto quelle legate all’auto – dice -, quelle per i software ma anche quelle della stampa, ora che i cataloghi sono forniti dalle aziende in formato digitale. E per chi ha anche un ufficio ci sono affitti e bollette. Siamo stati i primi a dotarci di smartphone e tablet, non per essere alla moda ma per guadagnare in efficienza e velocità ed è grazie a questi dispositivi che si può ora pensare se non altro ad organizzarsi con una struttura più leggera».
Le difficoltà della categoria sono evidenziate anche dal numero delle aziende, che in Bergamasca sono in calo costante, dai 2.690 nel 2008 a 2.556 nel 2012 per una flessione del 5%. «Il saldo è negativo – evidenzia Bottaro –, ma in queste cifre c’è, almeno secondo quanto ho potuto osservare, anche un elevato ricambio. Sono molte le attività che aprono e chiudono poco dopo, spesso si tratta di dipendenti ai quali l’azienda, di fronte alla crisi, propone di continuare a collaborare come agenti. Sono situazioni di ripiego e il più delle volte si abbandona dopo poco. I primi anni sono infatti i più difficili perché bisogna crearsi da zero la clientela, si fa tanta fatica e si raccoglie poco, mentre quando si ha raggiunto una certa esperienza e magari si è invecchiati insieme con i propri clienti sono loro che ti vengono a cercare». La contrazione delle attività non è però legata solo alla crisi. «Da tempo in Bergamasca mancano i giovani in questa professione – rileva il presidente -, non tanto per un problema di immagine, ma perché si sa che occorre lavorare molto ed i riscontri non sono immediati. Un ulteriore ostacolo è il fatto che ormai le aziende, per intercettare più bisogni, hanno ampliato la propria gamma di articoli e in pratica tutte hanno tutto. Si fa così più sfumata una delle prerogative dell’agente plurimandatario che è quella di comporre un proprio catalogo con mandati complementari di prodotti e le aziende che più possono rispondere alle esigenze della propria clientela».
Nonostante le difficoltà congiunturali e strutturali, Bottaro continua a ritenere attuale e strategico il ruolo dell’agente di commercio, un esperto al servizio delle aziende mandanti e dei clienti. «È un bel lavoro – afferma -, che va un po’ rivisto rispetto al passato perché sono cambiati gli scenari. Bisogna cercare di ottimizzare i costi e la selezione dei prodotti e centrare i clienti giusti». Un supporto importante viene dal fare gruppo. «Con il Consiglio direttivo – annuncia –, che conta alcuni volti nuovi, ci piacerebbe rinnovare l’interesse verso il confronto e la partecipazione, che in passato sono mancati forse perché le cose andavano bene e non se ne sentiva il bisogno. Vogliamo promuovere l’informazione e la formazione, funzionali anche a sostenere le nuove attività: dall’aggiornamento sui temi fiscali e contrattuali alle strategie su come vendere di più e meglio, passando per strumenti di carattere operativo come l’estensione a livello locale di convenzioni nazionali, che permettano di contenere le spese per i beni e i servizi incidono di più, il tutto rafforzando i rapporti con la Fnarc, ma anche con le altre sigle sindacali».

IL PROBLEMA
«Il problema è “starci dentro” – sintetizza Massimo Bottaro -, tra calo delle vendite e dei margini, che si ripercuotono in misura doppia sulle nostre provvigioni, e costi che si cerca in ogni modo di contenere, altrimenti non si guadagna»

IL PROGETTO
«Dare nuova vitalità al Gruppo, interpretando i bisogni della categoria e mettendo a disposizione alcune opportunità. La presenza nel Direttivo di alcuni nuovi consiglieri accanto a componenti storici punta è funzionale a questo obiettivo»

LA SFIDA
«Tornare a crescere nel numero, grazie all’ingresso di giovani, che assicurino il futuro di una professione che continua ad essere fondamentale nella filiera commerciale»




Gelato e sapori bergamaschi, vince il biscotto di San Pellegrino

nella foto: il vincitore, Marco Mangini, premiato da Giancarlo Timballo

Vince la Valle Brembana nella prima edizione del Concorso dedicato al gelato artigianale bergamasco, promosso dal Comitato Gelatieri di Ascom Bergamo nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata Europea del Gelato Artigianale.
Il “biscotto di San Pellegrino” si è aggiudicato il primo e il secondo posto nel concorso dedicato ai prodotti specifici del territorio: latte, panna, frutta, verdura, vini, formaggi, dolci.
Il primo premio è stato assegnato a La gelateria di San Pellegrino Terme che ha realizzato un gusto dal titolo “Il biscotto San Pellegrino”. Giancarlo Timballo, presidente del Comitato Gelatieri di Fipe e Coppa del mondo di Gelateria, ha consegnato il premio – una coppa – al titolare Marco Mangini. Seconda classificata la Pasticceria Bigio sempre di San Pellegrino Terme con il “Biscotto Bigio”, che ha tra gli ingredienti oltre al biscotto tipico del comune della Valle Brembana anche mirtilli di Ornica 100% naturali e latte d’asina. Mentre il terzo posto è andato alla Gelateria Frigidarium di Bergamo che ha creato il gusto Sant’Alessandro con gli ingredienti del tipico dolce bergamasco “Polenta e Osei” (pasta di mandorle, crema alla vaniglia e variegato al cioccolato fondente 70%).
31 i concorrenti che hanno partecipato: 25 gelaterie e 6 studenti delle scuole alberghiere di San Pelegrino Treme e di Nembro. Tanti i gusti in gara, tutti frutto di sperimentazioni che hanno visto come ingredienti principali il Passito di Torre de’ Roveri, il Moscato di Scanzo, lo strachitunt, la polenta taragna, il Valcalepio, il melone di Calvenzano, la formaggella della Val di Scalve, il Branzi, il taleggio, la zucca, la birra e persino la Garibalda, la pagnotta creata dai panettieri bergamaschi.
A giudicare i concorrenti sono stati chiamati: Giancarlo Timballo, presidente Co.Gel-Fipe e Coppa del Mondo della Gelateria, Paolo Rota, chef del ristorante "da Vittorio" di Brusaporto, Pierpaolo Magni, docente membro dell'Accademia Italiana Maestri Pasticcieri, Beppo Tonon, maestro intagliatore e Campione 2006 della Coppa del Mondo della Gelateria e Elio Ghisalberti, critico enogastronomico; coordinati da Luciana Polliotti, giornalista e storica del gelato.
«Hanno vinto la sostanza e l’essenzialità – afferma Massimo Bosio, presidente del Comitato Gelatieri aderenti ad Ascom Bergamo –. Il concorso è uno strumento che permette di essere creativi ma chiede anche di essere concreti. È un modo per mettersi in gioco e far crescere la propria professionalità. Oggi si è sperimentato questo».
Le manifestazioni continuano domenica 24 marzo con 54 le gelaterie che distribuiranno coni al gusto “Fantasia d’Europa”, fior di latte variegato al cioccolato fondente con mandorle pralinate. Il prezzo di una coppetta di tale gelato sarà lo stesso in tutt’Europa: un euro.




Bandera assessore alla Sicurezza “Coi risparmi si potenzia la polizia locale”

Dopo le dimissioni dell’assessore Cristian Invernizzi, eletto deputato, il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha assegnato le deleghe alla Sicurezza e Protezione civile a Massimo Bandera (nella foto), leghista, attuale assessore all'Ambiente. La decisione è arrivata al termine dell’ incontro tra il primo cittadini, i segretari provinciali Pdl e Lega e i referenti dei gruppi di maggioranza del Consiglio e della Giunta comunale per discutere dell’assetto della Giunta.
“I fondi risparmiati per effetto della riduzione di un componente politico della Giunta – fanno sapere da palazzo Frizzoni –  verranno reinvestiti, unitamente ad un’ulteriore quota specifica di bilancio, in un significativo potenziamento sia di strutture che di personale della Polizia Locale”. In particolare si procederà in tempi stretti alla pubblicazione di un bando per l’assunzione di nuovi agenti da destinare ai nuclei dedicati alla sicurezza urbana nei quartieri, tenendo presente anche la possibilità di un incremento della vigilanza nella zona degli ex Ospedali Riuniti. Durante l’incontro è stata inoltre concordemente ribadita la stretta coesione tra le forze di maggioranza che ha contraddistinto questi primi quattro anni di mandato dell’Amministrazione Tentorio.




Confcommercio: “Imprenditori sfiduciati e pessimisti”

Al Forum Confcommercio di Cernobbio, il 22 e 23 marzo, Confcommercio-Imprese per l'Italia, in collaborazione con Format Research, ha presentato i risultati di un'indagine sulle aspettative delle imprese per il 2013. Il sentimento prevalente sulla situazione economica del 2013 è sicuramente il pessimismo. Tra le principali emergenze da affrontare nell'immediato gli imprenditori indicano la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro, sulle famiglie, le politiche in favore dell'occupazione; per circa l'80% degli imprenditori l'emergenza economica si affronta facendo ripartire il credito alle imprese e i consumi; per l'80% delle imprese la strada per fronteggiare le emergenze del Paese passa necessariamente dal taglio dei costi della Pubblica Amministrazione e dei costi della politica; imprenditori divisi a metà tra ottimisti e pessimisti sulla capacità del nuovo Esecutivo, qualsiasi esso sia, di riuscire ad affrontare le priorità del Paese nei primi 100 giorni di governo.
Il clima di fiducia delle imprese
Le imprese non sono per nulla fiduciose sull'andamento dell'economia italiana nel 2013: il 42% ritiene che andrà peggio rispetto all'anno precedente, per il 52% andrà più o meno nello stesso modo, ossia "non bene", e soltanto il 6% pensa che in qualche modo la nostra economia migliorerà. Lo scarso clima di fiducia degli imprenditori riguarda sia la situazione della propria impresa che, ed è la prima volta che accade, la situazione economica della propria famiglia. Infatti, solo per il 12% degli imprenditori quest'anno l'andamento della propria impresa migliorerà rispetto al 2012. Il 60% ritiene, invece, che la propria impresa andrà come nel 2012 e circa il 28% che andrà peggio. Inoltre, un imprenditore su quattro afferma che la situazione economica della propria famiglia peggiorerà, per circa il 53% andrà come l'anno precedente e solo il 23% pensa che migliorerà.
Le priorità del Paese
Imprese, lavoro e famiglie sono le priorità del Paese da cui ripartire. Tra le principali emergenze a cui il nuovo Esecutivo dovrebbe dedicarsi in via prioritaria nei primi 100 giorni di governo gli imprenditori indicano il rilancio dello sviluppo economico del Paese. Ciò significa: riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro (per il 90,5% degli imprenditori), riduzione della pressione fiscale sulle famiglie (80,1%), politiche in favore dell'occupazione (72,1%). Per l'80% delle imprese la strada per fronteggiare le emergenze del Paese passa necessariamente dal taglio dei costi della Pubblica Amministrazione e dal taglio dei costi della politica (riduzione del numero dei parlamentari, abolizione dei rimborsi elettorali, abolizione delle province, riduzioni delle pensioni d'oro). Peraltro, oltre il 97% degli imprenditori pensa che la riduzione dei costi della macchina dello stato e della politica non solo è necessario, ma è anche possibile senza che ciò comporti necessariamente una riduzione dei servizi o comunque delle prestazioni ai cittadini.
L'emergenza economica e sociale
Fronteggiare l'emergenza economica per oltre l'80% degli imprenditori significa fare ripartire il credito alle imprese e per il 77% consiste nel fare ripartire i consumi. Circa il 70% delle imprese indica come priorità la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e la riduzione dell'Irap. Sei imprenditori su dieci sollecitano la necessità di una riduzione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese. Per fronteggiare l'emergenza sociale e sostenere le famiglie, gli imprenditori indicano tra le priorità quella di evitare l'aumento dell'IVA (circa l'84%), la riduzione della pressione fiscale per le famiglie numerose (81%), l'abolizione dell'IMU sulla prima casa (78%), l'aumento delle pensioni più basse (68%), l'aiuto alle famiglie ad ottenere il credito per acquistare la prima casa (60%), il sostegno alla natalità (55%).




 “K-Idea Giovane”, Bergamo  premia l’innovazione degli under 30

Un nuovo progetto per scoprire, premiare e divulgare le idee e i progetti di innovazione dei giovani: questo l’obiettivo di K-Idea Giovane, l’iniziativa promossa dal Comune di Bergamo in collaborazione con Kilometro Rosso, con il supporto progettuale di Umanìa e il sostegno di Ubi-Banca Popolare di Bergamo. Il concorso, riservato a giovani nati tra il 1983 e il 1995, prende le mosse dall’iniziativa K-Idea, promossa a partire dal 2008 da Kilometro Rosso, ed è parte del progetto “BG-LOC: Bergamo Lab-Officine Creative”, voluto dal Comune di Bergamo e finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù attraverso Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani).
“In palio – dichiara l’assessore Minuti, promotore del progetto BG-Loc – ci sono non solo tre borse di studio del valore di 2.500 euro l’una, ma anche la possibilità di divulgare presso un pubblico competente e possibili investitori le idee che saranno ritenute potenzialmente interessanti anche dal punto di vista imprenditoriale. In tempi di crisi questo progetto rappresenta una aiuto importante ai giovani per sviluppare start-up e creare lavoro”.
Mirano Sancin, direttore per lo sviluppo scientifico e l’innovazione di Kilometro Rosso, afferma “che K-Idea, lanciata da Kilometro Rosso fin dal 2008 come collettore di intuizioni, idee ed invenzioni, grazie al Comune di Bergamo apre ora una sezione dedicata esclusivamente al mondo giovanile per dare spazio e valorizzarne la creatività ed offrire nuove opportunità. Con questa iniziativa Kilometro Rosso consolida lo stretto rapporto di collaborazione con il Comune di Bergamo con il quale ha recentemente dato vita all’associazione Bergamo Smart City and Community e sostiene la candidatura della città quale Capitale Europea della Cultura 2019, a testimonianza che Kilometro Rosso rappresenta ormai una risorsa consolidata per la crescita del territorio e delle sua comunità”
Sono previste due categorie all’interno delle quali concorrere: da un lato le invenzioni di prodotti/processi/metodologie/servizi (come ad esempio modelli, prototipi, sistemi organizzativi …), dall’altro, secondo una tradizione che in Italia si sta rivelando all’avanguardia, la progettazione di sviluppo legata alle nuove tecnologie (come ad esempio programmi, applicazioni, software …). Per entrambe le categorie verranno privilegiate, nell’ordine, le proposte dedicate ai seguenti temi: “Bergamo Smart City”, Sostenibilità e risparmio energetico, Innovazione con ricaduta sociale/territoriale
All’interno di queste indicazioni di massima, il bando mantiene volutamente una struttura molto ampia e aperta, con l’obbiettivo di intercettare qualsiasi idea e spunto progettuale di interesse elaborato dai giovani anche al di fuori dei contesti accademici e di ricerca tradizionali.
Il termine ultimo per la presentazione delle idee è fissato entro il 10 maggio 2013, ma le idee potranno essere ufficialmente presentate a partire dal 14 aprile sul sito www.k-idea/giovane.eu. La presentazione dei progetti selezionati, a cura di una commissione scientifica, e la proclamazione dei vincitori avverranno all’interno di un evento pubblico che si terrà presso il Kilometro Rosso nei giorni 21/22 giugno.




Sacbo, volano fatturato e utile Dividendo a 4,5 milioni

Il Cda di Sacbo ha approvato il bilancio 2012 che sarà sottoposto alla prossima assemblea degli azionisti prevista in prima convocazione il 24 aprile 2012 e in seconda convocazione il giorno 9 maggio 2013.
L’attività svolta da Sacbo ha generato ricavi per 108,639 milioni, in crescita di 8,069 milioni rispetto all’esercizio precedente (+8%) chiuso con ricavi per 100,570 milioni. A tale incremento hanno contribuito sia i risultati della gestione aeronautica e commerciale (+4,2 % rispetto al 2011), sia quelli relativi agli altri ricavi per complessivi 7,5 milioni. Il margine operativo lordo è risultato pari a 32,287 contro i 29,804 milioni del 2011, corrispondente al 29,7 % del totale dei ricavi.
Ammortamenti e accantonamenti passano da 13,8 (pari al 13,7 %) a 11,293 milioni (10,4 %). Il risultato operativo è pari a 20,993 milioni, corrispondente al 19,3 % dei ricavi, rispetto a 16,003 dell'esercizio precedente. Le componenti straordinarie e finanziarie passano da 1,082 a 1,934 milioni. Il risultato ante imposte è di 22,927 milioni contro i 17,085 del 2011.
Al netto delle imposte di competenza per 7,915 milioni, nel 2012 Sacbo ha conseguito un utile di esercizio di 15,012 milioni (in crescita rispetto ai 10,636 milioni dell’esercizio precedente), che il Consiglio di Amministrazione propone di destinare 4,5 milioni (pari al 30% dell’utile) a titolo di dividendo e il restante a riserva straordinaria, in considerazione degli investimenti previsti per il 2013 e esercizi successivi.
il presidente di Sacbo, Miro Radici, ha condiviso con il Consiglio di Amministrazione la soddisfazione per i risultati raggiunti in un contesto di perdurante congiuntura economica e in controtendenza rispetto alla generale recessione nel panorama del trasporto aereo.
I dati di bilancio riflettono la rilevanza assunta dall’aeroporto di Orio al Serio nel panorama del trasporto aereo nazionale e il consolidamento di una quota importante di mercato passeggeri (8.890.604 nel 2012, + 5,6 % rispetto all’anno precedente) e merci courier (117mila tonnellate, + 3.95 %),
Radici ha evidenziato come, in sintonia con Comune e Provincia di Bergamo e per effetto del lavoro di regia tra SACBO e compagnie aeree, con l’obiettivo di razionalizzare la capacità di carico degli aeromobili, nei primi due mesi del 2013 si è prodotta una marcata riduzione nel totale dei movimenti aerei (- 6,2 %) rispetto all’attesa flessione del numero di passeggeri (- 1,74 %). L’andamento nell’anno in corso inducono a ritenere che lo scalo bergamasco conservi l’attuale posizione, senza i margini di crescita che hanno contrassegnato l’avanzamento progressivo dal 2002 ad oggi.
Sotto l’aspetto infrastrutturale, Radici ha ricordato l’assegnazione dei lavori di ampliamento dell'aerostazione di Orio al Serio, che saranno avviati nel mese di settembre 2013 e destinati a concludersi entro la primavera 2015 in concomitanza con l'Expo, secondo un crono programma che prevede di mettere a disposizione la nuova area riconsegna bagagli già nell'estate 2014. Confermata anche la volontà di procedere con il piano mitigazione ambientale, per il quale Sacbo ha messo a bilancio 22 milioni, che prevede nel corso dei mesi estivi l’avvio di interventi programmati su abitazioni private, le più prossime al sedime aeroportuale.




Antiquari in allarme: “Perdiamo clienti ed è difficile avvicinare i giovani”

Gian Luca Andreotti, 44 anni, da 25 titolare di “Gla Antichità” in via Sant’Orsola, a Bergamo, è il nuovo presidente del Gruppo Mercanti d’arte dell’Ascom. Andreotti, che nel precedente mandato aveva ricoperto la carica di vicepresidente ed ha fatto parte del consiglio direttivo sin dalla costituzione del Gruppo, succede a Gabriele Previtali dell’omonima Galleria di via Tasso, che resta nel consiglio. Il mondo dell’arte e dell’antiquariato continua ad essere un mercato legato soprattutto agli investimenti, che in questo periodo sono praticamente al palo: “Da anni abbiamo perso la clientela di fascia media ed è sempre più difficile avvicinarsi ai giovani, già alle prese con la difficoltà di avere accesso a mutui e più portati a dar peso alla funzionalità e all’estetica che non agli investimenti. Tiene invece, nonostante l’inevitabile legame con l’andamento della Borsa, la fascia alta, dall’opera d’arte importante al gioiello o all’orologio d’epoca. Nonostante il periodo, è sempre  più difficile trovare pezzi di pregio ed interessanti”. Nel mercato degli estremi, tengono modernariato ed art Decò: “Non tramonta la richiesta di mobili di design dagli anni Cinquanta agli anni Settanta e di accessori ed elementi d’arredo, oltre che gioielli, dell’Art Déco”. Ma gli investimenti maggiori sono tutti incorniciati alle pareti: “Il dipinto importante non perde il suo richiamo e continua ad essere, assieme ai gioielli, il bene preferito per gli investimenti più ingenti”. Quanto ai progetti e alle iniziative da mettere in atto in questo mandato, il neo-presidente sottolinea la necessità di aprire il Gruppo all’esterno, a partire dal web: “Il mercato attraverso internet non conosce sosta nella sua crescita e rappresenta un’opportunità da cogliere per ogni impresa che operi nel settore. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma web che rappresenti un veicolo di promozione del Gruppo e dell’antiquariato di qualità e garantito”. Andreotti intende riproporre l’iniziativa “Segreti Svelati” – che l’anno scorso non si è svolta, interrompendo la tradizione  di un appuntamento che accompagna il Gruppo sin dal 2007- nell’ambito di Bergamo Antiquaria, la fiera di riferimento per il settore: “L’iniziativa rappresenta un’occasione per svelare un mondo fatto di miti, leggende, segreti, curiosità ed avvenimenti che, spesso, solo gli addetti ai lavori  nelle loro singole specializzazioni conoscono, e che  invece vengono così  condivise con i collezionisti, gli  appassionati d’arte e  chiunque mostri curiosità intellettuale. Segreti Svelati rappresenta un momento importante di confronto nell’ambito di Bergamo Antiquaria, che continua a rappresentare la vetrina bergamasca più importante per il settore”. La sfida da cogliere per il Gruppo è quella di creare un evento che colleghi la città alla Milano dell’Esposizione Universale, sulla scorta del binomio inscindibile che da sempre lega l’arte all’Expo, sin dalla prima edizione: “Ci separano poco più di 50 chilometri da un evento di richiamo planetario come l’Esposizione Universale. Expo 2015 può rappresentare una grande opportunità anche per il nostro territorio, oltre che l’occasione di creare interesse attorno ai nostri negozi e preziosi manufatti”.




Affari di Gola, nel numero di marzo riflettori puntati sul servizio in sala

Se è vero che un buon servizio salva un piatto mediocre, difficilmente un buon piatto salva un cattivo servizio. Partendo da questo assunto consolidato Affari di Gola approfondisce, nel numero di marzo, il ruolo della sala, troppo spesso in ombra rispetto a quello della cucina. Lo fa con i direttori più celebri e un light designer, incontrati al recente congresso Identità Golose. Nel nuovo numero si scopre anche che è opera di un bergamasco la prima enciclopedia on line dedicata allo Champagne e si esplorano le opportunità offerte dalla certificazione Halal, che identifica i prodotti realizzati secondo i dettami della religione islamica, in Italia sono ancora molto pochi. Due interviste – a Massimo Barbieri, esperto nel settore food, e Luca Gardini, miglior sommelier al mondo nel 2011 –  analizzano limiti e prospettive rispettivamente di formaggi e vino, ma si parla anche il boom dei distributori di latte self-service e si passano in rassegna le storie dei Maestri del commercio premiati dall’Ascom per la lunga attività nei settori dell’enogastronomia. Il mensile è in distribuzione nelle edicole di Bergamo e provincia. 




Ubi, il dg della “Popolare” Masnaga indossa i panni del pompiere

Tra i due litiganti, il terzo gode? Dopo l’annuncio del varo della terza lista, “Ubi, Banca Popolare!”, un nome che è bel mix tra l’Unione di Banche Italiane e l’aggettivo popolare, non senza l’entusiasmo che denota il punto esclamativo finale, quali scenari si prefigurano per il 20 aprile, quel “dies irae” che, alla Fiera di Bergamo, vedrà convergere migliaia di soci chiamati a scegliere i nuovi vertici del terzo (o quarto, trattasi di stime contrastanti) gruppo bancario italiano? Difficile fare previsioni, anche se lo statuto dell’istituto, per via di una macchinosa ripartizione di voti e percentuali, mette già fuori gioco una delle tre liste. Comunque andranno le votazioni ad una delle tre non sarà riservato neanche uno sgabellino, mentre la lista maggioritaria avrà diritto ad un minimo di 18 poltrone fino ad un massimo di 22. Alla “minoranza” spetterà un numero variabile di rappresentanti da 5 a 1, se proprio la faccenda dovesse andare malissimo e la lista vincente dovesse incassare un consenso plebiscitario. Stando così le cose, un paio di “vittime sacrificali”, ci sono già, Graziano Caldiani (Lista Moltrasio) e Carla Maria Nelli (Lista Ubi Ci siamo) che, essendo in ventitreesima posizione, verranno inesorabilmente impallinati. Per i sostenitori delle compagini in lizza, in particolar modo per quella capitanata dal professor Resti, sono questi i giorni di passione, con un discreto anticipo sulla Settimana Santa. Sempre in virtù del regolamento statutario, le “squadre” – per concorrere validamente in assemblea – devono essere “sostenute e presentate” da cinquecento soci cui corre l’incombenza di sottoscrivere le candidature (o in alternativa detenere lo 0,5% del capitale). Il che, tra tagliandini da recuperare presso le filiali e le autentiche di firma presso un notaio o un delegato della banca, non è proprio un compitino agevole e i cinque giorni di una settimana lavorativa, come tempo utile per l’impresa, sono oggettivamente un po’ pochini (il termine ultimo, ricordiamo, scadrà il prossimo 25 marzo). Se la lista “Ubi Banca Popolare!” dovrà aggiungere accanto al nome un altro punto esclamativo preceduto dalle parole “mannaggia a te”, lo dovrà esclusivamente ai cincischiamenti del rettore dell’Università Stefano Paleari, pur sempre magnifico anche se tardifico nel comunicare la sua decisione di farsi da parte. In attesa di un “sì” che prima tardava ad arrivare e poi non è più arrivato, le terze forze hanno perso, oltre che la pazienza, anche del tempo prezioso. L’individuazione, quasi in zona cesarini, del professor Resti e il suo ok, hanno salvato capra e cavoli, anche perché l’accusa dantesca di Doriano Bendotti, “bergamaschi ignavi”, lanciata dalle colonne del Corsera Bg, ha rappresentato un piccolo capolavoro di astuzia mediatica, in grado di svegliare di soprassalto qualche bell’addormentato orobico e di rianimare un progetto tutt’altro che moribondo. Non nuoce ricordare, in tale frangente, il proverbio della miglior tradizione che recita come, per la gente bergamasca, certe apparenze ingannino: sota la sender (bruci) la brasca. A tal proposito, cioè di fuochi apparentemente spenti, il direttore generale di Banca Popolare di Bergamo ha provato ad indossare le vesti di pompiere per gettare acqua sui pissi pissi bao bao apparsi, la scorsa settimana, sulla stampa nazionale (Mf e Il Giornale) che hanno parlato di lui come di “animatore” della terza compagine. In una e-mail indirizzata ai principali collaboratori della Banca Popolare, Masnaga si è smarcato con decisione dall’idea di ambire ad altre e più alte cariche, ritenendosi onorato del ruolo attualmente ricoperto, smentendo di fatto ambizioni ma non azioni (o promozioni). Decisamente più tranquillo il versante “istituzionale”, con Moltrasio che, con una liturgica conferenza stampa, ha presentato lista, un programma in dieci punti (già due più di Bersani) e una sorta di motto papale: “Assoluta indipendenza e scrupolosa onestà”.
Nel frattempo è partito lo scorso venerdì a Vertova, l’affiancamento, da parte del Comitato Bergamo Popolare presieduto da Ondei, alla compagine istituzionale con un tour che farà tappa, al Centro Congressi giovedì sera, e che avrebbe anche l’appoggio di personaggi come Pierino Persico, Renato Ravasio e Piercarlo Ghinzani. Alla casa di riposo seriana, ha brillato per la sua assenza il neo presidente della Cdo Alberto Capitanio che ha ribadito: “Non staremo alla finestra, ma per il momento siamo equidistanti dai due schieramenti”, preannunciando la sua presenza al convegno di giovedì. C’è molta curiosità di sapere dove i “celestini” orobici (che quando si tratta di votazioni sono una macchina da guerra, vedasi Capelli alle regionali) volgeranno il loro sguardo (e voto) misericordioso
Donatella Tiraboschi




Artway, sfida tra i giovani barman per il miglior cocktail analcolico  

Nell’ambito di Artway 2013, manifestazione che prevede all’interno di alcuni locali di Bergamo la realizzazione di progetti che favoriscano stili di vita e di aggregazione consapevoli, al motto di “No alcol, sì party!”, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con le associazioni di categoria dei pubblici esercizi e l’Asl di Bergamo promuove l’adesione di giovani barman ad un contest per la creazione di un cocktail analcolico targato “Artway”.
Il bando è rivolto a ragazzi dai 16 ai 25 anni, di Bergamo e provincia, che abbiano svolto o stiano svolgendo percorsi di formazione per operatori di servizi nei bar o con esperienza lavorativa come barman. La selezione iniziale avverrà tramite la presentazione della scheda di adesione e di un curriculum vitae agli uffici del Servizio Giovani del Comune di Bergamo (via del Polaresco 15)
Verranno selezionati al massimo 8 concorrenti che dovranno partecipare all’aperitivo Artway il 17 maggio sulla terrazza dell’Ostello di Monterosso, a partire dalle ore 19. I due giovani barman vincitori potranno partecipare gratuitamente ad uno dei corsi per barman organizzati delle associazioni di categoria del valore di circa 450 euro.
La candidatura va presentata entro il 22 aprile 2013. Per ulteriori informazioni www.giovani.bg.it