Parole tra i filari, aperitivo letterario con Teresa Capezzuto il 14 maggio

Proseguono gli aperitivi letterari del festival ‘Parole tra i filari’ a Cascina Clarabella a Corte Franca.  Sabato 14 maggio alle ore 18, nel Parco del borgo Clarabella , Teresa Capezzuto presenta il suo nuovo romanzo per giovani lettori: “Love tutorial”, L’Orto della Cultura Editore. Teresa Capezzuto è una autrice bergamasca, insegnante, giornalista. Partecipa a concorsi e percorsi letterari in Italia e all’estero ottenendo menzioni e premi. Scrive poesie e narrativa per bambini e ragazzi con originalità e un pizzico di ironia. #Lovetutorial è un coinvolgente fantasy che intreccia amore, web e mistero. Presentato all’ultimo Salone internazionale del Libro di Torino, è candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 nella categoria +11. Conversa con l’autrice, la professoressa Anna Becchetti. L’incontro è adatto a tutte le età ed è promosso in collaborazione con la libreria Storie di Schiribis e Puntoacapo di Pisogne. Seduti nel grande parco affacciato sul vigneto, si ascolta l’autrice e si gusta un aperitivo in forma di picnic. I ragazzi riceveranno una cassetta bianca di legno con succo di frutta biologico, focaccia e salumi (contributo di 5 euro). Per gli adulti che lo desiderano ci saranno un calice di Franciacorta e stuzzicherie salate (10 euro per l’aperitivo).
Il romanzo indaga l’animo umano, cerca di capire chi siamo e cosa vogliamo per tirare fuori la parte migliore di noi.
L’incontro è un’occasione conviviale nel verde. Si consiglia di portare un cuscino o un telo.

 




A Treviglio la sede Ascom si rinnova con uffici più moderni

Gli uffici saranno il punto di riferimento per tutta l’area della pianura occidentale, con un bacino di quasi 2500 imprese del terziario

Taglio del nastro per gli uffici della sede Ascom Confcommercio Bergamo di Treviglio e pianura occidentale di Via Madreperla. La sede, completamente rinnovata, si rivolge a 2425 imprese del terziario che operano sul territorio del comune di Treviglio e dell’area della pianura occidentale (Canonica d’Adda, Pontirolo Nuovo, Arcene, Lurano, Fara Gera d’Adda, Castel Rozzone, Brignano Gera d’Adda, Pagazzano, Casirate d’Adda, Arzago d’Adda, Calvenzano, Misano Gera d’Adda, Caravaggio, Fornovo San Giovanni, Mozzanica). La cerimonia si è aperta con i saluti di Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo: “Siamo molto soddisfatti di aver ammodernato i nostri uffici storici di Treviglio, la sede territoriale più grande di Ascom Confcommercio Bergamo dopo quella del capoluogo, che ora sono ancora più moderni e funzionali- ha commentato- . Stiamo rafforzando ulteriormente la nostra presenza sul territorio con investimenti significativi per crescere assieme alle attività che si affidano a noi. Nei prossimi mesi i lavori che abbiamo iniziato e concluso qui ci vedranno impegnati a Clusone e Lovere”. Juri Imeri, sindaco di Treviglio ha aggiunto: “ Ringrazio Ascom per gli investimenti sul territorio, un segnale di rinnovata speranza dopo due anni difficili. Con l’associazione c’è grande confronto. Una partecipazione diretta e di ascolto, anche grazie al distretto del commercio, fondamentale per la crescita del territorio”. Chiara Drago, consigliere provinciale con delega alla Pianificazione urbanistica e alla Pianura, oltre che sindaco di Cologno al Serio, ha ribadito “l’importanza di mantenere un confronto e dialogo costante tra associazione ed enti. Un partenariato che sta portando importanti risultati attraverso i distretti del commercio”. Il rito è stato presieduto da monsignor Norberto Donghi, parroco di Treviglio, tra i ringraziamenti del direttore Ascom Oscar Fusini, del vicepresidente Luciano Patelli e di Mauro Briccoli, responsabile delegazione Treviglio. Tra le autorità presenti, il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, il capitano del comando dell’Arma dei Carabinieri di Treviglio Filippo Testa, con  il luogotenente Salvatore Carrozza e Claudia Di Pirro Bellisario, capitano comandante compagnia Guardia di Finanza di Treviglio.




Distretti del commercio, nuove opportunità offerte dal bando, anche per gli ambulanti

Ascom ha presentato il nuovo bando a comuni e referenti del distretto. Domande al via il 27 maggio fino al 6 settembre; per i progetti d’eccellenza fino a 200mila euro di contributi alle imprese

L’assessore regionale Guido Guidesi tra i relatori

Giovanni Zambonelli

I distretti si preparano a mettere in campo nuove idee e progetti per cogliere le opportunità offerte dal bando regionale che mette a disposizione 42milioni e 850mila euro di risorse per consolidare la ripresa delle economie locali e mettere in campo strategie innovative. Ascom Confcommercio e Confesercenti Bergamo hanno presentato, in un incontro aperto alle amministrazioni comunali che fanno parte dei distretti del commercio e ai loro referenti organizzato il 28 aprile, nell’auditorium Ascom, le modalità per partecipare alla nuova misura di cui beneficeranno i 158 Distretti del Commercio, di cui 57 urbani e 101 diffusi, per un totale di 678 Comuni, pari a oltre il 40 per cento dei 1.506 comuni lombardi. Bergamo, con i suoi 27 distretti (26 ufficiali, cui si aggiunge quello di Scanzorosciate), è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di Comuni coinvolti, ed è la seconda dopo Milano per numero complessivo di Distretti attivati. Grazie alla partecipazione a bandi regionali e di altra natura a oggi i Distretti bergamaschi hanno raccolto oltre 17 milioni di euro di contributi pubblici destinati alle amministrazioni comunali e agli operatori. Le domande per partecipare al nuovo bando possono essere inviate dal 27 maggio al 6 settembre. La misura interessa potenzialmente oltre 14mila imprese bergamasche. “Una grande opportunità forse l’ultima per il settore – ha commentato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom, all’inizio dell’incontro-. I distretti continuano a rappresentare l’occasione per il nostro comparto per uscire da un individualismo che non porta da nessuna parte”. Antonio Terzi, presidente Confesercenti Bergamo ha sottolineato “l’impegno a restare uniti tra parti pubbliche e private, con l’augurio che i distretti tornino a essere palestre di collaborazione attiva tra amministrazioni comunali e associazioni”. L’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi ha messo in evidenza l’impegno per favorire l’economia locale: “ L’anno scorso abbiamo messo a terra più del 90 per cento delle risorse a disposizione dell’assessorato, riconoscendo le reali esigenze e difficoltà delle imprese. Sul fronte del commercio i distretti rappresentano uno strumento che dà alle amministrazioni locali una visione e un indirizzo sulle esigenze del tessuto imprenditoriale”. Il professore Luca Zanderighi, ordinario di marketing alla Statale di Milano e referente dei distretti e della loro progettualità attraverso la società TradeLab, ha aggiunto nel novero delle opportunità da cogliere quelle offerte dal Pnnr: “Il piano nazionale ripresa e resilienza rappresenta un’occasione importante per il nostro Paese per ridisegnare lo sviluppo economico. Di particolare interesse la creazione di 500mila nuovi posti di lavoro, con un’attenzione particolare ad alcune professioni come gli addetti alle vendite, in cui gli enti locali avranno un ruolo centrale. E’ una sfida per il Paese, legata alla capacità di spesa degli enti coinvolti”. Roberto Lambicchi, dirigente dell’unità organizzativa Commercio, Reti distributive e Fiere dello sviluppo economico di Regione Lombardia, ha messo in luce le modalità del bando, non senza offrire qualche spunto agli amministratori comunali presenti e ai referenti dei distretti in riunione: ” Daremo grande peso a soluzioni innovative per lo sviluppo di ogni distretto, dai servizi comuni per imprese e visitatori a soluzioni per il riutilizzo e il recupero di spazi sfitti inserito nell’ambito di un progetto di governance pubblico e privato. Basta luminarie e basta notti bianche. Per anni i distretti si sono concentrati su questo.  Ci sono idee migliori da mettere in campo e di maggiore utilità per chi vive il territorio, ma soprattutto per le imprese che animano i nostri centri storici”.

Il bando

Sindaci, commercianti e referenti distretti in platea

Sfiora i 43 milioni di euro la misura che la Regione riserva per promuovere e consolidare la ripresa dei 170 distretti lombardi, di cui 27 a Bergamo, in rappresentanza di oltre 150 comuni e oltre 14mila imprese.  Tra i beneficiari diretti comuni, comunità montane e unione di comuni aderenti a uno dei distretti già riconosciuti al 19 aprile 2022 o che abbiano presentato domanda di riconoscimento entro tale data. Non sono pertanto ammessi i distretti di nuova costituzione. Tra i beneficiari indiretti le pmi con unità locale nel distretto (anche aspiranti imprenditori) con vetrina su strada, al piano terreno o nelle corti con locali direttamente accessibili al pubblico. Nella sede si deve svolgere, indipendentemente dal codice Ateco: vendita al dettaglio di beni o servizi, somministrazione di cibo e bevande, prestazione di servizi alla persona. Le imprese saranno finanziate tramite bandi emessi direttamente dagli Enti locali del Distretto, utilizzando le risorse di Regione e secondo le sue indicazioni. I distretti hanno la facoltà di ammettere anche attività di commercio su area pubblica e attività di servizi alla persona senza vetrina. Nella dotazione complessiva, paria  42milioni 850mila euro, 25milioni e 200mila euro sono riservati ai Progetti di eccellenza.
Il contributo regionale sarà pari al 50% del budget di progetto. I progetti dovranno infatti prevedere spese a carico degli enti locali e degli altri partner, a titolo di compartecipazione da parte di questi ultimi, in conto capitale o di parte corrente, di importo almeno pari al contributo concesso. Per i progetti di eccellenza sono a disposizione 1 milione 260mila euro di spese totali, inclusi 200mila euro di contributi alle imprese. Restano a carico dei partner di progetto 630mila euro. Per gli altri progetti sono previsti 330mila euro di spese totali, inclusi 75mila euro di contributi alle imprese. Restano a carico dei partner di progetto 165mila euro.  I progetti saranno valutati con una scala da 0 a 200; i progetti di eccellenza saranno quelli che avranno ottenuto un punteggio superiore a 150 e avranno accesso alla dotazione riservata.
I progetti delle imprese potranno includere interventi di riqualificazione e ammodernamento, avvio di nuove attività, accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni. I progetti potranno prevedere sia spese in capitale che correnti. L’agevolazione regionale non può superare il 50% del budget totale e in ogni caso copre solo le spese in capitale.
Le domande dovranno essere presentate tramite la piattaforma Bandi on line, a partire dal 27 maggio 2022, con scadenza il 6 settembre. Ogni domanda dovrà includere l’accordo di partenariato, la proposta progettuale, il budget di progetto, la mappa dell’area degli interventi e i provvedimenti degli enti locali che approvano il progetto.




Dal seme al piatto, Aspan promuove la filiera locale

Il progetto QuiVicino si allarga, promuovendo un processo certificato in un contesto di forte dipendenza dall’estero, che fornisce attualmente oltre il 60% del grano

La blockchain al servizio del settore agroalimentare lombardo. È questo l’obiettivo del progetto pilota presentato questa mattina a Palazzo Pirelli. Un sistema innovativo promosso da Aspan, l’associazione di panificatori artigiani bergamaschi, per tracciare la filiera lombarda della panificazione “Dal seme al piatto: tutto tracciato per garantire la qualità del prodotto e la sicurezza alimentare” è il titolo del progetto è stato realizzato dall’Innovation&Technology Hub di Imprese e Territorio, un comitato di associazioni bergamasche, sviluppato per supportare QuiVicino, un marchio ideato da Aspan. Giovanni Malanchini (Lega), Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, spiega il senso del progetto. “La tecnologia blockchain consente di certificare i prodotti, non solo quelli finali destinati alle tavole dei consumatori, ma anche tutti i processi intermedi. In questo modo l’intera filiera è monitorata con un evidente vantaggio in

La presentazione del progetto a Palazzo Pirelli

termini di sicurezza e di qualità per i consumatori e in termine di promozione per i produttori, con un’attenzione particolare ad ambiente e salute. Si tratta, in definitiva, di favorire e stimolare scelte di consumo favorevole da parte dei cittadini per sostenere le eccellenze agroalimentari lombarde”. Il progetto dei panificatori bergamaschi, presentato nel corso del convegno “Alle origini del pane. Dal campo al panificio con la blockchain”, è un esempio concreto di “economia circolare” grazie all’uso di sementi selezionate e di farine provenienti esclusivamente da grano lombardo. Inoltre, uno specifico disciplinare permette il controllo totale sulle materie prime a garanzia dei consumatori che, attraverso un QR code, potranno conoscere tutti i passaggi che hanno portato al prodotto finale. Ma è anche una risposta forte alla crisi che sta attraversando il settore. Sono 20mila le aziende di panificazione in Italia. Di queste 4mila si trovano in Lombardia e impiegano circa 20mila addetti. Il consumo pro capite di pane nella nostra regione è in costante calo e oggi si attesta intorno agli 80/90 grammi. Inoltre, il 60% del grano con cui è prodotto il pane italiano proviene dall’estero.
“Con questo progetto – spiega il Presidente di ASPAN Bergamo, Massimo Ferrandi – riduciamo la dipendenza dall’estero per le materie prime, distribuiamo ricchezza sul territorio e contribuiamo a ridurre l’emissione di CO2 in atmosfera perché la filiera si accorcia. Il cerchio si chiude dove si apre”.
Nel febbraio 2020 il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una Risoluzione (relatore proprio Giovanni Malanchini) riguardante la creazione di una piattaforma informatica multifunzionale e l’applicazione dei servizi di tracciabilità e rintracciabilità ai prodotti agroalimentari. A tutela del consumatore contro frodi e contraffazioni e per garantire l’autenticità dei dati per assicurare la qualità del prodotto, Regione Lombardia aveva deciso di iniziare il percorso con le filiere di carne e latte perché alla base dell’alimentazione e dell’economia regionale. Al convegno sono intervenuti anche  Maria Paola Esposito (Segretario Generale Camera di Commercio di Bergamo), Alberto Brivio (Presidente Imprese & Territorio e Presidente Coldiretti Bergamo), Nadia Fabrizio (Head of Cefriel Blockchain Lab), Walfredo della Gherardesca (Amministratore Delegato di Genuine Way), Elena Brugna (Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia) e Lucio Moioli (Coordinatore Innovation & Technology Hub e Segretario Generale Confcooperative Bergamo).




QuiVicino, dal campo al panificio La filiera fa scuola in Regione

Il 29 aprile il progetto guida ideato da Aspan Bergamo nel 2011 per la tutela delle farine locali al centro dell’incontro a Palazzo Pirelli in Regione

A Palazzo Pirelli in Regione Lombardia si tiene il 29 aprile l’incontro di presentazione del progetto “Dal campo al panificio con la blockchain” sviluppato per “QuiVicino”, il
marchio di eccellenza ideato da Aspan Bergamo per la tutela delle farine locali coltivate in Lombardia.
Il progetto è realizzato da I & T Hub (Innovation & Technology Hub) di Imprese & Territorio, Comitato Unitario che riunisce 10 Associazioni di categoria della provincia di Bergamo, con il supporto
tecnologico di Genuine Way e di Cefriel e vede la collaborazione di Aspan (Associazione Panificatori della provincia di Bergamo), Ascom Confcommercio Bergamo, Coldiretti Bergamo, Confimi Industria e Coesi Confcooperative Bergamo.
Il progetto ha radici lontane. Nel 2011 Aspan Bergamo lancia il Progetto “QuiVicino”, un’iniziativa che ha lo scopo di promuovere una panificazione basata su una filiera produttiva corta con l’impiego di grano coltivato nel territorio bergamasco oltre che di altre province lombarde. E’ un approccio basato sulla sostenibilità ambientale, sociale e culturale, in cui è concretamente praticata un’economia circolare virtuosa sotto molteplici aspetti.
Nel 2021, I&T Hub, il Digital Innovation Hub promosso dal Comitato delle Associazioni delle PMI bergamasche Imprese & Territorio, ha partecipato ad un progetto sostenuto dal bando SI4.0 2020
che ha consentito di sviluppare un sistema di tracciamento via block-chain in grado di rafforzare il marchio “QuiVicino”, la solidità della filiera, la credibilità e le potenzialità comunicative. Il progetto ha visto l’attivazione di partnership tecnologiche importanti quali Cefriel, struttura del Politecnico di Milano, e Genuine Way, una blockchain company che focalizza il suo impegno sulla
sostenibilità ambientale.
L’incontro , condotto daLucio Moioli, coordinatore Innovation & Technology Hub e Segretario Generale
Confcooperative Bergamosi apre con i saluti di Giovanni Malanchini, consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, Maria Paola Esposito, aegretario Generale Camera di Commercio di Bergamo e di Alberto Brivio, presidente Imprese & Terrritorio e Coldiretti Bergamo. La giornata prosegue con il contributo dal titolo “QuiVicino dal campo alla tavola: il marchio, la filiera e il tracciamento con la blockchain” di Massimo Ferrandi, presidente Aspan Bergamo; Nadia Fabrizio, Head of Cefriel Blockchain Lab, si concentra sul ruolo della Blockchain nelle filiere
agroalimentari locali; Walfredo della Gherardesca, ad Genuine Way affronta il tema “La Blockchain nella filiera QuiVicino: presentazione dell’applicazione”. I rappresentanti della Regione, della direzione Agricoltura, fanno il punto sul ruolo dell’Ente nelle filiere agroalimentari.

L’evento oltre che in presenza sarà trasmesso in streaming al seguente link:
https://mediaportal.regione.lombardia.it/embed/live/13645




Bergamo, online il bando del Comune per gli spazi estivi

Sono il Parco S.Agostino, l’area antistante il parco Goisis e il parco della Trucca: dal 27 maggio al 11 settembre

Anche nel 2022 gli spazi estivi per la somministrazione di bevande e cibo all’aperto saranno luoghi dove potersi sedere a bere e mangiare qualcosa all’aperto, necessariamente e obbligatoriamente al tavolo evitando assembramenti, con un sottofondo musicale e che, soprattutto, verranno assegnati prioritariamente ai bar e ristoranti che non possono lavorare all’aperto: online dalla giornata di oggi il bando che il Comune di Bergamo ha istruito per l’assegnazione di tre diverse aree della città ad attività di ristorazione della città.
Si riduce il numero degli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, vista l’uscita dall’emergenza pandemica e la possibilità per ristoranti e bar di tornare a lavorare in regime di normalità: Parco Sant’Agostino, l’area esterna al Parco Goisis, il Parco Martin Lutero alla Trucca sono le aree individuate dalla Giunta nella seduta di oggi e assegnabili dal 27 maggio al 11 settembre 2022.

Gli orari di apertura previsti dal bando sono: da domenica a giovedì ore 1,00 del giorno dopo per tutti gli spazi; venerdì e sabato ore 1,00 del giorno dopo per spalto e parco di Sant’Agostino e ore 2,00 del giorno dopo per parco della Trucca e area verde esterna al Parco Goisis.

Gli spazi saranno assegnati anche tenendo in considerazione “la mancanza di disponibilità di spazi pubblici esterni da parte della maggioranza degli esercizi in raggruppamento”. I soggetti interessati potranno inviare la documentazione richiesta dal bando entro e non oltre le 12.30 del 9 maggio 2021 all’ufficio protocollo del Comune di Bergamo: si delinea così un altro pezzo del piano di somministrazione all’aperto per l’estate 2021, che vede la semplificazione delle richieste per la collocazione di un dehor (fino a un massimo di 9 anni di concessione) in città fino al prossimo 30 giugno, la conferma sostanziale di quasi 200 dei dehors o dei loro ampliamenti concessi nel periodo di emergenza covid19.

Per informazioni: https://www.comune.bergamo.it/node/500189




Negozi senza Pos, sanzioni anticipate al 30 giugno

Oscar Fusini:  “Un’ulteriore tegola per i commercianti, schiacciati da commissioni elevate”

La notizia dell’anticipazione al 30 giugno, rispetto alla scadenza fissata in precedenza al primo gennaio 2023, dell’entrata in vigore delle sanzioni ai negozi senza Pos preoccupa i commercianti, specialmente le realtà più piccole o che gestiscono importi minimi. A carico degli esercenti, per la mancata accettazione di pagamenti effettuati attraverso carte di credito e di debito, piove una sanzione amministrativa di 30 euro a transazione, oltre al 4% dell’importo per cui è stato rifiutato il pagamento elettronico. “La diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese , a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micro-pagamenti- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo- . Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti: processi, peraltro, già in pieno sviluppo e che abbiamo favorito attraverso convenzioni, siglate con i principali istituti di credito sul territorio attraverso la nostra cooperativa Fogalco, per abbattere i costi. Un impegno che stiamo portando avanti da quasi un decennio”.

L’anticipo delle sanzioni pesa ulteriormente su un comparto già provato dalla crisi, dai rincari energetici e dal continuo susseguirsi di normative e obblighi, oltre che dalle continue aperture e chiusure dei vari lockdown, che hanno ritardato l’adeguamento delle attività ancora sprovviste di POS. La scelta del Governo di stringere i tempi coglie impreparati gli esercenti che gestiscono gli importi più piccoli e che hanno cercato di rinviare il più possibile la dotazione del Pos, intimoriti dai costi di gestione e dalle commissioni- continua Fusini-. L’obbligo crea solo un aggravio dei costi e dei tempi di pagamento, come al bar per un caffè o per altre transazioni dove non ci sono margini, penso ai tabaccai per i generi di monopoli e i gestori di carburanti, dove chi incassa lo fa in grandissima misura per lo Stato stesso. O dove, come nel caso di alcuni rifugi alpini, non c’è nemmeno linea telefonica adeguata”. Nel testo non c’è l’attesa semplificazione della lotteria degli scontrini: “L’idea di non stralciare un progetto fallimentare come quello della lotteria degli scontrini fa emergere lo spirito ideologico del provvedimento” continua il direttore Ascom Confcommercio Bergamo.




Albergo Fonte Bracca, gioiello Liberty in cerca di un gestore

L’albergo Fonte Bracca , storico hotel della Valle, nato a fianco della celebre sorgiva dell’acqua minerale, si prepara alla riapertura dopo un decennio di chiusura e alterne vicende, che dagli anni Cinquanta hanno fatto perdere smalto ad uno dei gioielli Liberty della Valle. Costruito nel 1909, in piena epoca Belle Epoque, a poca distanza dal centro di San Pellegrino, del Grand Hotel e del Casinò, è stato un punto di riferimento per i villeggianti e per le celebri cure idropiniche. Grazie al bando per la Rigenerazione urbana il Comune di Bracca potrà contare su 500mila euro, cifra che consente di recuperare l’immobile abbandonato da anni.
L’albergo, chiuso negli anni Cinquanta, è stato ricostruito e riaperto nel 1994, anno in cui il Comune di Bracca siglò una convenzione ventennale con un imprenditore che lo tenne aperto fino al 2011. Da allora il Comune si è impegnato per individuare chi potesse aprire di nuovo l’hotel ristorante. A uno dei bandi del Comune di Bracca rispose un imprenditore ad aprile del 2018 ma gli alti costi di recupero, stimati in 400mila euro, fecero rinunciare all’impresa.  Grazie ai nuovi fondi la ristrutturazione può partire, con l’idea di riservare il piano terra ad attività ristorativa, affiancata da un bar, e i piani superiori a esposizioni e struttura ricettiva. Ora la palla passa ai privati: l’imprenditore si troverà una struttura completamente ristrutturata, pronta per tornare presto operativa. È intenzione del Comune, prima di avviare i lavori, prendere contatto con l’imprenditore interessato, per personalizzare l’intervento sull’edificio in opera, con il vincolo di mantenere la finalità ricettiva e ristorativa.




Vending, Massimo Trapletti confermato alla guida di Confida

Una conferma arrivata dopo la guida negli anni difficili della pandemia

 

Massimo Trapletti

Durante l’Assemblea elettiva di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, Massimo Trapletti (Bianchi Industry) che ha guidato il settore durante i difficili anni della pandemia, è stato rieletto alla Presidenza per i prossimi quattro anni (2022- 2026) e durante il suo discorso, ha delineato i temi su cui la distribuzione automatica si concentrerà nel futuro: innovazione, transizione digitale e sostenibile.
L’Assemblea di CONFIDA ha inoltre confermato tutto il Comitato di Presidenza per il prossimo quadriennio: il Presidente del Gruppo Imprese di Gestione Pio Lunel (Aesse Service), il Presidente del Gruppo Fabbricanti di Distributori Automatici e Accessori Roberto Pellegrini (Digisoft), il Presidente del Gruppo Prodotti Alimentari Stefano Piccinini (S.E.M.), il Presidente del Gruppo Servizi e Commercializzazione Ernesto Piloni (Vendomat) e il Presidente del Gruppo Giovani Roberto Pace (Gedac).
“Questa riconferma – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA – arriva in un momento storico molto importante per il nostro settore. Gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente difficili, il Covid, la crisi economica, la guerra e le difficoltà dovute alle nuove legislazioni su temi come la plastica monouso, hanno colpito e stanno avendo ancora forti ripercussioni sul nostro settore. Essere stato rieletto, insieme ai miei colleghi, è tuttavia la riprova che questa squadra ha lavorato e sta lavorando al meglio per il bene della distribuzione automatica ed è pronta ad affrontare le sfide del futuro per consolidare il ruolo dell’Italia come leader internazionale di questo comparto.”
Alcune novità invece nel Consiglio Direttivo dell’Associazione di cui entrano a far parte: Luca Amoruso (Ada Vending), Massimo Ferrarini (Miami Ristoro), Simone Gibaldo (Ferrero, Vicepresidente Gruppo Prodotti Alimentari), Alessandro Mondini (N-And Italia) e Pierpaolo Turotti (Ovdamatic). Mentre vengono confermati anche per il quadriennio 2022-26: Paolo Bernasconi (D.A.Em.), Mario Mattiazzo (Automatic Service), Bruno Mazzoleni (Sogedai, vicepresidente Gruppo Gestori), Danilo Paolini (Gedap), Renato Pavero (Sellmat), Fabio Quadrio (Ge.S.A.), Cesare Spinelli (Spinel Caffè), Mario Toniutti (Gruppo Illiria), Pantaleoni Tripaldi (Bibi Service), Luca Alemanni (Evoca, Vicepresidente Gruppo Fabbricanti di Distributori Automatici), Marco Carazzato (Mds Electronics), Lorenzo Bassi (Flo), Davide Celin (Lavazza), Alessandro Fontana (Art&Works, vicepresidente Gruppo Servizi e Commercializzazione ).
“Nel corso dei prossimi quattro anni – ha spiegato il Presidente di CONFIDA Trapletti – oltre a portare avanti tutte le iniziative e progetti che hanno caratterizzato il passato quadriennio dovremo affrontare due cambiamenti epocali ossia la transizione digitale e la transizione sostenibile. Non sono solo le nostre sfide ma sono le sfide di tutto il mondo imprenditoriale”.
Il settore del vending si sta muovendo già da tempo verso questi obiettivi. In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità, CONFIDA ha creato “Vending Sostenibile” una piattaforma di progetti green a cui collaborano tutte le aziende associate; mentre sullo specifico tema del fine vita della plastica ha dato vita, insieme a Corepla e Unionplast, a RiVending, un progetto di economia circolare per la raccolta e il riciclo di bicchierini, palette e bottigliette in plastica dei distributori automatici. RiVending che conta ormai oltre 10.000 cestini installati in tutta Italia con cui vengono raccolte 450 tonnellate di plastica all’anno, sarà al centro di questo processo di transazione ecologica come anche l’attenzione al risparmio energetico delle vending machine, l’ampliamento dell’offerta alimentare, il riciclo dei “fondi del caffè” e delle capsule, e molto altro.
Per quanto riguarda la transizione digitale, la pandemia ha inoltre velocizzato il processo di transazione digitale nel settore incentivando il maggior utilizzo di pagamenti digitali, così come si stanno diffondendo schermi touch e sistemi di telemetria che consentono la connessione da remoto della vending machine. Le sfide future del settore, infine, incrociano i grandi trend dell’innovazione tecnologica: dal 5G al cloud, dall’intelligenza artificiale alla robotica.




Ente Mutuo Regionale Bergamo festeggia il terzo compleanno

Tutela della salute e prevenzioni con convenzioni e pacchetti su misura per i soci 

Sono passati oramai tre anni da quando Ente Mutuo, la sanità integrativa pensata da Confcommercio per i suoi associati, ha esteso ai Soci di Bergamo e provincia la possibilità di usufruire delle sue coperture sanitarie e dei suoi servizi. Con il Direttore di Ente Mutuo Regionale, Giuseppe dalla Costa, vogliamo tracciare un bilancio e comprendere meglio le opportunità per gli iscritti.

Giuseppe Dalla Costa

Direttore dalla Costa, qual è lo stato dell’arte in merito allo sviluppo di Ente Mutuo sul territorio bergamasco?
«Il primo obiettivo che ci eravamo dati all’avvio del nostro progetto era la creazione di una rete di strutture sanitarie convenzionate sul territorio, capaci di garantire uno standard di visite specialistiche, esami diagnostici, cure odontoiatriche e prestazioni ospedaliere. Questa attività si è conclusa con successo, portando all’attivazione di 27 convenzioni: tra le principali l’ospedale Humanitas Gavazzeni la clinica Humanitas Castelli, il poliambulatorio Humanitas Medical Care Bergamo, i centri del Gruppo Habilita (Bergamo, Clusone, Osio Sotto e Zingonia), i punti prelievo Synlab (9 sedi), la Casa di Cura San Francesco, gli Istituti Ospedalieri Bergamaschi (Policlinico San Marco di Zingonia, Policlinico San Pietro, Centro Diagnostico Treviglio). Il secondo importante traguardo è stato quello di far maturare negli associati di Confcommercio Bergamo e nelle loro famiglie la consapevolezza del valore della sanità integrativa e dell’importanza della prevenzione: su questi temi ci impegniamo costantemente a fare cultura con articoli, incontri e webinar, per informare, sensibilizzare ed educare».

 

Cosa offre Ente Mutuo agli Associati di Confcommercio Bergamo?

«Gli Associati Confcommercio sono piccole e medie imprese, spesso di dimensione familiare; per questi Imprenditrici e Imprenditori, il tempo è denaro. La tutela della loro salute e la garanzia della loro presenza in azienda, sia essa un negozio, un bar o un ristorante, diventano prioritari per lo sviluppo dell’attività. Ente Mutuo offre loro una sanità complementare pensata per andare incontro a queste esigenze, capace di garantire prestazioni sanitarie in tempi rapidi e a tariffe agevolate. La copertura “Forma B”, ad esempio, offre le visite specialistiche, gli esami diagnostici e le prestazioni in day hospital, comprese in un contributo annuo, in parte fiscalmente deducibili. Le richieste di prenotazione alle strutture convenzionate vengono gestite nell’arco di una settimana, evitando le attese del sistema sanitario nazionale. La “Forma D”, la più completa tra le coperture, aggiunge a queste prestazioni gli interventi chirurgici. Un fattore qualificante della proposta di Ente Mutuo è che entrambe possono essere estese a tutti i membri della famiglia. Ente Mutuo si qualifica così come un riferimento affidabile per l’associato, e grazie all’ufficio di Bergamo e alla sede di Milano, offre informazioni e assistenza immediata per tutti gli aspetti che riguardano il delicato tema della salute».

 

Futuro: quali sono i prossimi passi di Ente Mutuo su Bergamo?

«Il principio di mutualità su cui si basa l’attività di Ente Mutuo ci ha sempre spronato a trovare nuovi servizi in grado di migliorare la nostra proposta. Per questo, stiamo pensando a come potenziare le tradizionali Forme di copertura S, T, V, da sempre presenti sul territorio bergamasco, così da adeguarle alle nuove esigenze dei nostri Iscritti. Inoltre, stiamo lavorando a nuove convenzioni, in forma diretta e indiretta: in quest’ultimo caso, l’idea è quella di coinvolgere realtà che operano in ambiti strettamente legati alla vita quotidiana di ognuno di noi, come ad esempio le palestre o centri ottici. Sicuramente continuerà anche l’attività di sensibilizzazione ed educazione alla salute, come in tutte le altre province lombarde: a maggio, ad esempio, partirà un ciclo di eventi in presenza che vedrà la partecipazione di diversi specialisti delle strutture locali convenzionate con Ente Mutuo e la collaborazione del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Bergamo. Sarà un’ottima occasione per tornare a incontrarsi di persona, nel pieno rispetto delle normative Covid, e affrontare tematiche importanti per la nostra salute. Saranno presto disponibili maggiori informazioni sul primo appuntamento, previsto per il 4 maggio».

 

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035.4120303