Alternanza scuola-lavoro, dalla Camera di commercio contributi per le pmi

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La Camera di Commercio di Bergamo promuove l’alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici. Con l’obiettivo di promuovere l’iscrizione nel Registro Nazionale per l’alternanza scuola-lavoro e l’inserimento di giovani studenti, l’Ente mette a disposizione 35mila euro di contributi (con possibilità di una successiva integrazione).

TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono ammesse alle agevolazioni le attività previste dalle singole convenzioni stipulate fra impresa ed Istituto scolastico per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, presso la sede legale o operativa dell’impresa, in provincia di Bergamo. I percorsi dovranno essere realizzati a partire dal 19 giugno 2017 e fino al 22 dicembre 2017. Il contributo sarà erogato solo a fronte di percorsi di alternanza scuola-lavoro effettivamente svolti e rendicontati. I tutor aziendali potranno essere designati dalle imprese anche tra soggetti esterni alle stesse e dovranno essere in possesso di esperienza e di competenze professionali adeguate. Al fine di integrare le conoscenze con le nuove linee di indirizzo camerale in termini di alternanza scuola-lavoro, i tutor aziendali indicati nei progetti formativi dovranno essere in possesso dell’attestato di frequenza ad uno dei percorsi di formazione gratuito, della durata di 4 ore, appositamente organizzati da Bergamo Sviluppo

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante:

  • 400 euro per la realizzazione da 1 sino a 2 percorsi individuali di alternanza scuola-lavoro;
  • 600 euro per la realizzazione da 3 sino a 4 percorsi individuali di alternanza scuola-lavoro;
  • 800 euro per la realizzazione di 5 percorsi o più percorsi di alternanza scuola-lavoro.

AZIENDE AMMESSE

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese che, dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, abbiano la sede legale e/o un’unità operativa nella provincia di Bergamo; siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio di Bergamo, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale; non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro (http://scuolalavoro.registroimprese.it); abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali; non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati; non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio di Bergamo,

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Le domande di contributo possono essere presentate a partire dal 19 giugno 2017 sino al 30 settembre 2017 salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento dei fondi disponibili. La comunicazione relativa all’eventuale esaurimento dei fondi verrà pubblicata sul sito www.bg.camcom.gov.it. Le domande di contributo, redatte utilizzando la modulistica pubblicata qui e firmate digitalmente, dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata bergamosviluppo@bg.legalmail.camcom.it, inserendo nell’oggetto la dicitura bando alternanza scuola-lavoro.

Le domande di contributo saranno accettate in ordine cronologico di arrivo, determinato dalla data e ora di ricevimento della mail di richiesta del contributo.




Giro d’Italia in terra bergamasca, ecco la foto più bella

Giro d'Italia - foto vincitrice concorso VisitBergamo

È lo scatto dal titolo “Un occhio all’avversario”, di Salvatore Marroccoli, il vincitore del concorso fotografico promosso da Visit Bergamo per immortalare le scene più belle del 100° Giro d’Italia a Bergamo e provincia.

In gara 63 fotografie, che hanno ritratto i protagonisti della 15° e della 16° tappa della corsa rosa in passaggio a Cisano Bergamasco, San Sosimo, Almenno San Salvatore, Zogno, Miragolo, Rigosa, Selvino, Nembro, Alzano Lombardo, Bergamo, Rovetta, Cerete Basso, Sovere, Lovere, Costa Volpino e Rogno.

La risonanza social delle immagini ha generato 73.000 impressions totali su Facebook nella condivisione delle foto del concorso.

Il vincitore si è aggiudicato una mountain bike Scott – Aspect 980/780. La fotografie, che hanno partecipato al concorso sull’App Visitbergamo Contest, entreranno a far parte dell’archivio di Visit Bergamo e verranno utilizzate per la promozione del territorio bergamasco.




Nel Registro Imprese arrivano le “stellette” della legalità. A Bergamo rating assegnato a 42 aziende

cameracom.jpgIl Registro delle Imprese si arricchisce di nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende. Grazie all’intesa tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a partire dall’autunno prossimo le visure estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio conterranno l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’Agcm alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa.

Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 volto alla promozione e all’applicazione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento – misurato in “stellette” — indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

«L’acquisizione al Registro delle Imprese delle informazioni sul rating di legalità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati gestite dalle Camere di Commercio – spiegano le Camere di commercio e InfoCamere -, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni».

L’elenco completo delle aziende che finora hanno ottenuto il rating di legalità, con il relativo punteggio, è pubblicato sul sito dell’Autorità (www.agcm.it) e dal prossimo mese di ottobre sarà integrato nelle visure del Registro delle Imprese (www.registroimprese.it) rilasciate dalle Camere di Commercio. In provincia di Bergamo sono attualmente 42 le aziende che hanno ottenuto il rating. L’en plein, ovvero le tre stellette”, è di Pielleitalia di Grassobbio, l’azienda tessile all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca, e di Ares Ambiente di Treviolo, giovane aziende che si occupa di intermediazione di rifiuti.

La mappa delle “stellette” della legalità

In Italia le imprese in possesso delle “stellette” della legalità (dato aggiornato alla fine di aprile 2017) sono 3.460. Per la maggioranza, si tratta di realtà del Nord (55,6%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Il 62% è concentrato in cinque regioni, con in testa l’Emilia Romagna (15,3), seguita dalla Lombardia (14,7), dal Veneto (12,1), dalla Puglia (11) e dal Lazio (8,7). Circa il 90% delle imprese che hanno il Rating di legalità è una Pmi secondo definizione europea, ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro e meno di 250 addetti. Tra queste, la maggior parte (52,1%) è una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e ha un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. Il 40% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. La quota maggiore è costituita da Società a responsabilità limitata (54,7%), seguite dalle Spa (19,5).

Il rating di legalità

Il riconoscimento viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto per via telematica dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Ha un intervallo variabile tra un minimo (corrispondente a una “stelletta”) e un massimo (corrispondente a tre “stellette”), attribuito dall’Autorità stessa sulla base delle dichiarazioni delle aziende, verificate grazie a controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.

Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, l’Autorità ne dispone la revoca. Se vengono meno i requisiti per i quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette. Del rating assegnato dall’Agcm, secondo quanto previsto dalla legge, si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.




Assistenza sanitaria, 140mila euro erogati da Masec

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

1.700 prestazioni erogate ai soci in campo sanitario – di cui oltre 1.500 rimborsi per visite ed esami, 80 ricoveri indennizzati per più di 990 giorni, oltre 80 richieste per lenti correttive – per un valore erogato ai soci di quasi 140mila euro. Sono i numeri dell’attività svolta nel 2016 da Masec.

La mutua volontaria di Ascom ha approvato, nel corso dell’assemblea annuale, ha approvato il bilancio 2016 e la relazione alla gestione del presidente Paolo Malvestiti. Un bilancio che si è chiuso in leggera perdita, ma positivo per quanto riguarda i servizi offerti agli iscritti. Nel corso dell’assemblea è stato anche presentato il progetto di aggregazione dei servizi mutualistici in atto tra Milano e sei province lombarde.

«Bergamo, avendo una sua mutua, in questo momento non è coinvolta nel progetto – ha detto Malvestiti  – ma il Consiglio ha chiesto l’approfondimento di questa operazione per capirne le opportunità anche per Masec».

In Italia la spesa sanitaria totale nel 2016 è stata di 149 miliardi di euro, di questi, 115 miliardi (il 77% del totale) sono stati a carico del Sistema sanitario nazionale e 34 miliardi (il 23%) sono stati sostenuti dalle famiglie.

«Con la spesa privata in costante crescita negli ultimi anni e il Sistema sanitario nazionale che riduce i suoi servizi e aumenta i tempi di attesa per l’accesso, diventa rilevante il ruolo dei fondi sanitari e delle mutue private – ha dichiarato il presidente di Masec –. Oggi gli spazi di crescita per le forme sanitarie integrative ci sono, basti pensare che del totale a carico delle famiglie solo il 13% è mediato da assicurazioni e mutue. Il bisogno c’è ma occorre che l’offerta di servizi sia moderna ed efficiente e, soprattutto, con masse critiche tali da assicurare le piene economia di scala per gli associati. Ecco perché, come già avvenuto nel settore del credito, nei prossimi anni sarà fondamentale riflettere su possibili processi di aggregazione».




Negozi e locali storici, altri cinque riconoscimenti a Bergamo

piccola trattoria da titeAltre cinque attività in Bergamasca hanno ottenuto il riconoscimento di “storiche” dalla Regione Lombardia, entrando nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio, istituito per la tutela e la valorizzazione delle tipicità locali, delle caratteristiche merceologiche, della presenza commerciale all’interno dei centri urbani, della tradizione e del contesto in cui si sono sviluppate.

Tutte e cinque hanno ottenuto il riconoscimento di Storica Attività, assegnato a chi può vantare almeno 50 anni di storia, anche non continuativa, conservazione della medesima merceologia ed insegna e possibilmente conservazione della stessa gestione nonché sede fisica. Gli altri riconoscimenti previsti sono quelli di Negozio e Locale Storico, per chi ha una collocazione di pregio storico, architettonico e artistico o ha mantenuto arredi originali, e quello di Insegna Storica di Tradizione, se l’offerta è strettamente legata alla tradizione.

alba abbigliamento- via Borgo Palazzo Bergamo

In città il titolo è andato ad Alba Abbigliamento di Giovanni Mangili, in via Borgo Palazzo 39, aperto nel 1966, e a Dall’Ara Ezio, il negozio di moto (Kawasaki su tutte), articoli sportivi, biciclette e tempo libero, al numero 19 di via Paglia, la cui attività risale al 1920.

In provincia alla Trattoria Bolognini di Mapello, aperta dal 1963, ma con radici che affondano ancora più indietro nel tempo e una proposta rafforzata dai prodotti dell’azienda agricola di famiglia; alla Piccola Trattoria Da Tite di Valsecca, frazione di Sant’Omobono Terme, datata 1958 e da sempre punto di riferimento per la piccola comunità, tanto da essere anche negozio multiservizio con vendita di prodotti tipici e servizio di informazione turistica; e all’edicola cartoleria di Maria Angela Consoli di Tavernola Bergamasca, aperta nel 1947 e recentemente premiata dalla Regione anche per la capacità di investire e rinnovarsi.

Un'immagine d'epoca della Trattoria Bolognini
Un’immagine d’epoca della Trattoria Bolognini

Salgono così a 105 i negozi ed i locali storici complessivamente riconosciuti in provincia di Bergamo. In questa tornata di valutazioni la Regione ha ricevuto 44 domande e ne ha ammesse 41. L’elenco è pubblicato sul Burl del 21 giugno.




Sagre alla prova della legge regionale

SAGRA RITL’estate 2017 in Lombardia sarà la prima “a sagre regolamentate”. Dopo le modifiche legislative introdotte dalla Regione lo scorso anno (a regime da agosto con la pubblicazione delle linee guida per la stesura dei regolamenti comunali), la stagione all’aperto di quest’anno sarà infatti il primo banco di prova della stretta tanto auspicata da ristoratori, baristi e gestori di locali al proliferare di manifestazioni e ad una competizione non giocata ad armi pari.

Sarà la volta buona? Di certo si va verso un quadro più chiaro e normato. Lo strumento chiave della nuova legge è il regolamento che ogni Comune è chiamato ad adottare fissando, in base alle indicazioni regionali, i paletti entro i quali le manifestazioni su suolo pubblico (resta perciò escluso il capitolo delle feste parrocchiali e, in generale, su area privata) possono essere organizzate. Punti salienti sono la durata massima degli eventi, gli obblighi di carattere igienico-sanitario, di sicurezza, lavoro, fiscali, le dotazioni necessarie, come parcheggi e servizi igienici (anche per disabili) e altre previsioni a tutela dell’impatto sull’area. C’è, insomma, una serie precisa di requisiti e obblighi per garantire una concorrenza leale con le attività in sede fissa.

In Bergamasca, le Amministrazioni che si sono sinora attivate sul tema sono una settantina, almeno a giudicare da quante (70 esatte) hanno inserito la propria programmazione nel calendario regionale on line delle sagre e fiere, secondo pilastro della normativa, volto a monitorare la distribuzione degli appuntamenti, ma anche a migliorarne il coordinamento e la promozione.

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Roberto Ghidotti

La cifra corrisponde alle stime dell’Ascom, che attraverso i Distretti del commercio ha partecipato ai lavori per la redazione dei regolamenti. «Nel confronto con i Comuni c’era la consapevolezza di dover raggiungere un equilibrio tra le richieste degli esercenti – spiega Roberto Ghidotti, referente dell’Ascom per i Distretti – e il riconoscimento dell’importanza che per ciascun paese hanno le manifestazioni organizzate dalle associazioni locali o gli appuntamenti di tradizione».

Ne sono scaturiti un metodo e un regolamento “tipo” con alcuni punti caratterizzanti. «Innanzitutto ragionare in termini di distretto anziché di singolo Comune – evidenza il manager di distretto Oliviero Cresta – ha evitato il rischio che territori vicini potessero avere regole diverse, che Antegnate, ipotizziamo, fissasse la durata massima in cinque giorni e Barbata in dieci. È stato inoltre proposto un principio di perequazione, prevedendo la possibilità di allungare il periodo di svolgimento se nella sagra vengono coinvolti gli operatori commerciali del paese». «Il distretto – aggiunge Cresta – svolge anche un ruolo di coordinamento delle informazioni, utile per evitare sovrapposizioni negli eventi e assicurare una migliore riuscita».

Oggi, del resto, sono spesso i distretti stessi a promuovere manifestazioni che uniscono aggregazione, intrattenimento e somministrazione e, in questa veste, rafforzano il recepimento delle disposizioni regionali. Il distretto di Clusone, ad esempio, ha attivato un bando che assegna 10mila euro di contributi a fondo perduto per la promozione dei prodotti a marchio Sapori Seriani in sagre ed eventi del territorio, a patto che siano inseriti nel calendario istituito dalle norme regionali.

«Ora come ora, in Bergamasca, dobbiamo parlare di un recepimento a macchia di leopardo delle novità in tema di sagre – commenta Ghidotti -. Va comunque ricordato che in molti Comuni i regolamenti c’erano già, così come l’attenzione al coinvolgimento dei commercianti locali. Diciamo che la legge avrà come principale effetto quello di fermare o costringere ad una regolarizzazione le iniziative più spregiudicate, quelle che, mascherate dietro una finta associazione solidale o sociale, non avevano altro obiettivo che fare cassetto con la somministrazione di cibi e bevande. Grazie ad un quadro normativo definito, inoltre, gli esercenti hanno ora gli strumenti per tutelarsi dalle feste irregolari, chiedendo al Comune di adottare, se non l’ha fatto, il regolamento previsto o segnalando gli eventi che non vi corrispondono».

Nell’elenco regionale già presenti oltre 4mila eventi

Sovere, Bonate Sopra, Cologno al Serio e Seriate i più “festaioli”

Oltre a regolamentarle, le norme regionali sulle sagre vogliono promuovere quelle “autentiche”, capaci di generare attrattività e valore per il territorio. È in quest’ottica che è nato l’Elenco delle sagre e fiere su area pubblica, disponibile nel set degli open data della Regione Lombardia (www.dati.lombardia.it – pulsante “commercio”) e costantemente aggiornato.

Pur trattandosi di un’assoluta novità, bisognosa quindi di un certo rodaggio, offre un repertorio già cospicuo di eventi, inseriti dai Comuni con un apposito applicativo. Ad oggi risultano presenti 4.064 sagre (e 501 fiere, collocate nello stesso database). La provincia di Bergamo è terza con 440 sagre, il 10,8% del totale, segnalate da 70 Comuni. Risultano in calendario anche 85 fiere. La provincia più vivace è quella di Brescia, con 1.520 sagre, seguita da Sondrio (474). Milano è quinta con 324 appuntamenti. Si tratta ancora di una fotografia parziale perché mancano all’appello molti Comuni ma anche perché non tutti hanno interpretato allo stessa maniera il concetto di sagra. Il Comune di Brescia, ad esempio, ha ritenuto opportuno inserire 95 iniziative, mentre a Milano non risulta nessuna sagra e a Bergamo due, la sagra della madonna di Lourdes, a febbraio in zona San Tomaso de’ Calvi, e la sagra di Colognola a settembre.

Se una sagra non figura nel database non significa che non sia autorizzata, perché dipende da come si è mosso il Comune in merito. Il maxi repertorio è però utile per comporre finalmente il quadro del fenomeno e monitorarlo. È anche pensato in chiave di informazione, coordinamento della programmazione e promozione. I dati sono free, organizzabili per chiavi diverse di ricerca e possono dare vita a mappe e applicazioni per uno sviluppo della comunicazione anche in funzione turistica.

La norma prevede che i Comuni inoltrino l’elenco delle sagre entro il 15 dicembre di ogni anno, con possibilità di integrazioni e modifiche. I più festaioli in Bergamasca, al momento, risultano essere Sovere con 19 sagre, Bonate Sopra, Cologno al Serio e Seriate (18), seguiti da Costa Volpino e Antegnate (17) e da Leffe (16).




Nuovi negozi in città, niente Irap per i primi tre anni

affittasi-negozio rit ritNiente Irap per i piccoli esercizi commerciali che apriranno nei prossimi tre anni nei centri storici dei capoluoghi lombardi e in quelli con una popolazione superiore ai 50mila abitanti. È la misura varata ieri dalla Giunta regionale nella manovra di assestamento del bilancio.

Per sostenere le attività di vicinato (con superficie totale che non supera i 250 mq) la Regione ha scelto di rinunciare all’Imposta sulle attività produttive, la cui aliquota ordinaria è del 3,9% sul valore della produzione netta. Il peso dell’operazione è stimato in  20 milioni di euro, ma si tratta di una mancato gettito puramente teorico, come ha evidenziato l’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia, dal momento che attualmente il saldo tra aperture e chiusure è negativo, mentre l’intervento di sostegno potrebbe riportare in positivo le entrate fiscali.

«È un’iniziativa – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini – che si inserisce tra le diverse messe in campo contro la desertificazione e per lo sviluppo delle zone commerciali delle nostre città». Tra le misure a sostegno della rete commerciale urbana, Parolini ha ricordato il bando regionale STO@ 2020 che punta sull’innovazione per il rilancio delle attività del commercio e dell’artigianato di servizio in aree urbane attraverso il recupero di spazi sfitti.

«Le città restano vive anche dal punto di vista sociale se la rete dei negozi resta attiva e vivace – ha ricordato Parolini -. Mentre Sto@ favorisce l’organizzazione delle reti, l’intervento sull’Irap va a finanziare in modo integrato, facendo perno sulla leva fiscale, il singolo che decide di investire per aprire un negozio. Una misura strettamente conseguente e che è stata decisa tenendo conto del dialogo avuto con le associazioni di categoria».




Turismo, per gli italiani sarà un’estate con la valigia

 

turismo - vacanzieri - turisti

L’indice di fiducia del viaggiatore italiano è cresciuto di 6 punti a maggio, raggiungendo quota 69, ai massimi dall’agosto 2016. Il valore è quello elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli ed è giudicato molto positivo e indicativo di come il settore abbia buone prospettive di crescita anche nel 2017.

Tuttavia gli italiani rimangono abbastanza pessimisti circa l’andamento economico. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è negativo di nove punti percentuali, ma in leggero miglioramento rispetto allo stesso mese del 2016. Non aiuta la situazione del primo vettore italiano del trasporto aereo, Alitalia, anche se solo un quarto degli italiani crede che la situazione della compagnia possa avere un impatto negativo sul flusso turistico, mentre la maggior parte della popolazione pensa che l’impatto possa essere minimo. «C’è anche da sottolineare – dice l’indagine -, per quanto riguarda il trasporto aereo, che la crisi tra i Paesi del Golfo potrebbe avere qualche contraccolpo, dato che circa 790mila passeggeri lo scorso anno hanno volato da e verso il Qatar».

Con l’arrivo della stagione estiva, la percentuale dei turisti italiani che nel prossimo trimestre si fermerà per più di tre notti nella località turistiche sale al 69%. La durata media dei viaggi cresce a 5,6 notti per il prossimo trimestre, quasi due giorni in più rispetto al valore registrato nel mese di aprile. Da un punto di vista di destinazioni, l’Italia rimane la favorita da parte di quattro quinti degli italiani. La Toscana è in testa alle preferenze per le prossime vacanze, davanti alla Puglia, Emilia Romagna, Sardegna e Sicilia. In cima alle preferenze entrano dunque le destinazioni tipicamente estive.

A livello europeo, la Spagna è la meta maggiormente desiderata, specialmente dai giovani. Un quinto delle persone nella fascia d’età compresa tra 18 e 34 anni la preferisce come meta dell’anno. Per i giovani è anche forte il “sogno Americano” dato che la percentuale è uguale a quella registrata per la Spagna.




Distretto Insieme sul Serio, i vincitori del concorso fotografico

Sono di Alzano, Pisogne e Albino i vincitori del primo concorso “Foto sul Serio”, contest per amatori indetto dal Distretto del commercio Insieme sul Serio (che riunisce Ranica, Alzano Lombardo, Nembro, Pradalunga e Albino), coordinato da Ascom Bergamo Confcommercio e rivolto ai fotografi amatoriali.

L’iniziativa – che chiedeva di raccontare la natura, i luoghi, i paesaggi, l’arte, l’artigianato, i negozi e le tradizioni del territorio, con fotografie realizzate nel periodo tra il 2 e il 31 maggio – ha coinvolto 38 partecipanti, che hanno inviato in totale 114 immagini.

Ezio Pievani - Passoto e presente
Ezio Pievani – Passato e presente

Matteo Mazzia - End of the day - details
Matteo Mazzia – End of the day – details

Tania Carrara - Attenti al tram
Tania Carrara – Attenti al tram

 

 

 

 

 

 

 

 

Ad aggiudicarsi il primo premio (un buono del valore di 400 euro da spendere nei negozi del distretto aderenti) è stato Ezio Pievani di Alzano Lombardo con la fotografia “Passato e presente”, scattata ad Alzano. In seconda posizione Matteo Mazzia di Pisogne (Bs) con la fotografia “End of the day – details”, che vince buoni acquisto del valore di 200; terza Tania Carrara di Albino con la fotografia “Attenti al Tram”, alla quale va in premio da cento euro.

Menzioni speciali sono andate ad altre due fotografie del vincitore Pievani, dedicate all’architettura di Nembro, e a Annalisa Fenili di Bergamo per uno scatto dalla pista ciclabile di Alzano. La menzione speciale dedicata alla foto analogica è per “Anatra in volo sul Serio” di Valeria Bondavalli di Settimo Milanese. Un’ulteriore menzione speciale sarà assegnata dal sito montagna.tv che ha pubblicato le fotografie e chiede fino a lunedì di votare la più significativa della categoria “Luoghi, paesaggi, cime e panorami”.

A caratterizzare il concorso la partecipazione di cinque negozi di fotografia, che hanno raccolto e stampato le immagini, consegnandole in forma anonima alla giuria (composta da professionisti ed esperti del settore), ricordando al contempo che professionalità e servizi si trovano anche sotto casa. In campo Foto Ottica Skandia di Bergamo, Foto Ottica Redcolor di Seriate, Foto In di Ranica, Foto Magia di Alzano Lombardo e Foto 40 Color di Nembro.




Prenotazioni on line, «per i ristoratori una sfida da non rimandare»

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La presentazione della convenzione con TheFork nella sede Ascom Bergamo Confcommercio. Da sinistra, Oscar Fusini, Petronilla Frosio e Andrea Arizzi

Quello delle prenotazioni on line è un tema non più rimandabile per il Gruppo ristoratori dell’Ascom di Bergamo, che hanno scelto di confrontarsi con TheFork, il portale che fa capo a TripAdvisor e che sta guadagnando sempre più consensi tra i consumatori. «A San Francisco l’88% delle prenotazioni viaggia su OpenTable, il sito più utilizzato negli Stati Uniti, ma anche l’Italia si sta muovendo. Un sondaggio realizzato ad aprile di quest’anno nelle grandi città – ha evidenziato Andrea Arizzi, direttore commerciale di TheFork Italia nell’incontro tenutosi ieri nella sede cittadina dell’associazione – dice che una persona su tre usa il nostro portale per prenotare un pranzo o una cena. La strada è perciò segnata e in un futuro non troppo lontano chi non sarà prenotabile sarà fuori dal mercato».

Certo i dubbi degli operatori e le criticità rimangono. A cominciare dal problema delle recensioni e delle classifiche, che spesso e volentieri non fotografano esattamente la realtà dei locali, anche a causa dei falsi giudizi e della compravendita di commenti. «Deve però finire la contrapposizione netta, ristoratori da una parte, TripAdvisor dall’altra – ha affermato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -, la migrazione dal telefono alle app è in atto e queste piattaforme sono in grado di interpretarla al meglio. Dobbiamo perciò dialogare e trovare soluzioni che superino le attuali difficoltà. Con TripAdvisor, a livello nazionale, stiamo lavorando, ad esempio, per introdurre almeno delle categorie, una segmentazione dell’offerta che renda evidenti le differenze. Un conto è un ristorante stellato, un altro un agriturismo, insomma».

«Affrontare il tema delle prenotazioni on line è una questione di sopravvivenza – ha aggiunto la presidente del Gruppo Petronilla Frosio – e il primo passo è conoscere la realtà, gli strumenti, solo così si possono fare valutazioni e prendere decisioni. E dialogare con i portali è fondamentale, per evidenziare le criticità e fare incontrare meglio domanda e offerta». La categoria però dovrebbe essere più pronta. «Non basta lamentarsi, occorre partecipare. È incontrandosi, mettendo a confronto idee ed esperienze che arrivano risultati nuovi».

Dal canto suo, TheFork, che attualmente conta 8.500 ristoranti iscritti in Italia, una settantina in Bergamasca, offre visibilità e possibilità di trovare nuovi clienti e strumenti per la gestione che mandano in soffitta il vecchio libro dove annotare le prenotazioni telefoniche. C’è la possibilità di avere sempre sotto controllo la sala, organizzare i turni del servizio, effettuare promozioni per le serate che “girano” meno e dare vita ad una banca dati dei propri clienti che raccoglie esigenze e preferenze di ognuno per offrire un servizio su misura e impostare strategie di fidelizzazione. Ha anche corretto alcune storture della rete. Le recensioni, ad esempio, possono essere inserite solo da chi ha prenotato e si è presentato al ristorante, è inoltre obbligatorio indicare il costo medio e il costo di almeno nove portate, così che si possa più facilmente individuare la categoria della proposta. Per la sola fascia dei ristoranti stellati è poi partita la prenotazione con carta di credito che permette di “congelare” una certa cifra e di trattenerla nel caso il cliente non si presenti, il cosiddetto no-show.

La società offre tre livelli adesione, quello base non prevede costi fissi ma una commissione per ogni coperto prenotato e consumato che va da 2 a 4 euro (più Iva) per la cena e da 1,5 a 2,5 euro per il pranzo. Comprende la pubblicazione del ristorante sul portale TheFork, la possibilità di inserire il pulsante di prenotazione sul proprio sito (senza commissioni) e su TripAdvisor. Le altre due formule, Pro e Pro+, comprendono software gestionali e hardware. Grazie alla convenzione nazionale con Fipe, gli associati Ascom Bergamo Confcommercio possono usufruire di uno sconto su entrambi i pacchetti, per Pro un canone mensile di 24 euro anziché 30 e per Pro+ di 75 anziché 89.

Per poter accedere alla tariffe scontate è necessario richiedere l’attestazione dell’iscrizione alla Area accoglienza dell’Associazione (035 4120133).