Pasqua, la Fipe: “Aperti otto ristoranti su dieci”

Secondo le previsioni di Fipe a Pasqua e Pasquetta Fipe 8 ristoranti su 10 saranno aperti, in leggero aumento rispetto al 2016. I ristoranti in attività saranno il 92,6% del totale contro il 91,2% dell’anno scorso. La spesa stimata, considerando il prezzo del menu tutto compreso, è di 108 milioni di euro con 2,7 milioni di clienti con un lieve decremento (-0,6%) sul 2016, dovuto con tutta probabilità alla maggiore propensione alla gita fuoriporta data la primavera inoltrata.

 

 

 




Borghi (Confcommercio): “Col Black Friday opportunità in più e maggiore trasparenza”

Renato Borghi
Renato Borghi

Renato Borghi, presidente di FederModaMilano e Federazione Moda Italia nonché vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia), commenta positivamente l’approvazione, ieri, da parte del Consiglio Regionale Lombardo, della norma (contenuta nelle modifiche al “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere”) che prevede il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi. Norma che dà così il via libera alla possibilità, per i commercianti, di praticare promozioni, iniziative e sconti per il Black Friday l’ultimo venerdì del mese di novembre. «Il Black Friday – rileva Borghi – è una festa ‘importata’ che, un po’ come avvenuto per Halloween, si è sempre più radicalizzata anche in Italia. Con questa modifica di legge, proposta dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, ed approvata oggi dal Consiglio regionale, i commercianti lombardi del settore moda potranno cogliere quest’opportunità alla stregua di tutte le altre regioni”.

“Ora – afferma Borghi – c’è più trasparenza. La norma precedente vietava le vendite promozionali dal 25 novembre e, per il Black Friday, metteva i dettaglianti moda in difficoltà rispetto a catene e grandi gruppi che, con un rischio basso di sanzioni non efficaci come deterrente, tappezzavano siti e vetrine di sconti. Auspichiamo ora controlli più stringenti da parte delle istituzioni locali contro chi continuerà a fare sconti nei periodi non consentiti. Ma soprattutto servono sanzioni proporzionate alla superficie del punto vendita”.




S.Te.P, così le idee d’impresa vanno alla prova del mercato

Saper interagire con le persone, assumersi responsabilità e rischi e avere la determinazione e la capacità di difendere le proprie idee sono qualità imprescindibili per diventare imprenditori. Allo stesso modo si può anche avere il prodotto e il servizio più straordinario del mondo, ma se nessuno intende acquistarlo l’attività rischia di fallire sul nascere.

Con l’intento di mettere alla prova attitudini, qualità manageriali e la stessa idea imprenditoriale, Bergamo Sviluppo ha dato vita al progetto S.Te.P. (Servizio per Testare Progetti d’impresa) che consente di validare idee d’impresa sul mercato di riferimento prima ancora che sia redatto un vero e proprio business plan. Così si sondano sul campo attitudini e personalità, mettendosi in gioco quasi come nel talent “The Apprentice”, senza però trovarsi di fronte il Briatore o il -presidente- Trump di turno.

Giorgio Ferrari, responsabile del servizio S.Te.P. di Bergamo Sviluppo
Giorgio Ferrari, responsabile del servizio S.Te.P. di Bergamo Sviluppo

La prova del nove va fatta direttamente sul mercato, a suon di questionari – da 20 a 200 in media – da sottoporre a potenziali clienti. «Con questa prova si raggiungono due obiettivi: si verifica se l’idea imprenditoriale è realizzabile e si inizia a costruire un approccio al mercato che l’aspirante imprenditore potrà adottare anche quando aprirà la sua attività. È anche un test di personalità e determinazione che misura quanto ogni aspirante imprenditore sia motivato ad andare sul mercato. C’è chi per timidezza o per mancanza di tempo si ferma proprio qui» spiega Giorgio Ferrari, responsabile del servizio S.Te.P.

Il confronto col mercato è spesso duro: come è capitato a imprenditori di successo, accade anche che un’idea faccia fiasco, prima che se ne riesca a trovare una vincente, a furia di tentativi. «L’analisi delle esigenze del mercato porta spesso ad aggiustare o rivedere il progetto imprenditoriale. Succede così che si riveda un prodotto o si riformuli un servizio» continua Ferrari. L’obiettivo del servizio è infatti quello di favorire la raccolta di informazioni sulle reali potenzialità dell’idea presentata dall’aspirante imprenditore, per aiutarlo a scegliere con maggiore consapevolezza se perseguirla, modificarla o abbandonarla prima di avervi dedicato significativi apporti in termini di risorse economiche e di tempo.

Estremamente vario ed eterogeneo il gruppo di aspiranti imprenditori cui si rivolge S.Te.P, come hanno mostrato i primi due anni di sperimentazione del servizio: «Si va dai 20 ai 75 anni, dalla licenza media al master, dalle App innovative ad attività più tradizionali, dall’automotive agli articoli religiosi» continua il responsabile del servizio.

Definito è il monte ore a disposizione dello sportello, che conta su 272 ore totali di consulenza, e quello dedicato ad ogni imprenditore: 8 ore al massimo di consulenza individuale e personalizzata per mettere alla prova ogni idea; S.Te.P. garantirà quindi assistenza e supporto a 34 idee d’impresa.




Il commercio cambia, in Ascom nasce il Gruppo per le nuove categorie

consiglio direttivo Altro commercio BTC
Da sinistra: Gregory Airapetyan, Paolo Gozzoli, Giuseppe Milazzo, Maria Teresa Mastropietro e il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

Confcommercio Ascom Bergamo inaugura una nuova rappresentanza: la categoria “Altro commercio BTC – Business to consumer” che raggruppa gli operatori legati alle forme innovative di commercio, tra cui commercio elettronico, vendita porta a porta, multiutility e altre forme di distribuzione innovativa. Una realtà che nella bergamasca conta diverse centinaia di imprese e che oggi rappresenta il comparto di maggiore dinamicità del settore commerciale.

Presidente del nuovo Gruppo è Giuseppe Milazzo, titolare di Essebi Italia srl – che opera nel settore delle vendite a domicilio – che è stato per anni alla guida del Gruppo Benzinai di Ascom Bergamo.

«Il Gruppo riunisce le forme speciali di vendita, commercio elettronico, vendita porta a porta e altre imprese dalla formula nuova – spiega il Milazzo -. Finora questi operatori erano statisticamente iscritti in Ascom sotto una generica categoria e con la creazione di un gruppo specifico vogliamo valorizzare la loro rappresentanza».

Accanto a Milazzo, sono stati nominati nel consiglio: Gregory Airapetyan di Promax Energia, Maria Teresa Mastropietro di A.E.C. Advertising, Paolo Gozzoli di Makemedia Studios e Claudio Gualdi di Devon srl.




Bergamo, metrobus in arrivo. Ecco tempi, costi e percorsi

MetrobusATB e Comune di Bergamo hanno presentato il progetto della nuova linea C: un sistema di mobilità innovativo, che partirà nel prossimo settembre, destinato a migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico e l’accessibilità al centro città. Una linea urbana di 12 autobus elettrici di ultima generazione che viaggiano lungo un percorso in parte preferenziale, tangenziale al centro, in collegamento con i quartieri e in connessione con gli altri sistemi di mobilità: le linee ATB, il tram, i parcheggi interscambio, le postazioni di bike sharing La BiGi. Alla presentazione, all’ex Borsa Merci, sono intervenuti il Sindaco e l’Assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Giorgio Gori e Stefano Zenoni, e il presidente e il direttore ATB, Alessandro Redondi e Gianni Scarfone.

Il progetto

La nuova linea C sviluppa un sistema innovativo per Bergamo: sul modello Electric Bus Rapid Transit, è stato studiato un servizio di trasporto pubblico interamente elettrico e tecnologicamente avanzato, che introduce interventi di revisione parziale delle regole di circolazione e tratti di corsie riservate al trasporto pubblico locale. Per realizzarlo è stata effettuata un’analisi dei tempi di percorrenza del trasporto pubblico e di quello privato, che ha portato alla decisione di investire nel trasporto pubblico e nella mobilità sostenibile per facilitare l’accesso al centro città. La linea C migliora l’attrattività del trasporto pubblico locale come alternativa al mezzo privato per accedere ai principali punti di interesse della città. Il nuovo servizio – con il supporto di provvedimenti attuati dal Comune di Bergamo come la regolazione della sosta, la pedonalizzazione del centro storico, i percorsi ciclopedonali sicuri ed accessibili – punta a ridurre il traffico privato e a contenere i livelli di inquinamento atmosferico e acustico.

La linea C: il servizio e le tecnologie

Il percorso si sviluppa su una linea circolare che abbraccia l’area centrale e si estende a Sud sulle direttrici di via Carducci – via Camozzi e a Nord su via XXIV Maggio – via Statuto – via Verdi. Gli estremi del servizio sono collocati ad Est, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, e ad Ovest al Palazzetto dello Sport/Parco Suardi, con due estensioni verso il Don Orione e il quartiere Clementina. Il servizio è previsto dalle 6 alle 24, con una frequenza di 15 minuti. Dall’Ospedale gli autobus partono ogni 7 minuti e 30 secondi. Sulla linea C si viaggia a bordo di 12 nuovi autobus elettrici. I nuovi mezzi, da 70 posti ciascuno, lunghi 12 mt, a 3 porte con pianale ribassato, alimentazione elettrica e un’autonomia di carica giornaliera pari a circa 200 km, sono destinati ad integrare la flotta di ATB Servizi, attualmente composta da 148 bus, di cui 52 a metano e 96 a gasolio.  Le stazioni di ricarica delle batterie elettriche utilizzano il sistema Plug-in: gli autobus si ricaricano collegando la presa di corrente a bordo al distributore di energia. Un sistema di ricarica tra i più diffusi, efficiente, veloce, che garantisce l’ottimizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici e un costante monitoraggio della performance delle batterie. All’attivazione del servizio le stazioni di ricarica saranno collocate nel deposito ATB; successivamente, il sistema di ricarica sarà ampliato in linea o in deposito, in base all’evoluzione della performance delle batterie. L’investimento per l’acquisto dei 12 autobus elettrici e degli impianti di ricarica è pari ad oltre 6,5 milioni di euro, una spesa sostenuta in gran parte da ATB; ad oggi è previsto un contributo di circa 1,3 milioni di euro da parte dell’Assessorato alle Infrastrutture i Regione Lombardia. Lungo il percorso della linea C sono previste 16 nuove pensiline attrezzate con dispositivi intelligenti e servizi di connettività di ultima generazione. Le nuove pensiline, dal design moderno e integrato con il contesto urbano, sono dotate di connessione wifi e mappe interattive con le informazioni su orari, rete e principali punti di interesse. Via via, le nuove pensiline smart andranno a sostituire gran parte delle esistenti sul percorso della nuova linea, restituendo al viaggiatore una nuova esperienza di utilizzo del TPL.

Gli interventi viabilistici

Il progetto prevede la realizzazione di 5 nuove corsie preferenziali e alcuni interventi di parziale revisione dell’attuale assetto viabilistico per favorire la velocità dei bus e la regolarità del servizio con tempi di percorrenza più certi. Le corsie preferenziali sono previste in: via G. Verdi tra via Pignolo e via Locatelli, in direzione di viale Roma; via G. Garibaldi tra via dello Statuto e via Sant’Alessandro, in direzione di viale Roma; via T. Frizzoni, tra via Madonna della Neve e viale Muraine, in direzione di via Suardi; via G. Tiraboschi tra via Paglia e viale Papa Giovanni XXIII, in direzione viale Papa Giovanni XXIII; via G. Carducci in prossimità di via G. Leopardi con revisione parziale della viabilità. Infine, per migliorare le condizioni del traffico è ipotizzata la realizzazione di una nuova rotatoria in via E. Baschenis, all’incrocio con via Don Luigi Palazzolo.

Analisi dei tempi di percorrenza dei mezzi pubblici e privati: simulazione e risultati

L’area percorsa dalla nuova linea C è stata oggetto di un’analisi approfondita dei tempi di percorrenza dei mezzi pubblici e privati, con simulazioni più ampie e di dettaglio: in ambiente “macro” è stata simulata l’interazione tra offerta e domanda di trasporto; in ambiente “micro” è stata analizzata l’interazione tra il mezzo privato e le caratteristiche geometrico-funzionali della rete viabilistica. Si evidenzia che la nuova linea C e i provvedimenti viabilistici correlati garantiscono una riduzione dei tempi di percorrenza del trasporto pubblico lasciando sostanzialmente invariata l’attuale circolazione del traffico privato, riducendo anche le situazioni di sosta irregolare. Con la riqualificazione dell’Ex Caserma Montelungo è previsto in via San Giovanni un sottopasso pedonale di collegamento con il parco Suardi, in sostituzione dell’attuale attraversamento a raso con semaforo a chiamata. Le simulazioni indicano che si riducono i tempi di percorrenza del trasporto pubblico e migliora la fluidità dei veicoli privati e degli autobus in via San Giovanni e in via G. Verdi.

I commenti

“Migliorare l’offerta di trasporto pubblico – commenta il Sindaco del Comune di Bergamo Giorgio Gori –, ridurre il traffico privato grazie a un servizio di trasporto competitivo, investire in mezzi ecologici per ridurre le emissioni inquinanti nell’aria della città, realizzare un’infrastruttura ad alto contenuto tecnologico sono solo alcune delle motivazioni alla base della scelta del Comune di Bergamo d’avviare la linea C. Il nuovo servizio non  solo consentirà di migliorare gli spostamenti dalla periferia e dai parcheggi d’interscambio verso il centro cittadino e viceversa, ma anche per quel che riguarda gli spostamenti tra i diversi punti d’interesse della città, garantendo migliori e più certi tempi di percorrenza”. “Dopo tanti anni – commenta l’Assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni – a Bergamo si torna a investire in modo importante sulla mobilità pubblica e in particolare su quella elettrica. La realizzazione della linea C migliora non solo l’offerta del trasporto collettivo in città, ma anche la sua qualità, grazie a un’infrastruttura moderna, con tempi più certi e che può rappresentare davvero la soluzione più efficace per gli spostamenti in città.”

Alessandro Redondi, presidente ATB: “La sviluppo della nuova linea C dimostra ancora una volta il forte impegno di ATB nelle politiche di investimento nel Trasporto Pubblico Locale, con l’obiettivo di renderlo l’asse portante della mobilità urbana. Una mobilità sostenibile e di qualità anche per i clienti più esigenti, in un’ottica di integrazione modale e di maggior competitività rispetto all’auto privata. Più trasporto pubblico significa minor tempo speso nel traffico, minor inquinamento, minor stress accumulato nella ricerca di un parcheggio. La nuova linea C garantisce maggior qualità, tempi certi, rapidità di spostamento. Con il “plus” di un servizio ecologico, grazie ai bus elettrici, e smart con le nuove pensiline interattive”. Gianni Scarfone, direttore generale ATB: “Abbiamo concentrato nel progetto della nuova linea C tutto quanto oggi è disponibile per offrire ai cittadini un servizio di trasporto collettivo di qualità che colloca Bergamo tra le città all’avanguardia nel panorama nazionale ed internazionale. Una linea ad elevata frequenza che consente di  connettere  l’area centrale con i quartieri e i principali poli attrattori pubblici e commerciali con un disegno di corsie preferenziali che garantiscono velocità dei mezzi senza stravolgere gli schemi viabilistici del traffico privato; un sistema moderno e innovativo con autobus full electric di ultima generazione e nuove pensiline smart. Alla base del nuovo servizio vi è una visione integrata e moderna della mobilità, supportata da una forte determinazione nelle strategie d’investimento, con oltre 7 milioni di euro destinati al progetto”.

 

 




Internazionalizzazione, l’Ascom apre lo “Sportello” a supporto delle imprese

export_copia.jpgTesta in Italia e piedi nel mondo. Facile a dirsi, più difficile a farsi. Comunque sia, l’export resta un passaggio ineludibile per le imprese che vogliono imprimere una svolta al proprio business. Chi ha saputo metter piede fuori confine, in effetti, ha registrato quasi sempre importanti ritmi di crescita e, soprattutto, ha sopportato meglio la compressione del mercato interno. Vale per il manifatturiero, ma anche per il commercio. I numeri sono del resto eloquenti. Stando ai dati camerali, riferiti al 2014, le imprese bergamasche che esportano sono ben 4.317, con 135mila addetti e un giro d’affari che oltrepassa i 12,4 miliardi di euro. Di queste, 2.908 sono aziende che operano nel settore del commercio e dei servizi con 62.071 addetti e un volume d’affari di circa 2 miliardi. Più nel dettaglio, le imprese prettamente commerciali sono circa 1.300, con oltre 23.311 addetti e un fatturato vicino al miliardo.

E’ anche sulla scorta di questi numeri che l’Ascom Confcommercio Bergamo ha deciso di scendere in campo. Lo ha fatto, in concreto, lanciando lo “Sportello per l’internazionalizzazione”, un servizio rivolto alle aziende associate che vogliono guardare ai mercati oltreconfine e accettare una nuova sfida per la crescita e l’innovazione. In quest’ottica, è stato sottoscritto l’accordo di collaborazione con Aice, l’Associazione Italiana per il Commercio Estero con sede a Milano e aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia. L’obiettivo dichiarato è quello di offrire agli imprenditori, soprattutto quelli medio piccoli, l’opportunità di promuovere la propria azienda verso la clientela più ampia e internazionale, considerando anche la presenza di nuovi canali come l’ e-commerce. Il servizio – affidato alla guida di Giorgio Lazzari, responsabile delle Relazioni esterne e degli Affari legali dell’Ascom – offrirà agli associati un supporto variegato: dall’analisi dei singoli Paesi al corretto posizionamento sui mercati, dall’individuazione dei canali di accesso alla necessaria organizzazione, dai contratti internazionali alle modalità di pagamento fino ad aspetti come logistica, aspetti doganali e via a seguire.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

“Quello che abbiamo lanciato – evidenzia Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo – è un servizio che va a completare quanto l’Associazione già offre a sostegno degli imprenditori del terziario e che, in questo periodo di globalizzazione, è necessario e urgente proporre. L’internazionalizzazione è ormai divenuta un’ esigenza di molti imprenditori, anche in un settore che fino a pochi anni fa si pensava più “locale”. Invece le continue trasformazioni del mercato e, non ultima, le difficoltà dei consumi, spingono a cercare nuovi sbocchi di mercato, verso cui bisogna stare attenti, non improvvisare e averne una buona conoscenza. Noi vogliamo essere al fianco dei nostri imprenditori anche in questa nuova avventura – continua Malvestiti – formandoli e dandogli tutte le basi perché, con l’apertura verso il mondo, non solo rendano solida la loro azienda, ma contribuiscano anche e a far crescer l’economia del nostro territorio”.

Oscar Fusini
Oscar Fusini

“In questi tempi di crisi e di mutamenti dei consumi – aggiunge il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini –  è naturale che  le imprese rivolgano la loro attenzione verso i mercati esteri, sia attraverso un approccio diretto con punti vendita in Paesi Ue o extra Ue o attraverso il commercio elettronico. Oppure attraverso forme indirette, partecipando a consorzi, affidandosi ad esportatori o per mezzo del trading company. Ci sono una serie di difficoltà in questo processo di internazionalizzazione, che vanno dai costi elevati, ai processi doganali, dalla fiscalità internazionale ai pagamenti . Quello che vogliamo far passare ai nostri imprenditori – continua Fusini – è che il processo di internazionalizzazione deve basarsi su una scelta imprenditoriale ben precisa, che deve tener conto del prodotti da vendere, del mercato da raggiungere e dei partner che si vogliono coinvolgere. Per operare con successo sui mercati esteri è necessario tuttavia impostare una seria strategia aziendale d’ internazionalizzazione. Non può essere considerata un’ attività residuale dell’azienda, perché tentativi sporadici difficilmente portano a risultati. Bisogna attendersi risultati a medio/lungo termine e dedicare risorse umane e finanziarie alla sfida. Inoltre – conclude il direttore – occorre conoscere il proprio prodotto e saperlo presentare; valutare i punti di forza e di debolezza rispetto alla concorrenza interna e internazionale e saper adeguare il prodotto alle esigenze dei mercati-obiettivo (caratteristiche, presentazione, certificazioni, packaging….). Solo così si può affrontare l’internazionalizzazione senza amare sorprese”.

 

 




Lo Smau premia Iotty, start up dell’Incubatore di Dalmine

A Smau 2016, il salone di riferimento nei settori digitale e Ict in svolgimento a Milano fino al 27 ottobre, la start up Iotty srl, insediata nell’Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo al Point di Dalmine, si è aggiudicata il Premio Lamarck, dedicato alle più promettenti start up pronte ad incontrare il mondo dell’industria e volto a favorire il processo di Open Innovation, fondamentale per il rinnovamento e la crescita della competitività.

iotty - incubatore d'impresaIotty è specializzata nell’Internet delle Cose (l’estensione del mondo di Internet agli oggetti, che possono comunicare e ricevere dati), nella progettazione e realizzazione di dispositivi IoT e IIoT per l’industria 4.0. La mission aziendale è concepire prodotti a misura degli ambiti applicativi reali, che consentano di diffondere, valorizzare e rendere concretamente produttive le potenzialità innovative dell’IoT, anche dove oggi si scontra con barriere di accesso economiche, culturali o tecniche.

Il Premio prende nome dal naturalista che presentò per primo una teoria evoluzionista secondo la quale gli organismi viventi si modificherebbero gradualmente nel tempo adattandosi all’ambiente.

Insieme a Iotty sono state premiate le imprese Medea (startup di Sviluppo Basilicata che opera nel campo della telemedicina) ed Ez Lab (impresa nata nell’ambito del programma Smart&Smart di Invitalia che lavora nel campo delle soluzioni informatiche).

Per il quarto anno consecutivo Bergamo Sviluppo ha partecipato allo Smau con alcune tra le startup dell’Incubatore d’Impresa, offrendo la possibilità di farsi conoscere e creare nuove occasioni di business. Oltre a Iotty, Groen Akkedis (progettazione e produzione di sistemi elettronici per il risparmio energetico), Fermo!Point (network di negozi e attività commerciali che ritirano e custodiscono prodotti per gli utenti dell’e-commerce BtoC), Geoskylab (servizio di consulenza e formazione per piloti di droni; costruzione di droni), Maply (realizzazione di applicazioni per smartphone, tablet e web per la valorizzazione del territorio).




La quattordicesima alle pensioni baby? Ingiustizia nell’ingiustizia

Inps

Spettabile redazione

ha voglia Boeri di dire che il problema dell’Inps è l’equità. Tutto il contrario fanno il governo e i sindacati con la proposta di dare la quattordicesima a chi ha solo da 16 anni a 26 anni di contribuzione totale. In questa fascia ci sono tutti i pensionati BABY che verranno premiati! Verrà erogata senza un minimo di controllo perché non bisogna richiederla con la certificazione Isee. Dopo 43 anni di contribuzione dal 2016 sono andato in pensione con 1.200 euro al mese con l’esproprio di ben 200 euro per colpa della riforma Fornero e calcio nel di dietro il ringraziamento per aver mantenuto le pensioni BABY per 43 anni. Nulla cambia, come negli anni 70 quando la politica concesse le pensioni BABY per assicurasi allora un voto di scambio per il voto Dc-Psi alle politiche. Ora il governo fa la medesima scelta di iniquità per aver un SI al referendum del 4 dicembre. I sindacati, che al loro interno hanno in maggioranza tessere dei pensionati, sono d’accordo per non perdere iscritti e potere. Quanta rabbia in corpo…… dividi e impera……

Eugenio Cortinovis




Sanpellegrino, ecco i progetti in concorso per il nuovo stabilimento di Ruspino

Ieri, quattro tra i più prestigiosi studi di architettura del mondo hanno segnato un importante passo verso la costruzione della nuova casa della Sanpellegrino, presentando i loro progetti futuristici. L’evento si è tenuto proprio a San Pellegrino Terme, nella sede della fabbrica originaria dove l’acqua è stata imbottigliata sin dal 1899. La presentazione è stata il culmine del concorso lanciato su scala internazionale per ottenere un progetto veramente innovativo che contribuisca non solo con una visione artistica ma che ponga anche nuovi standard in termini di efficienza e di rispetto della sostenibilità ambientale, per creare un ambiente di lavoro positivo. Durante l’evento i progetti sono stati presentati dai quattro studi di architettura:

BIG (Bjarke Ingels Group)

Il rinomato studio con sedi a Copenhagen e New York è conosciuto soprattutto per la progettazione dell’innovativo VIA 57 West a New York, la Serpentine Gallery 2016 a Londra e il Padiglione Danese a Shanghai Expo. Inoltre sta seguendo la costruzione del Google Campus e del Two World Trade Center a New York. 1

La loro proposta abbraccia e migliora l’architettura della fabbrica pre-esistente e al contempo disegna un’elegante cornice che permette ai visitatori di cogliere la potenza e la purezza del paesaggio alpino circostante. Il socio fondatore Bjarke Ingels ha così spiegato il progetto: “Plasmata dal corso del Brembo e dai contorni ripidi delle Alpi, la nostra proposta per il nuovo Campus S.Pellegrino prende ispirazione dal paesaggio della Valle Brembana. Come se fosse il corrispondente “acquatico” di una cantina di vini, il susseguirsi delle arcate si espande e si contrae, creando il contesto narrativo per la purezza e la trasparenza dell’acqua minerale, in un ambiente caratterizzato da luminosità, spazi aperti e trasparenza.”.

 

MVRDV

Premiato a livello internazionale, il rinomato studio olandese MVRDV ha realizzato l’edificio El Mirador a Madrid, il Markthal di Rotterdam, il Padiglione Olanda per il World Expo di Hannover, la Book Mountain di Spijkenisse, l’headquarter di DNB e il Bjørvika Barcode Masterplan, entrambi a Oslo. 2 Il progetto di MVRDV include soffitti e pavimentazioni trasparenti più un livello di acqua sul tetto che richiami la funzione dell’edificio. Il co-fondatore dello studio spiega: “Trasformiamo la fabbrica ancora di più in una stella. Sogniamo un edificio che valorizzi la sua trasparenza, la sua onestà, il suo rapporto col paesaggio… una nuova stella trasparente sopra la fabbrica e su tutta la valle.”

 

SNØHETTA

Questo studio con sedi a Oslo e a New York è conosciuto soprattutto per molti dei suoi edifici iconici, tra cui l’ampliamento del MOMA di San Francisco, la Biblioteca Alessandrina in Egitto, il National September 11 Memorial Museum Pavilion a NewYork e l’Opera House a Oslo. 3Il progetto mira a integrare la nuova fabbrica nell’area, sia visivamente sia fisicamente, con una rete di acciaio che si adatta ai contorni degli edifici e assume nuove forme a seconda del punto da cui la si osserva. Il co-fondatore Kjetil Thrædal Thorsen ha così spiegato: “La storia di S.Pellegrino e della sua acqua è di per sé così forte da creare un futuro di successo. Snøhetta ha tratto ispirazione per il proprio progetto partendo da questo fatto, limitandosi a enfatizzare i valori straordinari di S.Pellegrino, della sua natura, dell’acqua e della sua rilevanza internazionale.”.

 

Michele De Lucchi

L’Architetto Michele De Lucchi (aMDL) è la mente dello studio milanese che ha progettato lo spettacolare complesso del Padiglione Zero a Milano Expo 2015, il Neues Museum interior and graphic design di Berlin, il Ministry of Justice in Georgia e la sede di Alitalia a Roma.

4Michele De Lucchi spiega che il progetto dello studio è strutturato attorno a quattro temi chiave: “Essere naturale, puro, rigoroso e cool”. Progettato per integrarsi con l’ambiente circostante, l’edificio avrà facciate in vetro bianco trasparente e un “water theatre” esterno.  I quattro progetti in gara saranno ora giudicati da una commissione curata dal Professor Luca Molinari, composta da Marco Settembri, Executive Vice President di Nestlé S.A e Responsabile di Nestlé Waters, Magdi Batato , Executive Vice President Nestlé S.A. e Head of Operations; Stefano Agostini, Presidente & CEO di Sanpellegrino, insieme a personalità di calibro internazionale. L’annuncio del progetto vincitore è atteso verso la fine di settembre.

Gli aggiornamenti sulle fasi del progetto saranno pubblicati su www.sanpellegrino.com  e sui canali social di S.Pellegrino con l’hashtag #SanPellegrinoNewHome.

 

 

 




Sacbo: nel primo semestre volano passeggeri, ricavi e utile

OrioSei mesi da incorniciare, con passeggeri, ricavi e utili in crescita. Un periodo analizzato oggi dal Cda di Sacbo – la società di gestione dello scalo di Orio – che manda agli archivi un incremento significativo dei passeggeri, nell’ordine del 6,7% rispetto allo scorso anno, con un totale complessivo, da gennaio a giugno 2016, di 5.242.919 (contro i 4.913.750 passeggeri registrati nel primo semestre 2015). A fronte della diminuzione nell’ordine dell’8% dei movimenti aerei cargo, si registra la sostanziale conservazione del valore di prodotto delle attività logistiche legate alle merci aeree, nonostante il calo da 60.483 a 57.185 tonnellate (-5,5%). I risultati operativi del primo semestre 2016 consentono di conseguire gli obiettivi prefissati in termini di budget economico-finanziario. Il valore della produzione al 30 giugno scorso è risultato pari a 59.872 milioni (+ 7,4% rispetto al primo semestre 2015), con un risultato corrispettivo di 6.792 milioni, corrispondente a una crescita del 28,5% dell’utile netto. La variazione positiva del risultato di periodo è da imputarsi in particolare alle ottime performances derivante dalle nuove attività commerciali avviate lo scorso esercizio in occasione dell’ampliamento dell’aerostazione.