Investimenti in Valle Brembana, è polemica tra Mazzoleni e Parolo

“Spiace che Alberto Mazzoleni abbia genericamente affermato che manca una politica per la montagna, che la viabilità della Valle Brembana sia sostanzialmente dimenticata e che Aree Interne sia un progetto dell’Unione europea e degli Stati, lasciando quasi intendere che, dagli stessi, venga totalmente finanziato”. Commenta così Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia con delega alle Politiche per la montagna, le dichiarazioni rilasciate da Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità montana Valle Brembana e pubblicate oggi dall”Eco di Bergamo. Mazzoleni ha parlato di “viabilità disastrosa” e della “mancanza di una vera politica di aiuto alla montagna”, il tutto in merito ai dati sullo spopolamento progressivo della Valle Brembana. “In realtà – continua il sottosegretario – Mazzoleni sa bene quanta e quale sia l’attenzione di Regione Lombardia per la montagna e, in particolare, nei confronti della Valle Brembana: è infatti troppo attento per potersi essere dimenticato che, proprio pochi giorni fa, anche in sua presenza, a San Pellegrino Terme, il presidente Roberto Maroni ha firmato un Accordo di Programma che stanzia ben 8 milioni di euro di Regione Lombardia per interventi di recupero del compendio Grand Hotel, ex Casinò e funicolare Vetta, rilanciando in questo modo tutta la Valle Brembana. Così come ricordo la seduta di Giunta regionale, tenutasi, sempre a San Pellegrino, poco prima di Natale”.

“Sicuramente Mazzoleni – prosegue Parolo – si ricorderà di essere stato altresì presente, il 16 novembre 2015, a Zogno dove il presidente Maroni ha convocato la Giunta regionale per deliberare un ulteriore finanziamento di 15 milioni di euro (in sostituzione della moribonda Provincia) destinati al completamento della variante di Zogno. Fondi che si sommano ai 16,5 milioni già stanziati, per un totale di 31,5 milioni”. “Mazzoleni – sottolinea il sottosegretario – sa inoltre benissimo che, per il progetto sperimentale delle quattro Aree Interne (progetti di sviluppo delle zone montane più marginali, ndr), Regione Lombardia ha stanziato 60 milioni di euro, mentre il Governo ne ha promessi meno di 20″. “Ritengo doverosa questa breve precisazione – conclude Parolo -. Si può certamente fare di più, di sicuro va migliorata l’azione strategica di Regione Lombardia per i Territori montani, ma cancellare d’un botto la presenza in pochi mesi di ben tre sedute della Giunta regionale in Valle Brembana, fatto mai successo per altri territori, e gli ingenti finanziamenti regionali garantiti nonostante la drammatica riduzione da parte dello Stato centrale delle risorse disponibili, non è un buon metodo di fattiva collaborazione tra le istituzioni”.




Deflazione, il doppio problema italiano e l’incognita petrolio

deflazioneQuindi siamo ancora in deflazione, in Italia come nel resto dell’Europa. Abituati per anni a un andamento iperinflazionistico, ovvero a prezzi che salgono in maniera eccessiva, fino a non molto tempo fa, prima dell’era dell’euro, eravamo contenti anche solo per un rallentamento della crescita. Adesso che i prezzi scendono, seppure nella media statistica, perché al calo di alcuni prodotti corrisponde un aumento su altri, seppure inferiore, cresce la preoccupazione e non perché non siamo mai contenti. Un po’ di inflazione è fisiologica, come avere una temperatura a 37 gradi. Se si alza, c’è la febbre e l’inflazione, ma se è troppo bassa si rischia ugualmente di andare in coma. In genere c’è un sistema di autoregolazione. Una riduzione dei prezzi si traduce in una maggiore capacità di spesa: con la stessa moneta si possono comprare più beni. Questo dovrebbe alimentare i consumi e la domanda e quindi riequilibrare la situazione riportando a una salita dei prezzi come è normale che sia in un’economia in salute. Invece questo non sta succedendo.

Ma non è l’unica anomalia. Di regola la deflazione per un Paese come l’Italia dovrebbe creare un doppio problema. La riduzione dei prezzi viene naturalmente collegata a un problema di decrescita, con minore domanda e quindi minore produzione che portano a una riduzione del Pil (anche se in realtà gli ultimi dati mostrano in Italia la prima crescita da tre anni). Inoltre mentre l’inflazione porta a una riduzione del valore reale del debito, la deflazione lo aumenta. Con un aumento del numeratore e una riduzione del denominatore si moltiplicano gli effetti negativi su un rapporto debito-Pil già pesante, andando in controtendenza con gli obiettivi del governo che sperava in un’operazione in senso contrario, con un aumento del Pil e un’inflazione contenuta, in grado di erodere il valore reale del debito senza però provocare un aumento del costo degli interessi. Il fatto che esista un’anomalia come la deflazione unita alla crescita fa pensare che possa essere pericoloso intervenire per cercare di riaccendere artificialmente l’inflazione, perché così richiede la politica monetaria, senza sapere cosa l’ha causata.

Sul calo dei prezzi incide infatti in maniera pesante il precipitoso crollo delle quotazioni del petrolio e in generale delle materie prime. Rispetto a un anno fa il prezzo del greggio si è dimezzato (un po’ meno se il calcolo lo si fa in dollari) passando dai 60 dollari al barile di gennaio 2015 ai meno di 30 di un anno dopo. Se si considera l’impatto che il petrolio ha non solo sui trasporti, ma anche sull’energia e sulla produzione manifatturiera, si può capire che una precipitosa caduta di questo genere può spegnere l’impulso al rialzo dei prezzi alimentato da una crescita comunque debole. Ma tra un anno, anche a parità di crescita del Pil, il confronto dei prezzi sarà fatto con il petrolio a 30 dollari al barile di questi giorni. A quel punto, se le quotazioni si saranno stabilizzate, tutti gli effetti positivi in termini di riduzione saranno annullati. Se invece, come appare probabile, le quotazioni del greggio dovessero risalire, il confronto con un gennaio 2016 a prezzi più bassi porterebbe automaticamente a restituire l’inflazione nascosta l’anno scorso. E probabilmente ci troveremo a preoccuparci di un’inflazione da spegnere.




“Credito Adesso”, agevolazioni finanziarie anche alle agenzie di viaggio

viaggio aereo vacanza“Abbiamo deciso di adeguare i contributi concessi alla mutate condizioni del mercato finanziario e, soprattutto, di ampliare le modalità di accesso ad una misura che é in grado di dare nuovo ossigeno alla imprese. Importanti novità riguardano anche le agenzie di viaggio che, con un programma di particolari agevolazioni finanziare, rientreranno tra i beneficiari di questa iniziativa sostenuta da un’importante dotazione di 150 milioni di euro”. Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando al termine della seduta di Giunta il rilancio e la rimodulazione di “Credito Adesso”, il progetto nato nel 2012 in collaborazione con Finlombarda per combattere la crisi di liquidità delle micro, piccole e medie imprese lombarde. “La crisi di liquidità – ha spiegato Parolini – è un fattore che compromette anche in maniera irreversibile la competitività delle imprese. Con questo intervento andiamo a sostenere le aziende che sono alle prese con ritardi dei pagamenti e difficoltà di accesso al credito, finanziando anche l’80% del valore degli ordini, con importi fino a 750mila euro per le pmi e a 1,5 milioni per le imprese che contano da 250 a 3000 dipendenti, in modo da dare fiducia e nuovo slancio in un momento in cui si stanno intravedendo i primi segnali di ripresa”. “Abbiamo inoltre riservato un’attenzione particolare al settore delle agenzie di viaggio, che – ha sottolineato l’assessore – conta oltre tremila imprese e ottomila lavoratori e che sta attraversando un momento di crisi profonda, innalzando fino al 4% il contributo regionale sull’abbattimento del tasso di interesse”. L’assessore Parolini, che nei mesi scorsi aveva incontrato i rappresentanti delle agenzie di viaggio, Confesercenti, Ascom e Confcommercio, ha rimarcato “il quadro preoccupante contraddistinto da una percezione diffusa di insicurezza resa viva dai tristi fatti di cronaca internazionale legati al terrorismo che ha ridotto la propensione dei viaggiatori a raggiungere mete invernali tradizionali, come era ad esempio il Mar Rosso”. “A questa emergenza contingente – ha continuato – si aggiunge poi una crisi più strutturale delle agenzie di viaggio, che operano oggi in un contesto che, sotto la spinta messa in atto da internet e delle nuove tecnologie, ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori e le loro modalità di organizzare dei viaggi”. “Con l’intervento odierno – ha evidenziato Parolini – ci impegniamo ad affrontare in maniera concreta la situazione contingente. Ci stiamo muovendo anche sul fronte nazionale segnalando la situazione al Ministero del Turismo e al Ministero del Lavoro, nonché ai vertici della Commissione turismo e della Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni. Inoltre ci stiamo attivando con l’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’attivazione di forme speciali di tutela del lavoro in favore di questo settore, come la cassa integrazione in deroga e i contratti di solidarietà”.  “Da parte nostra – ha concluso l’assessore – ci siamo messi subito al lavoro per attuare i principi della nuova legge regionale sul turismo su due principali linee d’azione: una stretta sui controlli per garantire un ambito di concorrenza leale combattendo l’abusivismo e una serie di misure per accompagnare le agenzie di viaggio verso una ridefinizione condivisa del proprio ruolo, ampliando le loro funzioni e puntando sull’innovazione, sulla formazione e su un percorso di riconversione verso l’incoming o verso un’attività prevalente di tipo consulenziale. Insomma, occorre aiutare le agenzie di viaggio a reggere questa situazione di emergenza e a trovare nuove forme organizzative e prodotti per adeguarsi al cambiamento del mercato, anche attraverso l’attivazione di reti e di servizi integrati”.

LA SCHEDA

Di seguito i punti principali del provvedimento riguardante la misura “Credito adesso”, approvato oggi dalla Giunta.

Credito Adesso

E’ un’iniziativa della Regione nel 2012, e realizzata in collaborazione con
Finlombarda, per sostenere il fabbisogno di capitale circolante connesso all’espansione commerciale delle micro, piccole e medie imprese operanti in Lombardia mediante la concessione di finanziamenti chirografari dietro presentazione di uno o più ordini, prenotazioni, contratti di fornitura di beni e/o servizi.

Risorse

Ammontano a 150 milioni di euro, così ripartiti: 60 milioni da Finlombarda- Banca Europea degli Investimenti (BEI), 90 milioni
da banche convenzionate e 9 milioni di Regione Lombardia (per contributo in conto interessi).

Destinatari

Piccole e medie imprese, imprese fino a 3mila dipendenti (mid cap) e Agenzie di Viaggio.

Azioni

Le azioni prevedono: concessione di finanziamenti agevolati alle imprese con modalità ordinaria (finanziamento pari all’80% del valore degli  ordini, fino a 750 mila euro per le PMI e fino a 1,5 milioni per le mid cap); concessione di finanziamenti agevolati alle imprese con modalità semplificata (finanziamento senza la presentazione di ordini, da un minimo di 18 mila euro fino ad un massimo di 200 mila euro); contributo
regionale sull’abbattimento del tasso di interesse.

Agenzie di viaggio

La rimodulazione della misura prevede l’introduzione delle agenzie di viaggio tra i beneficiari, con agevolazioni addizionali.

Prcentuali abbattimento tassi

Il contributo regionale sull’abbattimento del tasso di interesse è pari al  2% per tutti i settori di attività; 3% per tutte le Agenzie di viaggio; 4% per le Agenzie di viaggio che dimostrino di aver diversificato la propria attività.




Creattiva, le arti manuali tornano protagoniste in fiera

Luigi Trigona, segretario generale di Promoberg, e Marco Conti
Luigi Trigona, segretario generale di Promoberg, e Marco Conti

Torna Creattiva, l’evento promosso dal’Ente Fiera Promoberg e dedicato alle arti manuali, all’hobbistica e al bricolage, e che sintetizza molto efficacemente il format della manifestazione: creare con le proprie mani e con tanta fantasia un oggetto unico, partecipando attivamente alla manifestazione, al punto da esserne la vera e indiscussa protagonista. Il primo incontro del 2016 con Creattiva è fissato dal 3 al 6 marzo in Fiera di Bergamo. Come sempre anche la 16esima edizione si trasformerà in un’adunata imperdibile per decine di migliaia di fan del “fai da te”, pronte a raggiungere il capoluogo orobico con ogni mezzo da ogni parte dell’Italia e anche dall’estero. Grazie a Creattiva, tra migliaia di colori e fantasie all’ennesima potenza, di fatto anche quest’anno a Bergamo la primavera, riferita al pianeta delle arti manuali, arriva in anticipo. Uno dei principali motivi per cui Creattiva è così tanto amata sta nel fatto che, oltre alla variegata e specializzata parte espositiva, l’evento propone centinaia (spesso migliaia) di appuntamenti collaterali, tra corsi, dimostrazioni e laboratori con gli esperti del settore, che trasformano le appassionate creative nelle vere protagoniste della manifestazione. Tra gli stand le immancabili novità in tema sia di prodotti che di lavorazioni. L’apportare sempre qualcosa di innovativo, spesso vere e proprie “anteprime” di nuove tendenze, è uno dei marchi di fabbrica che caratterizzano Creattiva, in grado di appassionare, oltre il grande pubblico proveniente da tutto il Paese e dall’estero, anche sempre più creativi e operatori professionali. In totale sono 15mila i metri quadrati di superficie, tutti al coperto, dedicati alla fantasia manuale. Per quattro giorni Fiera Bergamo si trasforma nella capitale italiana della creatività, grazie a 228 imprese provenienti da 15 regioni italiane e da 9 nazioni straniere. Rispetto ai 73 della prima edizione primaverile nel 2009, l’incremento degli espositori è superiore al 200%. La regione più rappresentata è quella lombarda, con 100 imprese provenienti da 10 provincie, tra le quali svettano le 32 di Bergamo, seguite da Milano (27) e Monza Brianza (12). Sul podio anche il Veneto (33 imprese), e l’ Emilia Romagna (17), seguita a ruota dalla Toscana (16). Ma Creattiva da alcuni anni ha conquistato anche l’attenzione di imprese e appassionati stranieri. Una ventina gli espositori arrivati dall’estero, con in testa i rappresentanti della Francia (7 imprese), seguiti da Germania e Spagna, con 3 imprese cadauna. Le altre nazioni rappresentate sono: Slovacchia, Ecuador, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria.

Master Beads

Con il coordinamento di Monica Vinci creatrice di origini sarde trapiantata a Pisa molto nota nel settore Bigiotteria, per il quale tiene corsi soprattutto all’estero -, e la collaborazione della “collega” Jolanda Violante, a Creattiva saliranno in cattedra diciassette (tutte straniere) tra le più importanti designer creative del settore a livello internazionale: Albena Petkova (Bulgaria), Alla Maslennikova (Russia), Anna Lindell (Svezia), Betty Cox (California, Usa), Emandi Alina (Romania), Ewa Bartnicka-Machnik (Francia), Galina Baer (Russia), Gugat Frauke (Germania), Julia Bachmayer (Austria), Kris Empting-Obenland (Germania), Laura Andrews (Minnesota), Olga Dillow (Texas),  Olga Shumilova (Russia), Olga Vinnere Pettersson (Svezia), Patty Mccourt (Gran Bretagna), Swietlana Karimowa (Polonia). Grazie a questo vero e proprio Parterre de Reines della bigiotteria mondiale, il pubblico di Creattiva ha la grande opportunità di frequentare corsi di altissimo livello.

Fashion Show

Sul palco del “Fashion Show” (padiglione B), sfileranno invece durante il week end una serie di prodotti assolutamente imperdibili, riguardanti in particolare i settori Abbigliamento, accessori, kit e tessuti.

Il ricamo

Nella galleria centrale del polo fieristico sarà ulteriormente valorizzata l’area dedicata al ricamo, sia nella sua concezione più antica che in quella rivisitata in chiave moderna. Interpretazioni diverse ma ugualmente molto emozionanti, interpretate da scuole provenienti da tutta Italia. L’iniziativa, in linea con il ruolo anche formativo e culturale della manifestazione, vuole promuove un’arte manuale tra le più difficili e significative del nostro Paese. Lavori d’ago affascinante e certosino, con tecniche moderne e veloci o antiche e laboriose, ma che in entrambi i casi daranno risultati pieni di stupore e soddisfazioni. Per molte partecipanti sarà un piacevole approfondimento, per altre invece una felice scoperta. Grazie a Creattiva, l’arte del ricamo sta vivendo una nuova (e meritata) giovinezza anche tra le nuove generazioni.




Alternanza scuola-lavoro, in campo anche i pubblici esercizi

pubblici eserciziNei giorni scorsi, il direttore generale del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Carmela Palumbo ed il direttore generale di Fipe Marcello Fiore, hanno siglato un importante protocollo d’intesa nella prospettiva di una maggiore integrazione tra scuola e lavoro. Come è noto, con la recente riforma della scuola l’alternanza con il lavoro è entrata ufficialmente nel curriculum scolastico e coinvolgerà, a partire dalle terze classi, tutti gli studenti delle scuole superiori. Attraverso il protocollo siglato, il MIUR e la Fipe promuoveranno il raccordo ed il confronto tra sistema di istruzione e formazione professionale e il sistema delle imprese, al fine di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore di riferimento e coniugare le finalità educative con le esigenze del mondo produttivo.

L’intesa raggiunta con la sottoscrizione del protocollo consentirà infatti di realizzare una serie di iniziative tra le quali: attività di orientamento; attività di formazione rivolta ai docenti per rendere i percorsi formativi quanto più connessi alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro; attività formative rivolte agli studenti, per sviluppare nei ragazzi le competenze cosiddette “trasversali”, necessarie per il saper lavorare (es. il lavoro di gruppo, senso di responsabilità civile e sociale, imprenditorialità); la costruzione di alleanze tra i diversi soggetti istituzionali e non; la realizzazione di tirocini formativi in aziende del settore, visite aziendali ecc. per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

La collaborazione con il MIUR si aggiunge a quella già instaurata con Re.Na.I.A nell’ottica di definire i rapporti tra gli istituti professionali e le Associazioni territoriali al fine di creare una rete tra i vari soggetti per diffondere pratiche di alternanza scuola lavoro. Il protocollo avrà una durata di tre anni e prevede un’azione di monitoraggio per proporre opportuni adeguamenti per il miglioramento dei risultati. Affinché il protocollo possa tradursi in proposte concrete Vi invitiamo a darne ampia diffusione presso gli associati e a creare canali di comunicazione diretta con le scuole, con l’obiettivo di favorire la stipula di Protocolli d’intesa a livello territoriale e sviluppare forme di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le imprese.

 




Car sharing a Bergamo, il Comune prepara il bando

car SharingIl Comune di Bergamo si prepara al bando per istituire il servizio di car sharing in città: è stata approvata giovedì scorso in Giunta la delibera che dà il via libera ad ATB per l’avvio delle procedure d’istruzione di una gara per la gestione del servizio. Un primo passo significativo verso quel modello “free floating” (ovvero che non prevede la riconsegna dell’auto nel punto in cui è stata prelevata) già sperimentato in grandi città come Milano, Napoli e Roma. In città di dimensioni simili a quelle di Bergamo un servizio del genere non si è ancora largamente affermato, soprattutto per questioni legate alla redditività di un’offerta di questo genere.  La Giunta ha inoltre stabilito le prime linee guida sulle quali ATB sarà chiamata a costruire il bando di gara ad evidenza pubblica: il servizio dovrà essere svolto da società specializzate e già presenti sul territorio nazionale e internazionale, a garanzia della bontà del servizio. Sarà prevista sosta gratuita dei veicoli del car sharing negli stalli a pagamento e nelle aree per residenti sul territorio comunale, ma anche libero accesso alle ZTL, ad eccezione di quelle di Bergamo Alta e di via XX Settembre. Infine, il Comune di Bergamo definirà accordi con Sacbo per garantire modalità di accesso e sosta all’aeroporto il Caravaggio di Orio al Serio.

“Il car sharing che abbiamo in mente – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – si rivolge a studenti, cittadini e ovviamente turisti e potrebbe garantire una certa agilità negli spostamenti brevi in città. Il bando vero e proprio sarà costruito da ATB sulla base delle linee guida deliberate giovedì dalla Giunta e sugli studi di fattibilità, sia funzionale che economica, che sono stati approfonditi nei mesi scorsi. Speriamo che la risposta all’avviso pubblico sia positiva, visto che si tratta di un bando che presenta qualche rischio d’impresa. Cercheremo di renderlo più appetibile possibile”.




Bergamo, il 6 marzo la sfilata di mezza Quaresima

Sfilata mezza Quaresima“Bergamo città del folclore” e la sfilata di mezza Quaresima, con la parata dei carri lungo le vie di Bergamo, si terranno quest’anno dal 4 al 6 marzo. L’evento – che nella scorsa edizione ha visto la partecipazione di circa 4mila figuranti e di oltre 30mila spettatori, prenderà il via il venerdì, alle 20,30, in Piazza Vecchia, con lo spettacolo folcloristico con i Gruppi presenti alla manifestazione. Il giorno successivo, sabato 5 marzo, alle 18, sotto i portici dove ha sede il Ducato di Piazza Pontida, si terrà l’inaugurazione della mostra dei bozzetti “Ègia 2016” realizzati dagli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni. Dalle 18 alle 20 gli studenti stessi saranno presenti per illustrare al pubblico i loro bozzetti. Alle 20.30, sempre in Piazza Pontida, avverrà la presentazione dei carri che parteciperanno alla sfilata della domenica e l’elezione de “La Ègia piò bela”. Quindi seguiranno la recita della poesia del “Rasgamènt de la Ègia”, la premiazione degli autori dei bozzetti “Ègia 2016” e il Rasgamènt de la Ègia. Durante lo spettacolo è prevista anche l’esibizione dei Gruppi Folcloristici stranieri presenti alla manifestazione.

Domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12 (sotto i portici di Piazza Pontida) gli studenti della Scuola d’Arte Andrea Fantoni saranno presenti per illustrare al pubblico i loro bozzetti, mentre al Quadriportico del Sentierone sarà in programma l’ esibizione dei gruppi folcloristici. Dalle 10 alle 14 partirà l’ammassamento dei carri e dei gruppi al piazzale della stazione delle Autolinee e nelle vie Bonomelli e Bono. Alle 15 l’inizio della sfilata con partenza dall’inizio di Viale Papa Giovanni XXIII e termine in Piazza Pontida. Qui, alle 18.30, si terrà la premiazione dei Carri/Gruppi da parte del Duca Smiciatöt del Ducato di Piazza Pontida e della rappresentanza comunale. In caso di pioggia la sola sfilata sarà spostata alla settimana successiva.




“Negozi di valore”, la Regione lancia un concorso

Mauro Parolini
Mauro Parolini

«Valore è la parola chiave di questo concorso, perché descrive in maniera sintetica ed efficace quello che rappresentano le attività commerciali per la vitalità dei centri urbani e quanto esse siano fattori fondamentali in grado di definire l’attrattività della nostra regione». Lo ha detto Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, annunciando l’apertura di “Negozi di Valore”, il concorso a premi promosso da Regione Lombardia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, rivolto ai negozi e alle reti di attività commerciali che si sono distinti per la capacità di generare attrattività con iniziative di marketing, strategie di vendita innovative o attraverso la storicità e la tipicità dell’attività.

«Con questa iniziativa – ha spiegato l’assessore – che mette in palio ben 22 premi da 2.000 a 8.000 euro, ci impegniamo a valorizzare le migliori idee di chi, nel silenzio, attraverso la propria attività, contribuisce ad accrescere l’interesse turistico e la competitività del territorio in cui opera, sia esso una grande città, un singolo quartiere oppure un picciolo centro urbano. È questo un modo per premiare l’originalità e la grande professionalità degli imprenditori del settore, ma anche per far emergere le best practice, in modo che esse possano costituire un modello replicabile anche per altre realtà lombarde del commercio al dettaglio».

«Questo concorso – ha aggiunto Parolini – è quindi aperto a chi ha saputo fare rete e creare percorsi, itinerari di shopping, filiere di prodotto legate al territorio e iniziative promozionali, puntando sulla creatività, l’arte, l’attenzione alla bellezza o anche attraverso la promozione di esperienze ecosostenibili e di valore sociale. Abbiamo individuato ben dieci categorie proprio per includere il maggior numero di soggetti e per sottolineare il valore dell’integrazione e dell’innovazione su cui Regione Lombardia sta puntando nelle proprie politiche legate al turismo, al commercio e al mondo delle imprese».

«Negozi di Valore – ha concluso l’assessore – è infatti inserito in un ampio contesto di iniziative e di incentivi economici che l’Assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio sul fronte della lotta alla contraffazione, all’abusivismo e alla desertificazione commerciale, per il sostegno di interventi specifici di riqualificazione egli esercizi commerciali e per la sicurezza dei negozi, che sono sempre più esposti alla microcriminalità, oppure per lo sviluppo del franchising e la valorizzazione dei negozi storici».

Le imprese commerciali, in forma singola o associata, possono presentare la propria candidatura dal 7 marzo al 15 aprile 2016, descrivendo e documentando esperienze, attività svolte, iniziative intraprese, impatti e risultati conseguiti. Per approfondire i contenuti del concorso e le modalità di partecipazione è possibile consultare il sito dedicato http://negozidivalore.in-lombardia.it.

Le categorie di premio

  • Filiera di valore: reti tra negozi, artigiani e produttori locali nell’ambito di specifiche filiere di prodotto (per esempio, filiera delle carni o filiera del pane: dall’allevamento o dalla coltivazione, alla vendita al dettaglio)
  • Shopping di valore: reti tra negozi finalizzate alla promozione di itinerari di shopping
  • Distretti di valore: reti tra negozi e artigiani appartenenti ai medesimi ambiti urbani (strade, piazze, borghi e quartieri storici o emblematici del commercio) o ai Distretti urbani del Commercio
  • Brand di valore: iniziative di marketing e immagine coordinata di successo, offerta di servizi al cliente a elevato valore aggiunto, iniziative di promozione territoriale mediante la figura del negoziante testimone-narratore del territorio
  • Innovazione di valore: politiche e modalità di vendita che utilizzano tecnologie innovative (marketing digitale, anche mediante siti web, concept e spazi creativi, multicanalità, nuove tecnologie)
  • Legacy di valore: capacità di operare con successo nella trasmissione d’impresa, garantendo la continuità, il passaggio generazionale, ma anche l’innovazione dell’attività commerciale
  • Start up di valore: livello e velocità di crescita di un’attività commerciale; Start up dinamiche e di successo
  • Impegno sociale di valore: responsabilità sociale di impresa determinata da modalità e principi adottati nell’attività di vendita (per esempio, accoglienza e attenzione a categorie speciali di clienti come disabili, anziani, famiglie numerose e minori), partecipazione a iniziative di educazione al consumo o di recupero delle giacenze di prodotti per il riuso, partecipazione a reti sociali o di quartiere
  • Ecosostenibilità di valore: Ecosostenibilità, riduzione dei consumi energetici dei punti vendita, modalità di rapporto con produttori, fornitori e consumatori che valorizza il territorio lombardo, la sostenibilità ambientale e la vendita di prodotti biologici o ecocompatibili
  • Arte di valore: Bellezza e originalità dei palinsesti, degli eventi, degli arredi, delle vetrine e degli allestimenti, anche in relazione al rapporto con la letteratura, lo spettacolo, il cinema, la musica, la cultura e l’arte in generale.

I premi

In relazione al montepremi di 80.000 euro, saranno conferiti 22 premi, dal 1° al 22° classificato, in ordine di graduatoria. Il valore del premio potrà variare, in relazione al punteggio conseguito dai candidati, da un minimo di 2.000 euro a un importo massimo di 8.000, a cui deve essere applicata la ritenuta d’imposta del 25 per cento, ai sensi dell’art.30 del Dpr 600/1973.




Restyle, il folklore siculo sbarca in via Borfuro

Lucia La Macchia
Lucia La Macchia

C’è un’altra Santa Lucia nel cuore di Bergamo. Non si trova nella chiesa di via XX Settembre, ma molto più prosaicamente in un negozio di via Borfuro. Al civico numero 5, infatti, da qualche mese ha aperto Restyle, uno spazio che potrebbe essere sottotitolato “Un pezzo della (bella) Sicilia nel Nord cittadino”. Santa Lucia, qui, si trova dipinta su una coffa. Per chi non lo sapesse, la cesta intrecciata che un tempo veniva utilizzata per dare da mangiare agli asini e ai cavalli, fatta di palma nana, con lo scorrere del tempo (modaiolo) è diventata una borsa. Intrecciata e ornata di specchietti e stoffe è uno di quegli accessori che non passa inosservato: “Vede, è tutta realizzata a mano, con materiale di primissima qualità, che non scurirà con il tempo”, la magnifica Lucia La Macchia, che con Stefano Ghilardi condivide un’avventura imprenditoriale, che per Bergamo e il suo pubblico, rappresenta qualcosa di singolare.

resyle 3

Farci una visita, in uno spazio che prima ospitava un outlet di abbigliamento, significa trovarsi catapultati di colpo in una realtà territoriale e folkloristica sicula che riecheggia nelle sfilate di moda, e da cui Dolce & Gabbana hanno attinto a piene mani nella loro creatività. Certo, non sono accessori con cui andare in ufficio o fare la spesa al supermercato, ma capaci di fare la differenza su chi li indossa. Orecchini, e soprattutto collane, mixano sapientemente elementi di ceramica, che sono piccole sculture, con pietre di vario tipo. I colori e l’imponenza intrinseca dei soggetti raffigurati – dall’Orlando Furioso in poi – fanno il resto; insomma basta un tubino nero e una collana di Restyle per fare la differenza. Se poi siete in vena di esagerare, non avrete che l’imbarazzo della scelta, dal momento che Restyle propone oltre alla già decantata coffa, le scarpe (dipinte sui tacchi e sulle zeppe) e perfino le coppole originali.

Restyle Borsa

Alla base di questo incredibile negozio, la passione di Lucia che, siciliana doc, ha deciso di tentare questa avventura commerciale con il giusto spirito: “Ci ho creduto, i bergamaschi sono curiosi…gli affari? Beh quelli…”. Certo, i prezzi non sono per tutte le tasche: le collane hanno un costo medio di 300 euro, per un paio di sandali dipinti occorre sborsarne 600 e per portarsi a spasso una coffa, tutta passamanerie e gingilli assortiti, ne servono 1.500. Come, se non più, di una Louis Vuitton, ma con uno spirito shoppingaro completamente diverso. Sempre in chiave siciliana e dedicate ai patiti dell’arredamento si possono acquistare le “teste di moro”, creazioni di ceramica che campeggiano sui balconi dei siciliani. Sono il retaggio manifatturiero della leggenda secondo cui una  fanciulla siciliana, ricambiando  l’amore di un giovane moro, saputo che  l’avrebbe lasciata per tornare nelle sue terre in Oriente, dove l’attendeva una moglie con un paio di marmocchi, attese le tenebre, gli tagliò la testa. Ne fece un vaso dove vi piantò del basilico e lo mise in bella mostra sul balcone. Anche in questo caso vale su tutto l’originalità oltre che il gusto dell’oggetto (dai 200 euro in su) che però pare incontri parecchio i gusti delle sciure orobiche..

Resyle 1Accanto a questo stratosferico Sicily Style, c’è molto più prosaicamente e verrebbe da dire abbordabilmente quello di Stefano che realizza e personalizza oggetti di arredamento; sedie, lampade, tavoli pannelli, insomma tutti quei complementi d’arredo che, anche in questo caso, fanno la differenza. La gigantografia di Frida Khalo che campeggia su un’intera parete del negozio, con la scritta “live with passion”, è la testimonianza di come un ambiente possa completamente cambiare aspetto con la riproduzione creativa di un’immagine. A questo ci pensa, appunto, Stefano, l’altra metà di Restyle, titolare della “Stefano Ghilardi comunicazione” che realizza una serie di magliette serigrafate in edizione limitata. Si trovano in bella mostra su uno stendino: prezzi concorrenziali e serigrafie carinissime.




Imprese & Territorio: “Colpiti e amareggiati dalle parole di Gori”

Giorgio Gori«Siamo rimasti colpiti e amareggiati nell’ascoltare le parole del sindaco Giorgio Gori durante l’assemblea di Confcooperative di sabato scorso, pronunciate circa il ritardo nella costruzione di un modello di governance così come auspicato dall’Osservatorio Ocse». E’ questa la posizione di Giorgio Ambrosioni, presidente di Imprese & Territorio rispetto a quanto accaduto durante l’assemblea di Confcooperative sabato 23 gennaio. «Le affermazioni del sindaco cadono in una fase avanzata di consultazioni che il nostro coordinamento sta portando avanti con l’Università, con la Provincia di Bergamo, che ci ha offerto disponibilità questa mattina, e con Confindustria Bergamo, soggetti con i quali stiamo gettando le basi  di una governance condivisa per il rilancio del territorio – spiega Ambrosioni-.  Lo stesso sindaco Gori, incontrato prima di Natale, non ci aveva sollevato questo problema».

La ricerca integrale di Ocse non è stata ancora pubblicata, dalle anticipazioni presentate a maggio fino ad oggi le parti interessate hanno lavorato per definire le linee progettuale da adattare ai risultati finali. Per Imprese & Territorio il progetto da sviluppare, dopo i risultati di Ocse, dovrà tener conto di alcune linee essenziali:

  • la centralità della Camera di Commercio;
  • l’apertura a tutte le rappresentanze pubbliche e private, organizzazioni di impresa, sindacati ed esponenti della società civile che possano offrire un valido contributo;
  • la logica costruttiva e non di contrapposizione tra le diverse forze in campo.

«Il sindaco nel suo intervento di sabato ha inoltre parlato di “siparietti”, riprendendo un articolo uscito su L’Eco di Bergamo venerdì 23 gennaio – continua Ambrosioni -. Anche noi rigettiamo i “siparietti”, siamo concentrati a costruire un progetto di rilancio dell’economia del territorio, tutti insieme attori nello stesso tavolo di lavoro. Quello che stiamo raccogliendo è il consenso delle diverse parti nella realizzazione dell’auspicato modello di governance per le azioni suggerite dall’osservatorio Ocse. La provincia di Bergamo ha dato questa mattina la propria disponibilità a collaborare con il mondo imprenditoriale nella governance. L’incontro odierno con in vertici di Confindustria ha fatto emergere la volontà di lavorare tutti insieme per un progetto di sviluppo del territorio sotto la regia della Camera di Commercio». Il presidente Ambrosioni precisa anche la posizione di Imprese & Territorio riguardo al Modello Bergamo: «Per quanto riguarda il Modello Bergamo, costituito nel 2009 da Confindustria Bergamo, Imprese & Territorio e le organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL per affrontare l’aggravamento delle condizioni socio economiche della media Seriana, è stato un importante test di confronto e un progetto concreto alla ricerca di soluzioni. Nato per affrontare le difficoltà di un’area circoscritta della Bergamasca è stato poi esteso ad altre aree. Oggi, resta un esempio valido da implementare e da adattare ai risultati del progetto Ocse per lo sviluppo del territorio».