Itinerari di luce, i commercianti ridisegnano la città in vista di Expo

UomoDellaLuceUn unico fascio di emozioni luminose congiungerà quartieri, persone e territori. Con questo spirito nasce “Itinerari di Luce”, il progetto pensato dal Distretto del Commercio BERGAMO CENTRO per accompagnare la città all’incontro con l’Esposizione Universale. Un percorso culturale sostenuto da numerose realtà pubbliche e private, con il coinvolgimento di grandi nomi dell’arte che daranno il loro contributo per promuovere l’immagine e l’internazionalizzazione della città, rafforzandone la coesione sociale. Hanno presentato l’iniziativa Alessandro Riva insieme ai cinque soci del Distretto, rappresentati da Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, GianPaolo Malvestiti, Presidente della Camera di Commercio, Luigi Trigona, direttore dell’Ascom, Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti, Marco Recalcati, presidente di Bergamo Vive. Sono interventi anche i light designer, Pietro Castiglioni  e Enzo Catellani, una vera e propria squadra della luce.

Commercianti, architetti, ingegneri, istituzioni e associazioni no profit, uniti per far brillare la città con un’energia nuova, fatta di creatività e progettualità condivise. Così, in occasione di Expo2015, persone di ogni età e provenienza, potranno scoprire il nuovo fascino di Bergamo nell’ambito di un calendario di eventi di grande rilievo nazionale e mondiale al cui interno splenderanno gli Itinerari di Luce. «Metteremo in campo tutta la passione di cui Bergamo è capace, coinvolgendo le eccellenze locali, quelle produttive, artistiche, culturali, istituzionali e, ovviamente, commerciali. Gli Itinerari di Luce sono l’espressione di un senso di appartenenza forte alla città che intendiamo consolidare e promuovere. Perché fare rete vuol dire proprio questo: coinvolgere ogni attore del territorio, mettendo a servizio le rispettive unicità in un’ottica di rinnovata solidarietà. Solidarietà che sarà veicolata anche grazie al sostegno attivo e puntuale delle associazioni del Terzo Settore che saranno invitate a lavorare con noi, in prima linea, per far splendere il volto nuovo della nostra città» – ha dichiarato Alessandro Riva, Presidente e Amministratore Delegato del Distretto del Commercio Bergamo Centro.

Una romantica mappa luminosa, ricreata attraverso “Itinerari di Luce”, spingerà bergamaschi e turisti a soffermare lo sguardo su segni di luce presenti in molti negozi e installati in vari luoghi della città, sulle proiezioni luminose su edifici, sull’Atelier della Luce e sul vero simbolo dell’iniziativa, l’Uomo della Luce.  Questa splendida creazione, firmata da Catellani&Smith, storico brand dell’illuminazione, per l’occasione è stata realizzata in una Special edition Bergamo per Expo limitata e numerata. Le riproduzioni per tutto il periodo dell’iniziativa verranno esposte all’interno di molte attività sia commerciali che del terziario di tutta la città, borghi e quartieri compresi.

L’Uomo della Luce nella prima fase pilota sarà distribuito ai commercianti domenica 12 aprile presso l’Atelier della Luce, spazio allestito in piazza Giacomo Matteotti  con la collezione di lampade storiche di Artemide. Costituito da una sfera di allumino sollevata da una silhouette umana in ferro grezzo, l’Uomo della Luce richiama un’unione onirica tra arte e luce, tra uomo e società, diventando così la metafora perfetta per gli Itinerari di Luce. La stessa, che ha ispirato Matteo Azzola, ragazzo autistico di 25 anni, che, matita alla mano, ha dato vita a una sua personalissima interpretazione della manifestazione, leggendo nell’Uomo della Luce la via principale per raggiungere la gioia e l’unione tra tutti gli uomini. Dalle sue riflessioni, infatti, è emerso il disegno che lo stesso Matteo ha scelto di titolare “Tutti insieme possiamo farcela”: un ritratto di musicisti, sportivi e lavoratori che, ispirati dalla luce, creano qualcosa di magnifico per l’intera comunità.

Fondamentale e grande è, infatti, la vocazione sociale del progetto che, nell’ottica di uno stile di vita più salutare e sostenibile, intende promuovere il risveglio verde della città, realizzando in via Paglia, a due passi dalla centralissima via XX settembre, un’area Eco Green. Nel periodo di Expo, infatti, la zona diventerà un nuovo hub del benessere cittadino pensato per garantire massima vivibilità e accoglienza a cittadini e turisti. Nell’area di via Paglia, infatti, sarà ospitato il Green Tainer, spazio trasparente a servizio della solidarietà che le Associazioni del Terzo Settore potranno utilizzare a rotazione per le proprie attività.

Non solo: nella stessa area sarà possibile dare spazio alle passioni in musica. Un pianoforte, un violino e altri strumenti musicali saranno posizionati prima nel Green Tainer e successivamente nell’area circostante, dando la possibilità a tutti gli appassionati delle dolci note di trascorrere del tempo suonando a poca distanza dal tempio della musica, il Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo. I bar affacciati sulla nuova area verde, inoltre, contribuiranno al ripensamento architettonico dei loro spazi allestendo con segni di arredo curati da negozi di architettura e arredamento di Bergamo. In particolare, in piena sintonia con Itinerari di Luce, tutta la zona sarà valorizzata ulteriormente grazie a particolari elementi luminosi che ne metteranno in risalto il volto ludico e rilassante. Un’ulteriore sorpresa sarà lo spazio commerciale di via Paglia 3\A che, dopo l’Atelier della Luce, si riaccenderà per un riutilizzo culturale, grazie a elementi di scultori bergamaschi e ad altre iniziative.

Infine, Itinerari di Luce rientra nell’Anno Internazionale della Luce, proclamato a livello mondiale dalle Nazioni Unite per accrescere la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui le tecnologie basate sulla luce promuovono lo sviluppo sostenibile, fornendo soluzioni alle sfide globali nei settori dell’energia, dell’istruzione, delle comunicazioni, della salute e dell’agricolture. Perché una città diversa è possibile e Bergamo ne sarà dimostrazione, lasciando accarezzare i suoi palazzi, i monumenti e le piazze storiche dal fil rouge luminoso degli Itinerari di Luce, sinonimo di qualità, innovazione sociale e leadership condivisa.

Per richiedere l’uomo della luce – Le attività commerciali e di servizio interessate all’Uomo della Luce possono contattare il Distretto del Commercio Bergamo Centro alla mail info@bergamocentro.it. Una riproduzione dell’Uomo della Luce numerata sarà consegnata in comodato gratuito per il periodo di Expo. Al termine sarà possibile fare una donazione benefica per riscattare l’opera.




Funivia dall’aeroporto a Bergamo, un’idea senza gambe

MiniMetro-PERUGIA
Il Minimetrò di Perugia. I 3 milioni di passeggeri all’anno coprono appena il 50% dei costi di gestione

Venghino, signori, venghino. Macché Città Alta, le Mura o l’Accademia Carrara. La vera attrazione turistica di Bergamo ancora non si vede ma abbiate solo un pizzico di pazienza e avrete di che lustrarvi gli occhi. L’ha promesso nientemeno che l’assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte. Il piccolo fenomeno della politica bergamasca, gratificato pressoché ogni giorno di un articolo sulla stampa locale, si sta spendendo in queste settimane per la realizzazione di un collegamento città-aeroporto per mezzo di una funivia. Due sarebbero, secondo il suo profondo pensiero, gli atout del progetto: anzitutto, costerebbe molto meno dell’ipotizzata nuova tratta ferroviaria; in secondo luogo, udite udite, funzionerebbe da attrazione turistica “in grado di attirare le famiglie”.

C’è già chi ha giustamente osservato che il contesto in cui si dovrebbe calare il capolavoro ingegneristico non è un parco divertimenti ma una città che, al netto di qualche bruttura, ha saputo conservare nei secoli una qualità architettonica ed urbanistica di buon livello. Ma in fondo il rilievo estetico, il più facile da comprendere anche per chi probabilmente arrivando dal contado non ha trovato grandi modelli per affinare il suo gusto, conserva ampi margini di discrezionalità. Altrettanto è difficile dire per i criteri economici. Con i numeri non si può scherzare e allora, prima di farsi prendere dall’entusiasmo con dichiarazioni perlomeno sopra le righe, converrebbe metter giù qualche conto. E magari provare a guardarsi attorno, giusto per capire se c’è qualche modello da studiare. Senza fare nemmeno troppa fatica, lasciando perdere le città europee un po’ superficialmente evocate fin qui (troppo diversi i contesti urbani e le normative), si può far tappa a Perugia. Sì, quella del sistema di scale mobili che tante volte a Bergamo abbiamo invidiato. Quella che, non contenta di aver realizzato un modello di risalita copiato a più non posso (da Orvieto a Spoleto passando per Siena), ha varato il “Minimetrò”. Tecnicamente definito “people mover” (trasporto automatico su rotaia con trazione a fune), come dice il nome stesso è una piccola metropolitana sospesa che collega la periferia, in particolare l’area dello stadio, dotata di ampi parcheggi, con il centro storico. Sette stazioni in tutto, il “Minimetrò” conta su 25 vetture da 20 posti ciascuna che viaggiano con una frequenza media di 2 minuti e mezzo. E’ stato inaugurato nel 2008 e ad oggi trasporta tra i 2 milioni e mezzo e i tre milioni di passeggeri all’anno. Il costo, quasi 100 milioni (il 60 per cento a fondo perduto grazie alla legge che in Bergamasca è stata utilizzata per la Tramvia delle Valli), è la base di partenza per capire quanto sia impegnativa l’impresa. Tanto più se, pur con quei volumi di traffico, la gestione riesce a coprire “solo” il 50 per cento dei costi con biglietti e abbonamenti.

SorteSe quelli sono i numeri, chi oggi guarda al collegamento con Orio deve capire che la sostenibilità economica di un intervento simile è assai precaria. Per opere del genere i flussi di traffico devono avere dimensioni di milioni di persone (3 milioni e mezzo sono quelle che utilizzano, per esempio, la Tramvia della Valle Seriana). Tra l’aeroporto e la città non ci sono oggi e difficilmente ci saranno in futuro. Neanche se il collegamento dovesse prevedere, come succede a Perugia, stazioni intermedie (vedi la Fiera, per esempio).

Ecco perché, estetica a parte, il dibattito che si è sviluppato fin qui pecca, a voler essere generosi, di astrattezza. Stupisce che ad animarlo sia un assessore regionale con co-protagonisti (si son detti disponibili a confrontarsi) il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia Matteo Rossi. Tre soggetti che dovrebbero fare del pragmatismo la loro stella polare. Oltre che a Perugia, guardino a tutte le città raggiungibili da Bergamo con Ryanair. Tranne pochissime eccezioni, sono tutte collegate agli scali con pullman, a volte anche con distanze notevoli (vedi Parigi o Barcellona), eppure nessuno se ne lamenta. Il mezzo di trasporto è importante, certo, ma non è tutto per chi desidera visitare una città. Lo è molto di più, fino a diventare fondamentale, per chi ci vive o ci lavora. E allora non del collegamento con Orio bisognerebbe parlare, ma della risalita a Città Alta o della linea metropolitana sull’asse Ponte S. Pietro-Seriate. Queste sì di straordinaria utilità. E pazienza se non saranno mai attrazioni turistiche.




Aggregazioni tra popolari, Ubi potrebbe restare sola

a-ubi.jpgUbi Banca é l’istituto popolare con la più alta probabilità di rimanere da sola ma, anche in questo scenario, ha potenzialita’ di crescita soprattutto a livello di ritorno sul capitale tangibile. Lo scrivono gli analisti di Citigroup in una lunga analisi sul settore delle popolari in vista del consolidamento che dovrebbe avviarsi grazie alla trasformazione degli istituti in spa. Le indicazioni del broker – che conferma la raccomandazione “comprare” su Ubi e alza il prezzo obiettivo a 8,60 euro – spingono il titolo in testa al Ftse Mib dove guadagna il 2,2% a 7,47 euro. Il migliore quadro macroeconomico dell’Italia, la migliore qualità del credito, le ipotesi di una bad bank sui crediti non performanti e il più elevato ritorno sul capitale sono, per gli analisti, alla base della valutazione positiva per l’istituto. “Non ci sembra che attualmente nel prezzo delle azioni Ubi ci sia incorporato alcun premio per il consolidamento – scrivono gli analisti -. La ragione di ciò potrebbe essere il fatto che il mercato vede comunque Ubi come un aggregatore e sconta il rischio di una aggregazione con partner più debole che sia istruttiva di valore”. Nell’analisi, Citi approfondisce tutti i possibili risvolti delle integrazioni tra le popolari: “Riteniamo che tutte le Popolari abbiano avviato colloqui con gli altri istituti cooperativi per valutare la migliore soluzione per il futuro: restare indipendenti, considerare l’integrazione con un istituto locale o con una banca internazionale”.




Il sindacato / Un argine contro la crisi dei consumi

“La sottoscrizione del contratto del commercio – commenta Alberto Citerio, segretario generale di Fisascat Cisl Bergamo – è particolarmente importante per le dimensioni del settore e per la crisi che sta colpendo ancora duramente le aziende del terziario e del commercio alle prese con una riduzione dei consumi che ancora non presenta inversioni di tendenza. Rimane esclusa per ora Federdistribuzione, che rappresenta le grandi aziende della grande distribuzione (Auchan, Carrefour, Esselunga, Iper per citarne alcune), in quanto l’associazione da due anni è uscita dal sistema di rappresentanza di Confcommercio. Ci auguriamo che questo rinnovo possa spingere nuovamente Federdistribuzione ai tavoli negoziali”. “Nel difficile contesto economico e sociale attuale la conclusione positiva dei negoziati e la sottoscrizione di un’intesa unitaria è un segnale importante e significativo” hanno commentato invece le segreterie nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Che hanno aggiunto: “Il grande senso di responsabilità nei confronti dei milioni di lavoratori coinvolti ha consentito di superare vecchie divisioni con l’intenzione di affrontare una crisi economica che ha investito anche il settore commerciale”. L’ipotesi di accordo siglata sarà sottoposta all’assemblea unitaria delle strutture e dei delegati in programma a Roma per il 14 aprile prossimo e poi alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro.




Atalanta-Torino, mercato anticipato a venerdì pomeriggio

MercatoLa Serie A sposta al venerdì pomeriggio il tradizionale mercato del piazzale dello stadio: «Al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza – si legge nell’ordinanza emanata dal Comune di Bergamo – prima, durante e dopo lo svolgimento di Atalanta- Torino, si ritiene opportuno assicurare la disponibilità piena del piazzale per l’intera giornata, anticipando lo svolgimento del mercato al giorno antecedente». La gara tra l’Atalanta e il Toro, che si giocherà appunto sabato 4 aprile, richiede «la massima attenzione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica». Di qui la decisione di anticipare il mercato a venerdì 3 aprile, dalle ore 14.30 alle 19.30.




Una cordata di imprenditori bergamaschi rileva la “Cantieri Estensi” di Ferrara

Cantieri estensi“Cantieri Navali Estensi Srl” ha acquistato “Cantieri Estensi”, marchio storico della nautica italiana. La nuova società, costituita da una cordata di imprenditori bergamaschi (socio di riferimento è la famiglia Garlini), si appresta a riprendere la produzione di yacht presso il proprio stabilimento di 6 mila metri quadrati, sito in Ostellato (Ferrara). Cantieri Estensi ha varato oltre 500 imbarcazioni che si contraddistinguono per uno stile unico ed inconfondibile che coniuga in chiave moderna le linee intramontabili delle imbarcazioni da pesca statunitensi, rese famose dai racconti di Ernest Hemingway. La gamma delle imbarcazioni è suddivisa tra i modelli GOLDSTAR, lobster boat dai 36 ai 56 piedi e MAINE, navette veloci da 48 a 64 piedi e grazie ai nuovi ordini di acquisto già pervenuti le prime nuove imbarcazioni verranno consegnate entro i prossimi mesi. CantieriEstensi

Cantieri Estensi si propone di tracciare una nuova rotta, procedendo con il rinnovamento della gamma e ampliando i mercati di sbocco, ma intende rimanere fedele ai propri valori che la spingono verso l’eccellenza del prodotto e del servizio, accompagnando il cliente nella personalizzazione degli interni in fase di acquisto dell’imbarcazione fino al post vendita. “Siamo molto orgogliosi di avere acquisito Cantieri Estensi – ha commentato Gianmarco Gabrieli, Ceo di Cantieri Navali Estensi con precedenti esperienze nel settore del lusso -. Il brand ha un enorme potenziale e sicuramente l’azienda tornerà ad essere uno dei leader nel mercato nautico. Le recenti acquisizioni da parte dei gruppi esteri dimostrano che nel mondo c’è un notevole interesse sia in termini di aziende che di prodotti per tutto il “Made in Italy”, soprattutto quello manifatturiero di fascia alta e del lusso ed è in questa direzione che intendiamo procedere. Vogliamo riposizionare nell’alto di gamma i Cantieri Estensi, producendo barche affascinanti, di elevata qualità e affidabilità che facciano sognare i nostri clienti, la cui soddisfazione è per noi di fondamentale importanza”. Inoltre è già stato lanciato il nuovo sito internet www.CantieriEstensi.it e attivati i canali social di Facebook, Instagram e Twitter che vengono costantemente aggiornati per interagire con i clienti e gli amanti del brand.




UBI Banca, il 15 aprile il road show a Bergamo

uubii877.jpg“Ubi Banca: nuovi scenari, nuove opportunita”. Con questo slogan ripartono i road show dei vertici del gruppo per incontrare i soci. Rinnovati per il terzo anno consecutivo, i tre appuntamenti si terranno la settimana precedente l’Assemblea 2015 e toccheranno le città di Milano, Bergamo e Brescia. Sono inoltre previsti video collegamenti con Varese e Darfo Boario Terme. Più in dettaglio, Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza, Franco Polotti, presidente del Consiglio di Gestione e Victor Massiah, consigliere delegato del Gruppo UBI Banca incontreranno i Soci il 14, 15 e il 17 aprile. Ciascun appuntamento si svolgerà secondo il seguente programma: Evoluzione normativa e nuove modalità di partecipazione alla vita societaria (Andrea Moltrasio); Patrimonio, qualità del credito e altre variabili determinanti (Franco Polotti); Performance economiche e prospettive per il Gruppo UBI (Victor Massiah). Il primo road show si terrà a Milano, mentre il 15 aprile sarà la volta di Bergamo. L’appuntamento è fissato al Centro Congressi Giovanni XXIII e sarà collegato in video conferenza col Centro Congressi di Darfo Boario Terme. Dato il limitato numero di posti, i soci dovranno prenotare la propria partecipazione a partire dal 2 aprile attraverso il sito www.ubibanca.it oppure telefonando allo 035 221581.




Lo scenario / Grandi spazi di sviluppo per il turismo

La ripresa è finalmente cominciata, ma si può consolidarla e rafforzarla con interventi in vari campi, a partire dal fisco e dal turismo. E’ il senso della “Nota sullo scenario economico 2015-2016” realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio e presentata dal responsabile, Mariano Bella, in occasione della conferenza stampa di apertura del Forum 2016 di Cernobbio. Eccola in dettaglio.

Effetto crisi  – Tra la fine del 2007 e la fine del 2014, e in particolare tra il 2008 ed il 2013, sono andati distrutti più di 1 milione e 700mila posti di lavoro, mentre i volumi di spesa delle famiglie hanno registrato un calo record superiore all’8% e gli investimenti sono calati addirittura intorno al 28%.

Previsioni macroeconomiche – La proiezione dell’Ufficio Studi di Confcommercio è “prudentemente ottimistica tanto per il 2015 quanto per il 2016”. Il Pil dovrebbe crescere dell’1,1% quest’anno e dell’1,4% nel 2016, mentre la spesa delle famiglie residenti è vista in aumento dello 0,9% nel 2015 e dell’1% nel 2016 grazie al modesto recupero del reddito disponibile in termini reali generato dai primi segnali positivi sul fronte dell’occupazione. E’ infatti prevista una crescita degli occupati di circa 83mila unità nel 2015  e di 96mila nel 2016. I prezzi dovrebbero rimanere stabili quest’anno e crescere dell’1,1% l’anno prossimo, mentre i consumi aumenterebbero dell’1,2% nel 2015 e dell’1% nel 2016.

Consumi, ritorno alla crescita – Secondo l’Ufficio Studi, il reddito disponibile delle famiglie dovrebbe crescere sia nel 2015 che nel 2016: il miglioramento del potere d’acquisto pro capite dovrebbe assestarsi sui 300 euro circa. Nel biennio ci dovrebbe essere un saldo netto positivo del valore della ricchezza complessiva pari a 400 euro per abitante, per effetto della riduzione di 2.700 euro per la ricchezza immobiliare e a fronte dell’incremento di 3.100 euro di quella finanziaria. Tutto ciò favorirà una ripresa dei consumi di oltre il 2% cumulato, che continuerà a riguardare le telecomunicazioni, soprattutto l’elettronica di consumo e l’informatica domestica. Ma, per effetto dell’Expo, anche l’alimentazione fuori casa, gli alberghi, i trasporti e i viaggi. La novità sarà il rafforzamento della crescita nell’ambito della mobilità, ma il miglioramento del clima di fiducia dovrebbe riportare il segno più anche per consumi tradizionalmente declinanti come l’abbigliamento e le calzature (+0,3% medio annuo nel 2015- 2016).

Ridurre le tasse è possibile – La discesa dello spread intorno ai 100 punti base può generare un risparmio sulla spesa per interessi tra i 2 e i 3 miliardi di euro. Addirittura, la Corte dei Conti ritiene che il risparmio potrebbe essere tra i 4 e i 6 miliardi quest’anno e tra i 10 i 14 nel 2016. E’ dunque possibile abbassare la pressione fiscale tagliando l’Irpef agendo sulle aliquote relative agli scaglioni di reddito: una riduzione generalizzata di un punto percentuale di tutte le aliquote determinerebbe infatti una riduzione di gettito Irpef di circa 7,7 miliardi. In ogni caso, i 6,3 miliardi di risparmi stimati dalla Corte dei Conti consentirebbero almeno la riduzione di un punto percentuale delle prime due aliquote (dal 23% al 22% e dal 27% al 26%). Se, invece, ci si attiene alla stima prudenziale della Corte, un risparmio di circa 4,3 miliardi di euro, si potrebbe limitare l’abbassamento alla sola prima aliquota, quella del 23%, che, scendendo di un punto, comporterebbe una perdita di gettito appena superiore a quell’ammontare, circa 4,6 miliardi di euro. Per l’Ufficio Studi, “laa cosa fondamentale è che l’Italia non deve lasciarsi sfuggire l’opportunità di intraprendere il sospirato percorso di riduzione della pressione fiscale, conditio sine qua non per una crescita significativa dei consumi e quindi dell’economia nel complesso”.

Expo – La manifestazione in programma tra maggio e ottobre prossimi dovrebbe produrre un impatto aggiuntivo sulla crescita “normale” del 2015. I circa 29 milioni di presenze turistiche aggiuntive previste comporteranno una maggiore spesa turistica degli stranieri per oltre 2,5 miliardi di euro con un impatto positivo pari allo 0,2% sul Pil e allo 0,3% sui consumi totali.

Il turismo, questo incompreso – Nel 2014 i principali settori del made in Italy attivi con l’estero (alimentari e vino, abbigliamento, arredamento, apparecchiature e macchinari) hanno ha generato un saldo positivo di oltre 5 punti di Pil. Da parte sua il turismo, da solo, vale circa quanto alimentare e abbigliamento insieme: c’è quindi una forte sottovalutazione di un’attività economica in grado invece di generare grandi opportunità di sviluppo e di crescita, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, che viene sistematicamente dimenticato e trascurato in sede di scelte generali di politica economica. L’Italia, rispetto ai suoi principali competitors turistici dell’area mediterranea, ha il saldo turistico più modesto in rapporto al Pil, che da anni resta fermo ad un non certo esaltante 1% del Pil. E le note dolenti vengono soprattutto dal Sud e dalle Isole, dove si orienta soltanto il 12-13% della spesa dei non residenti.

 




Anche a Bergamo scocca l’ora della terra. Luci spente in piazza Libertà

piazza libertàAnche Bergamo aderisce a Earth Hour – L’Ora della Terra 2015, che si tiene in tutto il mondo sabato 28 marzo. L’assessorato all’Ambiente, al verde pubblico e alle politiche energetiche del Comune di Bergamo ha raccolto l’invito del WWF che dal 2007 promuove una campagna internazionale di sensibilizzazione della popolazione sui cambiamenti climatici. Un modo per testimoniare l’impegno delle comunità locali in vista del vertice sul clima di Parigi del prossimo dicembre, connotando i Comuni quali nodi cruciali per la promozione di politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Sono ben 323 i Comuni italiani che, raccogliendo anche l’invito del presidente dell’Anci nazionale Piero Fassino, partecipano attivamente a questa giornata, spegnendo la luce su monumenti e sedi istituzionali. Il Comune di Bergamo ha previsto due diverse iniziative: la prima consiste nello spegnimento simbolico dalle ore 20.30 alle ore 21.30 dell’illuminazione artificiale su Palazzo della Libertà e sull’intera piazza della Libertà, proprio in concomitanza con l’iniziativa internazionale promossa dal WWF. La piazza sarà quindi al buio, illuminata solo dagli esercizi commerciali che la circondano, creando un clima decisamente inusuale.

Inoltre, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, organizza un convegno dal titolo “Dal Consumo al Guadagno Energetico: Le Regole del Gioco”dalle 9 alle ore 13 nell’Auditorium di piazza della Libertà, designata quindi a vero e proprio cuore della giornata.

«L’adesione di molti Comuni italiani – spiega l’assessore alle Politiche energetiche Leyla Ciagà – dimostra la grande attenzione da parte degli amministratori locali nei confronti dei cambiamenti climatici. I Comuni si fanno portatori di un messaggio di grande responsabilità ambientale, consapevoli del ruolo cruciale che insieme alle Regioni e con la mobilitazione della società civile possono svolgere in questa delicata partita»




Avis, al via la collaborazione con la Protezione civile

Oscar Bianchi Avis
Oscar Bianchi, presidente dell’Avis

Sabato 28 marzo, alla Fiera di Bergamo, dalle 9 alle 16 si terrà l’assemblea provinciale di Avis. Presente il presidente della Provincia Matteo Rossi, verrà siglato il nuovo accordo biennale per sviluppare nuove forme di collaborazioni tra Avis e le Associazioni di protezione civile della Bergamasca.

A seguire il bilancio 2014 e le prospettive future dell’associazione illustrate dal Presidente di Avis provinciale di Bergamo, Oscar Bianchi; il riconoscimento ai donatori emeriti e l’elezione dei delegati alle assemblee regionali e nazionali.

Anche per il 2014 si confermano i dati positivi dell’associazione, articolata in 158 sezioni comunali, con oltre 35mila donatori attivi e 70mila donazioni di sangue e plasma.

Dall’1 aprile 2015 il progetto che prevede la prenotazione su appuntamento per la donazione, avviato con successo dallo scorso autunno al Centro del Monterosso, si completerà con l’estensione a tutte e nove le articolazioni organizzative periferiche (Aop) di Avis che si trovano presso gli ospedali dei seguenti paesi: Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia.

“Si è trattato di un vero e proprio cambiamento culturale e organizzativo finalizzato a rispondere con sempre maggior efficacia ai bisogni dei malati – sottolinea il presidente Oscar Bianchi – e desidero ringraziare per lo straordinario lavoro e l’instancabile generosità i presidenti comunali con i loro dirigenti e tutti gli amici avisini”.

Tra i progetti realizzati lo scorso anno anche l’accreditamento di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale. L’Avis provinciale di Bergamo è stata tra le prime realtà italiane a conseguirlo, ponendosi in termini qualitativi ai vertici del sistema sanitario lombardo, con particolare riferimento alle attività sanitarie del comparto di medicina trasfusionale. Grazie agli accordi raggiunti con le Aziende ospedaliere della provincia, tutte le sedi sono state negli ultimi due anni sottoposte a lavori di ristrutturazione, che le hanno rese ancor più accoglienti, funzionali e capillarmente dislocate per essere facilmente raggiungibili dai donatori. “Si è trattato di un grande sforzo economico – conclude il presidente Bianchi – che andrà a vantaggio di tutta la comunità bergamasca. L’accreditamento è infatti una garanzia di piena tutela per donatori e riceventi”.