Ambulanti e il caos Bolkestein, subito una nuova legge

Ambulanti e Bolkestein: dalla legge di bilancio un drammatico passo indietro al quale porre subito rimedio. Oggi, 25 febbraio, a Milano, nella sala “Silver” del MiCo Fiera Milano, si sono ritrovati, provenienti da ogni parte d’Italia – molti da Milano e area metropolitana – 2.500 quadri dirigenti di Fiva Confcommercio per chiedere con forza di cancellare le disposizioni introdotte con la proroga dell’applicazione della direttiva Bolkestein al 31 dicembre 2020.
E per arrivare subito, con il nuovo Parlamento, a una legge che valorizzi un settore fondamentale del commercio. L’ambulantato esprime in Italia 190mila imprese e oltre 430mila addetti. Fiva Confcommercio ha proclamato lo stato d’agitazione.
Per Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio e Apeca (Confcommercio Milano): “anziché mettere un punto definitivo sulla gestione della cosiddetta Bolkestein attuando i bandi e pensando all’interesse delle imprese che operano nei mercati, si è deciso di tornare indietro di quarant’anni quando, per fare l’ambulante, occorreva il visto di Pubblica sicurezza. Pensare alle imprese significa avere a conto l’interesse di oltre 20 milioni di consumatori che i mercati li frequentano: soltanto a Milano, dove complessivamente operano più di 9mila imprese ambulanti, sono in 300mila a scegliere la spesa nei 93 mercati settimanali”. “Lo ‘scellerato’ comma 1181 approvato con la legge di bilancio – spiega Errico – stravolge le certezze dei requisiti di professionalità stabiliti nella Conferenza Stato-Regioni e in leggi regionali come quella approvata da Regione Lombarda. Hai un’attività di ambulante? Se non è l’unica o prevalente fonte di reddito per la tua famiglia, il lavoro che hai fatto finora non conta più: vai a gara. Vuoi affittare la tua impresa o ramo d’azienda? Evita di farlo dal 1° gennaio del 2019 al 31 dicembre 2020 (scadenza proroga applicazione Bolkestein n.d.r.): o la conduci direttamente o vai a gara. Infine, vuoi espandere la tua attività di operatore ambulante? Non lo puoi fare, perché qualcuno ha deciso che non si potrà avere oltre un certo numero di posteggi sia su uno stesso mercato sia su mercati diversi”. “Insomma – afferma Errico – si è deciso, fatto gravissimo, di limitare la libertà d’impresa e di non tenere conto, nel rispetto delle regole europee, di chi è in regola nei mercati ambulanti e opera da anni. Sono a rischio 190mila imprese, 22mila solo in Lombardia, e migliaia di posti di lavoro. A queste imprese bisogna ridare certezze”. “Oggi siamo in tanti ad esprimere la nostra rabbia – conclude Errico – ma anche la nostra volontà di proporre e trovare soluzioni come responsabilmente abbiamo fatto in questi anni: il nuovo Parlamento corregga innanzitutto gli errori fatti e approvi nuove norme che, finalmente, sostengano le nostre imprese e, quindi, la riqualificazione dei mercati: la nostra esperienza è a disposizione. Tornino le competenze alle Regioni e si combatta seriamente l’abusivismo”.

 




Boom di prenotazioni in montagna per il Carnevale Ambrosiano

La settimana di Carnevale registrerà il pienone ovunque anche in Val Seriana, come rileva il consorzio degli albergatori di Castione della Presolana: “É una stagione fortunata e il ponte del Carnevale è di sicuro un momento clou per il turismo invernale delle nostre località- dice Cristian Messa del consorzio Cooraltur–. E le previsioni sono buone anche per il fine settimana del 25, con tante prenotazioni che arrivano”. Il trend è confermato a Foppolo: “Si va verso il tutto esaurito, le disponibilità si stanno ormai esaurendo” dicono dall’ “Hotel Des Alpes”. Il grande afflusso è atteso anche a Piazzatorre dove il più delle prenotazioni arriveranno al photo- finish “La neve è bella e le piste sono pronte ad accogliere i turisti, siamo molto positivi e ci aspettiamo molte presenze soprattutto se il meteo sarà favorevole” dichiarano dall’ “Hotel Le Pinete”.




Pagamenti elettronici e mobile payment, commissioni agevolate per i soci Ascom

Le convenzioni

Convenzione con Ubi Banca

Convenzione con Intesa San Paolo

La convenzione prevede per le imprese associate ad Ascom un pacchetto di condizioni agevolate per tenuta di conti corrente, POS e accesso a finanziamenti a medio/lungo termine in tutte le filiali lombarde di Intesa San Paolo.

Convezione con Banco Bpm

Convenzione con Unicredit

Convenzione con Satispay

essun costo di attivazione o di recesso. Grazie all’accordo, l’attivazione della Suite Software di Marketing e Business Intelligence, è previsto per le imprese associate ad Ascom uno sconto sul canone annuale del 75%. La Suite, permette di avere accesso esclusivo a dati e analisi sulle transazioni ricevute con Satispay e di impostare delle vere e proprie campagne di loyalty volte ad aumentare la fidelizzazione dei clienti. Per usufruire dello sconto l’esercente deve essere iscritto al Servizio Satispay Spot Business e ad Ascom e inviare alla seguente email business@satispay.com fotocopia della tessera associativa valida per l’anno in corso.

Convenzione con Sumup

La convenzione consente agli associati Ascom di accettare pagamenti- a partire da 1 euro- con carta di credito e bancomat, attraverso l’installazione dell’App specifica e l’utilizzo del mobile POS di SumUp collegato al proprio cellulare o tablet, senza obbligo di transato minimo o vincoli contrattuali o canoni mensili. Il nuovo lettore SumUp AIR accetta anche i pagamenti senza contatto. Il sistema consente di pagare il servizio POS solo quando se ne ha bisogno. Le imprese associate Ascom possono richiedere il lettore Air al prezzo esclusivo di 19 euro. Le commissioni sono pari all’1,95% per transazione su Visa, MasterCard, American Express, Maestro e V-Pay, inclusi i pagamenti contactless (senza costi fissi), con possibilità di rivedere al ribasso le commissioni sulla base del volume mensile. Per aderire alla convenzione basta che l’Associato si registri al seguente link SumUp.it/Confcommercio




Bar e ristoranti a scuola di innovazione, oggi workshop in Ascom per cogliere la sfida del web

Seminare conoscenze digitali per creare competenze e aiutare i pubblici esercizi a cogliere le enormi opportunità di business offerte dal web. Questo l’obiettivo dell’evento “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi” organizzato da Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, e axélero S.p.A., internet company quotata sul mercato Aim Italia (Ticker: Axel). Il workshop, che vedrà la partecipazione di Google di cui axélero è premier partner, si terrà lunedì 29 gennaio dalle ore 15 alle 18 nella sede di Ascom Confcommercio di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137, Sala Conferenze.
Un incontro dal taglio pratico, in occasione del quale Tomaso Uliana, strategic partner manager Google e Vittorio Di Stefano, digital sales trainer axélero, trasferiranno agli imprenditori le nozioni fondamentali per comprendere le potenzialità del web quale strumento di sviluppo del business, e avviare così una presenza online strutturata. Interverranno inoltre Giovanni Zambonelli, vicepresidente vicario Ascom, Oscar Fusini direttore Ascom e Roberto Calugi, direttore Generale Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi Confcommercio.
“L’evento vuole contribuire alla diffusione della cultura digitale tra le piccole imprese- sottolinea Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Nel comparto della ristorazione il digitale presenta un grande potenziale ancora poco sfruttato. Un’area strategica in cui bisogna investire per migliorare il rapporto con i propri clienti e per avere una maggiore integrazione con gli altri attori della filiera turistica. Per questo nasce in Ascom un servizio di consulenza per l’innovazione e il miglioramento digitale delle imprese”.
“Il web è entrato prepotentemente nel processo di acquisto dei consumatori, che proprio sui motori di ricerca si informano, si confrontano e infine scelgono prodotti e servizi – commenta l’iniziativa il Direttore Generale Fipe Roberto Calugi – Il comparto della ristorazione ha vissuto una vera e propria rivoluzione, il web ha riportato gli italiani a discutere di cibo, di vino, di cocktail ma nel contesto di un ambiente sempre più amplificato. Recensioni, foto di piatti e blog dedicati, rappresentano un vero e proprio fenomeno su scala nazionale e globale che non può essere ignorato soprattutto dai pubblici esercizi. Se i clienti sono online, se la reputazione di un bar o di un ristorante è generata online, se la scelta su dove cenare o passare la serata avviene principalmente online, è evidente che l’opportunità di business è sul web”.
Ascom Confcommercio Bergamo offrirà ai propri iscritti un tagliando digitale che permetterà a bar e ristoranti di avere gratuitamente una fotografia del proprio posizionamento online e capire cosa fare per migliorare e aumentare il proprio business.

È possibile partecipare all’evento gratuitamente iscrivendosi al seguente link:
http://www.axeleroacademy.it/business/bergamo-il-web-e-servito-la-sfida-digitale-nei-pubblici-esercizi
Per maggiori informazioni: Ascom 035.4120203 direzione@ascombg.it




Nuovo portale Turismo 5 e stretta sulle case vacanze, ne parlano gli albergatori in assemblea

Gli albergatori fanno il punto sul mercato turistico e affrontano le principali  novità e normative che interessano il settore. La Regione ha infatti promosso la creazione di un nuovo portale per la rilevazione delle presenze e dei flussi turistici. Dal 18 gennaio sarà attivo Turismo 5, il nuovo applicativo online di rilevazione delle presenze che sarà utilizzato dalle strutture ricettive per la comunicazione dei dati statistici sul turismo ed andrà a sostituire Newturismo, che resterà attivo solo ed unicamente per il completamento della rilevazione del movimento della clientela negli esercizi ricettivi per il 2017. Il nuovo portale, oltre a consentire alle strutture ricettive di adempiere agli obblighi nei confronti di Istat per le rilevazioni come da Regolamento comunitario (Ue n. 692/2011), semplifica anche l’adempimento in materia di pubblica sicurezza verso la Questura, tramite la generazione automatica della schedina o file Alloggiati. Il sistema gestionale consente anche alle imprese di disporre di strumenti utili all’analisi di posizionamento della propria impresa.

Nell’assemblea si parlerà anche della proposta di legge regionale dell’obbligatorietà di un Codice per identificare ogni casa vacanza. Il provvedimento nasce per fare emergere la gran mole di sommerso nel settore e porre fine a abusi e concorrenza sleale con le strutture in regola, dando di fatto una stretta sugli appartamenti affittati in particolare su piattaforme di home-sharing, da Airbnb ad altri siti. Stando ai dati di Federalberghi, l’associazione nazionale di rappresentanza del settore di Confcommercio, in Lombardia ci sarebbero 25 mila alloggi presenti solo su Airbnb, mentre gli alloggi lombardi regolarmente censiti e registrati sono solo 3.473. Il nuovo provvedimento regionale istituisce una sorta di “targa” per le case: un codice identificativo di riferimento-Cir che deve accompagnare ogni annuncio.
L’appuntamento per la categoria è mercoledì 17 gennaio alle 15.30 nella sala corsi della sede Ascom di Via Borgo Palazzo, 137, per la prima assemblea annuale. Nel corso dell’incontro saranno anche illustrati bandi di finanziamento regionali e nazionali.




Sacchetti, ecco il vademecum Ascom per non incappare in pesanti sanzioni

tavoloL’obbligo di pagamento scattato il 1° gennaio per i sacchetti leggeri e ultraleggeri oltre a innescare la rivolta dei consumatori, non soddisfa nemmeno i commercianti, alle prese con una normativa che lascia più di un dubbio sul fronte applicativo. E il timore di sanzioni- le prime multe sono scattate nei giorni scorsi- è quanto mai forte, dato che si parla di multe dai 2.500 ai 25 mila euro, elevabili fino a 100 mila euro nei casi più gravi.
Ascom ha organizzato un convegno di approfondimento per illustrare le novità della nuova legge sulle borse di plastica, i rischi e le opportunità per il commercio. L’incontro, svoltosi lunedì 8 gennaio dalle 15.30 alle 17, nella sala Conferenze di Ascom, è stata una prima importante occasione per informare le imprese sulle novità e le opportunità introdotte dalla normativa, e sui rischi inerenti alla non corretta applicazione delle stesse. Livio Bresciani, vicepresidente Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari- Fida non ha nascosto il malcontento della categoria: “ Avremmo preferito iniziare l’anno con una proroga della legge o quanto meno con una sospensione del regime sanzionatorio, come richiesto a più riprese dalla nostra Federazione, con l’intervento della presidente Donatella Prampolini. Impossibile non condividere l’obiettivo della normativa a tutela dell’ambiente, tema che non trova certamente insensibili noi commercianti. Il nostro timore è che il consumatore preferisca il pre-confezionato allo sfuso per evitare di pagare le shopper. Se ciò accadrà invece di ridurre la plastica in circolazione, la normativa ne porterà paradossalmente ad un aumento. Con un problema di sostenibilità più ampio, dato che si rischia forse di acquistare più del dovuto”. Molte le questioni da chiarire e i dubbi da dirimere, come sottolineato subito dal presidente Ascom Paolo Malvestiti, che ha introdotto il convegno: “A Bergamo questa normativa coinvolge molte delle nostre imprese, circa 6 mila, che spaziano dal dettaglio alimentare, al settore dell’abbigliamento e calzature fino ad arrivare agli ambulanti. Abbiamo sentito quindi la necessità di informare i nostri imprenditori, perché la norma introduce cambiamenti non di poco conto e con sanzioni anche alte. Le nuove disposizione impattano non solo su noi commercianti, che ora abbiamo una serie di nuovi obblighi da rispettare, ma anche sui nostri clienti. Non dimentichiamoci infatti che ci sono interi settori in cui le borse sono sempre state omaggiate al consumatore”. Pierpaolo Masciocchi, responsabile settore Ambiente e Qualità di Confcommercio, ha riepilogato la normativa di riferimento sia per le borse riutilizzabili in plastica che per quelle biodegradabili e compostabili che per le ultraleggere per alimenti sfusi. “Per essere a norma, queste ultime dovranno: essere biodegradabili e compostabili secondo lo standard internazionale Uni En 13432:2002; essere realizzate con un contenuto di materia prima rinnovabile di almeno il 40% (che dovrà diventare il 50% a partire dal primo gennaio 2020 e il 60% dal primo gennaio 2021); disporre dell’idoneità per uso alimentare; essere cedute esclusivamente a pagamento”. Biodegradabilità, compostabilità e contenuto di materia prima rinnovabile dovranno essere certificati da organismi accreditati, per non incappare in pesanti sanzioni. “Per le altre borse, anche quelle riutilizzabili in plastica tradizionale per il trasporto merci, resta l’obbligo di pagamento: non possono essere cedute gratuitamente e il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto” ha precisato Masciocchi. Sulla questione dell’obbligo di pagamento dei sacchetti, che sta creando più di un problema nella gestione contabile dei piccoli negozi, il responsabile settore Ambiente e Qualità di Confcommercio ha riportato alcune precisazioni, con riferimento alla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico e all’azione intrapresa in Parlamento da Confcommercio: “La normativa punisce indifferentemente sia la commercializzazione dei sacchetti non conformi che la mancata registrazione sullo scontrino di cassa del costo del sacchetto acquistato dal consumatore. Come Federazione abbiamo evidenziato come sarebbe più corretto alleggerire con una sanzione più modesta un comportamento omissivo che può considerarsi irrilevante per la tutela dell’ambiente, rispetto all’azione più grave dell’immissione di sacchetti non conformi”. Sulla possibilità di scontare il prezzo dei sacchetti, il riferimento è la nota del Ministero dello Sviluppo Economico: “Lo sconto è possibile, dato che come chiarito dal Ministero, non vige l’obbligo del rispetto della disciplina in materia di vendite sottocosto. Tuttavia lo sconto dell’intero importo potrebbe comportare elusione. Pertanto il consiglio è di scontare il costo delle shopper, ma non di regalarle per non incappare in sanzioni”.
Ascom ha approntato una sorta di vademecum con suggerimenti per i commercianti: “Il nostro primo consiglio- ha sottolineato il direttore Oscar Fusini– è quello di far pagare i sacchetti, cercando però di scontarli il più possibile. La vendita di ogni sacchetto deve essere battuta ed evidente in ogni scontrino fiscale. Suggeriamo di utilizzare borse di altro materiale, in tutti i casi in cui vi sia la possibilità, oltre che la sostenibilità economica. Consigliamo i commercianti di non cedere nemmeno gratuitamente i sacchetti non a norma. Al bando anche richieste di eventuali adeguamenti al registratore di cassa, prima che l’Agenzia delle Entrate chiarisca, come atteso, cosa fare”. In attesa della pronuncia del Ministero della Salute, Ascom sconsiglia di consentire ai clienti l’utilizzo di sacchetti propri come imballaggio primario per alimenti sfusi: “Una cautela in più e una maggiore tutela per il commerciante e per la salute di tutti, anche se c’è stata un’apertura alla possibilità di utilizzare sacchetti monouso ed integri portati dall’esterno del negozio” continua Fusini. Ascom invita gli associati a farsi rilasciare e sottoscrivere dal produttore una certificazione e a farsi fornire tutti gli elementi identificativi che attestino il possesso dei requisiti di legge. “Le sanzioni possono essere molto pesanti anche nei confronti del commerciante che si è fidato del suo fornitore. È opportuno, quindi, che chi commercializza tali sacchetti si accerti della conformità degli stessi già al momento dell’acquisto” continua il direttore Ascom.
Quanto alle opportunità per il commercio, che molti faticano ad intravedere, Marco Versari, presidente Assobioplastiche, ha tenuto a precisare come la normativa sulle shopper, presto entrata al centro delle polemiche, scatenando le ire dei consumatori, non sia nata dall’oggi all’indomani e vada a tutelare ambiente e futuro: “E’ tutto in chiaro da tempo, non c’è nessuna sorpresa. Non é una tassa occulta, né una legge fatta passare dall’oggi all’indomani. L’Italia, come Francia e Belgio dove la normativa è già realtà, come lo sarà presto anche in Spagna nel 2020, ha recepito la direttiva europea che rende obbligatoria la biodegradabilità. A differenza di questi Paesi, l’Italia ha optato per l’ obbligo di fare pagare i sacchetti e rendere evidente questo dallo scontrino. La decisione del nostro Paese che ha scatenato le ire dei consumatori è una scelta di trasparenza che dà valore ad ogni singolo sacchetto ceduto, accrescendo la consapevolezza dei consumatori”. Versari ha anche ricordato come la norma valorizzi un’industria, dal know-how tutto italiano, che rispetta standard qualitativi elevatissimi: “ Per anni l’industria italiana ha sofferto della concorrenza di prodotti non a norma: solo l’anno scorso, in base al dato della Plasticconsult, sono stati 45 milioni i chili di materiali plastici fuorilegge immessi sul mercato. La nuova normativa obbliga di indicare il nome del produttore e traccia filiere produttive, dove si innestava in alcuni casi lo spettro della malavita.
Infine prima le buste ultraleggere provenivano in grande misura dall’Estremo oriente, ora invece sono orgogliosamente italiane, come la maggior parte di quelle impiegate in Europa”. E’ un’occasione per dare prova che l’Italia non è la Roma invasa dai rifiuti, ma sa essere all’avanguardia per tecnologia e inventiva: “Siamo partiti al nord prima degli altri anche nella raccolta differenziata, oltre che nel creare una modalità di produrre diversa e sostenibile. E questa norma non sarà la prima, dato che anche altri principali inquinanti, dai cottonfioc alle cialde di caffè non riciclabili, alle stoviglie di plastica, dovranno rispettare nell’immediato futuro criteri di biodegradabilità”.




Saldi ai blocchi di partenza Attesa per il lungo ponte degli sconti

COMMERCIO: SALDI; SHOPPINGInizia il conto alla rovescia per i saldi invernali, che oggi sono partiti in Basilicata, domani prenderanno il là in Valle d’Aosta e venerdì scatteranno in Lombardia e in tutte le regioni, eccezion fatta per la Sicilia che aspetterà l’Epifania. Dopo un Natale in ripresa rispetto al 2016, le aspettative per i saldi sono alte, nonostante le promozioni sottobanco guastino l’attesa. Da venerdì 5 gennaio al 5 marzo i negozi potranno avviare la campagna dei saldi invernali, mettendo in vendita la loro merce a prezzi scontati, permettendo ai clienti di fare affari.
La stima, euro più euro meno, è che i bergamaschi, in linea con il resto d’Italia, spenderanno mediamente come nell’anno precedente. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, avrà a disposizione un budget medio di 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo, a livello nazionale, di 5,2 miliardi di euro. Il budget stimato a persona è di 143 euro.
Nella nostra provincia è stato un dicembre positivo dal punto di vista dei consumi, in una stagione partita in ritardo dopo un autunno caldo per le condizioni meteo: stando alle rilevazioni di Ascom le vendite nel settore dell’abbigliamento, rispetto a Natale 2016, hanno avuto un incremento del 10% in media. La campagna dei ribassi è attesa comunque dagli operatori come una boccata d’ossigeno, nonostante il crescente ricorso a promozioni, vendite private e la concorrenza sempre più decisa dell’e-commerce. “
Ci auguriamo che il ponte lungo dell’Epifania incentivi lo shopping e favorisca una partenza positiva delle vendite di fine stagione, dato che l’avvio dei saldi è sempre decisivo per stabilirne la fortuna- sottolinea Paolo Malvestiti, presidente Ascom-. Ma speriamo che non si esaurisca tutto in una fiammata di pochi giorni: contiamo in almeno due settimane di shopping”.
Le occasioni non mancano: “L’offerta di prodotti tra cui scegliere e’ ampia -continua Malvestiti-. Le temperature rigide e la neve sui monti ci aspettiamo che incentivino l’acquisto d’occasione di capispalla, giacconi e calzature pesanti, dagli anfibi sempre di moda, agli stivali in montone. Buone le previsioni di acquisto anche per i negozi di articoli sportivi, per capi tecnici e attrezzature da sci”. Non saranno, come il clima d’austerity impone, acquisti di impulso: di questi tempi lo shopping è sempre più meditato: “I consumatori sono sempre più preparati e gli acquisti sono attentamente ponderati- continua il presidente Ascom-. A differenza degli ultimi anni però l’attenzione non è solo al prezzo, ma alla qualità e si percepisce una maggiore propensione all’acquisto e fiducia. Le principali case di moda hanno diversificato l’assortimento con capi e accessori ad un prezzo più abbordabile, senza rinunciare a qualità e griffe”. La speranza di molti commercianti è nel rientro dei bergamaschi dalle ferie: “La città si è svuotata dopo Natale, complici le nevicate sui monti- sottolinea Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e Articoli sportivi Ascom- . Contiamo in un rientro dalle ferie per un buon avvio dei saldi, attesi non solo dai consumatori ma dagli esercenti che, in una giungla di sconti e svendite sottobanco, hanno la certezza di muoversi in un contesto di norme definite. Purtroppo in queste settimane non sono mancati sconti e svendite in barba alla legge regionale”. Per Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio la buona notizia è l’incremento di due punti della fiducia dei consumatori: “Un ingrediente, questo, imprescindibile, oltre al potere di acquisto degli italiani, per sostenere i consumi in questo periodo dei saldi di fine stagione. La spesa per gli acquisti in saldo per valore sarà leggermente inferiore a quella dell’anno scorso, ma in linea con il momento. Il vero vantaggio sarà per i consumatori non vedere i prezzi dei negozi, dal primo gennaio, con l’Iva al 25%. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci, sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma se vogliamo veramente uscire dal tunnel, occorre un maggior sforzo, coraggio e determinazione per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo elevata per imprese e famiglie“.


Le regole dei saldi

In questi due mesi di saldi cinque sono i principi base da seguire, cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

1.Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Inoltre è previsto l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite bancomat e carte di credito sopra i 30 euro.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale, è facoltà, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009.




Natale, il commercio bergamasco testimonial di solidarietà

Per il 14esimo anno, ossia sin dalla prima edizione, l’Ascom di Bergamo è al fianco del Centro Missionario Diocesano per la campagna natalizia di solidarietà, realizzata in collaborazione anche con l’associazione Il Telaio della Missione.

“Affidati alla Stella” è il messaggio di quest’anno, un filo conduttore che permetterà di raccogliere fondi a sostegno di tre progetti, pensati per recuperare il senso più profondo della ricorrenza. Si supporterà l’ampliamento della casa per bambini orfani di Anjara, in Giordania, per dare un sorriso a tanti ragazzi che oggi vivono in situazioni di grande difficoltà in Terra Santa. E ancora: la Colombia, paese martoriato da violenza e narcotraffico, dove sono i più piccoli a soffrire di più. Con il contributo della campagna natalizia, cento bambini potranno frequentare l’anno scolastico, un piccolo grande gesto di umanità che darà loro uno strumento importantissimo per il futuro: l’educazione.

Ma situazioni di disagio e povertà si nascondono anche tra le vie dei nostri paesi e della città. Per questo, la campagna sosterrà le attività del centro diurno “Il Cortile di Ozanam” che si trova a Nembro e accoglie minori provenienti da famiglie prese in carico dai servizi sociali.

Il direttore dell'Ascom, Oscar Fusini alla presentazione della campagna
Il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini alla presentazione della campagna

Simbolo dell’iniziativa è una stella in legno prodotta in Valle Imagna dal costo di 10 euro che potrà essere acquistata ed esposta in locali pubblici e in case private, in esercizi commerciali e in uffici, nonché regalata ad amici e conoscenti con la consapevolezza che il ricavato servirà a sostenere i progetti presentati.

Come ogni anno, inoltre, torna l’iniziativa per le scuole: un concorso grafico pittorico promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale. Come da tradizione, gli elaborati potranno diventare delle splendide “cartoline solidali”. E ogni scuola potrà aggiudicarsi anche speciali riconoscimenti.

Non solo, torna anche “Zucchero di Stelle”: le bustine di zucchero personalizzate con i disegni nati dalla creatività dei ragazzi dell’Istituto comprensivo di Stezzano e dai piccoli delle scuole dell’infanzia aderenti all’Adasm Fism che hanno realizzato disegni dedicati all’amicizia, alla famiglia, alla natura e ai giochi, con puro intento benefico.

Ma tutta la comunità sarà raggiunta da tantissime altre iniziative come la “Capanna natalizia” che sarà allestita in centro città, il “Panettone della solidarietà”, la vendita di presepi e presenti natalizi in sedi istituzionali come nell’atrio di Ats Bergamo in via Galliccioli, l’Hospital Street dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni e in Humanitas Gavazzeni  ma anche all’Oriocenter, presso Qualcosa in più Buona Stampa in via Paleocapa 4 a Bergamo e in alcuni esercizi commerciali.

Senza dimenticare gli attesissimi concerti: il primo, il Concerto di Natale, che si terrà nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna sabato 16 dicembre alle 21, eseguito dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Donizetti, Coro di voci bianche e giovanili Gli Armonici,  Ensemble vocale femminile i Piccoli Musici, direttore il maestro Christian Serazzi, direttori di coro, Mario Mora, Fabio Alberti, e il secondo con il duo pianistico Tiziana Moneta e Gabriele Rota nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, in via Caldara, domenica 7 gennaio 2018 alle 16, a chiusura dell’intera iniziativa.

«La solidarietà concreta, il volersi bene, l’aiutarsi, oltre ogni distrazione e superficialità. Sono questi i valori che vogliamo rendere nuovamente centrali nella nostra comunità. E quale migliore occasione, se non il Natale, per ricordare a tutti noi quanto sia importante riflettere sul proprio cammino di vita? È un’iniziativa alla quale teniamo moltissimo e che ci consente di offrire, anche in contesti “laici” , una nuova possibilità di incontro, riflessione e impegno, nel pieno rispetto della storia e dell’esperienza di ciascuno.  Per realizzare, affidandoci alle stelle, una missionarietà diffusa e coinvolgente», dichiara don Giambattista Boffi, direttore del Centro Missionario Diocesano.

Il ruolo dell’Ascom è anche questo, coinvolgere la rete dei negozi e dei pubblici esercizi per diffondere il messaggio attraverso la loro presenza sul territorio e la quotidianità dei rapporti.




Emozionale e scientifico, con Terziario Donna alla scoperta delle nuove frontiere del marketing

Migliorare le vendite grazie al neuromarketing: è questa la sfida lanciata dal workshop organizzato dal Gruppo Terziario Donna dell’Ascom di Bergamo, che rappresenta e accompagna la crescita delle imprese al femminile del commercio, del turismo e dei servizi.

L’appuntamento è martedì 14 novembre, nella sede cittadina Ascom di via Borgo Palazzo 137 (Aula Corsi) per una full immersion, dalle 9.30 alle 16, alla scoperta dell’origine delle motivazioni inconsce che guidano gli acquisti. La partecipazione è aperta a tutte le imprenditrici (con prenotazione obbligatoria entro lunedì 13 novembre).

Il seminario, dal titolo “Lo shopping si fa emozionale, come aumentare le vendite con il neuromarketing”, si pone degli obiettivi pratici di business: grazie alla guida dell’esperta Barbara Monteleone si acquisiranno gli strumenti ideali per la propria attività, per migliorare l’esperienza d’acquisto e mettere in campo strategie vincenti e innovative.

Il corso fa parte di un progetto nazionale formativo di Terziario Donna- Confcommercio Imprese per l’Italia, che ha selezionato e coinvolto dieci associazioni territoriali. Il primo seminario si è svolto a Cagliari il 18 settembre. Il tour formativo ha fatto poi tappa a Genova, Potenza, Foggia e Taranto. Da Bergamo il workshop approderà quindi a Padova, Cremona, Chieti e Pistoia-Prato.

Alessandra Cereda
Alessandra Cereda

«Il corso rappresenta un’occasione importante per tutti i settori: capire il cliente e rispondere alle sue aspettative, anticipandone se possibile i desideri, è fondamentale per qualsiasi attività – sottolinea Alessandra Cereda, presidente provinciale di Terziario Donna -. Per essere competitivi e conquistare nuove fasce di mercato non bisogna per forza prestarsi al gioco di sconti, ribassi e promozioni».

Il Neuromarketing consente di incidere sulla percezione che i consumatori hanno di un’impresa e dei suoi prodotti o servizi. Al termine della giornata le imprenditrici potranno migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzare le risorse e aumentare le vendite.

A Bergamo si contano 5.656 imprese femminili (dato Ascom su elaborazione Cciaa a novembre 2017), di cui in città 832. Negli ultimi cinque anni le imprese guidate da donne sono cresciute del 6%.

La partecipazione al seminario è libera, con prenotazione obbligatoria entro lunedì 13 novembre (pietro.bresciani@ascombg.it). Per informazioni: segreteria tel. 035 4120135




Smog, ancora in vigore i divieti. Oggi il nuovo verdetto dell’Arpa

La pioggia e il vento non fanno cadere le limitazioni alla circolazione e gli altri divieti scattati lo scorso 17 ottobre come misura di primo livello in Lombardia per contrastare l’innalzamento degli inquinanti nell’aria.

Entro mezzogiorno di oggi si conoscerà la decisione dell’Arpa alla luce dei dati rilevati nella giornata di ieri, domenica 22 ottobre. L’agenzia valuterà in base alle rilevazioni ma anche alle previsioni meteo dei prossimi giorni, che parlano di un nuovo ritorno alla stabilità con sole e alte temperature. Potrebbe arrivare la revoca alle limitazioni ma pure l’inasprimento dei divieti, previsti al raggiungimento del secondo livello di allarme.

Intanto per Bergamo capoluogo e gli altri nove Comuni che aderiscono al Patto per l’aria restano in vigore le limitazioni correnti. Per quanto riguarda la circolazione, è previsto il divieto per le auto euro 3 e 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e per i veicoli commerciali euro 3 diesel  dalle 8.30 alle 12.30. Queste misure si aggiungono al fermo dei veicoli euro 1, 2 diesel e degli euro 0 benzina, già in vigore dallo scorso primo ottobre.

Sono previste anche limitazioni all’uso delle biomasse (stufe a legna e a pellet): stop all’uso di stufe e camini chiusi di classe ambientale inferiore alle 3 stelle (se si dispone di un altra modalità di riscaldamento).

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