Treviglio, 200mila euro per 65 esercizi commerciali

I fondi sono resi disponibili dal bando regionale per lo sviluppo dei distretti del commercio 

L’estate trevigliese, che sta proponendo una lunga serie di eventi in città con l’obiettivo di rafforzarne l’attrattività anche commerciale, porta in dote anche buone notizie per i commercianti. Si è infatti concluso l’iter del bando approvato dalla Giunta Comunale per la concessione di contributi a fondo perduto alle attività commerciali della città, un bando che metteva a disposizione l’importo di 200 mila euro ottenuto da Regione Lombardia nell’ambito del sostegno alle iniziative di “Sviluppo dei distretti del commercio 2022- 2024”. Sull’albo pretorio è comparsa la graduatoria provvisoria che diventerà definitiva, salvo eventuali opposizioni e/o osservazioni, diverrà definitiva al quinto giorno successivo la data di pubblicazione del
provvedimento.
Sono 65  le domande ammesse e valutate, provenienti da attività presenti su tutto il territorio cittadino. Le domande pervenute sono state 70, di cui 5 non ammissibili dal punto di vista formale e 65 valutate dalla Commissione che ha assegnato il definitivo punteggio tenendo conto del livello di miglioramento dell’efficienza e dei servizi alla clientela, di qualificazione estetica dell’attività e/o di potenziamento dei profili di sicurezza, del livello di innovazione – anche tecnologica – degli investimenti effettuati, della presenza di investimenti finalizzati al risparmio energetico e dell’importo complessivo di spesa. Sono poi state riconosciute premialità alle imprese giovanili, alle attività storiche riconosciute da Regione Lombardia e a quelle iscritte al Registro imprese da almeno 20 anni e alle attività che abbiano dichiarato di aderire allo sviluppo della nuova App del Distretto del Commercio, uno dei servizi comuni e dei progetti contenuti nel
piano che Treviglio ha presentato a Regione Lombardia ottenendo il riconoscimento di “progetto di eccellenza”.
La linea A, quella destinata agli ambulanti che operano in città e che prevedeva un contributo massimo di 5000 euro, ha visto finanziate tutte e cinque le istanze pervenute per un totale di 12.685,50euro.
L’avanzo, rispetto al budget di 15.000 euro previsto dal bando, è andato quindi a incrementare le risorse della linea B, quella destinata alle attività aperte o in procinto di aprire in locali sfitti. Per questa specifica linea l’importo massimo assegnabile era di 10.000 euro e con il budget di 32.314,50 euro sono state finanziate tre domande per intero e una quarta per la quota parte di 2.314,50 euro. Sono state 54 infine le domande ammissibili sulla linea C, quella destinata a tutte le attività che svolgono vendita al dettaglio di beni e/o servizi, somministrazione di cibi e bevande e prestazione di servizi alla persona. L’importo massimo assegnabile era di 5.000 euro e con il budget di 155.000 euro sono state finanziate interamente 36 domande (sulla base degli
importi richiesti) e parzialmente anche la trentasettesima.
Le imprese che hanno partecipato hanno sede su tutto il territorio del Distretto Urbano del Commercio, che coincide con quello della città di Treviglio e non è limitato – come per molti altri Distretti – al solo centro storico o alle aree commerciali più significative.
Il sindaco Imeri ha sottolineato il legame tra vivacità del commercio e attrattività del territorio: “Tantissime le domande ricevutw, una bella soddisfazione. È un bando che eroga 200 mila euro e che evidenzia investimenti potenziali dei commercianti per quasi 1.200.000euro. Valuteremo di integrare la dotazione finanziaria per scorrere la graduatoria. La città ha bisogno del commercio e il commercio ha bisogno della città”
“Il numero di imprese partecipanti è sicuramente significativo della vitalità della città – sottolinea il sindaco Juri Imeri, anche in veste di assessore al Commercio – È un percorso che parte da lontano e che ci ha visto lavorare bene al progetto che poi Regione Lombardia ha premiato. Una volta avuta certezza dei fondi non abbiamo perso tempo e abbiamo accelerato il più possibile per la pubblicazione del bando, la raccolta delle domande e la loro valutazione. E per questo ringrazio l’ufficio Suap che ha coordinato tutte le fasi e che adesso avrà il compito di liquidare il più velocemente possibile le istanze di coloro che inizieranno a rendicontare dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria ed entro il 30/11/2023. Valuteremo anche la
possibilità di integrare la dote finanziaria del bando con risorse dell’Amministrazione Comunale, compatibilmente con gli equilibri di bilancio”.
Secondo le tabelle della graduatoria, se tutte le attività rendiconteranno correttamente, per finanziare tutte le domande pervenute servirebbero 73.355,23 euro. Analizzando il report delle domande pervenute emerge anche un altro dato importante: i progetti presentati dai commercianti che operano in città generano un totale di spesa che si avvicina all’importo di 1.200.000 euro (1.181.589,43 euro)
“Quando abbiamo pensato il bando avevamo ben chiari gli indirizzi regionali – aggiunge il sindaco Juri Imeri – ma era altrettanto condiviso con i commercianti e i rappresentanti delle associazioni di categoria che le risorse sarebbero dovute andare a chi garantiva investimenti e generava ulteriore indotto. Anche questo dato, così come quello delle attività che hanno partecipato al bando, è particolarmente significativo”.
Il primo cittadino conclude poi con una riflessione. La città ha bisogno del commercio e il commercio ha bisogno della città. A Treviglio credo che si stia lavorando bene, intensamente e uniti in questa direzione promuovendo la città a 360 gradi, mettendo al centro il commercio e la cultura così come ben riepilogava il titolo del progetto che Regione Lombardia ha riconosciuto di eccellenza. Abbiamo fatto significativi passi avanti, ma continuiamo a guardare e a pensare al futuro e a consolidare quanto stiamo facendo. Da questo punto di vista il ruolo del Distretto del Commercio, che riunisce più attori della città e del territorio, è strategico oggi e lo sarà ancora di più in futuro”.
Soddisfatti i rappresentanti dei commercianti. Gabriele Anghinoni, presidente dell’Associazione Commercianti e dell’Associazione del Distretto del Commercio, esprime tutta la sua soddisfazione. “Voglio ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo bando: Amministrazione, uffici, Distretto del Commercio e naturalmente tutti i commercianti che hanno presentato i progetti. Questo successo dimostra il potenziale e la vitalità dei commercianti locali e insieme guardiamo avanti verso un futuro di opportunità e di crescita continua”.
Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo. “L’ottimo risultato del bando del Distretto Urbano del Commercio di Treviglio, peraltro raggiunto in una fase di grande difficoltà nei consumi, ribadisce la vitalità del commercio del capoluogo della pianura bergamasca e del modello virtuoso del distretto che coinvolge Regione, Comune, Camera di Commercio, Associazioni di categoria e operatori del commercio. Gli investimenti sono basilari per mantenere ed accrescere l’attrattività delle città e il richiamo del commercio e la sinergia tra i diversi attori crea un effetto moltiplicatore a beneficio di tutti”.




Torna lo Sbarazzo, affari nel weekend in 78 negozi e sul Sentierone

Appuntamento nei negozi con gran finale domenica sul Sentierone

Torna l’atteso appuntamento con lo shopping d’occasione a fine saldi: lo “Sbarazzo”. Dopo i successi delle prime 7 edizioni, tanti negozi del Centro cittadino (78 sono i negozi aderenti, di cui 37 anche con il gazebo sul Sentierone) tornano con il doppio sbarazzo: nei negozi le giornate 1 e 2 settembre e gran finale sul Sentierone domenica 3 settembre. Tantissimi articoli in offerta super scontata: un’occasione per tutti i gusti e tutte le tasche nel centro di Bergamo che, per l’occasione, si trasforma in un grande spazio per lo shopping all’aperto. Capi rimasti in magazzino, stock del passato, articoli invenduti, ultimi capi dei saldi: i commercianti aderenti del centro cittadino si “sbarazzeranno” di tutto questo durante il prossimo weekend durante il quale i cittadini potranno invece andare a caccia d’affari o alla ricerca del capo che ancora manca nel proprio armadio.

“Un’iniziativa nata quasi per gioco qualche anno fa è divenuta un appuntamento fisso per il commercio del centro città: lo sbarazzo torna nel centro Piacentiniano e coinvolge oltre 75 negozi dell’area- sottolinea il Sindaco Giorgio Gori-. Il settore vive un momento particolare e delicato, con l’inflazione e l’aumento dei prezzi a ridurre i consumi delle famiglie italiane, l’e-commerce e la digitalizzazione a drenare un numero sempre crescente di acquisti sulle grandi piattaforme online, sottraendo mercato al tessuto commerciale fisico. In questa situazione Bergamo ha dimostrato ancora capacità di resistenza, complice anche il grande lavoro di riqualificazione urbana svolto dall’Amministrazione, la costruzione di iniziative che hanno contribuito a rendere attrattiva la città in questi ultimi anni e il grande impegno delle nostre associazioni di categoria. È chiaro che iniziative come lo sbarazzo possano rappresentare in questo senso un sostegno prezioso per il tessuto commerciale del centro, che nel prossimo fine settimana mette in vetrina non solo la merce invenduta, ma anche tutte quelle attività che hanno deciso di aderire all’iniziativa.”  “Anche per questa edizione lo Sbarazzo si conferma il primo appuntamento importante per la città a conclusione della pausa estiva, segnando la ripresa delle attività che coincidono con il mese di settembre. La numerosa adesione dei commercianti del centro, coinvolti con impegno costante grazie al lavoro dell’Associazione Bergamo Vive, conferma che l’appuntamento è tra i più importanti e attesi sia dagli imprenditori che dal pubblico- commenta Nicola Viscardi, presidente DUC- . Lo Sbarazzo è infatti ormai l’appuntamento fisso con i saldi di fine stagione, sia invernali che estivi, capace di attirare cittadini, visitatori e turisti, in quanto sinonimo di una proposta di qualità e di un evento ben organizzato. Per questo il Distretto Urbano del Commercio sostiene e lavora fianco a fianco con Bergamo Vive, per permettere che eventi come lo Sbarazzo possano diventare capisaldi dell’economia cittadina, capaci di attrarre fruitori nel cuore della nostra città, a vantaggio di tutte le attività del centro di Bergamo e non solo.” “Sicuramente i buoni risultati delle passate edizioni rendono lo Sbarazzo un appuntamento molto richiesto sia dai consumatori che dagli esercenti del Centro di Bergamo- aggiunge  Marco Recalcati, presidente dell’Associazione dei Commercianti del Centro-. A questa 8^ edizione parteciperanno, nei 3 giorni dedicati allo Sbarazzo, 75 negozi di cui alcune categorie che faranno questa esperienza per la primissima volta (gioiellerie ed assicurazioni) ed alcune attività di livello nazionale con punti vendita in Centro a Bergamo a cui è piaciuta questa iniziativa sia dal punto di vista commerciale che di visibilità sul territorio.”

Venerdì 1 e sabato 2 settembre lo Sbarazzo sarà nei negozi aderenti del Centro di Bergamo durante il regolare orario di apertura. Domenica 3 settembre oltre ai negozi dalle 9 alle 18 l’iniziativa si aprirà anche sul Sentierone dalle 9 alle 18.30.  L’evento è organizzato da Bergamo in Centro, l’associazione dei commercianti del centro città, con il supporto e la collaborazione del Distretto Urbano del Commercio e il Comune di Bergamo.

 

 

 




Agosto, più negozi chiusi in città durante la settimana di ferragosto

La chiusura media sarà di una settimana, con punte di dieci giorni. Pochi fortunati si concederanno due settimane dal 13 al 27 agosto, dopo la festa del Santo Patrono

Alla vigilia della partenza delle vacanze anche i negozi di città e provincia si concedono qualche giorno di vacanza. Secondo l’indagine condotta da Ascom Confcommercio Bergamo, la settimana centrale di agosto – dal 13 al 20 – sarà quella con il maggior tasso di chiusure, mentre percentuali più basse si registreranno nella settimana precedente, con punte nel fine settimana e in quella successiva, dal 20 al 27 agosto.

Nella settimana centrale del mese, complice il ferragosto che cade di martedì, in città alta resterà aperto il 90% di bar e ristoranti e l’80% degli altri esercizi; in città bassa la percentuale di aperture sarà più bassa, mentre le zone periferiche rifletteranno i dati delle località non turistiche. Nelle zone turistiche montane e lacustri le attività resteranno aperte al 100%, sia quelle dell’ospitalità che la rete degli esercizi commerciali. Nelle zone non turistiche il 50% delle attività commerciali e il 40% di bar e ristoranti chiuderanno almeno una settimana.

La chiusura media sarà di una settimana, con punte di dieci giorni. Pochi fortunati si concederanno due settimane dal 13 al 27 agosto, dopo la festa del Santo Patrono.

“Continua la tendenza registrata dopo la pandemia, che vede in agosto un aumento delle chiusure di negozi, bar e ristoranti – commenta Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Dal 2010 al 2019 registrammo una tendenza opposta con il picco delle aperture per la presenza di molti bergamaschi in città e nei centri principali. Le ragioni del cambiamento sono legate alle ferie dei bergamaschi che dopo la pandemia svuotano maggiormente le città. L’altra motivazione è legata alla cronica assenza di personale che impedisce la turnazione ed obbliga a chiudere per smaltire le ferie dei dipendenti. Fanno eccezione i luoghi turistici. Sulle Orobie e sul lago d’Iseo si prevede un agosto veramente con il botto con tutte le imprese del terziario aperte. Prevediamo inoltre che sia una stagione turistica lunga e che continuerà anche a settembre; solo a fine settembre i negozi, bar e ristoranti delle zone lacustri e montane potranno permettersi di chiudere per prendere qualche giorno di riposo”.




Mercato del lavoro, saldo positivo per i dipendenti per il nono trimestre consecutivo

I dati dell’Osservatorio della Provincia relativi al primo trimestre evidenziano un saldo positivo per 5800 posizioni. L’espansione si consolida nel terziario 

L’occupazione dipendente continua a crescere in provincia di Bergamo con un saldo tra ingressi e uscite positivo per oltre 5.800 posizioni.
La variazione tendenziale è positiva per il nono trimestre consecutivo con segni di rallentamento che in parte dipendono dall’effetto base (il confronto è con i primi mesi del 2022 in forte recupero post-Covid), in parte risentono di un ciclo produttivo più debole e di una perdurante difficoltà di reperimento di nuovo personale che riguarda poco meno della metà delle figure professionali richieste dalle imprese. È  questa la principale evidenza emersa  dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro, costituito nell’ambito della Cabina di regia provinciale Lavoro e Formazione, con la presentazione questa mattina dei dati relativi al primo trimestre 2023.
L’espansione occupazionale si attenua nell’industria e nell’edilizia ma si consolida nel macrosettore del commercio e dei servizi. In particolare nei settori più sensibili ai consumi turistici (alberghi, ristorazione, intrattenimento…) si registrano livelli di assunzioni e di variazione netta superiori agli andamenti tipici di inizio anno, segno di una dilatazione della stagione turistica.
Il saldo è positivo in tutte le tipologie contrattuali, si riduce nella somministrazione e cresce nell’area dei rapporti permanenti grazie al continuo aumento delle trasformazioni dal tempo determinato al tempo indeterminato.
Le assunzioni e i saldi netti si riducono in confronto a un anno fa per gli uomini, quasi per nulla tra le donne. La tenuta dell’occupazione femminile è dovuta al suo maggior peso relativo nei servizi in ripresa e alla dinamica degli ingressi part-time (che crescono del 4% contro un calo di quelli full time dell’8%). Gli ingressi di giovani al di sotto dei 30 anni si mantengono su livelli simili a quelli di un anno fa con un’incidenza, in progresso, al 40% delle assunzioni totali. La dinamica delle assunzioni di lavoratori stranieri è allineata a quella complessiva, ma si registra un aumento tendenziale delle loro cessazioni, che risultano invece in calo tra i lavoratori di nazionalità italiana. Nelle aree territoriali dei Centri per l’impiego si conferma sui livelli di un anno fa il saldo positivo nella circoscrizione del capoluogo (oltre duemila posizioni lavorative). Positivi ma in attenuazione rispetto a un anno fa i risultati delle aree di Treviglio, Romano di Lombardia e Grumello del Monte. 1 L’indagine campionaria camerale sul primo trimestre 2023 segnala a Bergamo una battuta d’arresto congiunturale della produzione industriale (e nel terziario una crescita del fatturato più forte nei servizi rispetto al commercio).
La platea delle imprese con almeno un’assunzione di dipendente nel trimestre (10.665) si mantiene sui livelli del trimestre iniziale dello scorso anno e ben al di sopra del periodo pre-Covid, con un recupero significativo tra le imprese che operano nei settori più influenzati dal turismo. Tra le causali delle cessazioni aumentano nel confronto annuo solo le chiusure per fine del rapporto a termine mentre calano i licenziamenti e, di poco, anche le dimissioni.




Vetrine in rosa per la tappa del Giro d’Italia. Premiazione lunedì 22 in Ascom

I commercianti hanno allestito le vetrine a tema. Sfida a colpi di creatività per il concorso Promoeventi-Ascom 

Domenica 21 maggio il 106° Giro d’Italia attraverserà la provincia di Bergamo con arrivo nel centro città e gli esercenti orobici hanno allestito le loro vetrine a tema ciclistico, contribuendo così ad accogliere l’evento su due ruote più importante del nostro Paese. In vista della tappa Seregno – Bergamo che domenica 21 maggio toccherà il nostro territorio-  con alcune delle salite iconiche di Bergamo, come Selvino, Roncola e  l’ascesa in Città Alta da ripetere due volte-  il comitato locale sostenuto da Promoeventi Sport , promotore della tappa del Giro d’Italia 2023 e Ascom Confcommercio Bergamo lanciano il concorso “Vetrine in Rosa”.  Il concorso premierà le vetrine più belle e più rispondenti al tema oltre al Comune e al Distretto del commercio che si siano maggiormente distinti per la partecipazione dei commercianti. Sono 70 le vetrine in rosa allestite a tema (1 fuori provincia, a Seregno), con la predominanza del colore rosa e con quanto la creatività suggerisce per interpretare al meglio il tema della gara su due ruote,  pronte ad accogliere la tappa della gara ciclistica più attesa, di cui 25 in città. La cerimonia di premiazione delle vetrine vincenti avverrà nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137, nel pomeriggio di lunedì 22 maggio, alle ore 15. Un’apposita commissione-giuria costituita da Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con il Comitato Tappa Promoeventi Sport, con la partecipazione, di personalità del mondo dello sport bergamasco selezionerà le tre vetrine più belle e più rispondenti al tema. Inoltre la Giuria premierà il Comune e il Distretto del Commercio del territorio provinciale che maggiormente si sia distinto per la partecipazione dei commercianti. I vincitori riceveranno una pergamena ufficiale e un riconoscimento per la loro partecipazione al concorso.

Le attività aderenti. Ecco dove ammirare le vetrine in rosa

Almè: Acconciature Capricci, Anna & Pele, A Rando srl, Belotti Ottica Gioielleria, Bimbi folli, Equicenter, La fioreria, Macelleria Giuliani, Maxglamour, Mille e una…pasta ,Olga Tutto casa, Opera Lab, Pane e fantasia, Pigal, Quel che c’è, Roby shop, SA.MI Parrucchieri, Studio Acconciature.

Almenno San Salvatore: Merletti Fiori.

Bergamo: Alba Abbigliamento, Arte e Moda, Bar Bepo, Barberia Taormina, Bar del Colleoni,  Casa della renna, Casa del Materasso Bergamo, Daná Danè, Evelyn Eaymon, Foto Cine Ottica Skandia, Fulvia Galbusera, Il Libraccio Via San Bernardino, Il Libraccio Via XX Settembre, Lalimentari, La Lunetta, Latteria Pezzotta Pierangela, Le Fate Boutique, Li-Mon Concept Store, Mariatricò, Marziali e Farneti group, Milly, Oliva di Gianni Lenzi, Ottica Alessandro Bruzzese, Panificio Livio Pezzotta, Pasticceria Sant’Anna, Pizzeria Antica Fiera, San Marco Beauty & Spa, Scissors, Tiziana Fausti, Verde Salvia Home srl,  Whynot srl.

Capizzone: Bar Aurora, Dal Clo, Farmacia Valle Imagna.

Cisano Bergamasco: Cicli Scanziani.

Curno: Foiadelli.

Mozzo: Cicli Moneta.

Nembro: Arte del pane,  Fratelli Gritti Alimentari.

Ponteranica: Lorena Valetti.

Selvino: Cima, Creadele.

Serina: Serbaplast.

Sorisole: Nuova ottica.

Villa d’Almè: Fercolor, Kucci, Manzoni Andrea, Moira Style acconciature, Regasport,  Ritual Beauty & Nails.

Fuori provincia:

Seregno: Mornati Paglia Toys.




Turismo in crescita: vale quasi 228milioni per il territorio

I dati presentati nella 73a Assemblea nazionale Federalberghi a Bergamo

A Bergamo, tra città e comuni della provincia, sono 1.028 le strutture ricettive ufficiali. Le camere alberghiere sono 5.755. Le 3.488 unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a 16.419 addetti.
Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a quasi 228 milioni di euro (227.717.596 euro).
I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo e a Brescia, scelte come Capitale Italiana della Cultura.
I dati evidenziano come il contributo di un albergo all’economia locale non stia semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado
di diffondere sugli altri settori. Non manca inoltre un accento sul valore immateriale dell’ospitalità in hotel: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli servizi grazie a personale altamente qualificato.
“Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una notevole crescita dell’ospitalità in città e provincia in tutta la sua pluralità di offerta, dai bed&breakfast agli alberghi, passando per le case vacanza – commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo- Federalberghi Bergamo–. Uno sviluppo dell’offerta importante per dare più risposte alle diverse esigenze dei turisti. Di pari passo abbiamo però assistito ad una crescita dell’abusivismo, con un danno notevole all’economia e alla sicurezza di tutti. Un fenomeno che va contrastato senza compromessi”.
“L’ospitalità è ancora un settore giovane nel nostro sistema economico, ma è quello che sta producendo crescite migliori, generando un valore aggiunto che sfiora i 228milioni di euro, coinvolgendo quasi 16.500 addetti, compresi part-time e stagionali- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Un indotto redistribuito sul territorio perché affidato a piccole e medie imprese, con un contributo al benessere economico che va ben oltre le porte degli hotel”. Bergamo punterà per due giorni i riflettori sul comparto, in quanto sede scelta per l’assemblea nazionale Federalberghi, con oltre 400 imprenditori attesi da tutta Italia per riunioni, visite e per il convegno in programma domani alle 9.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII “Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro” sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca. “Ospitare l’assemblea nazionale di Federalberghi rappresenta per il territorio e per la nostra associazione motivo di orgoglio- aggiunge Fusini-. Un’occasione per valorizzare il cambio di vocazione che stiamo registrando, integrando la natura manifatturiera con quella turistica”.
Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it).

 




Credito, la liquidità è la reale criticità per le imprese del terziario

Peggiorano le condizioni dei finanziamenti con il rialzo dei tassi. E 1 impresa su 4 fatica a restituire quanto prestato

Migliora leggermente la capacità delle imprese del terziario di far fronte al fabbisogno finanziario, ma il dato è al di sotto della media nazionale e molto lontano (ben 20 punti in meno) da quello pre-Covid, del II semestre 2019. Cresce la percentuale di imprese che richiede un finanziamento (+11,1%): il 23% riceve meno di quanto richiesto, il 12% è ancora in attesa di risposta, mentre il 7% ha visto respinta la richiesta (dato migliore del nazionale dove è il 15% a non ricevere credito). Peggiora il giudizio delle imprese sui costi, per inevitabile effetto del rialzo dei tassi di interesse, anche se la valutazione delle imprese del terziario bergamasche è decisamente migliore che nel resto d’Italia. Un’impresa su quattro (il 25,5%) dichiara di avere riscontrato difficoltà nella restituzione del credito. (2,1% Molto e 23,4% Abbastanza). Il 45,6% delle imprese (14,8 Molto e 30,8% Abbastanza) invoca una nuova moratoria sul credito.
Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research, con focus su credito e rapporto banca-impresa, rilevato tra le imprese del commercio, turismo e servizi presentato questa mattina, 10 maggio.

Il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini

“A tre anni dallo scoppio della pandemia e dal primo lockdown, il caro energia e l’aumento dei prezzi e dei tassi finanziari stanno impedendo un reale ritorno alla normalità finanziaria delle imprese del terziario- commenta il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini, nel presentare la ricerca-. La liquidità resta il problema reale per le imprese del terziario. Ogni semestre da tre anni a questa parte quasi un imprenditore ogni tre è costretto a ricorrere a un nuovo prestito. Peraltro oggi il tasso di indebitamento ha superato la soglia di sostenibilità per molte imprese. Sono soprattutto le imprese del turismo, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo e di micro e piccole dimensioni ad essere ancora in affanno. L’indebitamento è andato crescendo con la pandemia e questo grava già da ora sulle spalle delle imprese. Ora la crescita dei tassi dopo la fine delle moratorie producono gravi difficoltà sul fronte degli impegni finanziari e dei relativi oneri. Un’impresa su quattro sta registrando difficoltà nella restituzione e una sue due dichiara che forse sarebbe utile una nuova moratoria.  Sebbene oltre 4 su 5 richiedenti ottenga credito persiste la difficoltà del ricorso al credito di molti. Pur in leggero diminuzione il numero delle imprese che non può attingere al prestito bancario (13,8,0% di cui 7% che si è vista respingere la pratica e il 6,8% che è in attesa e non farà più domanda nel prossimo trimestre. Si tratta indicativamente di oltre 3.000 imprese del terziario orobico”.

“A fronte di una maggiore richiesta degli imprenditori bergamaschi resta straordinaria la risposta del sistema bancario con 6 domande su 10 accolte nell’interezza e ulteriore 2 su 10 accolte con

Cristian Botti

importi inferiore- commenta Cristian Botti, presidente Cooperativa di Garanzia Fogalco, Ascom Confcommercio Bergamo-. E’ evidente lo sforzo del sistema bancario bergamasco, nettamente più efficiente di quello che avviene a livello nazionale di concedere importi anche parziali a sostegno delle imprese e di mantenere bassi i tempi di risposta e numero di pratiche in sospeso. Sebbene il numero delle pratiche respinte sia sceso di due punti percentuali, l’indice di irrigidimento del rapporto tra banche e imprese sale di 1 punto percentuale. Anche l’aumento delle pratiche in sospeso di più di due punti depone a favore di una stretta rispetto al passato con una maggiore attenzione delle banche verso la sostenibilità del debito del richiedente. Circa i costi e le condizioni del credito, il giudizio degli imprenditori bergamaschi del terziario sui servizi bancari presenta un trend consolidato di peggioramento. Il credito a Bergamo è concesso ma il sistema bancario si fa pagare. Il dato è però nettamente migliore a quello nazionale dove la minore concorrenza o il rating peggiore delle imprese produce maggiori costi per i richiedenti”.

Cresce anche l’attività di consulenza della Cooperativa di Garanzia Fogalco sul fronte della finanza agevolata: “Da inizio anno ad oggi abbiamo raccolto richieste di contributi per 2,5 milioni di euro- spiega il responsabile del servizio Diego Cantamessa-. Molte richieste continueranno ad arrivare con i bandi annunciati di prossima emanazione. Negli ultimi anni abbiamo rafforzato la consulenza e assistenza alle imprese per accompagnarle e supportarle nella richiesta di contributi e agevolazioni”

I dati della ricerca

Fabbisogno finanziario

La liquidità continua ad essere la reale criticità per le imprese del terziario di Bergamo. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è migliorato di 2 punti da 37 a 39 e in prospettiva si assesterà a 38 in autunno. Dopo il Covid, lo stop alle moratorie, il rincaro dell’energia e il rialzo dei tassi di interesse non hanno fatto che rallentare prima e frenare poi il recupero del settore. L’indice delle imprese bergamasche si presenta infatti più basso del dato nazionale di ben 4 punti (43, atteso in crescita a 44 il prossimo autunno). L’indice, attualmente a quota 39, è ancora troppo basso rispetto al  dato pre Covid del II semestre 2019 quando era a 59 (- 34%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore del turismo, con indice a 35, mentre il commercio con 44 e i servizi con 51sono leggermente più in salute. A soffrire maggiormente sono le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti, nettamente sotto la media rispetto alle imprese più strutturate il cui fabbisogno è minore.

Domanda di credito

Cresce la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi 6 mesi, da quota 27 al 30 del semestre scorso (+ 11,1%). Delle imprese che hanno richiesto credito  il 58 % ha visto accolta la sua domanda; al 23% è stato tuttavia accordato un importo inferiore a quanto richiesto. Il 7% non ha avuto accesso al credito, mentre il 12% è in attesa.
Rispetto al dato italiano sono di più le imprese che hanno chiesto credito 30% contro il 22,0%, maggiore la percentuale delle istanze raccolte 58,0% contro il 45,0% (+ 28,8%) più bassa la percentuale delle pratiche respinte 7% contro 15%. Allo stesso tempo a Bergamo è molto più bassa l’erogazione parziale 23% contro 32% e più alta la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria 12% contro 8%.
Rispetto al semestre precedente è diminuito da 61,2% a 58,0% la percentuale delle pratiche accolte (- 5,2%) in crescita dal 20 al 23,0% (+15%) il numero delle pratiche accolte con importo inferiore. Crescono le istanze in sospeso dal 9,8% a 12,0% (+ 22,4%) così come diminuiscono quelle respinte passate dal 9% al 7% (-22,2%%).

Al netto di coloro che, respinti nella richiesta, ritenteranno nel prossimo trimestre, il 13,8% delle imprese richiedenti non ottengono una risposta positiva dalle banche a fronte di un bisogno, in diminuzione rispetto al 15% dell’autunno (- 8,0%).

Costo del finanziamento

Continua a peggiorare il giudizio delle imprese del terziario riguardo al costo del credito,  per inevitabile effetto del rialzo dei tassi di interesse. Il dato provinciale, a quota 42 (dai 45 di settembre), è comunque migliore di ben 24 punti rispetto al dato nazionale, dove continua a precipitare (media a quota 18).

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria appare sostanzialmente invariato rispetto al semestre precedente. L’indice è fermo a 39 (contro i 40 di settembre). Un dato migliore di ben 9 punti di quello nazionale, a quota 30,  in notevole peggioramento rispetto all’autunno scorso (in Italia era a 37 a settembre).

Durata dei prestiti

Stabile,  anche se in lieve ulteriore peggioramento, l’indice della durata temporale del credito che passa da 40 a 39 (- 2,5,0%) rispetto a settembre 2022.  La pandemia ha causato un riduzione oramai strutturale della durata dei finanziamenti. Dal 2019 l’indice non si è mai ripreso a pieno, anche se la situazione bergamasca è tornata migliore a quella nazionale il cui indice è crollato a 36, con una perdita molto forte nell’ultimo semestre.

Garanzie richieste

Si confermano stabili i giudizi degli imprenditori relativamente alle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti concessi. L’indice è fermo a 40, come a settembre 2022. L’indice è migliore di due punti rispetto a quello nazionale che si attesta a 38.

Costo dei servizi bancari

In netto peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato dalle imprese del terziario di Bergamo che si porta a  quota 36 con una perdita di ben 5 punti (-12,2%) rispetto al semestre precedente. L’indice è tuttavia nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 28, in peggioramento ulteriore rispetto ai 31 dell’autunno scorso

Credito e investimenti

Il 44,3% delle imprese ha ottenuto un finanziamento per investimenti nel corso degli ultimi tre anni. Circa la metà (il 48%) di queste ha investito in macchinari, arredi e nel miglioramento dell’attività. Il 30% ha puntato sull’innovazione nei processi aziendali, mentre  il 27% in sicurezza sul lavoro

Difficoltà di restituzione

Un’impresa su quattro (il 25,5%) dichiara di avere riscontrato difficoltà nella restituzione del credito. (2,1% Molto e 23,4% Abbastanza). Il 45,6% (14,8 Molto e 30,8% Abbastanza) ritengono utile una nuova moratoria sul credito.

 

 

 

 

 




Bergamo, effetto Capitale della Cultura in città: turisti aumentati del 21%

Il dato si riferisce al primo trimestre del 2023 rispetto al 2019, l’ultimo dato pre-Covid: i 186.235 turisti arrivati da gennaio a marzo rappresentano un record per la città.

Dopo un 2022 nel quale i flussi dei visitatori sono tornati ai livelli pre-pandemia, il 2023 si preannuncia un anno importante per il settore turistico del territorio bergamasco: è quanto emerge dall’ultima ricognizione svolta da VisitBergamo, l’Agenzia per lo sviluppo e la Promozione Turistica della Provincia di Bergamo, che da qualche anno ha raffinato le proprie analisi statistiche grazie al Tourist Data Hub.

L’elemento forse più rilevante riguarda il primo trimestre dell’anno 2023, nel quale si registra +38% di arrivi e +33% di presenze rispetto al 2022, mentre le occupazioni delle camere a Pasqua sono risultate in crescita del 2,8% così come quelle per il ponte del 25 aprile (+7,2%) e le prenotazioni per il periodo estivo (+8,1%).

Effetto Capitale della Cultura sul capoluogo, nel quale si registra un incremento del +21% per quel che riguarda le presenze turistiche sul territorio rispetto al 2019: 186.235 rappresenta il record del primo trimestre 2023, risultato che supera di poco l’obiettivo del +20% di presenze turistiche dichiarato al lancio del progetto di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Analizzando, inoltre, i dati del tasso di occupazione delle camere nei giorni di Pasqua (dal Venerdì Santo al Lunedì di Pasquetta) in tutta la provincia di Bergamo, si vede chiaramente la crescita rispetto al periodo pre pandemico (+11,2% rispetto al 2019), ma anche rispetto al 2022 (+2,8%). Più di due terzi delle camere risultavano essere occupate.

Il tasso di occupazione delle camere per il ponte del 25 aprile raggiunge il 66,8%, superando del 7,2% il tasso del 2022, anche grazie alla maggiore durata del ponte (4 giorni nel 2023 contro i 3 giorni del 2022).

Il ruolo degli infopoint come punto di riferimento per i turisti è in crescita: +71 % nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Predominanti sono quelli di Città Alta e dell’Aeroporto, che hanno intercettato e fornito informazioni rispettivamente a 9.323 (+73 %) e 8.250 turisti (+79 %).
Infine, il sentiment per quel che riguarda la Capitale della Cultura è estremamente positivo: la web listening rivela un miglioramento rispetto allo scorso anno e conferma la buona reputazione sul web della città di Bergamo.

I dati definitivi 2022

Ma andiamo con ordine. Il 2022 è stato l’anno della definitiva ripresa del turismo verso Bergamo e il suo territorio dopo la pandemia: il flusso di turisti stranieri è decisamente più alto rispetto al 2020 e al 2021 e sempre più vicino ai dati del 2019. Andando più nel dettaglio, si nota come gli arrivi siano stati inferiori al periodo precedente alla pandemia (-8,6%), mentre per le presenze si è registrato un netto riavvicinamento ai livelli pre-pandemici (-3,2%). A luglio si è raggiunto il picco, sia di arrivi che di presenze, più alto degli ultimi 4 anni: un ulteriore prova di una ripresa massiccia del turismo in terra bergamasca.

Facendo una distinzione tra turista straniero e turista “nostrano”, emerge come il turismo italiano sia tornato ai livelli pre-pandemia mentre quello straniero, in quanto a presenze, ha superato di gran lunga i valori del 2019. Ciò può essere letto anche in ottica futura: il turismo non italiano sembrerebbe avere dei margini di crescita più ampi rispetto a quello del nostro Paese.

Durante il periodo estivo dello scorso anno, per la prima volta negli ultimi anni, il numero di arrivi di turisti stranieri ha superato quello degli italiani. Tra la top 8 delle nazionalità più presenti in provincia di Bergamo, i valori degli arrivi sono simili a quelli del 2019, mentre le presenze sono in crescita, eccezion fatta per la Spagna e il Regno Unito.

Il numero di strutture alberghiere è leggermente in calo rispetto agli anni precedenti, mentre quello delle strutture extra alberghiere è tornato a crescere in maniera significativa dopo una fase di stallo dovuta probabilmente alla pandemia, facendo registrare un aumento del 7% rispetto allo scorso anno.

L’Alto Sebino, e la Val Brembana sono state le zone della bergamasca che hanno fatto registrare numeri record, superando di gran lunga i numeri del 2019. L’Isola e la Pianura hanno registrato un calo significativo, sia per arrivi che per presenze, rispetto al periodo precedente alla pandemia. Questo dato può essere causa diretta della pandemia stessa: quelle zone erano frequentate principalmente da persone che viaggiavano per lavoro e molto meno per motivazioni ricreative o culturali. Il fatto che la modalità di incontro sia cambiata con la pandemia – le riunioni in presenza sono infatti state spesso sostituite da quelle virtuali – può aver inciso sul minor numero di arrivi e di presenze in quelle zone, oltre a un autunno particolarmente caldo.

Discorso a parte invece per la Valle Imagna. I dati aggregati, negativi sia per gli arrivi che per le presenze, hanno lasciato pensare a un minore interesse turistico per la zona. Facendo una distinzione tra le tipologie di struttura, però, si nota come i numeri siano negativi per le strutture alberghiere e decisamente positivi per quelle extra-alberghiere. Un fenomeno simile si osserva anche in Val Cavallina, dove i dati aggregati però risultano essere positivi. Ciò può essere letto, da un lato, come conferma del fatto che il settore extra alberghiero sia sempre più in espansione.

Il nuovo sistema di segnaletica turistica integrato della città di Bergamo

È stato presentato martedì 2 maggio, inoltre, il nuovo sistema di segnaletica turistica coordinato della città di Bergamo. Il progetto, realizzato da VisitBergamo per il Comune di Bergamo in collaborazione con l’Università di Bergamo, e ATB (Azienda Trasporti Bergamo), ha previsto una fase di censimento della cartellonistica esistente a cui è seguito un progetto di direzionamento dei flussi di visita con conseguente dislocazione dei cartelli di segnaletica pedonali.

Dopo un’attenta valutazione del patrimonio culturale esistente, assieme a Università di Bergamo – ed in particolare con il Centro di ricerca ITSM – c’è stata una fase di confronto con chi svolge servizio di accoglienza presso gli infopoint cittadini, con i referenti dei musei e con una guida turistica che svolge la sua attività prevalentemente in città. È stata così creata una rete di percorsi pedonali su cui andare a posizionare le indicazioni per orientarsi nella visita della città.

Il lavoro è stato strutturato per intercettare i flussi turistici e diffonderli su tutto il territorio cittadino, decongestionando così le aree più sollecitate dai percorsi turistici standard e rendendo accessibili risorse turistiche diverse dalle più visitate.

Il sistema di cartellonistica pedonale prevede 57 pali segnaletici con 478 risorse indicate e 15 segnalazioni relative all’itinerario principale “Il Miglio della Bellezza”. Le tipologie di pali segnaletici adottate per Bergamo si dividono in pali di tipo Profilbord (30 unità), meno impattanti e dislocati prevalentemente nell’area del centro storico, e totem a sbraccio (27 unità).

Inoltre, è stata ridisegnata la visita alla città creando quattro nuovi itinerari che raccontano aspetti diversi di Bergamo e che distribuiscono in maniera diversa i flussi pedonali dei visitatori. L’itinerario principale è “Il Miglio della Bellezza”, studiato per esaltare l’anno di Capitale Italiana della Cultura con un percorso in grado di raccontare il meglio di Bergamo nel minor tempo possibile, una retta che raccorda Bergamo bassa e Bergamo alta e attraversa in modo particolare la città antica.




Confcommercio Brescia e Ascom Bergamo insieme per la Giornata della ristorazione

Le due associazioni hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia)

FIPE – Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha istituito per venerdì 28 aprile 2023 la prima Giornata della ristorazione in tutta Italia.

L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare e rafforzare i valori della ristorazione italiana e riunire i ristoratori per celebrare insieme un tema fondamentale: l’ospitalità. Il tema principale sarà il pane come simbolo della convivialità, con FIPE che farà una donazione a Caritas collegata al numero delle ricette con il pane che saranno consumate in tutta Italia nella giornata di oggi.

Per celebrare la Giornata della ristorazione, Confcommercio Brescia e Ascom Confcommercio Bergamo hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia). Il titolo sottolinea lo spirito di condivisione e cooperazione (dal latino “cum panis” ossia “condividere il pane” ed etimologia della parola “compagno”) che accomuna le due province di Bergamo e Brescia in occasione di Capitale Italiana della Cultura 2023.

Marco Porteri (Trattoria Porteri, Brescia) e Paolo Chiari (Ristorante Lalimentari, Bergamo) hanno mostrato e collaborato con una classe dell’istituto scolastico nella realizzazione di due ricette a base di pane delle province di Brescia e Bergamo: le mariconde e gli gnocchi di pane. Il menù è stato poi completato dagli studenti sotto la supervisione dei due ristoratori e dello chef Angelo Ricci. I prodotti per la realizzazione delle ricette sono stati forniti da CONAD che ha contribuito all’iniziativa.

“Questa giornata – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – celebra il comparto della ristorazione che conta oltre 8.000 imprese nella nostra provincia che si stanno impegnando per fornire una proposta di qualità sempre superiore. Inoltre, il settore rappresenta sempre di più un attrattore per i flussi turistici, come dimostrato anche dai buoni risultati registrati finora da Capitale Italiana della Cultura. Collaborare con Bergamo per incrementare il valore di questo settore nelle due province rappresenta una grande occasione di sviluppo per tutti i nostri ristoratori associati”.

“Le radici comuni storiche e la contiguità dei due territori stanno creando omogeneità nella proposta e interessanti contaminazioni che possono fare crescere ulteriormente le rispettive cucine – ha commentato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo – . La sfida è creare una forte identità tra territorio e cucina e gettare le basi per crescere nella filiera corta. La buona tavola è un vero e proprio asset turistico ed è tra i principali motivi nella scelta di una destinazione. La nostra ristorazione, declinata in tutti i suoi segmenti dal bar con cucina a trattorie e osterie fino ai locali più blasonati, ha mostrato di saper esaltare il territorio restando fedele alle tradizioni e ha accolto al meglio nuovi flussi turistici oltre alla clientela abituale”.

Valentina Zanola, dirigente scolastico del CFP Canossa ha dichiarato: “Partecipare alla Giornata della ristorazione 2023 è per noi l’occasione di offrire uno spazio di sperimentazione ai nostri allievi, partendo da un prodotto base della nostra alimentazione e tradizione: il pane. Gli alunni della classe 3CB, guidati dal docente Ricci Angelo, hanno progettato un menù che accompagnerà le portate dei due chef in linea con la filosofia promossa, in un’ottica di ricerca, consapevolezza e condivisione. Siamo felici, nell’anno della Capitale della Cultura, di “condividere” idee e pianificazioni future mettendo al centro i giovani”.

“Siamo orgogliosi di partecipare ad una iniziativa volta a valorizzare la buona tavola e l’accoglienza, due temi su cui siamo in sintonia e che crediamo essere fondanti della cultura italiana” ha affermato Daniele Frassine, socio imprenditore Conad. “Conad è sempre in prima linea nel supportare le attività della comunità con l’obiettivo di esaltare le eccellenze del territorio”.




Sbarazzo in edizione speciale, tra shopping e storia, con gli orologiai nel Quadriportico

Da venerdì 3 giorni di sconti. E domenica nel rinnovato Centro piacentiniano dimostrazione ed esposizione degli Orologiai 

Capi scontati, articoli di stock, resti di magazzino a prezzi davvero vantaggiosi in molte attività commerciali della città. Torna il 3, 4 e 5 marzo nel centro di Bergamo la manifestazione che trasforma l’area centrale di Bergamo in un grande spazio per lo shopping all’aperto, dove andare a caccia d’affari o alla ricerca del capo che ancora manca nel proprio armadio. Dopo i successi delle prime 6 edizioni, tanti negozi del Centro cittadino tornano ad aderire alla manifestazione, in versione doppia rispetto alla forma tradizionale: lo Sbarazzo 2023 si svolgerà infatti nei negozi per quel che riguarda le prime 2 giornate (ovvero venerdì e sabato), gran finale sul Sentierone (lato Teatro Donizetti) domenica 5 Marzo. I negozi che parteciperanno allo Sbarazzo lungo il Sentierone saranno identificati con il colore lilla. Si conferma così il ritorno lungo il Sentierone della manifestazione: sarà la prima grande iniziativa a essere ospitata dopo l’inaugurazione del Centro Piacentiniano completamente rinnovato. Si concludono infatti in queste ore gli ultimi lavori di piazza Matteotti e dei Giardini XXV Aprile e, dopo quasi 3 anni, tutto il centro novecentesco di Bergamo torna libero da cantieri, in una nuova veste più verde e alla vigilia dell’allargamento della Zona a Traffico Limitato che ha caratterizzato per anni via XX Settembre.
”L’iniziativa, che è nata come una scommessa, è diventata oggi un punto di riferimento per i commercianti e i cittadini perché punta a valorizzare la merce rimasta nei magazzini. La formula Sbarazzo allargata ha dimostrato di funzionare molto bene, fidelizza i consumatori con i negozi, ma siamo felici di poter proporre anche i gazebo negli spazi del centro Piacentiniano, a poche ore dalla conclusione dei lavori che hanno rinnovato gli spazi del centro della nostra città. Il centro si trasforma in un centro commerciale per un intero fine settimana – spiega il sindaco Giorgio Gori– in modo da dare visibilità e sostegno ai negozianti del centro, che tanto impegno hanno profuso dopo le difficoltà dovute all’emergenza pandemica e al rialzo dei prezzi di energia e gas e che stanno supportando con entusiasmo i tanti progetti messi in campo per valorizzare la nostra città, come Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Il commercio del centro ha dimostrato di essere più che mai vivo e solido- i dati di fine 2022 confermano la tenuta del comparto in città – e attività come questa lo rendono ancora più attrattivo: per questo motivo il Comune di Bergamo favorisce questo tipo di iniziativa, fornendo tutto il supporto e il sostegno possibili”. In un contesto in cui il retail soffre enormemente a livello nazionale, Bergamo resiste: “Grazie alla capacità e visione degli imprenditori bergamaschi e alla rete di promozione e fidelizzazione degli utenti, portata avanti con grande impegno dal distretto e dall’associazione commercianti del centro presieduta da Marco Recalcati”. “La formula dello Sbarazzo – conclude Nicola Viscardi, Presidente del Distretto Urbano del Commercio – consente di dare continuità a un’iniziativa che in molte città d’Italia è diventata un appuntamento fisso, anche ripetuto più volte l’anno. L’iniziativa è cresciuta di anno in anno in queste sette edizioni: è un’occasione molto interessante sia per gli amanti dello shopping che per i commercianti del centro. Il meteo, nonostante il freddo, sembra essere dalla nostra parte. Le occasioni non mancano e grazie anche a un grande lavoro di comunicazione sui social ci aspettiamo ottime presenze nelle nostre vie dello shopping”. “Lo Sbarazzo dei negozi del Centro di Bergamo – commenta Marco Recalcati, presidente dell’Associazione dei commercianti del Centro -, arrivato alla settima edizione, è ormai un appuntamento atteso dai clienti per via delle tantissime occasioni a prezzi super scontati. Questa edizione si sviluppa nella sperimentata formula doppia e quindi nei negozi il venerdì e sabato e gran finale domenica 5 sul Sentierone lato teatro Donizetti. Sono felice che questa edizione del 2023, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, veda la collaborazione del gruppo degli orologiai bergamaschi al Quadriportico del Sentierone: la possibilità di vedere alcuni storici segnatempo del nostro territorio e le dimostrazioni pratiche e didattiche curate dai miei colleghi orologiai sicuramente incuriosiranno le tante persone che verranno in centro per lo Sbarazzo“. Le aspettative rispetto all’evento sono alte: “Sui social finora hanno mostrato interesse per l’evento oltre 7mila persone- continua Recalcati-. Anche il gruppo “Veduamoci in centro” sta superando i 2600 iscritti. Grazie anche al centro rinnovato contiamo di vedersi riempire le vie: i saldi invernali continuano a rappresentare un momento importante per il commercio”. Non senza difficoltà “a partire dalla data di inizio e fine degli sconti che più che di fine stagione coincidono con i primi freddi”.  Le attività che partecipano allo Sbarazzo sono pubblicate sul portale Bergamo In centro 

L’iniziativa per Bergamo Brescia Capitale della cultura

OROLOGIAI nel CENTRO

Domenica 5 marzo dalle 9 alle 18 nel Quadriportico del Sentierone

Domenica 5 marzo nel Centro Piacentiniano, nel Quadriportico del Sentierone, gli orologiai e gioiellieri storici bergamaschi esporranno pezzi d’epoca rari per fattura e dimensione e terranno una dimostrazione di ricostruzione di particolari ingranaggi e meccanismi, utilizzando attrezzatura risalente alla fine del Settecento. L’iniziativa che vede l’impegno di Ascom Confcommercio Bergamo, con il Gruppo Commercianti di Preziosi, e di Confartigianato Bergamo, con gli Orologiai, intende mostrare la storia e la passione per un lavoro artigianale di grande precisione, abilità e competenza. In mattinata, dalle 9 alle 12 ci saranno dimostrazioni pratiche, con l’utilizzo di attrezzatura d’epoca per la costruzione di parti meccaniche di alta orologeria. Tra le rarità esposte, due orologi da campanile grandi un metro e dal peso di 120 chili risalenti al 1820 e 1880, con ingranaggi – rispettivamente- in ferro e in ferro e ottone. Nel pomeriggio, dalle 14 fino alle 18 si potrà anche assistere allo smontaggio di un orologio meccanico di particolare pregio, con annesse spiegazioni di ogni singolo meccanismo e ingranaggio. “In concomitanza con l’evento dello Sbarazzo, che ci auguriamo richiami anche per questa edizione molta gente in centro, abbiamo organizzato un momento di esposizione e dimostrazione su cui soffermarsi, lasciandosi coinvolgere dalla passione per un lavoro come quello dell’orologiaio che difficilmente si può vedere all’opera al di fuori dei laboratori- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di Preziosi Ascom Confcommercio Bergamo -. Un’occasione per fermare il tempo, invitando a una sosta tra passeggiata e shopping, con l’occasione di ammirare manufatti unici e d’epoca perfettamente funzionanti, fuori dal tempo, ma dalla bellezza senza tempo”.

“Porteremo sul Sentierone pezzi da collezione per raccontare la storia di un mestiere affascinante, che scandisce la vita e il tempo di tutti noi, tra progresso, tecnologia e abilità manuale – commenta Ivano Sonzogni, orologiaio erede di una tradizione tramandata da tre generazioni, titolare con il fratello del Centro dell’arte orologiaia di Almè-. Di particolare rarità due grandi orologi da campanile provenienti da collezioni private che, alla parte di orologeria, abbinano meccanismi e suonerie per muovere i rintocchi delle campane. Saremo presenti con un banchetto da orologiaio d’epoca e attrezzatura risalente alla fine del Settecento”.

Le modifiche alla viabilità

Per consentire lo svolgimento della manifestazione, il Comune di Bergamo ha emesso un’ordinanza per istituire, dalle ore 05.00 alle ore 24.00 di domenica 5 marzo 2023, i seguenti provvedimenti viabilistici:

in Largo Gavazzeni nel tratto compreso tra Viale Roma e Via Torquato Tasso

  • divieto di transito esteso a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei mezzi dell’organizzazione e delle strutture di vendita, eseguito mediante il posizionamento di barriere fisiche a delimitazione dell’area oggetto dell’occupazione;
  • divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata ambo i lati esteso a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei mezzi dei mezzi dell’organizzazione e delle strutture di vendita;

In Largo Belotti all’intersezione con Largo Gavazzeni

  • direzione obbligatoria a sinistra in direzione di via Tasso per i veicoli già autorizzati ad accedere alla ZTL di Largo Belotti.