Riparte Libri per Sognare edizione speciale e numeri da record per BGBS2023

Coinvolti anche gli studenti delle scuole di Brescia, 3108 ragazzi partecipanti

Sono oltre 3 mila i ragazzi che partecipano all’edizione 2023 di Libri per Sognare, il concorso ideato dal Gruppo Librerie e Cartolibrerie di Ascom Confcommercio Bergamo, e che quest’anno si estende alle scuole di Brescia nell’ambito di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023.

Il concorso, giunto alla sua settima edizione, viene proposto alle scuole primarie (classi quinte) e secondarie di primo grado (classi prime) degli Istituti scolastici, statali e paritari, delle due province, Bergamo e Brescia. La finalità principale è quella di promuovere la lettura nelle classi partecipanti, favorendo il coinvolgimento attivo e creativo dei giovani studenti, a partire dalla proposta di alcuni titoli di letteratura contemporanea per ragazzi, molto stimolanti e ricchi di suggestioni, selezionati dalle 10 libreria aderenti all’iniziativa: 7 su Bergamo e 3 di Brescia. Per Bergamo: Comix Revolution, Incrocio Quarenghi, I libri di Mauro (Dalmine), Libreria Mondadori (Lovere), Cartolibreria No Problem (Nembro), Libreria del Lago (Sarnico), Fonte Viva (Treviglio); per Brescia: Libreria Tarantola 1899, Libreria Cattolica e La libreria dei ragazzi.

Libri per Sognare coinvolge quest’anno nel suo complesso, tra Bergamo e Brescia, 53 istituti scolastici (di cui 42 su Bergamo), 159 classi (di cui 135 su Bergamo) e 3.108 studenti (di cui 2.621 su Bergamo).

Cristian Botti

“L’edizione nell’anno che ci vede capitale della cultura con Brescia non poteva che essere speciale– commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librerie e Cartolibrerie Ascom Confcommercio Bergamo-.  Da qui la scelta di promuovere l’evento anche a Brescia, che ha subito risposto in modo positivo, con un buon numero di adesioni. I numeri fanno di Libri per Sognare 2023 una manifestazione record, con oltre  3.100 studenti aderenti. L’interesse che ci stanno manifestando anche da altre province conferma il successo di un format che piace ai ragazzi e che continua a promuovere la lettura tra le nuove generazioni. Gli incontri con gli autori, organizzati in remoto, continueranno ad accompagnare i giovani lettori nei prossimi mesi, prima di entrare nel vivo del concorso. Siamo contenti di poter tornare ad organizzare finalmente in presenza l’evento finale, una giornata di premiazioni importante e una grande festa in programma al PalaFacchetti di Treviglio, il 5 giugno”.

Contribuire alla cultura è sempre motivo di soddisfazione, oltre che un dovere che sentiamo nostro. BPER Banca, nel tempo, è cresciuta considerevolmente senza mai perdere di vista principi fondamentali e valori indiscutibili, come quello della promozione culturale e del talento giovanile. Contribuire alla formazione dei ragazzi rappresenta il miglior investimento che si può fare – dichiara Luca Gotti, responsabile della Direzione Territoriale Lombardia Ovest di BPER Banca, sponsor della manifestazione -. E il nostro Istituto è sempre stato in prima linea in ciò. Nuove leve preparate, acculturate, curiose, intraprendenti, forti degli esempi letterari, saranno nostro motivo di orgoglio e formidabili guide per le generazioni a venire. Pronte alle sfide sempre più difficili e affascinanti del futuro”.

Quest’anno i cinque libri in concorso sono: La ragazza con lo zaino verde di Elisa Castiglioni (Ed. Il Castoro 2022), La cassapanca dei libri selvatici di Matteo de Benedittis (ed. San Paolo, 2019), Nata in via delle 100 stelle di Federico Taddia (Ed. Mondadori, 2022), Book Rebels.  La spiaggia dei lettori clandestini di Pierdomenico Baccalario (Ed Salani, 2022) Fiato sospeso di Silvia Vecchini e Sualzo (Ed. Tunuè, 2011).

Alle classo partecipanti è stata consegnata una copia di ciascuno dei 5 libri, uno per autore, che i ragazzi sono invitati a leggere singolarmente, in gruppo oppure insieme all’intera classe. Dal 3 febbraio al 30 marzo verranno organizzati incontri da remoto con i 5  autori a cui gli studenti potranno porre le loro domande; e dalla seconda metà del mese di aprile 2023 i giovani lettori avranno la possibilità di votare il libro preferito ed esprimere recensioni sul portare www.libripersognare.it. L’evento finale, con la premiazione del libro vincitore e degli studenti che avranno inserito nel portale le migliori recensioni, avrà luogo il 5 giugno al PalaFacchetti , palazzetto dello sport di Treviglio.

Gli incontri con gli autori prendono il via il 3 febbraio con con Silvia Vecchini e Sualzo (secondo appuntamento con loro il 17 marzo) proseguono il 13 febbraio con Matteo de Benedittis (replica il 13 marzo e il 27 marzo), il 3 marzo con Elisa Castiglioni, il 16 marzo con Federico Taddia (replica il 23 marzo e il 30 marzo) ed il 22 marzo con Pier Domenico Baccalario.

La manifestazione quest’anno ha ricevuto un importante riconoscimento: ha ottenuto la Benemerenza dalla Provincia di Bergamo, per la diffusione della cultura e dell’amore per la lettura.

 




Albergatori bergamaschi, avanti con ottimismo: “Capitale della Cultura un’occasione unica”

Mercoledì 25 gennaio l’assemblea annuale nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo è servita per fare il punto della situazione, a pochi giorni dalla grande inaugurazione dell’evento.

Quello che si aperto meno di un mese fa è un 2023 ricco di sfide e occasioni per il mondo ricettivo bergamasco. È con questa consapevolezza che mercoledì 25 gennaio, nella sede di via Borgo Palazzo di Ascom Confcommercio Bergamo, il mondo degli albergatori orobici ha fatto il punto della situazione.

“La pandemia ci ha messo in ginocchio, il 2022 ci ha fatto rialzare e ora ci aspettiamo grandi cose da questo anno appena iniziato – è stato l’augurio del presidente del gruppo Alessandro Capozzi -. Chi è qui oggi, come me, si può sentire un sopravvissuto: la pandemia è arrivata quando ancora stavamo risanando i debiti fatti con le crisi degli anni precedenti, ma oggi finalmente possiamo pensare con ottimismo. Questo, però, lo possiamo fare solo se riusciremo a fare squadra a un livello più alto, con le istituzioni, ma anche e soprattutto fra di noi. La persona seduta accanto a voi dovete vederla non come un competitor ma come un imprenditore che ha i vostri stessi desideri e i vostri stessi problemi. Questo per me significa fare squadra, soprattutto oggi con la grande sfida di Capitale della Cultura che ci troviamo davanti. Gli eventi in programma invitano a scoprire il territorio nella sua varietà e bellezza. A noi la sfida di promuovere al meglio, con professionalità ma anche creatività, la tradizione dell’ospitalità”.

All’assemblea annuale ha partecipato anche l’amministratore delegato di Visit Bergamo Christophe Sanchez: “Capitale della Cultura ci regala tanti obiettivi, uno su tutti quello di portare turismo sul nostro territorio – ha attaccato -. Vogliamo il 20% di presenze in più rispetto al 2022, vogliamo toccare i 3 milioni. Il lavoro più grande? Portare turismo di ritorno, far sì che la gente venga a visitare Bergamo per poi tornarci di nuovo, magari accompagnata. Una recente indagine ci ha detto che il 35% di chi è arrivato a Bergamo nell’ultimo anno l’ha fatto perché un parente o un amico gli ha parlato bene della città, consigliandogliela. È questa la strada che dobbiamo seguire”.

Il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini ha invece sottolineato a tutti gli albergatori intervenuti l’importanza di sfruttare appieno la vetrina di Italy Hotels, il portale messo a disposizione dei soci per incentivare le prenotazioni dei turisti con un canale diverso dalle OTA: “È fondamentale che tutte le strutture vengano inserite – ha spiegato Fusini -. L’obiettivo della Federazione è quello di dare nuovo stimolo al portale inserendolo sui siti di promozione turistica dei nostri territori. Per la nostra provincia, per esempio, un primo accordo è già in essere con il sito della Fiera di Bergamo”.

Presente all’assemblea anche Lara Magoni, assessore regionale uscente al Turismo, marketing territoriale e moda. Magoni, presentata dal presidente di Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli (“Ha vissuto questo mandato da albergatrice, prima ancora che politica. A lei va il nostro grazie”), ha voluto fare un bilancio del lavoro svolto in Regione: “Spero con tutto il cuore che possa aver risposto alle aspettative. Ho fatto politica con passione e impegno, sacrificandomi moltissimo perché quando sono arrivato in quell’ufficio cinque anni fa ignoravo tanti aspetti. Sono una donna di squadra – ha sottolineato -, ho cercato di generare più economia possibile sfruttando, spero, nel miglior modo possibile i fondi che avevo a disposizione. Ho cercato di essere un’istituzione sul territorio, di portare la politica in mezzo alla gente. Essere qui oggi, per me, significa anche questo: essere in mezzo agli albergatori, la mia gente, i miei colleghi”.




Ccnl Terziario, siglato protocollo straordinario Confcommercio e sindacati

Betti: “La prima risposta concreta per attenuare la perdita di potere d’acquisto”

Nell’ambito del lungo percorso negoziale di rinnovo del contratto nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi, si è arrivati ieri, 12 dicembre, alla sottoscrizione del protocollo straordinario di settore, da parte di Confcommercio e dei sindacati di categoria (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs). In base all’accordo, verranno erogati ai lavoratori un importo una tantum di 350 euro (la cifra è relativa al IV livello del settore), e un acconto di 30 euro lordi mensili (sempre relativi, per convenzione, al IV livello) sui futuri aumenti contrattuali da aprile 2023, entrambi riparametrati per livello d’inquadramento. Il range va infatti dai 20 euro lordi mensili per il VII livello fino a superare i 52 euro per i quadri.

Tra importi una tantum e acconti sui futuri aumenti contrattuali, l’impatto economico sul territorio stimato supera i 37 milioni di euro nel 2023 e interessa in città e provincia oltre 55mila lavoratori, di cui 40mila nel commercio e 15mila nei servizi.

L’accordo rappresenta la prima risposta concreta per attenuare la perdita del potere di acquisto, in un momento complicato e di grande difficoltà, dagli effetti della pandemia all’emergenza energia, al ritorno dell’inflazione, che richiede ancora maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti i rappresentanti coinvolti– commenta Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro e sindacale Ascom Confcommercio Bergamo- . Il protocollo si inserisce in una trattativa avviata da tempo e che proseguirà nel prossimo anno, con il primo incontro a gennaio e altre scadenze fissate da qui a maggio”.

Cosa cambia? Aumenti e contributi una tantum per ogni livello di inquadramento

Ai lavoratori in forza al 12 dicembre 2022, data di sottoscrizione del protocollo, verranno corrisposti importi una tantum riparametrati sui livelli di inquadramento, riconosciuti in due soluzioni (gennaio 2023 e marzo 2023). Gli importi verranno erogati pro quota in rapporto ai mesi di anzianità e servizio maturati durante il periodo 2020-2022.

 

Una tantum

 

LIVELLO Una Tantum 1/1/2023 Una Tantum 1/3/2023
QUADRI € 347,22 € 260,42
I € 312,78 € 234,58
II € 270,56 € 202,92
III € 231,25 € 173,44
IV € 200,00 € 150,00
V € 180,69 € 135,52
VI € 162,22 € 121,67
VII € 138,89 € 104,17
OPERATORI DI VENDITA Una Tantum 1/1/2023 Una Tantum 1/3/2023
I categoria € 188,79 € 141,60
II categoria € 158,50 € 118,88

 

 

Acconto sui futuri aumenti contrattuali

LIVELLO ACCONTO DAL 1/4/2023
QUADRI € 52,08
I € 46,92
II € 40,58
III € 34,69
IV € 30,00
V € 27,10
VI € 24,33
VII € 20,83
OPERATORI DI VENDITA ACCONTO DAL 1/4/2023
I categoria € 28,32
II categoria € 23,78

 

 

 




Ascom e Centro Missionario Diocesano insieme “per un Natale solidale”

Si rinnova per il diciannovesimo anno consecutivo la collaborazione tra le due associazioni. Con questa edizione verranno finanziati progetti in Perù, a Gaza e a Bergamo.

“Una nota pubblicità diceva che ‘il Natale quando arriva, arriva’. Il messaggio che, probabilmente, voleva lanciare era che il tempo non si può fermare, neanche davanti agli avvenimenti più brutti. Vale anche per questo 2022: il Natale arriva con la guerra, la pandemia, la crisi energetica e noi, nonostante tutto, siamo chiamati a dare il nostro contributo”. Le parole del direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini sintetizzano alla perfezione la nuova campagna per un Natale di solidarietà, promossa da Centro Missionario Diocesano, Ascom Bergamo e Websolidale onlus; una collaborazione che non si spegne da diciannove anni nonostante le tante avversità incontrate ieri e oggi.

L’attenzione verso il mondo della fragilità e della povertà sono al cuore di questa campagna finalizzata in special modo al sostegno di tre progetti missionari: uno a Gaza, in Terra Santa, a favore delle suore di Madre Teresa che si prendono cura dei poveri più poveri; uno in Perù a favore dell’Operazione Mato Grosso che si adopera per costruire reti di sostegno per le famiglie del campo; uno a Bergamo in favore della mensa dei poveri “Fra Alberto Beretta” gestita dai frati Cappuccini che ogni giorno distribuiscono quasi 150 pasti ai senza tetto.

“Dobbiamo pensare – ha continuato Fusini – che questa campagna è un simbolo, un senso di comunità e umanità. Il Centro Missionario ha svolto il solito, grande lavoro. Cerchiamo di prendere quello che di buono c’è anche oggi: aiutiamo, diamo un contributo, stiamo vicini. Solo così potremo vincere le difficoltà e sorridere anche questa volta”.

Numerose le iniziative volte al sostegno di questi progetti: in primis il testimonial dell’iniziativa, una elegante confezione contenente un portatorte, realizzato a mano da alcune sarte volontarie, e con alcune ricette di dolci tipici natalizi di diverse realtà del mondo. Nel cuore della Campagna è collocato il concerto di Natale, occasione preziosa per far giungere a tutti i missionari gli auguri natalizi. Il concerto sarà il 15 dicembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo e sarà affidato al gruppo del Gen Rosso. Nel contesto del Concerto il riconoscimento del Premio Papa Giovanni a tre missionari bergamaschi.

“In questi anni abbiamo finanziato con 1 milione e 500mila euro diverse campagne missionarie nel mondo – evidenza, con entusiasmo, il direttore del Centro Diocesano Missionario di Bergamo don Massimo Rizzi -, un risultato enorme che ci dà la spinta per continuare ogni anno”.

Molto partecipato, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’ADASM, dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Scolastica e dell’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, anche il concorso artistico per le scuole di ogni ordine e grado e per oratori e parrocchie. Gli elaborati dei ragazzi che diventano cartoline solidali sono disponibili alla spedizione attraverso il sito www.websolidale.org: per ogni cartolina spedita, 1 euro verrà donato ai progetti. “In 16 anni di attività abbiamo sostenuto 12 Paesi con 61 progetti realizzati – ha sottolineato il fondatore di WebSolidale Ciro Troccolo -, con oltre 977mila euro donati alle missioni attraverso 185mila cartoline solidali”.

Ma le iniziative non sono finite qua: “Un altro concerto allieterà il cammino verso Natale: venerdì 9 dicembre alle 20.45 nella Chiesa di Sant’Anna in Borgo Palazzo il coro polifonico Gli Harmonici offrirà un’elevazione musicale nell’ambito della quale ci sarà la presentazione del Progetto della Mensa dei poveri dei Cappuccini – ha spiegato don Rizzi -; domenica 18 dicembre nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, alle 10.30, accoglieremo la Luce di Betlemme e presenteremo il progetto di Gaza (la luce di Betlemme continuerà a splendere in Basilica fino al 6 gennaio); martedì 20 dicembre a Pontida, insieme al gruppo dell’Operazione Mato Grosso, ci sarà invece la presentazione del progetto legato al Perù”.

Infine, è in programma anche un progetto che unisce note e solidarietà: il CD “Note di Luce” che verrà diffuso in edizione limitata e gratuita ad offerta libera in favore della Mensa dei Frati Cappuccini, per l’acquisto di un abbattitore. Il CD nasce con la collaborazione di Ars Armonica APS e DN music. Le musiche  sono dirette dal maestro Damiana Natali con l’Orchestra Ars Armonica e il Coro Gli Harmonci (live, Bergamo Chiesa di Sant’Anna 2021). In copertina del supporto anche il QR code per scaricare ed ascoltare la compilation comodamente dalle piattaforme musicali.




Energia, Confcommercio chiede di posticipare la tutela elettrica per le microimprese

Secondo le recenti rilevazioni dell’Osservatorio Energia il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto in un anno del +78%

“Gli incrementi oramai fuori controllo dei valori delle materie prime energetiche, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, rendono necessaria una proroga del termine per il superamento del regime di tutela di prezzo per le microimprese”: è la posizione di Confcommercio sulla scadenza, il 31 dicembre prossimo, della tutela per le microimprese nel mercato dell’energia.

Le microimprese con potenza impegnata inferiore o uguale a 15 kilowatt per le quali cesserà appunto il servizio di maggior tutela sono attualmente circa 1,7 milioni (il 25% dei clienti connessi in bassa tensione diversi dai domestici). Ad oggi, molte imprese continuano a preferire il mercato tutelato perché fornisce maggiori garanzie sul prezzo della fornitura, visto il forte rialzo dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica degli ultimi mesi. “Proprio in questo particolare momento di incertezza e di estrema volatilità dei prezzi dell’energia, non è opportuno rimuovere il servizio regolato di vendita dell’energia elettrica per una platea così ampia di imprese, che stanno già subendo rincari dei prezzi energetici a doppia cifra. Peraltro, la crisi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di venditori sul mercato libero che non saranno in grado nei prossimi mesi di continuare la loro attività, creando così ulteriore instabilità a danno dei consumatori finali”, continua Confcommercio.

“Di fronte alle difficoltà a cui stiamo assistendo – conclude Confcommercio – bene ha fatto l’Autorità di regolazione dell’energia ad inviare una segnalazione a Governo e Parlamento chiedendo di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese. I dati del resto parlano chiaro: le offerte disponibili sul libero mercato sono risultate, spesso, non convenienti rispetto alle tariffe del servizio di maggior tutela, con un livello di spesa annua media prevista costantemente superiore alla spesa dei servizi di tutela, sia per le offerte a prezzo fisso che per quelle a prezzo variabile. Secondo le recenti rilevazioni dell’Osservatorio Energia Confcommercio, il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa, risultando sempre più oneroso rispetto alle tariffe dell’elettricità nel tutelato”.




Il Gran Premio di Monza mette il turbo al turismo nella Grande Bergamo

Pienone negli hotel, indotto stimato in 3milioni e 140mila euro per il terziario bergamasco

Gran premio Monza 2022

Dopo un agosto da incorniciare, con tassi di occupazione anche in città mai toccati nell’ultimo ventennio e l’aeroporto che ha sfiorato il record storico, settembre si avvia nel migliore dei modi per il turismo, mettendo il turbo per il Gran Premio di Monza. Impossibile o quasi trovare posti letto nel week-end in città e nella Grande Bergamo, salvo spingersi fuori, dal lago alle valli. L’entusiasmo Ferrari, al netto delle ultime delusioni sportive, e la voglia di rianimare spalti e tribune del circuito senza le restrizioni delle ultime due edizioni, fanno raggiungere quasi il sold-out come dichiarato dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Radaelli nei giorni scorsi. Ad aggiungere nuovo appeal al Gp la ricorrenza del centenario: il circuito più veloce del mondo, tra la variante Ascari e la curva del Serraglio, è il più antico a ospitare ancora gare di F1, tanto che venne inaugurato il 3 settembre del 1922 con il secondo Gran Premio d’Italia.

L’onda rossa dei tifosi porta vivacità nelle prenotazioni anche a notevole distanza dal circuito, data la difficoltà, a partire in particolare da venerdì nel trovare un posto dove trascorrere la notte. L’effetto Gran Premio sulle prenotazioni, storicamente importante anche per la presenza sul territorio di aziende di primo piano legate all’industria automobilistica, è quest’anno particolarmente impattante: “Già da una settimana si fatica a trovare posti letto negli hotel in città e hinterland, che in buona parte hanno già assegnato le camere da mesi a tour operator specializzati- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. I numeri sono senz’altro da pre-pandemia, ma la passione per il Gp coinvolge quest’anno anche i comuni della provincia, oltre alla Bassa, fino a spingersi nelle valli. Dopo l’agosto migliore per il turismo degli ultimi vent’anni, settembre sta andando oltre le attese: anche la settimana scorsa e quella successiva al Gran Premio sono state particolarmente intense tra arrivi e partenze”.

Il tasso di occupazione degli alberghi della città e della Grande Bergamo sarà del 95%, la quasi totalità degli oltre 10 mila posti letto messi a disposizione delle strutture alberghiere e extralberghiere presenti. Notevole, secondo le stime di Ascom Confcommercio Bergamo, anche l’indotto che per tutto il settore del terziario sarà di 3.140.000 euro per il fine settimana.




Accelera il terziario a Bergamo: fatturati su,+5,8% nei servizi e +2% nel commercio al dettaglio

Nel secondo trimestre l’andamento del comparto risulta migliore delle aspettative, anche per l’effetto dei prezzi; aumentano però le incertezze 

Nel secondo trimestre corre il volume d’affari del settore terziario a Bergamo. E’ quanto emerge dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Bergamo.
In particolare, nei servizi le imprese con almeno 3 addetti mettono a segno una variazione su base annua ancora molto marcata (+20,1%), mentre nel commercio al dettaglio la crescita tendenziale si ferma al +6%. La dinamica più recente è però meglio leggibile dall’analisi delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, indicatore che per i servizi raggiunge il +5,8%, evidenziando un’ulteriore accelerazione della velocità di crescita. Il commercio, che nel primo trimestre aveva evidenziato un rallentamento, si riporta anch’esso su ritmi sostenuti (+2%). I livelli di attività, misurati dagli indici calcolati rispetto al 2010, raggiungono il punto di massimo della serie storica per quello che riguarda i servizi (113,9), mentre si riportano sui valori di undici anni fa nel commercio al dettaglio (94,6). Se quindi i timori di una possibile interruzione della fase di crescita non si sono al momento avverati, anche per l’effetto dell’aumento dei prezzi che contribuisce a “gonfiare” i risultati di fatturato, il clima di fiducia degli imprenditori registra però un peggioramento, indice della grande incertezza che grava sulle prospettive per la seconda parte dell’anno.
Le imprese bergamasche dei servizi hanno archiviato un secondo trimestre decisamente positivo, in linea con quanto avvenuto anche a livello regionale: le variazioni tendenziali (+20,8%) e
congiunturali (+5,7%) registrate in Lombardia risultano infatti molto simili.
La crescita su base annua è guidata soprattutto dai servizi di alloggio e ristorazione, che hanno messo a segno una variazione tendenziale superiore al 50%. Positivi anche i risultati conseguiti dal
commercio all’ingrosso e dai servizi alle imprese.
La “marcia” dei prezzi si conferma molto sostenuta (+3,6% congiunturale), elemento che deve indurre cautela nell’analizzare la dinamica del fatturato: è infatti evidente come la crescita in termini
reali del volume d’affari, ossia al netto dei prezzi, sia sicuramente più ridotta. Il commercio all’ingrosso e le attività di alloggio e ristorazione sono i due comparti dove i prezzi mostrano le
maggiori tensioni. Va tuttavia sottolineato come la velocità di crescita dei listini risulti in lieve rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, quando l’incremento aveva raggiunto il +5%.
Anche il numero di addetti, che nel primo trimestre aveva registrato una diminuzione, mostra una ripresa (+0,5% il saldo tra entrate e uscite nel trimestre).
Le aspettative per l’occupazione rimangono comunque in area positiva (+5 il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione), mentre sul fatturato le previsioni svoltano in area negativa per la prima
volta dopo 5 trimestri: si tratta di un saldo negativo di entità ridotta (-4), ma che ben rappresenta l’incertezza degli imprenditori sulla possibile evoluzione degli affari nella seconda metà dell’anno.

Il risultato del commercio al dettaglio in provincia di Bergamo mostra una crescita più significativa nel trimestre rispetto a quella evidenziata in media regionale: in Lombardia il fatturato
è infatti aumentato del +5,4% su base annua e del +1,5% rispetto al trimestre precedente. L’incremento registrato in provincia riguarda gli esercizi non specializzati, che comprendono
supermercati e minimarket, e soprattutto quelli non alimentari, che dopo il forte calo causato dall’emergenza sanitaria stanno evidenziando una intensa fase di ripresa. Si conferma invece il
trend negativo dei piccoli negozi alimentari.
Ancora più che nel caso dei servizi, la dinamica del fatturato del commercio al dettaglio deve essere considerata con cautela data la spinta crescente fornita dai prezzi. I listini degli esercizi
commerciali mostrano infatti un ulteriore surriscaldamento, raggiungendo l’aumento record del +4,6% su base trimestrale. Il direttore Ascom Confcommercio Oscar Fusini, non nasconde però preoccupazione per i prossimi mesi tra crisi di Governo e conflitto in Ucraina: “Siamo contenti dei dati positivi del terziario. Questa crescita  è dovuta al recupero che il settore ha messo a segno dal 2021. Temiamo però per il futuro. Le aspettative sono negative per i prossimi mesi dove il problema del caro energia e del conflitto in Ucraina si acuiscono anche alla luce dell’attuale  crisi di Governo”. Le valutazioni sugli ordini ai fornitori confermano l’ipotesi di un rafforzamento della crescita: le indicazioni delle imprese segnalano un aumento rispetto allo stesso trimestre del 2021 nel 31,3%dei casi, a fronte di un 22% di giudizi di diminuzione. Il saldo, pari a +9,3, torna quindi positivo dopo il valore nullo registrato nel trimestre scorso. Le scorte vedono una leggera prevalenza di valutazioni di esuberanza rispetto a quelle di scarsità, determinando un saldo (+5,1) in linea con il valore dello scorso trimestre e con quelli del periodo pre-Covid.
Anche il dato occupazionale evidenzia un miglioramento, con la variazione tra addetti a fine e inizio trimestre che si riporta in territorio positivo (+0,8%), confermando la tendenza crescente registrata negli ultimi anni, al di là delle oscillazioni dei singoli trimestri. Le aspettative degli imprenditori mostrano un leggero deterioramento per quanto riguarda fatturato
e ordinativi: nel primo caso il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione si attesta sul valore nullo, mentre nel secondo scende a -7. Si tratta di valori più bassi rispetto all’ultimo trimestre, ma il
calo è di entità limitata e sembra indicare un aumento dei margini di incertezza più che un tracollo del clima di fiducia. Restano invece positive le aspettative in merito all’occupazione.

 




Caro energia, un vero salasso per imprese famiglie

Osservatorio Confcommercio: +61% tra gennaio e aprile 2022 per l’energia elettrica, +21% per il gas; fino al 140% in più da aprile 2021 

Gli aumenti delle bollette sono fuori controllo. Se il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia, il 2022 non potrà che essere etichettato come l’anno della guerra tra Russia e Ucraina e della crisi energetica che coinvolge imprese e famiglie. L’Osservatorio Confcommercio Energia, un’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia, evidenzia come “la forte dipendenza dal gas russo, dovuta ad una politica energetica che negli ultimi anni si è dimostrata poco lungimirante, ha reso ormai indispensabili interventi mirati per il contenimento dei prezzi al dettaglio dell’energia, arrivati a livelli insostenibili. L’annullamento temporaneo degli oneri di sistema deciso dal governo e gli interventi provvisori sulla fiscalità energetica hanno consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche e del gas, ma nonostante ciò i costanti rincari della componente energia continuano a pesare notevolmente sui conti delle imprese”.

Consumi energetici per le imprese

E’ una crescita senza sosta quella del prezzo dell’energia per le imprese del terziario: tra gennaio e aprile 2022, infatti, il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61%, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21%. Allargando il confronto su base annua, tra aprile 2021 e aprile 2022, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110% a +140%. Nel 2022 la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021.

Ad aprile 2022, rispetto alle rilevazioni dello scorso gennaio, si stima un incremento del costo delle forniture di energia elettrica che oscilla tra il 50% fino ad oltre l’80%. In particolare, i dati del primo trimestre 2022 (31 gennaio/30 aprile) testimoniano che la spesa annua per il 2022 in elettricità per un albergo tipo può arrivare fino a circa 137.000 €, con un incremento del 76%, per un ristorante fino ad oltre 18.000 € (+57%), mentre per un negozio alimentare passerà da 23.000 € a 40.000 € (circa il 70% in più), per un bar il conto annuale aumenta del 54%, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare addirittura all’87%. Nel complesso, i comparti del terziario nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, passando da 11 miliardi di eurodi spesa nel 2021 a 27 miliardi di euro, sempre che rimangano stabili o in calo gli attuali prezzi. Numeri pesantissimi che testimoniano ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, il momento di sofferenza delle imprese.

Altrettanto significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas. Si stima che, tra il 31 gennaio ed il 30 aprile 2022, la spesa annuale di gas per tutti i comparti del terziario presi a riferimento è aumentata, arrivando a toccare, in alcuni casi, incrementi pari al 34%. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6.000€ rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l’aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8.000 € delle previsioni di gennaio ai 10.000€ stimati di aprile (+2.000€ di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi – di generi alimentari e non – il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile è del 31%.

Nel confronto tra aprile 2021 e aprile 2022, la “bolletta annuale” di elettricità è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+68.000€), ristoranti (+9.000€), bar (+5.000€), negozi di generi alimentari (+20.000€) e negozi non alimentari (+5.000€).

Incrementi “decisi” anche per la spesa annua per il gas – sempre nel confronto tra aprile 2022 e aprile 2021 – sia per il settore alberghiero (+13.000€) che per i ristoranti (+5.000€). Anche i bar, i negozi di generi alimentari (e non) sono stati colpiti dal “caro gas”, il cui rincaro annuale è pari a circa il 110%.

Consumi energetici domestici

Anche le famiglie hanno sofferto un “balzo” pesantissimo sulle bollette di luce e gas, infatti le tariffe sono più che raddoppiate fra aprile 2021 e aprile 2022. La spesa media annuale di una famiglia tipo, con consumo annuo di 2.700 kWh, sarà di 1.116€ (ossia più del doppio rispetto ai 540€ dell’anno scorso). Per quanto riguarda invece i consumi annui di gas, che per una famiglia tipo sono 1.400 metri cubi, la spesa sarà di 1.731 €. Anche in questo caso, si tratta di un incremento notevole se si pensa che, nel 2021, la spesa media annua si è attestata sui 1.028€ (lo scostamento registrato, per il 2022, è pertanto di +703€). Complessivamente, su quasi 30 milioni di allacci elettrici e 15 milioni per riscaldamento a gas, la spesa complessiva per le famiglie si attesta sui 59 miliardi di euro nel 2022, contro i 32 dell’anno precedente: un aggravio di +27 miliardi di euro sul bilancio delle famiglie che andrà inevitabilmente ad incidere sulla capacità di spesa e sui consumi.

Consumo energetico e impatto ambientale

Abbattere considerevolmente i propri consumi però è possibile. Questo è quanto emerge dalle imprese che hanno seguito i percorsi suggeriti dal sito e dal progetto Imprendigreen Confcommercio. In particolare, le buone pratiche avviate dalle aziende permettono di quantificare un risparmio che si traduce in un minor costo delle bollette e fornisce, al contempo, un contributo all’esigenza di comprimere i consumi di fronte alla crisi energetica internazionale in atto.

 




Bergamo, per quattro giorni un porto di mare per il raduno nazionale Anmi

Fino al 19 giugno eventi e manifestazioni per il raduno nazionale dei marinai d’Italia 

E’ Bergamo la città prescelta per il 2022 a ospitare il Raduno Interregionale dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia. Baschi e solini stellati invaderanno la città orobica a partire da oggi e concluderanno la loro 4 giorni di eventi, convegni e dimostrazioni nella mattina di domenica con la tradizionale sfilata per le vie cittadine. La manifestazione è stata presentata a Palazzo Pirelli nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini. A illustrare il nutrito programma del raduno, tra gli altri, il presidente nazionale dell’ANMI, l’ammiraglio Pierluigi Rosati, il responsabile Comunicazione ANMI, il contrammiraglio Angelo Castiglione, il delegato regionale capitano Alberto Lazzari, e il presidente del gruppo di Bergamo (organizzatore dell’Evento), il tenente di vascello Ernesto Greco. Gli albergatori bergamashi aderenti ad Ascom Confcommercio Bergamo hanno dato la loro disponibilità ad accogliere a prezzi calmierati i marinai che soggiorneranno per questo lungo weekend di manifestazioni ed eventi.
“E’ un grande onore per me e per tutto il Consiglio regionale ospitare qui a Palazzo Pirelli, la ‘casa di tutti i lombardi’, una manifestazione così significativa come il Raduno Interregionale dei Marinai d’Italia – ha commentato Malanchini – . Da domani marinai di ogni età, fieri ed orgogliosi, riempiranno le vie di Bergamo portando tra di noi la loro allegria ma anche la loro serietà e la dedizione al Paese, così ben rappresentata dalla nostra gloriosa Marina”.
Tra i momenti più significativi l’inaugurazione della mostra di modellismo navale, che si terrà domani alle 15 a palazzo Sora. E poi la deposizione della corona al Monumento del Marinaio, alla la presenza delle più alte cariche civili e militari, per la giornata di venerdì, alla quale seguirà la Santa messa presso il Duomo di Bergamo con l’esposizione dell’Effigie di Santa Barbara. E ancora, sabato mattina al Lago d’Iseo, una dimostrazione di salvamento con quattro scenari differenti a cui seguirà la deposizione di una corona d’alloro nelle acque del lago.

Nel pomeriggio, la cerimonia del gemellaggio tra i gruppi ANMI di Bergamo e di Torino, alla presenza del sindaco di Dalmine e del presidente nazionale ANMI. Infine, domenica mattina, il gran finale con la sfilata e la rassegna delle truppe al cospetto delle autorità.

 




Buoni pasto, stop all’accettazione dei ticket il 15 giugno

A Bergamo il mercato vale oltre 70,2 milioni, coinvolti 800 tra pubblici esercizi, alimentari, market e gdo e interessati 58.200 lavoratori 

Per tutta la giornata del 15 giugno i pubblici esercizi e i negozi di alimentari non accetteranno alcun pagamento tramite buoni pasto. Ascom Confcommercio Bergamo aderisce all’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi, Fida- Federazione italiana dettaglianti alimentari, Federdistribuzione, Confesercenti, Coop e Ancd- Associazione nazionale cooperative dettaglianti Conad. Dal 9 giugno, saranno in distribuzione le locandine da esporre nei locali e negli esercizi che accettano i ticket, per dare notizia alla clientela della protesta. Un blocco necessario per far arrivare alle istituzioni l’appello, troppe volte ignorato, per una strutturale riforma di un sistema che, per via di commissioni al 20% (la media è di oltre il 18% del valore facciale del ticket), non è più economicamente sostenibile. A questa iniziativa aderiscono anche le imprese della distribuzione commerciale, dai piccoli esercizi di vicinato fino a supermercati e ipermercati della distribuzione organizzata.

Diego Rodeschini

“Con questa giornata di sospensione del servizio vogliamo sensibilizzare i lavoratori e più in generale i consumatori sulle gravissime difficoltà che le nostre imprese vivono quotidianamente a causa delle elevate commissioni che dobbiamo pagare sui buoni pasto. – dichiara Diego Rodeschini, presidente Gruppo Bar Caffetterie Ascom Confcommercio Bergamo-. Parliamo di una vera e propria tassa occulta che supera anche il 20% del valore del buono, in un momento di grande difficoltà, con consumi ancora decisamente sottotono in pausa pranzo”. A rischio è la stessa spendibilità dei buoni per chi ne dovrebbe beneficiare: “La nostra è una protesta che ha l’obiettivo di salvaguardare la funzione del buono pasto perché se si va avanti così sempre meno aziende saranno disposte ad accettarli, a discapito dei lavoratori che vedrebbero così perdere di ulteriore valore quello che dovrebbe essere un benefit. Insomma, il buono pasto rischia di diventare davvero inutilizzabile- continua Rodeschini- . C’è bisogno di una vera riforma che renda il sistema economicamente sostenibile anche per le nostre imprese che in fin dei conti sono quelle che danno il servizio ai lavoratori. Ma è

Luca Bonicelli

altrettanto urgente far si che la prossima gara Consip da 1,2 miliardi di euro non venga aggiudicata con la logica del massimo ribasso e gli sconti delle precedenti perché saremo sempre noi esercenti a pagarli”. Alla protesta aderiscono anche i negozi di alimentari e market e supermercati: “La situazione è diventata insostenibile ed è giusto dare un segnale in vista della prossima gara d’appalto- commenta Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Gastronomi Salumieri e negozi alimentari Ascom Confcommercio Bergamo-. Bisogna sensibilizzare sulle difficoltà che l’accettazione di ogni singolo buono porta agli esercenti, tra commissioni sempre più insostenibili, difficoltà nei rimborsi e condizioni sempre svantaggiose per chi li accetta in un rapporto di forza che vede le aziende emettitrici dettare in modo unilaterale le regole di mercato. È un servizio che molti negozi vogliono fornire alla clientela, ma che mette a dura prova i nostri conti”.

I numeri dei buoni pasto a Bergamo

Il numero degli esercizi che accettano i buoni pasto a Bergamo e provincia, secondo la stima di Ascom Confcommercio Bergamo, supera quota 800 tra ristoranti trattorie, bar e negozi di alimentari e gdo. Il valore del mercato dei buoni pasto è in crescita anche a Bergamo come per il resto dell’Italia, grazie all’aumento dei lavoratori beneficiari (58.200, 1000 in più rispetto al 2021). e anche del valore medio del buono (1207 euro annuo per lavoratore pari a 5,36 euro medio al giorno). Il valore nominale dei buoni percepiti è di oltre 70,3 milioni ( in crescita di oltre 4 milioni rispetto al 2021). La spesa, secondo la stima Ascom Confcommercio Bergamo, avviene per un valore nominale di 52,7 milioni di euro nei pubblici esercizi e di 17,6 milioni di euro negli alimentari e gdo.