Come sviluppare il tuo negozio per contrastare la concorrenza dell’e-commerce? Lunedì se ne parla in Ascom Bergamo

Il commercio on line “vola” ma i negozi tradizionali non stanno a guardare. Ascom Bergamo Confcommercio lancia un’iniziativa per aiutare i commercianti a fronteggiare la concorrenza delle vendite in rete. Lunedì 18 novembre a partire dalle 10 fino alle 17 alla sede di via Borgo Palazzo 137 di Bergamo l’associazione commercianti organizza “Come sviluppare il tuo negozio. Le nuove opportunità per migliorare, innovare e raccontare l’attività”, una giornata di spunti, esempi concreti e consigli sugli strumenti e le strategie che il mercato oggi offre per innovare e rendere più competitivi i negozi di vicinato. La giornata prevede due momenti, entrambi gratuiti e su prenotazione: la mattina un seminario informativo, il pomeriggio incontri di consulenza individuali sul tema di interesse.

“Il servizio è il terreno sul quale i negozi tradizionali devono giocare per fronteggiare con successo la vendita on line. Il convegno aiuta i commercianti a cogliere le opportunità di sviluppo offerte da innovazione digitale, green economy e economia circolare per fidelizzare i clienti e aumentare i propri affari. Anche nell’ottica di favorire la ripopolazione dei centri storici – sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio -. Parleremo di vetrine interattive, allestimento on demand, illuminazione innovativa, registratori di cassa telematici e soluzioni per riorganizzare e ristrutturare l’attività in chiave sostenibile dando anche consigli pratici per gestire i social network in chiave marketing”.

“I partecipanti potranno inoltre approfondire il tema che più li interessa prenotando un incontro di consulenza gratuito con l’esperto” spiega Giorgio Puppi, responsabile del servizio Innovazione e Digitalizzazione Ascom Bergamo.Alla giornata interverranno Oscar Fusini direttore Ascom Bergamo Confcommercio, Francesco Rossi di Schneider Electric, Pietro Boselli di Modus Tecnologie – EcoXpert Partner Schneider Electric, Luca Ferrando di Vodafone, Pietro Tonussi di Axis Communications, Alessandro Galanti di Teorema, Omar Fogliadini di LIFEdata AI,  Nicola Clauser di Seac spa, Giovanni Collinetti di BrainDrain. Modera Massimiliano Mandarini.

La giornata è a partecipazione gratuita. Per prenotarsi cliccare qui

Per informazioni: Giorgio Puppi tel. 035.4120123

Il programma

 




A Bergamo 38 nuove attività storiche riconosciute. Siamo secondi in Lombardia dietro a Milano

Sono 189 le nuove attività storiche e di tradizione sul territorio regionale in possesso dei requisiti prevista dalla legge regionale 5/2019 e dalla Delibera di Giunta regionale n. 1503 dell’8 aprile 2019. La Regione Lombardia, in particolare l’Assessorato allo Sviluppo economico guidato da Alessandro Mattinzoli, ha infatti terminato l’iter per il loro riconoscimento: le 189 nuove attività sono 133 negozi storici, 47 locali storici e 9 botteghe artigiane storiche. Le attività riconosciute vanno ad arricchire l’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, che comprende 1.765 imprese in totale.

Secondo posto per Bergamo 
Bergamo ottiene un secondo posto con ben 38 attività riconosciute dietro solo a Milano che ne conta 48. Segue Brescia (28), Varese (27), Mantova (26), Como (10), Sondrio (9) Pavia (6), Cremona, Lecco, Monza-Brianza (5), Lodi (3). Si tratta di un attestato che sostiene tutte le attività commerciali con una storia di almeno 40 anni per preservarne i fattori culturali, sociali, economici e per valorizzarne la spiccata identità anche a favore del territorio di appartenenza. La Regione Lombardia riconosce infatti negozi, locali e botteghe storiche caratterizzate dalla continuità secondo diversi aspetti: gestione, insegna, merceologia offerta, ma anche la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di arredi e attrezzature storici Diversi i settori merceologici rappresentati: dai negozi di abbigliamento ai panifici, dai ristoranti alle macellerie.

Nove i riconoscimenti in città
Nove i riconoscimenti assegnati in città: i ristoranti-pizzeria Arlecchino (1967), Il Sole (1969), Da Nasti (1969), (1963), Gennaro e Pia (1974), Birreria del Belvedere (1959), Galleria Previtali (1963) e i negozi Nocenti Pierino (1976), Calzoleria Agazzi (1978) e VerdeVivo (1975).

E 29 in provincia
Di seguito le altre attività che hanno ottenuto il riconoscimento in provincia: Fuselli Sport (1953) ad Almè; Merletti Fiori (1968) ad Almenno San Salvatore; Da Sandro La Busa (1978) ad Alzano Lombardo; Cooperativa di consumo di Bariano (1945); Macelleria salumeria da Claudio (1958) a Bottanuco; Pasini Alfredo snc (1953)a Caprino Bergamasco; La bottega di Pepo (1969) e Panificio Stuani (1940) a Caravaggio; Zanetti gioielli (1964) a Ciserano; a Cologno al Serio Panificio Goisis (1972); a Costa Volpino Torri abbigliamento (1962); a Dalmine Panificio Cornago (1967); a Gandosso Trattoria Pierì (1950), Pasticceria Wender (1957) a Lovere; a Mozzanica Cafè Roma (1963); a Osio Sotto Bar Commercio (1970). Piazza Brembana, Donazelli (1946); Ponte Nossa, Ottica Claseri (1960); Ponteranica, Salumeria Leidi Osvaldo snc (1968); Ranzanico La Romanella (1962); San Pellegrino Terme, ristorante dell’Albergo Centrale (1934); Scanzorosciate, Autosalone Epis (1960); Serina, La Fenice (1965); Sorisole, Panificio Leidi (1943), Spirano, Panificio Beretta (1966); Trescore Balneario, La Conca Verde (1961); Treviglio, Merceria Antignati (1967) e Panificio Testa (1973); Zogno, La Staletta (1979).

A dicembre la consegna degli attestati: quali sono le attività associate ad Ascom
I primi di dicembre si terrà l’evento in Regione Lombardia per la consegna degli attestati e saranno presenti anche le attività associate ad Ascom. Ecco quelle che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento:
In città: Arlecchino, Il Sole, Da Nasti, Gennaro e Pia, Birreria del Belvedere, Galleria Previtali, Nocenti Pierino, VerdeVivo.
In provincia: Fuselli Sport, Merletti Fiori, Da Sandro La Busa, Macelleria salumeria da Claudio, La bottega di Pepo, Panificio Stuani, Zanetti gioielli, Panificio Goisis, Torri abbigliamento, Panificio Cornago, Trattoria Pierì, Cafè Roma, Bar Commercio, Donazelli, Ottica Claseri, La Romanella, Albergo Centrale, Autosalone Epis, La Fenice, Panificio Beretta, La Conca Verde, Merceria Antignati, Panificio Testa, La Staletta.

 

Il marchio identificativo delle imprese iscritte nell’elenco regionale

 

 

Sgravi fiscali e incentivi
Grazie alla norma approvata dal Pirellone a febbraio, che prevede uno stanziamento di 900.000 euro nel triennio 2019-2021 e che apre anche alle imprese artigiane, queste realtà potranno essere sostenute in modo più efficace anche attraverso incentivi, agevolazioni e sgravi fiscali.

I Distretti storici del commercio
La legge regionale consente inoltre alle Amministrazioni locali di concorrere a vedersi riconosciuto il ‘”Distretto storico del commercio”, cioè un’area caratterizzata da un consistente insediamento, prolungato nel tempo, di punti vendita, vie, piazze e mercato cittadino, in un contesto urbano omogeneo e continuo che possa favorire itinerari di visita e fruizione da parte dei visitatori e consumatori. Lo scorso anno venne riconosciuto il primo Distretto storico del commercio in Lombardia al Comune di Busto Arsizio (Va).

 




Metromappa, benvenuti a bordo: online la guida “smart” ai servizi per le imprese

Seguire un percorso di sviluppo imprenditoriale per costruire un portafoglio di servizi mirato alle proprie esigenze: dall’assistenza fiscale a quella sindacale, dalla formazione all’accesso al credito. E ancora sicurezza sul lavoro, business plan, reti d’impresa, e-commerce: sono una trentina le «stazioni» della nuova «Metromappa» di Ascom Confcommercio Bergamo, una guida digitale pensata per le start-up ma anche per le imprese già avviate e che, con le sue linee e le sue stazioni, richiama il grafico di una vera e propria metropolitana.

Ideata per far conoscere la gamma di servizi messi a disposizione agli associati e non (consultabile sul portale dedicato metromappa.ascombg.it) la Metromappa è uno strumento innovativo, finalizzato a facilitare e rendere subito visibile tutto quello che l’Associazione può offrire: «Si tratta di un’iniziativa lanciata a livello nazionale e declinata su ogni delegazione provinciale – sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Se le cinque linee sono infatti univoche per tutte le delegazioni, le singole stazioni cambiano sulla base dei servizi offerti, consentendo così all’utente di entrare in contatto con l’ufficio di riferimento nella propria provincia».

Al centro l’impresa

Al centro c’è l’impresa e la sua necessità di costruire un percorso di sviluppo personalizzato: «La Metromappa è calibrata sulle esigenze delle imprese associate ma anche delle nuove iniziative imprenditoriali e lo fa in modo diretto, semplice e innovativo, rappresentando “l’essere sistema” di Confcommercio sul web – prosegue Fusini -. L’obiettivo è infatti quello di fornire uno spaccato di tutto ciò che la nostra associazione può offrire, creando un collegamento diretto con le imprese e rispondendo alle loro esigenze in tempi brevi».

La rete metropolitana è costituita da cinque linee di colori differenti e ogni linea rappresenta un tema specifico: linea 1 (blu) Istituzionale e Lobby; linea 2 (verde) Consulenza e Gestione Aziendale; linea 3 (gialla) Capitale Umano e Formazione; linea 4 (arancione) Finanziamenti e contributi; linea 5 (viola) Start Up e Innovazione. Percorrendo le cinque linee si incontrano stazioni e fermate che consentono di raggiungere e visitare i 38 servizi proposti dall’Associazione. Al termine del «viaggio» è possibile richiedere informazioni sui servizi selezionati contattando il referente indicato tramite mail o telefono.

 

 

La Metromappa di Ascom

Entrando nel dettaglio della Metromappa di Ascom Confcommercio Bergamo, le 5 linee rappresentano le macroaree di interesse, mentre gli snodi le singole esigenze imprenditoriali. Si comincia con la linea 1, che è quella più istituzionale e di rappresentanza, le cui stazioni propongono una panoramica dei servizi dell’associazione. La linea 2, invece, è legata alla gestione d’impresa: si parte dalla consulenza generale agli associati e prosegue con tutti i servizi che vengono erogati sul tema della gestione aziendale: contabilità e assistenza fiscale, paghe e adempimenti sul lavoro, sicurezza sul lavoro e pratiche amministrative. Le risorse umane sono il filo conduttore della linea 3 e le «fermate» vanno dai corsi abilitanti a quelli obbligatori fino alla formazione enogastronomica. La linea 4 è dedicata a finanziamenti e contributi: si va dall’assistenza Fogalco, la cooperativa di garanzia di Ascom, ai contributi erogati dagli enti bilaterali fino alla consulenza sui fondi pubblici. L’innovazione, infine, è il binario della linea 5: si parte dall’assistenza agli aspiranti imprenditori per arrivare ai servizi collegati allo sviluppo aziendale come internazionalizzazione, e-commerce e innovazione, social media marketing e reti d’impresa.

«Il lavoro è durato mesi e abbiamo ragionato sulle quelle esigenze imprenditoriali che non trovavano risposta, attribuendo un referente interno per ogni servizio – conclude Fusini -. La metromappa, infatti, non è un’infografica fine a se stessa o una schema statico dei servizi di Ascom ma un modello di consulenza pensato per variare nel tempo, sulla base delle esigenze degli imprenditori calibrate sulle aree operative di Ascom. In quest’ottica, la Metromappa è servita anche a noi per perfezionare l’organizzazione interna e velocizzare la nostra capacità di fornire risposte in tempi brevi».




Alberghi verso il tutto esaurito per il ponte di Ferragosto

In città e sui laghi record di stranieri, sulle valli le presenze sono in leggera flessione e sono quasi tutti italiane. Sul Lago d’Iseo tedeschi. olandesi e francesi si fermano fino a due settimane. Lovere registra + 6% di visitatori.
L’estate 2019 conferma il trend per il turismo di Bergamo e del territorio. I visitatori si mantengono sui numeri dello scorso anno in città, mentre nelle valli si registra una leggera flessione delle presenze, che oscilla tra il 10 e il 20%. Sui laghi c’è molta vivacità, soprattutto a Lovere dove il dato è +6% di turisti.
E se i visitatori della città si fermano 1-2 giorni, in montagna piace ancora la classica settimana, che in alcuni casi si allunga a 10 giorni, e sul lago d’Iseo – per la prima volta – molti turisti stranieri scelgono la vacanza lunga fino a due settimane.
Per Ferragosto ci si aspetta il tutto esaurito un po’ ovunque. Secondo una tendenza che si è radicata negli ultimi anni, le prenotazioni tendono infatti ad arrivare spesso last minute, soprattutto per le festività, per cui i dati potrebbero crescere ulteriormente.
È quanto emerge dal sondaggio fatto da Ascom Confcommercio Bergamo su un campione di strutture a Bergamo e fuori città. Ecco le tendenze in dettaglio.
La città – Bergamo in questo inizio estate registra numeri record di visitatori stranieri, ma rimane meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica dove soggiornare per le vacanze. 

Sulle valli – Le località di montagna, probabilmente anche a causa dell’instabilità del clima, soffrono un po’: le presenze rispetto all’estate 2018 sono meno numerose, con cali fino al 20%. Ma la previsione degli albergatori è di esaurire tutte le camere per il weekend lungo di ferragosto. 

A San Pellegrino, a parte gli abitué italiani che anche quest’anno hanno deciso di tornare, sono pressoché tutti turisti stranieri, tedeschi, olandesi, belgi e francesi, e il soggiorno è per lo più di due-tre notti. Tra gli albergatori c’è chi per aiutare le prenotazioni ha abbassato le tariffe. 
Foppolo registra il calo di turisti più pronunciato (- 20%), con tante richieste per Ferragosto ma poche conferme per il momento. I visitatori sono tutti italiani e si fermano per 5/7 giorni. A Clusone clima sottotono rispetto alle attese, con un turismo fatto per lo più da clienti affezionati che ritornano in Valle Seriana per l’abituale settimana di vacanza. Numeri in linea con la scorsa estate per la Valle Imagna scelta da turisti quasi tutti italiani che soggiornano anche per 10 giorni. 

Sui laghi – Mentre sul Lago di Endine la stagione non è ancora partita e si lavora a rilento con soggiorni in media di 3 giorni e turisti per lo più stranieri (in particolare belgi e francesi), sul Lago d’Iseo il flusso dei turisti è vivace. I visitatori stranieri sono ulteriormente in crescita, secondo la tendenza iniziata dopo l’esperienza del ponte di Christo (The Floating Piers), e per Ferragosto le camere sono già quasi tutte esaurite: chi vorrà passare i prossimi giorni sul lago dovrà quindi affrettarsi a confermate la prenotazione.

A Lovere le presenze sono anche migliori della scorsa estate (+6%), con tanti gruppi di turisti provenienti dall’estero – Nord Europa, Germania e Francia – e coppie e famiglie da tutta Italia. A Sarnico il mese di luglio ha visto moltissime cancellazioni nelle strutture a causa delle precipitazioni violente e probabilmente anche per le elevate temperature registrate nel Nord Europa che hanno convinto i turisti olandesi &c a fermarsi sui laghi vicini. Già nei primi giorni di agosto le prenotazioni sono comunque tornate ad arrivare e per ferragosto è ormai quasi tutto al completo. La novità è che i soggiorni si allungano: non c’è più solo la vacanza ‘mordi e fuggi’ legata ai voli di Ryanair con le classiche 2-3 notti. Diversi turisti dalla Francia, Germania e Gran Bretagna scelgono il lago bergamasco per fare la settimana e anche due settimane, soprattutto nelle case vacanza. Merito anche dei tantissimi eventi e delle numerose esperienze che vengono proposti nel mese di agosto sul lago: aperitivi in barca, concerti sul battello, sagre, escursioni in canoa. 

“La città sta mantenendo i dati dell’anno scorso ma le presenze potrebbero essere anche superiori qualora il sommerso venisse alla luce. Ricordiamoci che c’è una grossa componente del turismo che sfugge a questi dati statistici – evidenzia Giovanni Zambonelli presidente di Ascom e del Gruppo Albergatori Ascom che aggiunge – Bergamo è ancora meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica. In questo senso c’è un mercato da costruire e il nuovo board di Visit Bergamo ha le competenze per farlo perché ha una visione non ‘bergamocentrica’”. 

Giovanni Zambonelli

“L’impegno per le prossime stagioni è di valorizzare la destinazione Bergamo come città e provincia, costruendo dei pacchetti con soggiorni in città e escursioni in provincia e viceversa – dice Giorgio Beltrami presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie Ascom e presidente di Visit Bergamo   – in questo modo il prodotto Bergamo sarà più ampio e ciò porterà ricadute positive sia per la città che per la provincia”.




A Bergamo record di turisti stranieri, sono oltre un milione

Bergamo piace sempre di più, soprattutto ai turisti stranieri. La nostra provincia ha superato il traguardo del milione di visitatori oltre confine ed è un record per la nostra provincia. Secondo i dati dell’Osservatorio turistico della Provincia nel 2018 sono state due milioni e 340.788 le presenze (turisti che hanno pernottato almeno una notte sul territorio) e un milione e 212.980 gli arrivi. Rispetto al 2017 le presenze in Bergamasca sono aumentate del 2%, dato calcolato dalla media tra la percentuale di crescita di pernottamenti di turisti stranieri (+7,1% sul 2017) e quella delle presenze di turisti italiani (-1,7%% sul 2017).
Anche per il 2018, quindi, si registrano la progressiva internazionalizzazione turistica di Bergamo e provincia e il ridimensionamento dell’incisività del turismo nostrano, che è passato dal 65,3% del 2008 al 55,7% del 2018 sul totale delle presenze. La provincia di Bergamo raggiunge il 5° posto, tra le province lombarde, in termini di numero di pernottamenti e  per la prima volta, il numero delle presenze di turisti stranieri supera il milione.

In città per la prima volta il comparto extraalberghiero supera quello alberghiero
Gli ultimi anni hanno visto anche il consolidarsi del comparto extralberghiero e la conseguente crescita delle presenze turistiche in questo tipologia di struttura (+6,4 nel complesso e +17,2 le variazioni delle presenze straniere presso b&b, case vacanze ecc). Mentre a livello regionale e provinciale la maggior parte dei turisti sceglie ancora le strutture alberghiere per i propri pernottamenti (rispettivamente 71,2% e 50,8%),  in città le presenze in strutture extralberghiere hanno superato, per la prima volta, quelle in esercizi alberghieri. 

I tedeschi i turisti stranieri più affezionati
Tra i Paesi di provenienza dei turisti stranieri anche nel 2018, la Germania rappresenta la comunità più cospicua (11,5% del totale delle presenze straniere), seguita dalla Francia, dalla Spagna e dalla Polonia la quale si posiziona, con un balzo in avanti rispetto agli anni precedenti, al quarto posto facendo registrare un incremento nel numero delle presenze pari a +23,5%rispetto al 2017  Molto felici anche le performances della Romania (+29,5%), della Russia (+17,2%) e dell’Ucraina (+107,5%). A conferma di quanto già evidenziato nel Rapporto 2017 del presente Osservatorio turistico, anche la Bergamasca, così come il resto delle mete turistiche dell’Italia del Nord Est ed alcune altre aree balneari della penisola, è interessata dal progressivo consolidamento del mercato dei turisti provenienti dall’Est Europa.

La permanenza media è di 1,8 giorni
Anche nel 2018 si conferma la marcata brevità della permanenza media la quale si attesta, nel settore alberghiero, attorno all’1,8 giorni mentre, nell’extralberghiero, sul 2,3 (esattamente come nell’anno precedente) per una media di 1,9 giorni. Si tratta di un fenomeno globale che ha colpito anche la Lombardia la cui media, nel 2018, è pari a soli 2,4 giorni (6,2 la media nazionale).

Oltre trentamila i posti letto
La crescita dei flussi rispecchia naturalmente l’enorme crescita del sistema di accoglienza turistica della provincia di Bergamo che al 31 dicembre 2018 contava 1.890 strutture per un totale di 30.101 posti letto. Anche nel 2018 la capacità complessiva, in termini di posti letto, è infatti aumentata di 329 unità rispetto al 2017 e di 1.365 nel decennio 2008-2018. (Tab. 1.2 e Tab. 1.4).

Cosa è cambiato negli ultimi dieci anni 
La ricettività extralberghiera è stata caratterizzata da un fortissimo incremento (+1365 strutture e + 9211 posti letto), un vero e proprio moltiplicarsi di quasi tutte le tipologie di strutture e soprattutto di case ed appartamenti vacanza, foresterie lombarde e locande che sono passate da 62 a 1.078 strutture dal 2008 al 2018 per un aumento di posti letto da 673 a ben 6.566.
La ricettività alberghiera ha fatto registrare un decremento di 18 unità (per un totale di -553 posti letto) principalmente classificate come strutture ad una o due stelle. La contrazione dell’offerta alberghiera è una tendenza in atto anche a livello regionale: il calo dell’1,5% di Bergamo è in linea con il dato medio regionale.

 “Siamo davvero soddisfatti nel constatare anche per il 2018 il trend positivo relativo ai flussi turistici e cogliamo con grande entusiasmo il processo di espansione e soprattutto di internazionalizzazione di questo importante segmento dell’economia bergamasca – commenta il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli -. L’ampliamento dell’offerta in termini di capacità ricettiva soprattutto del settore extralberghiero (+ 110% negli ultimi 4 anni)  ha rappresentato in questi anni una grande opportunità di sviluppo per  il nostro territorio, che  i bergamaschi hanno saputo cogliere con il grande spirito di imprenditorialità che da sempre li caratterizza”.
“L’andamento degli arrivi dimostra una forte crescita dell’attrattività del nostro territorio che possiede caratteristiche distintive grazie al ricco patrimonio storico – culturale, alle importanti eccellenze naturalistiche e alle pregiate raffinatezze enogastronomiche locali che consentono al visitatore di vivere un’esperienza turistica unica, diversificata e appagante in termini di benessere – aggiunge Claudio Bolandrini consigliere delegato al Turismo -. La strategia dei prossimi anni dovrà essere quella di proseguire nel lavoro di costruzione di reti e collaborazioni con tutti i soggetti istituzionali ed economici che possono permettere la valorizzazione dei diversi prodotti turistici integrando le opportunità della nostra offerta territoriale”.

Scarica il rapporto 2018




Via libera della Camera alla legge libro. Botti (Librai Ascom): È un cambio di passo storico”

Via libera della Camera alla proposta di legge per la promozione e il sostegno alla lettura. Il provvedimento prevede, tra le altre novità, il tetto del 5% di sconto sulla vendita di libri (inclusi quelli venduti per corrispondenza o tramite internet), elevato al 15% per i libri adottati dalle istituzioni scolastiche. Solo una volta all’anno i punti vendita potranno applicare sconti fino al 15%. 
Le case editrici, per un solo mese all’anno, potranno offrire sul prezzo di vendita dei propri libri sconti fino al 20% con esclusione di quelli pubblicati nei sei mesi precedenti la promozione. La normativa introduce inoltre numerosi interventi a sostegno della lettura: un premio annuo di 500mila euro per la città capitale del libro, che prenderà vita sul modello della capitale della cultura; la nascita del bollino di qualità per le librerie; soldi alle scuole per la formazione di personale che si occupi delle biblioteche interne; e “patti locali” con reti di pubblico e privato per incentivare la lettura.

Approvata alla Camera con 406 voti favorevoli e l’astensione solo di Forza Italia, il provvedimento si avvia a diventare legge, seppure parzialmente decurtato nei fondi. Ora il testo andrà al Senato, dove comunque dovrebbe arrivare in qualche modo blindato.

Se la legge sul libro entrerà in vigore sarà un cambio di passo storico per la cultura e per i librai indipendenti“. Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai Ascom Bergamo Confcommercio, esprime grande entusiasmo rispetto alla normativa definita “salva librerie'”.

Le statistiche dicono che gli italiani leggono poco e sempre di meno. Le notizie diffuse in questi giorni sui risultati delle prove Invalsi tratteggiano un quadro sconfortante. Il rilancio delle biblioteche nelle scuole sarebbe molto positivo per le ricadute in termini di cultura nei ragazzi – dice Botti -. Come librai, il tetto sugli sconti del 5% permetterà alle librerie di giocare ad armi pari con la grande distribuzione e questo premierà la qualità nella vendita dei libri e la competenza quindi i librai che offrono consigli e organizzano eventi. Fissare un limite del 5% sugli sconti permetterà alle librerie anche di avere un po’ più di margine e quindi di poter investire di più nel negozio. In questo modo si innesterà un circolo virtuoso. Molto positivi anche gli incentivi fiscali alle librerie che avranno lo stesso effetto di liberare risorse da spendere nei negozi e molto bene la carta cultura di 100 euro per le famiglie in situazioni di fragilità economica“.

Cristian Botti

 



Al via i saldi estivi, parte la caccia all’affare

Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) 3,5

Numero famiglie italiane (milioni) 26,0

Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) 15,6

Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) 224

Numero medio dei componenti di una famiglia 2,3

Acquisto medio per persona (euro) 97

Fonte: elaborazione Ufficio Studi Confcommercio

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

La solidarietà dei Giovani Ascom per la sindrome di Angelman

Giovani e solidarietà. È giunto alla sua tredicesima edizione l’evento promosso dal Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo che unisce musica, convivialità e divertimento alla solidarietà. La manifestazione quest’anno si svolge giovedì 13 giugno. Location d’eccezione per l’edizione 2019: l’Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon (via del Convento 1).

A beneficiare dell’iniziativa è l’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare i bambini e i ragazzi affetti dalla sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. Si stima che nella nostra provincia i malati possano essere fino a 50.

“Il nostro evento annuale è tradizionalmente legato alla solidarietà verso i bambini che, nonostante la loro giovane età, dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie, e a loro va tutto il nostro sostegno – afferma Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo -. I negozi di vicinato sono da sempre al servizio dei loro clienti e attenti ai loro bisogni. La solidarietà e l’attenzione al bisogno sono quindi punti cardine di chi opera nelle nostre attività. Il nostro evento annuale è anche occasione per conoscersi, confrontarsi e fare gruppo, cosa di cui sia l’associazione che le nostre imprese hanno gran bisogno”.

“L’evento promosso dai nostri giovani imprenditori rappresenta un’occasione per valorizzare il ruolo delle nuove generazioni nelle imprese del terziario – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Sono loro i più consapevoli e ricettivi dei cambiamenti in atto e ci insegnano ad interpretarlo attraverso nuove competenze. Il gruppo in questi 14 anni è stato fucina di idee e iniziativa che sono risultate preziose per l’Associazione”.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni. Tre i presidenti che si sono susseguiti: Ettore Coffetti, presidente dal 2005 al 2013, che ora è a capo del Gruppo Macellai Ascom; Luca Bonicelli che ha assunto l’incarico dal 2013 al 2017 e ora presiede il Gruppo Gastronomi; dal 2017 Alessandro Capozzi che ricopre anche la carica di vicepresidente del Gruppo Albergatori.

La serata benefica avrà inizio alle 20.30 e prevede un primo momento di saluti istituzionali, a cui seguirà la presentazione dell’Associazione Angelman da parte di Lucia Patelli. La cena a buffet nei due chiostri dell’Abbazia sarà accompagnata da musica dal vivo. Durante la serata sono previste visite guidate alle sale e alla Chiesa del Monastero con le guide dell’associazione Inchiostro – Itinerari e incontri d’arte. Alle 22 è in programma lo spettacolo di cabaret da “Zelig Lab on the road” con Beppe Altissimi, comico e cabarettista.

Il ricavato della serata sarà destinato al progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman”, database innovativo realizzato da Associazione Angelman e From-Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo, che raccoglie i dati clinici dei malati da tutta Italia per sviluppare nuove terapie e migliorare l’assistenza medica dei pazienti. Il costo della cena è di 35 euro a persona. Per informazioni e iscrizioni: 035 4120135 – alessandro.rota@ascombg.it. Per iscriversi cliccare qui

L’ASSOCIAZIONE ANGELMAN

L’Associazione Angelman onlus è nata da una famiglia di Credaro nel 2012 per aiutare la ricerca sulla sindrome di Angelman. Il sodalizio coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione. Per maggiori info: pagina Facebook Associazione Angelman – www.associazioneangelman.it.

Il menù è curato da Vicook.

Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo

 




Bando Inail. Contributi per le imprese che investono in sicurezza

Nei giorni scorsi è stato pubblicato il Bando ISI INAIL a valere per l’anno 2019 finalizzato a supportare con un contributo a fondo perduto le imprese che investono in sicurezza. A livello nazionale sono stati stanziati quasi 370 milioni di euro di cui oltre 56 milioni di euro a favore delle imprese ubicate in Lombardia.
Le domande possono essere presentate dall’11 aprile fino al 30 maggio 2019 nel sistema INAIL. La data di apertura dello sportello informatico per l’invio (click day) sarà reso noto a partire dal 6 giugno 2019. Sono escluse dall’agevolazione le imprese che abbiano ricevuto l’agevolazione per uno degli avvisi ISI INAIL 2015, 2016 e 2017.Le spese ammesse a finanziamento devono essere successive al 30 maggio 2019.

ASSE 1

PROGETTI AMMISSIBILI

– Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori che ricadano in una delle seguenti tipologie: Riduzione del rischio chimico;Riduzione del rischio rumore mediante la realizzazione di interventi ambientali o sostituzione di macchine; Riduzione del rischio da vibrazioni meccaniche; Riduzione del rischio biologico;Riduzione del rischio di caduta dall’alto; Riduzione del rischio infortunistico;Riduzione del rischio da lavorazioni in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.
– Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
– Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

BENEFICIARI:
imprese ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane (sono escluse le imprese dei settori pesca, tessile-confezioni-articoli in pelle e calzature oltre alle micro e piccole imprese del settore di produzione primaria.

ASSE 2

PROGETTI AMMISSIBILI
Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi.

BENEFICIARI:
imprese ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane;enti del terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore o ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.Sono escluse le micro e piccole imprese dei settori pesca, tessile-confezioni-articoli in pelle e calzature oltre alle micro e piccole imprese del settore di produzione primaria.

ASSE 3

PROGETTI AMMISSIBILI
Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

BENEFICIARI:
imprese ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane. Sono escluse le micro e piccole imprese del settore di produzione primaria.

ASSE 4

PROGETTI AMMISSIBILI
Progetti di investimento per imprese operanti in specifici settori.

BENEFICIARI:
micro e piccole imprese dei settori pesca, tessile-confezioni-articoli in pelle e calzature ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane.

ASSE 5

PROGETTI AMMISSIBILI
Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria

BENEFICIARI:
micro e piccole imprese del settore di produzione primaria.Ammontare dell’agevolazione Assi 1, 2 e 3: contributo in conto capitale nella misura del 65% con un tetto massimo erogabile di Euro: 130.000,00

Asse 4
contributo in conto capitale nella misura del 65% con un tetto massimo erogabile di Euro: 50.000,00

Asse 5
contributo in conto capitale nella misura del 50% (per i giovani agricoltori) e del 40% (per la generalità delle imprese agricole) con un tetto massimo erogabile di Euro: 60.000,00.

Per avere assistenza nella presentazione delle domande contattare Matteo Milesi – Sportello del Credito Fogalco al numero 035.41.20.210 – mail matteo.milesi@fogalco.it.




Sangalli: “Scongiurare l’aumento dell’Iva con un percorso rigoroso e credibile”

Si è chiusa la ventesima edizione del Forum Confcommercio di Cernobbio, tradizionale momento di confronto sui temi economici che interessano il mondo del commercio. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha colto l’occasione per sostenere tre proposte per rilanciare l’economia.

La prima riguarda l’esclusione degli investimenti pubblici cofinanziati dai fondi europei dal computo del deficit rilevante ai fini dei “patti” di finanza pubblica europea. “Se ne gioverebbe la capacità complessiva dell’Europa di investire sul suo futuro: a partire dalle reti infrastrutturali e dagli investimenti in innovazione e capitale umano – ha detto – Ma anche in riferimento ai temi dell’agenda urbana ed ai processi di rigenerazione urbana come parte integrante di un modello di crescita europeo più sostenibile: a livello ambientale, economico e sociale”. “Sono temi e processi rispetto ai quali il terziario di mercato che Confcommercio-Imprese per l’Italia rappresenta, può svolgere un ruolo determinante. Può svolgerlo, perché il terziario esprime – tanto a livello europeo, quanto a livello italiano – oltre il 59% del valore aggiunto, ed una decisa valorizzazione del terziario di mercato non potrebbe che contribuire positivamente a rafforzare la crescita.

La seconda proposta riguarda il mercato unico, ed è “il completamento dell’Unione bancaria, che “agevolerebbe la circolazione dei capitali ed attenuerebbe squilibri di credito e di investimenti. La terza proposta è infine la messa a terra del principio stesso mercato, stesse regole, con la proposizione di un’efficace web tax europea. Una Unione cioè dotata di un comune schema di garanzie dei depositi. Una Unione bancaria “effettiva” agevolerebbe la circolazione dei capitali ed attenuerebbe squilibri di credito e di investimenti”.

La terza proposta è la messa in campo di un’efficace web tax europea.”Perché la competitività europea sul digitale va perseguita, ma un’equa tassazione delle multinazionali del web è davvero una regola di base per il corretto funzionamento dei mercati dei prodotti e dei servizi e per il giusto finanziamento della spesa pubblica. L’accantonamento deciso in sede Ecofin, lo scorso 12 marzo, ed il semplice rinvio alla definizione di un accordo internazionale in sede OCSE dimostrano come su questo tema l’Europa rischia di rinunciare al proprio ruolo di assicurare il principio “stesso mercato stesse regole”. Dopo questi richiami sulla manutenzione straordinaria dell’Unione europea, torno brevemente al quadro generale del nostro Paese”.

Nel corso del Forum sono state illustrate le previsioni dell’Ufficio Studi Confcommercio: secondo le proiezioni, per il 2019, PIL e consumi in crescita frazionale dello 0,3%; per il 2020, PIL e consumi in crescita di mezzo punto. A condizione che, ovviamente, non scattino le clausole di salvaguardia IVA.

“La nostra richiesta di fondo – ha detto Sangalli – è che a partire dall’ormai prossimo Documento di economia e finanza per il 2020 – si delinei un percorso rigoroso che consenta di scongiurare l’aumento dell’Iva che renderebbe il biennio 2020/2021 pesantissimo per famiglie e imprese. Lo si può fare rimettendo in moto investimenti e crescita e trasformando in cantieri ed opere gli oltre 100 miliardi di euro programmaticamente disponibili nel nostro bilancio pubblico per interventi infrastrutturali. Lo si può fare misurandosi sino in fondo con i nodi della spending review, della dismissione di patrimonio immobiliare pubblico e del contrasto e recupero di evasione ed elusione fiscale. Un punto è chiaro: bisogna agire subito, rafforzando così la nostra posizione nei confronti della Commissione europea che verrà dopo il voto del 26 maggio”.

Economia, la frenata durata vent’anni

In apertura del Forum è stato presentato anche il rapporto ‘L’euro compie vent’anni’, stilato dall’Ufficio Studi Confcommercio. Dallo studio emerge che negli ultimi vent’anni la crescita nell’Ue e nell’Unione economica e monetaria ‘ha subito un costante e progressivo rallentamento, senza variazioni significative dei divari tra tassi medi di incremento del Pil relativi ai singoli Paesi membri e/o alle aree’. In altre parole, le nazioni caratterizzate da dinamiche meno elevate, tendono a patire in modo costante il distacco dalle economie più vivaci. Un Paese che manifesta una strutturale differenza negativa nei tassi di crescita è l’Italia”.

Nel ventennio 1999-2018 il tasso medio di crescita dell’Italia (+0,4%) è stato paria circa un quarto della media dell’Ue (+1,6%), di Francia (+1,5%) e Germania (+1,4%) e un quinto di Spagna (+2%) e Regno Unito (+1,9%). Un confronto significativo si può fare usando il Pil pro capite e i consumi trasformati in standard di potere d’acquisto (Spa): in questo caso emerge un peggioramento della posizione dell’Italia (96% rispetto alla media Ue), con la sola Spagna (91,6%) a segnare una performance peggiore, mentre la migliore è la Germania (123,5%). Una nota positiva per il nostro Paese è che i consumi privati hanno evidenziato una migliore tenuta negli anni della prolungata crisi. Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2018 l’Ue contava 239 milioni di occupati, di cui 158,2 milioni nell’Uem. Rispetto al 2013, nel periodo della crisi finanziaria ed economica, quando è stato toccato il minimo, l’occupazione nel 2018 è aumentata di 14,6 milioni nei Paesi Ue, di cui 9,3 milioni nella zona euro.

L’Italia, con la crescita degli ultimi anni (+946.000 nel 2013-2018) ha recuperato quasi interamente il numero di occupati persi durante la crisi (circa un milione di occupati in meno), mentre Germania e Regno Unito hanno registrato un incremento dei posti di lavoro di oltre il 10% dal 2007 ad oggi, così come tutti i Paesi del gruppo Nord-Europa (in particolare Lussemburgo, Svezia e Austria). Dal 2013 il tasso di occupazione europeo ha iniziato una lenta risalita (nel 2018 media del 73% nella fascia 20-64 anni, con un obiettivo del 75% nel 2020), ma l’Italia è penultima con il 62,9%, seguita solo dalla Grecia con il 59,4%.Per quanto riguarda infine la stretta attualità, Confcommercio ha tagliato stime di crescita per il 2019, da +1% a +0,3%, mentre nel 2020 è atteso un aumento dello 0,5%, ma solo con l’ipotesi di totale disinnesco delle clausole di salvaguardia sull’Iva (costo operazione stimato a 23,1 miliardi di euro). Con l’aumento dell’Iva sono attese più tasse per 382 euro a testa e 889 euro a famiglia.

“La nostra prospettiva – ha osservato Sangalli – è quella di un Paese fondatore che non rinuncia a chiedere all’Europa di confrontarsi con i temi cruciali del nostro tempo. Penso soltanto al grande tema dei flussi migratori, per il quale vale quello che noi ripetiamo per il sistema delle imprese: che non c’è vera integrazione senza legalità. Ma penso anche all’importanza delle politiche di riequilibrio territoriale che tanta importanza assumono per il nostro Paese”.

“Da parte nostra, abbiamo ritenuto necessario in questo Forum di avanzare in particolare tre proposte che ti richiamo velocemente.