Impianti di risalita e piste da sci, 1,8 milioni dalla Regione. “Grande opportunità per Bergamo”

“Confermando l’attenzione di Regione Lombardia al mondo della montagna, abbiamo deliberato i criteri per l’assegnazione dei contributi per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente nei nostri comprensori. Far vivere le montagne, che rappresentano il 40% del territorio lombardo, vuol dire far vivere l’economia lombarda con tutte le sue vallate e salvaguardare migliaia di posti di lavoro”. Così l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi ha commentato l’adozione, da parte della Giunta su sua proposta, della delibera per gli impianti di risalita e per le piste da sci con neve artificiale.  “Gli impianti di risalita le piste da sci rappresentano un importante fattore di competitività economica della provincia di Bergamo ed elemento turistico di traino – ha ricordato Rossi –  soprattutto nel periodo invernale, ed una rilevante fonte di occupazione per i comprensori montani. Le società di gestione degli impianti di risalita hanno sostenuto negli anni costi di gestione crescenti per garantire un adeguato livello di innevamento artificiale. Questo provvedimento, venendo incontro alle esigenze degli operatori del territorio, rappresenta una grande opportunità per la provincia di Bergamo”.
“Con questo provvedimento vogliamo proseguire nella strada iniziata con i primi due bandi del 2013 e 2015. Allora abbiamo aiutato i proprietari ad ammodernare le infrastrutture offrendo un servizio sempre migliore e al passo con i tempi che ha permesso alla Lombardia di essere leader nel settore. Oggi aiutiamo i gestori nella loro azione quotidiana di contenimento dei costi, partendo dalla consapevolezza che salvare un impianto vuol dire salvare un’intera vallata, salvaguardando posti di lavoro e identità. A sostegno della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente – ha spiegato Rossi – mettiamo a disposizione 1,8 milioni di cui 400mila euro nel bilancio 2017 e 1,4 milioni in quello del 2018. Speriamo – ha proseguito – di poter implementare questi fondi arrivando al tetto massimo di 5 milioni”.
Si tratta di una delibera che attua la legge regionale sullo Sport che è la 26 del 1° ottobre 2014 e che ha introdotto specifici capitoli per gli sport della montagna sia per quanti li praticano sia per coloro che li insegnano o gestiscono le strutture. La delibera adottata vede tra i beneficiari soggetti pubblici e privati che, alla data della presentazione della domanda, siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci presenti sul territorio lombardo e che potranno ricevere un contributo massimo di 125.000 euro”.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

L’intervento consiste nell’assegnazione di contributi a fondo perduto per il sostegno della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci con macchinari per la produzione di neve programmata. Tra le spese ammissibili i consumi di energia elettrica, quello di carburante dei mezzi per la battitura delle piste e per l’approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata. “L’obietto della misura adottata – ha concluso l’assessore Rossi – è quello di favorire e potenziare la fruizione, in sicurezza, delle piste da sci nei comprensori sciistici lombardi, garantire la pratica degli sport della neve in assoluta tranquillità destinando risorse al nostro patrimonio montano e a quanti vi operano gestendo impianti e piste per evitare le sofferenze registrate negli anni passati”.

 




Enogastronomia, Bergamo protagonista alla tv russa

troupe in val gandino - CopiaBergamo entra nelle case dei russi. Turismo Bergamo ha infatti ospitato nei giorni scorsi la troupe televisiva del programma “Poedem Poedim!” – Andiamo e mangiamo – della popolare emittente NTV. L’iniziativa si è sposata perfettamente con East Lombardy, la Regione Europea della Gastronomia 2017, e per questo motivo ha visto il coinvolgimento, oltre che di Bergamo, anche del territorio di Brescia. Dal 13 al 15 marzo, la troupe russa ha girato per la città e la provincia –  dall’Urban Center al Sentierone, da via XX Settembre a Piazza Vecchia, da San Vigilio all’Accademia Carrara fino a Gandino – filmando le bellezze architettoniche e facendo interagire il presentatore del programma con la gente del posto, mentre gustava i prodotti della cucina bergamasca. Tutte le tappe sono state improntate sull’enogastronomia con scene rubate all’opera e ai cartoni animati. Il protagonista della trasmissione, l’americano John Warren, volto notissimo in tutta la Russia, nonché uomo d’affari ed esperto di cucina, ha vestito i panni di Arlecchino, di Truffaldino e nelle vie di città alta ha incontrato Masha e l’Orso, i protagonisti dei uno dei più amati cartoni animati russi.

Tra le esperienze enogastronomiche non è mancato l’assaggio di polenta con fonduta di taleggio DOP e tartufo, ricetta di punta del prodotto My Cooking Box di East Lombardy, preparato per l’occasione dalla chef Petronilla Frosio, ambasciatrice della Regione Europea della Gastronomia. Mercoledì la troupe ha fatto una tappa in Val Gandino per conoscere ed assaggiare i prodotti del pregiato Mais Spinato di Gandino, l’antica varietà bergamasca che arrivò nel borgo della Valle Seriana nei primi decenni del 1600 e che oggi, con i suoi prodotti, accompagna le degustazioni mondiali di “Benvenuto Brunello” del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. A Gandino la troupe russa ha visitato il mulino a pietra dell’azienda agricola Clemente Savoldelli e lo storico Caffè Centrale sulla piazza del Municipio. Scena showcooking

Da Bergamo si è poi spostata a Brescia, dove il viaggio (e le riprese) sulle tipicità enogastronomiche è proseguito e vi è rimasta fino a venerdì 17 marzo. “Bergamo sarà così protagonista di uno dei più importanti programmi russi dedicati alle esperienze legate al cibo. Il press tour organizzato per la loro è un’occasione unica per far conoscere la nostra realtà ad un mercato che ha un’alta propensione di spesa e che è attratto dalle bellezze artistiche e naturalistiche italiane, oltre che dalla proposta enogastronomica. In questi ultimi anni la presenza dei turisti russi nella nostra provincia ha inciso del 2,5% sul totale degli stranieri.

troupe russaTutte le iniziative che promuovono la loro presenza sono quindi da coltivare e incentivare – afferma il presidente di Turismo Bergamo, Luigi Trigona –. Per noi è stata un’esperienza interessante che ci permesso di conoscere, anche se in modo indiretto, un popolo. Gli aspetti che hanno valorizzato, le sottolineature che hanno fatto di alcuni nostri prodotti, oltre che il modo di raccontarli, dicono di una cultura e di tradizioni diverse dalle nostre”. La NTV è la più grande compagnia televisiva russa e dal 2012 ha in programma nel suo palinsesto  “Poedem Poedim!”, uno de più popolari-show dedicati alla cucina, in onda ogni sabato alle 14 e in replica la domenica sempre alle 14. La puntata dedicata a Bergamo e a Brescia andrà in onda il 22 aprile.

 




East Lombardy incontra gli alberghi e lancia le colazioni tipiche

albergatori east lombardy

Anche gli alberghi possono diventare testimonial delle bontà del territorio, partecipando al progetto East Lombardy, l’alleanza che è valsa alle province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona il titolo di Regione europea della gastronomia per il 2017. Il percorso – presentato ufficialmente la scorsa settimana al congresso internazionale Identità Golose, a Milano – vuole promuovere l’area come unica grande destinazione turistica, puntando sul connubio tra patrimonio artistico-naturalistico e tradizione enogastronomica.

La ricettività può inserirsi in questa cornice e creare virtuose sinergie. Se ne è parlato nella sede Ascom Confcommercio di Bergamo, dove i rappresentanti degli albergatori delle quattro province, tra i quali anche il presidente regionale di Federalberghi Paolo Rossi, hanno incontrato Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo, direttrice scientifica di East Lombardy.

Gli operatori sono chiamati innanzitutto a partecipare al progetto entrando nella rete delle attività coinvolte. Allo studio c’è, inoltre, l’introduzione dei prodotti tipici e delle eccellenze enogastronomiche nelle colazioni degli alberghi. Dal latte agli yogurt, passando per le confetture e i dolci fino ad arrivare ai salumi e ai formaggi, i territori offrono infatti tante chicche capaci di rendere autentico, e speciale, il soggiorno a partire dal breakfast. L’obiettivo è creare partnership con i produttori per agevolare questo tipo di offerta.




Giovani, per trovare lavoro a Bergamo «puntate sul turismo e laureatevi»

incontro rotary orientamento - rit

Se si vuole trovare lavoro a Bergamo, bisogna puntare sul terziario, in particolare sul turismo e laurearsi. È questo il messaggio dato dal direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini agli studenti del quarto anno delle scuole medie superiori, oggi nel corso della giornata di orientamento organizzata dal Rotary Club di Bergamo al Polo Fieristico di via Lunga. L’incontro, promosso d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale e l’Università di Bergamo, era focalizzato sulle opportunità occupazionali offerte dai settori commercio, turismo e servizi e ha visto tra i relatori anche Ivan Rodeschini, presidente dell’Ente Fiera Promoberg, e Roberta Garibaldi, docente di marketing turistico all’Università di Bergamo e direttrice del progetto ERG 2017.

Il primo spunto positivo è che la disoccupazione giovanile bergamasca negli ultimi anni si è ridotta, passando da oltre 36mila persone a fine del 2013 a 28mila (dati Istat). «Le maggiori opportunità lavorative nella nostra provincia oggi vengono dai settori legati ai servizi e soprattutto dal turismo che, pur essendo meno sviluppato degli altri comparti, da diversi anni sta crescendo a ritmi molto alti. Basti pensare che gli addetti all’ospitalità da 14.700 circa nel 2004 sono saliti a oltre 21mila e che in generale le persone che lavorano nel terziario sono aumentate del 3,7%, mentre l’industria ha visto diminuire del 9,8% i suoi dipendenti», ha rilevato Fusini.

Secondo lo studio del Sistema informativo Excelsior “La domanda di professioni e di formazione nelle imprese italiane – Provincia di Bergamo 2016”, le imprese turistiche che nel 2016 prevedevano di assumere erano il 27% per un totale di 1.580 figure ricercate, contro il 20% del totale dei settori. Per l’83% si tratta di addetti ai servizi e per il 2,5% di impiegati. Le qualità più richieste da alberghi & c. sono flessibilità, capacità comunicative e abilità a lavorare in team.

«L’impatto per ora è più quantitativo che qualitativo –  ha spiegato Fusini – per il 60% delle aziende del turismo non conta l’età dell’assunto e nemmeno il titolo di studio, ma è probabile che nei prossimi anni, anche grazie ai nuovi percorsi di studi ad hoc avviati, verranno cercati addetti più qualificati e preparati».

Allargando lo sguardo allo scenario nazionale, laureati e diplomati sono le figure più ricercate (soprattutto in Lombardia) e anche quelle che riescono ad avere lavori più stabili, con contratti a tempo indeterminato. I settori con la maggiore domanda sono l’alloggio e la ristorazione (31,4% degli assunti), seguiti dal manifatturiero alimentari e bevande (21,4%), la fabbricazione di macchinari e attrezzi (20,2), il comparto metallurgico (15,4) e, in coda, il commercio al dettaglio (13,9).




Garibaldi: “Sarà una East Lombardy tutta da gustare”

Un’East Lombardy tutta “to Eat”, da gustare, da Bergamo a Brescia con monti, valli, pianura e laghi, fino a Mantova e Cremona, città cariche di storia e tradizione lungo il Po. Il progetto che ha fatto delle quattro province la Regione Europea della Gastronomia del 2017, presentato a maggio scorso ad Astino, sta entrando nel vivo. Si inizia con il lancio ufficiale fissato il 6 marzo a Milano, a Identità Golose, la rassegna ideata da Paolo Marchi, che presiede tra l’altro il Comitato Food dell’iniziativa, e che quest’anno mette a tema proprio il viaggio, perché “tutto viaggia e da sempre: viaggia l’uomo, viaggiano i prodotti, viaggiano le idee”.

Roberta Garibaldi
Roberta Garibaldi

Roberta Garibaldi, direttrice scientifica di East Lombardy, responsabile del Tourism-lab e professore aggregato di Marketing e di Economia e gestione delle imprese turistiche dell’Università di Bergamo, fa il punto sul progetto che farà della nostra provincia una destinazione europea del turismo enogastronomico. A iniziare dai numeri: «Oltre ai 10 main partner del progetto, East Lombardy conta oggi su 99 stakeholder tra consorzi, enti locali, associazioni, che hanno già espresso supporto al progetto – spiega Roberta Garibaldi -. Sono circa 700 gli operatori che hanno fatto richiesta di adesione alla rete: si spazia dai ristoranti ai produttori, dai rivenditori alle agenzie di viaggio».

L’obiettivo portato avanti attraverso la costruzione di una rete tra le varie province è di valorizzare l’identità enogastronomica, anche attraverso la proposta di tour esperienziali che prendono per la gola e regalano emozioni uniche ai visitatori: «La grande maggioranza dei Turisti Leisure, il 93% come evidenziato dall’ultimo studio del 2016 della World Food Travel Association, prende parte intenzionalmente e attivamente ad attività enogastronomiche quando viaggia. I Culinary Traveler – il 49% dei turisti leisure – hanno partecipato ad un’esperienza enogastronomica unica o memorabile durante un viaggio recente e la presenza di esperienze enogastronomiche influisce notevolmente nella scelta della destinazione. Di qui la scelta di proporre alcune formule particolari, dal giro in auto d’epoca tra le vigne della Franciacorta alla cena con l’Abate nel monastero a Mantova, dall’aperitivo con spritz in barca al lago al giro in trattore in campagna a Cremona, al massaggio con olio del Garda, ai corsi di cucina tipica».

L’estensione a circa 700 stakeholder, tra negozi e ristoranti, offre un ampio ventaglio di proposte per tutti i gusti e per tutte le tasche, oltre a moltiplicare l’esperienza tra social e recensioni on-line. «L’enogastronomia motiva e incentiva sempre di più ad intraprendere un viaggio, qualunque esso sia. Il 70% degli intervistati è stato spinto da amici a visitare una destinazione, un ristorante, un bar o un’attrazione culinaria – continua Garibaldi -. Più di un terzo dei turisti intervistati nello studio della World Food Travel Association è stato stimolato anche da quanto letto sui siti di recensioni (44%), da programmi televisivi o canali relativi al cibo (46%), da riviste di viaggi, rubriche e sezioni enogastronomiche di giornali (38%), e da post e/o fotografie di prodotti enogastronomici sui social media (34%)».

Tra le attività enogastronomiche, molto popolari sono quelle legate al mondo beverage, tra visite in cantina e a birrifici, tour tra le vigne e consorzi, per amplificare il piacere della visita davanti ad un calice di vino o a un boccale di birra artigianale.

East Lombardy«Il 46% degli intervistati dallo studio ha partecipato a un’attività legata alla birra, al vino o ad altre bevande alcoliche. Questi turisti sono denominati “beverage travelers”- continua la direttrice scientifica di East Lombardy -. Il 24% degli intervistati – “beer travelers”-  ha partecipato a un’attività legata alla birra. Il 31% dei rispondenti – i “wine traveler”-  ha partecipato a un’attività legata al vino. Per conquistare questi turisti East Lombardy è pronta a valorizzare le produzioni enoiche e la peculiarità dei birrifici tradizionali».

Un’altra cifra distintiva della Regione Europea della Gastronomia sarà rappresentata dall’anima green, con una grande attenzione alla sostenibilità: «Raccogliamo l’eredità di Expo 2015 andando a valorizzare alcune buone prassi ed esempi green, dal bio distretto agricolo creato a Bergamo a iniziative virtuose come quella portata avanti dalla Cooperativa Cauto di Brescia per il recupero degli scarti alimentari o l’iniziativa del “Pasto buono” a Mantova, portata avanti dagli esercenti a favore di chi è in difficoltà» continua Roberta Garibaldi.

Il progetto promette di incrementare il turismo: le quattro province lombarde attraggono oggi 11,5 milioni di visitatori, contano 3.400 strutture ricettive e quasi 23mila persone impiegate nei comparti della ricettività e ristorazione. «È un territorio di eccellenza, che costituisce metà della superficie regionale, includendo un terzo della popolazione lombarda, oltre che località di grande attrattiva turistica, dal lago di Garda ai luoghi d’arte e siti Unesco, alle rinomate destinazioni montane. Con i 25 prodotti Dop e Igp, 126 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 25 tra vini Docg, Doc e Igt e 22 ristoranti stellati menzionati dalla Guida Michelin 2016, la Regione Europea dell’Enogastronomia attirerà sempre più turisti. Difficile però fare previsioni oggi. L’obiettivo di East Lombardy, in questa prima fase, è stato quello di mettere a sistema le diverse esperienze provinciali, portando avanti un percorso che vede impegnate tutte le parti nello sviluppo di azioni che favoriscano la valorizzazione e promozione delle culture alimentari tipiche del territorio e l’integrazione di queste nel palinsesto turistico».

Il calendario degli eventi, già pubblicato sul sito del Food Film Festival, in programma dal 13 al 17 giugno, mette a sistema le principali rassegne organizzate nelle quattro province. A Bergamo rientrano tra i grandi eventi “I Maestri del Paesaggio” in programma a settembre e “Bergamo Scienza” a ottobre. Tra i primi eventi a primavera il “Festival pianistico internazionale”, da aprile a giugno,  “De Casoncello” il 13 maggio, il “Festival Danza Estate”, dal 21 maggio al 24 giugno in città e in diversi comuni della provincia, “Erbe del Casaro” nei comuni dell’alta Valle Brembana il 27 e 28 maggio e dall’1 al 4 giugno e “Beerghem” a San Pellegrino Terme dall’1 al 4 giugno.




Segnali di primavera, riapre l’orto botanico

orto botanico bergamo altaMercoledì 1 marzo riapre l’Orto Botanico in Città Alta. Fino al 31 ottobre sarà possibile vivere un luogo di pace ricco di biodiversità vegetale, da cui si godono ampi orizzonti su Prealpi e Pianura Padana e un punto di vista speciale su Città Alta.

L’Orto Botanico sorge su uno spalto delle Mura veneziane, per l’esattezza la punta più settentrionale del sistema difensivo, scelto 45 anni fa come sede dell’orto per la bellezza del luogo, appena a monte della polveriera seicentesca di via Beltrami.

Oggi è un osservatorio privilegiato dei fenomeni che accadono in natura, poiché vi è concentrata una quantità notevole di specie e varietà differenti, in continuo arricchimento e, sebbene la stagione vegetativa stia muovendo i primi passi, le piante più precoci, come gli ellebori e l’edgeworthia, sono già in fioritura.

Le piante meno rustiche, come agavi, cordiline, banani del Giappone ecc. richiedono ancora evidenti coperture in cellophane, in questi giorni utilizzate anche per lavori di rinnovo delle tinteggiature degli arredi metallici. Presto cresceranno inoltre molte varietà di tulipani che anche quest’anno sono state predisposte negli spazi adiacenti la polveriera, un appuntamento floreale che i visitatori apprezzano molto. Per quel che riguarda la sezione di Astino, la Valle della Biodiversità, la riapertura è prevista ad aprile.

L’Orto Botanico resterà aperto tutti i giorni, festività comprese, fino al 31 ottobre. L’ingresso è, come sempre, libero. Invariati gli orari.

MARZO 10 – 12 / 14 – 17

APRILE 10 – 12 / 14 – 18

MAGGIO 10 – 12 / 14 – 19

GIUGNO 10 – 12 / 14 – 20

LUGLIO 10 – 12 / 14 – 19

AGOSTO 10 – 12 / 14 – 19

SETTEMBRE 10 – 12 / 14 – 18

OTTOBRE 10 – 12 / 14 – 17




Lavoro e finanziamenti agevolati, ecco le opportunità per i ristoratori

Costi del personale e accesso al credito sono due dei problemi più “caldi” nella gestione dei pubblici esercizi. Onerosi i primi, difficile il secondo, non devono però essere considerati un argomento tabù dalle piccole aziende, che possono approfittare di alcuni strumenti e agevolazioni messi a loro disposizione.

L’Ascom di Bergamo li ha illustrati in un incontro con i ristoratori, che sarà replicato lunedì 13 marzo con i gestori di caffetterie e bar, nell’appuntamento che precede il rinnovo delle cariche della categoria.

incontro ristoratori - credito e lavoro

Sul versante del lavoro – come ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area in Ascom e presidente degli Enti bilaterali del Terziario e del Turismo – è operativo, strutturale fino al 2018, a livello territoriale solo per le aziende iscritte all’Ascom l’accordo con i sindacati per la detassazione dei premi di produttività, per i quali è prevista un’aliquota ridotta dal 27% al 10%. «Per l’azienda non significa spendere meno ma poter riconoscere qualcosa in più ai dipendenti – ha precisato -. Per usufruire dell’agevolazione occorre costruire un sistema premiante per obiettivi e misurabile, non è proprio semplice, ma è di certo un’opportunità».

Così come lo sono gli incentivi, dai 2 ai 3mila euro, per l’assunzione di giovani disoccupati, messi in campo dall’Ente bilaterale, che a questo intervento ha destinato quest’anno un totale di 40mila euro. Senza dimenticare tutte le altre forme di sostegno all’impresa (dalla formazione alla certificazione dei contratti di lavoro, dalla sicurezza alla qualità) e di sussidio per i lavoratori (assistenza ai figli disabili, contributo oltre il 180esimo giorno di malattia o infortunio, concorso alle spese per libri di testo, mensa scolastica, trasporto pubblico, asilo nido, compilazione del modello 730) erogate dall’Ente. «L’adesione all’Ente bilaterale comporta per l’azienda una spesa di 12-14 euro all’anno per ogni dipendente – ha ricordato Betti -, ma può essere ampiamente ripagata da ciò che si riceve».

Buone notizie arrivano anche dal fronte dei finanziamenti agevolati. È prevista per marzo-aprile l’apertura del bando regionale “Turismo e attrattività”, che mette complessivamente a disposizione 35 milioni per la riqualificazione delle strutture alberghiere, extra alberghiere e dei pubblici esercizi lombardi. «Era da tempo che non veniva promossa una misura a favore di questi settori – ha evidenziato Matteo Milesi, responsabile dello Sportello del Credito della cooperativa di garanzia Fogalco -. Il contributo è a fondo perduto per il 40% dell’investimento fino ad un massimo di 50mila euro. La gamma delle spese va dall’acquisto di arredi e attrezzature alle opere edili».

Attenzione ai pubblici esercizi e al terziario la riserva anche il Bando Inail di quest’anno, con uno stanziamento specifico che copre il 65% dei costi per progetti dedicati al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, anche in aziende senza dipendenti. Ci sono poi i contributi al credito per gli investimenti di Lombardia Concreta e per le start up il bando Intraprendo.

«Con la nostra struttura – ha dichiarato il direttore della Fogalco Antonio Arrigoni – intendiamo potenziare l’attività di supporto e gestione dei procedimenti per l’accesso ai finanziamenti agevolati. Un aspetto sempre più critico per le aziende è poi quello del costo complessivo del credito. Sebbene i tassi di interesse siamo bassi, le condizioni applicate dalle banche risultano spesso penalizzanti. Ecco perciò che diventa fondamentale il check up della situazione finanziaria e la promozione di una maggiore cultura del credito: se non se ne conoscono i meccanismi, infatti, si rischia di pagarlo molto caro». Un’altra opportunità è quella della garanzia fideiussoria, che contribuisce a mitigare il rischio del credito e, perciò, ad agevolarlo.




Guide turistiche, in Lombardia l’abilitazione si estende ai siti speciali

guida turisticaLa Giunta regionale – nella seduta del 20 febbraio – ha approvato la Delibera sui requisiti e sulle modalità di rilascio dell’abilitazione per esercitare l’attività di guida turistica nei “siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico” in attuazione della normativa statale vigente.

Grazie ad un lungo ed articolato confronto con l’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico – in stretta collaborazione conGITEC/Confguide – il provvedimento ha recepito le richieste di Confcommercio Lombardia di riconoscere alle guide turistiche lombarde già abilitate su base provinciale l’estensione del titolo su tutto il territorio regionale, ai fini dell’abilitazione sui siti specialistici lombardi.

Con questo intervento, le guide turistiche lombarde potranno ottenere l’abilitazione per operare nei “siti speciali” della Lombardia semplicemente sottoponendosi ad una selezione per titoli.

L’ottenimento del punteggio minimo di 60 punti su 100 sarà dunque garantito dal titolo di studio e dall’autocertificazione degli anni di attività svolta, secondo quanto previsto dalla tipologia “primo avviso” individuata dalla Conferenza delle Regioni.

La Regione ha demandato alle Province e alla Città metropolitana di Milano l’emanazione degli avvisi per titoli entro il mese di marzo 2017.

L’elenco di siti speciali in Lombardia




Ristoratori, Petronilla Frosio punta su giovani e territorio

Il Gruppo ristoratori Ascom riunito per il rinnovo delle cariche
Il Gruppo ristoratori Ascom riunito per il rinnovo delle cariche

Petronilla Frosio è stata confermata presidente del Gruppo ristoratori dell’Ascom di Bergamo per il terzo mandato. Titolare del ristorante Posta di Sant’Omobono Terme e dell’Petronilla Hotel in città, 58 anni, esponente di una blasonata famiglia di ristoratori, componente del Consiglio camerale ed ambasciatrice per Bergamo di East Lombardy, la Regione Europea della Gastronomia 2017, l’imprenditrice è affiancata da un Consiglio direttivo rinnovato con cinque nuovi ingressi e sette conferme.

Vicepresidente è stato nominato Gigi Pesenti dell’Osteria Al Gigianca di via Broseta a Bergamo, già consigliere. Le new entry, in gran parte giovani, sono Ivano Gelsomino, del ristorante Selva di Clusone, Serena Maffioli della Trattoria Da Norberto ad Albegno di Treviolo, Andrea Cadei della Trattoria Da Nano di Foresto Sparso, Carla Mangili del ristorante pizzeria Giardino di Villa d’Almé e Giuseppe Cereda di Cucina Cereda di Ponte San Pietro. Confermati Romina Bolognini (Trattoria Bolognini, Mapello), Federico Bruno (La Caprese, Mozzo), Cristian Iuliano (I sapori… di terra e mare, Bergamo), Massimo Moioli (Villa Cavour, Bottanuco), Diego Pavesi (Albergo Della Torre, Trescore Balneario) e Roberto Proto (Il Saraceno, Cavernago).

1702 petronilla frosio - presidente ristoratori Ascom«Avevo detto che mi sarei fermata dopo due mandati e resto convinta della necessità di un ricambio all’interno del Gruppo – tiene a precisare Frosio -, perché ciò che fa crescere sono le idee e le forze nuove. Mi è stato chiesto di rimanere e lo faccio con la prospettiva di avvicinare e coinvolgere altri colleghi, soprattutto giovani, alla vita associativa. So che il lavoro impegna tantissimo, siamo piccole imprese ma i compiti e gli oneri sono in pratica gli stessi di quelle grandi e perciò dedicarsi all’attività sindacale è considerato sottrarre tempo all’azienda, ma posso affermare con sicurezza che non è così, se si sta in un’associazione e si crede in ciò che si fa, si porta a casa più di quanto si dà, in termini di esperienza, ampliamento della visione, capacità di leggere dietro la facciata e di capire cosa serve per raggiungere obiettivi anche in apparenza banali».

Per ampliare la partecipazione la presidente punta su un ruolo più attivo da parte dei Consiglieri e su nuove modalità di comunicazione. «Ad esempio tramite Whatsapp e messaggi mirati – spiega -. Le informazioni certo non mancano, ma non sempre gli operatori, per la marea di incombenze di cui si diceva, riescono a cogliere ciò che può essere interessanti per la propria attività, quindi messaggi più snelli o focus su alcuni argomenti possono essere utili».

Ed è così che il suo programma è cominciato, si potrebbe dire, prima dell’insediamento, con un incontro dedicato alle opportunità in tema di lavoro, credito e accesso ai bandi per finanziamenti agevolati, con Enrico Betti, responsabile dell’area Politiche del Lavoro dell’Ascom, e Antonio Arrigoni, direttore della cooperativa di garanzia Fogalco.

Intanto il settore a Bergamo continua a crescere. A fine 2016 ristoranti, pizzerie e trattorie hanno superato quota 1.200 (1.212), con un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, quando il totale si attestava a 1.169. In città l’incremento è superiore, si è passati in un anno da 180 a 192 insegne di ristorazione (+6,7%). Negli ultimi cinque anni il trend provinciale rispecchia quello nazionale. Nel 2012 le attività erano 1.029 per una crescita del 17,8%. A Bergamo il valore è quasi doppio (+34,3%), nel 2012 il settore contava infatti 143 imprese.

«Stanno cambiando le abitudini e si mangia sempre più spesso fuori casa – commenta Frosio – e si fanno avanti proposte e formule diverse, dalla ristorazione etnica alle grandi catene con locali da 200/300 coperti, ma ci sono anche ragazzi, talvolta con esperienze significative, che hanno scelto di mettersi in gioco e di aprire il loro primo ristorante. Il settore si sta diversificando e va bene perché sta crescendo anche il turismo ed abbiamo bisogno di un’offerta sempre più varia, per prezzi, prodotti e tipo di cucina». Ma è proprio dal moltiplicarsi delle proposte che risaltano con più evidenza la missione e le opportunità per la ristorazione “tradizionale”. «In uno scenario sempre più globalizzato, le tipicità sono quelle che servono ad un territorio per caratterizzarsi – sottolinea la presidente -, prodotti e piatti che non sono uguali a tutti gli altri e il turismo gastronomico, non dimentichiamolo, è un segmento importante del mercato a livello mondiale».

A concretizzazione a questa visione, che per Frosio è un vero e proprio “cavallo di battaglia”, c’è il progetto East Lombardy, ovvero il titolo di Regione Europea della Gastronomia che Bergamo, insieme a Brescia, Cremona e Mantova, può sfoggiare in questo 2017. «È un percorso che punta a mantenere e valorizzare le nostre radici, la nostra identità attraverso i prodotti e la cucina, l’intera filiera che va dalla terra alla tavola – ricorda -. L’aspettativa è che non si esaurisca con quest’anno ma che la sensibilizzazione e le reti realizzate su questi temi continuino, che diventi una modalità per valorizzare il proprio territorio. Certo ora tocca ai ristoratori cogliere l’opportunità, fare la propria parte».




“Scatta l’amore a Bergamo”, al via il nuovo concorso di VisitBergamo

Scatta l'amore a BergamoParte oggi, nel giorno di San Valentino, il secondo concorso di VisitBergamo: “Scatta l’amore a Bergamo”. E’ la nuova iniziativa ideata dall’Agenzia del Turismo della Provincia di Bergamo per promuovere, in modo nuovo ed insolito, le bellezze del territorio  bergamasco. L’invito è rivolto a tutti gli innamorati; e la proposta è semplice: immortalare con uno scatto fotografico il bacio più romantico avendo come sfondo una delle bellezze del territorio. Le viuzze medioevali di città alta, i tramonti lungo le mura, il lungolago, le calde piscine delle terme, le montagne innevate, i castelli della pianura diventano set naturali per tutti coloro che si vogliono bene, senza distinzioni di sesso, età e provenienza. San Valentino diventa così occasione per scoprire un nuovo volto di Bergamo e promuoverlo come meta per week end e soggiorni romantici. Più le foto sono belle e suggestive più è facile raggiungere l’obiettivo. Il concorso si apre oggi e continua fino al 14 marzo 2017. Gli scatti fotografici possono avere ritocchi e grafica, ma un unico vincolo: che bacio e sfondo siano ben visibili.

Le foto devono essere caricate sull’app VisitBergamo Contest, e accompagnate dall’hashtag #scattalamore e #visitbergamo, solo così potranno partecipare all’estrazione. Tutti gli scatti inviati vengono pubblicati sui social ufficiali di VisitBergamo – Facebook, Twitter, Instagram, Il materiale raccolto contribuirà a diffondere e promuovere l’immagine del territorio bergamasco, sotto un profilo romantico. Per la coppia di vincitori, in palio un weekend all’Agriturismo Ferdy di Lenna (Bg), con cena a lume di candela e  bagno agli oli essenziali con massaggio nella BioSpa interna alla struttura. I criteri di valutazione della giuria seguiranno in parametri della qualità e dell’abilità tecnica e dell’originalità nell’interpretare il tema proposto.