Lovere, luci d’autore in piazza per Notte Romantica e passerella

Per la serie non solo passerella. Per chi vuole gustarsi il Sebino da un altro punto di vista, Lovere organizza sabato 25 giugno la Notte Romantica, manifestazione promossa a livello nazionale dal Club dei Borghi più belli d’Italia, di cui la cittadina lacustre fa parte (insieme a Gromo per la Bergamasca).

L’evento è realizzato in occasione del Solstizio d’estate e vuole valorizzare le atmosfere suggestive di piccoli centri lungo la Penisola. Lovere ha scelto di dare un’illuminazione scenografica alla piazza Tredici Martiri, con giochi di forme e colori che regalano un particolarissimo effetto sommerso e omaggiano da un lato l’installazione di Christo, dall’altro l’appartenenza ai Borghi più belli d’Italia.

Il programma si apre già nel pomeriggio, con la visita guidata alla scoperta del paese (alle 16.30) e “Museo in Musica”, concerto di chitarra nella sala degli affreschi dell’Accademia Tadini (alle 17.30, ingresso gratuito). Dalle 19.30 si potrà cenare con un menù a tema nei ristoranti aderenti all’iniziativa o sbizzarrirsi nella shopping night tra i negozi Asarco aperti fino a tardi, gustarsi i concerti organizzati in diverse postazioni, gli intermezzi poetici e le performance teatrali. Alle 22 l’appuntamento è in piazza dove sarà servito a tutti il dolce romantico a sorpresa accompagnato da spumante. È inoltre prevista l’apertura notturna straordinaria della torre civica.

C’è anche un concorso lanciato dal Club dei Borghi più belli d’Italia su Instagram #BorgoRomantico2016 al quale tutti i protagonisti di questa magica notte potranno partecipare inviando le loro foto a tema “Amore e Bellezza”, realizzate in uno dei 253 Borghi più belli d’Italia. Il vincitore sarà premiato con un weekend in uno dei Borghi e farà aggiudicare il titolo di Borgo Romantico 2016.




Effetto passerella, gli alberghi sorridono ma il commercio non vola

Americani, tedeschi, francesi, spagnoli, inglesi, olandesi e anche qualche cinese. Sul Lago è record di stranieri. È questo il primo “bottino” ottenuto dai comuni di Sarnico, Lovere e Predore con l’apertura della passerella dell’artista Christo.

«Sembra di essere a Miami. C’è in giro il mondo. È un momento magico per la nostra zona. Si respira l’aria internazionale che ho sempre cercato tutta la vita – dice con emozione Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Caffè bar dell’Ascom e titolare del Bar Centrale a Lovere –. L’impressione è che i turisti gradiscano molto l’offerta italiana, il nostro gelato, la nostra pastasciutta. Fanno un sacco di sorrisi. Non c’e un grande aumento di lavoro, ma se ce la giochiamo bene questa vetrina può dare grandi frutti per il futuro».

Il grande via-vai di turisti è confermato dagli albergatori. Antonella Conti dello storico Albergo Moderno affacciato su piazza Tredici Martiri a Lovere è entusiasta: «Sta andando benissimo. È come un ferragosto iniziato a giugno. Abbiamo il tutto esaurito anche per i prossimi giorni». I clienti sono quasi tutti stranieri, vengono da tutta Europa e dagli Stati Uniti. Il turnover è di tre-quattro giorni. Oltre alla passerella visitano Lovere, la pinacoteca. Alcuni  ne approfittano per muoversi nei paesi vicini e per conoscere gli altri laghi lombardi, con buona pace di Vittorio Sgarbi e di quanti sostengono che i turisti della passerella non sono interessati alla cultura e al territorio. «Sono contenti del loro soggiorno – afferma Conti – e non si lamentano delle code e dei disagi, sono abituati, gli italiani invece…». benvenuti a lovere

«Siamo consapevoli che questa è una grande opportunità di lancio per la nostra località e il lago in genere – dice Sara Raponi, presidente dell’Asarco, l’associazione dei commercianti -. Stiamo seminando bene, ci stiamo impegnando per  dare ai visitatori l’immagine e il servizio migliori. L’obiettivo è far sì che i turisti apprezzino Lovere e ritornino».

A Sarnico l’assedio annunciato non c’è stato, ma anche qui il bilancio del comparto ospitalità è molto positivo: gli alberghi sono al completo e i B&B hanno moltissime prenotazioni, anche se durante la settimana, con un po’ di fortuna, qualche posto lo si trova ancora. Per il commercio la partenza è in sordina rispetto a quanto previsto. Lavorano un po’ di più i bar, i ristoranti e le pizzerie. In generale, gli operatori non si scompongono e prevale un clima di positività e di attesa.

sarnico imbarcadero floating piers«Non ci aspettavamo niente di diverso – dice Luigi Arcangeli, presidente dell’associazione Sarnicom -. Abbiamo sempre saputo che il flusso importante di visitatori si sarebbe riversato su Sulzano e la bresciana. Col senno di poi, sarebbe stato utile comunicare meglio e distribuire i visitatori su tutti i paesi, anche per evitare gli ingorghi e le lunghe attese che si stanno verificando, ma per noi va bene così. C’è molta più gente, tanti stranieri. Per noi la passerella è una vetrina, è come se avessimo fatto uno spot alla Rai». «Tanti ci chiedono se siamo pronti ad accogliere i turisti – dice Arcangeli – a me viene da ridere. Noi siamo sempre pronti, ci mancherebbe. Abbiamo solo adeguato gli orari».

«La viabilità impone una percorrenza obbligata che non lascia tempo libero per visitare il territorio – spiega Oscar Sarzi Amadè del Bar Centrale a Sarnico -. È vero anche che il tempo non ci ha aiutato. I primi visitatori della passerella erano quelli dei viaggi organizzati, sono venuti con zaino e panini. Io aspetterò il fine settimana per fare un primo vero bilancio». «Non mi demoralizzo – aggiunge -. Per lavorare noi siamo pronti. Non abbiamo cercato niente. Tutto quello che arriva, anche poco, è sempre in più».

A Predore si vede più gente ma la chiusura della strada a Riva di Solto ha penalizzato i passaggi: «Non ci voleva – dice Margherita Benigna del Bar Garden -. Ora speriamo riapra presto. In ogni caso si vedono tanti turisti stranieri».




Code e disagi? Ecco qualche alternativa per raggiungere la passerella

«Prendete i battelli, così eviterete code e ingorghi». È l’indicazione che lo Iat di Lovere dà a chi desidera raggiungere la passerella dell’artista Christo sul lago d’Iseo, mentre le notizie di affollamento e disagi, soprattutto per chi opta per la ferrovia, si fanno più frequenti.

«Lo diciamo a tutti i visitatori – afferma Andrea Zandonai dello Iat -, il battello è il mezzo migliore, permette di arrivare direttamente a Monteisola e così si evitano le congestioni di Sulzano e noiose e pericolose code sotto il sole. Arrivati a Carzano il tratto per la passerella è molto bello e c’è poca gente». «Su internet con tre giorni di anticipo si possono acquistare i biglietti e in loco, all’imbarco, arrivando con un buon anticipo, sono sempre a disposizione dei biglietti. Se non si trovano subito si può aspettare la corsa successiva e approfittarne per visitare il paese e le sue attrattive».

«È lo sforzo che stiamo cercando di fare – spiega -, far sapere ai visitatori che sul lago si può fare qualcosa di bello, oltre a passeggiare sulla passerella». Intanto i numeri di passaggi a Lovere sono da record: «Riceviamo 700-800 persone al giorno, centinaia di mail e le linee telefoniche, ben tre, sono prese d’assalto. Abbiamo un flusso ininterrotto di persone a tutte le ore e i visitatori aumentano ogni giorno di più. Ci sono turisti dalla California, da New York. Sono tutti contentissimi del lago. Siamo in quattro persone e non abbiamo un attimo di respiro, ma ne vale la pena».

Lo Iat di Lovere nel periodo passerella è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 21 e sabato 25 giugno, in occasione della Notte Romantica, garantirà il servizio fino alle 23. «La logica è la stessa di Expo – commenta Zandonai -. Non si può non andare. Non si può non aver fatto una foto sulla passerella. I profili Facebook sono tutti dedicati all’evento. Per il territorio è un’occasione unica per prendere contatti internazionali, l’importante è non snaturare il turismo del lago, non farlo diventare un turismo di massa».

Un’alternativa per raggiungere l’opera che permette di camminare sulle acque la suggerisce anche BlaBlaCar, la piattaforma per i viaggi in auto condivisi, che può rivelarsi ancor più utile in vista dello sciopero dei treni confermato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il 23 e 24 giugno. Ad oggi il blocco è fissato dalle 21 di giovedì 23 giugno alle 21 di venerdì 24 e coinvolgerà gli appartenenti al sindacato USB lavoro privato, di cui fanno parte i lavoratori del gruppo FSI, Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) e Società Trenord.

«I viaggiatori che intendono viaggiare tra le 9 di sera di giovedì e le 9 di sera di venerdì – afferma BlaBlaCar – rischieranno ritardi e cancellazioni su tutti i treni Trenitalia, Trenord e Italo, in quanto sciopero nazionale interesserà tutto il territorio italiano. Lo sciopero rischia di complicare anche i flussi di visitatori che dallo scorso sabato si dirigono verso il lago d’Iseo in occasione dell’installazione The Floating Piers dell’artista bulgaro Christo: BlaBlaCar può essere la soluzione per raggiungere il lago in modo comodo, per ridurre il traffico nella zona e per non sovraccaricare le aree dei parcheggi, che sono collegate ai punti di accesso all’installazione da navette gratuite».

Il portale ha realizzato un’apposita sezione su come arrivare a The Floating Piers con diverse opzioni e itinerari, dalla sosta più vicina a quella più comoda, fino alle soluzioni che consentono di visitare anche altre località del lago, ad esempio parcheggiando a Sale Marasino o a Sarnico per prendere poi il battello. La partenza da Sarnico è definita “la più panoramica”. «Se si vuole visitare con calma il lago d’Iseo e salire sulla passerella – illustra il sito -, una soluzione alternativa è quella di partire con un battello da Sarnico, raggiungibile prendendo l’uscita Palazzolo lungo l’A4 e percorrendo la SP 469 fino a Paratico, a pochi minuti a piedi da Sarnico, dove è presente un parcheggio attrezzato. Prendendo il battello sarà possibile navigare sul lago d’Iseo godendo di panoramici unici e spettacolari, fino ad arrivare al porto di Sensole, vicino a The Floating Piers».




Turismo, San Pellegrino alla ribalta in Cina

san pellegrino casinò 2

C’è San Pellegrino tra i tre campioni del turismo che la Lombardia schiera al T20 in Cina, il primo forum mondiale delle località turistiche organizzato dall’Amministrazione di Changbai Mountain su indirizzo del Ministero del Turismo del Governo cinese e della Provincia di Jilin, nel Nord del Paese.

L’evento, in programma dal 25 al 28 giugno, riunisce 27 centri internazionali – come Davos in Svizzera, Evian e Chamonix in Francia, ma anche Niagara, le spiagge australiane e delle Fiji, uniti dal filo conduttore dell’acqua e ritenuti d’eccellenza per paesaggio, servizi e compatibilità ambientale – con l’obiettivo di migliorare le idee di sviluppo e gli scambi.

Insieme alla cittadina brembana ci saranno Sirmione e Como. La cerimonia ufficiale di fondazione del T20 si terrà domenica 26 giugno a Changbaishan, località turistica in grande espansione nella regione più orientale della Cina, al confine con la Corea del Nord. Lì, attorno al lago sacro nato sulla sommità di un vulcano, converranno le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Per illustrare le proprie bellezze ogni città avrà a disposizione cinque minuti più la possibilità di proporre un video e 15 fotografie.
confernza stampa T20 confernza stampa T20 -2«Per Sirmione, San Pellegrino Terme e Como, tre eccellenze dell’offerta turistica lombarda, si tratta di una vetrina strategica molto interessante su un mercato in forte crescita – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, alla conferenza stampa di presentazione della partecipazione delle tre località al T20 – . L’offerta turistica lombarda è ricchissima, non c’è un ambito prevalente, ma una molteplicità di esperienze che come Regione Lombardia, attraverso la nostra società Explora e il nuovo brand “inLombardia”, stiamo valorizzando, mettendo a sistema ed integrando. Queste tre importanti località turistiche si sono mosse in questa direzione mettendo in rete le rispettive peculiarità e partecipando ad un evento che ne farà aumentare notevolmente l’attrattività sull’importante mercato cinese e che può rappresentare una porta d’ingresso verso l’intera Lombardia».

«Quella cinese – ha concluso Parolini – rappresenta per noi una piazza molto importante e la partecipazione a questo forum mondiale, che punta a valorizzare lo sviluppo integrato di piccole città turistiche in una prospettiva di turismo ecocompatibile, completa e si integra coerentemente con altre iniziative che abbiamo intrapreso con la Città di Shanghai e le Province cinesi di Shandong e Qinghain per rafforzare gli scambi e la cooperazione nel settore del turismo».




Turismo estivo, Bocca (Federalberghi): “C’è fiducia”. Lombardia in testa per gli arrivi

lovere porto turistico“È ormai ai blocchi di partenza la stagione turistica estiva 2016, alla quale guardiamo con profonda fiducia, nonostante le incognite determinate sia dalle incerte condizioni meteorologiche registrate finora nel nostro Paese, sia dall’ormai imminente referendum sulla Brexit che per il mese di giugno sta facendo segnare qualche rallentamento dai mercati europei, sia dalle tensioni internazionali dovute alla crisi economica ed agli attacchi terroristici”. È questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alle analisi realizzate dal Centro Studi della Federazione che mettono in luce l’importanza che i grandi flussi del turismo estivo rivestono per l’economia nazionale e per la creazione di posti di lavoro. Nel periodo giugno-settembre gli esercizi ricettivi italiani (alberghiero ed extralberghiero) accolgono circa 54,9 milioni di persone, per un totale di 235,7 milioni di pernottamenti, che equivalgono al 50% degli arrivi annui ed al 61% delle notti dormite.

I turisti stranieri in Italia generano quasi il 51% degli arrivi estivi (27,9 milioni), quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era infatti al 46% nel 2010), mentre il numero degli italiani è rimasto pressoché stabile. La Germania è di gran lunga il nostro principale mercato con 6,2 milioni di arrivi e 34,7 milioni di presenze durante l’estate, seguita dagli Stati Uniti (2,4 milioni di arrivi e 5,9 milioni di presenze) e dalla Francia (quasi 2 milioni di arrivi e 6,8 di presenze). Le località preferite dai maggiori fruitori stranieri dell’Italia in estate sono il mare, i laghi e la montagna per i tedeschi, le terme e le città d’arte maggiori e minori per austriaci, francesi ed inglesi, le città d’arte maggiori e minori nonché le aree interne per gli statunitensi e le città d’affari/shopping ed il mare per i russi.

Per quanto riguarda i flussi interni sono gli accenti lombardi quelli che maggiormente si riconoscono nelle varie località turistiche. È infatti la Lombardia la regione che offre il maggior contributo all’economia delle vacanze estive con 6 milioni di arrivi, seguita dal Veneto con 2,5 milioni e dal Lazio con 2,4 milioni. Sul fronte occupazionale durante l’estate le imprese del turismo diventano una vera e propria ‘fucina’ dando lavoro a poco più di 1,1 milioni di dipendenti, con un picco nel mese di agosto pari a circa 1,12 milioni. Il comparto alberghiero è quello che risente maggiormente della stagionalità con un numero di dipendenti ad agosto pari a 316 mila unità che risulta più che doppio (+111%) rispetto per esempio al mese di novembre (quando gli occupati sono 150 mila). La regione con più lavoratori è la Lombardia con circa 171 mila dipendenti, seguita dall’Emilia Romagna (113 mila), dal Veneto (108 mila) e dal Lazio (104 mila). “In vista dell’approvazione del piano strategico nazionale sul turismo – conclude Bocca – ribadiamo l’esigenza di incentivare la riqualificazione dell’offerta, contrastare l’abusivismo, ridurre la pressione fiscale, investire sulla promozione, potenziare le infrastrutture di supporto alla mobilità, semplificare le procedure, riformare il modello di governance”.




Il commento / Una vetrina unica che sancisce la vocazione turistica del lago

floating piers

Domani per il Sebino è il grande giorno, dopo anni di tavoli pubblici, intenti dichiarati, convegni, passi avanti, passi indietro, slogan che si tramandano da vent’anni, di amministrazione in amministrazione, al di là del colore, come un mantra che se lo ripeti magari poi si avvera. Che alcuni ci credevano, altri fingevano di farlo e molti non lo volevano proprio. Finalmente ci siamo: il Lago d’Iseo è ufficialmente una meta turistica. Parola di una che sul lago ci è cresciuta. La passerella di Christo è l’occasione inattesa che potrebbe permettere all’economia sebina di fare il grande salto, di aprire nuove possibilità, di riscattare il minore dei laghi lombardi, quello ignorato e snobbato dagli stessi bergamaschi. Quanti ci hanno sempre creduto sono emozionati e pieni di speranza, gli altri sono usciti allo scoperto, menagrami da mesi con pronostici apocalittici e critiche, spesso pretestuose. Leggere tanti commenti negativi su facebook, e anche di stimati giornalisti, fa una grande tristezza e sì, questi sì, ti fanno dubitare che la scommessa del turismo sul Sebino sia finalmente a portata. I prossimi 16 giorni saranno una vetrina unica, assoluta, mondiale per il lago d’Iseo e per il sistema turistico bergamasco: sarà compito di tutti impegnarsi per garantire il successo dell’evento e fare in modo che questo appuntamento lasci i suoi frutti dopo il 3 luglio, quando la passerella verrà smontata e l’attenzione dei media mondiali verrà meno. Agli operatori e alla cittadinanza è richiesto un impegno importante: essere accoglienti e avere una visione a lungo termine, lontana dalle lusinghe ingannevoli del massimo profitto immediato. Saranno giorni di sacrifici e disagi (solo da domani potremo davvero sapere quanti), ma la contropartita sono posti di lavoro e speranze di occupazione per i giovani. Non è poco.

 




“The Floating Piers”, da Regione e Enti locali sborsati 3 milioni

passerella Christo 2Regione Lombardia si è messa in moto per supportare l’evento Christo e prevenire qualsiasi tipo di problema che in qualche modo possa coinvolgere i visitatori della passerella. «Abbiamo messo in campo una serie di azioni – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini -, all’interno di una cabina di regia, presieduta dal Prefetto di Brescia e della quale fanno parte il Comune di Monte Isola, la Provincia di Brescia e la Comunità Montana, che vanno dal potenziamento dei trasporti pubblici a quello della tutela e assistenza sanitaria, dalla sicurezza alla promozione dell’offerta turistica e culturale, fino alla valorizzazione del patrimonio naturale».

Complessivamente l’onere assunto tra Regione ed Enti Locali per sostenere la Passerella è di 3 milioni di euro, «sul quale abbiamo chiesto un contributo alla società “The Floating Piers” – ha precisato Parolini – che ha messo a disposizione 900.000 euro, dei quali 300.000 andranno a Regione Lombardia e 600.000 a Provincia di Brescia e Enti Locali». «Facciamo tutto questo – ha evidenziato – perché convinti che si tratti di un evento che avrà una ricaduta positiva su tutto il territorio, non solo per le tre settimane in cui l’installazione sarà presente, ma soprattutto per il futuro. Lo dimostra il fatto che ora il lago d’Iseo non è più quel “piccolo e sconosciuto lago lombardo” citato otto mesi fa dal New York Times, che per primo annunciò “The Floating Piers”».

Le iniziative di Regione Lombardia per l’opera realizzata dall’artista Christo sul lago d’Iseo vedono coinvolti numerosi assessorati.

La passerella è un evento privato su iniziativa dell’artista bulgaro Christo, i cui costi interni, stimati in 15 milioni di euro, sono interamente a carico della società che lo realizza. Sono attese decine e decine di migliaia di persone in occasione di tutta la durata dell’evento. Potenziati trasporti, dispositivi di sicurezza e ricettività. Per far partire come si conviene il grande evento, che si svolgerà da sabato 18 giugno a domenica 3 luglio, i sindaci dei Comuni della zona hanno organizzato, per il giorno dell’apertura alle 6 del mattino, una colazione in un bar di Sulzano.




Turismo digitale, giornata di formazione rivolta agli operatori

Confcommercio Lombardia, Assintel e Fiavet Lombardia patrocinano “Digital Tourism Think Tank” l’evento innovativo dedicato agli operatori del settore turistico in programma il 20 giugno, dalle 9.30 alle 18.30, nella sede della Regione Lombardia, in Piazza Città di Lombardia, a Milano. Durante la giornata, verranno proposti momenti formativi di aggiornamento sulle risorse digitali, sarà possibile partecipare a incontri one-to-one, a tavole rotonde e a meeting informali. La partecipazione all’iniziativa è gratuita. Il TTT promuove, in sostanza, la formazione e l’aggiornamento nelle tecnologie digitali innovative per accrescere la qualità dell’offerta turistica. Il format è infatti concepito per favorire incontri relazionali e sinergie tra operatori della filiera, al fine di aumentare la visibilità e la promozione delle destinazioni turistiche e degli operatori della Lombardia. L’iniziativa è rivolta a tutti gli operatori della domanda e dell’offerta turistica lombarda.

Info sul programma: http://www.tttourism.com/schedule/




Né bianca né rosa, a Lovere la notte è Romantica

C’è la Notte Rosa della Riviera adriatica, ci sono le notti bianche che animano ormai ogni paese e c’è anche la Notte Romantica. È quella promossa a livello nazionale dal Club dei Borghi più belli d’Italia, in programma sabato 25 giugno, in occasione del Solstizio d’estate. Un evento che si rivolge a chi cerca, più che i ritmi frenetici e chiassosi dei party estivi, le atmosfere suggestive di piccoli centri lungo la Penisola. Tra loro c’è anche Lovere, che celebrerà l’appuntamento con concerti e spettacoli itineranti, illuminazione scenografica della piazza 13 Martiri e degli angoli più caratteristici del borgo medievale, menù a tema nei ristoranti aderenti all’iniziativa e “dolce romantico” per tutti, per celebrare l’amore e la bellezza in tutte le sue forme.

Il Club ha anche lanciato un concorso su Instagram #BorgoRomantico2016 al quale tutti i protagonisti di questa magica notte potranno partecipare inviando le loro foto a tema “Amore e Bellezza”, realizzate in uno dei 253 Borghi più belli d’Italia. Il vincitore sarà premiato con un weekend in uno dei Borghi e farà aggiudicare il titolo di Borgo Romantico 2016.

In Bergamasca anche Gromo fa parte del Club i Borghi più belli d’Italia.




Turismo, «così prepariamo i nuovi professionisti. Ma a Bergamo manca un interlocutore unico»

vittorio emanuele RIT

Se il turismo è una chance per Bergamo e la sua provincia, la scuola è pronta a fare la sua parte per offrire profili in linea con i bisogni delle aziende e del territorio. Succede al Vittorio Emanuele II, l’Istituto tecnico commerciale e turistico cittadino che, dietro la possente facciata piacentiniana di piazzale Alpini e oltre lo stereotipo che vuole il mondo dell’istruzione lontano ciò che lo circonda, ha intrapreso, secondo i dettami delle ultime riforme, l’ardua strada di riscrivere il paradigma della formazione e lo ha fatto chiamando a raccolta imprese, Università, istituzioni e associazioni.

Lorena Peccolo è la preside – sì, la chiamano ancora così – dell’Istituto, che nell’anno scolastico 2015/16 conta 1.274 studenti e 54 classi, 29 dell’indirizzo turistico, che ne fanno la sede più consistente della nostra provincia, e 25 in quello di Amministrazione, Finanza e Marketing.

Il turismo è una risorsa “giovane” per la Bergamasca e la scuola ha un ruolo fondamentale nel preparare una nuova generazione di addetti che permettano al settore di crescere e svilupparsi. Come si sta muovendo il Vittorio Emanuele?

Lorena Peccolo, dirigente scolastico da 25 anni, è alla guida del "Vittorio Emanuele" da quattro. Ha lavorato prevalentemente nella scuola di base ed è specializzata sui sistemi di valutazione della scuola
Lorena Peccolo, dirigente scolastico da 25 anni, è alla guida del “Vittorio Emanuele” da quattro. Ha lavorato prevalentemente nella scuola di base ed è specializzata sui sistemi di valutazione della scuola

«Nel 2013 la nostra scuola è stata capofila della creazione del Polo tecnico professionale del turismo, un’aggregazione promossa dalla Regione Lombardia tra scuole, enti di formazione, Università e realtà del territorio per costruire profili che siano funzionali ai reali fabbisogni».

Chi fa parte del Polo e quali iniziative sono state realizzate?

«Il nostro Polo, che si chiama “Vaprotur” – Valorizzazione, Promozione Turistica, conta 18 componenti, tra istituti superiori, centri di formazione professionale, aziende, enti di promozione del territorio, associazioni di categoria e Università, con il Cst – Centro studi sul territorio e il Cestit – Centro studi per il turismo e l’interpretazione del territorio. Nel 2014 è stato uno degli 11 Poli, su 52 presenti in Lombardia, finanziati dal bando premialità della Regione con 30mila euro. La presenza di un coordinamento tra tutti i soggetti ha inoltre permesso di realizzare nell’anno scolastico 2013-14 un corso Ifts, post diploma di un anno, costruendo il prototipo del profilo di competenze per questo tipo di corso».

Quali esigenze di formazione ha portato in evidenza il Polo?

«Un confronto illuminante è stato quello con l’Ascom. Il responsabile dei Distretti per l’Associazione, Roberto Ghidotti, ci ha segnalato come criticità la scarsa conoscenza del territorio da parte dei ragazzi, ne è nato un percorso sui Distretti dell’Attrattività e le loro risorse. Un altro versante sul quale abbiamo ritenuto strategico soffermarci è stata la formazione di studenti e insegnanti sull’analisi del sistema economico del turismo, dei suoi indicatori, sviluppato dal Cestit dell’Università».

Insomma, la collaborazione lungo la “filiera” del turismo sta permettendo di fare programmi scolastici più mirati…

«E l’azione che si intensifica con l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, entrata in vigore quest’anno per le terze. Essersi interfacciati già con i partner del Polo si è rivelato preziosissimo per costruire il programma dell’Istituto. Siamo riusciti ad organizzare un percorso organico, non interventi spot, per comporre, dalla terza alla quinta, un profilo di competenze adeguato alle esigenze e consegnare al territorio studenti preparati».

Cosa prevede il vostro programma di alternanza scuola-lavoro?

«Quest’anno le cinque terze coinvolte si sono soffermate sulla conoscenza del territorio. Hanno incontrato tutti i soggetti che compongono il sistema del turismo della provincia ed ognuno ha illustrato loro cosa fa e come lavora. In quarta il focus sarà sugli itinerari e i Distretti dell’Attrattività, vedranno cioè tutti gli aspetti che hanno imparato a conoscere quest’anno integrati all’interno di ogni area. Studieranno inoltre la legge regionale sul turismo e svilupperanno le competenze di comunicazione. In quinta, invece, è previsto lo studio degli indicatori economici del turismo, del sistema museale, del turista dal punto di vista antropologico e l’analisi di altri sistemi turistici».

La novità è che i ragazzi affrontano questi argomenti non solo sui libri e in aula, ma cimentandosi in prima persona su alcuni progetti.

«Ogni classe declina i temi su progetti specifici. Quest’anno, ad esempio, due classi hanno fatto formazione sugli eventi e lavorato con Skay Class con cui già collaboravamo per la manifestazione “I Maestri del Paesaggio”, altre due hanno approfondito la gestione dell’accoglienza in un bed and breakfast, mentre una è stata coinvolta nel progetto della candidatura delle mura di Bergamo nel patrimonio Unesco per realizzare un sito e un sistema di comunicazione rivolto ai propri coetanei. È un lavoro che coinvolge anche una nostra quinta che sulle mura patrimonio Unesco ha realizzato una narrazione multimediale. Al di là dell’alternanza, inoltre, alcuni studenti sono coinvolti in esperienze e progetti, anche internazionali, come quello sul turismo sostenibile portato avanti da due classi nell’ambito del programma Erasmus».

vittorio emanuele (9)Quante ore sono dedicate all’alternanza?

«La legge ne prevede 400 nei tre anni, noi quest’anno ne abbiamo già totalizzate circa 200, tra interventi di esperti a scuola e tirocini in aziende. La priorità è stata infatti quella di costruire le conoscenze e di fare esperienze significative».

Che effetti hanno sull’apprendimento questi nuovi approcci?

«La sfida è proprio legata al fatto che, mobilitandoli con logiche progettuali, i ragazzi siano più capaci di operare, siano più motivati, più preparati, abbiano più senso di responsabilità ed arrivino alla fine della quinta più competenti. Con l’alternanza si passa dal modello “so-ripeto” al misurarsi su quello che si crede di sapere e di saper fare con costante riflessione e autovalutazione».

Del resto, oggi il lavoro occorre inventarselo, meglio quindi cominciare per tempo…

«In effetti sì e non vale solo per il lavoro indipendente, anche quello dipendente ha bisogno di una buona dose di autoimprenditorialità. Il lavoro non è più solo esecutivo e individuale, ma richiede capacità di interpretazione, elaborazione e collaborazione. È un atteggiamento che va incoraggiato anche nell’apprendimento».

Un bello scarto rispetto alle “vecchie” lezioni…

«Il Polo e l’alternanza sono a pieno titolo dentro al processo che vede la scuola passare dalla formazione del capitale umano a quella del capitale sociale, cioè delle competenze per lo sviluppo del territorio. La grande questione è definire quali sono le conoscenze ed i saperi indispensabili e come insegnarli e valutarli, il dato certo è che si tratta di un percorso dal quale non si torna indietro».

Come hanno risposto le imprese alla richiesta di collaborare con la scuola?

«Con grandissima disponibilità, interesse, capacità e, non ultima, generosità, dato che gli interventi sono stati tutti effettuati a titolo gratuito. Tutti si sono messi in gioco, hanno voluto coinvolgere e trasmettere le proprie esperienze ai ragazzi».

E docenti e studenti come stanno vivendo questa trasformazione?

«È chiaro che si tratta di un grande sforzo, che richiede di rivedere orari, programmi, valutazione (naturalmente anche per l’indirizzo in Amministrazione, Finanza e Marketing). È faticoso, ci sono criticità e resistenze, ma abbiamo insegnati motivati e capaci, in grado di trainare questo processo. Credo che la chiave sia la fiducia. L’auspicio è che quella fiducia che ci ha attribuito così apertamente il mondo esterno possa svilupparsi anche nel rapporto tra i docenti e tra docenti e studenti».

Ma a che punto è il turismo a Bergamo?

«Il grosso problema è che non c’è un interlocutore unico. La nostra scuola ha dovuto costruire le collaborazioni una per una e i nostri ragazzi dovrebbero, alla fine della quinta, avere una visione di sistema ma il sistema non è ancora consolidato, non c’è ancora stato un preciso investimento del territorio su questa dimensione dell’economia. La nuova legge regionale sul turismo comprende modelli di governance, visione strategica e definizione della regolamentazione e del controllo, ma non c’è ancora un organismo a Bergamo che su questo si interfacci direttamente con la scuola. Per la verità la legge regionale non fa nemmeno un cenno alle scuole come soggetti coinvolti nello sviluppo turistico e questo la dice lunga su quanto c’è ancora da fare, ma siamo veramente tutti consapevoli che serve incontrarsi e collaborare».