Turismo, il lago d’Iseo è pronto a spiccare il volo

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Dopo l’emozione di camminare sulle acque (con The Floating Piers, l’installazione dell’artista Christo che ha portato sulle sponde del Lago di Iseo circa un milione e mezzo di visitatori durante i “mitici” 16 giorni dell’estate 2016), i visitatori del lago d’Iseo potranno provare quella di volarci sopra.

Il consolidamento dell’immagine e dell’attrattività turistica passa infatti dall’aria. A Costa Volpino si sta lavorando alla realizzazione di un’area attrezzata per il volo turistico che renda il Sebino sempre più frequentato da coloro che si muovono con velivoli leggeri.

Al lavoro su questo progetto, ritenuto strategico per promuovere un turismo di fascia medio-alta, ci sono la Provincia di Bergamo, Visit Bergamo, il Comune di Costa Volpino e Centro Volo. Si tratta di un percorso articolato, nel quale si inseriscono anche eventi che vogliono promuovere una nuova prospettiva di scoperta delle bellezze del lago tramite voli offerti ai turisti che li portino a scoprire alcune bellezze uniche, invisibili dalla terraferma, ma anche per vedere da vicino come si pilota un aereo e, perché no, appassionarsi a questo mondo.

volo lago iseo 3Un’anteprima di ciò che potrà diventare stabilmente l’area si potrà avere sabato e domenica 22 e 23 luglio con “Le Giornate del Volo del Lago d’Iseo”. Si potrà volare gratuitamente, fare il giro del lago e ammirare dall’alto il paesaggio del lago a bordo di aerei ultraleggeri messi a disposizione di famiglie, turisti e appassionati del volo sportivo. Il “campo volo” di Costa Volpino sarà inoltre animato da mongolfiere, canoe, tour in bicicletta, aree giochi per i più piccoli.

«Con le Giornate del volo, grazie all’abbinamento aerei – turismo – accoglienza di qualità, puntiamo a stimolare ulteriormente l’appeal turistico del Sebino che si è fatto conoscere in tutto il mondo con il ponte galleggiante di Floating Piers – ha affermato il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi -. Prevediamo che la manifestazione porterà sulle rive del lago circa 4.000 spettatori e 80 aeromobili italiani ed europei».

Il programma

Sabato 22 luglio 2017

dalle ore 9

apertura della manifestazione con raduno aereo e inizio dei voli promozionali gratuiti sul lago della durata di circa 30 minuti

ore 10

interventi delle autorità: presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, sindaco di Costa Volpino Mauro Bonomelli, presidente Centro Volo Nord Gianni Bonafini

ore 10.30

inizio delle attività sportive e animazione a terra

ore 12

apertura degli stand gastronomici e possibilità di pranzo in loco

ore 16

anguriata

ore 17

esibizione “We Flight Team”, pattuglia di piloti acrobatici diversamente abili

ore 19 – 21

ascensioni in mongolfiera sul campo volo

Inoltre: area gioco bimbi con gonfiabili, canoe sul lago lungo il fiume, musica, animazione

volo lago iseoDomenica 23 luglio 2017

Dalle ore 9 alle ore 13

voli promozionali gratuiti sul lago della durata di circa 30 minuti

stand gastronomici e possibilità di pranzo in loco

area gioco bimbi con gonfiabili, canoe sul lago lungo il fiume, musica, animazione

ore 14

chiusura ufficiale della manifestazione e arrivederci al prossimo anno

Le altre iniziative

Giornate con la famiglia in riva al Lago

23 luglio dalle ore 14 area Bersaglio

Battesimo della Vela

In occasione della “Giornata con la famiglia in riva al lago”, anche lo spazio occupato dal Circolo Nautico “Bersaglio” apre i suoi cancelli per permettere a grandi e piccini di prendere contatto con il meraviglioso mondo della Vela. L’area in cui è collocato il Circolo è denominata “Lido delle Rose”, in via Torrione nel Comune di Costa Volpino, dispone di un ingresso direttamente nell’area in cui si svolgerà la manifestazione.

Tiro al Bersaglio

Gli istruttori della “Compagnia Arcieri Alabarde Camune” saranno a disposizione per chi vorrà imbracciare, magari per la prima volta, un vero arco e tentare di colpire il cuore di un bersaglio. La Compagnia dispone di istruttori federali con notevole esperienza nell’addestramento dei principianti, per i quali sono disponibili anche archi leggeri.

La Fattoria e il Battesimo della sella

Uno spazio creato in prossimità del parco giochi permetterà ai più piccini di immergersi in un mondo in via di estinzione: quello della fattoria. Pulcini, galli e galline, anatre, conigli, vitelli e molti altri animali da cortile si presenteranno per un giorno per essere accarezzati da tante manine curiose. Protagonista sarà l’asinello che si presterà ad essere cavalcato per un giro panoramico tra i prati della zona. L’organizzazione della Fattoria è affidata all’azienda agricola “Emilia Gregorini”.




Abbraccio della Presolana, anche i commercianti “in cordata”

presolana

I commercianti abbracciano la montagna, sostenendo la “Cordata Mondiale Orobica” che il 9 luglio punterà i riflettori sulla Presolana e sul Parco delle Orobie.

Il grande abbraccio della Presolana – promosso dall’Unione Bergamasca delle Sezioni e Sottosezioni del Cai della Provincia di Bergamo e della Sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Alpini, in collaborazione con istituzioni, fondazioni, associazioni e imprese del territorio – conta infatti sul sostegno di Ascom Bergamo Confcommercio attraverso la cooperativa di garanzia Fogalco e tramite il Distretto del Commercio di Clusone. Ascom ha inoltre sensibilizzato tutti gli imprenditori associati per l’ottimale riuscita dell’evento, che punta ad accogliere e ospitare in Valle centinaia di persone.

L’iniziativa, a conclusione degli Stati Generali della Montagna, ha tutte le carte in regola per diventare un evento internazionale come l’”Abbraccio delle mura” che lo scorso anno ha permesso a Bergamo di entrare nel Guinness World Record.

cordata della presolana«Desideriamo essere, insieme a tutti i promotori dell’iniziativa, protagonisti e ambasciatori di questo grande progetto culturale e solidale, che valorizza la montagna, la sua sicurezza e la sua sostenibilità – dichiarano il direttore Ascom Oscar Fusini e Antonio Arrigoni, direttore Fogalco -. È l’occasione per il territorio e per tutte le imprese, che contribuiranno in varia misura ad accogliere turisti e visitatori, di celebrare la bellezza naturale del Parco regionale delle Orobie Bergamasche e in particolare della nostra Presolana».

Info: cordatadellapresolana.orobie.it




Abbraccio delle Mura un anno dopo, on line tutte le foto dei partecipanti

abbraccio delle mura - foto

Un anno fa, il 3 luglio 2016, l’Abbraccio delle Mura portava ben 11.507 persone in Città Alta per circondare con l’abbraccio più grande del mondo il monumento simbolo della città, le mura veneziane, per richiederne il riconoscimento come Patrimonio Unesco.

In quell’occasione Bergamo ottenne il suo primo Guinness World Record per aver dato vita all’abbraccio a staffetta più lungo del mondo, mentre è notizia di qualche giorno fa il riconoscimento del secondo primato per l’abbraccio di coppia più grande della storia con ben 5.730 coppie.

Un record dopo l’altro, che Turismo Bergamo celebra oggi con il lancio di un nuovo sito interamente dedicato all’Abbraccio delle Mura e agli 11.507 partecipanti (www.abbracciodellemura.it/).

L’Abbraccio delle Mura è stato un enorme gesto d’amore verso la città e il territorio, reso possibile dalla partecipazione attiva di oltre 50 Comuni che hanno condiviso da subito l’iniziativa ideata da Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo in collaborazione con Turismo Bergamo, Pernice Comunicazione, NTNext con la sponsorizzazione di Esselunga. Tantissimi sono stati gli enti e le associazioni partecipanti, compresa l’Ascom, oltre ai 660 volontari, alle centinaia di persone nel piano della sicurezza (tra Protezione Civile, Polizia Locale e Associazioni dei Carabinieri, della Polizia e i Rangers)-

Il nuovo sito web dedicato all’Abbraccio delle Mura celebra tutte queste persone, con quella che può essere definita la “foto più lunga del mondo” per l’abbraccio più grande della storia. Accedendo al sito, l’utente troverà una mappa interattiva di Città Alta divisa in quattro settori cromatici (blu, giallo, rosso e verde), gli stessi che un anno fa delimitavano la perimetrazione dell’evento.

Cliccando sull’icona della macchina fotografica corrispondente al proprio settore, si aprirà un rullino fotografico composto dagli scatti effettuati il 3 luglio scorso. Ogni partecipante potrà sfogliare la gallery, cercarsi nelle foto e condividerla sui social.

L’intento di Turismo Bergamo è chiaro: ringraziare a uno a uno gli 11.507 partecipanti che potranno ora taggarsi nella foto più grande della storia.

Ora non resta che attendere l’esito dell’Unesco per sapere se le grandi imprese di questi anni e dei suoi cittadini hanno sortito l’esito desiderato. A giorni si saprà infatti se Bergamo otterrà il successo più grande: quello di vedere le Mura veneziane diventare Patrimonio mondiale dell’Umanità.




A Lovere la notte è Romantica

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La speciale illuminazione della Notte Romantica 2016

Gli scenari sono sempre affascinanti, ma per una sera Lovere si veste di un fascino speciale. Dopo il successo della prima edizione, sabato 24 giugno torna nella località sebina “La Notte Romantica”, l’evento promosso a livello nazionale dal Club de “I Borghi più belli d’Italia” per celebrare l’arrivo dell’estate.

Tra le piazze e i cortili della cittadina sebina si susseguiranno performance teatrali itineranti e concerti dedicati all’amore e alla bellezza, con la coreografia colorata di addobbi floreali e illuminazioni scenografiche.

In prima fila ci saranno anche i ristoranti che proporranno menù a tema e i negozi che apriranno per consentire lo shopping notturno.

Molte le iniziative che vedranno protagonista il centro storico, dall’Accademia Tadini alla meravigliosa piazza Tredici Martiri passando per via Gramsci con la sua Torre Civica (che per l’occasione sarà aperta alle visite), fino ad arrivare alla raccolta e suggestiva piazza Vittorio Emanuele II.

Si comincerà alle 17.30 alla sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini con il concerto dell’Exibition Duo composto da Francesco Ionascu al violino e Giacomo Bigoni alla chitarra (ingresso gratuito). Dalle 21 in piazza Tredici Martiri ci sarà musica live con dj Carlotta di Radio Number One; alle 21.30 e in replica alle 22.30 e alle 23.30 piazza Vittorio Emanuele II ospiterà lo spettacolo “Romeo & Giulietta: l’amore”, mentre in via Gramsci è in programma un concerto di violino e di chitarra; alle 22 alla gradinata Cavallotti sarà offerto un dolce romantico a sorpresa e spumante e dalle ore 22 in vicolo Torre (Gradinata Ratto) ci sarà un concerto d’arpa.

In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a sabato primo luglio.

Info: Uff. Segreteria tel. 035 983623 – interno 2 oppure Uff. Turistico, e-mail info@iataltosebino.it, tel. 035 962178.




Il G7 dell’agricoltura sarà anche gourmet. Con East Lombardy

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Con la consegna delle giacche da chef e del materiale promozionale, East Lombardy – il progetto di rete che è valso alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova il titolo di Regione europea della Gastronomia per il 2017- entra ufficialmente nei ristoranti di Bergamo.

Sono un centinaio le insegne di città e provincia che partecipano al “club” condividendo il valore della tipicità, della sostenibilità e del saper fare e l’obiettivo della promozione turistica. Ci sono gli stellati e le location di prestigio, ma anche le trattorie storiche, le giovani imprese, i ristoranti di montagna, quelli affacciati sul lago e gli agriturismo, tutti accomunati dalla proposta di qualità e dall’attenzione al territorio.

Il percorso ha preso ufficialmente il via a marzo di quest’anno, con la presentazione dei protagonisti dell’enogastronomia di tutte e quattro le province nel corso del congresso Identità Golose, a Milano. Sono seguiti eventi ed iniziative per far conoscere il progetto, tra cui la presenza nella food court dell’area partenze dell’aeroporto di Orio Al Serio con i prodotti e i piatti firmati dagli chef ambasciatori (tra i quali la bergamasca Petronilla Frosio, di scena a luglio).

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Ora tocca a voi fare in modo che quanto viene comunicato si ritrovi nella realtà, che chi entra in contatto con East Lombardy ne ritrovi i principi sulle vostre tavole e nei vostri locali», ha spiegato Christope Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo, ai ristoratori presenti nella sala conferenze dell’Ascom per ritirare il kit di materiali coordinati. «Siamo all’anno zero di un processo che può portare ad un autentico brand di riferimento per il turista gourmand».

I ristoratori hanno ricevuto la giacca da chef con il logo di East Lombardy, un accessorio fortemente simbolico, da utilizzare in tutti gli eventi ufficiali e nelle occasioni importanti; la vetrofania che identifica l’adesione sin dall’ingresso; i flyer che illustrano la filosofia del progetto e le mappe che mostrano dove trovare le diverse bontà della Lombardia Orientale, «materiali che identificano il vostro essere eccellenze», ha sintetizzato il presidente di VisitBergamo Luigi Trigona.

«Il titolo di Regione europea della Gastronomia è stato l’opportunità – aggiunge a margine dell’incontro Elena Viani, che segue la segreteria scientifica del progetto, di cui è direttrice la professoressa dell’Università di Bergamo Roberta Garibaldi – per impostare un lavoro di rete a lungo termine sulla valorizzazione dell’enogastronomia dei territori. Il passaggio più importante sino ad ora è stato far prendere consapevolezza di quello che sia ha e che si è capaci di fare. Ed è tanto davvero. Da analisi che abbiamo effettuato emerge che la Lombardia orientale non ha niente da invidiare a regioni più blasonate come Emilia Romagna o Catalogna in fatto di aziende e prodotti, uniti ad attrattive turistiche e alla possibilità di vivere esperienze uniche».

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Accanto all’attività di sensibilizzazione, messa in rete di operatori ed appuntamenti, comunicazione e promozione ci sono anche alcuni eventi-simbolo di East Lombardy, destinati ad accendere l’attenzione del grande pubblico. Sono uno in ogni provincia. A Cremona, lo scorso maggio, è stato scelto il teatro Ponchielli per imbandire una tavola d’autore con grandi chef. A Mantova prende il via il 23 giugno la kermesse Eat Mantua, che a palazzo Te fa rivivere l’atmosfera della corte dei Gonzaga.

A Bergamo, invece, l’appuntamento sarà nuovamente l’ex monastero di Astino, che aveva ospitato nel maggio 2016 il lancio di East Lombardy, ed avrà respiro internazionale. È stato infatti scelto di collocare la manifestazione gastronomica in concomitanza con il G7 dell’Agricoltura, il summit dei ministri delle sette potenze mondiali, che si terrà a Bergamo il 15 e 16 ottobre. «Tutta la settimana che conduce all’incontro – ha annunciato Sanchez – sarà interessata da iniziative. Ci saranno convegni, ospiteremo i cento produttori più importanti d’Italia, saranno coinvolte le scuole. Il tema è quello del diritto al cibo». Sul fronte gastronomico sarà invitato uno chef da ognuno dei Paesi G7 per un confronto internazionale e sarà organizzato un vero e proprio tour tra i sapori della quattro province di East Lombardy, con chef, ristoratori, pasticcieri, produttori e cantine che ruoteranno all’interno dell’ex monastero.

Chiuderà la serie degli eventi Brescia, a novembre.

L’adesione al progetto East Lombardy da parte degli operatori è sempre aperta e gratuita. Oltre ai ristoranti, possono partecipare alberghi, produttori, rivenditori e società di servizi (come guide e agenzie di viaggio). Basta compilare e inviare la scheda di adesione presente sul sito. Si verrà contattati dalla segreteria e, nel caso siano soddisfatti i requisiti per l’adesione, si potrà inserire sul portale la scheda dell’attività, fotografie e informazioni, che saranno tradotte in cinque lingue.




Bar, occhio ai conti!

Vuoi avere un locale di successo? La prima regola è saper fare bene i conti. È il mantra di Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo caffè bar dell’Ascom di Bergamo dal 2009 e titolare del bar Centrale a Lovere, insegna sempre sulla cresta dell’onda. L’abbiamo intervistato per capire quali sono oggi le difficoltà e le opportunità nel mercato dei pubblici esercizi.

Giorgio Beltrami
Giorgio Beltrami

«Sul mercato ci sono troppe attività, quindi la concorrenza è terribilmente elevata – esordisce -. In molti casi, direi nella stragrande maggioranza, ci sono gestori che applicano prezzi che non sono remunerativi. Ma scendere sotto certe soglie porta inevitabilmente alla chiusura. Proporre, come ho visto fare, un pranzo di lavoro a 6,70 euro per un primo, secondo, acqua, un quarto di vino e caffè significa vendere sotto costo. È un’offerta impossibile da sostenere. Bisogna saper fare i conti e capire i costi, sennò l’attività non ha futuro».

Un tempo nella nostra provincia c’era il listino dei prezzi, meglio allora?

«Fino al 2002 all’interno del Gruppo caffè bar Ascom c’era una commissione che decideva i prezzi da applicare ed entro un mese i locali si adeguavano ai valori indicati. Poi il Governo ha vietato di stilare il listino prezzi sostenendo che in quel modo si faceva cartello. I gestori hanno cominciato a farsi concorrenza abbassando il prezzo. È una strategia senza futuro: non è sostenibile nel tempo e rovina il mercato e l’immagine della categoria».

Ci sta dicendo che molti baristi non fanno bene i conti?

«Le faccio un esempio classico: una macchina del caffè di buon livello a tre gruppi costa circa 7mila euro. Per ripagare le macchine in comodato d’uso, di abitudine i torrefattori caricano il caffè di 8/10 euro al chilo. Considerato che una macchina del caffè ha una vita di circa cinque anni, se si fanno i conti, si capisce facilmente che la si paga almeno tre volte e che è più economico comprarla, eppure molti scelgono di non farlo. Se si hanno problemi di liquidità, basta rivolgersi ai canali che favoriscono la concessione del credito come Fogalco. Si può prendere un appuntamento agli uffici di Bergamo e insieme si determina il tasso di interesse. Per stare sul mercato non basta fare un buon caffè o un buon cappuccino, bisogna avere una gestione attenta».

bar-generico -aperitivoC’è un modo per calcolare i pezzi giusti?

«è indispensabile avere nozioni di contabilità. L’assistenza del commercialista non è sufficiente. All’Accademia del Gusto di Osio Sotto si possono frequentare corsi di alto livello che danno una preparazione manageriale e insegnano a gestire in modo corretto l’attività. Io ho una mia formula personale. Faccio la somma di tutte le spese generali del locale, senza gli acquisti. Poi faccio la somma delle spese degli acquisti. Quindi divido la spesa acquisti per le spese generali e ottengo un coefficiente. Dalla fattura verifico il costo di acquisto della bottiglia. Moltiplico questo costo per il coefficiente e ottengo il mio costo reale della bottiglia. Se risulta ad esempio 29 euro, significa che se la vendo a 30 euro, guadagno 1 euro».

Quanto conta la formazione?

«Continua ad essere la maggiore arma per restare sul mercato. Non ci si può improvvisare in questo mestiere. È importante che chi si affaccia al settore sappia esattamente cosa deve affrontare in ogni aspetto gestionale, dai rapporti con i fornitori alla selezione dei prodotti, dal servizio all’amministrazione contabile. Allo stesso tempo farlo da vent’anni non è un buon motivo per non aggiornarsi. C’è sempre spazio per migliorare e crescere»

Qual è l’errore più frequente tra i baristi?

«Molti sono convinti che basta aprire un bar per guadagnare. Nell’arco di un paio d’anni chiudono. Bisogna fidelizzare la clientela e per farlo non basta offrire la coca cola, occorre dare un prodotto proprio, che può essere un tipo di panino, di farcitura, oppure un cocktail, un gelato. Proporre qualcosa di speciale che porti il cliente a venire nel nostro bar».

Il suo locale non solo ha saputo resistere alla crisi ma negli ultimi anni è addirittura cresciuto. Quali doti bisogna avere per fare questo mestiere?

«Non può mancare la capacità lavorativa. Io ho 71 anni e sono al bar 13-14 ore tutti i giorni. Nella categoria vedo che manca la costanza. Molti partono entusiasti e poi quando si presentano le difficoltà non lottano, mollano».

I contratti di affitto di azienda in questo senso non aiutano…

«Purtroppo negli ultimi anni si è diffuso questo tipo di contratto: ha il vantaggio che quando si entra non si paga ma quando si esce non si prende niente. Chi sceglie questo tipo di soluzione di solito appena non quadra qualcosa rinuncia. Se invece si investe nella licenza d’azienda prima di mollare si lotta. In genere, poi, il proprietario dei muri e degli arredi difficilmente investe nell’attività quindi nel tempo il locale invecchia. Oggi invece è estremamente importante rinnovare gli ambienti, in questo modo si fidelizza la clientela».

Che consiglio darebbe ai baristi che si trovano in difficoltà?

«Di tenere duro. Se non lavoro devo chiedermi perché, andare dai colleghi che lavorano, vedere cosa fanno e riproporlo. La professionalità paga sempre».

espresso-caffèIl costo del caffè è giusto? C’è spazio per rivedere le politiche di prezzo nei bar?

«Gli autogrill sanno fare bene i conti. Già da anni hanno abbattuto la barriera dell’euro. Il caffè è sempre stato equiparato al giornale. Oggi il quotidiano costa 1,30 e il caffè ancora un euro: abbiamo perso il 30% degli utili».

Crede che i clienti capirebbero l’aumento?

«Io vendo il caffè a 1,10 euro da tempo e quando sono passato al nuovo prezzo non ho avuto un calo dei consumi, anzi le vendite sono addirittura leggermente aumentate. Forse i clienti hanno notato la differenza tra un caffè e l’altro».

Quindi aumento sì, ma solo se il caffè è molto buono?

«Alcuni gestori vanno negli ipermercati ad acquistare caffè da 7/8 euro al chilo. È una follia. Bisogna puntare alla qualità, al di là della congiuntura economica. C’è ancora gente disposta a spendere per averla. Si pensa che ridurre il prezzo ti porti più clienti ma non è assolutamente vero. Conosco un barista che ha proposto la colazione a 1,30 euro quando tutti sanno che il prezzo è di 2,30/2,40 euro. La sua fortuna è stata che l’offerta non ha funzionato! Bisogna capire che più si applicano prezzi stracciati e più si perde, così come bisogna comprendere che i soldi che ogni sera si trovano nel cassetto vanno accantonati per spese e tasse».

Cosa pensa dell’arrivo di Starbucks?

«Non credo che porterà alcun tipo di problemi. L’Italia è legata al caffè espresso. C’è spazio per tutti. L’importante è fare un buon caffè».

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I 10 consigli di Ascom per chi vuole aprire un bar

Per chi vuole avviare un bar ci sono alcune regole che si rivelano preziose per non sbagliare. Per Ascom Bergamo Confcommercio sono dieci. Eccole.

1. AVERE UN’IDEA PRECISA

Chiedersi che tipo di bar si vuole aprire. Avere, cioè, un progetto ben chiaro in testa.

2. CAPIRE SE È SOSTENIBILE

Creare un business plan facendo una precisa valutazione dei costi necessari per avviare e gestire l’attività (affitto, acqua, luce, gas, dipendenti, acquisto delle merci, imposte Tasi e Tari) e dei volumi di fatturato che si dovranno realizzare per ricavare uno stipendio. Attenzione: se il locale non è pronto, o bisogna pagare l’attività al proprietario, l’investimento iniziale può aumentare in modo considerevole.

3. SCEGLIERE LA LOCATION GIUSTA

Valutare bene il proprio business e analizzare con attenzione la zona dove si vuole aprire. Fondamentale che ci sia passaggio e nelle vicinanze ci siano negozi o uffici (meglio entrambi) e comunque luoghi di interesse. Se si sceglie un luogo super trafficato, la possibilità di fare incassi è più alta, ma anche le spese da sostenere lo saranno; se si opta per aprire in un piccolo paese i ricavi potenziali si riducono, ma si riducono anche la concorrenza e i costi fissi.

4. DIFFERENZIARSI DALLA CONCORRENZA

Aprire un bar originale, diverso dalle altre attività esistenti e in grado di rivolgersi a una clientela specifica. Bisogna conoscere l’offerta dei concorrenti e il loro giro d’affari, quindi chiedersi cosa si possa offrire in più ai clienti. Attenzione: sono da considerare concorrenti anche supermercati, panetterie e pizzerie al taglio, take away.

5. TARGET E OFFERTA SU MISURA

Impostare l’attività pensando a una specifica categoria di clienti e offrire una soluzione mirata ai loro bisogni.

6. CURARE LA COLAZIONE

Proporre caffè e brioche di qualità. I costi sono più alti, ma chi ha ottime colazioni di solito lavora e il passaparola vola.

7. OCCHIO A VETRINA E INSEGNA

Il cliente che passa deve capire all’istante che lì c’è un bar e che tipo di bar è.

8. FARE DELL’ACCOGLIENZA UN’ARTE

Selezionare con attenzione i collaboratori, anche in base al modo in cui interagiscono con i clienti. Il cliente non vuole solo il caffè, si aspetta di lasciare fuori i problemi e di avere cinque minuti di relax. Se si rende piacevole questa pausa, il cliente con molte probabilità tornerà. È l’Abc della fidelizzazione.

9. AVERE UNA GESTIONE ATTENTA

Fare massima attenzione alle spese e accantonare parte del cassetto per pagare i costi dell’attività e le tasse. Controllare il numero di scontrini emessi, i flussi di cassa, quali prodotti si vendono di più, su quali c’è più margine e in quale momento della giornata ci sono più clienti così da gestire il personale in modo flessibile e mirato.

10. FARSI CONOSCERE ATTRAVERSO I SOCIAL NETWORK

Scegliere il social più usato (Facebook) o quello che, sulla carta, risulta il più utilizzato dal target di clientela a cui ci si rivolge. Attenzione: la pagina va tenuta aggiornata e questo richiede tempo. Regola fondamentale: alle eventuali critiche virtuali si risponde sempre e in modo educato.

Per un espresso perfetto c’è la regola delle 5 M

È dimostrato, offrire una buona colazione, e in primis un ottimo il caffè, è il passepartout per conquistare una clientela fidelizzata. Ma quali segreti stanno dietro a un grande espresso? Giorgio Beltrami lo spiega in ogni dettaglio nei corsi per baristi proposti dall’Accademia del Gusto con la “regola delle 5 M”: miscela, macinatura, macchina del caffè, manutenzione, mano.

La partenza è utilizzare una miscela di qualità. Il secondo passaggio importante è fare una macinatura corretta che rispetti e segua il clima: in una giornata di pioggia, ad esempio, deve essere più sottile. Anche la scelta della macchina conta, ma ancora di più conta la sua manutenzione: ogni sera bisogna investire una ventina di minuti nella pulizia. È imprescindibile poi l’uso del depuratore per scacciare il nemico principale di un buon caffè: il calcare. La macchina non va mai spenta: si accende quando si compra e si spegne a fine carriera. La mano del barman, infine, conta moltissimo, almeno quanto la sua passione e sensibilità.




Operatori del turismo, in Fiera un pomeriggio di formazione gratuita

Giovedì 8 giugno la Fiera di Bergamo ospita la quinta tappa di #inLombard1a, il progetto dedicato alla formazione degli operatori turistici in materia di promozione, attrattività e digitalizzazione. L’iniziativa, creata da Explora – l’agenzia per lo sviluppo turistico della Regione Lombardia -, Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Milano in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo, vuole offrire alle imprese e agli addetti dell’ospitalità un’occasione per approfondire competenze e professionalità.

fiera di BergamoA partire dalle ore 14 saranno proposti dieci incontri di formazione gratuita, anche in più edizioni, sulle nuove strategie di mercato e gli strumenti digitali più innovativi, determinanti per lo sviluppo del territorio e dell’accoglienza, tenuti da professionisti ed esperti: dal marketing emozionale, il social media marketing, lo storytelling e il videotelling fino al turismo enogastronomico e il cicloturismo, passando per i prodotti esperienziali e la sinergia con servizi, attori e territorio, il culto dell’accoglienza (inteso come le regole della buona accoglienza), i progetti-sistema di promozione turistica regionali (#ilPassaporto, #CultCity, Sapore inLombardia, Immagine coordinata e branding, #inLombardia365, Cicloturismo, Turismo Religioso, infopoint inLombardia, ecc.).

I laboratori sono rivolti a operatori del settore, albergatori, fornitori di servizi, personale proveniente da punti informativi e agenzie di promozione turistica locale. Saranno preceduti da un momento di incontro “in plenaria”, un confronto su cosa può offrire il territorio e come sfruttarlo, con i rappresentanti istituzionali del territorio e la presentazione di best practice locali.

Il progetto si chiama #inLombard1a con il numero “1” al posto della “i”, per dichiarare l’intento e l’obiettivo del progetto: far diventare la Lombardia la prima regione turistica d’Italia, secondo un metodo basato sul «lavorare tutti insieme, imparando, confrontandosi e utilizzando gli strumenti di Explora e Regione Lombardia al meglio».

È possibile partecipare fino a tre workshop, oltre che alla sessione plenaria.

IL PROGRAMMA

  • Food Meets Tourism

Andrea Casadei, general manager Grow The Planet

  • Comprendere i viaggiatori: Bigdata for dummies

Mirko Lalli, ceo & founder Travel Appeal

  • Turismo oggi: bisogni, reputation e mercati

Massimiliano Serati, professore Università Liuc di Castellanza

  • Content Marketing: storytelling e videotelling

Silvia Moggia, albergatrice e blogger

  • Marketing Emozionale

Andrea Camesasca, general manager Hotel Ristorante Il Corazziere

  • Social Media Marketing

Orazio Spoto, socio fondatore dell’Associazione Igersitalia e fondatore della Community Igersmilano e Igerslombardia

  • Prodotti esperienziali e servizi

Davide Catania, amministratore Unico Alidays T.O.

  • Culto dell’Accoglienza

Elisa Dal Bosco, Associazione Italiana Maggiordomi

  • inLOMBARDIA, promuoversi insieme

docente Explora

  • Cicloturismo in Lombardia

docente Explora

 

Qui i moduli per registrarsi

Info: inlombard1a@exploratourism.it




Vacanze a Bergamo, 1.229 possibilità di soggiorno

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Nell’ultimo anno il turismo straniero è aumentato. Ma quante e quali sono le opportunità di soggiorno a Bergamo oggi? Secondo la Mappa delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, un innovativo database on line stilato dalla Regione (dati.lombardia.it), sono 1.229, circa il 13% dell’offerta ricettiva lombarda.

La maggior parte sono case e appartamenti – 411 – seguono i bed and breakfast (345), gli alberghi (261) e gli alloggi gestiti in forma imprenditoriale (174). L’offerta comprende anche 10 residence, 5 foresterie, 10 campeggi (il più grande è il Camping San Simone a Isola Fondra con 1.076 posti letto) e 12 case per ferie, ossia alloggi gestiti da istituti, fondazioni e congregazioni.

La maggior parte degli alberghi rientra nella fascia media dei tre stelle, 47 ne vantano 4 e solo uno, il Relais San Lorenzo di Bergamo, si classifica di lusso con 5 stelle.

Come prevedibile, l’offerta è capeggiata dal capoluogo che conta 452 strutture tra hotel, camere in affitto, passando per b&b, pensioni e ostelli. Il Lago d’Iseo offre 142 opportunità di soggiorno, con Lovere (33) e Sarnico (32) in top ten. In montagna, in cima alla classifica in quanto a opportunità di vacanza figura la Valle Seriana con 121 strutture, seguono la Valle Brembana con 106 indirizzi e la Valle Imagna con 42. Nell’hinterland le possibilità di soggiorno sono 98, mente la Bassa si attesta a quota 56.

In provincia, i paesi che contano più indirizzi per le vacanze sono Bossico con 34 strutture, Lovere con 33 e Sarnico con 32, poco dietro ci sono Castione della Presolana che ne ha 24 e San Pellegrino con 11. Ancora molto diversi i numeri di Brescia che rimane al top della Lombardia in quanto a offerta.




“Come d’incanto”, ad Ardesio fine settimana con gli artisti di strada

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Sabato 13 e domenica 14 maggio Ardesio si colorerà della musica, l’allegria e delle acrobazie dei busker per l’ottava edizione di “Come d’incanto” il festival degli artisti di strada organizzato dalla Pro Loco, con la direzione artistica della compagnia ardesiana Teatro Minimo.

Per due giorni artisti di strada italiani e internazionali invaderanno le strade e le piazze del borgo dell’Alta Valle Seriana, per stupire bambini e adulti con parate musicali, equilibrismi estremi, oggetti infuocati, tempeste di bolle giganti, giocoleria luminosa, calcio freestyle, magia comica, cabaret, e tante sorprese.

La manifestazione prenderà il via come da tradizione sabato pomeriggio alle 16.15 all’Oratorio con una parata musicale in corteo per le vie del centro storico che lascerà poi spazio all’incanto degli spettacoli. In serata in piazza San Giorgio, dopo aver cucinato per le Cirque du Soleil, i “3Chefs” proporranno lo spettacolo “L’ultima cena”, con un menù ad “alta spassosità”.

Domenica si ripartirà alle 14.30, per un pomeriggio divertente, magico e da lasciare a bocca aperta, con la presenza tra gli altri della “Fast Foot Crew” con un’esibizione di calcio freestyle. La sera grande chiusura in piazza San Giorgio con l’acrobata e giocoliere Luca Chiarva che stupirà con i suoi attrezzi luminosi e l’attore comico Giancarlo De Biasi  con un divertente spettacolo di cabaret, adatto a tutti.

Nella giornata di domenica, oltre agli spettacoli in cartellone, anche quest’anno dalle 10 alle 19 sarà allestito il “Centro dell’Incanto”, con trucca bimbi, zucchero filato, caramelle, il Ludobus con i giochi della tradizione e i ragazzi del corso di Animatore turistico del Patronato San Vincenzo di Clusone pronti ad incantare i bambini con bellissime sculture di palloncini.




Turismo, nel 2016 boom di stranieri. Ma è sempre “mordi e fuggi”

Bergamo-piazza VecchiaLo scorso febbraio, con la pubblicazione dei dati del periodo gennaio-settembre 2016, si era parlato in termini positivi di una sostanziale tenuta del turismo bergamasco dopo il “balzo in avanti” del 2015 grazie a Expo. Oggi, con alla mano i numeri dell’intero anno 2016, si può parlare di un ulteriore incremento dei flussi turistici e di un vero e proprio boom di presenze straniere, che costituiscono il vero traino del settore. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio turistico del settore Welfare, Turismo e Cultura della Provincia di Bergamo; anche in questo caso la forte collaborazione degli operatori intervistati ha consentito di ottenere dati affidabili seppur provvisori in attesa del consolidamento da parte di Istat.

Con 2.065.670 di presenze nel 2016, si può tranquillamente sostenere che una buona fetta dell’economia bergamasca sia ormai rappresentata proprio dal turismo. Ma se la variazione percentuale rispetto al 2015 di per sé indica semplicemente un ulteriore piccolo aumento (dello 0,2%), il dato significativo si ottiene scomponendo i turisti italiani e gli stranieri: i primi sono scesi del 3,8%, i secondi sono aumentati del 6,6%. In sostanza la progressiva internazionalizzazione turistica è un fenomeno che già da diversi anni caratterizza la città di Bergamo (nel 2016 le presenze straniere sono arrivate a rappresentare i due terzi del totale, circa 377 mila su quasi 564mila), ma che nel giro di pochi anni sta “contagiando” l’intera provincia: nell’ultimo decennio le presenze di turisti stranieri sono aumentate dell’80,3%, passando da 471.353 del 2006 a 849.941 nel 2016, mentre quelle degli italiani hanno subito andamenti irregolari. L’incidenza del turismo nostrano si è progressivamente contratta fino ad arrivare a toccare nel 2016 il 58.8%.

Tra i Paesi di provenienza dei turisti stranieri nel 2016, la Germania si conferma la comunità più cospicua (13,2%), seguita dalla Spagna, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Svezia, dalla Polonia ecc. Infine un ulteriore dato significativo è la brevità della permanenza media la quale si attesta nel settore alberghiero attorno a 1,8 giorni mentre nell’extralberghiero a 2,4 (nel 2006 era del 4,9). Ciò evidenzia la caratteristica di un turismo nella Bergamasca “mordi e fuggi”, legato ai week end e alle coincidenze dei voli aerei. Per il presidente della Provincia, Matteo Rossi “la Bergamasca sta sempre più assumendo un respiro internazionale, e se questo risulta essere un dato ormai consolidato, la sfida oggi diventa quella di lavorare per aumentare il periodo di permanenza sul nostro territorio. È un obiettivo che va assunto a tutto tondo, lavorando sull’accessibilità, sulle infrastrutture, sulla qualità dell’offerta e sulla capacità di fare rete tra pubblico e privato nelle diverse zone della nostra provincia”.