Imprese, è il Terziario a crescere nel primo trimestre

Il primo trimestre 2015 si chiude con 95.531 imprese registrate in provincia di Bergamo, in lieve aumento (+0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo stock delle imprese attive (85.263) si conferma invece in flessione, secondo una tendenza in atto da quasi tre anni, con una riduzione del -0,2% su base annua. È quanto emerge dall’Osservatorio sulle Imprese del Servizio Studi della Camera di Commercio, che nei primi tre mesi dell’anno segnala 1.799 nuove iscrizioni e 2.241 cessazioni (di cui 12 cessazioni d’ufficio) con un saldo negativo di 442 unità. Nel confronto con il primo trimestre 2014 si osserva una riduzione delle nuove iscrizioni (-1,7%) e un aumento delle cessazioni (+3,8%).

Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,3%) e le altre forme giuridiche (+0,7%, se considerate al netto della classe di natura giuridica “Persona Fisica”), in prevalenza cooperative. Calano le società di persona (-1,5%) e le imprese individuali (-0,1%)

Il settore artigiano, con 31.733 imprese a fine marzo 2015, vede una riduzione del -1,3% delle unità registrate nel primo trimestre del 2014. Il numero delle iscrizioni (663) è superato da quello delle cessazioni (983). Nel confronto con i primi tre mesi di un anno fa le iscrizioni diminuiscono (-7,5%) e le cessazioni aumentano (+1,8%).

Tra i settori, la contrazione delle imprese attive, rispetto al primo trimestre 2014, si è avvertita in misura accentuata nell’edilizia (-449, di cui 375 artigiane, pari al -2,3%), nelle attività immobiliari (-52 pari al -0,8%), nel trasporto e magazzinaggio (-48 pari al -2,1%, con saldo negativo ancor più marcato nell’artigianato). Relativamente più contenute le perdite tra le imprese agricole (-52 pari al -1%) e nella manifattura (-87 pari al -0,8%, con riduzione concentrata nell’artigianato).

Nell’intero comparto del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, il saldo è positivo (+159 imprese pari al +0,8%).

Aumentano in misura significativa le imprese attive in diversi comparti dei servizi: +110 (+4,9%) nei servizi alle imprese, +67 (+3,2%) nelle attività finanziarie e assicurative, +37 (+2%) nei servizi di informazione e comunicazione, +56 (+1,7%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +52 (+0,9%) nei servizi di alloggio e ristorazione.

 




Carrozzieri, «un passo avanti contro la riforma delle assicurazioni»

carrozziereContinua la battaglia dei carrozzieri di Confartigianato Lombardia contro la riforma del codice delle assicurazioni, nell’ambito del Ddl Concorrenza. E segna un nuovo passo avanti per la categoria, che a inizio aprile aveva presentato le proprie istanze sul tema alla Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale: «La documentazione presentata in quell’occasione, che illustrava e spiegava gli emendamenti presentati da Confartigianato in sede parlamentare, ha permesso di redigere una proposta di risoluzione in cui Regione Lombardia si impegnava a sostenere le nostre ragioni a livello nazionale. Proposta che è stata presentata in Consiglio Regionale e votata all’unanimità», spiega il presidente regionale della categoria di Confartigianato, Stefano Romano.

«Un riconoscimento significativo – commenta il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – che peraltro proviene da tutte le parti politiche, concordi nel farsi portavoce delle istanze della categoria, il cui lavoro viene ancora una volta messo a rischio dalla lobby delle assicurazioni. Ai componenti del Consiglio Regionale va il nostro ringraziamento, per la grande attenzione e la sensibilità dimostrare, e in particolare al consigliere Fabio Rolfi, che è stato relatore della risoluzione votata».

Il principale punto critico della riforma segnalato da Confartigianato riguarda le modalità di risarcimento, che prevedono che l’automobilista sia di fatto vincolato a far riparare i danni dell’auto dalle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione, cancellando la libertà di scelta e obbligando i carrozzieri ad accettare le condizioni imposte dalle assicurazioni. Inoltre, per coloro che comunque non vorranno rivolgersi agli artigiani convenzionati, la riforma prevede la possibilità per le assicurazioni di rimborsare i danni a prezzi stabiliti da quest’ultima in modo arbitrario.  Purtroppo se questa legge andasse in porto si andrebbe a cancellare il libero mercato, creando di fatto un oligopolio influenzato dal potere delle assicurazioni che peraltro in Italia costano il 45% in più rispetto alla media Ue, nonostante il calo costante degli incidenti.




«Birra Moretti da Comun Nuovo all’Expo», esposto all’Antitrust per pubblicità ingannevole

Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust relativamente alla pubblicità della Birra Moretti apparsa in questi giorni sui principali quotidiani italiani, il cui messaggio recita: “A Expo andiamo a Km 0 (…) perché viene dalla birreria di Comun Nuovo, situata a meno di 70 Km da Expo”.

Tale affermazione, tuttavia – stando all’azione  di Codacons – appare «generica e potenzialmente fuorviante per il consumatore medio dal momento che, come specificato nella pagina web della Birra Moretti dedicata ad Expo, il magazzino di 2.200 mq coperti è riservato allo stoccaggio, preparazione delle consegne ed al carico, e non alla produzione».

L’associazione dei consumatori rileva inoltre che la birra non è un prodotto agricolo fresco né tantomeno stagionale «ed il claim “Km 0” non rappresenta una indicazione generica ma esprime un impegno che le imprese alimentari assumono nei confronti dei consumatori, suggerendo, al contempo, un ridotto impatto ambientale del prodotto offerto. Per fregiarsi del titolo “prodotto italiano” o “made in Italy”, poi, è necessario che la produzione della materia prima ed il luogo di trasformazione debbano eseguirsi nel territorio italiano», per questo il Codacons si chiede «se, nel caso specifico, gli ingredienti che compongono la materia (tra cui il luppolo, i lieviti ed il malto) siano di origine italiana».

«Il messaggio pubblicitario quindi – prosegue l’associazione – non avendo semplice contenuto informativo, è in grado di influenzare in modo diretto il comportamento economico degli utenti, a discapito di altre aziende che commercializzano gli stessi generi merceologici, ed è idoneo a restringere l’ambito del mercato della libera concorrenza. Per tali motivi il Codacons ha chiesto all’Antitrust di aprire una indagine nei confronti della pubblicità della Birra Moretti volta ad accertare l’eventuale ingannevolezza del messaggio rivolto ai consumatori».

L’associazione inoltre verificherà da qui in avanti tutti messaggi pubblicitari dei prodotti alimentari legati ad Expo, denunciando le aziende che promuoveranno senza averne titolo l’italianità della propria merce.




Scontrini, ecco come cambia il fisco

ScontriniIl fisco punta sulla svolta digitale. La fattura elettronica, ora obbligatoria per chi tratta con la Pubblica Amministrazione, diventerà una scelta possibile anche nelle transazioni tra privati. L’avvio, opzionale, è previsto dal gennaio 2017 e gli effetti potrebbero essere dirompenti. In pratica chi aderisce invia al fisco, in modo telematico, le fatture e anche gli incassi di giornata, cancellando molti strumenti burocratici. Per le imprese ci sono anche altri incentivi: i principali riguardano l’accorciamento dei tempi per i controlli e la priorità sui rimborsi Iva. Per il fisco, ovviamente, è una rivoluzione sul fronte dei controlli. Saranno fatti ”da remoto”, senza necessità di disturbare l’impresa durante la sua attività. Ovvio, poi, che la selezione di controllare sarà decisamente più mirata. Ecco che l’impatto concreto per i cittadini è quello della possibile sparizione dello scontrino fiscale. Il tagliando cartaceo non scomparirà del tutto e potrà essere richiesto per certificare un acquisto, anche ai fini della garanzia. Ma non avrà valore fiscale, cancellando anche tutto l’armamentario di multe che l’accompagna. In alcuni casi, poi, la trasmissione telematica permetterà di ‘contabilizzare’ la spesa direttamente sul 730 precompilato. L’opzione della fattura telematica ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. Per i gestori dei distributori automatici la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati è obbligatoria.




Italcementi Group fa shopping negli Stati Uniti

NUOVO_LOGO_ITALCEMENTIIl Gruppo Italcementi, attraverso la filiale Nord Americana Essroc, ha firmato un accordo con Holcim per l’acquisto di un centro di macinazione della loppa d’altoforno a Camden (New Jersey) e di un terminal di cemento a Everett (Massachusetts). L’accordo sarà perfezionato alla data di completamento della fusione fra Holcim e Lafarge e prevede l’assorbimento degli staff dei due impianti in Essroc. L’impianto di Camden può produrre fino a 500mila tonnellate/anno di cemento da loppa. Attualmente Essroc produce questo materiale nelle cementerie di Picton (Ontario) e San Juan (Portorico), oltre che nel centro di macinazione di Middlebranch. Con l’integrazione dell’impianto di Camden la produzione totale di cemento da loppa potrà salire a oltre 750.000 tonnellate. Essroc, uno dei principali produttori di cemento nel nord-est degli USA, conferma con questa operazione il proprio impegno a cogliere le opportunità di crescita in un mercato molto dinamico e interessato a prodotti ad alto valore aggiunto. Grazie anche al sistema di marketing i.nova, viene ora proposto un ampio portafoglio prodotti con elevate caratteristiche sia in termini di performance che di sostenibilità. In particolare infatti, il cemento alla loppa è un materiale che, oltre alle specifiche caratteristiche tecniche, permette di riutilizzare prodotti secondari derivati dall’industria siderurgica altrimenti destinati allo smaltimento, consentendo un positivo impatto complessivo in termini ambientali. Essroc è la filiale nord Americana del Gruppo Italcementi; attraverso un dispositivo industriale di 6 cementerie con una capacità totale di 7 milioni di tonnellate di cemento ha registrato nel 2014 un fatturato di circa 455 milioni di euro.




Villongo, Novotema passa all’americana Idex

Ardian, società di investimenti indipendente, ha annunciato di aver firmato un accordo per vendere la quota del 96,5% detenuta in Novotema, società bergamasca leader mondiale nella progettazione e nella realizzazione di guarnizioni in gomma, a Idex, società americana quotata attiva nel settore industriale. Fondata nel 1973 con sede a Villongo, Novotema, 160 dipendenti, progetta e produce guarnizioni in gomma per i settori automotive, medicale, caldaie ed industriale. Ardian ha investito in Novotema nel giugno 2012 e da quel momento l’azienda ha rafforzato la sua posizione nei mercati chiave e ha diversificato la base di clientela, grazie alla crescita della sua forza vendita ed all’ulteriore sviluppo dell’ufficio tecnico.

Basata in Illinois, Idex è un gruppo attivo in diversi settori industriali (liquidi e misurazione, farmaceutico, erogazione, attrezzatura antincendio e di sicurezza), che fornisce i suoi prodotti ai mercati in rapida crescita di tutto il mondo. Nel 2014, Idex ha registrato un fatturato di 2 miliardi di dollari. Grazie alla tecnologia ed agli impianti di produzione di Novotema, Idex sarà in grado di ampliare la sua offerta di prodotti e ulteriormente consolidare l’attività di design di guarnizioni di nicchia ed ampliare la propria capacità produttiva per la clientela a livello globale. Grazie alla politica di condivisione dei profitti da parte del venditore, i dipendenti di Novotema riceveranno un premio economico come riconoscimento per il loro prezioso contributo alla storia di successo della società. Botto Micca, amministratore delegato di Novotema, ha dichiarato: “Vorrei ringraziare tutto il team di Ardian per il supporto ricevuto, che ci ha permesso di svilupparci e crescere. Ora siamo pronti per entrare in questa nuova fase di crescita insieme a Idex, e continueremo ad essere al fianco dei nostri clienti in tutto il mondo”. Dominique Gaillard, membro del Comitato Esecutivo e responsabile del team Expansion di Ardian, ha aggiunto: “Siamo onorati di essere stati coinvolti nel percorso di crescita di Novotema negli ultimi tre anni. Un successo dovuto alla nostra importante esperienza nei settori industriali ed alla presenza a livello globale, che ci hanno permesso di fornire a Novotema il supporto necessario per il suo sviluppo. Questo investimento è un esempio della nostra capacità di identificare le società ad alto potenziale di crescita”.

 




Start up, la Regione premia la bioedilizia bergamasca

Ci sono anche due aziende bergamasche tra le top 24 che, all’interno del bando della Regione “Start Up per Expo”, hanno ottenuto un’opportunità in più, quella di essere ospitate nello “Spazio Start Up” del Padiglione Italia durante Expo 2015.

Si tratta di Equilibrium, nata nel 2011 con l’obiettivo di ripristinare la filiera della canapa in Italia, con sede legale a Lecco, ma operativa a Cividino di Castelli Calepio. E di More, giovane realtà di Grassobbio impegnata nello sviluppo di applicazioni rivolte alla gestione e al controllo di risorse ambientali tramite le tecnologie offerte dalle reti WSN (Wireless Sensors Network).

A far vincere Equilibrium è stata un’innovazione di prodotto che consiste nell’accoppiamento di truciolato vegetale di canapa con un legante minerale a base di calce idrata e additivi naturali ed acqua per formare Biomattone®, Natural Beton® 200, Natural Beton® 300 e Natural Beton® 500. Natural Beton® è un prodotto altamente eco-compatibile in grado di risolvere i problemi tipici delle costruzioni attuali: elevati consumi energetici estivi ed invernali, sindrome da edificio malato, cattivo comfort abitativo. I maggiori vantaggi consistono nell’elevata traspirabilità, elevata igroscopicità (capacità di prendere e rilasciare vapore acqueo), compromesso ideale tra inerzia ed isolamento termici, capacità di fungere contemporaneamente sia da muratura che da isolante, riciclabilità e biodegradabilità.

Il progetto di More si chiama invece Save Water & Energy si propone di fornire agli operatori del settore idrico uno strumento per assicurare efficienza delle reti la cui gestione si basa su un’adeguata conoscenza e diagnostica della funzionalità. Il sistema di monitoraggio continuo fornisce in tempo reale un quadro sinottico della situazione, rilevando da remoto situazioni critiche. Ciò permette rapidi interventi ed assicura significativi risparmi energetici e di risorsa idrica. Sia perché una rete fognaria correttamente funzionante assicura maggiore efficacia e notevole riduzione dei costi di pompaggio e depurazione sia perché un acquedotto efficiente, individuate e “risolte” le perdite, grazie ad un attento monitoraggio, assicura notevoli risparmi energetici e riduzione dei consumi di risorsa idrica.

Il Bando “Start Up per Expo”, promosso da Regione Lombardia e Sistema camerale ha messo a disposizione 1,55 milioni di euro (1,25 milioni Regione Lombardia e 300.000 euro Sistema camerale) per sostenere 100 start up (su 144 domande presentate) con contributi a fondo perduto di 15.000 euro in servizi di consulenza o investimenti in capitale umano. Tra queste 100, attraverso due selezioni, sono state individuate le 24 particolarmente innovative, premiate oggi dall’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini e da quello allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.

Altri tre progetti bergamaschi avevano superato la prima selezione, arrivando tra la prime 60: “Fermopoint e il delivery B2C,” con sede operativa al Point di Dalmine, “RistoranteInCasa” di Stezzano e “TapMyEXPO” for Children di Bergamo.




“Lombardia Concreta”, benefici estesi anche ad ambulanti e attività “no food”

ambulante752.jpg“Considerato il successo che Lombardia Concreta sta riscuotendo, abbiamo deciso di allargare le opportunità di sostegno al credito a tutti gli ambiti del commercio, quindi anche agli ambulanti e all’area no food”. Lo ha detto l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando l’approvazione, da parte della Giunta, su sua proposta, della delibera riguardante l’estensione dei benefici della misura Lombardia Concreta all’intera filiera dell’attrattività del commercio e del turismo.

“Con Lombardia Concreta – ha spiegato l’assessore – Regione Lombardia si è impegnata a sostenere in modo sussidiario le imprese del turismo, della ristorazione, dei pubblici esercizi e del commercio alimentare, per il miglioramento delle strutture ricettive in vista di Expo. Solo a queste categorie sono stati infatti già concessi finanziamenti agevolati per circa 20 milioni di euro. Ora, con l’estensione della Misura all’intera filiera, contiamo di poter dar forza a un numero considerevole di imprese del commercio e di mettere in moto un volano in grado di generare investimenti per oltre 100 di milioni di euro”. Il finanziamento studiato dall’esecutivo lombardo prevede contributi in conto interessi per l’abbattimento del 3 per cento dei tassi praticati dal sistema bancario sui finanziamenti concessi alle imprese e un fondo di garanzia per le imprese che accedono ai finanziamenti. Le risorse stanziate ammontano a 12,4 milioni di euro, dei quali 10 milioni andranno per l’abbattimento dei tassi di interesse e 2,4 milioni per sostegno alle garanzie.




Parte dal Sociale la carica dei Giovani

Il valore delle relazioni e la voglia di mettersi a disposizione della comunità da parte dei giovani imprenditori bergamaschi sono salite sul palco e si sono raccontate la sera del 16 aprile al teatro Sociale di Città alta. L’evento-spettacolo, dal titolo “Gli otto valori che fanno volare”, è stato organizzato dal Coordinamento Giovani – che dal 2013 unisce le organizzazioni provinciali degli imprenditori under 40 di Ance, Ascom, Confartigianato e Confindustria – con la collaborazione di Bergamo Incontra.

I quattro presidenti – Francesco Fiumi di Ance, Luca Bonicelli di Ascom, Daniele Lo Sasso di Confartigianato e Marco Manzoni di Confindustria – hanno portato in prima persona le proprie esperienze e motivazioni, cosa li sostiene e rende uniti nel loro fare impresa. Nella seconda parte il life coach Paolo Manocchi, attraverso un format multidisciplinare, ha portato alla luce alcuni valori fondamentali, utili a crescere non solo dal punto di vista imprenditoriale.

È stata questa la prima iniziativa rivolta al pubblico del Coordinamento che, dopo aver promosso la collaborazione e le sinergie associative sui temi legati alla vita e allo sviluppo d’impresa, sono ora pronti e farsi conoscere sul territorio attraverso una serie di proposte che si svilupperanno lungo tutto l’anno. La volontà è quella di coltivare una “Rete di Valore Imprenditoriale” a favore del territorio, «che trova terreno fertile in persone, prima che imprenditori, appassionate, curiose e desiderose di apprendere, conoscere e innovare».

servizio fotografico Roberto Magli




Patrizia, la panettiera che guida il rilancio di via Zambonate

Mentre si è in attesa di vedere come Expo si presenterà ai visitatori il primo maggio e si inseguono previsioni e analisi sulle ricadute dell’evento, l’esposizione universale ha lanciato sui territori e nelle imprese piccoli e grandi stimoli ad aprirsi e farsi conoscere. Di questi esempi, ed in particolare del valore del fare rete, si è occupato l’incontro promosso dai gruppi Giovani e Terziario Donna dell’Ascom nell’ambito della rassegna Unibergamorete dell’Università di Bergamo, organizzato mercoledì 15 aprile nella sede di via Dei Caniana.

Patrizia Rota Biasetti

Patrizia Rota Biasetti, dell’omonimo panificio aperto due anni fa in via Zambonate a Bergamo, ad esempio, ha messo in atto una promozione che ha coinvolto i negozi vicini, regalando ai clienti che effettuavano una spesa di almeno 5 euro, prima un buono per un caffè nel bar di fronte e poi uno per acquistare il quotidiano cittadino all’edicola. «Ho scelto di aiutare mio padre, che gestisce laboratorio e negozio a Brembate Sopra, in questa nuova apertura – ricorda –. È lui che mi ha insegnato il valore della collaborazione e dell’innovazione, per questo cerco ogni volta di proporre qualcosa di diverso, soprattutto che ci avvicini ai clienti e ci permetta di far capire il nostro lavoro e tutto l’impegno che ci mettiamo». La sua fantasia e voglia di fare ha trovato la sponda giusta nelle “notti bianche” estive promosse dal Distretto del commercio, che l’hanno vista di volta in volta giocare con il tema della serata. «Confesso che per l’appuntamento dedicato alla moda ero un po’ in difficoltà – dice -, come poteva legarsi al pane? Invece è venuta l’idea di realizzare degli abiti con i sacchi della farina: delle giovani stiliste hanno collaborato gratuitamente ed il risultato è stato bellissimo». Tanto che le creazioni sono state invitate all’Expo, nel cluster di cereali, dall’azienda fornitrice della farina. E siccome l’appetito vien mangiando, ora è nata l’idea di fare di via Zambonate un punto di riferimento in città per i temi dell’Expo. «Mi dispiace che nella via ci siano pochi negozi – evidenzia – eppure è una zona molto frequentata, visto il passaggio degli autobus. Qualcosa però abbiamo deciso di fare per farci conoscere. Al momento siamo una decina di attività ed abbiamo pensato di proporre nelle domeniche di chiusura al traffico del centro delle iniziative sui prodotti dei cluster. Il bar sul caffè, ad esempio, il mio negozio sui cereali, la farina e il pane e via dicendo. Vogliamo anche realizzare un totem che dia le informazioni sull’esposizione, in pratica la via racconterà l’Expo».

Reti, la Valle Imagna ci ha preso gusto. In arrivo quella dell’edilizia

Graziella Viganò - IsotA Sant’Omobono Terme la voglia di fare rete ha sfornato iniziative su iniziative. L’Isot, associazione che riunisce 140 imprenditori del commercio, dell’artigianato e del turismo del paese e dei comuni limitrofi, ha ottenuto la nascita dell’ufficio turistico, creato percorsi che partendo da luoghi di storia e devozione come il santuario della Madonna della Cornabusa conducono ad aziende agricole e artigiane, coordinato la presenza alle fiere (alla fiera dell’edilizia di Bergamo le aziende valdimagne si sono presentate in un unico spazio), realizzato mostre, collaborazioni con il network dell’ospitalità locale Ecoturismo e con quella di produttori agricoli Agrimagna. Al suo interno è nata anche “Wood Italy”, una rete di imprese del legno, di cui la valle era regina prima della crisi, che insieme sono riuscite a innovare la produzione e raggiungere i mercati esteri. «I progetti in corso – racconta la vicepresidente Graziella Viganò, titolare della gelateria Tuttigusti a Sant’Omobono – sono una serie di eventi estivi in chiave Expo, dedicati a nostri prodotti e al nostro territorio, in collaborazione con Agrimagna, e una rete per l’edilizia sull’esempio di quanto già accaduto per il legno. In pratica le aziende si mettono insieme per offrire un servizio di ristrutturazioni chiavi in mano: basterà rivolgersi a quest’unico soggetto per avere tutti gli interventi necessari, dalle opere in muratura a quelle elettriche, dall’idraulico al fabbro». I vantaggi del mettersi insieme sono molti. «Uniti abbiamo più possibilità di farci aiutare dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni – evidenzia -, ma possiamo anche affrontare i costi per delle consulenze che singolarmente non riusciremmo a sostenere. E poi c’è la contaminazione delle idee, ancora più ampia nel nostro caso visto che abbracciamo settori diversi, senza contare il valore umano delle relazioni. La crisi c’è e non esiste una bacchetta magica per uscirne, ma ogni giorno bisogna inventarsi qualcosa per essere competitivi confrontarsi con gli altri dà l’energia per farlo».

A Curno le Botteghe che non mollano. «Per gli eventi ci autotassiamo»

Susanna Nervi - Botteghe di CurnoAssediati dai centri commerciali e messi in difficoltà dalla scelta del Comune di chiudere il passaggio in centro alle auto, i negozi di Curno si sono riuniti nel 2003 nell’associazione “Le Botteghe di Curno”. «Abbiamo lottato per alcuni anni per riottenere l’apertura del paese e con il cambio dell’Amministrazione ce l’abbiamo fatta, ma nel frattempo molti hanno dovuto chiudere – ricorda la segretaria Susanna Nervi, titolare del bar Gold Time -. Il nuovo spirito di collaborazione con il Comune ci ha portato a realizzare una serie di eventi, in genere uno per ogni stagione, per attirare gente in paese ed hanno funzionato». Ora però le ristrettezze e i tagli alla spesa degli enti locali hanno tolto risorse ed i commercianti si sono di nuovo ritrovati senza aiuto. Ma hanno scelto di non mollare. «Ad aderire all’associazione siamo rimasti in 35 – dice – ed abbiamo deciso di autotassarci per continuare a proporre almeno due eventi all’anno». Quello estivo, in particolare, in programma il 20 giugno, sarà dedicato all’Expo – Notte Expoestate – con un tributo al cibo, artigianato e laboratori creativi. Nel frattempo ha ripreso vita il distretto. Non rientrato tra quelli finanziati dalla Regione, ora è invece parte integrante del Dat, distretto dell’attrattività “Del Brembo e dei Colli di Bergamo”, che ha per capofila Dalmine e riunisce 12 comuni da Osio Sopra a Ponteranica.

Al seminario sono intervenuti Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Giovani Ascom, Claudia Marrone, presidente di Terziario Donna Ascom, Stefania Pendezza, consulente dello sportello Expo di Ascom esperta in dinamiche di sviluppo territoriale, e i docenti dell’Università di Bergamo Roberta Garibaldi(sul tema “Expo, potenzialità e vantaggi”) e Gianpaolo Baronchelli (“Reti di imprese come modello di sviluppo dopo Expo”).

Tavolo incontro  Ascom a UNibergamorete