Gioco d’azzardo, al via i corsi per i gestori di sale gioco e locali con slot

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Sono iniziati oggi, 15 aprile,  i corsi di formazione per i gestori di sale gioco e locali con slot machine , organizzati dalle associazioni di categoria, in collaborazione con l’Asl, che vedono Ascom tra i firmatari del protocollo siglato per dare una risposta alle recenti disposizioni ( L.R. 21 Ottobre 2013, n.8  “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico Il corso, avviato ieri presso la sede cittadina di Ascom Bergamo e in programmazione anche in provincia in base alle esigenze degli imprenditori del territorio (il prossimo appuntamento è a Treviglio il 22 aprile), è  finalizzato alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo patologico e alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito. «Non si tratta solo di presentare un corso obbligatorio– spiega il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini  ai primi 25 corsisti– ma di fare informazione e sensibilizzazione sulla differenza tra gioco sano e gioco patologico. L’obiettivo è rendere più informati i gestori dei locali, permettere loro di riconoscere chi dei loro clienti ha un rapporto patologico con il gioco e di promuovere buone prassi per ridurre le problematicità della ludopatia. In questo modo il responsabile del locale ha anche un ruolo sociale ». «I corsi sono obbligatori per i titolari degli esercizi – ricorda Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale dell’Ascom, che gestisce la formazione specifica per prevenire la ludopatia -. Hanno una durata di 4 ore e al termine della frequenza è previsto un test. I requisiti per frequentarli sono aver compiuto 18 anni e avere una buona conoscenza della lingua italiana. Il corso va effettuato entro il 3 novembre per i pubblici esercizi già in attività ed entro sei mesi dall’apertura per i nuovi gestori. La frequenza deve essere rinnovata biennalmente. Per chi non ottempera all’obbligo è prevista una sanzione dai 1.000 ai 5.000 euro». In questo percorso di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo, l’Ascom si impegna inoltre a promuovere il Codice Etico di regolamentazione, redatto dal Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico  costituito da ASL Bergamo. Elvira Beato, responsabile dell’Osservatorio delle Dipendenze dell’Asl, che ha tenuto il corso,  ha invitato gli esercenti a concentrare l’attenzione sulle persone più vulnerabili: « Tra le categorie che rischiano di incappare nella ludopatia, le persone-  soprattutto giovani-  con disturbi comportamentali “novelty seeking” (propensione al rischio), coloro che abusano di alcol o che hanno problemi mentali, chi ha disturbi nel controllo dell’impulsività e tutti coloro che hanno false e distorte credenze sulla fortuna e sulla reale possibilità di vincita al gioco. Per molti anziani con carenti attività ricreative e socializzanti, le slot sono un antidoto alla noia. Sono a rischio anche coloro che hanno familiarità con il gioco d’azzardo patologico, persone separate o divorziate e chi si trova in una situazione di vulnerabilità sociale o appartiene a contesti familiari poco o per nulla supportivi» .

I dati sul gioco d’azzardo

I dati ufficiali sul gioco d’azzardo in Italia confermano che si tratta di un fenomeno significativo, per cui la Lombardia detiene il primato con un fatturato annuo di circa il 18% del totale nazionale. La realtà e l’indotto del gioco d’azzardo sono considerate la terza industria italiana (4% del Pil), anche se negli ultimi mesi si nota un’inversione di tendenza sia nel giocato che nel numero delle strutture dedicate. Sono circa 1.600 i giocatori patologici in cura nei Dipartimenti delle dipendenze delle ASL lombarde (la stima nazionale oscilla tra i 302.093 e 1.329.211 giocatori patologici). Nel 2014 il numero di utenti in trattamento per il gioco d’azzardo patologico nei Sert bergamaschi sono stati 239 (nel 2005 erano 28), per lo più uomini di età compresa tra i 45 e i 49 anni.  Le stime del Ministero della Salute (2012) sulla popolazione residente in provincia di Bergamo calcolano come vi possano essere almeno 14 mila persone con problemi di gioco d’azzardo e almeno 5.500 con una dipendenza da gioco d’azzardo tra la popolazione tra i 18 e i 75 anni. La diffusione degli apparecchi nella nostra provincia è alta. Si contano oltre 2mila esercizi dotati di slot machine, il 10% (quindi 200) sono sale gioco, il rimanente pubblici esercizi. In totale i bar nella bergamasca sono 2.600.

I punti del codice etico

L’obiettivo del Codice Etico  è quello di tutelare la salute dei giocatori e ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza da gioco. Il testo è stato redatto con la collaborazione dei partecipanti al Tavolo provinciale  per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico  costituito da ASL Bergamo: Dipartimento Dipendenze, Ascom, Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Confcooperative – Federsolidarietà, Confesercenti, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato – CGIL, Sindacato – CISL, Tavolo Enti Accreditati, Tavolo Terzo Settore.
Bastano anche piccoli accorgimenti per disincentivare o, se non altro, rendere meno travolgente il gioco d’azzardo.  Il gestore che aderisce al codice, oltre a osservare in modo rigoroso la legge che vieta il gioco d’azzardo ai minorenni, si impegna a:

  1. non prestare denaro ai giocatori;
  2. adottare strategie per favorire il controllo del tempo (per es. apponendo orologi ben visibili se possibile orologi a timing sonoro);
  3. rendere effettivamente fruibili i giochi di intrattenimento alternativi, previsti dal comma 7art. 10 del TULP (per es. freccette, biliardino, tavoli da stecca);
  4. laddove possibile, a differenziare/isolare lo spazio slot machine dal resto del locale con elementi di separazione ambientale;
  5. sensibilizzare chi intende giocare con minori al seguito apponendo cartellonistica di divieto d’accesso ai minori agli spazi slot;
  6. disincentivare il consumo di alcolici nello spazio slot:
  7. non collocare le slot machine in aree fumatori;
  8. esporre in modo visibile le reali percentuali di vincita delle slot;
  9. esporre in modo visibile i materiali informativi messi a disposizione dall’ASL;
  10. collaborare a momenti di sensibilizzazione e prevenzione al Gioco Patologico;
  11. esporre in modo visibile il Codice Etico.



Stampa 3D, un settore in crescita

Ampiamente soddisfatte dell’andamento della propria azienda e del mercato in cui operano, risultati positivi sia in termini di fatturato sia di occupazione, investimenti in R&S e formazione. Questa la fotografia del settore della stampa 3D, formato in prevalenza da piccolissime imprese con fatturati inferiori al milione di euro (77,4%), che occupano fino a 9 dipendenti (68,1%).

È quanto emerge dall’Osservatorio 3DPrint Hub realizzato da Senaf in occasione di 3DPrint Hub, l’appuntamento che ha fatto incontrare a Fieramilanocity l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano. All’Osservatorio oltre sei imprese su dieci del comparto hanno dichiarato di essere ampiamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale e dimostrato di credere nel mercato in cui operano, con ben il 74,1% che prevede una crescita a livello generale nei prossimi 3 anni.

Un clima di fiducia che si riflette anche sui risultati aziendali: sul fronte dei fatturati, infatti, solo l’8,4% dichiara nel 2014 un calo rispetto agli ultimi tre anni, mentre per ben il 65,1% è aumentato e per il 26,5% è rimasto stabile. Le previsioni per il 2015 seguono questo percorso di crescita, con quasi sette aziende su dieci (69%) che prospetta un aumento e il 27,4% che prevede una chiusura nel segno della stabilità. Dal punto di vista dell’occupazione, sia la chiusura del 2014 sia le previsioni per il 2015 indicano una situazione di stabilità o di crescita. Entro l’anno in corso, se il 56,6% non prevede di variare il numero di addetti, è ben il 43,4% a voler assumere. Nessuna impresa ha invece indicato un taglio dell’organico.

Ma qual è il principale ambito di applicazione della stampa 3D? La spinta del settore – illustra l’Osservatorio 3DPrint Hub – arriva da quello industriale poiché  molte imprese manifatturiere hanno colto le potenzialità di questa tecnologia “integrata” ai propri processi produttivi. Ne sono fortemente convinte le aziende del comparto, secondo le quali avrà non solo un’alta diffusione a livello industriale (per il 68%) ma sarà uno strumento che implementerà ma non sostituirà gli attuali processi di produzione (per il 71,1%); solo il 18,2% crede che entro cinque anni sarà presente in tutte le abitazioni e utilizzata a livello consumer.

Per quanto riguarda il mercato di riferimento, le imprese che si occupano di stampa 3D trovano in quello interno lo sbocco principale, con il 73% che ha dichiarato di non esportare o di avere un fatturato generato dall’export inferiore al 10%. Il mercato italiano, del resto, sembra racchiudere forti potenzialità,  caratterizzato da un tessuto imprenditoriale formato da una moltitudine di micro e piccole imprese dell’industria manifatturiera e a cui la stampa 3D può dare un contributo per migliorare i processi produttivi.

Nonostante il momento positivo, le imprese del settore temono alcuni fattori critici che potrebbero minarne la crescita. Tra questi gli “aspetti fiscali” (indicato dall’80,8%), la “burocrazia” (79,4%), il “costo della forza lavoro” (74,1%), i “tempi giudiziari in caso di controversia” (70,4%), i “tempi di pagamento” (70,2%) e “l’accesso al credito” 69,9%.  «La stampa 3D esiste già da tempo ma il suo vero sviluppo è avvenuto solo negli ultimi anni – commenta Emilio Bianchi, direttore di Senaf -. La sperimentazione, l’innovazione, la R&S e la formazione hanno contribuito al processo di trasformazione e di diffusione della tecnologia e le imprese sembrano averne colto l’importanza.  Da un lato quasi nove aziende su dieci hanno infatti destinato quest’anno una quota del proprio fatturato in ricerca e innovazione, con punte che superano il 30%; dall’altro tutte hanno investito ore e risorse nella formazione interna».

 




Balzer, tre licenziamenti. Barghi: “Riorganizzazione necessaria “

Un caffè al Balzer, una pausa sul Sentierone

A meno di tre mesi dall’avvio della nuova gestione del Balzer targata Codesa sono arrivati i primi tre licenziamenti. L’azienda, secondo la Cisl, ha licenziato per giustificato motivo oggettivo tre lavoratori, esternalizzando i servizi di pulizia e magazzino. “Succede infatti – a poco tempo dall’inaugurazione, ma soprattutto dopo svariati mesi in cui la trattativa ha permesso di analizzare ogni aspetto dell’attività economica, dei suoi costi e del personale – che Codesa, capitanata dal dottor Barghi, licenzi due donne e un uomo perché, dice, il loro lavoro sarebbe superfluo, salvo che altri lavoratori stanno facendo le stesse attività nel locale”. “Solo tre mesi fa – dichiara Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl  Bergamo – Barghi saliva all’onore delle cronache salvando il locale simbolo di città bassa. La condizione di questa operazione era la salvaguardia dei posti di lavoro. Troppo facile far la bella figura del salvatore aiutato dall’atteggiamento responsabile dei lavoratori e anche dall’impegno delle istituzioni che hanno permesso alla nuova società di entrare in possesso del locale e far ripartire l’attività con una riduzione del 10 % degli stipendi. La Fisascat  – conclude Citerio – non ci sta, e si muoverà in ogni contesto e direzione possibile per evitare una decisione aziendale difficile da accettare”. Domani pomeriggio, di ritorno dallo sciopero nazionale in programma a Milano, Fisascat manifesterà sul Sentierone, con un presidio  per protestare contro questa decisione di Balzer, e per denunciare la situazione di crisi che ha colpito il “salotto buono” della città, con la chiusura annunciata del Ciao. Barghi, dal canto suo, non indietreggia e conferma che le tre figure non erano più indispensabili, che la riorganizzazione era necessaria  e che tutto è stato eseguito a norma di legge.




Sicurezza nel commercio, a Bergamo contributi per 76 imprese

È stata pubblicata la graduatoria definitiva delle imprese ammesse a contributo nell’ambito del Bando per la Sicurezza dei settori Commercio e Ristorazione. Complessivamente sono 656 le imprese beneficiarie dell’incentivo, per un totale di oltre 1,6 milioni di contributi regionali.  A Bergamo hanno ottenuto il finanziamento 76 attività per un ammontare complessivo di 202mila euro.
A partire da oggi, martedì 14 aprile, le imprese ammesse possono rendicontare l’intervento realizzato utilizzando la procedura on-line.
La rendicontazione deve essere effettuata accedendo al portale www.bandimpreselombarde.it tramite autenticazione entro le ore 12 del 15 maggio 2015 allegando la documentazione richiesta all’art. 8 del bando (quietanza delle fatture e relazione dell’intervento firmata dal legale rappresentante).

Il bando è finalizzato a investimenti innovativi per la prevenzione di furti, rapine e atti vandalici, ad esempio sistemi di video allarme antirapina, videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico, nonché per l’acquisto di dispositivi di pagamento per la riduzione del flusso di denaro contante.

Bando sicurezza nel commercio – le imprese ammesse e finanziate

Bando sicurezza nel commercio – le imprese non ammesse




Ascom e Università, seminario sulle occasioni offerte da Expo

Università EconomiaSpiegare le opportunità che Expo offre ai giovani e alle imprenditrici, nel corso della kermesse e per il futuro, è questo il senso del seminario promosso dal Gruppo Giovani  e da Terziario Donna di Ascom mercoledì 15 aprile nella sede universitaria di via dei Caniana (Aula 15) dalle 17 alle 19.
L’incontro, che si svolge nell’ambito di Unionbergamorete, è rivolto agli studenti e alle imprese e vuole evidenziare come le iniziative nate in vista di Expo potranno essere sviluppate ulteriormente in termini culturali, strutturali ed economici dopo l’Esposizione Universale.
Al seminario interverranno in qualità di relatori Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Giovani Ascom sul tema “I giovani: motore innovativo e creativo delle imprese”; Claudia Marrone, presidente di Terziario Donna Ascom, che parlerà di “Women for Expo”; seguiti da Roberta Garibaldi dell’Università di Bergamo (“Expo, potenzialità e vantaggi”); Stefania Pendezza, consulente sportello Expo di Ascom esperta in dinamiche di sviluppo territoriale (“Le imprese verso e dopo Expo: opportunità, strategie e sinergie”); e Gianpaolo Baronchelli dell’Università di Bergamo (“Reti di imprese come modello di sviluppo dopo Expo”).
Nel corso del seminario verrà spiegata, in particolare, l’importanza strategica – per Expo e per il dopo Expo – del lavoro svolto dalle reti territoriali: «Le reti di imprese – afferma Stefania Pendezza, referente dello sportello Expo di Ascom – fanno sì che si sviluppino un confronto continuo e un dialogo foriero di opportunità per tutti: si innescano meccanismi virtuosi che conducono all’ottimizzazione delle risorse e che rappresentano un formidabile volano di nuove idee».
A testimonianza di questo, verranno presentate alcune case history di progetti di rete a cura di giovani imprenditori e imprenditrici. Graziella Viganò, vicepresidente di Isot (Imprenditori di Sant’Omobono Terme) e titolare della gelateria Tutti i frutti di Sant’Omobono Terme parlerà dell’esperienza di  Isot, una nuova realtà che riunisce circa 120 associati, nata con l’obiettivo di valorizzare e sostenere la vitalità economica e sociale della Valle Imagna, creando nuove opportunità di crescita e sviluppo dei territori, in collaborazione con Istituzioni e attraverso la realizzazione di progetti a carattere sociale ed economico. L’associazione non ha finalità di lucro e si propone di promuovere manifestazioni socio-culturali e ludiche; farsi referente delle richieste, istanze e suggerimenti dei residenti e dei commercianti da presentare e sottoporre ad Amministrazioni Pubbliche e Private; ma anche collaborare con le Amministrazioni per sviluppare, abbellire e arricchire, sotto il profilo architettonico, artistico, sociale e culturale, il territorio valdimagnino promuovendone la vocazione turistica e tramandandone la tradizione storica.
Isot rappresenta non solo un significativo esempio di come categorie differenti di imprese si uniscano per raggiungere e promuovere il territorio e di come la sinergia faccia sorgere interessanti opportunità per le imprese stesse, ma ha anche instaurato proficue relazioni collaborative con altre reti di imprese operanti in diverse categorie, come AgrImagna (associazione composta da 10 imprese che raggruppa e promuove aziende di montagna della Valle Imagna e delle zone limitrofe), Eco-turismo (albergatori e ristoratori uniti per promuovere programmi a favore dell’accoglienza e dell’ospitalità nella Valle, con costante attenzione alla sostenibilità e alla conservazione dell’ambiente) e Wooditaly (associazione che promuove idee e soluzioni create e prodotte in Valle Imagna da una rete di artigiani del legno).
Dalla Valle Imagna si andrà a Curno con Susanna Nervi del Bar Gelateria Time, per presentare il progetto in rete delle Botteghe di Curno con un affondo sulle iniziative promozionali e di animazione promosse in stretto collegamento con le comunità e con le istituzioni locali e indirizzate a valorizzare e incentivare le attività commerciali e artigiane.
Infine si giungerà a Bergamo per raccontare l’esperienza del Panificio Rota Biasetti, dove la giovane imprenditrice, Patrizia Rota Biasetti, con dinamismo e di creatività, è riuscita a fare rete con altre aziende, promuovendo un gruppo territoriale di imprese disponibili a mettersi in gioco per creare nuovi spazi d’azione per sé e per il proprio comparto di riferimento.




Federmoda, nuove condizioni per gli incassi mediante Pos

pos-12014.jpgDa aprile i soci di Federazione Moda Italia usufruiranno di nuove e migliori condizioni per gli incassi tramite Pos di Banca Sella. E’ prevista in particolare una commissione ridotta sugli incassi elettronici effettuati con Pagobancomat (0,40% in caso di apertura conto corrente e 0,45% senza apertura conto corrente) e Carte di credito del circuito Visa e Mastercard (che passa dall’1,20% all’€™1,05%, in caso di apertura conto corrente con Banca Sella o dal’€™1,25% all’1,15%, senza alcun obbligo di apertura di conto corrente). L’accordo prevede l’installazione gratuita del terminale Pos (del valore commerciale oltre 100 euro più Iva una tantum, effettuata entro 12 giorni lavorativi dalla richiesta), nessun canone mensile di noleggio (valore commerciale di 12 euro più Iva al mese) e il servizio di manutenzione annuale gratuita. Le spese di invio riepilogo operazioni Pos mensile cartaceo sono pari a 0,83 euro (contro 1,81 euro di prima) e gratuite se on-line.
I soci che desiderano aderire all’accordo devono compilare il modulo scaricabile dal sito di Federazione Moda Italia. Il modulo va sottoscritto da Ascom Bergamo che certifica la qualifica di socio in regola con i contributi associativi e va poi così inoltrato alla Federazione via e-mail (fedmoda@confcommercio.it) o via fax allo 02.76003779.

 




Trofeo SIAD, un classico della stagione velica

Portofino 18-20 maggio 2007 Trofeo SIAD Bombola D'Oro Photo © Andrea CarloniIl Trofeo SIAD, una classica della stagione velica e prova valida del “Trofeo Internazionale George Cockshott”, torna anche quest’anno, dal 22 al 24 maggio, nell’incantevole golfo di Portofino. La regata è organizzato da SIAD – multinazionale di Bergamo, leader nella produzione di gas tecnici e speciali – in collaborazione con lo Yacht Club Italiano ed è un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del mare e della vela e per gli appassionati di una classe ricca di fascino come il Dinghy 12’, un’imbarcazione progettata nel 1913, che è riuscita in oltre cent’anni di storia a mantenere intatto il fascino originale, rimanendo una barca essenziale non toccata dall’assalto della tecnica più esasperata. Si tratta di una regata impegnativa che richiede preparazione e abilità tecnica e che coniuga il piacere di navigare a vela con gli amici, esperienze ed emozioni. Il merito principale del successo del Trofeo SIAD è soprattutto di chi ha dato vita a questa manifestazione pensata come grande occasione di incontro e di amicizia. Il “Bombolino”, come lo chiamano con affetto i veterani, è infatti nato dalla passione per il mare del presidente di SIAD, Roberto Sestini, e rappresenta non solo un evento sportivo, ma anche l’occasione per l’azienda di incontrare amici e clienti, oltre ai soci delle altre società del Gruppo provenienti da tutto il mondo. Con l’ideazione e la sponsorizzazione del Trofeo, Roberto Sestini lega il mondo pulito della vela e del mare all’immagine di un’azienda attiva nella ricerca e nella realizzazione di nuove tecnologie e servizi messi in campo in ambito ambientale, oltre che nella realizzazione di iniziative di carattere socio-culturale.

SIAD è impegnata infatti da diversi anni nel sostenere la Fondazione Onlus Tender To Nave Italia che promuove il mare e la navigazione quali esperienze preferenziali di formazione, educazione e terapia per soggetti disagiati. La Fondazione, i cui soci sono la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, realizza progetti a bordo del veliero Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo che vanta una lunghezza di 61 metri ed è in grado di accogliere 30 ospiti oltre l’equipaggio.




Movida, ecco le condizioni del Comune

Scatterà a mezzanotte (mezz’ora dopo il venerdì e il sabato) il coprifuoco estivo per i locali pubblici – singoli o in zone intere – più a rischio di recare disturbo alla quiete dei residenti o di creare problemi di sicurezza e ordine pubblico. Nel periodo invernale, ossia da ottobre ad aprile, quando la stagione fa stare gli avventori preferibilmente all’interno, ci sarà un po’ più di agio, con chiusura a mezzanotte e mezza in settimana e all’una e 15 nel week end.

Sono questi i paletti che il Comune di Bergamo ha fissato nella bozza di regolamento per la convivenza tra residenti ed esercizi pubblici, di intrattenimento e artigianali, che inquadra su tutto il territorio cittadino le norme in materia, ricordando la possibilità del sindaco di intervenire limitando gli orari delle attività – di per sé liberamente determinati dal singolo imprenditore – in caso di particolari criticità.

Il provvedimento arriva dopo che il Tar aveva bocciato l’ordinanza del sindaco che limitava gli orari dei locali di Borgo Santa Caterina, giudicandola uno strumento non idoneo, ed è stato ora sottoposto all’attenzione delle due parti al centro ormai di un’annosa querelle, ovvero residenti e gestori.

Il testo non è però solo restrittivo e prevede che le fasce orarie possano essere ampliate in caso di accordi, impegni e comportamenti virtuosi che riducano gli impatti da parte dei locali.

Per ottenere deroghe, in particolare, gli accordi tra esercenti e Comune devono prevedere l’assunzione di almeno sei di questi impegni:

a) insonorizzazione dei locali (e degli eventuali dehors chiusi) ovvero apposizione di limitatori agli impianti elettroacustici di diffusione sonora, tarati e certificati da Arpa;

b) impegno ad adottare ogni utile accorgimento al fine di contenere, in particolare nelle ore serali o notturne, ogni comportamento che, negli spazi, aree o luoghi interni ed esterni ai locali nell’arco di un raggio di almeno mt. 10 dagli ingressi dei locali, generi disturbo alla quiete pubblica ad es. mediante l’utilizzo di proprio personale, steward urbani e/o addetti all’assistenza alla clientela; tale impegno deve essere necessariamente sottoscritto nell’ipotesi in cui, a seguito di appositi accertamenti operati dagli organi competenti, emerga la necessità di operare un contenimento del clima acustico dell’area;

c) posizionamento di cestini e posaceneri nelle immediate adiacenze dei locali; al termine della serata tali supporti dovranno essere rimossi a cura dell’esercente;

d) organizzazione di eventi in collaborazione con il Comune;

e) punto Wi Fi gratuito accessibile durante l’intero orario di esercizio;

f) messa a disposizione di spazi all’interno dei locali per artisti locali o per altre attività culturali;

g) convenzione con parcheggi nelle aree limitrofe;

h) non presenza di slot machine e apparecchi VLT;

i) organizzazione – entro le ore 00,30 – di navette per il trasferimento dei clienti in discoteche e locali di intrattenimento e spettacolo.




Nuove imprese in Val Brembana, il progetto si presenta al territorio

Banner ImprendinvalleIl progetto di promozione e supporto al fare impresa si presenta alla Valle Brembana in due incontri di animazione e sensibilizzazione promossi da Bergamo Sviluppo, azienda speciale della Camera di Commercio. Il primo appuntamento, giovedì 16 aprile, è a Piazza Brembana, nella sede della Comunità Montana Valle Brembana, in via Tondini 16; il secondo, martedì 21 aprile, a Zogno, nella Sala Consiliare del Comune, che ha collaborato all’organizzazione dell’incontro, in viale Martiri della Libertà.

L’iniziativa, denominata “Imprendinvalle: la fucina delle idee dell’incubatore”, è realizzata della Comunità Montana Valle Brembana e finanziata ai sensi della misura 321A – Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale del PSR 2007/2014. Prevede la creazione di un incubatore d’impresa all’interno della Green House di Zogno, un edificio completamente ad “Emissioni Zero”, riqualificato attraverso l’impiego delle moderne tecnologie orientate al risparmio energetico, che verrà utilizzato per realizzare attività formative, culturali e didattiche destinate al territorio.

Nell’ambito di questo progetto Bergamo Sviluppo, è stata incaricata per realizzare una serie di attività e servizi per supportare lo start-up d’impresa, aventi l’obiettivo di diffondere una cultura favorevole all’autoimprenditorialità e favorire la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali sul territorio della Valle Brembana. Gli aspiranti e neo-imprenditori interessati potranno infatti beneficiare di orientamento per la definizione dell’idea d’impresa, formazione per l’acquisizione delle competenze necessarie all’analisi e alla progettazione di un’iniziativa imprenditoriale e assistenza personalizzata per la valutazione della fattibilità del proprio progetto e per la stesura del relativo business plan.

L’intento dell’iniziativa è accompagnare per “rendere pronti” gli aspiranti e neo-imprenditori aderenti ad insediarsi nell’incubatore che verrà creato all’interno della Green House di Zogno. Particolare attenzione, soprattutto nell’ambito dell’attività formativa, potrà essere dedicata alle tematiche “green”, attraverso un inquadramento sulla sostenibilità ambientale e sul “fare impresa in chiave green”, un approfondimento sul tema dell’efficientamento energetico e prevedendo alcune testimonianze di imprenditori operanti nella green economy e nel settore turistico.

Per informazioni sul progetto e iscrizioni agli incontri: Bergamo Sviluppo – tel. 035/3888011 – email: raso@bg.camcom.it – www.bergamosviluppo.it




Expo, i “primati” del Gruppo Magnetti

Gruppo MagnettiCon ben 7 cantieri aperti e oltre 21mila mq di materiali forniti, il Gruppo Magnetti ha confermato puntualità, know-how tecnologico e capacità di problem solving, conquistando anche diversi “primati”. Il padiglione del Regno del Bahrain, infatti, è salito sul podio come primo padiglione consegnato fra gli oltre 50 self-built di Expo 2015 e un traguardo simile ha avuto anche il padiglione del Turkmenistan (di cui si è fornita la parte strutturale), progettato, calcolato, prodotto e montato in soli 53 giorni e notti di lavoro, nel pieno rispetto degli standard qualitativi richiesti. Le commesse acquisite dal Gruppo nell’ambito di Expo, con un valore oltre i 5 milioni di euro, comprendono anche la fornitura delle pavimentazioni per i padiglioni del Sultanato dell’Oman e dell’ Emirato del Qatar, i manufatti per il Canale Villoresi nell’ambito del progetto della “Via d’Acqua Nord”, le pavimentazioni mangiasmog per il Padiglione FCA-New Holland e la realizzazione del nuovo hotel Ibis Style nei pressi di Milano, la cui inaugurazione è prevista per il 28 aprile. Il Gruppo Magnetti ha messo in campo le competenze di Magnetti Building (divisione specializzata nella progettazione e nella costruzione di edilizia strumentale) e di Magnetti Pavimentazioni Murature (leader nella fornitura di manufatti di alta qualità) nonché di Record (pavimentazioni esterne esclusive) che, operando in sinergia e condivisione di obiettivi, hanno saputo rispondere alle differenti esigenze dei committenti, sia in termini di tempistiche molto strette, sia di innovazione dei materiali e delle soluzioni tecniche proposte.