Auchan, bloccati lavoro domenicale e flessibilità

auchanSi sono svolte oggi, e continueranno anche domani, le assemblee dei lavoratori dell’ipermercato Auchan di via Carducci a Bergamo, punto vendita che occupa circa 220 dipendenti. L’adesione agli incontri con le organizzazioni sindacali ha sfiorato l’85% della totalità dei lavoratori, segnale inequivocabile di preoccupazione. Per questo, si legge nel comunicato unitario firmato da Luisella Gagni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni, rispettivamente per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, “i lavoratori Auchan ritengono un grave atto lesivo della dignità dei lavoratori, nonché un grosso danno economico, la decisione aziendale di disdire tutti gli accordi e le prassi in essere con il contratto integrativo del 10 ottobre 2007, e ribadiscono che all’interno dell’ipermercato bergamasco c’erano e permangono soluzioni alternative praticabili, già evidenziate in riunioni avute con l’azienda”. Lavoratori e sindacati ritengono che a Auchan Bergamo, “i dipendenti hanno sempre dato segnali di responsabilità, dal momento che già in passato l’azienda ha fatto ricorso a ammortizzatori sociali e flessibilità nei turni e prestazioni domenicali”. Preso atto della disdetta unitalerale da parte dell’azienda, “si trovano costretti a proclamare lo stato di agitazione. Da oggi sono bloccati gli straordinari e la disponibilità a lavoro domenicale, cambio orari e cambio di riposo. Per questo saranno possibili disagi per la clientela”. Il 21 aprile, avvisano i sindacati, si svolgerà a Roma un coordinamento di tutti i delegati Auchan d’Italia per trovare una linea d’azione comune e si prevedono ulteriori iniziative di lotta.

 




UBI Banca, il 15 aprile il road show a Bergamo

uubii877.jpg“Ubi Banca: nuovi scenari, nuove opportunita”. Con questo slogan ripartono i road show dei vertici del gruppo per incontrare i soci. Rinnovati per il terzo anno consecutivo, i tre appuntamenti si terranno la settimana precedente l’Assemblea 2015 e toccheranno le città di Milano, Bergamo e Brescia. Sono inoltre previsti video collegamenti con Varese e Darfo Boario Terme. Più in dettaglio, Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza, Franco Polotti, presidente del Consiglio di Gestione e Victor Massiah, consigliere delegato del Gruppo UBI Banca incontreranno i Soci il 14, 15 e il 17 aprile. Ciascun appuntamento si svolgerà secondo il seguente programma: Evoluzione normativa e nuove modalità di partecipazione alla vita societaria (Andrea Moltrasio); Patrimonio, qualità del credito e altre variabili determinanti (Franco Polotti); Performance economiche e prospettive per il Gruppo UBI (Victor Massiah). Il primo road show si terrà a Milano, mentre il 15 aprile sarà la volta di Bergamo. L’appuntamento è fissato al Centro Congressi Giovanni XXIII e sarà collegato in video conferenza col Centro Congressi di Darfo Boario Terme. Dato il limitato numero di posti, i soci dovranno prenotare la propria partecipazione a partire dal 2 aprile attraverso il sito www.ubibanca.it oppure telefonando allo 035 221581.




L’Ocse dà la scossa. Bergamo: «Pronti a reagire»

Lo avevano già detto nel 2001, in occasione del primo rapporto su Bergamo. Ora gli esperti dell’Ocse hanno ora scelto di ribadire il concetto, indicandolo come lo strumento di lavoro attraverso il quale realizzare concretamente gli interventi sulle potenzialità e i punti deboli del sistema territoriale.

Ciò che serve in primo luogo per far recuperare a Bergamo le posizioni in termini di produttività, occupazione e competitività perdute dal 2001 ad oggi, e non solo per via della crisi, è una governance che metta insieme pubblico, privato e mondo accademico.

Paolo Malvestiti – Camera di Commercio

Paolo MalvestitiUn indirizzo che trova piena approvazione da parte del presidente della Camera di Commercio, l’ente che ha commissionato lo studio. «La creazione una piattaforma e di gruppi di lavoro tra i diversi attori indicati dall’organismo internazionale è fondamentale – rileva Paolo Malvestiti –, è il punto chiave e servirà a interpretare e supportare le vere esigenze imprenditoriali del territorio e a proiettarlo con più decisione verso la dimensione regionale, nazionale e globale, così da realizzare soluzioni concrete per lo sviluppo». La Camera di Commercio continuerà ad avere un ruolo centrale, anzi, con la riorganizzazione del sistema lombardo, estenderà il proprio raggio d’azione. «Siamo chiamati a condividere con le altre province lombarde la nostra esperienza – ricorda Malvestiti -, in particolare per quanto riguarda i temi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione portati avanti con Bergamo Sviluppo. L’Ocse ci chiede di realizzare una governanvce per il territorio, ma dovremo sempre di più aprire l’orizzonte e pensare in una dimensione più ampia».

 

Matteo Rossi – Provincia di Bergamo

matteo rossiSe la riforma delle province ha creato «un’incertezza istituzionale circa i ruoli e le funzioni del nuovo ente, lasciati alla discrezione dei governi regionali, dall’altra – dice lo studio – rappresenta un’opportunità di stabilire a livello provinciale meccanismi di governance meglio allineati e rispondenti alle esigenze del territorio». «Ci stiamo muovendo proprio in questa direzione – evidenzia il presidente della Provincia Matteo Rossi – definendo entro maggio le aree omogenee, ovvero dieci aggregazioni di comuni, e convocando per inizio giugno gli stati generali dei Comuni bergamaschi». La Provincia può fare molto anche su un altro dei punti fondamentali segnalati dall’Ocse, quello dell’innalzamento delle competenze della forza lavoro. «È nostra ferma intenzione fare di può per valorizzare la formazione professionale e con la fiera dei mestieri di inizio maggio, puntiamo a rilanciarne l’importanza strategica, come occasione di innovazione dell’impresa artigiana e lotta all’abbandono scolastico. Certo resta il problema delle risorse – evidenzia – e a più riprese abbiamo fatto presente al governo regionale che questa transizione avrebbe dovuto essere più governata e supportata». Ma è anche convinto «del valore superiore delle idee» e sposa la linea del «si può fare meglio con meno», consapevole che «le autonomie locali sono chiamate a giocarsi il tutto per tutto in questa partita».

 

Matteo Zanetti – Confindustria Bergamo

matteo zanettiIl rapporto dell’Ocse ribadisce il ruolo dell’industria manifatturiera non solo nel presente di Bergamo, ma anche come motore dello sviluppo futuro. «Dopo lo studio della Fondazione Edison – commenta il vicepresidente di Confindustria Bergamo Matteo Zanetti – l’Ocse lo conferma: ormai dovrebbe essere un concetto a prova di sordi la centralità del ruolo del manifatturiero, naturalmente con i suoi pregi ed i suoi difetti. Tra gli aspetti su cui lavorare ci sono senz’altro la formazione di collaboratori e dipendenti e l’attenzione all’innovazione tecnologica, che pure sta facendo passi in avanti. Tra le criticità evidenziate dall’Ocse credo che sia significativo soffermarsi sulla mancanza di nuova imprenditorialità. È un punto cruciale su cui impegnarsi, sono infatti i giovani coloro che possono dare la maggiore spinta innovativa».

 

Remo Morzenti Pellegrini – Università di Bergamo

Remo Morzenti Pellegrini«Dal punto di vista dell’Università – evidenzia invece il prorettore delegato ai Rapporti con Enti e Istituzioni pubbliche del territorio Remo Morzenti Pellegrini – la sfida ad un innalzamento dell’offerta e della qualità formativa è già stata colta. Dal 2010 al 2015 sono cresciuti nettamente iscritti e dimensione, sono nati centri per la didattica e la ricerca e ben sei corsi di laurea sono in lingua inglese. I problemi evidenziati dall’Ocse riguardano più che altro l’istruzione di livello inferiore. È vero, si lamenta anche uno scarso raccordo tra il mondo delle imprese e quello della formazione, ma è piuttosto una mancanza da parte degli attori istituzionali a trovare una sintesi, da far poi confluire sull’Università».

 

Roberta Garibaldi – docente di Economia e gestione delle imprese turistiche

Roberta GaribaldiTema emergente nel Rapporto 2001, al turismo la revisione Ocse 2015 ha dedicato solo un paragrafo nella sintesi presentata al pubblico. «Il fatto è che allora lo sviluppo del turismo era indicato come una necessità di diversificazione – hanno spiegato i redattori – ora va considerato come complementare, parte di un piano di sviluppo generale che può generare ulteriore valore. Pensiamo a Bergamo Scienza, ad esempio, che è motivo di attrazione, ma è anche occasione per parlare di ricerca e sviluppo». Ma secondo Roberta Garibaldi, docente di Economia e gestione delle imprese turistiche all’Università di Bergamo, «resta un settore da valorizzare». «A Bergamo negli ultimi anni il turismo è cresciuto più che a livello nazionale e regionale – ricorda -. Sono certamente stati fatti passi avanti: è cresciuta l’attività di sistema e di rete e c’è la grande risorsa rappresentata dall’aeroporto. Nuove possibilità si aprono inoltre con Expo e con gli investimenti realizzati per prepararsi all’evento internazionale».

Ecco la sintesi del rapporto Ocse




Rapporto Ocse, la presentazione dei risultati

A quasi 15 anni dalla prima indagine realizzata nel 2001, l’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha presentato un aggiornamento sui punti di forza e debolezza del territorio bergamasco, indicando nella formalizzazione di una governance il passo fondamentale per realizzare politiche coordinate di sviluppo. Lo studio, commissionato dalla Camera di Commercio, è stato presentato questa mattina all’ex Borsa Merci dagli esperti internazionali che lo hanno realizzato.




L’Ocse su Bergamo: «Più lavoro di squadra e meno meeting e relazioni personali»

«È di fondamentale importanza che gli stakeholder di Bergamo creino una visione comune per lo sviluppo. E tra questi vanno inclusi il sindaco di Bergamo, gli altri sindaci della provincia, i leader del settore privato e delle istituzioni accademiche, oltre alle associazioni imprenditoriali, ai sindacati e alla Camera di Commercio». È chiaro e netto il messaggio che l’Ocse lancia a Bergamo nel Rapporto sull’economia e il territorio presentato oggi in Camera di Commercio. Si parla, nel Rapporto – al termine di una approfondita analisi dei punti di forza e di debolezza del territorio – di «una visione che dovrebbe cristallizzare le azioni a breve, medio e lungo termine. Sforzi di cooperazione che dovrebbero essere istituzionalizzati, piuttosto che dipendere da meeting ad hoc o relazioni personali. Ciò aiuterà a promuovere la continuità negli obiettivi e nei programmi politici». «La piattaforma formale – continua l’Ocse – dovrà essere bilanciata dalla partecipazione di rappresentanti del settore pubblico e privato, oltre che della società civile, per aumentare il senso di appartenenza. Inoltre, dovrebbe essere collegata a risorse e leve politiche. La visione e breve termine dovrebbe dare luogo a un quadro politico comune con linee guida chiaramente articolate che identifichino gli obiettivi chiave delle politiche e i parametri di azione e valutazione, e siano supportati da un impegno politico». «Una visione condivisa per lo sviluppo di Bergamo non gioverà solo agli stakeholder della provincia – avverte l’Ocse -. Al contrario, aumenterà anche il loro potere di contrattazione nei confronti di altre provincie e del governo regionale e nazionale, e migliorerà la loro capacità di influenzare le politiche regionali e nazionali». In conclusione, gli analisti dell’Ocse fanno due raccomandazioni chiave a Bergamo. La prima: creare una piattaforma strutturata di discussione tra tutti gli attori locali, compresi i rappresentanti del settore pubblico, del settore privato e della società civile, per elaborare una strategia di sviluppo comune. La seconda: creare gruppi di lavoro per sostenere la piattaforma nella concezione e implementazione di aspetti specifici della strategia di sviluppo regionale. Sarà capace Bergamo di far tesoro di queste indicazioni?




Zogno, la serata formativa per artigiani è anche interattiva

smartigianiUltimo appuntamento, lunedì 30 marzo alle ore 20.30, a Zogno, per Sm@rtigiani: motori del cambiamento – partecipa, condividi, cresci” il ciclo di otto incontri itineranti sul territorio provinciale, promosso da Confartigianato Bergamo in collaborazione con il Movimento Giovani Imprenditori.

La serata, che si svolgerà nella Sala Consiliare del Municipio (viale Martiri della Libertà, 27) con il patrocinio del Comune, illustrerà alle imprese le ultime novità fiscali e in materia di lavoro, come la Tremonti Quater, la fattura elettronica, la riforma del Jobs Act e i bandi per le assunzioni, che rappresentano vantaggi e opportunità importanti per le imprese.

Caratteristica dell’incontro sarà la modalità tecnologica e “smart” con cui verranno presentati e discussi gli argomenti. Questo grazie alla presenza del Gruppo Giovani che utilizzerà i canali social per consentire anche a chi fisicamente non potrà essere presente di seguire i lavori e interagire con i relatori. In particolare, attraverso la pagina Facebook del Movimento, è possibile iscriversi alla serata, mentre tramite Twitter (con l’ashtag #motoridelcambiamento) è possibile partecipare al dibattito.

Nello specifico, gli argomenti in discussione saranno: “Credito d’imposta per investimenti: la cosiddetta Tremonti quater” (Ileana Nava, responsabile servizio Consulenza Fiscale di Confartigianato Bergamo); “La fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione” (Roberto Gargantini, responsabile Servizio Contabilità di Confartigianato Bergamo); “Jobs Act: le ultime novità in materia di lavoro” (Roberto Perhat, consulente del lavoro, responsabile Servizio Consulenza Amministrazione del Personale di Confartigianato Bergamo); “Bandi e doti per le assunzioni” (Eva Morandi, del Servizio Consulenza Amministrazione del Personale di Confartigianato Bergamo).

Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Gruppo Giovani (tel. 035.274.340; e-mail: giovani.imprenditori@artigianibg.com).




Letto per voi / Al via i bonus fiscali per alberghi e imprese del turismo

Per gli alberghi e le imprese del turismo arriva una doppia boccata d’ossigeno. Dopo quasi un anno di attesa diventa operativo il credito d’imposta per la ristrutturazione degli alberghi di cui dovrebbe beneficiare – grazie ad un budget di 220 milioni in 5 anni – una platea di almeno 2mila strutture ricettive. Mercoledì scorso la Conferenza unificata ha infatti dato il via libera definitivo al provvedimento a firma del ministero dei Beni culturali e del turismo che attua con notevole ritardo quanto previsto dal decreto “Art bonus” del maggio 2014 che ha introdotto appunto un credito d’imposta del 30% (per un massimale di 200 mila euro) sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 per gli interventi di riqualificazione delle strutture alberghiere. Ma i benefici per il settore del turismo, non finiscono qui. Nei giorni scorsi è infatti approdato in Gazzetta l’altro credito d’imposta (sempre del 30%) previsto da un altro decreto attuativo del Mibact questa volta rivolto alle spese sostenute dalle imprese del settore per la digitalizzazione dell’offerta (per un tetto di spesa massimo di 12.500 euro). Un’agevolazione, questa, destinata non solo agli alberghi, che mette sul piatto 75 milioni in 5 anni a cui potrebbero ricorrere più di 6 mila operatori.

n realtà per rendere davvero operativi i due bonus fiscali manca però ancora un’ultima tappa che dovrebbe concludersi in un paio di mesi. Il ministero dovrà infatti attivare le procedure telematiche con le modalità per presentare la domanda per accedere alle due tipologie di credito d’imposta.

Il beneficio fiscale per la riqualificazione delle strutture alberghiere potrà riguardare in particolare sia ristrutturazioni edilizie vere e proprio che l’eliminazione di barriere architettoniche, ma anche l’acquisto di mobili e componenti d’arredo. Questo bonus come detto sarà riconosciuto fino ad un massimo di 200 mila euro e sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Sul fronte degli incentivi al turismo digital il decreto pubblicato lo scorso 23 marzo in Gazzetta prevede dal 2015 al 2019 il riconoscimento alle imprese di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Potranno essere dedotte le spese (con un tetto di 12.500 euro in tre anni di imposta) per l’acquisto di siti e portali web e la loro ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile. Ma anche spese per programmi di prenotazione e vendita on line di servizi e pernottamenti, oppure servizi di comunicazione e marketing digitale, spazi pubblicitari su piattaforme web specializzate, progettazione, realizzazione e promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità e di impianti wi-fi

(di Marzio Bartoloni – Da Il Sole 24 ore del 27 marzo 2015)




Pedrali (Ascom): “Fase difficile per il settore abbigliamento”

Pedrali Maroni
Roberto Maroni e Diego Pedrali

Lo scorso 11 marzo, in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio camerale di Bergamo – che ha registrato anche la presenza del governatore della Lombardia, Roberto Maroni – il presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature dell’Ascom, Diego Pedrali, ha preso la parola per ribadire, da uomo del commercio, che “la dimensione della crisi è sotto gli occhi di tutti” e che, pertanto, “occorrerà dare più incisività all’azione camerale”. Pedrali ha parlato in particolare del proprio comparto. “Quello della moda – ha sottolineato – ha subito forti trasformazioni e deve fare i conti coi mali che affliggono le altre piccole imprese; burocrazia asfissiante, imposizione fiscale elevata, contraffazioni, abusivismo, contrazione dei consumi, difficoltà di accesso al credito. In più, come categoria – ha aggiunto Pedrali – ci troviamo a dover contrastare altri fenomeni emergenti, come le condizioni di mercato che mutano velocemente, l’affermarsi di canali alternativi di vendita, come l’on line, e forme distributive come i factory, outlet center e i temporary store. Non è un quadro roseo, come potete intuire”. Alla luce di tutto ciò, Pedrali si è detto pronto a fare la propria parte all’interno del Consiglio camerale. “L’esperienza che ho maturato in questi anni – ha detto – è stata positiva. Ho potuto allacciare relazioni con colleghi sicuramente all’altezza del proprio ruolo e ora mi preparo a conoscerne altri che affrontano il nuovo mandato e con i quali spero di poter collaborare attivamente per il bene di tutti rafforzando il lavoro di squadra”.




Mitigazione ambientale, Sacbo interviene su 180 abitazioni

Orio al serio aeroportoSacbo procederà alla valutazione di nuovi interventi di mitigazione nelle aree più prossime al sedime aeroportuale, esposte a maggiori livelli di inquinamento acustico. La decisione – si legge in una nota diramata dalla società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio – è stata assunta dal Consiglio di amministrazione che, pure in assenza della Zonizzazione Acustica, ha voluto ribadire lo spirito di attenzione al Territorio che ha sempre contraddistinto la società di gestione.

Com’è noto, infatti, le prescrizioni connesse alla realizzazione delle opere di mitigazione ambientale sono direttamente correlate alla Zonizzazione Acustica, che il Consiglio di Stato ha confermato necessitare di un procedimento di VAS (valutazione ambientale strategica) per la sua definizione. Preso atto della difficoltà di stabilire con precisione i tempi necessari per la conclusione del procedimento delineato dalla giurisprudenza, Sacbo ha deciso di non prolungare ulteriormente i tempi di intervento. In particolare si procederà all’effettuazione di sopralluoghi, definizione e progettazione di interventi di sostituzione infissi e impianti di condizionamento aria in circa 180 abitazioni site nei comuni di Orio al Serio, Grassobbio, Seriate e Bagnatica.

Come per i precedenti interventi effettuati nel corso del 2013 – continua Sacbo – il ruolo delle amministrazioni comunali sarà di primaria importanza sin dalle prime fasi di verifica e conferma delle abitazioni individuate e si estenderà nelle successive fasi di contatto con i proprietari e coordinamento con i tecnici di Sacbo per l’effettuazione dei sopralluoghi, determinanti per la definizione e progettazione degli interventi. La valutazione, determinazione e supporto alla progettazione degli interventi di mitigazione relativi agli infissi è stata affidata, come per gli interventi già realizzati, al Centro Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni. La pubblicazione del bando di partecipazione da parte di Sacbo, previa condivisione con le Amministrazioni interessate, è prevista in primavera, così da poter effettuare i primi sopralluoghi presso le abitazioni che vi aderiranno nel corso dell’estate. Obiettivo è quello di concludere le progettazioni degli interventi, sia relativi agli infissi che agli impianti di condizionamento aria, entro l’autunno 2015.




Malvestiti sulla nuova Giunta: «I voti a Bettineschi dimostrano che prevale il bene del territorio»

Paolo MalvestitiÈ una buona squadra secondo Paolo Malvestiti, quella eletta ieri nella prima riunione del nuovo Consiglio Camerale. «Sono soddisfatto del risultato ottenuto – afferma il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, rieletto l’11 marzo scorso -. È una Giunta che ben rappresenta il tessuto economico bergamasco. Il 12 voti ricevuti dal presidente di Ance, Ottorino Bettineschi, mostrano la sensibilità di Imprese & Territorio, che ha dato prova anche in questa occasione che su tutto prevale il bene del territorio».

La nuova Giunta è composta da tre rappresentati del mondo dell’industria, due dell’artigianato, due del commercio, uno del mondo delle cooperative, uno del sindacato, uno del credito e uno dell’agricoltura. «L’economia bergamasca è così rappresenta nella sua complessità – rimarca Malvestiti -. E insieme lavoreremo su due temi con urgenza: i risultati di Ocse e Expo».

I dati Ocse saranno presentati in Camera di Commercio lunedì 30 marzo. «Attendiamo questo momento, perché siamo pronti a farci correggere e a farci orientare dai risultati che usciranno dall’analisi fatta da Ocse, auspicando un cambio di passo che ci permetta di uscire dallo stato attuale di crisi». Grande attesa e impegno anche per Expo. «È ovvio che non possiamo sbagliare su Expo. Per questo uno di nostri obiettivi sarà quello, durante l’esposizione Universale, di rappresentare nella sua totalità il mondo imprenditoriale bergamasco. Negli spazi che la Camera di Commercio avrà all’interno del Padiglione Italia porteremo tutti i settori che compongono il nostro tessuto economico. Il  programma su Expo verrà completato in stretta collaborazione con Confindustria».

Per quanto riguarda il tema della vicepresidenza, Malvestiti annuncia che la decisione verrà presa nei prossimi giorni.